ITPD20090201A1 - Scarpone per la pratica dell'alpinismo - Google Patents

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ITPD20090201A1 IT000201A ITPD20090201A ITPD20090201A1 IT PD20090201 A1 ITPD20090201 A1 IT PD20090201A1 IT 000201 A IT000201 A IT 000201A IT PD20090201 A ITPD20090201 A IT PD20090201A IT PD20090201 A1 ITPD20090201 A1 IT PD20090201A1
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Description

DESCRIZIONE
Ambito tecnico
La presente invenzione riguarda uno scarpone per la pratica dell’alpinismo, in particolare per la pratica dell’alpinismo di alta quota, avente le caratteristiche enunciate nel preambolo della rivendicazione principale.
Sfondo tecnologico
Nelle spedizioni alpinistiche di alta quota, ad esempio per la conquista di vette di 6000 - 8000 metri, gli scarponi indossati dagli alpinisti sono sottoposti a condizioni estreme sia dal punto di vista climatico - ambientale, che dal punto di vista dell’utilizzo.
I n particolare, uno dei componenti dello scarpone rivelatosi a maggior rischio di danneggiamento è la suola, ed in particolare uno strato noto come intersuola, generalmente destinato ad assorbire gli urti e per questo realizzato in materiale relativamente morbido.
Uno dei fattori alla base di questo maggior rischio è il fatto che la suola è generalmente costituita da una struttura multistrato, formata da una pluralità di strati di materiale diverso, anche in numero di 8 - 10, sovrapposti uno sull’altro ed accoppiati tra loro mediante incollaggio. Anche la tomaia dello scarpone è accoppiata alla suola mediante incollaggio, in particolare essa viene incollata ad uno strato della suola rivolto verso l’interno dello scarpone, generalmente il sottopiede.
La struttura m ultistrato della suola, grazie alle caratteristiche dei diversi materiali che la compongono, consente di rispondere efficacemente ad esigenze molto stringenti in term ini di caratteristiche meccaniche, di isolamento termico e di resistenza all’usura.
I l tutto è reso più gravoso dalle temperature estremamente basse alle quali sono utilizzati questi specifici scarponi.
I noltre, negli ambienti propri di utilizzo di questi scarponi, è previsto che essi siano accoppiati, per una gran parte di tempo, a ramponi, che comportano sollecitazioni concentrate in regioni limitate e specifiche della suola, in particolare in corrispondenza della punta e del tallone.
Tutte queste condizioni danno luogo a rilevanti problemi di usura della suola, in genere differenziata da strato a strato e particolarmente gravosa per Γ intersu ola, che possono portare anche allo scollamento dei suoi diversi strati, con pregiudizio dell’integrità strutturale e funzionale dello scarpone e conseguenze inaccettabilmente pericolose per il suo utilizzatore.
Descrizione dell’invenzione
I l problema alla base della presente invenzione è quello di realizzare uno scarpone per la pratica dell’alpinismo, strutturalmente e funzionalmente concepito per superare i lim iti sopra esposti con riferimento alla tecnica nota citata.
Questo problema è risolto dal presente trovato mediante uno scarpone per la pratica dell’alpinismo realizzato in accordo con le rivendicazioni che seguono.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche e i vantaggi dell’invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di alcuni suoi preferiti esempi di realizzazione, illustrati a titolo indicativo e non lim itativo con riferimento agli uniti disegni in cui:
la figura 1 è una vista schematica in alzato laterale di uno scarpone per la pratica dell’alpinismo realizzato secondo un primo esempio di realizzazione della presente invenzione,
- la figura 2 è una vista schematica in sezione lungo la linea l i -l i di figura 1 ,
- le figure 3a e 3b sono rispettivamente una vista schematica in prospettiva dall’alto e in pianta dall’alto di alcuni componenti dello scarpone di figura 1 ,
- la figura 4 è una vista schematica in prospettiva dal basso dello scarpone di figura 1 , privato di una porzione di tacco,
- la figura 5 è una vista schematica in prospettiva dall’alto di una soletta battistrada dello scarpone di figura 1 ,
- la figura 6 è una vista schematica in sezione analoga a figura 2, di uno scarpone realizzato secondo un secondo esempio di realizzazione della presente invenzione,
- la figura 7 è una vista schematica in sezione analoga a figura 2, di uno scarpone realizzato secondo un terzo esempio di realizzazione della presente invenzione.
Modo preferito di realizzazione dell’invenzione
Con iniziale riferimento alle figure da 1 a 5, con 1 è complessivamente indicato un primo esempio di scarpone per la pratica dell’alpinismo, in particolare per l’alpinismo di alta quota, realizzato in accordo con la presente invenzione.
Lo scarpone 1 comprende una tomaia 2, conformata per definire una sede di calzata 2a in grado di accogliere un piede di un utente, la quale è accoppiata ad una suola complessivamente indicata con 3, destinata al contatto con il terreno e sulla quale il piede trova appoggio.
La suola 3 è sviluppata lungo una prevalente direzione longitudinale X e sulla stessa rimangono definite, in successione, una regione posteriore 7, sostanzialmente corrispondente ad una zona di tacco, ed una contrapposta regione anteriore 8, corrispondente ad una zona di punta e di pianta della suola, la quale è unita alla regione posteriore 7 in corrispondenza di una regione di arco 9.
La suola 3 include diversi strati accoppiati tra loro e, in questo primo esempio di realizzazione del trovato, comprende una soletta battistrada 4, rivolta verso l’esterno dello scarpone 1 , un’intersuola 5 sovrapposta alla soletta battistrada 4 ed una soletta superiore, sovrapposta all’intersuola 5 da parte contrapposta alla soletta battistrada 4.
Nella prima forma di realizzazione preferita qui descritta, la soletta superiore accoppiata all’intersuola 5 è formata da un sottopiede 6, rivolto verso l’interno dello scarpone 1 .
I l sottopiede 6 è realizzato in materiale sostanzialmente rigido, così da consentire una flessibilità molto limitata alla suola 3 dello scarpone 1 .
Preferibilmente, il sottopiede è realizzato in materiale composito a base polimerica rinforzata con fibre, come ad esempio in resina epossidica rinforzata con fibre di carbonio o di vetro.
La soletta battistrada 4 è realizzata in materiale elastomerico opportunamente additivato (gom ma vulcanizzata) secondo composizioni in sé note nel settore tecnico di riferimento, in funzione della specifica tipologia di impiego dello scarpone 1 .
L’intersuola 5 è realizzata in materiale polimerico espanso, relativamente morbido, le cui funzioni sono, principalmente, quelle di conferire un m inimo livello di comfort al piede accolto nello scarpone 1 , di assorbire eventuali urti e spigolosità esterne, nonché quella di isolare term icamente l'interno dello scarpone rispetto all’ambiente esterno.
L’intersuola 5 può essere realizzata in un qualsiasi materiale polimerico adatto, tuttavia è preferito l’impiego di copolimero etilenvinilacetato (ÈVA) espanso. Tale materiale presenta ottime caratteristiche di leggerezza, di flessibilità e di isolamento termico, tuttavia il suo impiego in questo tipo specifico di scarponi è in genere precluso dalla sua scarsa resistenza all’usura.
All’interno della sede di calzata 2a, sovrapposto al sottopiede 6, può essere inserito un plantare rimovibile, non rappresentato nelle figure accluse.
Secondo una prima caratteristica del trovato, la tomaia 2, in corrispondenza della sua regione anteriore 8, è accoppiata mediante incollaggio direttamente all’intersuola 5. I n particolare, un lembo inferiore 10 della tomaia 2, definente il perimetro della tomaia 2 in corrispondenza della regione anteriore 8, è risvoltato su una superficie 1 1 dell’intersuola 5 affacciata alla soletta battistrada 4 ed incollato sulla medesima.
I n questo modo, la tomaia 2 risulta estesa a partire dall’intersuola 5 in direzione opposta alla soletta battistrada 4, a copertura e protezione sia del bordo laterale 5a dell’intersuola 5, che dell’accoppiamento tra intersuola 5 e sottopiede 6.
La tomaia 2, in una regione perimetrale adiacente alla suola 3, è preferibilmente rivestita esternamente da uno strato di protezione 12 in materiale elastomerico, preferibilmente gomma vulcanizzata, esteso anche in corrispondenza del lembo inferiore 10.
I n questo modo, la soletta battistrada 4 è incollata, in parte, direttamente sulla superficie 1 1 dell’intersuola 5 e, in corrispondenza del perimetro della regione anteriore 8, sul lembo inferiore 10 della tomaia 2. Si noti che lo strato di protezione 12 è realizzato in un materiale analogo e chim icamente molto compatibile con la soletta battistrada 4, e ciò consente di ottenere un accoppiamento per incollaggio particolarmente saldo tra la tomaia 2 e la soletta battistrada 4.
Lo scarpone 1 comprende inoltre, in corrispondenza di una zona di tallone 13, una scocca 15 di supporto della zona di tallone stessa. La scocca 15 è realizzata in materiale polimerico rigido e si estende dalla suola 3 ad abbracciare l’intera zona di tallone 13 definita sulla tomaia 2.
La scocca 15 comprende una base 16, accoppiata alla suola 3 nei term ini descritti più avanti, da cui sono estese, verso rispettive zone malleolari 17, contrapposte pareti laterali 18 estese sui fianchi contrapposti dello scarpone 1 .
Le pareti laterali 18 sono raccordate tra loro in corrispondenza di un contrafforte posteriore 19, più prossimo alla suola 3 e sono contornate perimetralmente da rispettive nervature 20, a spessore maggiorato, estese a partire dalla regione di arco 9 verso le zone malleolari 17 e poi curvate verso il contrafforte posteriore 19.
Preferibilmente, la scocca 15 è ottenuta per accoppiamento di un primo elemento ottenuto in un pezzo unico mediante stampaggio ad iniezione di polimero a base poliuretanica e formante la base 16, le nervature 20 ed il contrafforte posteriore 19, con un secondo elemento formante le pareti laterali 18. Queste ultime possono essere ottenute stampaggio ad iniezione di polimero, in varie colorazioni o trasparente, oppure può essere realizzato in materiale composito, ad esempio in resina polimerica rinforzata con fibre di carbonio o di vetro.
La scocca 15 cinge esternamente sia la tomaia 2, in corrispondenza della zona di tallone 13, che l’intersuola 5, alla quale è incollata in corrispondenza della sua base 16. Più precisamente, sulla superficie 1 1 dell’intersuola 5 viene incollato un bordo 21 della base 16, sagomato e curvato rispetto alle pareti laterali 18 in modo ad risultare sostanzialmente parallelo all’intersuola 5.
La tomaia 2 è invece accoppiata alla scocca 15 mediante una doppia cucitura, opportunamente accolta all’interno di una coppia di canalini 22 ricavati sulle nervature 20.
I n corrispondenza della regione posteriore 7, la tomaia 2 non è quindi direttamente accoppiata alla suola 3, ma solo alla scocca 15. I n questo modo, è evitata la complicazione del bordo della tomaia risvoltato ed incollato sulla regione posteriore dell’intersuola, dove il raggio di curvatura è ridotto e si formano spesso pieghe e sovrapposizioni di strati di tomaia.
Lo scarpone 1 è inoltre dotato di sedi 25, 26 per consentire l’attacco di ramponi (questi ultimi non rappresentati) , le quali sono ricavate rispettivamente all’estrem ità longitudinale anteriore sulla soletta battistrada 4, e in corrispondenza del contrafforte posteriore 19 all’estremità longitudinale posteriore.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, più chiaramente illustrata in figura 5, la soletta battistrada 4 è formata da una porzione anteriore 4a e da una porzione posteriore 4b, accoppiate tra loro mediante incollaggio in corrispondenza della regione di arco 9 della suola 3.
Ciò consente di ridurre la produzione di componenti della suola 3, in quanto la stessa porzione posteriore 4b è adatta per suole di m isure diverse, per le quali sarà sufficiente variare la porzione anteriore 4a.
I noltre, la zona prevista per l'incollaggio tra le porzioni anteriore e posteriore è prevista nella regione di arco 9, vale a dire nella regione di suola meno esposta a sollecitazioni e ad usura.
L’assemblaggio dello scarpone 1 prevede le seguenti fasi,
I n primo luogo la tomaia 2 è cucita sulla scocca 15, e l’intersuola 5 è incollata al sottopiede 6 da parte opposta alla superficie 1 1 .
Poi l’intersuola 5 viene montata sul sem ilavorato definito dalla tomaia 2 e dalla scocca 15, così che il bordo inferiore 10 della tomaia 2 e il bordo 21 della scocca 15 siano incollati sulla superficie 1 1 dell’intersuola 5.
Successivamente, sull’intersuola 5 viene incollata, da parte opposta al sottopiede 6, la soletta battistrada 4, preventivamente formata dall’accoppiamento tra una coppia di porzioni anteriore 4a e posteriore 4b scelte opportunamente.
I n figura 6 è rappresentata una sezione di uno scarpone 100 rappresentante una seconda forma di realizzazione della presente invenzione, in cui componenti analoghi allo scarpone 1 sono indicati con lo stesso riferimento numerico.
Lo scarpone 100 differisce dallo scarpone 1 per il fatto che il lembo inferiore 10 della tomaia 2 è incollato non direttamente sull’intersuola 5 ma su uno strato di montaggio 101 , il quale è interposto tra l’intersuola 5 e la soletta battistrada 4. I n questo modo, l’intersuola 5 rimane comunque protetta dalla tomaia 2 che dallo strato di montaggio 101 si estende da parte opposta alla soletta battistrada 4 verso la sede di calzata 2a.
I n un caso specifico lo strato di montaggio 101 può essere costituito da un, sottopiede, realizzato in mood del tutto analogo al sottopiede 6 dell’esempio precedente.
I n figura 7 è rappresentata una sezione di uno scarpone 200 rappresentante una terza forma di realizzazione della presente invenzione, in cui componenti analoghi agli scarponi degli esempi precedenti sono indicati con gli stessi riferimenti numerici.
Lo scarpone 200 differisce dallo scarpone 1 per il fatto che Γ intersu ola, indicata complessivamente con 201 , è formata da un’anima 202, realizzata in materiale rigido, annegata in un rivestimento 203 realizzato in materiale morbido, ad esempio in polimero espanso, come negli esempi precedenti. L’intersuola 201 può essere ottenuta mediante sovra stampaggio per iniezione del rivestimento 203 sull’anima 202.
Si noti che, in questo modo, può essere omesso il sottopiede 6, in quanto la sua funzione può essere svolta dall’anima 202 dell’intersuola 201 .
La presente invenzione, nelle sue varie forme di realizzazione sopra descritte in dettaglio, risolve quindi il problema sopra lamentato con riferimento alla tecnica nota citata, offrendo nel contempo numerosi altri vantaggi, tra cui quello di proteggere dall’ambiente esterno e in particolare dall’usura l’intersuola.
Ciò consente, vantaggiosamente, di poter realizzare l’intersuola anche con materiali la cui resistenza all’usura è relativamente povera, ma che presentino migliori caratteristiche di leggerezza, di isolamento termico e di costo, rispetto ai materiali usati più comunemente come le poliammidi o i poliuretani. Un esempio di materiale di questo tipo è l’EVA.
Un secondo vantaggio è quello di migliorare la qualità dell'incollaggio tra la soletta battistrada. I nfatti, nello scarpone del presente trovato, la soletta battistrada, in gomma, viene incollata, almeno in parte, su un lembo di tomaia rivestito di gomma, il che ne migliora sensibilmente l’adesione.
Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che viene sensibilmente diminuito il numero degli strati formanti la suola e quindi degli incollaggi necessari alla sua realizzazione.
Ciò comporta vantaggi immediati in termini di semplificazione della fase di produzione dello scarpone, di riduzione dei costi e dei tempi di realizzazione, nonché di possibilità di scollamento dei vari strati di suola.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Scarpone per la pratica dell’alpinismo comprendente una tomaia (2), definente una sede di calzata (2a) per l’accoglimento di un piede, una suola (3) accoppiata a detta tomaia ed includente una soletta battistrada (4) , rivolta verso l’esterno dello scarpone e destinata all’appoggio sul terreno e un’intersuola (5) predisposta tra detta soletta battistrada e detta sede di calzata, caratterizzato dal fatto che detta tomaia è accoppiata, almeno in una regione anteriore (8) di detta suola, mediante incollaggio di un lembo inferiore ( 10) di detta tomaia su una superficie (1 1 ) di detta intersuola rivolta verso detta soletta battistrada oppure su uno strato di montaggio ( 101 ) interposto tra detta intersuola e detta soletta battistrada, così che detta tomaia sia estesa da detta intersuola o da detto strato di montaggio da parte opposta a detta soletta battistrada, a copertura e protezione laterale di detta intersuola.
  2. 2. Scarpone secondo la rivendicazione 1 , in cui su detta intersuola è fissato in sovrapposizione, da parte contrapposta a detta soletta battistrada, un sottopiede (6) realizzato in materiale relativamente rigido.
  3. 3. Scarpone secondo la rivendicazione 1 , in cui detto strato di montaggio è un sottopiede, fissato a detta intersuola dalla stessa parte di detta soletta battistrada.
  4. 4. Scarpone secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detto sottopiede è realizzato in materiale composito a base polimerica rinforzata con fibre.
  5. 5. Scarpone secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta intersuola (5) è realizzata in materiale polimerico espanso.
  6. 6. Scarpone secondo la rivendicazione 5, in cui detta intersuola è realizzata in materiale polimerico a base di copolimero etilenvinilacetato (ÈVA).
  7. 7. Scarpone secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta intersuola (201 ) comprende un’anima (202) in materiale rigido annegata in un rivestimento (203) in materiale polimerico espanso.
  8. 8. Scarpone secondo la rivendicazione 7, in cui detto rivestimento è in materiale polimerico a base di copolimero etilenvinilacetato (ÈVA).
  9. 9. Scarpone secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta tomaia, almeno in corrispondenza di detto lembo inferiore (10) è rivestita esternamente (12) con materiale elastomerico.
  10. 10. Scarpone secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta tomaia, in corrispondenza di una zona di tallone (13) di detto scarpone, è fissata ad una scocca (15) di supporto di detta zona di tallone, detta scocca essendo a sua volta accoppiata a detta suola (3) in corrispondenza di una regione posteriore (7) della medesima.
  11. 1 1. Scarpone secondo la rivendicazione 10, in cui detta scocca (15) cinge esternamente detta tomaia e detta intersuola.
  12. 12. Scarpone secondo la rivendicazione 1 1 , in cui detta scocca (15) è accoppiata a detta intersuola (5) mediante incollaggio di un bordo (21 ) di detta scocca su una superficie (1 1 ) di detta intersuola rivolta verso detta soletta battistrada.
  13. 13. Scarpone secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 12, in cui detta tomaia (2) è fissata a detta scocca (15) mediante cucitura.
  14. 14. Scarpone secondo la rivendicazione 13, in cui detta cucitura è accolta in canalini (22) ricavati su detta scocca (15).
  15. 15. Scarpone secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta soletta battistrada (4) comprende una porzione anteriore (4a) ed una porzione posteriore (4b) accoppiate tra loro mediante incollaggio in corrispondenza di una regione di arco (9) di detta suola (3).
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