ITPD20090153A1 - Un sistema per la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in un elemento spaziale di un sistema edilizio - Google Patents

Un sistema per la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in un elemento spaziale di un sistema edilizio Download PDF

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ITPD20090153A1
ITPD20090153A1 IT000153A ITPD20090153A ITPD20090153A1 IT PD20090153 A1 ITPD20090153 A1 IT PD20090153A1 IT 000153 A IT000153 A IT 000153A IT PD20090153 A ITPD20090153 A IT PD20090153A IT PD20090153 A1 ITPD20090153 A1 IT PD20090153A1
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IT000153A
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Medici Stefania De
Carla Senia
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Univ Catania
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Description

D E S C R I Z I O N E
Definizioni
Nel presente documento verranno utilizzati una pluralità di termini di seguito definiti.
Sistema edilizio: sovrasistema di sistemi ambientale e tecnologico, cioà ̈ insieme strutturato di unità ambientali, o di elementi spaziali, e di unità tecnologiche, o di elementi tecnici, corrispondenti. Il termine à ̈ ricavato da UNI 7867-4:1978 - Edilizia. Terminologia per requisiti e prestazioni. Qualità ambientale e tecnologica nel processo edilizio, § 3.7. - Termini fondamentali.
Sistema ambientale: insieme strutturato di unità ambientali o di elementi spaziali secondo la fase operativa metaprogettuale o progettuale del processo edilizio alla quale ci si riferisce. Il termine à ̈ ricavato da UNI 7867-4:1978 - Edilizia. Terminologia per requisiti e prestazioni. Qualità ambientale e tecnologica nel processo edilizio, § 2.7. - Termini preliminari.
Unità ambientale: unità che si identifica con un raggruppamento di attività, compatibili spazialmente e temporalmente, definite in relazione a determinati modelli di comportamento dell’utenza. Il termine à ̈ ricavato da UNI 7867-4:1978 - Edilizia. Terminologia per requisiti e prestazioni. Qualità ambientale e tecnologica nel processo edilizio, § 2.2. - Termini preliminari.
Elemento spaziale: elemento che si identifica con una porzione di spazio fruibile destinata ad accogliere interamente o parzialmente una o più unità ambientali. Il termine à ̈ ricavato da UNI 7867-4:1978 -Edilizia. Terminologia per requisiti e prestazioni. Qualità ambientale e tecnologica nel processo edilizio, § 2.3. - Termini preliminari.
Sistema tecnologico: insieme strutturato di unità tecnologiche o di elementi tecnici secondo la fase operativa metaprogettuale o progettale del processo edilizio alla quale ci si riferisce. Il termine à ̈ ricavato da UNI 7867-4:1978 - Edilizia. Terminologia per requisiti e prestazioni. Qualità ambientale e tecnologica nel processo edilizio, § 3.6. - Termini fondamentali.
Unità tecnologica: unità che si identifica con un raggruppamento di funzioni, compatibili tecnologicamente, necessarie per l'ottenimento di prestazioni ambientali. Il termine à ̈ ricavato da UNI 7867-4:1978 -Edilizia. Terminologia per requisiti e prestazioni. Qualità ambientale e tecnologica nel processo edilizio, § 3.1. - Termini fondamentali.
Elemento tecnico: elemento che si identifica con un prodotto edilizio, più o meno complesso, capace di svolgere completamente o parzialmente funzioni proprie di una o più unità tecnologiche. Il termine à ̈ ricavato da UNI 7867-4:1978 - Edilizia. Terminologia per requisiti e prestazioni. Qualità ambientale e tecnologica nel processo edilizio, § 3.2. - Termini fondamentali.
Esigenza: ciò che, di necessità, si richiede per il normale svolgimento di un’attività. Il termine à ̈ ricavato da UNI 7867-1 :1978 -Edilizia. Terminologia per requisiti e prestazioni. Nozione di requisito e di prestazione, § 2.2. - Termini preliminari.
Requisito: trasposizione di un'esigenza in un insieme di caratteri che la connotano; qualora i caratteri siano più di uno, le condizioni di relazione fra di essi esistenti li collegheranno in sistema. Il termine à ̈ ricavato da UNI 7867-1 :1978 - Edilizia. Terminologia per requisiti e prestazioni. Nozione di requisito e di prestazione, § 3.1. - Termini fondamentali.
Requisito d’uso: insieme dei caratteri che connotano un sistema, un elemento o un componente e che rendono l'utente in grado di svolgere con efficacia, efficienza e soddisfazione le proprie attività, in relazione a modelli d’uso da esse derivabili.
Efficienza: rapporto tra i risultati ottenuti e le risorse utilizzate per ottenerli. Il termine à ̈ ricavato da UNI EN ISO 9000:2005 - Sistemi di gestione per la qualità. Fondamenti e vocabolario, § 3.2. - Termini relativi alla gestione.
Condizione di efficienza: stato in cui un sistema, un elemento o un componente raggiunge in maniera accurata, completa e costante obiettivi prefissati nello svolgimento di un compito, in relazione alle risorse utilizzate per raggiungerli.
Cronoprogramma: strumento di pianificazione degli interventi manutentivi finalizzato alla ottimizzazione delle risorse disponibili e dei tempi di attuazione, elaborato sulla base delle informazioni contenute nello scadenzario. Il termine à ̈ ricavato da Castagneto F., De Joanna P., Scarcia L, “Glossario†, in Caterina G., Fiore V. (a cura di), Il Piano di Manutenzione Informatizzato, Liguori Editore, Napoli, 2002, p. 153.
Scadenzario: documento del piano di manutenzione finalizzato all'individuazione delle frequenze e cadenze temporali delle ispezioni periodiche adeguate alle criticità di funzionamento e alle conseguenze prevedibili dei guasti e dei malfunzionamenti. Il termine à ̈ ricavato da Castagneto F., De Joanna P., Scarcia L, “Glossario", in Caterina G., Fiore V. (a cura di), Il Piano di Manutenzione Informatizzato, Liguori Editore, Napoli, 2002, p. 155.
Insieme manutentivo: aggregato di elementi che insistono spazialmente in un ambito comune, che interagiscono fisicamente o funzionalmente tra loro e che possono essere oggetto di interventi manutentivi unitari. Il termine à ̈ ricavato da UNI 10874:2000 -Manutenzione dei patrimoni immobiliari. Criteri di stesura dei manuali d’uso e di manutenzione, § 3.7 - Termini e definizioni.
Manutenzione correttiva: manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di un’avaria e volta a riportare l’entità nello stato in cui essa possa eseguire una funzione richiesta. Il termine à ̈ ricavato da UNI 11257:2007 - Manutenzione dei patrimoni immobiliari. Criteri per la stesura del piano e del programma di manutenzione dei beni edilizi. Linee guida, § 3 - Termini e definizioni, § 3.19.
Manutenzione preventiva: manutenzione eseguita a intervalli predeterminati o in base a criteri prescritti e volta a ridurre la probabilità di guasto o il degrado del funzionamento di un’entità. Il termine à ̈ ricavato da UNI 11257:2007 - Manutenzione dei patrimoni immobiliari. Criteri per la stesura del piano e del programma di manutenzione dei beni edilizi.
Linee guida, § 3 - Termini e definizioni, § 3.19.
Manutenzione programmata: manutenzione preventiva eseguita in base a un programma temporale o a un numero stabilito di grandezze. Il termine à ̈ ricavato da UNI 11257:2007 - Manutenzione dei patrimoni immobiliari. Criteri per la stesura del piano e del programma di manutenzione dei beni edilizi. Linee guida, § 3 - Termini e definizioni, § 3.19.
Campo di applicazione
La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile al settore tecnico degli interventi di manutenzione di immobili ed ha particolarmente per oggetto un sistema ed un metodo di pianificazione e controllo di tali interventi.
Più in dettaglio, la presente invenzione consente di pianificare e controllare gli interventi di manutenzione di uno o più elementi spaziali appartenenti ad uno o più sistemi edilizi.
Stato della Tecnica
In ambito edilizio, uno degli aspetti di maggior rilievo à ̈ costituito dagli interventi di manutenzione tesi ad assicurare che tutti gli elementi, gli impianti e i dispositivi che compongono uno o più locali, o elementi spaziali, di un sistema edilizio, siano in efficienza. Ciò al fine di assicurare la fruibilità degli stessi elementi spaziali, il benessere e la sicurezza di persone e/o cose che vi soggiornano.
Obiettivo primario degli interventi di manutenzione edilizia, quindi, à ̈ la conservazione e l’accrescimento nel tempo della qualità e delle prestazioni offerte dai sistemi edilizi. Ad esempio, spesso à ̈ importante che gli elementi spaziali soddisfino determinati requisiti d’uso, ossia presentino, ad esempio, caratteristiche tecniche per le quali livelli di temperatura, umidità, luminosità siano prossimi a valori predeterminati, vi sia facile accessibilità agli spazi, buon isolamento acustico da e verso l’esterno, protezione da cadute accidentali o altro.
Un aspetto importante, nel contesto degli interventi di manutenzione edilizia, à ̈ costituito dalla valutazione e previsione del comportamento nel tempo di elementi, impianti e dispositivi del sistema edilizio. In particolare, la disponibilità di una quantità sempre maggiore di dati di letteratura, derivanti da sperimentazioni sulle caratteristiche e le prestazioni dei materiali utilizzati per la loro realizzazione, consente di attribuire al ciclo di vita degli elementi, degli impianti e dei dispositivi, ossia delle componenti di un elemento spaziale, valori quantificabili con un buon grado di attendibilità. È quindi possibile anticipare la loro perdita di efficienza oltre una soglia predeterminata prevedendo interventi di manutenzione preventiva programmata.
Nel tempo tali interventi di manutenzione preventiva programmata sono stati regolati da normative e provvedimenti di legge al fine di garantire un ampio margine di sicurezza per le persone e le cose che soggiornano negli elementi spaziali di interesse.
È tuttavia noto che i materiali ed i componenti edilizi sono soggetti a difetti o che l’uso che se ne fa può provocare guasti o un degrado più rapido del previsto. Di conseguenza accade spesso che una o più delle componenti dell’elemento spaziale si guastino in modo imprevisto e spesso improvviso. Sono quindi previsti interventi di manutenzione occasionali tendenti a riparare o a prevenire tali guasti nel caso si manifestino segni premonitori.
È evidente, inoltre, che l’obiettivo dell’attività di manutenzione à ̈ quello di ridurre il tempo in cui le caratteristiche tecniche dell’elemento spaziale non sono tali da assicurare che le prestazioni erogate corrispondano alle esigenze degli utenti. In altre parole, à ̈ importante che gli interventi di manutenzione vengano eseguiti con modalità e tempistiche tali da limitare quanto più possibile nel tempo e nei modi i disagi agli utenti sia per il mancato raggiungimento dei parametri sopra citati, sia per la parziale o totale indisponibilità degli elementi spaziali a causa dell’esecuzione degli stessi interventi di manutenzione.
Tutto ciò si tramuta nell’importanza di programmare e controllare costantemente tutti gli interventi di manutenzione cui devono essere sottoposti gli elementi spaziali di uno o più sistemi edilizi. Ciò significa non solo programmarli secondo l'ordine più conveniente, ma anche comandare e controllare i manutentori per ridurre al minimo i problemi di fruibilità degli elementi spaziali.
Si osserva che, data la complessità di un singolo elemento spaziale, maggiore à ̈ il numero di elementi spaziali da curare, maggiore à ̈ la difficoltà da parte di una persona preposta alla gestione di tali elementi nel programmare gli interventi di manutenzione e nel fare in modo che i disagi creati siano minimi. Spesso la complessità à ̈ tale che il gestore non à ̈ in grado non solo di redigere una lista di interventi secondo il loro grado di importanza, ma anche di comandarne l’esecuzione e controllarne lo stato di avanzamento.
In questo senso, sono noti sistemi e metodi tendenti ad aiutare nella sua opera il gestore. Ad esempio, nei documenti brevettuali US 7,164,972 e US 2006/0010388 si descrivono metodi per rappresentare un edificio in un sistema di elaborazione dati in modo da memorizzare una pluralità di spazi individuabili negli stessi edifici e a cui sono associate proprietà ed altre informazioni.
Ciò però si limita ad una mera rappresentazione di informazioni e non aiuta il gestore degli elementi spaziali nel determinare il miglior ordine di esecuzione degli interventi di manutenzione né a comandare la loro esecuzione ai manutentori.
Nei documenti JP 2002/328970 e JP 2005/352661 si descrivono sistemi e metodi di controllo dell’esecuzione di interventi di manutenzione di un edificio senza tuttavia proporre un metodo per la realizzazione della più appropriata lista dei lavori e aiutare il gestore nel comandare tali opere ai manutentori. Tali brevetti, infatti, si limitano a ricevere una lista di lavori da eseguire e a sorvegliarne l’esecuzione tenendo costantemente informati uno o più utilizzatori.
Anche il documento US 6,993,576 descrive un metodo per organizzare e monitorare l’esecuzione di una tabella di lavori, o eventi, in base a segnalazioni, o richieste di intervento, che giungono dall’esterno e a dati presenti in memoria. Tuttavia, il documento citato non prende in esame lo stato dei parametri fisici sopra descritti, il loro grado di importanza e non appronta una lista ottimizzata delle opere da comandare ai manutentori.
Il documento GB 2 242 292, invece, propone un metodo e un dispositivo per analizzare una lista di interventi da eseguire e la disponibilità di operatori per eseguirli al fine di ordinare tale lista intersecando la disponibilità di operai con il numero di operai necessari a ciascun intervento. Tuttavia, il dispositivo proposto non si preoccupa di generare e comandare la lista degli interventi secondo un ordine di importanza al fine di ripristinare le caratteristiche tecniche necessarie alla funzionalità dell’elemento spaziale.
In questa direzione si muove invece il documento JP 2004/259141 che descrive un metodo ed un dispositivo adatti a generare una lista di opere di manutenzione di edifici sulla base del ciclo medio di vita dei materiali e dei dispositivi che compongono tali edifici, nonché del loro monitoraggio da parte di operatori e/o sensori.
Tuttavia, il metodo e il dispositivo proposti non tengono conto, nel redigere la lista, dei requisiti d'uso degli elementi spaziali, ossia dell’ordine di importanza delle caratteristiche tecniche di ciascun elemento spaziale da preservare e/o ristabilire in relazione alle unità ambientali ospitate dall’elemento.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un sistema per la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in un elemento spaziale di un sistema edilizio che determini e comandi una lista di opere di manutenzione da eseguire su uno o più elementi spaziali di uno o più sistemi edilizi e che sia ordinata tenendo conto dell'importanza dei requisiti d'uso che gli stessi elementi spaziali devono soddisfare.
Un altro scopo à ̈ quello di mettere a disposizione un sistema che consenta di aiutare il gestore degli elementi spaziali ad organizzare e comandare gli interventi di manutenzione massimizzando quanto più possibile la disponibilità degli stessi elementi spaziali e il rispetto dei requisiti d’uso.
Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un sistema che sia costantemente collegato con i manutentori non solo per mantenere aggiornato lo stato degli interventi di manutenzione, ma anche per variarne la lista di esecuzione in termini di tempi di inizio e di fine lavori di ciascun intervento e i tempi di disponibilità/indisponibilità degli elementi spaziali.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un sistema per la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in uno o più elementi spaziali di uno o più sistemi edilizi in accordo con la rivendicazione principale. Forme di realizzazione vantaggiose dell’invenzione sono definite in accordo con le rivendicazioni dipendenti.
Secondo un aspetto dell’invenzione, l’elemento spaziale potrà comprendere uno o più elementi tecnici, dispositivi e/o impianti che presentano ognuno una o più condizioni di efficienza da soddisfare.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il sistema potrà comprendere:
- almeno un’unità a microprocessore avente mezzi di memorizzazione che includono primi dati relativi al grado di influenza delle condizioni di efficienza su uno o più requisiti d'uso dell’elemento spaziale;
- primi mezzi di immissione dati operativamente collegati ai mezzi di memorizzazione per consentire ad un utente di inserire secondi dati relativi alla valutazione dell'importanza dei requisiti d’uso;
- mezzi di comunicazione di uno o più comandi di intervento ad uno o più operatori manutentori.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, sull’unità a microprocessore potrà essere installabile un prodotto informatico residente nei mezzi di memorizzazione e suscettibile di:
a) correlare i primi dati con i secondi dati per ottenere terzi dati in uscita relativi all’ordine di importanza delle condizioni di efficienza in funzione della valutazione dell'importanza dei requisiti d’uso fatta dagli utenti;
b) generare quarti dati costituiti da una sequenza di interventi di manutenzione da eseguire sugli elementi tecnici, dispositivi e/o impianti in funzione dei terzi dati;
c) interfacciarsi con i mezzi di comunicazione per comandare l’invio selettivo dei comandi ad uno o più manutentori in accordo con la sequenza definita dai quarti dati.
Secondo un aspetto dell’invenzione, quindi, il sistema proposto potrà supportare il gestore degli elementi spaziali neN’individuare le opere di manutenzione da eseguire, nel pianificarle e nel comandare le stesse ai manutentori.
Inoltre, l'ordine di esecuzione delle opere di manutenzione tiene conto anche dei requisiti d'uso di ciascun elemento spaziale per fare in modo che essi soddisfino il più possibile tutte le caratteristiche tecniche necessarie al loro uso.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, i manutentori potranno essere provvisti di mezzi di comunicazione operativamente collegati con l’unità a microprocessore per fornire al prodotto informatico noni dati relativi allo stato di avanzamento di ciascuno degli interventi di manutenzione. Il prodotto informatico potrà essere quindi in possesso delle informazioni per modificare in tempo reale i quarti dati, ossia la lista ordinata per importanza delle opere da eseguire e i tempi di inizio di ciascuna opera necessaria per comandarle ai manutentori.
Oggetto dell’invenzione à ̈ altresì un metodo per la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in uno o più elementi spaziali di uno o più sistemi edilizi e un prodotto informatico direttamente controllabile nella memoria deN'unità a microprocessore del sistema precedentemente citato e comprendente porzioni di codice software per attuare le fasi del metodo di cui sopra.
In particolare, il metodo potrà essere realizzato da un sistema che potrà includere:
- almeno un’unità a microprocessore avente mezzi di memorizzazione che comprendono primi dati relativi al grado di influenza di dette condizioni di efficienza su uno o più requisiti d'uso di detto elemento spaziale,
- primi mezzi di immissione dati operativamente collegati a detti mezzi di memorizzazione per consentire ad un utente di inserire secondi dati relativi alla valutazione dell’importanza di detti requisiti d’uso,
- mezzi di comunicazione di uno o più comandi di intervento ad uno o più operatori manutentori,
Lo stesso metodo potrà comprendere una o più delle seguenti fasi:
a) correlazione di detti primi dati con detti secondi dati per ottenere terzi dati in uscita relativi aN’ordine di importanza di dette condizioni di efficienza in funzione della valutazione dell'importanza dei requisiti d’uso fatta dagli utenti;
b) generazione di quarti dati costituiti da una sequenza di interventi di manutenzione da eseguire su detti elementi tecnici, dispositivi e/o impianti in funzione di detti terzi dati;
c) invio selettivo mediante detti mezzi di comunicazione di uno o più comandi di intervento ad uno o più operatori manutentori in accordo con la sequenza definita da detti quarti dati.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un sistema, un metodo e un prodotto informatico per la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in uno o più elementi spaziali di uno o più sistemi edilizi secondo l’invenzione, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 rappresenta il sistema dell’invenzione;
la FIG. 2 rappresenta porzioni del metodo dell’invenzione;
le FIGG. da 3 a 9 rappresentano un esempio operativo di uso del sistema dell’invenzione.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure citate, si descrive un sistema 1 per la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in un elemento spaziale R di un sistema edilizio.
In generale, un elemento spaziale R comprende uno o più elementi tecnici, dispositivi e/o impianti L, W che presentano ognuno una o più condizioni di efficienza da soddisfare. Tali condizioni di efficienza altro non sono che caratteristiche tecniche che devono essere soddisfatte per assicurare il raggiungimento dei requisiti d’uso che l’elemento spaziale R deve avere per essere utilizzabile con profitto dagli utenti.
Tipicamente, i requisiti d’uso sono relativi, ad esempio, alla protezione degli utenti, al comfort igrotermico, visivo e acustico, all’adattabilità degli spazi agli usi che se ne fanno, all'accessibilità agli stessi spazi, o altro. Le condizioni di efficienza, invece, fanno riferimento a caratteristiche tecniche degli elementi spaziali R quali, ad esempio, l’integrità e la pulizia dei pavimenti o dei serramenti, l’integrità dei sistemi di illuminazione e/o di oscuramento, la sigillatura degli infissi, l'efficienza degli impianti antincendio, di condizionamento deN’aria, o altro.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il sistema 1 comprende almeno un’unità a microprocessore 2 provvista di mezzi di memorizzazione 3 che includono primi dati Di relativi al grado di influenza delle condizioni di efficienza su uno o più requisiti d’uso dell’elemento spaziale R.
In particolare, i primi dati D1sono costituiti da una pluralità di prime serie Su, S12, S13... di primi coefficienti numerici NSn, Nsi2, NS13ognuna definente l’influenza della singola condizione di efficienza sui requisiti d'uso. I primi coefficienti Nsn, Nsi2, Nsi3·.. di ognuna delle prime serie Su, S12, S13... presentano, in tal senso, valori crescenti al crescere di tale influenza. Più in dettaglio, il grado di influenza viene determinato da un amministratore 0 similare dello stabile secondo tre differenti gradi crescenti. La conversione di tali relazioni espresse simbolicamente in valori equivalenti, ossia da una scala di tipo ordinale a una di tipo cardinale, fa uso preferibilmente, ma non necessariamente, della scala 1-3-9 che deriva dal metodo Ahp (Analytic Hierarchy Process) ricavabile in Franceschini F., Quality Function Deployment, Il Sole 24 Ore, 1998, pag. 69, 79.
Il sistema 1 che si descrive comprende anche primi mezzi di immissione dati 4 operativamente collegati ai mezzi di memorizzazione per consentire ad un utente di inserire secondi dati D2relativi alia valutazione dell’importanza di ciascun requisito d’uso.
Analogamente ai primi dati Di, i secondi dati D2sono costituiti da una seconda serie S2di secondi coefficienti numerici Ns2 ognuno definente l’importanza attribuita dall'utente al singolo requisito d’uso. Tali coefficienti presentano, in particolare, valore crescente al crescere dell'importanza e comunque compresi in un intervallo delimitato. Ad esempio à ̈ utilizzabile la scala 1 :trascurabile, 2:preferibile, 3:importante, 4:molto importante, 5: indispensabile ricavabile in Franceschini F., Quality Function Deployment, Il Sole 24 Ore, 1998, pag. 64; Akao Y., Quality Function Deployment, Productivity Press, Cambridge (Ma), 1990, pp. 301-311.
Opportunamente, il sistema 1 dell’invenzione comprende anche mezzi di comunicazione 5 di uno 0 più comandi di intervento ad uno o più operatori manutentori 6.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, sull’unità a microprocessore 2 à ̈ installato un prodotto informatico, residente nei mezzi di memorizzazione 3, suscettibile di correlare i primi dati Di con i secondi dati D2per ottenere terzi dati in uscita D3relativi all’ordine di importanza delle condizioni di efficienza in funzione della valutazione dell’importanza dei requisiti d'uso fatta dagli utenti.
Più in dettaglio, i terzi dati D3sono costituiti da una terza serie S3di terzi coefficienti numerici Ns3 ognuno definito dalla sommatoria dei prodotti dei secondi coefficienti Ns2 della seconda serie S2per il corrispondente dei primi coefficienti NSn, NS12, NS13... di ciascuna delle prime serie Su, S12, S13....
In altre parole, ciascun primo coefficiente Nsn, NS12, NS13, indicante l’influenza della singola condizione di efficienza sui requisiti d'uso, viene moltiplicato, ossia pesato, per il corrispondente secondo coefficiente numerico NS2 definente l’importanza attribuita dall’utente al singolo requisito d’uso. La sommatoria dei coefficienti numerici risultanti relativi a ciascuna condizione di efficienza, ossia relativi alle caratteristiche tecniche dell’elemento spaziale R, restituisce i terzi coefficienti numerici Ns3 che corrispondono al grado di importanza assoluto e pesato di ciascuna condizione di efficienza per lo specifico elemento spaziale R.
L’ordine decrescente dei terzi coefficienti numerici Ns3 della terza serie S3rappresenta, quindi, l’ordine decrescente d’importanza delle condizioni di efficienza degli elementi tecnici, dei dispositivi e/o degli impianti L, W pesato mediante la valutazione degli utenti, ossia legato aN'uso che si fa dell’elemento spaziale R.
Lo stesso prodotto informatico à ̈ suscettibile di generare quarti dati D4costituiti da un cronoprogramma, ossia da una sequenza di interventi di manutenzione da eseguire sugli elementi tecnici, dispositivi e/o impianti L, W in funzione di tali terzi dati D3. L’ordine decrescente dei terzi coefficienti numerici NS3 determina l’ordine decrescente di priorità degli interventi di manutenzione da eseguire.
Generalmente, ma non necessariamente, il prodotto informatico à ̈ provvisto di un sottoprodotto di elaborazione e calcolo suscettibile di generare quinti dati D5costituiti da una lista mensile degli interventi di manutenzione da effettuare in ciascun elemento spaziale R.
Tali quinti dati D5 sono poi correlati con i terzi dati D3 in modo da generare, per ogni intervallo mensile della lista, i succitati quarti dati D4in cui l’ordine decrescente di importanza delle condizioni di efficienza determina l’ordine cronologico degli interventi di manutenzione da eseguire.
Opportunamente, i mezzi di memorizzazione 2 comprendono inoltre sesti dati D6costituiti dai tempi di esecuzione di ognuno degli interventi di manutenzione. Ciò consente al prodotto informatico di correlare tali sesti dati D6con i quarti dati D4in modo da ordinare cronologicamente e determinare gli istanti temporali di inizio degli interventi mensili di manutenzione secondo i tempi di esecuzione degli stessi.
Infine, il prodotto informatico si interfaccia con i mezzi di comunicazione 5 per comandare l’invio selettivo dei comandi ad uno o più manutentori 6 in accordo con la sequenza definita dai quarti dati D4.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, almeno una parte degli interventi di manutenzione sono di tipo preventivo programmato.
In tal caso, i mezzi di memorizzazione comprendono inoltre uno scadenzario, ossia settimi dati D7relativi alle frequenze temporali degli interventi di manutenzione preventiva programmata sugli elementi tecnici, dispositivi e/o impianti L, W dell’elemento spaziale R. Tali frequenze temporali sono trovabili in letteratura nonché nelle normative tecniche internazionali e nazionali e derivano, ad esempio, dall’analisi della normale perdita di efficienza dei materiali e dei componenti dei sistemi edilizi nel tempo. Opportunamente, il prodotto informatico à ̈ suscettibile di analizzare i settimi dati D7durante la generazione dei quinti dati D5.
Come anticipato in precedenza, i materiali ed i componenti edilizi sono soggetti a difetti o a degradi accelerati dovuti all’uso che se ne fa. Pertanto, accade spesso che una o più delle componenti dell'elemento spaziale R si guasti in modo imprevisto e spesso improvviso, dando luogo alla necessità di interventi di manutenzione correttiva.
Di conseguenza, almeno una parte degli interventi di manutenzione sono di tipo correttivo dovuti al rilevamento di una o più anomalie e/o malfunzionamenti degli elementi tecnici, dei dispositivi e/o degli impianti L, W dell’elemento spaziale R.
In tal senso, il sistema 1 dell'invenzione comprende secondi mezzi di immissione dati 7 collegati all’unità a microprocessore 2 per inserire nei mezzi di memorizzazione 3 ottavi dati D8relativi a tali interventi di manutenzione correttiva. Si noti che tali secondi mezzi di immissione dati 7 possono coincidere o essere distinti dai primi mezzi di immissione dati. Entrambi possono essere costituiti da tastiere, mouse o puntatori ottici, memorie di massa, o altro.
In generale, l'inserimento di tali ottavi dati D8può essere demandato ad un operatore, così come il rilevamento delle anomalie e/o malfunzionamenti. Tuttavia, à ̈ possibile prevedere la presenza di mezzi sensori 8 collegati a tali secondi mezzi di immissione dati 7 e utilizzati per il rilevamento delle suddette anomalie e/o malfunzionamenti. L’immissione degli ottavi dati D8risulta quindi automatica in risposta al rilevamento delle anomalie e/o dei malfunzionamenti. In tal caso i secondi mezzi di immissione dati 7 sono generalmente dei dispositivi di interfaccia tra i sensori 8 e l'unità a microprocessore 2.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, i manutentori 6 sono provvisti di mezzi di comunicazione 10, ad esempio costituiti da un palmare, operativamente collegati con l’unità a microprocessore 2 per fornire al prodotto informatico noni dati Dgrelativi allo stato di avanzamento di ciascuno degli interventi di manutenzione. Ciò consente al prodotto informatico, in seguito all’analisi di tali noni dati D9|di modificare conseguentemente i quarti dati D4.
In particolare, il costante e immediato aggiornamento dello stato di avanzamento dei lavori consente al prodotto informatico di aggiornare, in caso di imprevisti, il cronoprogramma degli interventi di manutenzione soprattutto in merito agli istanti temporali di inizio di ciascuno. Ovviamente, lo stesso prodotto informatico può provvedere ad emettere comunicazioni di avviso per tutti i manutentori 6 e per gli utenti di variazione dei tempi di intervento. Ciò à ̈ particolarmente utile poiché tali attività di manutenzione spesso rendono difficoltosa, se non impossibile, la fruizione degli elementi spaziali.
Operativamente, in una prima fase vi à ̈ la predisposizione del sistema 1 dell’invenzione comprensivo dell’unità a microprocessore 2 avente i mezzi di memorizzazione 3 che comprendono i primi dati Di relativi al grado di influenza delle condizioni di efficienza su uno o più requisiti d’uso dell’elemento spaziale.
Mediante i primi mezzi di immissione dati 4, gli utenti inseriscono nei mezzi di memorizzazione 2 i secondi dati D2relativi alla valutazione dell’importanza dei requisiti d’uso degli elementi spaziali di interesse.
Successivamente, sono posti in correlazione i primi dati Di con i secondi dati D2per ottenere terzi dati in uscita D3relativi all’ordine di importanza delle condizioni di efficienza in funzione della valutazione dell’importanza dei requisiti d’uso fatta dagli utenti.
Come detto in precedenza, tale correlazione si esplicita in una terza serie S3di terzi coefficienti numerici Ns3ognuno definito dalla sommatoria dei prodotti dei secondi coefficienti Ns2della seconda serie S2, costituente i secondi dati D2, per il corrispondente dei primi coefficienti Nsn, NS12, NS13-â–  â– di ciascuna delle prime serie Su, Si2, Si3..., costituenti i primi dati D>|.
Si ricorda che l’ordine decrescente dei terzi coefficienti numerici Ns3della terza serie S3rappresenta l’ordine decrescente d’importanza delle condizioni di efficienza degli elementi tecnici, dei dispositivi e/o degli impianti L, W pesato mediante la valutazione degli utenti, ossia legato all’uso che si fa dell’elemento spaziale R.
Vengono quindi generati i quarti dati D4costituiti da una sequenza di interventi di manutenzione da eseguire sugli elementi tecnici, sui dispositivi e/o sugli impianti in funzione dei terzi dati D3.
A questo punto vi à ̈ l’invio selettivo, mediante i mezzi di comunicazione, di uno o più comandi di intervento ad uno o più operatori manutentori in accordo con la sequenza definita dai quarti dati D4.
È quindi evidente che gli interventi di manutenzione, così programmati e comandati, aumentano ia fruibilità degli elementi spaziali R consentendo non solo di ottimizzare i tempi degli interventi di manutenzione, ma anche di dare la precedenza a quegli interventi che ristabiliscono le caratteristiche tecniche degli elementi spaziali R più importanti per l’uso delle stesse.
Secondo un aspetto dell’invenzione, l'elaborazione del cronoprogramma costituito dai quarti dati D4prevede la generazione dei quinti dati D5costituiti da una lista degli interventi di manutenzione mensile da effettuare in ciascun elemento spaziale R.
In generale, la lista mensile viene composta prendendo in esame lo scadenzario, ossia i settimi dati D7relativi alle frequenze temporali degli interventi di manutenzione preventivo programmata, in modo da assegnare a ciascun mese gli interventi necessari. Gli interventi di ciascun mese vengono poi messi in ordine di importanza secondo i terzi dati D3.
Vengono poi determinati gli istanti temporali di inizio di ciascun intervento di manutenzione tenendo conto dei sesti dati De costituiti dai tempi di esecuzione di ognuno degli interventi. Un esempio di esecuzione, in tal senso, consiste nell’assegnare l'intervallo temporale necessario all’intervento di manutenzione meno importante agli ultimi giorni del mese e procedere a ritroso, in ordine di importanza, fintantoché tutta la lista degli interventi mensili non sia compilata.
Sono quindi completati i quarti dati D4che comprendono così non solo la lista degli interventi da eseguire in ciascun mese, ma anche gli istanti temporali nei quali gli interventi devono avere inizio.
Tuttavia, come detto in precedenza, Ã ̈ possibile che, in seguito al monitoraggio degli elementi spaziali R, vengano rilevate anomalie e/o malfunzionamenti in elementi tecnici, dispositivi e/o impianti L, W. In questo caso verranno resi disponibili ottavi dati De relativi agli interventi di manutenzione correttiva necessari al superamento di tali anomalie e malfunzionamenti.
In qualsiasi istante ciò avvenga à ̈ evidente che il prodotto informatico rielabora il cronoprogramma inserendo nei mesi più opportuni, rispettando l’ordine di importanza delle condizioni di efficienza intaccate da tali anomalie e/o malfunzionamenti, gli interventi di manutenzione correttiva e rigenerando, di conseguenza, i quarti dati D4cui segue l’invio dei nuovi comandi di esecuzione ai manutentori 6.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il cronoprogramma viene elaborato anche in base ad altre informazioni. In particolare, se un elemento tecnico, dispositivo e/o impianto L, W riveste particolare importanza, ossia presenta un dato D3particolarmente elevato, à ̈ possibile anticipare l’istante di intervento anche di mesi. Ovviamente ciò comporta una rielaborazione del cronoprogramma.
Può anche accadere che si debba intervenire su un elemento tecnico, dispositivo e/o impianto L, W a causa dell’evidenziarsi di difetti e/o degradi accelerati. Di conseguenza, risulta anticipato l’eventuale intervento di manutenzione preventiva programmata. Ovviamente, ciò comporta la rielaborazione del cronoprogramma non solo perché l’intervento correttivo ha anticipato l’intervento preventivo programmato, ma anche perché l’eventuale sostituzione di parti componenti l’elemento tecnico, il dispositivo e/o l'impianto L, W con parti nuove comporta un cambiamento nei tempi di degrado e quindi di intervento periodico.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, à ̈ anche possibile prevedere che alcuni interventi di manutenzione, in particolare quelli relativi ad insiemi manutentivi, ossia elementi tecnici, dispositivi e/o impianti L, W che insistono spazialmente in un ambito comune e che interagiscono fisicamente o funzionalmente tra loro, siano eseguibili contemporaneamente, con ciò influenzando l’elaborazione del cronoprogramma.
I manutentori 6, come anticipato, sono generalmente provvisti di mezzi di comunicazione 10, costituiti ad esempio da un palmare, collegati con l’unità a microprocessore 2 per aggiornare il prodotto informatico in merito allo stato di avanzamento di ciascuno degli interventi di manutenzione. Tale aggiornamento, che dà vita ai noni dati Dg, consente al prodotto informatico di modificare conseguentemente i quarti dati D4.
Per quanto fin qui detto, à ̈ evidente che gli scopi dell’invenzione vengono raggiunti non solo da un sistema come quello proposto, ma anche da un prodotto informatico direttamente controllabile nella memoria deN’unità a microprocessore o similare appartenenti al sistema.
Tuttavia, il prodotto informatico comprende porzioni di codice software per attuare le fasi di un metodo, quando tale prodotto informatico à ̈ eseguito dall’unità a microprocessore, che à ̈ quindi anch'esso oggetto dell’invenzione à ̈ che apprezzabile nella fase operativa testé descritta.
In Fig. 3 si può osservare una schematizzazione del metodo descritto.
Procedendo con un caso pratico, in Fig. 4 à ̈ possibile osservare una tabella dove sono ipotizzati i requisiti d’uso di un sistema edilizio adibito ad uso scolastico. Si nota come ai requisiti d’uso ipotizzati siano associate una pluralità di azioni. Valutando l'importanza di tali azioni à ̈ possibile fornire una valutazione del livello di importanza dei requisiti d’uso.
In Fig. 5 si osserva una matrice dove sono presenti i primi dati Di in cui le prime serie Su, S12, S13... sono costituite da simboli cui corrispondono i primi coefficienti numerici Nsn, NS12, Nsi3... Sono anche osservabili i secondi dati D2indicati come Livello Importanza Esigenze e costituiti dalla seconda serie S2 di secondi coefficienti numerici Ns2 L'ultima riga della matrice rappresenta i terzi dati in uscita D3relativi all’ordine di importanza delle condizioni di efficienza in funzione della valutazione dell’importanza dei requisiti d’uso fatta dagli utenti. Come si osserva essa à ̈ costituita dalla terza serie S3di terzi coefficienti numerici Ns3, ognuno definito dalla sommatoria dei prodotti dei secondi coefficienti Ns2della seconda serie S2per il corrispondente dei primi coefficienti Nsn, Nsi2, NS13·.· di ciascuna delle prime serie Su, S12, Si3....
Si ricorda che l’ordine decrescente dei terzi coefficienti numerici Ns3della terza serie S3rappresenta, quindi, l’ordine decrescente d’importanza delle condizioni di efficienza degli elementi tecnici, dei dispositivi e/o degli impianti L, W pesato mediante la valutazione degli utenti, ossia legato all’uso che si fa dell'elemento spaziale R.
Nelle Figg. 6 e 7 à ̈ rappresentato un esempio di scadenzario relativo agli infissi interni ed esterni del sistema edilizio in esame. La frequenza dei controlli e delle manutenzioni à ̈ scelta considerando il livello di importanza attribuito alle condizioni di efficienza come riportato in Fig. 5. Le Fig. 8 e 9 rappresentano un esempio di cronoprogramma stilato in base al contenuto degli scadenzari delle Figg. 6 e 7.
In conclusione, si osserva che il sistema, il prodotto informatico e il metodo dell’invenzione consentono la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in uno o più elementi spaziali di uno o più sistemi edilizi comandando una lista di opere di manutenzione da eseguire secondo un ordine che tiene conto dell’importanza dei requisiti d’uso che gli stessi elementi spaziali devono soddisfare.
A ben vedere, il sistema, il prodotto informatico e il metodo consentono di massimizzare quanto più possibile la disponibilità degli stessi elementi spaziali e il rispetto dei requisiti d’uso anche a causa del costante aggiornamento dello stato di esecuzione degli interventi di manutenzione.
Il sistema, il prodotto informatico e il metodo secondo l'invenzione sono suscettibili di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.
Anche se il sistema, il prodotto informatico e il metodo sono stati descritti con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (15)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un sistema per la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in uno o più elementi spaziali (R) di uno o più sistemi edilizi, ciascuno di detti elementi spaziali (R) comprendendo uno o più elementi tecnici, dispositivi e/o impianti (L, W) che presentano ognuno una o più condizioni di efficienza da soddisfare, che comprende: almeno un’unità a microprocessore (2) avente mezzi di memorizzazione (3) che includono primi dati (Di) relativi al grado di influenza di dette condizioni di efficienza su uno o più requisiti d’uso di detto elemento spaziale (R); primi mezzi di immissione dati (4) operativamente collegati a detti mezzi di memorizzazione (3) per consentire ad un utente di inserire secondi dati (D2) relativi alla valutazione dell’importanza di detti requisiti d’uso; mezzi di comunicazione (5) di uno o più comandi di intervento ad uno o più operatori manutentori; in cui su detta unità a microprocessore (2) à ̈ installato un prodotto informatico residente in detti mezzi di memorizzazione (3) e suscettibile di: a) correlare detti primi dati (DO con detti secondi dati (D2) per ottenere terzi dati (D3) in uscita relativi all’ordine di importanza di dette condizioni di efficienza in funzione della valutazione dell’importanza di detti requisiti d’uso fatta dagli utenti; b) generare quarti dati (D4) costituiti da una sequenza di interventi di manutenzione da eseguire su detti elementi tecnici, dispositivi e/o impianti (L, W) in funzione di detti terzi dati (D3); c) interfacciarsi con detti mezzi di comunicazione (5) per comandare l’invio selettivo di detti comandi ad uno o più di detti operatori manutentori in accordo con la sequenza definita da detti quarti dati (D4).
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1 , in cui detti primi dati (D-ι) sono costituiti da una pluralità di prime serie (Su, S12, S13. ) di primi coefficienti numerici (Nsn, Nsi2, Nsi3·..) ognuna definente il grado di correlazione tra la singola condizione di efficienza e detti requisiti d’uso, detti primi coefficienti numerici (Nsn, NS12, NS13...) di ognuna di dette prime serie (Su, S12, S13...) presentando valori crescenti al crescere di detto grado di influenza.
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 2, in cui detti secondi dati (D2) sono costituiti da una seconda serie (S2) di secondi coefficienti numerici (NS2) ognuno definente l’importanza attribuita dall'utente al singolo detto requisito d’uso, detti secondi coefficienti numerici (Ns2) di detta seconda serie (S2) presentando valore crescente al crescere di detta importanza.
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 3, in cui detti terzi dati (D3) sono costituiti da una terza serie (S3) di terzi coefficienti numerici (NS3) ognuno definito dalla sommatoria dei prodotti di detti secondi coefficienti numerici (NS2) di detta seconda serie (S2) per il corrispondente di detti primi coefficienti numerici (Nsn, Nsi2, Nsi3·.·) di ciascuna di dette prime serie (Su, Si2, Si3...), l’ordine decrescente di detti terzi coefficienti numerici (Ns3) di detta terza serie (S3) rappresentando l’ordine decrescente d’importanza di dette condizioni di efficienza di detti elementi tecnici, dispositivi e/o impianti (L, W) pesato mediante la valutazione degli utenti.
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 4, in cui l'ordine decrescente di detti terzi coefficienti numerici (Ns3) di detta terza serie (S3) determina l’ordine decrescente di priorità di detti interventi di manutenzione da eseguire su detti elementi tecnici, dispositivi e/o impianti (L, W).
  6. 6. Sistema secondo una 0 più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto prodotto informatico à ̈ provvisto di un sottoprodotto di elaborazione e calcolo suscettibile di: generare quinti dati (D5) costituiti da una lista mensile di detti interventi di manutenzione da effettuare su detti elementi tecnici, dispositivi e/o impianti (L, W) di detto elemento spaziale (R); correlare detti quinti dati (D5) con detti terzi dati (D3) in modo da generare per ogni detto intervallo mensile di detta lista detti quarti dati (D4) in cui l’ordine decrescente di importanza di dette condizioni di efficienza determina l’ordine cronologico di detti interventi di manutenzione da eseguire.
  7. 7. Sistema secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di memorizzazione (3) comprendono inoltre sesti dati (D6) costituiti dai tempi di esecuzione di ognuno di detti interventi di manutenzione, detto prodotto informatico essendo suscettibile inoltre di correlare detti sesti dati (D6) con detti quarti dati (D4) in modo da ordinare cronologicamente e determinare gli istanti temporali di inizio di detti interventi mensili di manutenzione anche secondo detti tempi di esecuzione degli stessi.
  8. 8. Sistema secondo la rivendicazione 7, in cui almeno una parte di detti interventi di manutenzione sono di tipo preventivo programmato.
  9. 9. Sistema secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi di memorizzazione (3) comprendono inoltre settimi dati (D7) relativi alle frequenze temporali di detti interventi di manutenzione preventivo programmato su detti elementi tecnici, dispositivi e/o impianti (L, W) di detto elemento spaziale (R), detto prodotto informatico essendo suscettibile inoltre di analizzare detti settimi dati (D7) e generare conseguentemente detti quinti dati (D5).
  10. 10. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui almeno una parte di detti interventi di manutenzione sono di tipo correttivo dovuti al rilevamento di una o più anomalie e/o malfunzionamenti di detti elementi tecnici, dispositivi e/o impianti (L, W) di detto elemento spaziale (R).
  11. 11. Sistema secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto di comprendere secondi mezzi di immissione dati (7) collegati a detta unità a microprocessore (2) per inserire in detti mezzi di memorizzazione (3) ottavi dati (D8) relativi a detti interventi di manutenzione correttiva.
  12. 12. Sistema secondo la rivendicazione 11 , in cui detti secondi mezzi di immissione dati (7) sono collegati a mezzi sensori (8) per il rilevamento di dette anomalie e/o malfunzionamenti, essendo prevista l'immissione automatica di detti ottavi dati (D8) in risposta al rilevamento di dette anomalie e/o malfunzionamenti da parte di detti mezzi sensori (8).
  13. 13. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti manutentori sono provvisti di mezzi di comunicazione (10) operativamente collegati con detta unità a microprocessore (2) per fornire a detto prodotto informatico noni dati (Dg) relativi allo stato di avanzamento di ciascuno di detti interventi di manutenzione, detto prodotto informatico essendo suscettibile inoltre di analizzare detti noni dati (Dg) e modificare conseguentemente detti quarti dati (D4).
  14. 14. Un metodo per la pianificazione ed il controllo degli interventi di manutenzione in uno o più elementi spaziali (R) di uno o più sistemi edilizi, ciascuno di detti elementi spaziali (R) comprendendo uno o più elementi tecnici, dispositivi e/o impianti (L, W) che presentano ognuno una o più condizioni di efficienza da soddisfare, mediante un sistema (1) che include: almeno un’unità a microprocessore (2) avente mezzi di memorizzazione (3) che comprendono primi dati (D-ι) relativi al grado di influenza di dette condizioni di efficienza su uno o più requisiti d’uso di detto elemento spaziale (R); primi mezzi di immissione dati (4) operativamente collegati a detti mezzi di memorizzazione (3) per consentire ad un utente di inserire secondi dati (D2) relativi alla valutazione dell’importanza di detti requisiti d’uso; - mezzi di comunicazione (5) di uno o più comandi di intervento ad uno o più operatori manutentori; il metodo comprendendo le fasi di: a) correlazione di detti primi dati (Di) con detti secondi dati (D2) per ottenere terzi dati (D3) in uscita relativi all’ordine di importanza di dette condizioni di efficienza in funzione della valutazione dell’importanza di detti requisiti d'uso fatta dagli utenti; b) generazione di quarti dati (D4) costituiti da una sequenza di detti interventi di manutenzione da eseguire su detti elementi tecnici, dispositivi e/o impianti (L, W) in funzione di detti terzi dati (D3); c) invio selettivo mediante detti mezzi di comunicazione (5) di uno o più comandi di intervento ad uno o più di detti operatori manutentori in accordo con la sequenza definita da detti quarti dati (D4).
  15. 15. Prodotto informatico direttamente controllabile nella memoria di un’unità a microprocessore (2) o similare e comprendente porzioni di codice software per attuare una o più fasi del metodo di cui alla rivendicazione 14 quando detto prodotto informatico à ̈ eseguito da detta unità a microprocessore (2).
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