ITPD20090063A1 - Testa di supporto per apparecchiature video-fotografiche - Google Patents

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ITPD20090063A1
ITPD20090063A1 IT000063A ITPD20090063A ITPD20090063A1 IT PD20090063 A1 ITPD20090063 A1 IT PD20090063A1 IT 000063 A IT000063 A IT 000063A IT PD20090063 A ITPD20090063 A IT PD20090063A IT PD20090063 A1 ITPD20090063 A1 IT PD20090063A1
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IT000063A
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Andrea Mendo
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Manfrotto Lino & C Spa
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    • F16M11/00Stands or trestles as supports for apparatus or articles placed thereon ; Stands for scientific apparatus such as gravitational force meters
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Description

DESCRIZIONE
Ambito tecnico
La presente invenzione riguarda una testa di supporto per apparecchiature video-fotografiche comprendente le caratteristiche enunciate nel preambolo della rivendicazione principale.
Sfondo tecnologico
Teste di supporto del tipo indicato sono notoriamente utilizzate unitamente a cavalletti, treppiedi o altri sostegni per sostenere in modo orientabile apparecchiature video-fotografiche.
Le teste di supporto comprendono un piattello vincolabile ad una struttura di supporto ed una piastra alla quale viene associata in maniera rimovibile l’apparecchiatura video-fotografica. Le teste comprendono, inoltre, almeno uno snodo per movimentare l’apparecchiatura rispetto al piattello, cioà ̈ rispetto alla struttura di supporto, per consentire il posizionamento orientabile dell’apparecchiatura almeno intorno ad un asse.
Una testa avente le caratteristiche sopra menzionate à ̈ nota per esempio da US 4,915,333. In tale testa à ̈ previsto uno snodo sferico interposto tra la piastra ed il piattello e conformato in modo da consentire l’orientamento dell’apparecchiatura lungo i tre assi ortogonali. Lo snodo comprende una sfera ed una formazione a coppa che costituisce la sede di scorrimento della sfera. Dalla sfera si proietta un codolo che à ̈ fissato alla piastra, mentre dalla formazione a coppa si estende un ulteriore codolo che à ̈ fissato al piattello. Il codolo estendentesi tra la piastra e la sfera dello snodo costituisce un’impugnatura che viene afferrata da un utilizzatore per orientare l’apparecchiatura.
Lo snodo à ̈ normalmente bloccato tramite opportuni mezzi di bloccaggio, in modo da impedire spostamenti non desiderati dell’apparecchiatura, ed à ̈ sbloccabile tramite un comando a leva associato all’impugnatura.
Tale testa può essere appostata in maniera semplice, intuitiva e rapida, ed à ̈, inoltre, di facile manovrabilità.
Un inconveniente di questa testa à ̈ che la piastra destinata a ricevere l’apparecchiatura deve necessariamente essere posizionata ad una certa distanza dal piattello, per consentire l’utilizzo dell’impugnatura da parte dell’utilizzatore. Pertanto, sul piattello viene esercitato un momento considerevole, specie quando siano montate sulla piastra apparecchiature particolarmente pesanti, quali per esempio quelle professionali. Ciò genera instabilità che si ripercuotono sulla struttura di supporto e che possono inficiare il corretto appostamento dell’apparecchiatura e/o la qualità delle riprese.
Per ovviare a tali inconvenienti à ̈ stata proposta dalla medesima richiedente una testa, descritta in WO2006/027067, provvista di un’impugnatura fissata al codolo che congiunge la piastra e lo snodo, ed estendentesi trasversalmente al codolo stesso.
In tal modo, Ã ̈ possibile ridurre la lunghezza del codolo interposto tra la piastra e lo snodo e ridurre, quindi, il momento agente sulla struttura di supporto piattello.
Tuttavia l’utilizzo di tale testa non à ̈ molto immediato, poiché lo spostamento che l’utilizzatore deve imporre all’impugnatura per ottenere un desiderato orientamento dell’apparecchiatura à ̈ differente dallo spostamento compiuto dall’apparecchiatura stessa.
Pertanto, l’orientamento dell’apparecchiatura, soprattutto da parte di utilizzatori non professionisti o poco esperti, à ̈ meno preciso rispetto a quello ottenibile con la testa descritta in US 4,915,333.
Inoltre, sia nella testa descritta WO2006/027067 che anche in US 4,915,333, l’utilizzatore deve utilizzare una mano per sbloccare la testa e, se necessario, agire sull’impugnatura per appostare la testa, e l’altra per azionare l’apparecchiatura ed eseguire le riprese, e/o eseguire i fotogrammi. Descrizione dell’invenzione
Il problema alla base della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una testa per apparecchiature video-fotografiche strutturalmente e funzionalmente concepita per superare i limiti sopra esposti con riferimento alla tecnica nota citata.
Nell’ambito di tale problema uno scopo del trovato à ̈ di realizzare una testa per apparecchiature video-fotografiche che consenta un rapido e preciso appostamento dell’apparecchiatura ad essa connessa, mantenendo al contempo una elevata stabilità, anche con apparecchiature particolarmente pesanti e/o in caso di posizionamenti instabili.
Un ulteriore scopo à ̈ quello di fornire una testa per apparecchiature videofotografiche conformata in modo che lo sblocco dell’apparecchiatura e/o l’appostamento della stessa e anche l’azionamento dell’apparecchiatura, possano essere facilmente effettuati con un’unica mano.
Questi scopi sono conseguiti dall’invenzione mediante una testa per apparecchiature video-fotografiche realizzata in accordo con le rivendicazioni che seguono.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche e i vantaggi dell’invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di un suo preferito esempio di realizzazione, illustrato a titolo indicativo e non limitativo con riferimento agli uniti disegni in cui:
− Figura 1 à ̈ una vista in prospettiva di una testa per apparecchiature video-fotografiche secondo la presente invenzione;
− Figura 2 à ̈ una vista frontale della testa di Figura 1;
− Figura 3 à ̈ una vista dall’alto della testa di Figura 1;
− Figura 4 à ̈ una vista della testa di Figura 1 nella direzione delle frecce A di Figura 1;
− Figura 5 à ̈ una sezione lungo il piano V-V della testa di Figura 4;
− Figura 6 à ̈ una vista ingrandita e parzialmente sezionata di una particolare della testa di Figura 1;
− Figura 7 à ̈ una vista in sezione della vista ingrandita e parzialmente sezionata di una particolare della testa di Figura 1;
− Figura 8 à ̈ una vista in sezione e parziale di un dispositivo di azionamento della testa di Figura 1;
− Figura 8a e 8b sono viste schematiche del dispositivo di Figura 8 rispettivamente in una posizione di bloccaggio e di sbloccaggio;
− Figura 9 à ̈ una vista in esploso del dispositivo di azionamento di Figura 8;
− Figura 10 à ̈ una vista in prospettiva di una variante realizzativa di una testa per apparecchiature video-fotografiche secondo la presente invenzione;
− Figura 11 à ̈ una vista in prospettiva della testa di figura 10 in uso con una particolare apparecchiatura video-fotografica;
− Figura 12 à ̈ una vista da dietro parzialmente sezionata di una seconda variante realizzativa di una testa per apparecchiature videofotografiche secondo la presente invenzione.
Modo preferito di realizzazione dell’invenzione
Nelle Figure viene mostrata una testa 1 per apparecchiature videofotografiche realizzata in accordo con la presente invenzione.
La testa 1 comprende una piastra 2 alla quale può essere agganciata in uso una fotocamera 3, mostrata in Figura 11 e 12, o un’altra apparecchiatura video-fotografica, un piattello 4 agganciabile ad un treppiede 5, o altra struttura di supporto da poggiare al suolo per effettuare le riprese videofotografiche.
L’apparecchiatura 3 à ̈ provvista di un corpo comprendente una porzione di impugnatura 60 in corrispondenza della quale l’apparecchiatura 3 viene solitamente impugnata da un utilizzatore della medesima, ed un obiettivo 300 rimovibilmente fissato al corpo dell’apparecchiatura 3.
Su un’opportuna zona del corpo dell’apparecchiatura 3, preferibilmente in prossimità della zona di impugnatura 60, sono previsti mezzi di azionamento 3’ dell’apparecchiatura 3 stessa.
La piastra 2 ed il piattello 4 sono reciprocamente connessi tramite uno snodo 6 conformato in modo da consentire l’orientamento della piastra 2 rispetto al piattello 4 per appostare l’apparecchiatura 3 video-fotografica come desiderato.
La piastra 2 comprende una slitta 7 scorrevole su guide di scorrimento 8 definite su una porzione di base 47 della piastra 2 ed estendentesi lungo una direzione X, e mezzi di attacco 9 posizionati in una porzione centrale della slitta 7 e disposti per connettere in maniera rimovibile l’apparecchiatura 3 alla testa 1.
La presenza della slitta 7 consente di poter spostare l’apparecchiatura 3 rispetto alla piastra 2, lungo la direzione scorrimento X, per rendere maggiormente stabile il posizionamento della stessa sulla testa 1.
Lo snodo 6 comprende un primo ed il secondo elemento di snodo fissati rispettivamente alla piastra 2 ed al piattello 4 e reciprocamente mobili tra loro per consentire l’orientamento dell’apparecchiatura 3.
Tra il centro O dello snodo 6 e la piastra 2 à ̈ definito un asse panoramico Y estendentesi pressoché perpendicolarmente alla piastra 2. La direzione di scorrimento X della slitta 7 à ̈ trasversale rispetto all’asse panoramico Y.
Nel caso preferito qui descritto, lo snodo 6 Ã ̈ del tipo a sfera, tuttavia lo snodo 6 potrebbe essere di tipo diverso, ad esempio cilindrico.
Lo snodo 6 comprende una rotula sferica 11 prolungata in un’appendice a codolo 15 solidarizzabile al piattello 4 ed estendentesi lungo l’asse panoramico Y.
Nel caso presentato, in cui lo snodo 6 à ̈ del tipo a sfera, l’asse panoramico Y à ̈ definito tra il centro O della rotula 11 e la piastra 2.
Lo snodo 6 comprende, inoltre, un corpo sagomato a guscio 12 solidarizzabile alla piastra 2 internamente al quale à ̈ definita una cavità 13 nella quale à ̈ accolta in maniera scorrevole la rotula 11.
Il corpo a guscio 12 à ̈ provvisto altresì di un’apertura 16 che à ̈ attraversata dal codolo 15 della rotula 11 per consentire una rotazione estesa della rotula 11 all’interno della cavità 13.
Il corpo a guscio 12 à ̈ conformato in modo da alloggiare, almeno parzialmente, anche mezzi di bloccaggio 20 della rotula 11 disposti per bloccare lo scorrimento della rotula 11 nella cavità 13, e descritti nel dettaglio nel seguito.
Preferibilmente, i mezzi di bloccaggio 20 sono idraulici, in quanto si à ̈ riscontrato che conferiscono maggiore precisione nel bloccaggio.
All’interno del corpo a guscio 12 à ̈ previsto un anello 17 posizionato all’interno della cavità 13 in modo da ricevere in appoggio la rotula 11 e realizzato in materiale ad alto coefficiente di attrito, per esempio alluminio anodizzato, per frenare un libero spostamento della rotula 11.
Mediante i mezzi di bloccaggio 20, l’anello 17 viene spinto contro la rotula 11 per bloccarla all’interno dello snodo 6, come meglio spiegato nel seguito. All’interno del corpo a guscio 12 à ̈ definita altresì una camera 26, un’ulteriore camera 19 ed un passaggio 18 contenenti un fluido in pressione, il passaggio 18 essendo interposto tra la camera 26 ed l’ulteriore camera 19 in modo da mettere in comunicazione di fluido la camera 26 e l’ulteriore camera 19.
L’ulteriore camera 19 à ̈ interposta altresì tra il passaggio 18 ed il pistone 21. Nella versione della testa mostrata nelle Figure 1-9, la testa 1 comprende, inoltre, un braccio 30 fissato al corpo a guscio 12 tramite una sua estremità 30a ed estendentesi lungo un asse X1 trasversale rispetto all’asse panoramico Y e sostanzialmente parallelo alla direzione di scorrimento X. Il braccio 30 à ̈ internamente cavo in modo da alloggiare in una sua porzione interna un dispositivo di azionamento 22 dei mezzi di bloccaggio 20, la porzione interna del braccio 30 essendo comunicante con l’interno del corpo a guscio 12.
Ad un’estremità libera 30b del braccio 30 à ̈ fissata un’impugnatura 31 avente un corpo estendentesi dal braccio 30 in una direzione sostanzialmente parallela all’asse panoramico Y, in modo che l’impugnatura 31 risulti pressoché affiancata all’apparecchiatura 3, ed in particolare alla porzione di impugnatura 60 della stessa.
L’impugnatura 31 à ̈ conformata in modo da poter essere agevolmente afferrata e movimentata da un utilizzatore per spostare l’apparecchiatura 3 rispetto al treppiede 5 in modo da orientarla come desiderato.
La testa 1 comprende, inoltre, mezzi di comando per azionare i mezzi di bloccaggio 20 per bloccare/sbloccare lo snodo 6 impedendo/consentendo una rotazione della rotula 11 nella cavità 13.
Nella versione mostrata nelle Figure 1-9 i mezzi di comando comprendono una leva di sbloccaggio 32 prevista all’estremità libera 30b del braccio 30, che à ̈ fulcrata sull’asse longitudinale X1 del braccio 30 ed à ̈ suscettibile di rotazione intorno all’asse longitudinale X1 per bloccare/sbloccare la rotula 11, come meglio spiegato nel seguito.
La leva di sbloccaggio 32 comprende una porzione interna 33 alloggiata all’interno del braccio 30 e girevole intorno all’asse longitudinale X1 del braccio 30 ed un corpo proiettantesi dal braccio 30 in modo da risultare pressoché affiancato all’impugnatura 31, ovvero estendentesi dal braccio 30 in una direzione sostanzialmente parallela all’asse panoramico Y in modo da risultare pressoché affiancata alla porzione di impugnatura 60 dell’apparecchiatura 3.
La leva di sbloccaggio 32 à ̈ girevole tra una posizione di bloccaggio W1, mostrata con linee tratteggiate nelle Figure 1, 4 e 6, in cui la rotula 11 à ̈ bloccata nella cavità 13 ed una posizione di sbloccaggio W, mostrata con linee solide nelle Figure 1, 4 e 6, in cui la rotula 11 può scorrere nella cavità 13. Spostando la leva di sbloccaggio 32 tra la posizione di bloccaggio W1 e la posizione di sbloccaggio W si azionano i mezzi di bloccaggio 20 per bloccare/sbloccare la rotula 11.
La leva di sbloccaggio 32 à ̈ conformata in modo da assumere a riposo la posizione di bloccaggio W1, ovvero à ̈ necessario esercitare una certa forza per spostare la leva di sbloccaggio 32 nella posizione di sbloccaggio W. Al termine di tale pressione la leva tende a tornare nella precedente posizione di bloccaggio W1, come meglio spiegato nel seguito.
Il corpo dell’impugnatura 31 à ̈ conformato come a “C†, in modo da definire un alloggiamento 31a nel quale può essere accolta la leva di sbloccaggio 32 nella posizione di sbloccaggio W, come visibile in Figura 1, 4, 3.
Poiché l’impugnatura 31 à ̈ resa solidale, tramite il braccio 30, ad uno dei due elementi dello snodo 6, in seguito allo sbloccaggio della rotula 11 effettuato azionando la leva di sbloccaggio 32, spostando l’impugnatura 31 si causa un corrispondente spostamento reciproco tra le due parti dello snodo 6, ovvero tra l’apparecchiatura 3 e il treppiede 5.
Preferibilmente, l’impugnatura 31 à ̈ resa solidale all’elemento di snodo che à ̈ fissato all’appostanda apparecchiatura 3, nel caso delle Figure, al corpo a guscio 12.
Poiché l’impugnatura 31 à ̈ affiancata ai mezzi di azionamento 3’ dell’apparecchiatura 3, un utilizzatore può con la medesima mano appostare ed azionare l’apparecchiatura 3.
Infatti, afferrando l’impugnatura 31 con una mano, l’utilizzatore può momentaneamente allontanare un dito, per esempio l’indice, dall’impugnatura 31 stessa per azionare i mezzi di azionamento 3’ dell’apparecchiatura 3.
Inoltre, poiché l’impugnatura 31 si estende sostanzialmente parallelamente all’asse panoramico Y della testa 1 e si trova alla stessa distanza dalla rotula 11 lungo l’asse Y che attraversa anche l’apparecchiatura 3, lo spostamento dell’impugnatura 31 à ̈ pressoché coincidente con lo spostamento che si desidera impartire all’apparecchiatura 3.
Ciò migliora l’ergonomia dei movimenti di appostamento dell’apparecchiatura 3. Pertanto, la testa 1 consente un rapido e al contempo preciso appostamento dell’apparecchiatura 3 anche da parte di un utente non esperto.
Poiché la leva di sbloccaggio 32 à ̈ dimensionata in modo da risultare pressoché affiancata all’apparecchiatura 3, ed in particolare alla porzione di impugnatura 60 della medesima su cui sono previsti i mezzi di azionamento 3’, un utilizzatore può con la medesima mano afferrare ed azionare l’apparecchiatura 3 e sbloccare la leva di sbloccaggio 32.
Poiché, inoltre, l’impugnatura 31 e la leva di sbloccaggio 32 sono sostanzialmente affiancate, l’utilizzatore può, afferrando l’impugnatura 31, afferrare anche la leva di sbloccaggio 32, facendola ruotare intorno all’asse longitudinale X1 per sbloccare la rotula 11 e poter, quindi, appostare l’apparecchiatura 3. Pertanto, lo sbloccaggio della testa 1 può essere eseguito dall’utilizzatore con la medesima mano con cui viene appostata ed azionata l’apparecchiatura 3.
I mezzi di bloccaggio 20 della testa 1 includono un pistone 21 posizionato all’interno del corpo a guscio 12 in una porzione di quest’ultimo opposta all’apertura 16. Il pistone 21 à ̈ selettivamente spostabile lungo l’asse panoramico Y rispetto alla rotula 11 per bloccare/sbloccare lo snodo 6.
I mezzi di sbloccaggio 20 comprendono, inoltre, un secondo pistone 24 operativamente connesso tramite un elemento di trasmissione 27 ad un’estremità 25a di uno stelo 25 e mobile a tenuta nella camera 26 lungo l’asse longitudinale X1 in modo da spostare il fluido in pressione, per esempio olio, tra la camera 26, il passaggio 18 e l’ulteriore camera 19.
Progressivamente introducendo il secondo pistone 24 nella camera 26, l’olio viene spinto dalla camera 26 nell’ulteriore camera 19, esercitando una progressiva spinta sul pistone 21 nella direzione dell’asse panoramico Y verso l’anello 17 che viene, pertanto, spinto contro la rotula 11 bloccandola all’interno della cavità 13.
Al contrario, estraendo il secondo pistone 24 dalla camera 26, si richiama l’olio nella camera 26 dall’ulteriore camera 19, e il pistone 21 si allontana dall’anello 17 che, quindi, non esercita una pressione di bloccaggio sulla rotula 11.Pertanto quest’ultima può scorrere nella cavità 13.
Tra il pistone 21 e la superficie interna dell’ulteriore camera 19 à ̈ prevista una guarnizione 23, nella forma di un O-ring, atta a chiudere a tenuta l’ulteriore camera 19 ed evitare fuoriuscite di olio dalla stessa.
I mezzi di bloccaggio 20 comprendono, inoltre, una molla 29 avvolta intorno allo stelo 25 del secondo pistone 24 ed attestata tra l’elemento di trasmissione 27 ed un elemento di riscontro 28.
L’elemento di trasmissione 27 à ̈ interposto tra lo stelo 25 ed il secondo pistone 24 ed à ̈ atto a trasmettere la pressione esercitata dalla molla 29 al secondo pistone 24 per spingerlo nella camera 26.
La molla 29 à ̈ precompressa in modo da esercitare una forza di spinta per reciprocamente allontanare l’elemento di riscontro 28 ed il secondo pistone 24, ovvero per spingere il secondo pistone 24 all’interno della camera 26 sì da bloccare lo snodo 6.
La molla 29 spinge, pertanto, la leva di sbloccaggio 32 nella posizione di bloccaggio W1, e, corrispondentemente il secondo pistone 24 all’interno della camera 26.
Nella versione mostrata, all’interno della camera 26 à ̈ prevista un’ulteriore molla 26a conformata in modo da cooperare con il secondo pistone 24 per spingerlo fuori dalla camera 26 portandolo nella posizione di sbloccaggio W. L’ulteriore molla 26a consente di superare la forza di attrito generata dalla molla 29.
In altre versioni non mostrate la testa 1 à ̈ priva dell’ulteriore molla 26a, il secondo pistone 24 essendo portato nella posizione di sbloccaggio W dall’azione della leva di sbloccaggio 32 e dalla pressione esercitata dall’olio in pressione.
Lo stelo 25 viene spostato lungo l’asse longitudinale X1 dal dispositivo di azionamento 22 previsto all’interno del braccio 30 e comandato a sua volta dalla leva di sbloccaggio 32, come meglio spiegato nel seguito.
In una versione non mostrata, il braccio 30 e/o una sua porzione in cui sono previste l’impugnatura 31 e la leva 32 può essere ruotabile intorno all’asse longitudinale X1, in modo da variare l’orientamento della leva di sbloccaggio 32 e dell’impugnatura 31.
Ciò consente di mantenere i vantaggi sopra riportati anche nel caso in cui l’apparecchiatura 3 venga ruotata intorno al terzo asse, l’asse Z, per effettuare le riprese. In altre parole, anche in seguito all’orientamento dell’apparecchiatura 3 lungo l’asse Z à ̈ possibile impugnare, appostare, sbloccare e azionare l’apparecchiatura 3 utilizzando una sola mano.
In altre versioni non mostrate, la leva di sbloccaggio 32 può essere ruotabile rispetto ad un asse sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale X1 del braccio 30.
Il dispositivo di azionamento 22 della testa 1 comprende un primo elemento ed un secondo elemento alloggiati all’interno del braccio 30 reciprocamente cooperanti per bloccare/sbloccare lo snodo 6. Il primo e secondo elemento del dispositivo di azionamento 22 sono conformati in modo che in seguito ad una rotazione di uno dei due elementi si generi una traslazione di uno dei due elementi del dispositivo 22, il medesimo o l’altro, e dello stelo 25 lungo l’asse longitudinale X1, come meglio spiegato nel seguito.
Il primo ed il secondo elemento del dispositivo di azionamento 22 hanno reciproche superfici affacciate che sono almeno parzialmente inclinate rispetto all’asse longitudinale X1, in modo tale che, ruotando reciprocamente i due elementi tra loro, venga variato l’ingombro complessivo del dispositivo di azionamento 22 lungo l’asse longitudinale X1. Nella versione mostrata nelle Figure 1-9, il dispositivo di azionamento 22 comprende la porzione interna 33 della leva di sbloccaggio 32 ed un elemento di spinta 34, che sono mostrati in maggiore dettaglio nelle Figure 8, 8a, 8b e 9.
La porzione interna 33 comprende una sede 14 in cui viene inserita la leva di sbloccaggio 32 ed à ̈ girevole intorno all’asse longitudinale X1, mentre l’elemento di spinta 34 à ̈ traslabile lungo l’asse longitudinale X1.
La porzione interna 33 e l’elemento di spinta 34 hanno reciproche superfici affacciate 33a, 34a provviste di rispettive rampe 37, 38 proiettantisi da ciascuna delle superfici affacciate 33a, 34a verso la superficie opposta 34a, 33a.
Tra la porzione interna 33 e l’elemento di spinta 34 sono interposti mezzi di scorrimento, per esempio sfere 36 posizionate in corrispondenza delle rampe 37, 38 e disposte per facilitare lo scorrimento reciproco della porzione interna 33 e dell’elemento di spinta 34. Nella versione mostrata sono previste tre sfere 36 e corrispondentemente tre coppie di rampe 37, 38. Ciascuna sfera à ̈ interposta tra una rampa 37 della porzione interna 33 ed una corrispondente rampa 38 dell’elemento di spinta 34.
La porzione interna 33 e l’elemento di spinta 34 sono spinti dal precarico della molla 29 l’una contro l’altro in modo da garantire il continuo contatto per rotolamento delle sfere 36 tra le rispettive rampe 37, 38 sia nella posizione di bloccaggio W1 che di sbloccaggio W della leva 32.
Ciascuna rampa 37, 38, come meglio visibile dalla Figure 8a e 8b, comprende un profilo sferico concavo 37b, 38b conformato in modo da accogliere le sfere 36 e proiettantesi dalla rispettiva superficie affacciata 33a, 34a verso la superficie opposta 34a, 33a, e raccordato a formare un bordo 37a, 38a sporgente da ciascun elemento 33, 34 verso l’elemento opposto 34, 33. Il profilo sferico 37b, 38b à ̈, quindi, inclinato rispetto all’asse longitudinale X1.
Le rampe 37, 38 hanno inclinazione tra loro parallela.
Le rampe 37, 38 di ciascuna coppia di rampe sono disposte in modo che i rispettivi profili sferici 37b, 38b siano disposti con inclinazione contrapposta. Reciprocamente ruotando la porzione interna 33 e l’elemento di spinta 34 le sfere 36 vengono trascinate per rotolamento lungo il profilo 37b, 38b di ciascuna coppia di rampe 37, 38.
In seguito a tale rotolamento, poiché tale il profilo 37b, 38b di ciascuna coppia di rampe 37, 38 à ̈ inclinato rispetto all’asse longitudinale X1, si genera un allontanamento/avvicinamento reciproco tra la porzione interna 33 e l’elemento di spinta 34.
In particolare, quando la leva 32 à ̈ nella posizione di bloccaggio W1, le coppie di rampe 37, 38 corrispondenti sono posizionate come mostrato nella Figura 8a, ovvero in modo che le sfere 36 siano interposte tra le rispettive superfici affacciate 33a, 34a che sono poste ad una distanza “d†pressoché corrispondente al diametro delle sfere 36.
Ruotando la leva di sbloccaggio 32 nella posizione di sbloccaggio W, si genera una corrispondente rotazione della posizione interna 33 ed uno spostamento relativo tra le coppie di rampe 37, 38.
In seguito a tale rotazione, ciascuna sfera 36 rotola tra le rampe 37, 38 corrispondenti, essendo costretta a rotolare dalla pressione esercitata della molla 29, spostandosi lungo il profilo 37b, 38b delle rampe 37, 38 verso il bordo 37a, 38a di ciascuna delle rampe 37, 38.
Durante tale rotazione la distanza minima tra la porzione interna 33 e l’elemento di spinta 34 resta costante, cioà ̈ corrispondente al diametro delle sfere 36, tuttavia, la presenza dei profili 37b, 38b inclinati delle rampe 37, 38 causa un allontanamento reciproco della porzione interna 33 e dell’elemento di spinta 34.
Quando la leva 32 à ̈ nella posizione di sbloccaggio W, le coppie di rampe 37, 38 corrispondenti sono posizionate come mostrato nella Figura 8b, cioé le sfere 36 sono posizionate in corrispondenza dei rispettivi bordi 37a, 38a di ciascuna coppia di rampe 37, 38.
In tale posizione, le superfici affacciate 33a, 34a sono distanziate di una distanza “D†maggiore di quella nella posizione di bloccaggio W1.
Poiché la porzione interna 33 non à ̈ traslabile lungo l’asse longitudinale X1, la suddetta rotazione genera una traslazione dell’elemento di spinta 34 lungo l’asse longitudinale X1, come indicato dalla freccia F in Figura 5, con conseguente spostamento dello stelo 25 ed estrazione del secondo pistone 24 dalla camera 26 ed annullamento della forza generata dalla molla 29 sul pistone 24
La forza esercitata sulla leva di sbloccaggio 32 annulla la forza esercitata dalla molla 29 sul secondo pistone 24 consentendo lo spostamento del medesimo in direzione contraria alla forza esercitata dalla molla 29.
Ciò causa il riempimento della camera 26 con l’olio proveniente dall’ulteriore camera 19 e, quindi, lo sbloccaggio della rotula 11.
All’interno del braccio 30, da parte opposta rispetto all’elemento di spinta 34, à ̈ previsto un cuscinetto 39 atto a ricevere in appoggio la porzione interna 33.
In altre versioni possono essere previsti differenti mezzi reggispinta.
In altre versioni non mostrate, al posto delle rampe possono essere previste scanalature a profilo concavo ricavate all’interno rispettivamente della porzione interna 33 e dell’elemento di spinta 34 e sagomate come delle filettature. Il profilo delle scanalature essendo inclinato rispetto all’asse longitudinale X1 per consentire la traslazione di uno degli elementi del dispositivo di azionamento 22 in seguito ad una rotazione reciproca.
In una versione non mostrata, l’elemento di spinta 34 non à ̈ traslabile lungo l’asse longitudinale X1 ed à ̈ interposto tra la porzione interna 33 e lo snodo 6, lo stelo 25 essendo fissato alla porzione interna 33.
In tale versione, la rotazione reciproca della porzione interna 33 e dell’elemento di spinta 34 causa una traslazione della porzione interna 33 e, quindi, della leva di sbloccaggio 32, lungo l’asse longitudinale X1.
In tale versione, sulla parete esterna del braccio 30 à ̈ prevista una scanalatura atta a consentire la traslazione e la rotazione della leva di sbloccaggio 32 lungo l’asse longitudinale X1.
In una versione preferita della testa 1, inoltre, Ã ̈ possibile regolare il precarico della molla 29 per variare la spinta esercitata dalla molla 29 sul secondo pistone 24 nella posizione di bloccaggio W1 della leva 32.
A tale scopo, l’elemento di riscontro 28 comprende una porzione anulare 42 posizionata sul braccio 30 in modo da essere accessibile ad un utilizzatore della testa 1, ed un’appendice 43 posizionata all’interno del braccio 30.
Ad un’estremità 43a dell’appendice 43 opposta alla porzione anulare 42 à ̈ fissata la molla 29. L’appendice 43 à ̈ esternamente provvista di un filetto 43b cooperante con un controfiletto previsto in un elemento di regolazione 44 fissato nel braccio 30.
Ruotando la porzione anulare 42 intorno all’asse longitudinale X1 si varia l’avvitamento dell’appendice 43 sull’elemento di regolazione 44 spostando, quindi, l’appendice 43 lungo l’asse longitudinale X1.
In tal modo, la superficie di riscontro 43a dell’elemento di riscontro 28 contro cui à ̈ attestata la molla 29, viene spostata lungo l’asse longitudinale X1, variando lo spazio disponibile per la molla 29 e, quindi, il suo precarico. In tal modo si varia la forza che deve essere esercitata per sbloccare la rotula 11.
In versioni non mostrate, il braccio 30 può comprendere un corpo telescopico per variare l’estensione del braccio lungo l’asse longitudinale X1. Ciò consente di allontanare, se necessario, l’estremità libera 30b del braccio 30 rispetto allo snodo 6 della testa, per poter, per esempio, alloggiare apparecchiature video-fotografiche parecchio ingombranti sulla testa evitando al contempo reciproche interferenze tra le apparecchiature stesse e l’impugnatura e/o la leva previste sul braccio.
Nelle Figure 10 e 11 viene mostrata una variante realizzativa 1’ di una testa di supporto per apparecchiature video-fotografiche secondo l’invenzione, in cui parti corrispondenti alla versione precedentemente descritta sono indicate con i medesimi riferimenti numerici.
In tale versione l’impugnatura 31’ e la leva di sbloccaggio 32’ sono fissate tramite una porzione di attacco 31b alla piastra 2 e si estendono lungo un asse parallelo all’asse panoramico Y.
L’impugnatura 31’ e la leva di sbloccaggio 32’ sono conformate in modo da risultare affiancate alla porzione di impugnatura 60 di un’apparecchiatura che sia fissata alla slitta 7 della piastra 2.
La leva di sbloccaggio 32’ à ̈ girevole intorno ad un asse di oscillazione X’ parallelo all’asse di scorrimento X della slitta 7, per azionare i mezzi di bloccaggio 20 della testa.
I mezzi di sbloccaggio 20 sono alloggiati all’interno del corpo a guscio 12 e sono previsti mezzi di collegamento, per esempio un cavo di collegamento 45 interposto tra la leva di sbloccaggio 32’ e il corpo a guscio 12 per operativamente connettere la leva di sbloccaggio 32’ ai mezzi di bloccaggio 20 per bloccare/sbloccare lo snodo 6 della testa 1’.
Anche in tale versione si mantengono i vantaggi sopra esposti, ovvero la possibilità di impugnare, sbloccare, appostare ed azionare l’apparecchiatura video-fotografica, utilizzando una sola mano.
In tale versione, la piastra 2 comprende mezzi di fissaggio 10 disposti per rimovibilmente fissare la slitta 7 alla porzione di base 47 della piastra 2, in modo che la slitta 7 possa essere allontanata dalla quest’ultima, se desiderato. I mezzi di fissaggio 10 consentono anche di bloccare la slitta 7 in una desiderata posizione nelle guide di scorrimento 8.
Tale versione à ̈ particolarmente comoda nel caso in cui vengano utilizzate apparecchiature 3 particolarmente ingombranti, per esempio provviste di teleobiettivo 300, cioà ̈ di un obiettivo avente estensione ragguardevole rispetto al corpo dell’apparecchiatura 3.
In tal caso, l’apparecchiatura 3 viene fissata alla slitta 7, mentre tramite opportuni mezzi di appoggio 46 il teleobiettivo 300 viene fissato alla porzione di base 47 della piastra 2.
In tal modo, si mantiene la comodità d’uso relativa allo sbloccaggio, all’appostamento e all’azionamento dell’apparecchiatura da eseguire con un’unica mano, poiché la leva di sbloccaggio 32’ e l’impugnatura 31’ sono affiancate all’apparecchiatura 3 ed in particolare alla sua porzione di impugnatura 60.
Al contempo si ottiene un insieme apparecchiatura/testa/treppiede particolarmente stabile.
Infatti con tale soluzione, il peso dell’apparecchiatura 3 e del teleobiettivo 300 viene ripartito tra parti opposte rispetto allo snodo 6.
In tal modo viene considerevolmente ridotto il momento complessivo applicato allo snodo 6, incrementando notevolmente la stabilità dell’insieme. In altre parole con questo accorgimento il baricentro dell’insieme testa ed apparecchiatura non viene spostato in maniera considerevole rispetto allo snodo e il posizionamento à ̈ particolarmente stabile.
In Figura 12 viene mostrata un’ulteriore variante realizzativa di una testa 1†secondo l’invenzione, in cui parti corrispondenti alla versione precedentemente descritta sono indicate con i medesimi riferimenti numerici.
In tale versione, i mezzi di bloccaggio 20†ed il dispositivo di azionamento sono alloggiati all’interno del corpo a guscio 12. La porzione interna 33†della leva di sbloccaggio 32†à ̈ girevole intorno all’asse panoramico Y ed à ̈ traslabile lungo l’asse panoramico Y per bloccare/sbloccare la rotula 11.
Tra la porzione interna 33†ed il pistone 21†à ̈ interposta una sferetta 40 atta a consentire la rotazione della porzione interna 33†rispetto al pistone 21†e a trasmettere la spinta esercitata dalla porzione interna 33†al pistone 21†in modo da bloccare/sbloccare la rotula 11.
I mezzi di bloccaggio 20†comprendono una seconda molla 50 attestata tra un elemento di riscontro fisso, non mostrato, ed una leva 51 interposta tra la seconda molla 50 e la porzione interna 33†della leva di sbloccaggio 32†. La seconda molla 50 à ̈ precaricata in modo da spingere la leva 51 ad esercitare una spinta tangenziale sulla porzione interna 33†.
Tale spinta tende a portare e a mantenere la porzione interna 33†e, quindi la leva di sbloccaggio 32†, nella posizione di bloccaggio W1 della rotula 11, impedendone lo spostamento nella cavità 13.
Per i particolari non descritti il dispositivo di azionamento 22 della testa 1 Ã ̈ strutturalmente analogo a quello visto con riferimento alla versione delle Figure 1-9 e, pertanto non descritto in dettaglio.
Ruotando la leva di sbloccaggio 32†intorno all’asse Y si genera una rotazione della porzione interna 33†e, conseguentemente, una sua traslazione lungo l’asse panoramico Y atta a sbloccare la rotula 11.
Tale traslazione provoca un allontanamento della porzione interna 33†rispetto al pistone 21†che quindi non esercita più sulla rotula 11 una pressione tale da bloccarla all’interno della cavità 13.
In versioni non raffigurate, l’impugnatura e/o la leva di sbloccaggio possono comprendere un corpo telescopico per poterne variare la lunghezza.
Ciò consente di ridurre l’ingombro durante il trasporto della testa e, viceversa, di allungare il corpo dell’impugnatura e/o della leva di sbloccaggio durante l’uso per avvicinare, se necessario, le rispettive estremità libere ai mezzi di azionamento dell’apparecchiatura video-fotografica.
Ciò al fine di facilitare l’azionamento dell’apparecchiatura video-fotografica. Analogamente, la slitta alla quale à ̈ ancorabile l’apparecchiatura può essere telescopica, oltreché traslabile rispetto alla porzione di base della piastra. Ciò consente di spostare le apparecchiature video-fotografiche rispetto alla porzione di base e, quindi, di poter alloggiare sulla slitta apparecchiature anche ingombranti evitando reciproche interferenze tra le apparecchiature e l’impugnatura e/o la leva o altre parti strutturali della testa.
In versioni non mostrate delle versioni della testa della Figure 1-9 e 10-11, la testa 1 può essere priva dell’impugnatura, la leva di sbloccaggio estendendosi in modo da essere affiancata alla porzione di impugnatura dell’apparecchiatura per poter sbloccare lo snodo con la medesima mano con cui poi si impugna e si aziona l’apparecchiatura stessa.
In tali versioni, l’appostamento viene effettuato impugnando la porzione di impugnatura dell’apparecchiatura stessa.
In altre versioni non mostrate, possono essere previsti mezzi di comando per bloccare/sbloccare lo snodo diversi da una leva, per esempio a pulsante. I mezzi di comando dello snodo 6 essendo posizionati in prossimità della porzione di impugnatura 60 dell’apparecchiatura 3, in modo che l’apparecchiatura possa essere sbloccata e quindi appostata ed azionata utilizzando un’unica mano.

Claims (26)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Testa di supporto (1; 1’; 1†) per apparecchiature (3) video-fotografiche comprendente una base (4), un elemento di attacco (2, 7, 47) per detta apparecchiatura (3) video-fotografica, un meccanismo di snodo (6, 11, 12) interposto tra detta base (4) e detto elemento di attacco (2, 7, 47) per movimentare detto elemento di attacco (2, 7, 47) rispetto a detta base (4), mezzi di bloccaggio (20, 21, 22, 24, 25, 26; 20†, 21†, 50, 51) di detto meccanismo di snodo (6, 11, 12) per impedire/consentire detta movimentazione, mezzi di comando (32; 32’; 32†) di detti mezzi di bloccaggio (20, 21, 22, 24, 25, 26; 20†, 21†, 50, 51) associati a detta testa direttamente azionabili manualmente da un utilizzatore di detta apparecchiatura (3), caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando (32; 32’; 32†) sono estesi, in uso, verso detta apparecchiatura (3) in modo tale da risultare affiancati ad una porzione di impugnatura (60) della medesima.
  2. 2. Testa secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di comando comprendono un elemento di sostegno (32; 32’; 32†) estendentesi almeno parzialmente lungo un asse longitudinale sostanzialmente parallelo ad un asse panoramico (Y) di detta testa (1; 1’; 1†) che à ̈ definito tra un centro (O) di detto meccanismo di snodo (6, 11, 12) e detto elemento di attacco (2, 7, 47).
  3. 3. Testa di supporto secondo la rivendicazione 1, o 2, in cui detti mezzi di comando (32; 32’; 32†) sono conformati in modo da risultare affiancati a mezzi di azionamento (3’) di detta apparecchiatura (3) previsti su detta porzione di impugnatura (60), in modo che detti mezzi di comando (32; 32’; 32†) e detti mezzi di azionamento (3’) possano essere azionati con la medesima mano da parte di un utilizzatore.
  4. 4. Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto meccanismo di snodo comprende un primo elemento di snodo (12), associato a detto elemento di attacco (2, 7, 47), ed un secondo elemento di snodo (11), associato a detta base (4), reciprocamente spostabili, i mezzi di comando (32; 32’; 32†) essendo fissati a detto primo elemento di snodo (12).
  5. 5. Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di attacco (2) comprende una porzione di base (47) fissata a detto meccanismo di snodo (6, 11, 12) ed una slitta (7), alla quale detta apparecchiatura (3) à ̈ associabile, scorrevole lungo un asse di scorrimento (X) rispetto a detta porzione di base (47) per avvicinare/allontanare detta porzione di impugnatura (60) a/da detti mezzi di comando (32; 32’; 32†).
  6. 6. Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, e comprendente, inoltre mezzi di fissaggio (10) per rimovibilmente fissare detta slitta (7) a detta porzione di base (47).
  7. 7. Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di comando (32; 32’; 32†) sono connessi a detto elemento a slitta (7), mezzi di collegamento (45) essendo previsti tra detti mezzi di comando (32; 32’; 32†) e detto meccanismo di snodo (6, 11, 12) per operativamente connettere detti mezzi di comando (32; 32’; 32†) a detto meccanismo di snodo (6, 11, 12).
  8. 8. Testa secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di collegamento comprendono un cavo di collegamento (45) estendentisi tra i mezzi di comando (32’) e detto meccanismo di snodo (6, 11, 12).
  9. 9. Testa secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, e comprendente, inoltre, un braccio (30) proiettantesi da detto meccanismo di snodo (6, 11, 12) lungo un asse trasversale (X1) esteso trasversalmente rispetto a detto asse panoramico (Y) di detta testa (1), in cui detti mezzi di comando (32) sono fissati a detto braccio (30).
  10. 10. Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di bloccaggio comprendono un elemento pressore (21; 21†) spostabile rispetto a detto meccanismo di snodo (6, 11, 12) per bloccare/sbloccare detto meccanismo di snodo (6, 11, 12).
  11. 11. Testa secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di bloccaggio comprendono, inoltre, un sistema idraulico a cilindro-pistone (24, 26), in comunicazione di fluido con detto elemento pressore (21) per spostare detto elemento pressore (21) rispetto a detto meccanismo di snodo (6, 11, 12) mediante uno spostamento di detto pistone (24) in detto cilindro (26).
  12. 12. Testa secondo la rivendicazione 10, o 11, e comprendente, inoltre, un dispositivo di azionamento (22, 32, 33, 34; 22†, 33†, 34†) operativamente interposto tra detti mezzi di comando (32; 32’; 32†) e detti mezzi di bloccaggio (20, 21, 22, 24, 25, 26; 20†, 21†, 50, 51) per spostare detto elemento pressore (21; 21†) in seguito all’azionamento di detti mezzi di comando (32; 32’; 32†).
  13. 13. Testa secondo la rivendicazione precedente, in cui detto dispositivo di azionamento comprende un primo ed un secondo elemento (33, 34; 33†, 34†) di dispositivo reciprocamente girevoli, almeno uno tra detto primo e detto secondo elemento (33, 34; 33†, 34†) essendo traslabile rispetto all’altro ed operativamente connesso a detti mezzi di bloccaggio (20, 21, 22, 24, 25, 26; 20†, 21†, 50, 51), in cui detto primo e detto secondo elemento (33, 34; 33†, 34†) sono conformati in modo che in seguito alla rotazione di uno di detti elementi (33, 34; 33†, 34†) intorno ad un asse di oscillazione (X1; Y; X’) si causi la traslazione di detto elemento traslabile lungo detto asse di oscillazione (X1; Y; X’) per azionare detti mezzi di bloccaggio (20, 21, 22, 24, 25, 26; 20†, 21†, 50, 51).
  14. 14. Testa secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di comando (32; 32’; 32†) sono operativamente connessi ad almeno uno tra detto primo e detto secondo elemento (33, 34; 33†, 34†) per generare detta rotazione.
  15. 15. Testa secondo la rivendicazione precedente, in cui detto primo elemento di dispositivo (33; 33†) à ̈ fissato a detti mezzi di comando (32; 32’; 32†) ed à ̈ suscettibile di rotazione in modo da causare una traslazione di detto secondo elemento (34; 34†) per azionare detti mezzi di bloccaggio (20, 21, 22, 24, 25, 26; 20†, 21†, 50, 51).
  16. 16. Testa secondo la rivendicazione 14, in cui detto primo elemento di dispositivo (33; 33†) à ̈ fissato a detti mezzi di comando (32; 32’; 32†) ed à ̈ suscettibile di rotazione per conseguentemente traslare per azionare detti mezzi di bloccaggio (20, 21, 22, 24, 25, 26; 20†, 21†, 50, 51).
  17. 17. Testa secondo una delle rivendicazioni da 12 a 15, in cui detto dispositivo di azionamento comprende, inoltre, mezzi resilienti (29; 50) conformati per spingere detto elemento pressore (21; 21†) verso detto meccanismo di snodo (6, 11, 12) per bloccare detto meccanismo di snodo (6, 11, 12).
  18. 18. Testa secondo la rivendicazione precedente, e comprendente mezzi di regolazione (28, 42) per regolare il precarico di detti mezzi resilienti (29; 50) per variare la forza di spinta su detto elemento pressore (21; 21†).
  19. 19. Testa secondo una delle rivendicazioni da 13 a 18, in cui detto asse di oscillazione à ̈ sostanzialmente coincidente con detto asse panoramico (Y).
  20. 20. Testa secondo una delle rivendicazioni da 13 a 18, in cui detto asse di oscillazione à ̈ sostanzialmente coincidente con detto asse trasversale (X1).
  21. 21. Testa secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di comando (32; 32’; 32†) comprendono mezzi a pulsante azionabili per azionare detti mezzi di bloccaggio (20, 21, 22, 24, 25, 26; 20†, 21†, 50, 51) per selettivamente bloccare/sbloccare detto meccanismo di snodo (6, 11, 12).
  22. 22. Testa secondo una delle rivendicazioni da 1 a 20, in cui detti mezzi di comando comprendono una leva (32; 32’; 32†) oscillabile intorno ad un asse di rotazione (X1, Y, X’) per azionare detti mezzi di bloccaggio (20, 21, 22, 24, 25, 26; 20†, 21†, 50, 51).
  23. 23. Testa secondo la rivendicazione 22, quando dipendente da una delle rivendicazioni da 13 a 20, in cui detto asse di rotazione di detta leva (32; 32’; 32†) à ̈ sostanzialmente coincidente con detto asse di oscillazione di detto elemento di dispositivo (33; 33†).
  24. 24. Testa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, e comprendente, inoltre, un’impugnatura (31; 31’; 31†) disposta per movimentare detto meccanismo di snodo (6, 11, 12) associata a detta testa (1; 1’; 1†) ed estesa, in uso, verso detta apparecchiatura (3) in modo tale da risultare affiancata ad una porzione di impugnatura (60) di detta apparecchiatura (3) in posizione ravvicinata a detti mezzi di comando (32; 32’; 32†).
  25. 25. Testa secondo la rivendicazione 24, in cui detta impugnatura (31; 31’; 31†) à ̈ provvista di un corpo telescopico per variare l’estensione di detta impugnatura (31; 31’; 31†).
  26. 26. Testa secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto meccanismo di snodo (6, 11, 12) Ã ̈ un meccanismo di snodo a sfera.
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