ITPD20080081A1 - Metodo di tracciatura per tracciare la filiera suinicola, in particolare quella per la produzione del prosciutto crudo /cotto specialmente a denominazione di origine protetta/controllata e struttura di codice di riconoscimento per attuare tale metodo - Google Patents

Metodo di tracciatura per tracciare la filiera suinicola, in particolare quella per la produzione del prosciutto crudo /cotto specialmente a denominazione di origine protetta/controllata e struttura di codice di riconoscimento per attuare tale metodo Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un metodo di tracciatura per tracciare la filiera suinicola. Il trovato si riferisce altresì ad una struttura di codice di riconoscimento idonea all'attuazione di tale metodo. Questo metodo e questa struttura di codice trovano particolarmente, ma non esclusivamente, impiego nella produzione del prosciutto crudo/cotto specialmente a denominazione di origine protetta/controllata.
E’ noto che la tracciatura della filiera animale rappresenta oggigiorno un obiettivo di primaria importanza per garantire al consumatore l’origine delle carni e la loro qualità. Nel caso della filiera suinicola, è stato costituito il consorzio denominato del "Gran Suino Padano” costituito da allevatori e industrie di trasformazione delle carni con l'obiettivo di controllare e garantire tutti i passaggi della filiera così da realizzare migliori livelli di qualità e sicurezza per i consumatori. Attualmente, il controllo della filiera di produzione e trasformazione delle carni suine viene esplicato sostanzialmente secondo due modalità operative. La prima consiste sinteticamente in una fase di apposizione/applicazione sui suini appena nati di tatuaggi/borchie che recano idonei codici di allevamento e in una fase di tenuta della cosiddetta anagrafe sanitaria che raccoglie l’insieme di tali codici di allevamento. La seconda si basa sull'impiego di idonei dispositivi di emissione messi a punto dall'industria elettronica. Più specificatamente, questi dispositivi elettronici si compongono di un chip che contiene un codice di riconoscimento e di una antenna per la trasmissione del codice di riconoscimento. Inoltre, tali dispositivi di emissione possono essere di tipo attivo o di tipo passivo a seconda che debbano essere attivati o meno per l'emissione del codice di riconoscimento. Infine, questi dispositivi di emissione sono miniaturizzati per renderne possibile l'impiego nei più svariati settori industriali e commerciali. Nel caso della applicazione sulla filiera suinicola, si sono riscontrate sperimentazioni in cui tali dispositivi di emissione sono introdotti nell'area pararettale e nell'area ungueale dei suini. La vita di questi ultimi viene quindi periodicamente controllata attraverso appositi mezzi di ricezione collettivi/individuali i quali ricevono dai dispositivi di emissione i codici di riconoscimento. Dopo opportuno trattamento informatico, questi codici di riconoscimento sono riuniti per costituire la suddetta anagrafe.
L’inconveniente principale ravvisabile sia nella prima sia nella seconda modalità operativa consiste nel fatto che non sono idonee per assicurare una tracciatura completa e in tempo reale della filiera. In particolare, queste modalità operative appaiono idonee per coprire soltanto parzialmente la tracciatura della filiera suinicola, nel dettaglio, quella parte che si estende dalla nascita sino all’abbattimento del suino. Conseguentemente, la macellazione e la trasformazione delle carni ottenute non rientrano nell'ambito della procedura di controllo eseguita secondo queste modalità operative. Per esempio, secondo queste ultime, non è praticamente possibile eseguire con successo la tracciatura delle carni sottoposte alle numerose lavorazioni eseguite nei prosciuttifici. Conseguentemente, risulta evidente che queste modalità operative appaiono inidonee per raggiungere l'ambizioso traguardo di controllo e di garanzia.
Un altro inconveniente ravvisabile particolarmente nella prima modalità operativa consiste nel fatto che essa non è in grado di assicurare la certezza del controllo della filiera soprattutto nei confronti di eventuali manipolazioni fraudolente. Infatti, i suddetti tatuaggi possono essere resi non significativamente leggibili o manipolati. Allo stesso modo, le borchie possono essere manomesse per essere applicate nuovamente su suini diversi. Inoltre, un altro grave problema riscontrabile nelle borchie consiste nel fatto che esse si possono staccare accidentalmente dalle zone di applicazione sui suini, ad esempio per contatto violento tra un gruppo di suini oppure tra un suino ed il recinto di contenimento.
Un altro inconveniente ancora ravvisabile particolarmente nella seconda modalità operativa consiste nel fatto che le sperimentazioni hanno evidenziato che i dispositivi di emissione tendono naturalmente a migrare dalle zone di inserimento originario e a perdersi nel corpo dei suini. Conseguentemente, l'operazione di recupero dei dispositivi di emissione diventa particolarmente complessa data la massa raggiunta dai suini in prossimità dell'abbattimento e potenzialmente idonea a compromettere le carni nel caso in cui non sia stato possibile eseguire con successo l'operazione di recupero.
Un ulteriore inconveniente ravvisabile ancora nella seconda modalità operativa consiste nel fatto che l'introduzione dei dispositivi elettronici nelle predette zone di inserimento potrebbe determinare l'insorgenza di patologie nei suini trattati. Conseguentemente, si renderebbe necessaria la somministrazione di idoneo trattamento farmacologico che contrasterebbe con lo svezzamento e l’accrescimento dei suini che si vorrebbe realizzare nella maniera più naturale possibile.
Compito principale del presente trovato è quello di realizzare un metodo di tracciatura per tracciare la filiera suinicola, in particolare quella per la produzione di prosciutto crudo/cotto specialmente a denominazione di origine protetta/controllata, e un codice di riconoscimento per l'attuazione di tale metodo in grado di risolvere in modo sostanziale questi ed altri problemi ed inconvenienti.
Nell’ambito del compito principale sopra esposto, un importante scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un metodo di tracciatura che consenta di realizzare con successo il controllo completo e in tempo reale della filiera di produzione, macellazione e trasformazione dei suini.
Un altro importante scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un metodo di tracciatura che consenta di limitare il più possibile i tentativi di manipolazione fraudolenta.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un metodo di tracciatura che consenta di rendere semplice, agevole e sicura l'operazione di recupero dei dispositivi di emissione.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un metodo di tracciatura che consenta di evitare all'origine l'insorgenza di patologie nei suini trattati.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno nel seguito, vengono raggiunti da un metodo di tracciatura per tracciare la filiera suinicola, in particolare quella per la produzione di prosciutto crudo/cotto specialmente di origine protetta/controllata, e da un codice di riconoscimento per attuare il suddetto metodo secondo le rivendicazioni annesse.
In accordo a prime caratteristiche del trovato, il metodo di tracciatura si articola sostanzialmente nelle seguenti fasi qui esposte in sequenza:
una fase preliminare di caricamento per caricare codici particolari di riconoscimento in dispositivi di emissione;
una fase di introduzione per introdurre tali dispositivi di emissione in un suino allo stato di lattonzolo entro 30 giorni dalla nascita o prima di lasciare l’allevamento di origine;
fasi intermedie di ricezione/trattamento/memorizzazione rispettivamente per ricevere, trattare e memorizzare tali codici particolari di riconoscimento durante il processo di svezzamento, di accrescimento e di lavorazione di tale suino.
Nel dettaglio, tale fase di introduzione comprende una operazione di inserimento sottocotenna per inserire almeno un dispositivo di emissione al di sotto della cotenna di ciascuna gamba posteriore di tale suino.
Questo accorgimento di esecuzione nella fase di introduzione consente opportunamente di associare un codice particolare di riconoscimento a ciascuna gamba posteriore di tale suino e un codice generale di riconoscimento a tale suino costituito dalla combinazione di tali codici particolari di riconoscimento. Conseguentemente, risulta possibile eseguire la tracciatura completa e in tempo reale della filiera suinicola. La tracciatura è completa perché i dispositivi di emissione seguono il suino nel processo di svezzamento e di accrescimento sino al suo abbattimento e, successivamente, seguono le gambe posteriori destinate alla trasformazione in prosciutto crudo/cotto nei prosciuttifici. La medesima tracciatura è eseguibile in tempo reale perché gli operatori del settore possono in ogni momento ottenere, sia on-line sia off-line, le informazioni di un suino quali a titolo di esempio non limitativo la sua provenienza, la sua ascendenza/discendenza, l’origine/la destinazione dei tagli suini, ecc..
Inoltre, l’introduzione sotto cotenna dei dispositivi di emissione rende molto difficile la loro asportazione e la successiva sostituzione con altri dispositivi di emissione eventualmente riprogrammati. In questo modo, si raggiunge efficacemente lo scopo di limitare il più possibile tentativi di manipolazione fraudolenta. Conseguentemente, grazie a questa soluzione, si possono raggiungere livelli di sicurezza nella tracciatura della filiera suinicola di assoluto rilievo.
In accordo a seconde caratteristiche del trovato, l’operazione di inserimento è effettuata in una zona di alloggiamento coincidente approssimativamente con la superficie mediale del ginocchio zootecnico, sostanzialmente compresa tra il ginocchio anatomico e quello zootecnico, in direzione cranio caudale della tibia (terzo prossimale) verso il flessore mediale delle dita e sino al capo mediale del gastrocnemio. Questa zona di alloggiamento consente una sostanziale stabilità del dispositivo di emissione non solo durante il processo di svezzamento e di accrescimento del suino, ma anche durante le successive operazioni di abbattimento e macellazione, nonché durante le operazioni di lavorazione delle carni per esempio nei prosci uttifici. Questa soluzione presenta il vantaggio di non richiedere specificatamente l’esecuzione dell’operazione di recupero dato che la localizzazione dei dispositivi di emissione non compromette la commestibilità dei prosciutti. In ogni caso, l’operazione di recupero conseguente può avvenire in maniera agevole e sicura come si propone il trovato e come sarà meglio descritto nel seguito.
Inoltre, l’introduzione dei dispositivi di emissione nella predetta zona di alloggiamento non influisce sullo stato di salute del suino. Infatti, le sperimentazioni eseguite su un gruppo significativo di suini non hanno comportato l'insorgenza di patologie come ad esempio di granulomi che avrebbero determinato il declassamento delle cosce.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione del metodo di tracciatura per tracciare la filiera suinicola, in particolare quella per la produzione di prosciutto crudo/cotto specialmente a denominazione di origine controllata/protetta illustrato a scopo indicativo, ma non per questo limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 rappresenta una vista sommaria di un suino;
la figura 2 rappresenta una vista mediale della gamba posteriore sinistra del suino di figura 1 ;
la figura 3 rappresenta una vista in sezione, secondo il piano di sezione di traccia III - III di figura 2, della gamba posteriore sinistra del suino di figura 1 ;
la figura 4 rappresenta una vista a blocchi del metodo di tracciatura secondo il trovato.
Con riferimento alle figure sopra indicate, il metodo di tracciatura per tracciare la filiera suinicola, in particolare quella per la produzione di prosciutto crudo/cotto specialmente a denominazione di origine protetta/controllata, si articola nelle fasi operative di seguito illustrate.
Innanzitutto, tale metodo comprende una fase di caricamento, non illustrata, che viene svolta aN'origine nel luogo di produzione dei dispositivi di emissione. Più specificatamente, in questa fase operatori specializzati procedono a caricare nei dispositivi di emissione, sostanzialmente come quelli sopra descritti ed impiegati nella tecnica nota, opportuni codici particolari di riconoscimento che saranno meglio descritti nel seguito.
Successivamente, tale metodo prevede una fase di introduzione, globalmente indicata con il numero di riferimento 5 nella figura 4, da svolgere da parte di personale autorizzato nel sito dell’allevamento su un suino 6 nella condizione di lattonzolo entro 30 giorni dalla nascita o prima di lasciare l’allevamento di origine. Al proposito, si precisa che tale fase di introduzione riguarda anche la fattrice nel caso in cui questa non fosse già stata trattata. Nel dettaglio, tale fase di introduzione consiste sostanzialmente in una operazione di inserimento sotto cotenna in cui viene inserito un dispositivo di emissione, indicato con il numero di riferimento 7 nelle figure 2 e 3, al di sotto della cotenna di ciascuna gamba posteriore 8 di tale suino 6. Ancor più nel dettaglio, tale operazione di inserimento 5 si articola nei seguenti passaggi operativi. Innanzitutto, è previsto un passaggio di localizzazione che si rende necessario per localizzare una zona di alloggiamento idonea per alloggiare almeno un dispositivo di emissione 7 in ciascuna gamba posteriore 8 di tale suino 6. Vantaggiosamente, si è riscontrato che tale zona di alloggiamento coincide approssimativamente con la superficie mediale, globalmente indicata con il numero di riferimento 9 nelle figure 2 e 3, del ginocchio zootecnico. Ancor più nel dettaglio, tale superficie mediale 9 è sostanzialmente compresa tra il ginocchio anatomico e quello zootecnico. Infine, è previsto un passaggio di iniezione eseguito allo scopo di iniettare in ciascuna zona di alloggiamento 9 precedentemente localizzata il relativo dispositivo di emissione 7. Opportunamente, tale passaggio di iniezione viene eseguito in direzione cranio caudale della tibia (terzo prossimale) verso il flessore mediale delle dita e non oltre il capo mediale del gastrocnemio.
Successivamente ancora, tale metodo prevede una serie di fasi di ricezione/tratamento/memorizzazione da svolgere ad intervalli programmati durante il processo di svezzamento (A), di accrescimento (B) e infine di lavorazione (C) di tale suino 6. Nel dettaglio, queste fasi svolgono le funzioni di ricevere, di trattare e di memorizzare i codici particolari di riconoscimento contenuti nei dispositivi di emissione 7. Più specificatamente, le suddette fasi di ricezione/trattamento/memorizzazione da svolgere durante il processo di svezzamento (A), di accrescimento (B) e sino all'abbattimento del suino 6, globalmente indicate con i numeri di riferimento 10, 11 e 12 nella figura 4, vengono realizzate sostanzialmente come segue. La fase di ricezione viene normalmente eseguita attraverso mezzi di ricezione (non illustrati) di tipo singolo o collettivo. Nel primo caso, per esempio, l'allevatore avvicina a ciascun suino 6 precedentemente trattato un mezzo di ricezione allo scopo di ricevere il codice particolare di riconoscimento emesso da ciascun dispositivo di emissione 7. Nel secondo caso, per esempio, ciascun suino 6 già trattato viene invitato a passare attraverso un varco obbligatorio in cui un mezzo di ricezione riceve il codice particolare di riconoscimento emesso da ciascun dispositivo di emissione 7. La fase di trattamento prevede una operazione di generazione allo scopo di generare il codice generale di riconoscimento di tale suino 6 a partire dai relativi codici particolari di riconoscimento. Nel dettaglio, tale operazione di generazione consiste semplicemente in un passaggio di affiancamento dei suddetti codici particolari di riconoscimento. La fase di memorizzazione prevede una operazione di riunione per riunire i codici raccolti e trattati con codici raccolti e trattati precedentemente e con altre informazioni/dati, nonché una operazione di archiviazione per archiviare questi codici/informazioni/dati di tale suino 6 che, a titolo di esempio non limitativo, si riferiscono alla sua provenienza, alla sua ascendenza/discendenza, all ’origine/alla destinazione dei tagli suini, ecc. in una base di dati. Vantaggiosamente, tale base di dati è gestibile/consultabile in condizione on-line e off-line dagli operatori del settore. Queste fasi di trattamento/memorizzazione sono realizzate attraverso mezzi di trattamento/memorizzazione di dati (non illustrati) adeguatamente programmati. A sua volta, nella fase conclusiva di lavorazione (C) di un suino 6 che si articola nelle operazioni di separazione delle gambe posteriori 8 e nel processo di trasformazione di queste ultime in prosciutti crudi/cotti, le suddette fasi di ricezione/trattamento/memorizzazione sono eseguite separatamente e rispettivamente sulle gambe posteriori 8 sinistra (SX) e destra (DX).
Infine, tale metodo si conclude eventualmente con una operazione di recupero, globalmente indicata con il numero di riferimento 15, per recuperare tali dispositivi di emissione 7 da tali gambe posteriori 8 a conclusione del processo di lavorazione (C). Vantaggiosamente, questa operazione di recupero è eseguibile neH’ambito dell’insieme di operazioni di disossatura che operatori specializzati eseguono su alcune tipologie di prosciutti per privarli dell’osso. Conseguentemente, tale operazione di recupero 15 si svolge in due passaggi. Il primo prevede l’esecuzione delle incisioni di disossatura nei prosciutti che porta allo scoperto i dispositivi di emissione 7. Il secondo passaggio prevede il prelevamento di tali dispositivi di emissione 7 attraverso le suddette incisioni di disossatura da eseguirsi opportunamente con mezzi di aspirazione (non illustrati) a guida manuale. I dispositivi di emissione 7 recuperati in questo modo vengono opportunamente smaltiti per evitarne il riutilizzo.
Per l’attuazione di tale metodo si rende necessario disporre di una struttura di codice di riconoscimento costruita specificatamente per questo scopo. Secondo il trovato, tale codice di riconoscimento è costituito da una rappresentazione alfanumerica complessa in grado di esprimere un insieme di informazioni relative ad un suino quali ad esempio la data e l’allevamento di nascita, il codice assegnato dall'autorità di controllo e così via. Nella fattispecie, tale rappresentazione alfanumerica complessa è costituita da una combinazione di una prima sottorappresentazione alfanumerica complessa associabile alla gamba posteriore sinistra di tale suino e di una seconda sottorappresentazione alfanumerica complessa associabile alla gamba posteriore destra del medesimo suino. Nel dettaglio, tale combinazione consiste in un affiancamento di tali prima e seconda sottorappresentazione. Da ultimo, a titolo di precisazione, la suddetta rappresentazione alfanumerica complessa definisce il suddetto codice generale di riconoscimento e la suddetta prima e seconda sottorappresentazione alfanumerica complessa costituiscono rispettivamente i suddetti codici particolari di riconoscimento.
Si è in pratica constatato come il metodo e la struttura di codice così descritti raggiungano il compito e gli scopi previsti. Infatti, il metodo consente di realizzare con successo il controllo completo e in tempo reale della filiera di produzione, macellazione e trasformazione dei suini. Inoltre, il metodo consente di ridurre drasticamente i tentativi di manipolazione fraudolenta. Inoltre ancora, il metodo consente di rendere semplice, agevole e sicura l'operazione di recupero dei dispositivi di emissione. Infine, tale metodo consente di evitare al'origine l'insorgenza di patologie sui suini trattati.
Il metodo e la struttura di codice secondo il trovato sono suscettibili di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel’ambito del medesimo concetto inventivo.
Nella pratica realizzazione, i materiali impiegati, le forme, le dimensioni ed i particolari esecutivi potranno essere diversi da quelli indicati, ma ad essi tecnicamente equivalenti, senza per tale ragione fuoriuscire dalla portata del trovato.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di tracciatura per tracciare la filiera suinicola, in particolare quella per la produzione del prosciutto crudo/cotto specialmente a denominazione di origine protetta/controllata, comprendente in sequenza: una fase preliminare di caricamento per caricare codici particolari di riconoscimento in dispositivi di emissione; una fase di introduzione per introdurre detti dispositivi di emissione in un suino allo stato di lattonzolo entro 30 giorni dalla nascita e comunque prima di lasciare l’allevamento di origine; fasi intermedie di ricezione/trattamento/memorizzazione rispettivamente per ricevere, trattare e memorizzare detti codici particolari di riconoscimento durante il processo di svezzamento, di accrescimento e di lavorazione di detto suino; caratterizzato dal fatto che detta fase di introduzione comprende una operazione di inserimento sottocotenna per inserire almeno un dispositivo di emissione al di sotto della cotenna di ciascuna gamba posteriore di detto suino così da associare un codice particolare di riconoscimento a ciascuna gamba posteriore di detto suino e un codice generale di riconoscimento a detto suino costituito dalla combinazione di detti codici particolari di riconoscimento.
  2. 2. Metodo, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta operazione di inserimento comprende un primo passaggio di localizzazione per localizzare almeno una zona di alloggiamento idonea ad alloggiare almeno un dispositivo di emissione in ciascuna gamba posteriore di detto suino e un secondo passaggio di iniezione per iniettare in ciascuna zona di alloggiamento almeno un dispositivo di emissione.
  3. 3. Metodo, secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta zona di alloggiamento coincide approssimativamente con la superficie mediale del ginocchio zootecnico.
  4. 4. Metodo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie mediale è sostanzialmente compresa tra il ginocchio anatomico e detto ginocchio zootecnico.
  5. 5. Metodo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto passaggio di iniezione è eseguito in direzione cranio caudale della tibia (terzo prossimale) verso il flessore mediale delle dita e sino al capo mediale del gastrocnemio.
  6. 6. Metodo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase di ricezione è effettuata con mezzi di ricezione singoli o collettivi.
  7. 7. Metodo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase di trattamento consiste in una operazione di generazione per generare detto codice generale di riconoscimento da detti codici particolari di riconoscimento.
  8. 8. Metodo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta operazione di generazione consiste in un passaggio di affiancamento di detti codici particolari di riconoscimento.
  9. 9. Metodo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase di memorizzazione comprende una operazione di riunione di detto codice generale di riconoscimento e di detti codici particolari di riconoscimento con altri dati/informazioni di detto suino e una operazione di archiviazione di detti codici e di detti altri dati/informazioni in una base di dati gestibile/consultabile on-line e off-line in qualsiasi momento.
  10. 10. Metodo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette fasi di trattamento/memorizzazione sono eseguite con mezzi di trattamento/memorizzazione di dati opportunamente programmati.
  11. 11. Metodo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di recupero per recuperare detti dispositivi di emissione da detto suino a conclusione di detto processo di lavorazione.
  12. 12. Metodo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase di recupero comprende una operazione di prelevamento per prelevare detti dispositivi di emissione da dette gambe posteriori attraverso l'incisione di disossatura.
  13. 13. Metodo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta operazione di prelevamento viene effettuata con mezzi di aspirazione per aspirare detti dispositivi di emissione da prodotto finito.
  14. 14. Struttura di codice di riconoscimento per attuare detto metodo di tracciatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente una rappresentazione alfanumerica complessa che esprime un insieme di informazioni di un suino, caratterizzato dal fatto che detta rappresentazione comprende almeno una combinazione di una prima sottorappresentazione alfanumerica complessa da associare alla gamba posteriore sinistra di detto suino e di una seconda sottorappresentazione alfanumerica complessa da associare alla gamba posteriore destra di detto suino.
  15. 15. Struttura, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta combinazione consiste in un affiancamento di dette prima e seconda sottorappresentazione.
  16. 16. Struttura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta rappresentazione alfanumerica complessa definisce detto codice generale di riconoscimento e dal fatto che detta prima e seconda sottorappresentazione alfanumerica complessa costituiscono detti codici particolari di riconoscimento.
  17. 17. Metodo e struttura di codice, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati da quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.
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