ITPD20080058A1 - Mobile espositore frigorifero orizzontale per la vendita a servizio assistito o libero - Google Patents

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ITPD20080058A1
ITPD20080058A1 IT000058A ITPD20080058A ITPD20080058A1 IT PD20080058 A1 ITPD20080058 A1 IT PD20080058A1 IT 000058 A IT000058 A IT 000058A IT PD20080058 A ITPD20080058 A IT PD20080058A IT PD20080058 A1 ITPD20080058 A1 IT PD20080058A1
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IT
Italy
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evaporator
refrigerated display
display cabinet
fans
cabinet according
Prior art date
Application number
IT000058A
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English (en)
Inventor
Gianpiero Artico
Renato Battiston
Eva Maurizio Dell
Original Assignee
Epta Spa
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  • Devices That Are Associated With Refrigeration Equipment (AREA)
  • Cold Air Circulating Systems And Constructional Details In Refrigerators (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione si riferisce ad un mobile espositore frigorifero orizzontale per la vendita a servizio assistito o libero.
Con l’espressione “mobile frigorifero” ci si riferisce a mobili a media temperatura, ossia mobili atti a garantire temperature di conservazione dei prodotti prossime allo zero (tipicamente comprese tra -1°C e 5°C, oppure tra –1°C e 7°C).
Stato della tecnica
Come è noto, un mobile frigorifero orizzontale per la vendita a servizio assistito o libero comprende una vasca coibentata V con fondo sagomato, provvista inferiormente di mezzi di appoggio al terreno G. Un esempio di tale tipo di mobile è illustrato nelle Figure A e B.
Più in dettaglio, come si può osservare in particolare nella Figura A (dove non sono stati riportati i componenti del sistema di raffreddamento per meglio evidenziare la struttura interna della vasca V) il volume delimitato dalla vasca V è diviso -tramite un fondo intermedio amovibile R (sostanzialmente orizzontale) - in un volume superiore o vano di carico VC, all’interno del quale viene esposta la merce in vendita, e in un volume inferiore o vano tecnico VT, non visibile dall’esterno, all’interno del quale vengono disposti i componenti del sistema di raffreddamento dell’aria (evaporatore, ventilatori, espansori, ecc).
Lungo la direzione di sviluppo longitudinale del mobile espositore, si può identificare sulla vasca V un lato posteriore L1, dal quale si interviene per caricare la merce nel vano di carico VC e dietro al quale opera l’addetto alla vendita in caso di servizio assistito, ed un lato anteriore L2, rivolto verso la clientela. Alle due estremità la vasca V è chiusa da due pareti sagomate H, che fungono anche da supporto per il fondo intermedio R.
Più in dettaglio, in corrispondenza del lato posteriore L1 la vasca V presenta un bordo rialzato B1 che funge da parapetto per l’addetto alla vendita e sulla sommità del quale viene realizzato un piano di appoggio Q. In corrispondenza del lato anteriore L2 la vasca V presenta un bordo B2 che supera di poco in altezza il fondo intermedio amovibile R e sul quale viene applicata una parete trasparente T, normalmente in vetro, con funzione di vetrina.
Nel caso di mobili per la vendita a servizio assistito la parete trasparente T ha uno sviluppo in altezza tale da precludere l’accesso al vano di carico VC; nel caso di mobili per la vendita a servizio libero la parete trasparente T ha uno sviluppo in altezza contenuto, tale da permettere il libero accesso al vano di carico direttamente dal lato anteriore.
Come è noto, il raffreddamento del vano di carico avviene per circolazione continua di una corrente di aria fredda A per tutto lo sviluppo longitudinale del mobile su un piano sostanzialmente verticale disposto trasversalmente alla vasca. La corrente d’aria A crea inoltre un velo d’aria in movimento che permette di separare termicamente il vano di carico (superiormente aperto) dall’ambiente esterno più caldo.
La circolazione dell’aria è garantita da una molteplicità di ventilatori disposti all’interno del vano tecnico. A tale scopo, il fondo amovibile R, che separa il vano di carico dal vano tecnico, è dimensionato in modo da lasciare aperte lungo il lato posteriore L1 e lungo il lato anteriore L2 della vasca V rispettivamente una prima A1 ed una seconda apertura A2 longitudinali.
Come è noto, il sistema di raffreddamento dell’aria comprende in sequenza, seguendo il flusso d’aria, una serie di ventilatori F distribuiti sulla lunghezza del mobile, mezzi di espansione dell’aria P atti a uniformare il flusso d’aria in uscita dai ventilatori V, e un evaporatore E che si estende sostanzialmente per tutta la lunghezza del banco ed è atto a raffreddare l’aria proveniente dal vano di carico.
Operativamente l’aria proveniente dal vano di carico viene aspirata attraverso la seconda apertura A2 (i.e. parallelamente al lato anteriore), entra nel vano tecnico VC dove - opportunamente canalizzata -attraversa i ventilatori F, i mezzi di espansione dell’aria P e l’evaporatore E per poi ritornare al vano di carico uscendo dalla prima apertura A1 (i.e. parallelamente al lato posteriore).
Durante il funzionamento del banco il fondo intermedio R deve essere mantenuto nella sua posizione orizzontale, dal momento che non solo serve a schermare il vano tecnico, ma serve anche a confinare l’aria che fluisce nel vano tecnico. Per variare l’altezza o l’inclinazione del piano di esposizione della merce in vendita, il mobile è normalmente dotato di un ripiano aggiuntivo S destinato ad essere sovrapposto al fondo intermedio R in diverse posizioni o altezze, come illustrato ad esempio nella Figura A.
Come si può osservare nella Figura A, la seconda apertura A2 (nel seguito per semplicità apertura di ritorno) si sviluppa sostanzialmente a livello del fondo amovibile R, mentre la prima apertura A1 (nel seguito per semplicità apertura di mandata) è ricavata in una posizione più elevata, appena al di sotto del piano di appoggio Q per l’addetto alle vendita ricavato sul parapetto. L’aria A è convogliata dal vano di carico ai ventilatori tramite un canale di ritorno C2 sostanzialmente orizzontale ricavato nel vano tecnico; dal vano tecnico è quindi convogliata all’apertura di mandata attraverso un canale di mandata C2, verticale, delimitato dal parapetto B1 e da una parete divisoria D a questo parallela.
Questa disposizione delle aperture di ritorno e di mandata consente di imporre un moto discendente alla corrente d’aria dal lato posteriore al lato anteriore.
Come è noto, un primo vincolo nella realizzazione di un banco espositore frigorifero di tipo orizzontale è dato dalla necessità di massimizzare il rapporto tra area espositiva totale del mobile e il suo ingombro in pianta. In altre parole, definita l’area espositiva totale, si cerca di minimizzare l’ingombro in pianta, ossia la superficie occupata dal mobile.
Un secondo vincolo è dato dalla necessità di conferire ai mobili espositori un aspetto il più possibile snello e slanciato. A parità di altezza complessiva del mobile e di altezza dal terreno del fondo intermedio amovibile, questo effetto si ottiene in primo luogo alleggerendo la forma della parte frontale del mobile e in secondo luogo alzando il più possibile il fondo della vasca V.
Si cerca pertanto di sagomare le vasche in modo tale che la parte preponderante del volume dedicato al vano tecnico sia spostata il più possibile verso il lato posteriore, lasciando quindi verso il lato anteriore solo il volume strettamente necessario per il corretto convogliamento dell’aria di ritorno ai ventilatori.
Si cerca infine di ridurre il più possibile l’altezza media del vano tecnico.
A fronte dei suddetti vincoli dimensionali delle vasche e della necessità di garantire una performance energetica accettabile, è riconosciuto nel settore che per i banchi espositori frigoriferi orizzontali per la vendita a servizio libero o assistito la soluzione migliore preveda l’inserimento dell’evaporatore nel canale C1 di mandata dell’aria, ossia nel canale ricavato addossato al parapetto B1 sul lato posteriore L1 dei mobili.
Costruttivamente, essendo le dimensioni del secondo canale C1 di mandata dell’aria limitate in direzione orizzontale dalla necessità di non sottrarre volume al vano di carico, l’evaporatore E deve necessariamente assumere una forma allungata nella direzione di sviluppo verticale del canale di mandata C1.
Più in dettaglio, prendendo come riferimento una sezione dell’evaporatore fatta lungo un piano verticale ortogonale alla direzione di sviluppo longitudinale del banco (vedi figura B), nelle soluzioni di tecnica gli evaporatori assumono forme contraddistinte da un rapporto tra la dimensione LT trasversale rispetto al flusso e la dimensione LP parallela rispetto al flusso inferiore a 0,5. Solitamente il valore di tale rapporto LT/LP è prossimo a 0,25.
La scelta fatta sull’evaporatore si riflette sulle dimensioni e sulla disposizione dei ventilatori.
Come è noto nel vano di carico il flusso d’aria deve avere velocità tali garantire sia un sufficiente scambio termico con il vano di carico, sia un adeguato effetto di confinamento termico (il flusso non deve essere troppo turbolento per non inglobare aria ambiente).
Nei mobili frigoriferi orizzontali attualmente più diffusi sul mercato (mobili di lunghezza di circa 2,50 m), per generare un flusso d’aria con velocità adeguate, le perdite di carico che devono essere superate all’interno di evaporatori con le caratteristiche sopra definite richiedono potenze elettriche nominali ai ventilatori di almeno 80 Watt. Generalmente si adottano almeno due ventilatori, ciascuno con potenza elettrica nominale di circa 40 Watt e diametro del rotore compreso tra circa 180 e 220 mm.
La scelta delle dimensioni e della potenza dei singoli ventilatori è sostanzialmente la stessa anche per mobili similari, ma aventi lunghezze diverse. In funzione della lunghezza varia il numero di ventilatori: per mobili di 2,5 m si adottano 2 ventilatori, mentre per mobili di 3,75 m si adottano 3 ventilatori.
Considerate le dimensioni del vano tecnico in senso verticale (che generalmente non varia con la lunghezza del mobile) e la sostanziale impossibilità di abbassare il fondo della vasca (per motivi estetici) o di alzare il fondo amovibile R (per non ridurre il volume del vano di carico), i ventilatori devono venire disposti con l’asse di rotazione z del rotore sostanzialmente verticale, come schematizzato nella Figura B.
La soluzione di tecnica nota sopra descritta, pur consentendo di realizzare banchi espositori complessivamente soddisfacenti da un punto di vista sia estetico sia funzionale, presenta tuttavia una serie di inconvenienti.
Un primo inconveniente è legato alla scarsa accessibilità dell’evaporatore. Per accedere all’evaporatore è infatti necessario smontare la parete divisoria verticale D che lo separa dal vano di carico. Ciò complica notevolmente le periodiche operazioni di pulizia dell’evaporatore.
Un altro inconveniente è legato al fatto che l’evaporatore è sostanzialmente a diretto contatto con la merce disposta in prossimità del parapetto B1. Infatti, data la necessità di massimizzare il vano di carico, la parete D che separa l’evaporatore dal vano di carico è costituita generalmente da una semplice lastra metallica non coibentata che non può costituire quindi un’adeguata barriera termica. Esiste quindi il rischio che nel vano di carico si creino condizioni di temperature non uniformi, con la merce posta in prossimità del parapetto B1 a temperature decisamente più basse rispetto alla merce disposta più lontano dal parapetto.
Un ulteriore inconveniente è legato al fatto che il flusso d’aria in uscita dal ventilatore deve subire una serie di brusche deviazioni prima di entrare nell’evaporatore. Ciò determina il crearsi di disuniformità nel flusso d’aria A all’imbocco dell’evaporatore. Come conseguenza si ha che lo scambio termico non avviene in perfetta controcorrente e che la superficie di scambio termico non viene pertanto sfruttata in modo ottimale, a svantaggio della performance energetica del mobile frigorifero.
Un altro inconveniente è legato al fatto che la disposizione dei ventilatori con asse z del rotore verticale impone la creazione di una adeguata camera di risucchio dell’aria nel zona sottostante al ventilatore. Ciò complica la conformazione del canale di ritorno C2 che porta l’aria dall’apertura di ritorno A1 al ventilatore V, con inevitabile aumento delle perdite di carico.
Come è noto, le periodiche operazioni di pulizia dei banchi vengono condotte mediante getti d’acqua. La disposizione del ventilatore con rotore ad asse verticale z rende direttamente accessibile dall’alto il motore, che è quindi facilmente esposto all’ingresso di liquidi. Si rende quindi necessaria l’adozione di mezzi atti a schermare superiormente il ventilatore. Ciò va a svantaggio della semplicità costruttiva del mobile.
Presentazione dell'invenzione Pertanto, scopo della presente invenzione è quello di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota sopra citata, mettendo a disposizione un mobile espositore frigorifero orizzontale per la vendita a servizio libero o assistito, che abbia una performance energetica superiore a quelle delle soluzioni di tecnica nota.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un mobile espositore frigorifero orizzontale per la vendita a servizio libero o assistito che consenta di semplificare le operazioni di pulizia dell’evaporatore.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un mobile espositore frigorifero orizzontale per la vendita a servizio libero o assistito che non richieda mezzi di schermo per il ventilatore.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell'invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la Figura 1 mostra una vista sezionata trasversale di un mobile espositore frigorifero per la vendita a servizio assistito secondo una soluzione realizzativa preferita dell’invenzione;
– la Figura 2 mostra una vista sezionata trasversale del mobile espositore frigorifero di figura 1 in una versione per la vendita a servizio libero;
– la Figura 3 mostra una vista sezionata frontale del mobile espositore illustrato nella Figura 1 secondo la traccia III – III ivi indicata;
– la Figura 4 mostra una vista sezionata trasversale di un mobile espositore orizzontale per la vendita a servizio assistito secondo una soluzione realizzativa particolare dell’invenzione;
– la Figura 5 mostra una vista in dettaglio del mobile illustrato nella Figura 4 relativo ad un fondo intermedio amovibile ventilato; e
– la Figura 6 mostra una vista prospettica laterale parziale di un mobile espositore frigorifero per la vendita a servizio assistito secondo una soluzione realizzativa preferita dell’invenzione, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre.
Descrizione dettagliata
Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 un mobile espositore orizzontale per la vendita a servizio libero o assistito secondo l’invenzione.
Con l’espressione “mobile frigorifero” ci si riferisce a mobili a media temperatura, ossia mobili atti a garantire temperature di conservazione dei prodotti prossime allo zero (tipicamente comprese tra -1°C e 5°C, oppure tra –1°C e 7°C).
In accordo con la soluzione realizzativa preferita illustrata nelle Figure 1 e 6, il mobile frigorifero orizzontale 1 comprende una vasca coibentata 2 con fondo sagomato, sollevata da terra tramite mezzi di sostegno 3 (non illustrati nella Figura 6).
Vantaggiosamente, i mezzi di sostegno 3 possono essere di tipo qualsiasi, e, ad esempio, possono comprendere gambe di appoggio oppure, in alternativa, una struttura scatolare.
Più in dettaglio, il volume delimitato dalla vasca 2 è diviso - tramite un fondo intermedio amovibile 4 (sostanzialmente orizzontale) - in un volume superiore o vano di carico 5, all’interno del quale viene esposta la merce in vendita, e in un volume inferiore o vano tecnico 6, non visibile dall’esterno, all’interno del quale vengono disposti i componenti del sistema di raffreddamento dell’aria (evaporatore 8, ventilatori 7, mezzi di espansione dell’aria 18, ecc).
Come si può osservare in particolare dalle Figure 3 e 6, il mobile espositore 1 ha uno sviluppo prevalente in direzione longitudinale x.
Parallelamente alla direzione di sviluppo longitudinale x del mobile, sulla vasca 2 si può identificare un lato posteriore 2’, dal quale si interviene per caricare la merce nel vano di carico 5 e dietro al quale opera l’addetto alla vendita in caso di servizio assistito, ed un lato anteriore 2”, rivolto verso la clientela.
Alle due estremità la vasca 2 è chiusa da due pareti sagomate 16, che fungono anche da supporto per il fondo intermedio 4.
Più in dettaglio, in corrispondenza del lato posteriore 2’ la vasca 2 presenta un bordo rialzato 9 che funge da parapetto per l’addetto alla vendita e sulla sommità del quale viene realizzato un piano di appoggio 17.
In corrispondenza del lato anteriore 2” la vasca 2 presenta un bordo che supera di poco in altezza il fondo intermedio amovibile 4 e sul quale viene applicata una parete trasparente 10, normalmente in vetro, con funzione di vetrina.
Nel caso di mobili per la vendita a servizio assistito (vedi figura 1) la parete trasparente 10 ha uno sviluppo in altezza tale da precludere l’accesso al vano di carico 5; nel caso di mobili per la vendita a servizio libero (vedi figura 2) la parete trasparente 10 ha uno sviluppo in altezza contenuto, tale da permettere il libero accesso al vano di carico 5 direttamente dal lato anteriore 2”.
Funzionalmente, il raffreddamento del vano di carico 5 avviene per circolazione continua di una corrente di aria fredda A su un piano sostanzialmente verticale disposto trasversalmente alla vasca 2. La corrente d’aria A, oltre a scambiare calore con il vano di carico e quindi con la merce ivi esposta, crea inoltre un velo d’aria in movimento che permette di separare termicamente il vano di carico 5 (superiormente aperto) dall’ambiente esterno più caldo.
Operativamente, come sarà ripreso più avanti, la circolazione dell’aria è garantita da una molteplicità di ventilatori 7 disposti all’interno del vano tecnico 5.
A tale scopo, il fondo intermedio amovibile 4, che separa il vano di carico 5 dal vano tecnico 6, non si estende da un lato all’altro della vasca 2, ma è dimensionato in modo da lasciare aperte lungo il lato posteriore 2’ e lungo il lato anteriore 2” della vasca V rispettivamente una prima apertura longitudinale 11 ed una seconda apertura longitudinale 12.
Vantaggiosamente, il sistema di raffreddamento dell’aria comprende in sequenza, seguendo il flusso d’aria, una serie di ventilatori 7 distribuiti sulla lunghezza del mobile 1, e a valle dei ventilatori un evaporatore 8 che si estende per tutta la lunghezza del mobile ed è atto a raffreddare l’aria proveniente dal vano di carico 5.
Preferibilmente, il sistema di raffreddamento comprende anche mezzi di espansione dell’aria 18 disposti a valle dei ventilatori e a monte dell’evaporatore 8, aventi essenzialmente la funzione di uniformare il flusso d’aria in uscita dai ventilatori 7.
Funzionalmente, l’aria proveniente dal vano di carico 5 viene aspirata attraverso la seconda apertura 12, entra nel vano tecnico 6 dove - opportunamente canalizzata - attraversa i ventilatori 7, i mezzi di espansione dell’aria 18 e quindi l’evaporatore 8 per poi ritornare al vano di carico 5 uscendo dalla prima apertura 11.
Come si può osservare in particolare nella Figura 1, la seconda apertura 12 (che funge da apertura di ritorno dell’aria al vano tecnico 5) si sviluppa in senso longitudinale, sostanzialmente a livello del fondo intermedio amovibile 4. La prima apertura 11 (che funge da apertura di mandata dell’aria nel vano di carico 6) si sviluppa sempre in senso longitudinale, ma in una posizione più elevata rispetto alla seconda apertura, preferibilmente in prossimità della sommità del parapetto 9, appena al di sotto del piano di appoggio 17.
Più in dettaglio, come illustrato nelle Figure 1, 2 e 4, una volta entrata nel vano tecnico 5 attraverso la seconda apertura 12 (di ritorno), l’aria A è convogliata ai ventilatori tramite un canale sagomato di ritorno 22. In uscita dal vano tecnico 6 l’aria è convogliata alla prima apertura 11 (di mandata) attraverso un canale di mandata 21, verticale, delimitato dal parapetto 9 e da una parete divisoria 24 a questo parallela.
Questa disposizione delle aperture di ritorno 12 e di mandata 11 consente di imprimere al flusso d’aria fredda un moto discendente dal lato posteriore 2’ della vasca 2 al lato anteriore 2’.
Durante il funzionamento del mobile frigorifero 1, il fondo intermedio 4 deve essere mantenuto nella sua posizione orizzontale, dal momento che serve non solo a schermare il vano tecnico 5 dall’ingresso di residui e/o liquidi, ma anche a confinare l’aria A che – dopo aver fluito nel vano di carico 6 – ritorna nel vano tecnico 5.
Vantaggiosamente, per variare l’altezza o l’inclinazione del piano di esposizione della merce in vendita, il mobile 1 viene dotato di un ripiano aggiuntivo (non illustrato nelle figure allegate) destinato ad essere sovrapposto al fondo intermedio 4 a diverse altezze e con diverse inclinazioni (lasciando libere le aperture di ritorno e di mandata dell’aria).
Secondo un aspetto essenziale dell’invenzione, l’evaporatore 8 e i ventilatori 7 sono disposti al di sotto del fondo intermedio amovibile 4 e sono orientati in modo tale che l’aria ricircolante nel vano tecnico 6, mantenendosi sostanzialmente parallela al fondo intermedio 4, li attraversa senza subire brusche deviazioni.
Con l’espressione “al di sotto del fondo intermedio” si vuole intendere che – diversamente dalle soluzioni di tecnica nota - l’evaporatore 8 non invade il secondo canale 23 (di mandata dell’aria). In alcune soluzioni realizzative (non illustrate nelle Figure allegate) l’evaporatore 8 può sporgere eventualmente oltre il bordo posteriore del fondo intermedio 4, ma deve mantenersi al di sotto del piano orizzontale definito dal fondo stesso.
Con l’espressione “sostanzialmente parallela al fondo intermedio” si vuole intendere che l’aria ricircolante nel vano tecnico 5 mantiene mediamente la stessa direzione y attraversando il vano tecnico e che tale direzione media y è definita come parallela al piano passante per il fondo intermedio 4. Con questa espressione si vogliono tuttavia ricomprendere anche flussi non perfettamente paralleli, legati a variazioni di direzione del flusso d’aria originate dalla sagomatura del fondo della vasca 2. Ad esempio, in corrispondenza del canale di ritorno 22 il fondo della vasca 2 è divergente rispetto al fondo e determina un allargamento della sezione libera di flusso passando dal lato anteriore 2” al lato posteriore 2’ della vasca 2 (come illustrato nelle Figure 1, 2 e 4).
Secondo un altro aspetto essenziale dell’invenzione, l’evaporatore 8 è dimensionato in modo tale che, rispetto ad un piano di sezione verticale, ortogonale alla direzione longitudinale di sviluppo x del mobile (piano rispetto al quale sono state fatte le viste in sezione delle Figure 1, 2 4 e 5), il rapporto tra la sua dimensione LT trasversale alla direzione di flusso y e la sua dimensione LP parallela alla suddetta direzione y è non inferiore a 0,5 e non superiore a 1.
Preferibilmente, l’evaporatore è del tipo a pacco alettato.
In accordo con la soluzione realizzativa preferita illustrata nella Figura 1 o 2, l’evaporatore è del tipo a pacco alettato, ovvero comprende una moltitudine di tubi, collegati in serie alle loro estremità da raccordi a curva, realizzando così uno o più serpentini in cui il refrigerante circola preferibilmente in contro corrente rispetto al flusso dell’aria. I tubi sono disposti parallelamente tra loro lungo la direzione di sviluppo longitudinale x del mobile 1. Ortogonalmente all’asse dei tubi (i.e parallelamente alla direzione di flusso dell’aria y) sono predisposte, a distanze regolari, lamine in alluminio (alette) atte ad aumentare la superficie di scambio termico.
Più in dettaglio, l’evaporatore viene realizzato con rapporto LT/LP pari a 1. Il pacco alettato presenta, ad esempio, lungo la superficie trasversale al flusso dell’aria una serie di 4 tubi e lungo la direzione parallela al flusso dell’aria una serie di 4 tubi, realizzando complessivamente una soluzione con 16 tubi, collegati a formare uno o più circuiti.
In accordo con la soluzione realizzativa preferita illustrata nella Figura 4, l’evaporatore è ancora del tipo a pacco alettato.
Più in dettaglio, l’evaporatore può essere realizzato, ad esempio, con rapporto LT/LP pari a 0,5 oppure con rapporto pari a 0,67.
Nel caso particolare di rapporto LT/LP pari a 0,5, il pacco alettato presenta, ad esempio, lungo la superficie trasversale al flusso dell’aria una serie di 4 tubi e lungo la direzione parallela al flusso dell’aria una serie di 8 tubi, realizzando complessivamente una soluzione con 32 tubi, collegati a formare 1 o più circuiti.
Nel caso particolare di rapporto LT/LP pari a 0,67, il pacco alettato presenta, ad esempio, lungo la superficie ortogonale al flusso dell’aria una serie di 4 tubi e lungo la direzione parallela al flusso dell’aria una serie di 6 tubi, realizzando complessivamente una soluzione con 24 tubi, collegati a formare 1 o più circuiti.
Preferibilmente, in tutte le soluzioni sopra descritte, la distanza tra i tubi lungo al suddetta direzione trasversale al flusso d’aria è uguale alla distanza tra i tubi lungo la direzione parallela al flusso, andando così a formare un reticolo di tipo quadrato. Ad esempio, tale distanza può essere pari a 35 mm.
Vantaggiosamente, la distanza tra le alette in alluminio è compresa tra 10 mm e 5 mm, ed è pari preferibilmente a 7 mm.
Vantaggiosamente, possono essere adottati anche reticoli differenti da quello quadrato, ad esempio un reticolo triangolare.
Dimensionando l’evaporatore come sopra specificato, a parità di estensione in senso longitudinale x, rispetto alle soluzioni di tecnica nota illustrate, si aumenta la superficie libera di flusso. Ciò ha come conseguenza una diminuzione delle perdite di carico.
Sorprendentemente, si è potuto verificare che - a parità di superficie di scambio termico e di velocità del flusso d’aria fredda in mandata - rispetto alle soluzioni di tecnica nota, grazie all’invenzione la diminuzione delle perdite di carico attraverso l’evaporatore è tale da permettere una riduzione tra il 25% e il 30% della potenza elettrica nominale assorbita dai ventilatori.
Vantaggiosamente, la riduzione della potenza elettrica nominale assorbita ai ventilatori permette l’adozione di ventilatori di potenza minore, compresa preferibilmente tra 12 e 16 Watt.
Vantaggiosamente, ventilatori con queste potenze elettriche nominali possono essere realizzati in forme molto compatte, preferibilmente con diametro del rotore compreso tra 100 mm e 140 mm.
Costruttivamente, date le dimensioni decisamente più contenute dei rotori, è possibile disporre i ventilatori con l’asse di rotazione z del rotore sostanzialmente orizzontale (o parallelo al piano definito dal fondo intermedio amovibile 4), come illustrato nelle Figure allegate.
Da un lato, rispetto alle soluzioni di tecnica nota, si riesce a non aumentare l’altezza del vano tecnico 6, e dall’altro si riesce a disporre l’evaporatore 8 e i ventilatori 7 “in linea” tra loro. In altre parole, il flusso d’aria in uscita dai ventilatori si trova già nella direzione ideale di attraversamento dell’evaporatore, ossia nella direzione che consente di minimizzare le perdite di carico e di massimizzare lo sfruttamento della superficie di scambio termico.
Diversamente da quanto avviene nelle soluzioni di tecnica nota, grazie all’invenzione la disposizione “in linea” dei ventilatori e dell’evaporatore lungo la direzione y con cui l’aria ricircolante attraversa il vano tecnico rende il flusso più costante e uniforme, non essendo previste brusche variazioni di direzione. Ciò porta ad un’ulteriore favorevole riduzione delle perdite di carico.
Si deve inoltre rilevare che la maggiore uniformità con la quale il flusso d’aria investe l’evaporatore consente di migliorare lo sfruttamento della superficie di scambio termico. Pertanto, a parità di potenza all’evaporatore, è possibile ridurre la superficie di scambio termico, e quindi adottare evaporatori di dimensioni più contenute.
In aggiunta, l’aumento della superficie libera di flusso ha effetti benefici anche in relazione al fenomeno di formazione di ghiaccio sulla superficie di scambio termico.
Più in dettaglio, a parità di massa di giaccio formatasi all’interno dell’evaporatore, la soluzione secondo l’invenzione offre una maggiore superficie di deposizione rispetto alle soluzioni di tecnica nota. Come conseguenza si ha una riduzione dello spessore dello strato di ghiaccio. Il minore spessore di ghiaccio formatosi porta ad una minore ostruzione della superficie libera di passaggio, con effetti positivi sia sulle perdite di carico (e quindi sulla potenza assorbita dai ventilatori) sia sui tempi di defrosting.
Infatti, rispetto a soluzioni di tecnica nota, in mobili frigoriferi secondo l’invenzione, a parità di altre condizioni, si renderà necessario il defrosting dopo un periodo di tempo più lungo, ossia dopo la deposizione di una massa maggiore di ghiaccio.
Preferibilmente, come illustrato nelle Figure 1, 2 e 3, l’evaporatore 8 e i ventilatori 7 sono disposti nella zona del vano tecnico vicina al lato posteriore 2’ della vasca 2. In tal modo la vasca 2 può essere sagomata con la parte preponderante del volume dedicato al vano tecnico 5 disposto in prossimità del lato posteriore 2’. Le forme esterne della vasca possono così essere “alleggerite” a vantaggio dell’estetica complessiva del mobile.
Vantaggiosamente, a tale scopo l’evaporatore 8 è disposto in prossimità dell’imbocco del canale di mandata 21 dell’aria.
Preferibilmente, per evitare una strozzatura in corrispondenza dell’imbocco del canale di mandata 21, l’evaporatore 8 non invade l’imbocco di tale canale, ma viene disposto al massimo a filo con la parete divisoria 24.
In accordo con una prima soluzione realizzativa preferita, illustrata nelle Figure 1 e 2, l’evaporatore 8 è dimensionato in modo tale il rapporto tra la sua dimensione LT trasversale alla direzione di flusso y e la sua dimensione LP parallela alla suddetta direzione y è compreso tra 0,8 e 1. Preferibilmente tale rapporto è pari a 1.
Questa prima soluzione viene adottata preferibilmente per mobili frigoriferi destinati a ricevere alimenti che possono essere conservati in un intervallo di temperatura compreso tra – 1°C e 7°C, come nel caso di latticini e prodotti confezionati.
In accordo con una seconda soluzione realizzativa preferita, illustrata nelle Figure 4 e 5, l’evaporatore 8 è dimensionato in modo tale il rapporto tra la sua dimensione LT trasversale alla direzione di flusso y e la sua dimensione LP parallela alla suddetta direzione y è compreso tra 0,6 e 0,8. Preferibilmente tale rapporto è pari a 0,67.
La suddetta seconda soluzione realizzativa viene adottata preferibilmente nel caso in cui per ragioni legate alla tipologia di alimenti esposti nel vano di carico (ad esempio, nel caso di carni) sia necessario ridurre la velocità del flusso di aria fredda.
Operativamente, per compensare la diminuzione dello scambio termico dovuta alla diminuzione della velocità del flusso, si procede ad aumentare la superficie di scambio termico complessiva. Volendo mantenere invariata la superficie libera di flusso (ed in particolare la dimensione trasversale LT, in quanto definisce l’ingombro dell’evaporatore in altezza) si aumenta la dimensione parallela LT. Si è potuto verificare che i vantaggi descritti in precedenza possono essere ottenuti fino a valori del rapporto LT/LP non inferiori a 0,5.
In accordo con una soluzione particolare dell’invenzione, illustrata in particolare nelle Figure 4 e 5, il fondo intermedio amovibile 4 presenta una cavità interna 15, che si estende per tutta l’estensione planare del fondo 4.
Preferibilmente, ma non necessariamente, il fondo intermedio 4 non viene realizzato in un pezzo unico, ma viene diviso in una molteplicità di elementi trasversali che si estendono dalla parete divisoria 24 alla seconda apertura 12 (di ritorno). In questo caso ogni singolo elemento trasversale definisce una propria cavità interna.
Vantaggiosamente, come illustrato nella Figura 5, sul fondo intermedio 15 sono ricavate una apertura posteriore 15’, che mette in comunicazione la cavità interna 15 con il canale di mandata 21, ed una apertura anteriore 15”, che mette direttamente in comunicazione la cavità interna 15 con il vano tecnico 6 in corrispondenza del canale di ritorno 22 in prossimità della seconda apertura 12.
Funzionalmente, la suddetta cavità interna 15 permette la circolazione di un flusso di aria fredda internamente al fondo intermedio 4. Si realizza in tal modo un ripiano ventilato.
Preferibilmente, le pareti della suddetta cavità interna 15 sono coibentate almeno in alcune porzioni tramite strati di materiale isolante 20. Le porzioni coibentate sono scelte in modo tale che lo scambio termico tra il flusso di aria fredda A interno alla cavità 15 e la superficie superiore del fondo 4 (destinata ad andare a contatto con la merce in vendita) avvenga unicamente o prevalentemente nella porzione anteriore del fondo intermedio 4.
Più in dettaglio, come illustrato nella Figura 5, il fondo intermedio 4 è costituito da una struttura scatolare metallica. La parete superiore della struttura scatolare è provvista di uno strato di materiale isolante limitatamente alla porzione che si estende dalla parete divisoria sostanzialmente fino a metà del fondo 4. La restante porzione della parete è invece priva di coibentazione. All’opposto, la parete inferiore della struttura scatolare è provvista di uno strato di materiale isolante limitatamente alla porzione che si estende dalla metà del fondo 4 fino al bordo anteriore, i.e. dove è realizzata l’apertura anteriore 15” della cavità interna 15.
Funzionalmente, grazie alla conformazione del fondo ventilato il flusso di aria fredda circolante all’interno della cavità interna 15 può scambiare calore con la lastra superiore solo a partire dalla metà del ripiano, ossia in corrispondenza del volume anteriore del vano di carico.
Vantaggiosamente, la disposizione e l’estensione relativa dei diversi strati isolanti può variare in funzione delle specifiche esigenze operative.
Preferibilmente, la cavità interna 15 è dimensionata in modo tale che vi circoli una frazione della portata massica totale d’aria fredda ricircolante compresa tra il 10% e il 20%, e preferibilmente pari al 15%.
Preferibilmente, ma non necessariamente, il piano intermedio ventilato viene adottato in mobili frigoriferi 1 destinati all’esposizione di alimenti per i quali sono richieste condizioni di conservazione con intervalli di temperatura più ristretti (ad esempio nel caso delle carni, la temperatura nel vano di carico deve essere mantenuta in un intervallo compreso tra – 1°c e 5°C).
In questi casi l’adozione di un piano ventilato come sopra descritto permette di raffreddare in maniera mirata il fondo intermedio proprio in corrispondenza del volume del vano di carico che inevitabilmente riceve un flusso d’aria meno fredda e che pertanto potrebbe non rimanere all’interno degli intervalli di temperatura voluti.
Preferibilmente, ma non necessariamente, il piano ventilato viene adottato in mobili frigoriferi dotati di evaporatori con rapporto LT/LP compreso tra 0,6 e 0,8 , come illustrato nelle Figure 4 e 5.
Vantaggiosamente, l’evaporatore 8 e i ventilatori vengono disposti separati dal fondo intermedio amovibile 4, così da formare tra loro un’intercapedine 14. Durante il funzionamento del mobile 1, l’intercapedine 14 è destinata a riempirsi con aria che dal vano di carico ricircola nel vano tecnico e che quindi non è stata ancora raffreddata. Nell’intercapedine viene così a crearsi un cuscino d’aria che funge da barriera termica. In tal modo, si evita, o quantomeno si limita notevolmente, lo scambio termico diretto tra l’evaporatore 8 e il fondo intermedio 4, che avrebbe altrimenti come conseguenza un raffreddamento preferenziale del volume di vano di carico 5 soprastante all’evaporatore.
Questo accorgimento viene adottato preferibilmente nei mobili frigoriferi 1 secondo l’invenzione con fondo intermedio non ventilato, dove l’assenza di coibentazione renderebbe più marcato questo fenomeno.
Grazie all’invenzione si riesce a migliorare la performance energetica di un mobile espositore frigorifero orizzontale per la vendita a servizio libero o assistito.
Il miglioramento della performance energetica deriva sia dalla diminuzione delle perdite di carico (e quindi della potenza elettrica nominale assorbita dai ventilatori a parità di portata di aria circolante), sia dal maggiore sfruttamento della superficie di scambio termico permessa dalla maggiore uniformità con la quale il flusso d’aria investe l’evaporatore.
La diminuzione delle perdite di carico è legata non solo all’aumento della superficie libera di flusso nell’evaporatore, ma anche al fatto che il flusso d’aria subisce un numero minore di brusche variazioni di direzione nel passaggio dalla seconda apertura 12 (di ritorno) alla prima apertura 11 (di mandata).
La disposizione dei ventilatori con asse di rotazione orizzontale, oltre a consentire “l’allineamento” dei ventilatori con l’evaporatore ottenendo i favorevoli effetti già menzionati, permette anche di semplificare la conformazione del canale di ritorno dell’aria. Infatti non dovendo più convogliare l’aria al di sotto dei ventilatori (in apposite camere di risucchio), si eliminano dal percorso due curve a 90°.
In aggiunta, dato che il motore dei ventilatori non è più direttamente accessibile dall’alto, essendo schermato dalla carcassa del ventilatore stesso, non è più nemmeno necessario predisporre appositi mezzi atti a schermare il motore da eventuali infiltrazioni di liquidi.
La disposizione dell’evaporatore al di sotto del fondo intermedio amovibile consente infine un più facile accesso all’evaporatore direttamente dal vano di carico, essendo sufficiente sollevare il fondo intermedio amovibile.
L’invenzione così concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi. Ovviamente, essa potrà assumere, nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione. Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le forme ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Mobile espositore frigorifero orizzontale per la vendita a servizio assistito o libero, provvisto di una vasca (2) che è sollevata rispetto al terreno tramite mezzi di sostegno (3) ed è internamente divisa tramite un fondo intermedio amovibile (4) in un vano di carico (5) superiore per l’esposizione della merce in vendita, e in un vano tecnico (6) inferiore, all’interno del quale sono disposti ventilatori (7) ed almeno un evaporatore (8) per generare una circolazione di aria fredda (A) in detto vano di carico (5), detta vasca (2) essendo provvista sul proprio lato posteriore (2’) di un parapetto (9) e sul proprio lato anteriore (2”) di una parete trasparente (10), detta aria fredda (A) entrando nel vano di carico (5) tramite una prima apertura (11) ricavata in prossimità della sommità di detto parapetto (9) e ritornando a detto vano tecnico (6) attraverso una seconda apertura (12) ricavata in prossimità di detto lato anteriore (2”), l’aria essendo convogliata da detto vano tecnico (6) a detta prima apertura (11) tramite un canale di mandata (21) ricavato adiacente a detto parapetto (9), detto mobile (1) essendo caratterizzato dal fatto che detto evaporatore (8) e detti ventilatori (7) sono disposti al di sotto di detto fondo intermedio (4) e sono orientati in modo tale che l’aria ricircolante in detto vano tecnico (6) mantenendosi sostanzialmente parallela a detto fondo intermedio (4) li attraversa senza subire brusche deviazioni, detto evaporatore (8) essendo dimensionato in modo tale che, rispetto ad un piano di sezione verticale ortogonale ad una direzione longitudinale (x) di sviluppo di detto mobile (1), il rapporto tra la sua dimensione (LT) trasversale a detta direzione di flusso e la sua dimensione (LP) parallela a detta direzione di flusso è non inferiore a 0,5 e non superiore a 1.
  2. 2. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo la rivendicazione 1, in cui detti ventilatori sono disposti con l’asse del rotore sostanzialmente parallelo a detto fondo intermedio amovibile (4).
  3. 3. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti ventilatori hanno una potenza elettrica nominale compresa tra 12 e 16 Watt.
  4. 4. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti ventilatori hanno un rotore con diametro compreso tra 100 e 140 mm.
  5. 5. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto evaporatore (8) è disposto in modo tale che l’aria ricircolante lo attraversi in modo ideale ai fini dello scambio termico mantenendosi sostanzialmente parallela a detto fondo intermedio amovibile (4).
  6. 6. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto evaporatore (8) è disposto in prossimità dell’imbocco di detto canale di mandata (21).
  7. 7. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto evaporatore (8) è del tipo a fascio tubiero.
  8. 8. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto evaporatore (8) e detti ventilatori (7) sono disposti nella zona di detto vano tecnico vicina a detto lato posteriore (2’).
  9. 9. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui in detto evaporatore il rapporto tra la sua dimensione trasversale (LT) a detta direzione di flusso e la sua dimensione parallela (LP) a detta direzione di flusso è compreso tra 0,8 e 1.
  10. 10. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui in detto evaporatore il rapporto tra la sua dimensione trasversale (LT) a detta direzione di flusso e la sua dimensione parallela (LP) a detta direzione di flusso è compreso tra 0,6 e 0,8, e preferibilmente pari a 0,67.
  11. 11. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui tra detto fondo intermedio e detto evaporatore (8) e detti ventilatori esiste un’intercapedine (14) che è destinata a riempirsi con aria ricircolante da detto vano di carico in detto vano tecnico così da fungere da barriera termica.
  12. 12. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto fondo intermedio amovibile (4) presenta una cavità interna (15), che si estende per tutta l’estensione di detto fondo (4) e che comunica con detto canale di mandata (21) tramite una apertura posteriore (15’) e direttamente con detto vano tecnico tramite una apertura anteriore (15”) ricavata in prossimità di detta seconda apertura (12), detta cavità (15) permettendo la circolazione di un flusso di aria fredda internamente a detto fondo (4).
  13. 13. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo la rivendicazione precedente, in cui almeno alcune porzioni delle pareti di detta cavità (15) sono coibentate in modo tale che lo scambio termico tra detto flusso di aria fredda (A) interno a detta cavità (15) e la superficie superiore di detto fondo (4) destinata ad andare a contatto con la merce in vendita avvenga unicamente o prevalentemente in una porzione anteriore di detto fondo intermedio (4).
  14. 14. Mobile espositore frigorifero orizzontale secondo la rivendicazione 12 o 13, in cui detta cavità interna (15) è dimensionata in modo tale che vi circoli una frazione della portata massica totale d’aria fredda ricircolante compresa tra il 10% e il 20%, e preferibilmente pari al 15%.
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