ITPD20060254A1 - "riduttore per morse di bloccaggio di tubazioni" - Google Patents

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ITPD20060254A1
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    • F16L3/10Supports for pipes, cables or protective tubing, e.g. hangers, holders, clamps, cleats, clips, brackets substantially surrounding the pipe, cable or protective tubing divided, i.e. with two or more members engaging the pipe, cable or protective tubing
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Description

“RIDUTTORE PER MORSE DI BLOCCAGGIO DI TUBAZIONI”
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un riduttore per morse di bloccaggio di tubazioni, particolarmente ma non esclusivamente utile nelle operazioni di saldatura di spezzoni di tubazioni in materia plastica tramite polifusione della porzione di testa
Le tubazioni in materia plastica utili al trasporto di fluidi sono realizzate saldando di testa spezzoni di tubi, raccordi a T, curve ecc.; tra le diverse tecnologie note per effettuare tale saldatura, una delle più utilizzate è quella per polifusione della porzione di testa.
Per effettuare questo tipo di saldatura, si utilizzano delle saldatrici particolari.
Senza entrare nella struttura specifica di tali saldature, è importante sottolineare che i tubi, i raccordi a T, le curve ecc, che compongono la tubazione, per essere saldati assieme devono essere dello stesso diametro e spessore ed in fase di saldatura devono presentarsi in asse tra loro.
In particolar modo nel caso di saldatura di tubazioni per fluidi in pressione e comunque nel caso di tubazioni aventi uno spessore consistente, si utilizzano saldatrici dotate di telaio portante su cui sono montate quattro morse allineate, che bloccano a coppie le porzioni di testa dei tubi da saldare; alle morse sono associati due cilindri idraulici di spinta, contrapposti, che permettono lo spostamento delle stesse morse in maniera tale da portare in contatto le teste dei tubi da saldare.
In genere le morse sono dimensionate in modo da stringere un determinato diametro massimo e prevedono la possibilità di applicare dei riduttori di tale diametro.
Ogni morsa è costituita da due ganasce articolate ad un’estremità di cui una fissa al telaio ed una mobile; all’estremità opposta a quella di articolazione è presente un dispositivo di chiusura meccanico od anche idraulico.
Tali ganasce definiscono due porzioni contrapposte concave sagomate sostanzialmente in modo semicircolare che definiscono la sede di bloccaggio del corrispondente tubo da saldare.
1 riduttori della morsa consistono in corpi sagomati sostanzialmente in maniera semicircolare, in pratica definenti una C, che vengono disposti e fissati nella controsagomata porzione concava di una corrispondente ganascia.
Ad oggi, tali riduttori sono realizzati in fusione d'alluminio.
La superficie concava di tali riduttori che stringe la tubazione presenta generalmente delle rigature trasversali rispetto alla direttrice della stessa tubazione per evitare eventuali scivolamenti.
La scelta di realizzare riduttori in fusione di alluminio deriva dalla necessità di ottenere un peso finale non eccessivo e quindi pratico per la manovrabilità in cantiere dello stesso riduttore, abbinata ad una buona resistenza strutturale.
Oltre al costo dell’alluminio come materia prima, vi è un costo dovuto alle lavorazioni di rifinitura dei riduttori; i costi di tali lavorazioni sono più o meno onerosi a seconda delle precisioni dello stampo preposto alla fusione.
Se ad esempio si utilizza uno stampo in “terra”, è necessario effettuare non poche riprese del pezzo di fusione al fine di ottenere un prodotto finale che presenta le tolleranze dimensionali e di forma volute.
Se invece si utilizza un procedimento di pressofusione, le riprese del pezzo sono minime, con risparmio di costi di rifinitura rispetto alla fusione in “terra”; a sfavore della pressofusione vi è però l'investimento notevole in termini di stampi che sono molto più costosi (vista la maggior precisione dimensionale) rispetto agli stampi in “terra”. Nel caso in cui sia necessario realizzare molti tipi di riduttori, l'investimento in stampi diventa molto oneroso.
In questi ultimi anni, il costo deH’alluminio come materia prima sta aumentando sempre più.
I costi complessivi per la realizzazione di tali riduttori risultano così sempre più importanti, anche in percentuale sul costo complessivo di una macchina saldatrice completa.
Compito principale del presente trovato è quello di realizzare un riduttore per morse di bloccaggio di tubazioni, particolarmente ma non esclusivamente utile nelle operazioni di saldatura di spezzoni di tubazioni in materia plastica tramite polifusione della porzione di testa, che risolva le problematiche sopra evidenziate.
Nell'ambito del compito principale sopra esposto, un importante scopo del presente trovato è quello di realizzare un riduttore per morse di bloccaggio di tubazioni che sia producibile in modo economico e che sia, al contempo, leggero.
Un ulteriore importante scopo del presente trovato è quello di realizzare un riduttore per morse di bloccaggio di tubazioni, che sia producibile con bassi investimenti in attrezzature di lavorazione.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un riduttore per morse di bloccaggio di tubazioni producibile con impianti e tecnologie note.
Questi ed altri scopi ancora, che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un riduttore per morse di bloccaggio di tubazioni, particolarmente ma non esclusivamente utile nelle operazioni di saldatura di spezzoni di tubazioni in materia plastica tramite polifusione della porzione di testa, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due corpi ricavati da lastra metallica disposti parallelamente tra loro, detti almeno due corpi presentando rispettivi bordi laterali sagomati ad arco di cerchio secondo un medesimo raggio di curvatura, i centri di curvatura di detti bordi laterali sagomati ad arco di cerchio essendo tutti disposti su di un medesimo asse a definire una superficie concava parzialmente cilindrica, discontinua, atta al bloccaggio delle tubazioni in cooperazione con una analoga superficie definita su di un complementare contrapposto riduttore.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una sua forma di esecuzione preferita ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle unite tavole di disegni, in cui:
la figura 1 rappresenta una vista assonometrica di una prima forma reali zzativa di riduttore secondo il trovato;
la figura 2 rappresenta una vista assonometrica in esploso del riduttore di figura 1;
la figura 3 rappresenta una vista dall’alto, in sezione, del riduttore di figura 1 ;
la figura 4 rappresenta una vista assonometrica di una morsa di bloccaggio di tubazioni con applicato su di una sola ganascia un riduttore, secondo il trovato, con struttura analoga a quella delle figure precedenti ma con diametri di riduzione minore;
la figura 5 rappresenta una vista assonometrica di una seconda forma realizzativa di riduttore secondo il trovato;
la figura 6 rappresenta una vista assonometrica in esploso del riduttore di figura 5;
la figura 7 rappresenta una sezione di un particolare del riduttore di figura 5.
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre, è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, una prima forma realizzativa di riduttore per morse di bloccaggio di tubazioni, secondo il trovato, viene indicata complessivamente con il numero 10.
Tale riduttore 10 comprende quattro corpi I la, 11 b, I le e 11 d (meglio descritti di seguito), ricavati da lastra metallica, ad esempio in acciaio, disposti tra loro parallelamente ed accoppiati solidalmente l’uno all’altro; vantaggiosamente, i corpi 11 sono ricavati da lastre di acciaio tramite taglio laser.
Tali quattro corpi 11 presentano rispettivi bordi laterali sagomati ad arco di cerchio 12 secondo un medesimo raggio di curvatura; i quattro corpi 11 sono tra loro accoppiati in maniera tale che i centri di curvatura dei bordi laterali sagomati ad arco di cerchio 12 sono tutti disposti su di un medesimo asse 13 a definire in pratica una superficie concava parzialmente cilindrica 14, discontinua, che perviene al bloccaggio delle tubazioni in cooperazione con una analoga superficie definita su di un complementare contrapposto riduttore disposto su di una ganascia opposta a quella su cui è disposto il riduttore in descrizione.
Tali corpi 11 presentano una sagoma a settore di corona circolare.
In particolare, in questa forma realizzativa, di tali corpi 11, un primo corpo I la si sviluppa per un’ampiezza di arco di cerchio maggiore rispetto agli altri corpi, 1 lb, l ic e 1 ld, ed è disposto centralmente a questi; inoltre, tale primo corpo 1 la presenta una profondità radiale maggiore rispetto agli altri tre.
In pratica, un secondo ed un terzo corpo 1 lb e I le sono disposti in corrispondenza di una faccia del primo corpo I la, mentre il quarto corpo 11 d è disposto in corrispondenza della faccia opposta.
In particolare, il secondo ed il terzo corpo 11 b e I le sono simmetrici rispetto ad un asse di simmetria del primo corpo I la, e distanziati tra loro di uno spazio sostanzialmente pari alle dimensioni laterali del quarto corpo 1 ld; quest’ultimo è disposto sulla opposta faccia sostanzialmente in corrispondenza della proiezione dello spazio tra tali secondo e terzo corpo 1 lb e I le.
In pratica, i bordi laterali sagomati ad arco di cerchio 12 del secondo, terzo, e quarto corpo l lb, I le, l ld si sviluppano in serie a raddoppiare la superficie del bordo laterale del primo corpo 1 la lungo lo sviluppo dell’arco di cerchio dello stesso primo corpo I la aumentando così la superficie di bloccaggio trasversale della tubazione; vantaggiosamente, il quarto corpo l ld è disposto sulla faccia del primo corpo I la opposta a quella su cui sono presenti il secondo ed il terzo corpo l lb e I le, aumentando in questo modo la superficie di bloccaggio della tubazione anche in direzione dell’asse della tubazione stessa.
Il bordo laterale 12 del primo corpo 1 la è pari preferibilmente ad almeno il 40% della circonferenza esterna della tubazione tubo da bloccare.
I corpi 1 lb, I le e 11 d sono fissati al primo corpo I la tramite dei rivetti strutturali a strappo 15, disposti in fori 16 passanti ricavati su corrispondenti posizioni dei corpi stessi.
Come visibile dalle figure, i corpi 1 lb, I le e 11 d sono distanziati dal primo corpo 11 a tramite degli elementi distanziatori 17, quali ad esempio degli anelli disposti sui rivetti 15.
Come visibile nelle figure, i corpi 11 presentano degli scarichi passanti 18 che hanno lo scopo di alleggerire la struttura.
Come detto, il primo corpo 1 la presenta una profondità radiale maggiore rispetto agli altri tre corpi 11 b, I le e 11 d; il primo corpo I la presenta quindi una fascia perimetrale 19 che sborda rispetto alla sagoma dei tre corpi 1 lb, l ic e 1 ld in direzione opposta rispetto ai bordi laterali sagomati ad arco di cerchio 12.
Tale fascia perimetrale 19 è la porzione di inserimento del riduttore aH’intemo di una cava definita in una corrispondente ganascia della morsa a cui va applicato il riduttore stesso.
In figura 4 è mostrata una morsa 20 con applicato un riduttore secondo il trovato, indicato con IOa, che presenta una struttura analoga a quella ora descritta ma con diametro di riduzione minore rispetto a questa; la cava per l’inserimento della fascia perimetrale 19 è indicata con 21.
In particolare, i bordi laterali più estremi dei tre corpi 11 b, I le e 11 d appoggiano sulla superfìcie originaria della morsa, garantendo così maggiore stabilità al riduttore.
Così come descritto, il riduttore 10 presente in pratica una superficie concava parzialmente cilindrica 14 che è definita dalla superficie dei bordi sagomati ad arco di cerchio 12 dei corpi 11 .
Tale superficie 14 è discontinua, in quanto i corpi 11 sono distanziati tra loro; gli spigoli dei bordi sagomati ad arco di cerchio 12 fungono in pratica da rigature che aumentano la tenuta del riduttore sulla tubazione.
La particolare disposizione dei corpi 11 (il primo corpo 1 1 a centrale, di ampiezza angolare maggiore, e gli altri corpi l lb, I le, 11 d disposti alternati sulle facce del primo corpo) permette di aumentare la superficie di tenuta sulla tubazione sia in direzione trasversale alla tubazione che in direzione assiale alla tubazione.
Il riduttore è in acciaio, quindi presenta una ottima resistenza strutturale, ma, al contempo, essendo realizzato tramite taglio al laser di lastre, presenta una struttura leggera in quanto i singoli corpi presentano spessore ridotto e sono alleggeriti.
Nelle figure 5, 6 e 7, è mostrata una seconda forma realizzativa di riduttore secondo il trovato.
In questo caso, il riduttore, indicato con 100, comprende due corpi 111, sostanzialmente uguali, ricavati da lastra metallica, disposti tra loro parallelamente ed accoppiati solidalmente l’uno all’altro; vantaggiosamente, i due corpi 1 11 sono ricavati da lastre di acciaio tramite taglio laser.
Anche in questo caso, secondo il medesimo concetto inventivo sopra esposto, i due corpi 1 11 presentano rispettivi bordi laterali sagomati ad arco di cerchio 112 secondo un medesimo raggio di curvatura; i due corpi 11 1 sono tra loro accoppiati in maniera tale che i centri di curvatura dei bordi laterali sagomati ad arco di cerchio 112 sono tutti disposti su di un medesimo asse a definire in pratica una superficie concava parzialmente cilindrica 114, discontinua, che perviene al bloccaggio delle tubazioni in cooperazione con una analoga superficie definita su di un complementare contrapposto riduttore disposto su di una ganascia opposta a quella su cui è disposto il riduttore in descrizione.
Anche in questo caso i corpi 111 presentano una sagoma a settore di corona circolare; i bordi laterali sagomati ad arco di cerchio 112 si sviluppano per un’ampiezza di arco di cerchio pari preferibilmente ad almeno il 40% della circonferenza esterna della tubazione da bloccare.
I corpi 111 sono tra loro fissati e distanziati tramite degli elementi distanziatori 117 costituiti ciascuno da una boccola 118 dotata assialmente di un foro passante 119, che presenta alle estremità dei ribassamenti anulari 120 definenti rispettive porzioni pemiformi 121 e spallamenti 122.
Ciascuna porzione pemiforme 121 è inserita in un complementare foro passante 123 ricavato sul corrispondente corpo 111; quest’ultimo va in battuta sul rispettivo spallamento 122.
Ciascuna porzione pemiforme 121, è allargata tramite punzoni per permettere un collegamento stabile al corpo 111 (in figura 7 tale deformazione plastica della porzione pemiforme 121 non è mostrata).
Delle boccole 118, tre boccole 118a sono disposte in prossimità dei bordi laterali ad arco di cerchio 112 dei corpi 11.
Vantaggiosamente, la superficie laterale di ciascuna boccola 118a compresa tra gli spallamenti 122 presenta delle rigature circonferenziali 124 parallele allo sviluppo curvo degli stessi corpi 111; le creste di tali rigature circonferenziali 124 sporgono (o, al limite, sono tangenti) dalla superficie concava parzialmente cilindrica 114, favorendo in questo modo il bloccaggio delle tubazioni.
Si è in pratica constatato come il trovato così descritto porti a soluzione i problemi evidenziati nei tipi noti di riduzioni per morse di bloccaggio di tubazioni; in particolare con il presente trovato si è realizzato un riduttore di morse di bloccaggio di tubazione che presenta una struttura in acciaio alleggerita, di peso paragonabile a riduttori monolitici ricavati da fusioni di alluminio.
Vantaggiosamente, anche la metodica produttiva è estremamente semplice, in quanto consiste in pratica nel taglio al laser di lastre di acciaio per ricavare corpi di bloccaggio opportunamente sagomati ad arco di cerchio, e nel collegamento di tali corpi; tale metodica risulta sicuramente più economica di una produzione di riduzioni ricavate da fusioni monoblocco.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l’uso specifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati acclusi al solo scopo di aumentare l’intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull’ interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Riduttore per morse di bloccaggio di tubazioni, particolarmente ma non esclusivamente utile nelle operazioni di saldatura di spezzoni di tubazioni in materia plastica tramite polifusione della porzione di testa, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due corpi (I la, 11 b, I le, l ld, 111) ricavati da lastra metallica disposti parallelamente tra loro, detti almeno due corpi (I la, 11 b, I le, l ld, 111) presentando rispettivi bordi laterali sagomati ad arco di cerchio (12, 112) secondo un medesimo raggio di curvatura, i centri di curvatura di detti bordi laterali sagomati ad arco di cerchio (12, 112) essendo tutti disposti su di un medesimo asse (13) a definire una superficie concava parzialmente cilindrica (14, 114), discontinua, atta al bloccaggio delle tubazioni in cooperazione con una analoga superficie definita su di un complementare contrapposto riduttore.
  2. 2) Riduttore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere elementi distanziatori (17, 117) di detti almeno due corpi (I la, 1 lb, I le, l ld, 111) nella direzione di detto asse (13).
  3. 3) Riduttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti almeno due corpi (I la, 1 lb, I le, l ld, 111) presentano il medesimo spessore.
  4. 4) Riduttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti almeno due corpi (I la, 1 lb, I le, l ld, 111) presentano una sagoma a settore di corona circolare.
  5. 5) Riduttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti almeno due corpi (I la, 11 b, I le, I ld, 111) sono realizzati mediante taglio laser di lastre metalliche.
  6. 6) Riduttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti almeno due corpi (I la, l lb, I le, I I d) sono reciprocamente fissati tramite dei rivetti strutturali a strappo (15), disposti in fori (16) passanti ricavati su corrispondenti posizioni degli stessi detti almeno due corpi (I la, l lb, I le, 1 ld).
  7. 7) Riduttore, secondo le rivendicazioni 2 e 6, caratterizzato dal fatto che detti elementi distanziatori 17 sono degli anelli disposti sui detti rivetti (15).
  8. 8) Riduttore, secondo una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 5, caratterizzato dal fatto che detti almeno due corpi (111) sono tra loro fissati e distanziati tramite detti elementi distanziatori (117) costituiti ciascuno da una boccola (118, 118a) dotata assialmente di un foro passante (119), detta boccola (118, 118a) presentando alle estremità dei ribassamenti anulari (120) definenti rispettive porzioni pemiformi (121) e spallamenti (122), ciascuna detta porzione perni forme (121) essendo inserita in un complementare foro passante (123) ricavato sul corrispondente detto corpo (111), quest’ultimo essendo in battuta sul rispettivo detto spallamento (122), ciascuna detta porzione pemiforme (121) essendo allargata tramite punzoni per permettere un collegamento stabile al detto corpo (111).
  9. 9) Riduttore, secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che almeno una (1 18a) di dette boccole (118) è disposta in prossimità dei detti bordi laterali ad arco di cerchio (112) dei corpi detti (111), la superficie laterale di detta almeno una boccola ( 118 a) compresa tra i detti spallameli (122) presentando delle rigature circonferenziali (124) parallele allo sviluppo curvo dei detti almeno due corpi (111), le creste di dette rigature circonferenziali (124) sporgendo, o al limite essendo tangenti, dalla detta superficie concava parzialmente cilindrica (114).
  10. 10) Riduttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti almeno due corpi (I la, 1 lb, I le, 1 ld) presentano degli scarichi passanti (18) di alleggerimento.
  11. 11) Riduttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno tre di detti corpi (I la, l lb, I le, l ld, 111), un primo corpo (I la) di detti almeno tre corpi (I la, l lb, Ile, l ld, 111) sviluppandosi per un’ampiezza di arco di cerchio maggiore rispetto agli altri due corpi (l lb, I le), questi ultimi essendo fissati in corrispondenza di una faccia di detto primo corpo (I la).
  12. 12) Riduttore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere un quarto corpo (l ld) disposto in corrispondenza della faccia opposta di detto primo corpo (I la) rispetto a quella in corrispondenza della quale sono fifissati detto secondo corpo (1 lb) e detto terzo corpo (I le).
  13. 13) Riduttore, secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che il detto primo corpo (I la) presenta una profondità radiale maggiore rispetto agli altri corpi (1 lb, 1 le, 1 ld).
  14. 14) Riduttore, secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che il detto primo corpo (I la) è simmetrico rispetto ad un proprio asse mediano, detti secondo e terzo corpo (llb, Ile) essendo simmetrici rispetto all’asse di simmetria del detto primo corpo (1 la) e distanziati tra loro di uno spazio sostanzialmente pari alle dimensioni laterali del detto quarto corpo (l ld), quest’ultimo essendo disposto sulla opposta faccia di detto primo corpo (I la) rispetto a quella su cui sono fissati i detti secondo e terzo corpo (llb, I le), sostanzialmente in corrispondenza della proiezione dello spazio tra gli stessi detti secondo e terzo corpo (l lb, I le).
  15. 15) Riduttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti secondo, terzo e quarto corpo (Ila, l lb, I le, l ld) sono fissati al detto primo corpo (I la) tramite dei rivetti strutturali a strappo (15), disposti in fori (16) passanti ricavati su corrispondenti posizioni degli stessi detti corpi (I la, l lb, I le, l ld).
  16. 16) Riduttore, secondo una o più delle rivendicazioni dalla 13 alla 15 , caratterizzato dal fatto che il detto primo corpo (I la) presenta fascia perimetrale (19) sbordante rispetto alla sagoma dei detti secondo terzo, e quarto corpo (l lb, I le e l ld) in direzione opposta rispetto ai detti bordi laterali sagomati ad arco di cerchio (12), detta fascia perimetrale (19) essendo atta all’ inserimento all’ interno di una cava definita in una corrispondente ganascia della morsa a cui va applicato il riduttore stesso.
  17. 17) Riduttore, secondo una delle rivendicazioni dalla 1 alla 9, caratterizzato dal fatto che la lunghezza dei detti bordi laterali sagomati ad arco di cerchio di detti almeno due corpi (111) sono sostanzialmente uguali.
  18. 18) Riduttore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere due di detti corpi (111) sostanzialmente uguali tra loro.
  19. 19) Riduttore per morse di bloccaggio di tubazioni, particolarmente ma non esclusivamente utile nelle operazioni di saldatura di spezzoni di tubazioni in materia plastica tramite polifusione della porzione di testa, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.
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