ITPD20060204A1 - Banco per la distribuzione di farmaci in compresse nei blister personali - Google Patents

Banco per la distribuzione di farmaci in compresse nei blister personali Download PDF

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ITPD20060204A1
ITPD20060204A1 ITPD20060204A ITPD20060204A1 IT PD20060204 A1 ITPD20060204 A1 IT PD20060204A1 IT PD20060204 A ITPD20060204 A IT PD20060204A IT PD20060204 A1 ITPD20060204 A1 IT PD20060204A1
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Description

“BANCO PER LA DISTRIBUZIONE DI FARMACI IN COMPRESSE NEI BLISTER PERSONALI.”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un banco per la distribuzione di farmaci in compresse nei blister personali di assistiti.
Il banco di cui trattasi è destinato ad essere impiegato in residenze ospedaliere ed in particolare in case di riposo allo scopo di fornire mediante particolari contenitori blister personali la dose giornaliera di farmaci ai pazienti.
Pertanto, la presente invenzione si inserisce nel settore industriale della produzione di macchine a scopo sanitario nonché nel settore dei servizi sanitari e di case di riposo. Come è noto, la distribuzione di farmaci ad esempio in una casa di riposo richiede che per ciascun paziente venga preparato ogni giorno un blister personale contenente le diverse pastiglie che devono essergli somministrate durante la giornata.
La preparazione del blister personale deve ovviamente essere rispettosa della prescrizione medica e può richiedere la manipolazione di numerose confezioni di farmaci, per il suo completamento. Inoltre, in una casa di riposo con numerosi pazienti gli operatori devono gestire decine o centinaia di blister personali.
Errori nella somministrazione dei farmaci possono comportare conseguenze molto gravi per i pazienti. Gli errori possono riguardare Γ interpretazione delle prescrizioni mediche, la preparazione dei blister personali, la somministrazione ai pazienti ovvero la corretta associazione dei blister personali e quindi dei farmaci ai pazienti.
Ulteriori importanti problematiche legate alla somministrazione dei farmaci riguardano il controllo delle scadenze di utilizzo, dichiarate dal produttore e per cui ne è interdetto l’utilizzo oltre una certa data, la gestione delle scorte a magazzino, il monitoraggio dell’attività di distribuzione dalla prescrizione medica alla preparazione dei blister personali fino alla somministrazione ai pazienti. Il monitoraggio si rende necessario sia a scopo statistico e diagnostico su tutti gli aspetti connessi alla verifica dell’esito della somministrazione del farmaco al paziente, sia a scopo di rilevare ed attribuire correttamente responsabilità dovute ad una errata distribuzione dei farmaci.
Attualmente come è noto, una volta che il medico ha redatto la prescrizione per ciascun singolo paziente, è necessario che un operatore provveda quotidianamente alla preparazione dei blister personali prelevando i farmaci dagli armadi e riponendoli nelle quantità prescritte nei singoli scompartì in cui è suddiviso il blister personale per la somministrazione dei farmaci alle diverse ore della giornata.
I dati del paziente sono normalmente indicati con una etichetta sul blister personali, cosicché una volta preparato, quest’ultimo possa correttamente essere portato correttamente al paziente generalmente da un altro operatore che si preoccuperà anche della somministrazione dei farmaci.
Nella pratica questo procedimento di somministrazione si è dimostrato non scevro di importanti inconvenienti.
Un primo inconveniente risiede nel fatto che non vi è alcuna garanzia che il primo operatore interpreti correttamente la prescrizione del medico, che come è noto soventemente risulta essere scritta in grafìa poco chiara. Inoltre e soprattutto non vi è garanzia che lo stesso operatore inserisca i diversi tipi di farmaci nei blister personali associandoli correttamente ai pazienti, cosi come nessuna garanzia esiste che venga rispettata la posologia prescritta o l’ora di somministrazione separando i farmaci correttamente negli adibiti scompartì del blister personale.
Non essendo generalmente previsto alcun controllo, il monitoraggio della attività non è possibile neppure attribuire, in caso di errore, responsabilità individuali ed individuare rimedi all ’errore su basi certe.
Un secondo inconveniente, forse ancora più grave del primo, risiede nel fatto che un operatore può erroneamente somministrare i farmaci dei blister personali a pazienti diversi da quelli a cui il blister personale era destinato. Infatti non esiste attualmente alcun impedimento affinché ciò non avvenga e quindi, specialmente se l’operatore non conosce per nome i pazienti ovvero in strutture molto grandi è tutt’alto che improbabile la somministrazione di farmaci a pazienti sbagliati.
Un terzo inconveniente riscontabile nei procedimenti di distribuzione dei farmaci adottati a tutt’oggi nelle case di riposo riguarda le modalità di approvvigionamento delle scorte di farmaci negli armadi e di controllo delle relative scadenze.
Le scorte a magazzino vengono attualmente gestite per la maggior parte dei farmaci con riferimento al singolo paziente prevedendo ima scorta sufficiente al fine di scongiurare il rischio di terminare il farmaco.
Questo metodo di stoccaggio dei farmaci richiede di immagazzinare un grande quantità di farmaci in armadi generalmente ingombranti e comporta di impegnare un notevole lasso di tempo del personale per verificare le effettive scadenze ed evitare che si utilizzino farmaci scaduti.
Pertanto attualmente, nelle case di riposo si assiste ad un importante immagazzinamento di scorte di farmaci ed il tempo richiesto per la verifica delle relative scadenze incide sul rendimento dell’intero servizio rappresentando un costo non trascurabile. Nella letteratura sanitaria si possono inoltre riscontrare sempre più frequentemente richiami ad errori nella distribuzione dei farmaci con gli effetti estremamente gravi che si possono immaginare. A tutto ciò si deve aggiungere che nella maggioranza dei casi, non esiste di fatto un monitoraggio sistematico di tutte le attività connesse all’impiego dei farmaci che possa portare ad analisi tecniche sui risultati e ad individuare comportamenti sbagliati e responsabilità.
Attualmente pertanto, nelle case di riposo per anziani, la qualità del servizio della distribuzione dei farmaci è unicamente demandata all’abilità e serietà degli operatori di agire con attenzione e disciplina senza che vi sia tuttavia un effettivo controllo sul loro operato.
Il brevetto EP 208029 descrive una apparecchiatura per la distribuzione di farmaci in pillole che risolve solo in parte gli inconvenienti sopra citati. Essa prevede di predisporre degli scompartì montati uno sopra all’ altro, in cui le pillole da erogare sono contenute in strisce di cartone alloggiate in scanalature. È prevista una unità di distribuzione dei farmaci montata su di un carrello, controllato da un calcolatore e mobile tra gli scompartì grazie all’impiego di cremagliere. Opportuni mezzi di presa dell’unità di distribuzione consentono il prelevamento dalle strisce delle pillole che poi vengono lasciate cadere su di un nastro trasportatore per essere condotte fino ad un vassoio. Quest’ultimo viene spostato verso una stazione di controllo ove un operatore può verificare la correttezza del prelievo su di un monitor.
Questa apparecchiatura non consente un controllo manuale sul singolo farmaco e ha dei costi evidentemente elevati.
Esistono sul mercato numerose altre soluzioni di apparecchiature che prevedono lo stoccaggio dei farmaci all’ interno di contenitori e quindi opportuni mezzi per andare a prelevare le pillole dai suddetti contenitori ad esempio mediante coclee tramogge, contatori di pillole ed altro.
Tali apparecchiature consentono in sostanza la distribuzione di compresse apartiredaun magazzino già rifornito e costituito da contenitori di un elevato numero di compresse. Questo metodo di immagazzinamento non è accettato da molti sistemi sanitari nazionali che esigono che le compresse rimangano contenute in blister di confezione sigillati fino al momento del loro utilizzo. Esse per tale ragione richiedono mezzi di movimentazione e di prelievo delle pillole piuttosto complessi ed economicamente assai costosi. Per contro il numero di tipologie di farmaci è materialmente limitato
Inoltre questi sistemi non offrono sufficienti garanzie che i farmaci vengano poi somministrati correttamente al paziente attraverso il blister personale a lui destinato. In questa situazione, scopo essenziale del presente trovato è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle apparecchiature di tipo noto, mettendo a disposizione un banco per la distribuzione di farmaci in blister personali che sia particolarmente sicuro offrendo per i pazienti le più ampie garanzie che i farmaci prescritti risultino correttamente somministrati ai pazienti interessati.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un banco per la distribuzione di farmaci in compresse nei blister personali che non sia limitato nel numero di tipi di farmaci.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un banco per la distribuzione di farmaci in compresse nei blister personali che consenta inoltre di eliminare o di ridurre al minimo il tempo per la verifica ed il ritrovamento dei farmaci in scadenza. Ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un banco per la distribuzione di farmaci in compresse nei blister personali che consenta di monitorare l’intera attività di somministrazione per ridurre le probabilità di errori e per attribuire correttamente le responsabilità in caso che questi avvengano.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un banco per la distribuzione di farmaci in compresse nei blister personali che sia semplice ed operativamente del tutto affidabile.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano ima forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa in cui:
- la figura 1 mostra una prospettiva di insieme del banco in ima forma esemplificativa e non limitativa;
- la figura 2 A mostra schematicamente, in una vista frontale, il banco distributore di farmaci in compresse nei blister personali di figura 1;
- la figura 2L mostra schematicamente, in una vista laterale, il banco distributore di farmaci in compresse nei blister personali di figura 1 ;
- la figura 2P mostra schematicamente, in una vista in pianta, il banco distributore di farmaci in compresse nei blister personali di figura 1;
- la figura 3 mostra schematicamente un particolare del banco oggetto dell’ invenzione, relativo ad una Unità Distributrice predisposta sopra la cella di un blister personale. Conformemente alle figure dei disegni allegati, è stato indicato nel suo complesso con 1 il banco distributore di farmaci oggetto del presente trovato.
Esso banco comprende una struttura portante 2 appoggiata al terreno, dotata di una stazione operativa centrale in cui un addetto potrà collocarsi seduto o in piedi per le operazioni di caricamento dei blister personali come verrà specificato nel seguito.
Come è noto con il termine blister personale si intende comunemente un contenitore utilizzato per il contenimento di prodotti farmaceutici, ottenuto mediante processo di termoformatura di un film in PVC o altra resina e dotato di alcuni scoparti per contenere i farmaci da somministrare nei diversi momenti della giornata (tipicamente 4 scomparti relativi a mattino, mezzogiorno, pomeriggio e sera).
È previsto un piano di appoggio 3 che si estende con due tratti a destra ed a sinistra dell’operatore. Su tale piano 3 potranno essere posizionate vasche o cassette in plastica 8 per contenere ad esempio a destra le confezioni di farmaci ancora da utilizzare ed a sinistra quelle già utilizzate ancorché aventi ancora farmaci al loro interno.
Per terra un apposito cestino consentirà di raccogliere le confezioni di farmaci esaurite. Al di sotto del piano di appoggio 3 e per tutta l’estensione della struttura portante 2 sono disposte affiancate su più livelli numerose celle di contenimento 4, ciascuna delle quali è univocamente associabile ad un unico blister personale di un paziente attraverso una chiave meccanica, elettrica o elettronica. Il blister personale viene inserito nella cella per essere caricato, nei suoi diversi scomparti, con i farmaci previsti nella scheda di terapia del paziente, dopo essere stato rifornito delle compresse, viene estratto dalla cella e portato al paziente per la somministrazione.
Un segnale visivo o sonoro determinato ad esempio da un contatto elettrico consente di evidenziare un mancato inserimento di un blister personale ovvero un inserimento sbagliato. Preferibilmente, la presenza di led accesi indicherà che il blister personale è in posizione sbagliata o non è introdotto fino in fondo.
Ciascun blister personale è in altre parole strettamente personale, riporta i dati del paziente, un suo numero identificativo ed eventualmente un RFi (Radio Frequency idintification) o un codice a barre e può entrare esclusivamente nella propria cella.
Solo quando i blister personali sono tutti posizionati nella rispettiva cella, l’elaboratore consente di avviare il procedimento di distribuzione dei farmaci.
Il banco 1 dispone di una unità di riconoscimento 5 in grado di leggere il codice a barra riportato sulle confezioni dei farmaci per identificarne la tipologia.
Tale unità 5 potrà essere costituita da un lettore in forma di penna ottica o pistola ovvero potrà essere incassata all’interno del piano di appoggio protetta dietro una superfìcie trasparente orizzontale su cui appoggiare le confezioni per la loro identificazione.
Direttamente sulla struttura di supporto 2 ovvero in semplice connessione remota sarà inoltre previsto un elaboratore elettronico 6 dotato di monitor 7 preferibilmente disposto di fronte alla postazione operativa.
L’elaboratore elettronico è in comunicazione con l’unità di riconoscimento 5 ed è provvisto di una banca dati in cui sono archiviate: - le informazioni sui farmaci per principio attivo, nome commerciale, e per confezione con indicazioni della scadenza e del numero di pastiglie contenute; le informazioni degli ospiti con le relative schede di terapia aggiornate continuamente dal medico curante.
In accordo con una soluzione preferita della presente invenzione il data base contiene anche il magazzino elettronico di tutti i farmaci in giacenza presso la casa di riposo. Allo scopo attraverso l’unità di lettura 5iene realizzato il caricamento di tutte le confezioni di farmaci che risultano pertanto elettronicamente archiviate. In questo modo come si comprenderà nel seguito è sempre possibile avere la situazione del magazzino in tempo reale in modo da verificare in qualunque momento la quantità di scorte presenti. Nel seguito, una volta descritto il procedimento di distribuzione dei farmaci verranno indicate anche tutte le possibilità operative che possono essere evidenziate dall’elaboratore elettronico.
Operativamente, l’elaboratore elettronico consente, in fase di distribuzione (o scarico) delle compresse, di visualizzare per ciascun farmaco identificato dall’unità di riconoscimento S, la lista di pazienti per cui esso è prescritto.
In posizione comodamente raggiungibile dalla postazione operativa è possibile accedere ad un introduttore 9 dotato di una apertura 10 in cui inserire i farmaci in compresse singolarmente secondo la sequenza operativa evidenziata nel monitor 7.
Preferibilmente, l’introduttore 9 è costituito da un braccio tubolare cavo incernierato con asse verticale alla struttura di supporto 2 al di sopra del piano di lavoro 3 così da consentire all’operatore di introdurre le pastiglie nella apposita apertura 10 sia da destra che da sinistra.
Opportuni mezzi di trasporto provvedono a trasferire i farmaci introdotti nella apertura 10 fino ai blister personali dei pazienti corrispondentemente visualizzati secondo la sequenza operativa nel monitor 7 (in relazione al fatto che l’operatore sia destro o mancino) per cui Γ introduttore può considerarsi brandeggiabile.
I mezzi di trasporto comprendono ima pluralità di condotti di trasferimento fissi 11, ciascuno dotato di una prima estremità 22 suscettibile di ricevere i farmaci attraverso un selezionatore mobile 13 che a sua volta li riceve dall’apertura 10 dell’introduttore 9 , e di una seconda estremità 12 associata ad un corrispondente blister personale.
Più in dettaglio, il selezionatore mobile 13 è formato da un carrello 14 spostabile scorrevolmente lungo l’estensione longitudinale Y del banco 1 su di una rotaia o guida 15 fissata alla struttura di supporto 2. Diversamente il selezionatore, in accordo con un’altra forma realizzativa potrà prevedere l’impiego di un organo di distribuzione mobile atto a convogliare le compresse ai condotti di trasferimento disposti con le aperture preferibilmente su di una circonferenza.
I mezzi di movimentazione del selezionatore mobile possono essere molteplici tutti alla portata del tecnico del settore, come ad esempio un motore controllato da un encoder e collegato al carrello mediante mezzi di trasmissione flessibili a cinghia.
La movimentazione del carrello deve comunque essere abbastanza precisa in quanto deve consentire a quest’ultimo di fermarsi in posizioni indicative dei pazienti e cioè al di sopra delle seconde estremità 22 dei condotti di trasferimento 11 corrispondenti ai blister personali selezionati. In corrispondenza di tali posizioni sono predisposti cartellini luminosi trasparenti 23, riportanti i numeri ed i dati dei pazienti, i quali vengono illuminato da un apposito proiettore 50 montato sul carrello 14. pertanto, l’operatore può controllare anche visivamente che il paziente indicato sul monitor sia effettivamente quello individuato dal selezionatore mobile 13.
Il carrello 14 è dotato di un micro-serbatoio 16 per il contenimento del farmaco ricevuto dall’introduttore 9 ed è inferiormente provvisto di un otturatore 17 per rilasciare lo stesso farmaco al di sopra del condotto di trasferimento 11 corrispondente al blister personale del paziente destinato a ricevere il farmaco secondo la sequenza operativa visualizzata. L’otturatore 17 è comandato dall’elaboratore 6 per trattenere il farmaco ricevuto dall’introduttore 9 fintanto che il serbatoio 16 non risulta posizionato sopra all’apertura associata alla seconda estremità della condotta di trasferimento 11 , corrispondente al blister personale del paziente a cui è destinato il farmaco.
La seconda estremità 12 di ciascun condotto di trasferimento 11 porta meccanicamente ed operativamente associata una unità distributrice a più posizioni di giornata 25, atta a introdurre i farmaci nello scomparto del blister personale previsto dalla sequenza operativa. Dopo che il farmaco viene rilasciato a seguito dell’apertura dell’otturatore 17, ad esempio costituito da una valvola elettromagnetica, esso arriva nella unità distributrice a più posizioni di giornata 25, ove un apposito rilevatore 26 segnala l’avvenuto passaggio nella seconda estremità 12 del condotto di trasferimento e la sua entrata nel blister personale. Una volta che il singolo farmaco è stato inserito nell’introduttore 9, un apposito blocco 24 provvedere a chiuderne l’apertura 10 onde evitare l’inserimento di un nuovo farmaco prima che il precedente sia giunto a destinazione.
L’arrivo del farmaco nel blister personale, segnalata dal rilevatore di passaggio 26, consente all’elaboratore 6 di passare al farmaco successivo comandando l’apertura dell’otturatore 24. Come si può osservare in figura 3 l’unità distributrice a più posizioni di giornata 25 è provvista di un deviatore 70 costituito da un condotto dotato di una estremità superiore 71 , atta a ricevere la compressa dalla seconda estremità 12 del condotto di trasferimento 11 , e di una estremità inferiore 72 associabile selettivamente a differenti canali di espulsione 73 volti ad indirizzare la compressa nei differenti scompartì del blister. Allo scopo, il deviatore 70 è imperniato all’interno dell’unità distributrice 25, ed è movimentabile mediante un attuai ore, a ruotare attorno ad un albero 80 tra differenti posizioni angolari atte ad indirizzare la compressa verso i differenti canali di espulsione 73 e quindi verso i differenti scompartì del blister. L’attuatore - non illustrato in dettaglio nelle allegate figure in quanto di per sé realizzabile con differenti cinematismi alla portata del tecnico del settore, e tutti rientranti nell’ambito di tutela della presente privativa - comanda simultaneamente, su disposizione del sistema informatico, il deviatore 70 di tutte le unità distributrici 25, affinché con un movimento angolare si orienti per indirizzare la compressa verso lo scomparto del blister previsto per il suo arrivo.
Vantaggiosamente, potrà essere previsto un led rosso di attesa che si commuta in verde al’arrivo del farmaco nel blister personale indicando l’apertura del blocco 24 posto ad intercettazione dell’ introduttore 9 e quindi la possibilità di introdurre una nuova compressa. Più chiaramente, il banco 1 finora descritto dal punto di vista per lo più strutturale si presta ad un funzionamento come qui di seguito specificato.
Un operatore prende da una delle vasche 8 alla sua destra una confezione di farmaci che porta alla lettura da parte della unità di riconoscimento 5. Conseguentemente sul monitor 7 appare il nome del farmaco e l’elenco numerato degli ospiti che richiedono tale farmaco nella loro scheda di terapia. In evidenza, sul monitor è indicato il numero di farmaci richiesti cosi da consentire all’operatore di andare eventualmente in magazzino farmaci per prelevarne la quantità mancante. L’operatore inserisce quindi la compressa di un farmaco nell’introduttore 9 sfondandone con i guanti il blister di confezione, e rileva mediante l’illuminazione del cartellino 23 che il selezionatore mobile 13 si è correttamente posizionato per scaricare il farmaco nella condotta 11 del blister corrispondente al paziente visualizzato.
Una volta che la compressa raggiunge il blister personale opportunamente dirottata dai mezzi di smistamento nello scomparto indicato dalla sequenza operativa, una ulteriore indicazione luminosa (preferìbilmente un lampo di luce sovrapposto alla illuminazione già presente e statica del cartellino) ed un segnale acustico fanno rilevare il completamento dell’operaizone di carico del farmaco e l’elaboratore passa allo step successivo richiedendo l’introduzione di un altro farmaco per lo stesso od un altro paziente.
L’operatore procede così fino a che ha completato la distribuzione di quel farmaco come richiesta dalle schede terapia di tutti gli ospiti.
L’operatore prende quindi un secondo tipo di farmaco ne fa leggere il codice a barre dall’unità di riconoscimento 5 e procede, come fatto prima, fino ad esaurimento delle richieste per tale nuovo farmaco.
L’operatore ripete quindi queste operazioni per tutte le confezioni di farmaci contenute nelle vasche 8. In questo modo se nelle vasche 8 erano stati considerati tutti i possibili farmaci richiesti nelle schede terapie l’operatore ha terminato. Altrimenti, l’elaboratore elettronico 6 evidenzia a video i farmaci ancora mancanti da distribuire per terminare le operazioni di riempimento dei blister personali.
L’elaboratore elettronico 6 consentirà quindi attraverso una apposita stampante 40 di stampare ad esempio: l’elenco dei medicinali scaricati nei blister personali; l’elenco dei blister personali carichi generati, con il nome dell’ospite e l’elenco dei medicinali somministrati in quel giorno divisi per scompartì. Le funzioni di caricamento elettronico per la gestione informatizzata del magazzino consentiranno inoltre ad esempio di produrre stampe relative a: richieste di farmaci secondo quantità calcolate in base ai consumi (calcolo a scorta minima) e quindi volte a immagazzinare una scorta ridotta di farmaci; elenchi delle confezioni di farmaci in scadenza ecc.
Durante il caricamento dei farmaci vengono rispettati tutti i parametri igienici e di manipolazione. Allo scopo il singolo farmaco viene prelevato dalle confezioni solo al momento dell’inserimento nell’introduttore al fine di evitare esposizioni in luoghi con possibili contaminazioni. All 'interno del banco i farmaci sono comunque da ritenersi in ambienti protetti essendo i condotti realizzati in teflon o in una resina compatibile ai farmaci e ambiente di aria filtrata ed in leggera sovrapressione.
I mezzi di trasporto 11 provvederanno a convogliare la compressa inserita nell' apertura 10 nell’introduttore 9 fino al blister personale corrispondente al paziente indicato nel monitor 7, attraverso l’unità distributrice a più posizioni di giornata 25.
Vantaggiosamente, il banco oggetto della presente invenzione consente un numero illimitato di tipi di farmaci.
II trovato cosi concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
Ovviamente esso potrà assumere, nella sua realizzazione pratica, anche forme e configurazioni diverse da quelle sopra illustrate senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione. Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le forme, le dimensioni ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Banco per la distribuzione di farmaci in compresse nei blister personali, il quale comprende una struttura portante appoggiabile a terra, dotata di una stazione operativa; una pluralità di celle di contenimento, supportate da detta struttura portante, ciascuna delle quali essendo suscettibile di alloggiare amovibilmente almeno un blister personale univocamente associabile ad un paziente; una unità di riconoscimento delle confezioni per identificare i farmaci in esse contenuti; un elaboratore elettronico dotato di monitor, in comunicazione con detta unità di riconoscimento, provvisto di banca dati in cui sono archiviabili informazioni sui farmaci e sulle relative prescrizioni registrate per i singoli pazienti; detto elaboratore essendo atto a visualizzare per ciascun farmaco identificato da detta unità di riconoscimento, i pazienti per cui esso è prescritto secondo ima sequenza operativa; un introduttore dotato di almeno una apertura in cui inserire i farmaci in compresse singolarmente secondo detta sequenza operativa; mezzi di trasporto per trasferire i farmaci introdotti in detta apertura nei blister personali dei pazienti visualizzati secondo detta sequenza operativa.
  2. 2. Banco secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasporto comprendono una pluralità di condotti di trasferimento fìssi, ciascuno dotato di una prima estremità suscettibile di ricevere detti farmaci attraverso un selezionare mobile che a sua volta li riceve dall’ apertura di detto introduttore e di una seconda estremità associata ad un corrispondente blister personale.
  3. 3. Banco secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto selezionatore mobile è ottenuto con un carrello dotato di un micro-serbatoio per il contenimento dei farmaci ricevuti da detto introduttore e rilasciati al condotto di trasferimento corrispondente al blister personale del paziente destinato a ricevere il farmaco secondo detta sequenza operativa.
  4. 4 Banco secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza di ciascuna prima estremità di ciascun detto condotto di trasferimento è posizionato un indicatore riportante i dati del paziente corrispondente al blister personale a cui è univocamente associato il condotto.
  5. 5. Banco secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il micro-serbatoio di detto carrello è provvisto di un otturatore normalmente disposto in chiusura per trattenere in detto micro-serbatoio il farmaco ricevuto da detto introduttore, ed azionabile in apertura per rilasciare detto farmaco a detto condotto di trasferimento.
  6. 6. Banco secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto introduttore è provvisto di un otturatore azionabile in apertura per consentire l’inserimento di un farmaco, ed in chiusura per impedire linserimento di una compressa di farmaco.
  7. 7. Banco secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la seconda estremità di detto condotto di trasferimento porta meccanicamente ed operativamente associata una unità distributrice a più posizioni di giornata atta a introdurre i farmaci nel voluto scomparto del blister personale previsto da detta sequenza operativa.
  8. 8. Banco secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun blister personale è inseribile unicamente nella corrispondente cella di contenimento essendo predisposta una chiave di riconoscimento elettronica e/o meccanica per linserimento.
  9. 9. Banco secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi visivi di segnalazione atti ad indicare la correttezza o meno dell’inserimento dei blister personali nelle celle di contenimento.
  10. 10. Banco secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi visivi di segnalazione comprendono un rilevatore di passaggio associato a detta unità distributrice a più posizioni di giornata.
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