ITMO960153A1 - Giunto per un pistone di un omogeneizzatore per alimenti - Google Patents

Giunto per un pistone di un omogeneizzatore per alimenti Download PDF

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ITMO960153A1
ITMO960153A1 IT96MO000153A ITMO960153A ITMO960153A1 IT MO960153 A1 ITMO960153 A1 IT MO960153A1 IT 96MO000153 A IT96MO000153 A IT 96MO000153A IT MO960153 A ITMO960153 A IT MO960153A IT MO960153 A1 ITMO960153 A1 IT MO960153A1
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IT
Italy
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piston
abutment surface
joint
axis
sliding axis
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IT96MO000153A
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English (en)
Inventor
Ercole Barusi
Roberto Catelli
Original Assignee
Bertoli Srl
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Description

DESCRIZIONE
GIUNTO PER UN PISTONE DI UN OMOGENEIZZATORE PER ALIMENTI.
Forma oggetto del presente trovato un giunto per un pistone di un
omogeneizzatore per al imenti .
Il trovato si inserisce nel settore dell’industria alimentare ed è
applicato alle apparecchiature utilizzate per otenere l’omogeneizzazione
di prodotti alimentari.
Gli omogeneizzatori noti essenzialmente comprendono almeno una
pompa a pistone che spinge il prodotto da omogeneizzare attraverso una
stretta apertura di una apposita valvola di omogeneizzazione. Il movimento
del pistone è rettilineo alterno. La sede di scorrimento del pistone è
generalmente realizzata mediante bronzine. Sono previste inoltre delle
tenute per isolare dall’esterno la camera in cui opera il pistone. L’estremità
del pistone che fuoriesce dal corpo dell’omogeneizzatore viene collegata
Officio
ι*η coassialmente, in genere mediante un attacco a vite, allo stelo di un meccanismo dotato di mezzi motori e capace di trasmettere al pistone il movimento alterno.
Tuttavia gli omogeneizzatori noti presentano alcuni problemi ed inconvenienti.
In primo luogo essi devono essere frequentemente smontati per la pulizia, il controllo, la manutenzione delle loro parti interne, in particolare della camera in cui opera il pistone, della sede di scorrimento e delle valvole attraversate dal prodotto alimentare. Ogni volta, le operazioni di smontaggio e rimontaggio delle varie parti degli omogeneizzatori richiedono un tempo considerevole, con conseguente aumento dei costi del prodotto omogeneizzato.
In secondo luogo, in fase di montaggio può succedere che lo stelo di comando si presenti non perfettamente in asse con il pistone al quale deve trasmettere il moto. Anche lievissimi disassamenti, peraltro pressoché inevitabili, possono provocare nell impiego notevoli inconvenienti meccanici per le bronzine e le tenute situate sulla sede di scorrimento del pistone e per il pistone stesso.
Scopo del presente trovato è quello di realizzare un giunto costruttivamente semplice ed economico, capace di ovviare ai sopra citat inconvenienti della tecnica nota.
Un vantaggio del presente trovato è quello di rendere disponibile u giunto per il pistone di un omogeneizzatore che sia rapidamente facilmente risolvibile. Esso permette di effettuare le operazioni d montaggio e smontaggio di un omogeneizzatore in modo estremament agevole.
Un altro vantaggio è quello di eliminare, o comunque ridurre notevolmente, i problemi meccanici sulla sede di scorrimento del pistone legati a disassamenti fra il pistone e lo stelo di comando dal quale il pistone stesso riceve il moto.
Questi scopi e vantaggi ed altri ancora sono tutti raggiunti dal giunto in oggetto, cosi come esso risulta caratterizzato dalle rivendicazioni sotto riportate.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma di realizzazione del trovato in oggetto, illustrata a titolo esemplificativo ma non limitativo nelle allegate figure in cui:
la figura 1 mostra una sezione longitudinale di una parte di un omogeneizzatore avente un pistone al quale è applicato un giunto realizzato in accordo con il trovato;
la figura 2 mostra, in scala ingrandita, un particolare di figura 1 . Facendo riferimento alle suddette figure, con 1 si è complessivamente indicata un omogeneizzatore, costituito essenzialmente da una pompa a pistoni, dotata di un corpo 2, cavo, che delimita al suo interno un condotto attraversato dal prodotto alimentare nel verso indicato dalle frecce 3. Con 4 si è indicato il pistone dell’omogeneizzatore, scorrevole con asse x-x all’interno di un’apposita sede; il pistone 4 presenta un’estremità che sporge superiormente dal corpo dell’omogeneizzatore 1 e che è prevista per il collegamento con dei mezzi di movimentazione 11 di tipo noto e rappresentati solo in parte; con 5 e 6 si sono indicate, rispettivamente, una valvola di aspirazione e una valvola di mandata; con 7 e 8 si sono indicate, rispettivamente, delle bronzine e delle tenute situate sulla sede di scorrimento del pistone 4; con 9 si è indicata un’estremità inferiore di uno stelo di comando facente parte dei suddetti mezzi di movimentazione 11 del pistone; lo stelo di comando è collegato mediante un meccanismo di tipo noto a dei mezzi motori ed è capace di un movimento rettilineo alterno secondo un asse di movimentazione y-y nominalmente coincidente con l’asse di scorrimento x-x.
Con 10 si è complessivamente indicato un giunto atto a collegare l’estremità 9 dello stelo di comando con il pistone 4.
Il giunto 10 comprende un primo elemento 12 dotato superiormente di un attacco 13, per esempio del tipo a vite, per il collegamento solidale e risolvibile con restremità 9 dello stelo di comando. Il primo elemento 12 presenta una forma flangiata ed è coassiale con l’estremità 9 dello stelo di comando. D primo elemento 12 presenta inferiormente una prima superficie di riscontro 21 piana, normale all’asse di movimentazione y-y ed affacciata verso il basso, che è prevista per interagire a contatto con una estremità 24 superiore del pistone 4, realizzando un primo vincolo unilaterale capace di impedire spostamenti relativi lungo l’asse di scorrimento x-x in un senso fra il primo elemento 12 e il pistone 4. L’estremità 24 superiore del pistone 4 presenta una superficie piana e perpendicolare all’asse di scorrimento x-x.
Il giunto 10 comprende inoltre un secondo elemento 22 costituito nella fattispecie da un anello coassiale al pistone 4 e realizzato in due pezzi semianulari sistemati all inteno di una sede cava 23 anulare predisposta sull’estremità sporgente del pistone 4. In fase di montaggio e smontaggio del giunto 10, i semianelli sono infilabili e sfilabili agevolmente dalla sede cava 23. secondo elemento 22 risulta solidale al pistone 4 per spostamenti nella direzione dell’asse di scorrimento x-x. Inoltre il secondo elemento 22 reca inferiormente una seconda superficie di riscontro 25 piana e normale all’asse di scorrimento x-x, affacciata verso il basso.
E’ previsto un terzo elemento 14, di forma flangiata, sostanzialmente coassiale con il primo elemento 12 e dotato centralmente di un foro passante 19 avente due tratti con diametro diverso, uno più stretto e l’altro più largo, collegati fra di loro da uno spallamento che rappresenta una terza superficie di riscontro 20, piana e rivolta verso l’alto, che interagisce a contatto con la seconda superficie di riscontro 25 in modo da impedire spostamenti relativi fra il pistone 4 e il primo elemento 12 nel senso opposto al primo.
Ώ secondo elemento 22 è situato all inteno del foro passante 19, così come la parte superiore del pistone 4. Il diametro esterno del secondo elemento 22 è compreso fra i diametri dei due tratti (quello più stretto e quello più largo) del foro passante 19 del terzo elemento 14. Inoltre il diametro della parte superiore del pistone 4 è inferiore al diametro del tratto più stretto del foro passante 19.
Il primo elemento 12 e il terzo elemento 14 presentano sulla propria periferia dei mezzi di posizionamento reciproco secondo il piano normale all’asse di movimentazione y-y. Tali mezzi sono costituiti, rispettivamente, da una rientranza 17 anulare e da una sporgenza 18 anulare coniugate l’una all’altra, entrambe estese in altezza secondo l’asse di movimentazione y-y.
Sulla periferia dei due elementi frangiati 12 e 14 sono predisposti dei mezzi di serraggio 15 rapido di tipo noto, risolvibili, costituiti ad esempio da un usuale morsetto, di tipo commerciale, munito di un dado auto bloccante 16. 1 mezzi di serraggio 15 stringono a pacco i tre elementi 12, 25 e 14 nella direzione degli assi x-x e y-y in modo da assicurare il bloccaggio del pistone 4 rispetto ai mezzi di movimentazione 11. In virtù del serraggio, l’insieme costituito dal secondo elemento 22 e dalla parte superiore del pistone 4 risulta bloccata fra il primo elemento 12 e il terzo elemento 14.
Il terzo elemento 14 è conformato e disposto in modo da non presentare, a serraggio effettuato, superfici vincolate, direttamente o indirettamente, con superfici del pistone 4 o del secondo elemento 22 che non siano perpendicolari all’asse di scorrimento x-x. In pratica, il contatto fra il secondo elemento 22 e il terzo elemento 14 avviene soltanto in corrispondenza delle rispettive superfici di riscontro 25 e 20. E’ possibile eventualmente ammettere la presenza di superfici del terzo elemento 14 che siano a contatto con superfici solidali al pistone 4 e che non siano esattamente perpendicolari all’asse di scorrimento x-x, purché tale contatto non determini una situazione di vincolo capace di generare, nel serraggio a pacco del giunto, delle forze di reazione aventi una componente secondo l’asse x-x diversa da zero.
La figura 2 mette in evidenza il fatto che le superfici interne del terzo elemento 14 presentano una distanza (peraltro molto piccola), valutata in direzione radiale rispetto all’asse x-x, dalle superfici laterali del pistone 4 e del secondo elemento 22.
lì pistone 4 interagisce con la superficie di riscontro 21 mediante un vincolo unilaterale che impedisce movimenti relativi in un verso dell’asse di scorrimento x-x; il secondo elemento 22 interagisce con lo spallamelo 20 con un vincolo unilaterale che impedisce movimenti relativi nel verso opposto; entrambi i vincoli non danno luogo a forze di reazione aventi una componente nella direzione dell’asse x-x.
Di seguito viene descritto il montaggio del giunto 10.
Inizialmente il terzo elemento 14 viene infilato sulla parte superiore del pistone 4. Poi le due parti semianulari del secondo elemento 22 vengono inserite nella apposita sede 23 sul pistone 4. Va sottolineato il fatto che a questo punto del montaggio il terzo elemento 14, destinato al collegamento solidale con lo stelo di comando, presenta una certa libertà di movimento in direzione normale all’asse x-x, dal momento che il foro 19 presenta un diametro maggiore della parte superiore del pistone 4. Intanto, con lo stelo di comando in una posizione sollevata, il primo elemento 12 viene solidamente collegato, mediante l’attacco 13 avite, con l’estremità 9 dello stelo di comando medesimo. In seguito l’estremità 9 dello stelo, recante il primo elemento 12, viene abbassata in modo da poter congiungere il primo elemento 12 con il secondo 14. In questa fase il secondo elemento 14 può compiere piccoli movimenti in direzione normale all’asse x-x in virtù dei quali è possibile, anche in presenza di leggeri disassamenti fra il pistone 4 e lo stelo di comando, collegare tali elementi senza far insorgere problemi meccanici nella sede del pistone durante il funzionamento dell omogeneizzatore. Infine vengono stretti i mezzi di serraggio 15 cosi da stringere a pacco i vari elementi del giunto 10 e da rendere solidali fra loro il pistone e il relativo stelo di comando.
Gli elementi 12, 14 e 22 sono strutturati e dimensionati in modo che, a serraggio avvenuto, non vi siano giochi fra il giunto 10 e il pistone 4 nella direzione dell’asse di movimentazione y-y. Il giunto 10 rende il pistone 4 e il relativo stelo di comando perfettamente solidali allo spostamento nella direzione dell’asse del moto.
Lo smontaggio del giunto 10 avviene eseguendo in modo inverso le operazioni di montaggio sopra descritte.
E’ essenziale che all atto del montaggio del giunto 10 vi sia possibilità di adattamento reciproco in direzione normale all’asse x-x fra il terzo elemento 14 (destinato al collegamento solidale con lo stelo di comando) e il secondo elemento 22 (solidale al pistone 4). Nell’esempio descritto ciò è reso possibile dal fatto che l’estremità superiore del pistone 4 presenta un diametro inferiore al diametro del tratto più stretto del foro passante 19 e dal fatto che il diametro esterno del secondo elemento 22 è minore del diametro del tratto più largo del foro 19.
Nel funzionamento, anche nel caso in cui lo stelo di comando non sia perfettamente coassiale con il pistone 4, quest’ultimo scorre all’interno della propria sede in modo del tutto regolare.
Ovviamente al trovato potranno essere applicate numerose altre modifiche di natura pratico-applicativa dei dettagli costruttivi, senza uscire per questo dall ambito di protezione dell'idea inventiva sotto rivendicata.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI Giunto (10) per collegare un pistone (4) di un omogeneizzatore per alimenti (1) con mezzi di movimentazione (11), in cui il pistone (4) è capace di un moto alterno rettilineo secondo un asse di scorrimento (x-x) e i mezzi di movimentazione (1 1 ) sono comandati a compiere un moto alterno rettilineo secondo un asse di movimentazione (y-y) nominalmente coincidente con l’asse di scorrimento (x-x), caratterizzato dal fatto che comprende: un primo elemento (12), solidale con i detti mezzi di movimentazione (11) e dotato di una prima superficie di riscontro (21 ), che interagisce a contatto con una estremità (24) del pistone (4) in modo da impedire spostamenti relativi di quest’ultimo in un primo senso; un secondo elemento (22), solidale con il pistone (4) per spostamenti nella direzione dell’asse di scorrimento (x-x) e dotato di una seconda superficie di riscontro (25); un terzo elemento (14), dotato di una terza superficie di riscontro (20) che interagisce a contatto con la seconda superficie di riscontro (25) in modo da impedire spostamenti relativi del pistone (4) nel senso opposto al primo; mezzi di serraggio (15) risolvibili, atti a stringere reciprocamente a pacco i detti tre elementi (12, 22, 14); il terzo elemento (14) essendo conformato e disposto in modo che, a serraggio avvenuto, esso non presenti superfici a contatto vincolante con il pistone (4) nella direzione dell’asse di scorrimento (x-x).
  2. 2. Giunto secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che il terzo elemento (14) è conformato e disposto in modo che, a serraggio avvenuto, esso non sia a contatto con superfici del secondo elemento (22) che siano dotate di una componente giacente lungo l’asse di scorrimento (x-x).
  3. 3. Giunto secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato da) fatto che la prima superficie di riscontro (21) è piana e normale all’asse di movimentazione (y-y) e che sia l’estremità (24) del pistone (4), sia la seconda superficie di riscontro (25), sono piane e normali all’asse di scorrimento (x-x).
  4. 4. Giunto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il terzo elemento (14) presenta un foro passante (19) dotato di due tratti con diametro diverso uniti dalla terza superficie di riscontro (20), nel foro passante (19) essendo inseriti sia l’estremità (24) del pistone (4), sia il secondo elemento (22).
  5. 5. Giunto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo elemento (12) e il terzo elemento (14) presentano dei mezzi per il posizionamento reciproco secondo il piano normale all’asse di movimentazione (y-y).
  6. 6. Giunto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato da) fatto che il secondo elemento (22) è un anello coassiale al pistone (4) e realizzato in due pezzi alloggiati in una sede cava (23) del pistone stesso.
  7. 7. Giunto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo elemento (12) è fissato ai detti mezzi di movimentazione in modo amovibile
  8. 8. Giunto secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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