ITMO950115A1 - Apparecchiatura per trasportare inabili - Google Patents

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ITMO950115A1 IT000115A ITMO950115A ITMO950115A1 IT MO950115 A1 ITMO950115 A1 IT MO950115A1 IT 000115 A IT000115 A IT 000115A IT MO950115 A ITMO950115 A IT MO950115A IT MO950115 A1 ITMO950115 A1 IT MO950115A1
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Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
APPARECCHIATURA PER TRASPORTARE INABILI.
RIASSUNTO
Una apparecchiatura (1) per trasportare inabili comprende un telaio (2) atto a sostenere un inabile seduto su di una carrozzina (3). L'apparecchiatura (1) si muove, dietro comando, su cingoli (13). Il telaio (2) reca una Impugnatura (4) prevista per consentire la presa ad un accompagnatore disposto alle spalle dell'inabile. L'apparecchiatura (1) è dotata di mezzi per rilevare quando la pendenza del terreno sul quale appoggia l'apparecchiatura stessa supera un angolo (a) limite e per fornire, di conseguenza, un segnale. E' previsto inoltre un dispositivo di allarme che viene attivato dal suddetto segnale. (Fig.1)
DESCRIZIONE
Forma oggetto del presente trovato una apparecchiatura per trasportare inabili.
In particolare si fa riferimento ad una apparecchiatura comprendente un telaio atto a sostenere un inabile seduto su di una carrozzina. L'apparecchiatura è dotata di mezzi per trainare il telaio e la relativa carrozzina su di esso caricata. Tali mezzi comprendono di preferenza una coppia di cingoli avvolti su ruote almeno una delle quali è motorizzata. Sul telaio sono montati un motorino elettrico ed una rispettiva batteria. Il telaio è munito posteriormente di una impugnatura. E' previsto che un accompagnatore dell'inabile afferri l'impugnatura per guidare l'apparecchiatura.
E' già nota una apparecchiatura di questo tipo.
Essa serve per consentire ad inabili di superare barriere architettoniche. In modo specifico essa viene utilizzata come ausilio per il trasporto di inabili su e giù per scale, oppure lungo terreni in forte pendenza, eccetera. L'impiego di una apparecchiatura di questo tipo richiede la presenza di un accompagnatore. Per salire o scendere lungo le scale l'accompagnatore si dispone alle spalle dell'invalido e afferra l'impugnatura. Per superare tratti con forte pendenza, l'apparecchiatura deve essere usata in modo che l'invalido volga la schiena a monte e la fronte a valle. L' accompagnatore attiva, mediante un comando predisposto sull'impugnatura, i cingoli nel verso desiderato (avanti per la discesa, indietro per la salita). Uno dei problemi di queste apparecchiature è rappresentato dal fatto che, se la pendenza è superiore a un certo valore limite (uguale a circa 35° nelle apparecchiature note) e se l'accompagnatore lascia andare l'impugnatura, l'apparecchiatura può ribaltarsi in avanti con il suo carico.
In altre situazioni, ad esempio nell'affrontare salite, l'apparecchiatura può ribaltarsi all'indietro; occorre infatti prevedere l'impiego dell'apparecchiatura anche su brevi tratti di falsopiano con l'invalido che volge la schiena a valle e la fronte a monte; tale evenienza può capitare in quanto non sempre l'accompagnatore o l'invalido si rendono conto di trovarsi su di un falsopiano in leggera pendenza; in tal caso, se la pendenza del falsopiano è superiore ad un certo valore (uguale a circa 3° nelle apparecchiature note) e se l'accompagnatore lascia andare l'impugnatura, l'apparecchiatura può cadere all'indietro con il suo carico.
Un'altra situazione nella quale l'apparecchiatura può ribaltarsi all'indietro si ha quando l'apparecchiatura stessa viene trainata, su apposite ruote coassiali, ad opera di un accompagnatore. Ciò avviene in particolare quando si vogliano effettuare dei trasferimenti veloci in piano. A questo scopo l'accompagnatore, sempre situato alle spalle dell’inabile, fa leva sulla impugnatura spingendo verso il basso e sollevando così la parte anteriore della apparecchiatura. Nel corso di tale operazione le ruote sopra citate fungono da fulcro. L'apparecchiatura viene sollevata quel tanto che basta a disimpegnare i cingoli dal terreno e viene poi spinta a mano, appoggiando sul terreno solo con le ruote. Anche in questo caso, se l'apparecchiatura viene inclinata all'indietro di un angolo superiore al valore limite - uguale, come detto, a circa 3° e viene poi lasciata andare, c'è il rischio di ribaltamento.
D'altra parte, per migliorare la stabilità nei confronti di ribaltamenti all'indietro, cioè per aumentare la pendenza limite oltre la quale l'apparecchiatura cade all'indietro, si può realizzare una apparecchiatura con il baricentro spostato in avanti; così facendo tuttavia diminuisce, ovviamente, la pendenza limite oltre la quale l'apparecchiatura cade in avanti. E' , per metafora, il problema della "coperta troppo corta". I valori della pendenza limite attualmente adottati (come detto, circa 35° in avanti e 3° all'indietro) sono il risultato di un compromesso ritenuto abbastanza soddisfacente.
Ovviamente è possibile costruire apparecchiature che risultano stabili, sia per quanto riguarda il ribaltamento in avanti che all'indietro, anche per pendenze superiori a quelle sopra indicate. In altre parole è possibile, sempre per metafora, "allungare la coperta". E' sufficiente, ad esempio, aumentare la lunghezza della base di appoggio dell'apparecchiatura.
Tale soluzione tuttavia contrasta con l'esigenza di avere apparecchiature che possano essere agevolmente manovrate in spazi ristretti, come ad esempio in un pianerottolo fra due rampe di scale.
In altre parole le apparecchiature note sono realizzate cercando un compromesso fra le opposte esigenze di avere apparecchiature molto stabili, per evitare il ribaltamento, e nello stesso tempo di ingombro ridotto, per essere facilmente manovrabili in spazi ristretti.
Gli sforzi e i tentativi che sono stati fatti finora nella realizzazione di tali apparecchiature allo scopo di ridurre il pericolo di ribaltamento, pur mantenendo una struttura compatta, sono stati rivolti alla ricerca di una soluzione di compromesso che possa meglio soddisfare alle suddette contrastanti esigenze.
Tale orientamento potrà eventualmente portare a realizzare apparecchiature che siano di ingombro ridotto e che conservino ia stabilità per pendenze superiori agli attuali angoli limite di 35° (in avanti) e 3° (all'indietro); comunque le apparecchiature presenteranno inevitabilmente dei valori limite di pendenza oltre i quali, se l'accompagnatore non sostiene l'apparecchiatura, questa cade.
Pertanto, le probabilità di un ribaltamento in caso di distrazione o di negligenza dell'accompagnatore si possono ridurre, seguendo la strada finora battuta, in maniera poco significativa.
Scopo del presente trovato è quello di fornire una soluzione al problema sopra menzionato, cioè quello di ridurre notevolmente il pericolo di ribaltamento di una apparecchiatura del tipo in oggetto senza sminuire la manovrabilità della apparecchiatura stessa, seguendo una strada completamente diversa da quella indicata dagli attuali insegnamenti della tecnica nota.
Il suddetto problema viene infatti risolto utilizzando un dispositivo di allarme che avverte il disabile o l'accompagnatore o entrambi quando l'apparecchiatura supera una pendenza limite.
Un vantaggio del trovato in oggetto è quello di essere costruttivamente semplice ed economico.
Un altro vantaggio è quello di essere facilmente adattabile alle apparecchiature di tipo noto.
Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che il dispositivo di allarme può essere semplicemente alimentato dalla batteria già predisposta sulle apparecchiature note e che il dispositivo stesso risulta efficace anche in caso di batteria parzialmente scarica.
Questi scopi e vantaggi ed altri ancora sono tutti raggiunti dalla apparecchiatura in oggetto, cosi come è caratterizzata dalle rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma di realizzazione del trovato in oggetto, Illustrata a titolo esemplificativo ma non limitativo nelle allegate figure in cui:
- la figura 1 mostra una schematica vista laterale in elevazione verticale di una apparecchiatura collocata su di una scala con rischio di caduta in avanti;
- la figura 2 mostra l'apparecchiatura collocata su di un falsopiano con rischio di caduta all'indietro;
- la figura 3 mostra uno schema del circuito elettrico 5 di alimentazione del segnalatore acustico 60.
Facendo riferimento alle menzionate figure, con 1 si è complessivamente indicata una apparecchiatura per trasportare inabili.
L’apparecchiatura 1 comprende un telaio 2 atto a sostenere un inabile seduto su di una carrozzina 3. Sul telaio sono predisposti dei mezzi, di tipo noto e non rappresentati, che consentono di caricare e di fissare amovibilmente la carrozzina 3 sull'apparecchiatura 1. Il telaio 2 reca superiormente una impugnatura 4 che consente la presa, preferibilmente con entrambe le mani, ad un accompagnatore disposta alle spalle dell'inabile. L'impugnatura 4 è di tipo noto ed è solo schematizzata in figura.
L'apparecchiatura 1 comprende inoltre dei mezzi, complessivamente indicati con 12, per trasportare l'inabile sostenuto dal telaio 2. Tali mezzi, di tipo noto, comprendono preferibilmente una coppia di cingoli 13, parallelamente affiancati, avvolti e tesi su ruote 14 almeno una delle quali riceve il moto da un motore 15 preferibilmente elettrico. Nelle figure è illustrato solo uno dei due cingoli 13. Sono previste inoltre due ruote 18 coassiali (nelle figure è visibile solo una delle due ruote) che non sono impegnate dai cingoli 13 e che vengono utilizzate, in modo noto, per il trasferimento rapido dell'apparecchiatura 1 lungo un percorso piano.
In figura 1 è mostrata l'apparecchiatura 1 collocata su di una scala y avente una pendenza rispetto ad un piano orizzontale x uguale ad un angolo a.
L'uso corretto dell'apparecchiatura 1 prevede che, in tale situazione, l'inabile presenti la schiena a monte e la fronte a valle, sia per salire che per scendere la scala. Oltre un certo valore limite dell'angolo α l'apparecchiatura 1 caricata con l'inabile sulla carrozzina 3 tende a ribaltarsi in avanti. Di conseguenza, per salire o scendere scale con pendenze superiori al valore limite (in genere circa 35") l'accompagnatore dell'inabile deve fare attenzione a non abbandonare mai la presa dell'impugnatura 4, onde evitare il ribaltamento.
In figura 2 è mostrata l‘apparecchiatura 1 appoggiata su di un tratto di falsopiano z avente pendenza rispetto ad un piano orizzontale x uguale ad un angolo β.
Siccome sia l'inabile sia l'accompagnatore potrebbero non accorgersi di trovarsi su di un tratto con una pendenza così limitata, l'apparecchiatura può inavvertitamente essere orientata come in figura 2, cioè con l'inabile avente la fronte rivolta a monte e la schiena rivolta a valle .
Oltre un certo valore limite dell'angolo β (in genere 3") se l'accompagnatore abbandona la presa allora l'apparecchiatura 1 tende a ribaltarsi all'indietro.
La situazione sopra descritta relativa al rischio di ribaltamento all'indietro si ha, come noto, anche nel caso di trasferimento rapido sulle ruote 18.
Durante il trasferimento rapido, infatti, l'apparecchiatura 1 viene inclinata all'indietro di un angolo β da parte dell'accompagnatore.
Conformemente al trovato l'apparecchiatura è dotata di mezzi per rilevare quando la pendenza dell'apparecchiatura 1 rispetto a un piano orizzontale supera almeno uno dei suddetti angoli ex , β limite e per fornire, di conseguenza, un relativo segnale.
E' previsto inoltre un dispositivo di allarme 6 che è collegato a tali mezzi in modo da essere attivato dal suddetto segnale. Il dispositivo di allarme 6 è costituito preferibilmente da un segnalatore acustico 60 ad alimentazione elettrica. In tal caso il segnale fornito è di tipo elettrico.
In figura 3 è mostrato lo schema di un circuito elettrico 5 di collegamento fra il segnalatore acustico 60 e una batteria elettrica 10. Il segnalatore acustico 60 è montato sulla apparecchiatura 1 in una posizione tale che il segnale acustico emesso sia facilmente udibile sia dall'accompagnatore che dall'inabile; nella fattispecie il segnalatore acustico è disposto sulla parte posteriore della apparecchiatura.
I mezzi per rilevare un superamento della pendenza limite comprendono preferibilmente due interruttori 7 e 8 sensibili all'inclinazione e che sono predisposti sul circuito 5 elettrico di alimentazione del dispositivo di allarme 6 in serie con quest'ultimo e in parallelo fra di loro. Gli interruttori 7 e 8 sono preferibilmente del tipo
a bolla di mercurio.
Ciascun interruttore 7, 8 normalmente interrompe il circuito 5 e si apre al superamento di una prestabilita pendenza limite, propria per ciascun interruttore. Un primo interruttore 8 è previsto per aprire il circuito 5 quando la pendenza in avanti della apparecchiatura 1 supera un angolo a prestabilito, ad esempio 35°. Un secondo interruttore 7 è previsto per aprire il circuito 5 quando la pendenza all'indietro della apparecchiatura 1 supera un angolo β prestabilito, ad esempio 3°.
Sul detto circuito 5 elettrico sono predisposti inoltre una resistenza 16, un fusibile 17 ed un pulsante di test 9 azionabile dall'esterno e disposto in parallelo rispetto agli interruttori 7 e 8.
La batteria 10 è preferibilmente la stessa batteria di alimentazione del motore 15 di traino dell'apparecchiatura 1. Tale batteria 10 fornisce, di solito, una tensione uguale a circa 12 V.
Sono previsti dei mezzi per stabilizzare la tensione di alimentazione del dispositivo di allarme 6 e mantenere tale tensione ad un livello praticamente costante e minore della tensione fornita dalla batteria 10. La tensione di alimentazione del dispositivo di allarme 6 può essere ridotta, ad esempio, a 3,3 V. Tali mezzi per mantenere costante la tensione di alimentazione del dispositivo di allarme 6 comprendono preferibilmente un diodo Zener 11 in parallelo con il segnalatore acustico 60.
Quando l'apparecchiatura si trova su di un terreno avente una pendenza superiore ad uno dei valori limite, ad esempio quello relativo all'angolo a con rischio di ribaltamento in avanti, uno degli interruttori a bolla di mercurio, ad esempio quello indicato con 8 relativo all'angolo a , apre il circuito 5 attivando il dispositivo di allarme 6. Analogamente, quando l'apparecchiatura 1 supera il valore limite dell'angolo β, con rischio di ribaltamento all 'indietro , viene attivato l'interruttore 7.
In tal modo l'inabile e, cosa ancor più importante, l'accompagnatore sono avvertiti del rischio di ribaltamento dell'apparecchiatura 1 nel caso in cui l'accompagnatore abbandoni la presa. Mantenendo desta l'attenzione, in particolare, dell'accompagnatore si riduce notevolmente il rischio che questi abbandoni la presa.
L'idea che sta a fondamento del presente trovato consiste nel fatto che, dal momento che alle appa recchiature del tipo in oggetto è sempre associata la presenza di un operatore che accompagna l'inabile, è possibile agire non solo sulla struttura della apparecchiatura, ma anche, vantaggiosamente, sulla sensibilità dell'operatore impedendo a quest'ultimo di abbandonare la presa in caso di pericolo.
In altre forme di realizzazione del trovato il dispositivo di allarme 6 può essere costituito da un allarme di tipo visivo, o di tipo combinato sonoro-visivo, o altri.
Anche nel caso in cui la batteria 10 di alimentazione del sistema di traino dell'apparecchiatura 1 sia scarica e, di conseguenza, fornisca una tensione minore a quella nominale, il dispositivo di allarme 6 risulta ancora efficace .
Al trovato potranno essere applicate numerose modifiche di natura pratico applicativa dei dettagli costruttivi senza che per questo si esca dall'ambito di tutela dell'idea inventiva sotto rivendicata.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Apparecchiatura per trasportare inabili comprendente: - un telaio (2) atto a sostenere un inabile seduto su di una carrozzina (3); - una impugnatura (4) collegata al telaio (2) e prevista per consentire la presa ad un accompagnatore disposto alle spalle dell'inabile; mezzi (12) per trasportare l'inabile sostenuto dal telaio (2); l'apparecchiatura (1) essendo stabile per pendenze rispetto ad un piano orizzontale comprese fra un angolo (a ) limite con l'inabile seduto con la fronte rivolta a valle e un angolo (β) limite con l'inabile seduto con la fronte rivolta a monte; caratterizzata dal fatto che'comprende: mezzi (7, 8) per rilevare quando la pendenza dell'apparecchiatura (1) rispetto a un piano orizzontale supera almeno uno dei suddetti angoli (a, β) limite e per fornire, di conseguenza, un segnale; un dispositivo di allarme (6) che viene attivato dal detto segnale.
  2. 2) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 caratterizzata per il fatto che: - il dispositivo di allarme (6) è di tipo elettrico ed è alimentato da un circuito elettrico (5); - i detti mezzi per rilevare comprendono almeno un interruttore (7, 8) sensibile all'inclinazione che è predisposto sul circuito elettrico (5) di alimentazione del dispositivo di allarme (6), che normalmente interrompe il circuito (5) e che si apre al superamento di una prestabilita pendenza.
  3. 3) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2 caratterizzata per il fatto che comprende un primo interruttore (8) previsto per aprire il circuito (5) quando la pendenza in avanti della apparecchiatura (1) supera un angolo (oc) prestabilito e un secondo interruttore (7), in parallelo al primo (8), previsto per aprire il circuito (5) quando la pendenza all'indietro della apparecchiatura (1) supera un angolo (β) prestabilito.
  4. 4) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2 o 3 caratterizzata per il fatto che il detto interruttore (7, 8) è del tipo a bolla di mercurio.
  5. 5) Apparecchiatura secondo una rivendicazione dalla 2 alla 4 caratterizzata per il fatto che sul detto circuito (5) elettrico è predisposto un pulsante di test (9) azionabile dall'esterno e disposto in parallelo con il detto interruttore (7, 8).
  6. 6) Apparecchiatura secondo una rivendicazione dalla 2 alla 5 caratterizzata per il fatto che: - il detto circuito (5) di alimentazione è conformato e disposto in modo da ricevere la tensione di alimentazione da una batteria (10) di alimentazione dei detti mezzi (12) per trasportare l'inabile; comprende dei mezzi (11) per stabilizzare la tensione di alimentazione del dispositivo di allarme (6) e mantenere la tensione ad un livello praticamente costante e minore della tensione fornita dalla detta batteria (10).
  7. 7) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6 caratterizzato per il fatto che detti mezzi per mantenere costante la tensione di alimentazione del dispositivo di allarme (6) comprendono un diodo Zener (11).
  8. 8) Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata per il fatto che il dispositivo di allarme (6) è costituito da un segnalatore acustico (60).
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