ITMO940077A1 - Pompa volumetrica ad ingranaggi - Google Patents

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ITMO940077A1
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Giuseppe Salami
Gian Franco Leo
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    • F04POSITIVE - DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; PUMPS FOR LIQUIDS OR ELASTIC FLUIDS
    • F04CROTARY-PISTON, OR OSCILLATING-PISTON, POSITIVE-DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; ROTARY-PISTON, OR OSCILLATING-PISTON, POSITIVE-DISPLACEMENT PUMPS
    • F04C11/00Combinations of two or more machines or pumps, each being of rotary-piston or oscillating-piston type; Pumping installations
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Abstract

La pompa volumetrica, volta a consentire l'ottenimento di una pluralità di camere di pompaggio indipendenti in uno stesso corpo di pompa, con riduzione dell'ingombro complessivo e di scorte a magazzino, comprende un corpo cavo (2) fungente da involucro, assialmente chiuso ad un'estremità da un coperchio (4, 19) e da una flangia (3, 20) all'estremità opposta, il corpo cavo (2) essendo dotato di una sede (5) avente forma e due lobi contrapposti per l'accoppiamento girevole in essa a tenuta di liquido di coppie di ruote dentate conduttrici (9, 9a, 15, 15a) e condotte (10, 10a) impegnate in ingranamento reciproco, dette ruote conduttrici essendo accoppiate a mezzi di azionamento; essendo previsto che l'involucro (2) sia dotato di mezzi divisori (11) posizionabili atti a suddividere la cavità (5) in almeno due camere (13) di pompaggio, distinte ed indipendenti, ciascuna dotata di una luce (14) di aspirazione (A) e di una luce (17) di mandata (M); l'impiego avviene nei circuiti idraulici per le applicazioni più varie nell'industria.

Description

Descrizione di invenzione industriale
L'invenzione concerne una pompa volumetrica ad ingranaggi, comprendente un corpo cavo fungente da involucro assialmente chiuso ad un'estremità da un coperchio e da una flangia all'estremità opposta, il corpo cavo essendo dotato di una sede avente fórma a due lobi contrapposti per l'accoppiamento girevole in essa a tenuta di liquido di coppie di ruote dentate conduttrici e condotte impegnate in ingranamento reciproco, dette ruote conduttrici essendo accoppiate a mezzi di azionamento.
Lo stato della tecnica comprende delle pompe ad ingranaggi del tipo suindicato, nelle quali il corpo cavo è generalmente ottenuto per estrusione in alluminio ad elvata resistenza, oppure per fusione in materiale ferroso, ad esempio ghisa speciale.
Nelle pompe della prima specie, i supporti per l'accoppiamento a rotazione degli alberi, sui quali sono calettati gli ingranaggi, sono alloggiati nella cavità a due lobi nella quale sono impegnati gli ingranaggi stessi: pertanto gli ingranaggi risultano anch'essi automaticamente disposti in posizione coassiale ciascuno nel relativo lobo della cavità nella quale è alloggiato.
Quando sia richiesto di realizzare due o più elementi pompanti indipendenti, aventi la stessa cilindrata o cilindrate anche tra loro diverse, viene prevista una realizzazione in serie, nella quale l'albero conduttore della coppia di ruote dentate di un certo elemento pompante è accoppiato in serie, tramite giunto, con l'albero conduttore dell'elemento pompante successivo, e così via: derivandone che l'ingombro assiale risultante corrisponde alla somma delle lunghezze assiali dei corpi di ciascun elemento pompante alla quale si devono aggiungere le lunghezze assiali dei giunti, lo spessore di un coperchio e quello di una flangia.
Nelle pompe della seconda specie, cioè aventi corpo ottenuto per fusione, i supporti degli alberi di ciascun elemento pompante sono ricavati nel coperchio e nella flangia, derivandone che questi devono essere posizionati rispetto al corpo della pompa tramite spine di centraggio che comportano elevata precisione di lavorazione e quindi elevati costi: quando poi sono previsti più moduli pompanti, si ricorre al frazionamento del corpo della pompa in modo da inserire, tra l'albero di un elemento pompante ed il successivo, un giunto per la trasmissione del moto, ciò che comporta ulteriori difficoltà di lavorazione, costi notevoli e rilevante notevole ingombro complessivo.
In alternativa, almeno nel caso in cui siano previsti solo due elementi pompanti tra loro idraulicamente indipendenti, devono essere predisposte fusioni speciali che prevedano due distinte camere di pompaggio.
L'eccessivo ingombro di tali apparati costituisce un notevole limite alla possibilità di applicazione di tali pompe, così da determinare l'insorgere di notevoli problemi nelle installazioni per esempio per escavatori idraulici di piccole dimensioni, nei quali gli spazi disponibili sono molto ristretti e sussiste la necessità di disporre di una pluralità di circuiti idraulici tra loro indipendenti.
Tale stato anteriore della tecnica è suscettibile di notevoli perfezionamenti con riguardo alla possibilità di eliminare gli inconvenienti sopra indicati. Uno scopo dell'invenzione è di trovare una pompa ad ingranaggi nella quale sia possibile realizzare, in modo assai semplice ed economico, una pluralità di elementi pompanti indipendenti con notevole riduzione dell'ingombro complessivo.
L'invenzione raggiunge lo scopo previsto con l'adozione di una pompa ad ingranaggi del tipo suindicato nella quale l'involucro è dotato di mezzi divisori posizionabili atti a suddividere la cavità di uno stesso corpo di pompa in almeno due camere distinte ed indipendenti, ciascuna dotata di una luce di aspirazione e di una luce di mandata.
In una versione particolarmente vantaggiosa, detti mezzi divisori posizionabili sono costituiti da almeno un setto posizionabile assialmente all'interno della cavità a due lobi contrapposti nella quale sono alloggiati gli ingranaggi, in corrispondenza di un piano trasversale ortogonale all'asse della cavità stessa .
Uno dei vantaggi della presente invenzione è ravvisabile nella riduzione di ingombro complessivo che si riscontra nella soluzione costruttiva sopra specificata quando siano previsti almeno due elementi pompanti indipendenti.
Inoltre, quale ulteriore vantaggio, si rileva come risulti possibile, con uno stesso corpo di pompa avente lunghezza assiale prestabilita, ottenere una pluralità di gamme di cilindrate per le camere di pompaggio in relazione alla posizione assiale attribuita al setto in fase di montaggio: ciò comporta notevoli benefici in termini di riduzione delle scorte a magazzino ed anche notevole semplificazione del ciclo produttivo; inoltre, la soluzione secondo l'invenzione si presta sia alla realizzazione nell'ambito delle pompe con corpo ottenuto per estrusione, sia alla realizzazione di pompe aventi corpo ottenuto per fusione.
A tale riguardo si osserva che il setto può essere vantaggiosamente realizzato in un materiale antifrizione idoneo all'accoppiamento con i rasamenti degli ingranaggi, ciò che risulterebbe impraticabile nelle pompe dello stato della tecnica, in particolare ottenute per fusione, nelle quali viene impiegato un solo materiale per la fabbricazione del corpo di pompa, ed addirittura impossibile nelle pompe aventi corpo estruso, nelle quali non possono essere ottenuti elementi strutturali sviluppantisi in un piano ortogonale rispetto all'asse di estrusione.
Secondo una versione particolarmente vantaggiosa, la pompa è dotata di unica luce di aspirazione, passante attraverso il corpo della pompa, suddivisa in due parti dal setto sottostante, in modo da alimentare separatamente le due camere di pompaggio, vantaggiosamente in modo proporzionale alla cilindrata di ciascuna camera.
Per tale motivo il setto potrà essere centrato rispetto a detta apertura, o anche disassato rispetto ad essa, cioè spostato lungo l'asse della cavità verso una delle camere.
Ciò presenta il particolare vantaggio di ottenere, con estrema semplicità ed in modo automatico con il posizionamento del setto, un'alimentazione ottimale della camera di pompaggio di ciascun elemento pompante, senza dover ricorrere a complessi collettori esterni di alimentazione, quali in uso nello stato della tecnica.
Secondo un'ulteriore versione vantaggiosa, la lunghezza assiale del setto, ossia la sua dimensione in una direzione parallela all'asse della cavità a due lobi contrapposti, è minore della somma delle lunghezze assiali dei supporti d'estremità: essendo previsto che la riduzione di lunghezza possa essere dell'ordine del 30% e fino anche al 50% circa.
Ciò configura l'ulteriore vantaggio consistente nella possibilità di ulteriormente ridurre lo sviluppo assiale del corpo di pompa, a parità di rapporto tra le cilindrate di camere di pompaggio adiacenti.
Si osserva in particolare che la riduzione di lunghezza assiale prevista per il setto consente, tenuto conto delle modalità operative della pompa nello svolgersi della sua vita in esercizio, di ottimizzare l'impiego di materiale nella fabbricazione eliminando onerosi sprechi dovuti a sovradimensionamento.
La previsione di un supporto supplementare per ciascuno degli alberi conduttore e condotto in corrispondenza del setto consente di ottenere un effetto sinergico nella distribuzione dei carichi, non conseguibile nelle applicazioni con pompe in serie collegate tramite giunti, secondo quanto riscontrabile nello stato della tecnica.
In un'ulteriore versione vantaggiosa, detto setto è dotato di un piano di simmetria parallelo all'asse della cavità a due lobi contrapposti ed è suddiviso in due parti in corrispondenza di detto piano.
Ciò presenta l'ulteriore vantaggio di rendere particolarmente semplice l'esecuzione del setto, in quanto ciascuna delle due parti in cui è suddiviso il setto può essere ottenuta per lavorazione assialsimmetrica di un semilavorato ottenuto per formatura, costituito ad esempio da un getto di fusione, o da uno stampato, o anche per lavorazione da barra con l'impiego di comuni macchine utensili ad asportazione di truciolo.
In un'ulteriore versione vantaggiosa, il setto è dotato di una prima rientranza, in corrispondenza del suo lato rivolto verso l'aspirazione, tale da rendere assialmente intercomunicanti le camere di pompaggio per un migliore riempimento delle stesse.
Dal lato rivolto verso la mandata, il setto può essere dotato di una seconda rientranza, analoga alla prima, ma cooperante in accoppiamento di forma con un elemento di tamponamento facente parte integrante con la cavità e spiccante da essa verso l'interno in corrispondenza della zona di raccordo tra i lobi, in modo da impedire che le camere di pompaggio risultino intercomunicanti dal lato della mandata.
Inoltre, il setto può risultare simmetrico anche rispetto ad un piano ortogonale all'asse della cavità a due lobi contrapposti del corpo di pompa.
Ciò consente di conseguire l'ulteriore vantaggio consistente nella rapidità di montaggio, requisito essenziale per agevolmente automatizzare il ciclo di fabbricazione di tali pompe.
Alcuni modi di attuare l'invenzione sono illustrati, a puro titolo esemplificativo, nelle sei tavole di disegno allegate, in cui: Figura 1 è una sezione longitudinale di una pompa ad ingranaggi con corpo estruso secondo il trovato, in una prima versione con due camere di pompaggio aventi la stessa cilindrata separate da un setto intermedio,· Figura 2 è la sezione II-II di Figura 1; Figura 3 è la sezione III-III di Figura 2, peraltro relativa ad una variante con camere di pompaggio aventi cilindrata diversa; Figura 4 è una sezione longitudinale come quella di Figura 1, peraltro relativa ad una variante a doppia corona dentata per limitare la rumorosità; Figura 5 è una sezione longitudinale come quella di Figura 1, peraltro relativa ad una versione con corpo ottenuto per fusione; Figura 6 è una vista dall'alto, parziale ed ingrandita, di Figura 2, in una versione con setto centrato; Figura 7 è una vista come quella di Figura 6, peraltro in una versione con setto disassato; Figura 8 è una vista in pianta di un setto separatore di due camere di pompaggio adiacenti in una pompa secondo l'invenzione, nella versione in due parti simmetriche disgiunte in accostamento, per esempio ottenute da barra,- Figura 9 è una vista da destra di Figura 8; Figura 10 è una vista come quella di Figura 8, peraltro nella versione di setto in pezzo unico, per esempio ottenuto per fusione; Figura 11 è una vista da destra di Figura 10.
La pompa a ingranaggi 1 secondo il trovato è costituita da un corpo 2, ad esempio ottenuto per estrusione, al quale sono assialmente accoppiati un coperchio 3 e, all'estremità opposta, una flangia 4 di fissaggio a mezzi di azionamento, non raffigurati.
Il corpo 2 è internamente dotato di un foro passante 5, avente preferibilmente forma a due lobi simmetrici contrapposti, per l'inserimento a tenuta di liquido in essi lobi di due coppie di supporti 6 delle estremità di un albero conduttore 7 e di un albero condotto 8 (Figura 2), tra loro accoppiati tramite coppie di ruote dentate 9, 9a conduttrici, cioè calettate sull'albero conduttore 7, ingrananti con una corrispondente coppia di ruote condotte 10, IOa, supportate all'albero condotto 8.
I supporti 6 sono dotati, in corrispondenza della coppia di fori assiali 6a, di boccole 6b per l'accoppiamento a rotazione in esse degli alberi 7, 8.
Sul corpo 2 sono serrati, con interposizione di guarnizioni 2a frontali periferiche, il coperchio 4 e la flangia 3 tramite tiranti 10c; sulla flangia 3 è previsto un foro lOd passante per l'albero 7, dotato di elementi di tenuta rotante lOe sull'albero stesso. In prossimità di una sezione intermedia di ciascun albero 7, 8 è previsto un setto 11 dotato di una coppia di fori passanti 12 per l'accoppiamento girevole in essi degli alberi 7, 8, con interposizione di boccole ila.
II setto 11 definisce, all'interno del foro 5 del corpo 2 avente forma a due lobi contrapposti fungente da sede per gli ingranaggi 8, 9 e 8a, 9a, due distinte camere 13 di pompaggio delimitate assialmente tra detto setto e ciascuno dei supporti 6: si rileva come i rasamenti delle ruote dentate 9, 9a, 10, IOa siano a contatto di strisciamento con il setto 11, da un lato, con la flangia 3, o il coperchio 4, dal lato opposto, derivendone che possono essere ottenute gamme di cilindrate con proporzioni prestabilite tra le camere di pompaggio per mezzo di ruote dentate aventi opportune lunghezze assiali, come evidenziato in Figura 3.
Il setto 11, fabbricato disgiuntamente dal corpo 2, può essere inserito, all'atto della fabbricazione, in una opportuna posizione assiale all'interno del foro 5, in modo da definire camere di pompaggio 13 tra loro uguali o diverse, con l'impiego di uno stesso corpo 2 di pompa: il posizionamento ed il fissaggio avvengono preferibilmente per montaggio con interferenza, ottenuto vantaggiosamente scaldando il corpo 2 e raffreddando il setto 11.
Nel caso in cui vengano previste pompe in Alluminio, il corpo 2 può essere riscaldato a circa 250 °C ed il setto 11 può essere raffreddato a circa -20 °C; i livelli di temperatura essendo equivalenti a quelli indicati anche nel caso di pompe in ghisa.
Il dispositivo per l'inserimento del setto in una posizione assiale prestabilita all'interno del corpo 2 può essere costituito da un manipolatore di montaggio di tipo di per sè noto e perciò non raffigurato nè qui ulteriormente descritto.
Si osserva che la luce di aspirazione A del fluido da pompare, generalmente olio, è costituita da un'apertura passante 14 realizzata sul corpo 2 in corrispondenza del setto 11 in modo da alimentare entrambe le camere di pompaggio 13 in proporzioni opportune: l'apertura 14 può avere forma in pianta circolare, oppure rettangolare allungata raccordata alle estremità, o mista (vedi Figure 6, 7), o altra conveniente: l'apertura 14 può inoltre presentare sezione di passaggio per l'olio di ampiezza costante, o anche variabile, in particolare crescente verso le camere di pompaggio 13 da essa alimentate,· in tale versione, le pareti laterali dell'apertura 14 possono presentare tratti 14a vantaggiosamente divergenti verso l'interno per favorire il riempimento completo delle camere di pompaggio, particolarmente quando esse presentino elevato sviluppo assiale, come nelle varianti di cui alle Figure 4, 5. Inoltre una tale conformazione dell'apertura 14 rende possibile un riempimento ottimale delle camere di pompaggio 13 anche quando il setto 11 presenti, ad esempio per motivi di resistenza, un notevole sviluppo assiale. Il setto 11 può essere situato in corrispondenza dell'asse di simmetria dell'apertura 14, come in Figura 6, oppure in posizione disassata, come in Figura 7: nel primo caso la posizione dell'apertura 14 sul corpo 2 deve essere determinata in funzione del rapporto tra le cilindrate delle camere 13 di pompaggio, mentre nel secondo caso tale posizione è sostanzialmente indipendente dalla posizione del setto 11.
Nelle Figure 1, 3, 4 è inoltre evidenziato come l'albero 7 conduttore può essere dotato, in corrispondenza della sua estremità opposta a quella di accoppiamento con mezzi di azionamento, ad esempio tramite codolo 7a e chiavetta 7b, di mezzi di trascinamento dell'albero conduttore di una pompa successiva, accoppiata alla pompa 1 in serie: detti mezzi di trascinamento possono essere costituiti da un tratto scanalato 7c.
Nella Figura 4 è illustrata una versione di pompa nella quale ciascuna camera di pompaggio 13 è occupata da una coppia di ruote dentate 15 in ingranamento reciproco aventi ciascuno due corone dentate 15a tra le quali è interposto un anello distanziatore 16.
Ciascuna corona dentata 15a è angolarmente sfalsata, rispetto all'altra corona inserita nella stessa camera 13, di un angolo corrispondente ad una frazione del passo, preferibilmente 1/2 del passo tra i denti di ciascuna ruota: ciò per ridurre la rumorosità della pompa.
Ciascuna camera 13 è inoltre resa comunicante con il circuito idraulico a valle tramite una relativa mandata M, costituita da un'apertura passante 17 ricavata nel corpo 2.
In Figura 5 è illustrata una variante esecutiva nella quale il corpo 18, analogamente cavo, è ottenuto per fusione, ed accoppiato ad un coperchio 19 e ad una flangia 20.
In tale versione, i supporti 6 formano parte integrale con detto coperchio e detta flangia e sono dotati ciascuno di una coppia di boccole 6a, analogamente al relativo setto il, come nelle versioni di cui alle Figure da 1 a 4.
I rasamenti delle ruote dentate 9, 9a ed analogamente 8, 8a sono accoppiati a strisciamento, quanto alle coppie di rasamenti più interni, direttamente al setto 11 e, quanto alle coppie di rasamenti più esterni, ai rispettivi coperchio 19 e flangia 20 con interposizione di piastre 21 anti-frizione, cioè fabbricate con materiale a basso coefficiente d'attrito: si osserva come la realizzazione del setto disgiuntamente dal corpo rende possibile un risparmio costruttivo in quanto non sono necessarie piastre anti-frizione tra i rasamente delle ruote dentate 9, 9a, 10, 10a ed il setto il, essendo quest'ultimo realizzato in materiale a basso coefficiente d'attrito.
Nelle Figrure da 8 a 10 sono illustrate due possibili forme costruttive del setto 11: si nota che la superficie esterna del setto deve presentare due lobi contrapposti 22 per poter risultare coniugata con la superficie interna del foro assiale 5 in stabile accoppiamento di forma ad avvenuto montaggio.
Dal lato dell'aspirazione A, il setto 11 presenta una prima rientranza indicata complessivamente con 23, per migliorare il riempimento delle camere 13 di pompaggio .
Sullo stesso lato il setto 11 presenta una coppia di intagli 23a, interconnettenti i fori passanti 12, atti ad evitate la possibilità di cavitazione.
Dal lato della mandata M, può essere prevista una seconda rientranza 26 corrispondente alla prima rientranza 23 e ad essa contrapposta: ciò presuppone che, all'interno del foro 5 sia previsto un elemento di tamponamento 27 interposto tra detta seconda rientranza e detto foro 5, per impedire che le camere di pompaggio 13 risultino intercomunicanti dal lato della mandata.
Dal lato opposto a quello nel quale è prevista la prima rientranza 23, il setto 11 è vantaggiosamente dotato di due coppie di intagli 24 contrapposti, aventi ciascuno forma come di "V", tali da rendere più graduale l'uscita dell'olio dal vano definito dai denti in presa in corrispondenza dell'ambiente avente pressione più elevata così da diminuire la rumorosità .
Il setto 11 è simmetrico rispetto ad un piano parallelo agli assi dei fori 12, e quindi al foro passante 5: pertanto può essere suddiviso in due parti in corrispondenza del piano S di simmetria, come nella versione di cui a Figura 8, tra loro riferite all'atto del montaggio tramite una spina di posizionamento 25, oppure essere ottenuto in pezzo unico, come nella versione di cui alla Figura 10.
Inoltre, come evidenziato nelle Figure 9, 11, il setto è vantaggiosamente simmetrico anche in un piano ortogonale all'asse dei fori 12.
Si osserva che i supporti 6 e le piastre 21 sono tali da compensare le spinte assiali agenti sui rasamenti delle ruote 9, 9a, 10, 10a, 15a degli alberi 7, 8: ciò come già di per sè noto nello stato della tecnica.
Nell'attuazione pratica i materiali, le dimensioni, i particolari esecutivi potranno essere diversi da quelli indicati, ma ad essi tecnicamente equivalenti senza per questo uscire dal dominio giuridico della presente invenzione.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 .Pompa volumetrica ad ingranaggi, comprendente un corpo cavo (2) fungente da involucro, assialmente chiuso ad un'estremità da un coperchio (4, 19) e da una flangia (3, 20) all'estremità opposta, il corpo cavo (2) essendo dotato di una sede (5) avente forma a due lobi contrapposti per l'accoppiamento girevole in essa a tenuta di liquido di coppie di ruote dentate conduttrici (9, 9a, 15, 15a) e condotte (10, IOa) impegnate in ingranamento reciproco, dette ruote conduttrici essendo accoppiate a mezzi di azionamento, caratterizzata da ciò, che l'involucro (2) è dotato di mezzi divisori (il) posizionabili atti a suddividere la cavità (5) in almeno due camere (13) di pompaggio, distinte ed indipendenti, ciascuna dotata di una luce (14) di aspirazione (A) e di una luce (17) di mandata (M). 2.Pompa ad ingranaggi, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò, che detti mezzi divisori posizionabili sono costituiti da almeno un setto (11) posizionabile assialmente all'interno della cavità (5), in corrispondenza di un piano trasversale ortogonale all'asse della cavità stessa: detto setto essendo dotato di una coppia di fori passanti (12) per il supporto a rotazione in essi di un albero conduttore (7) e di un albero condotto (8). 3.Pompa ad ingranaggi, secondo la rivendicazione 2, caratterizzata da ciò, che è dotata di unica luce di aspirazione, costituita da un'apertura (14) passante attraverso il corpo (2) della pompa, suddivisa in due parti dal setto (11) sottostante, in modo da alimentare separatamente due camere di pompaggio (13) adiacenti. 4.Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che l'apertura (14) è dotata di pareti laterali definenti una sezione di passaggio crescente verso le camere di pompaggio (13) da essa alimentate. 5 .Pompa ad ingranaggi, secondo la rivendicazione 4, caratterizzata da ciò, che la posizione del setto rispetto a dette camere di pompaggio è tale da alimentare ciascuna camera in modo proporzionale alla propria cilindrata. 6.Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che la dimensione lineare del setto (il) in una direzione parallela all'asse della cavità (5), è minore della somma delle corrispondenti dimensioni assiali dei supporti (6, 6a) d'estremità: la riduzione di lunghezza essendo dell'ordine del 30% e fino anche al 50% circa . 7.Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che il setto (11) è dotato di una prima rientranza (23), in corrispondenza del suo lato rivolto verso l'aspirazione, tale da rendere intercomunicanti le camere di pompaggio per un migliore riempimento delle stesse. 8.Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che il setto (11) è dotato, in corrispondenza del lato rivolto verso la mandata (M), di un profilo coniugato alla superficie interna della cavità (5) in modo da impedire che le camere di pompaggio (13) risultino intercomunicanti . 9.Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che il setto (11) è dotato di una seconda rientranza (26), analoga alla prima, ma cooperante a tenuta con un elemento di tamponamento (27) spiccante dalla parete della cavità (5) in corrispondenza della zona di raccordo tra i lobi. 10. Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che il setto (11) è dotato di due coppie di intagli (23a) bilaterali contrapposti estendentisi tra i fori passanti (12). 11.Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che il setto (il) è dotato, in corrispondenza del lato della mandata (M), di due coppie di intagli bilaterali contrapposti aventi forma come di "V". 12.Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che il setto (11) è dotato di un piano di simmetria (S) parallelo all'asse della cavità (5). 13. Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che detto setto (11) è suddiviso in due parti in corrispondenza di detto piano di simmetria (S). 14 .Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che il setto (11) è simmetrico rispetto ad un piano ortogonale all'asse della cavità (5). 15.Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che il setto (li) è ottenuto per formatura di materiale a basso coefficiente di attrito. 16.Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che è previsto un albero (7) conduttore, sul quale è resa solidale almeno una ruota dentata (9, 9a, 15, 15a) conduttrice per ciascuna camera di pompaggio (13) ingranante con una corrispondente ruota condotta (10, IOa) supportata ad un corrispondente albero condotto (8). 17.Pompa ad ingranaggi, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata da ciò, che l'albero (7) conduttore è dotato ad un'estremità di mezzi di accoppiamento (7a, 7b) ad un gruppo motoriduttore e, all'estremità opposta, di mezzi di trascinamento (7c) dell'albero conduttore della pompa successiva. 18.Pompa ad ingranaggi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò, che ciascuna detta ruota (15) conduttrice e condotta presenta due corone dentate (15a) tra le quali è interposto un anello distanziatori ed aventi dentature angolarmente sfalsate.
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