ITMO20130280A1

ITMO20130280A1 - SUPPORT FOR PHOTOGRAPHIC OBJECTIVES

Info

Publication number: ITMO20130280A1
Application number: IT000280A
Authority: IT
Inventors: Andrea Zen
Original assignee: Ommar S R L
Priority date: 2013-10-07
Filing date: 2013-10-07
Publication date: 2015-04-08

Description

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(Albo iscr. n.1195 B) (Register n.1195 B)

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DESCRIZIONE DESCRIPTION

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo Attached to a patent application for INDUSTRIAL INVENTION having the title

“Supporto per obiettivi fotografici” "Support for photographic lenses"

A nome: OMMAR S.R.L. On behalf: OMMAR S.R.L.

VIA NARDI 99/E VIA NARDI 99 / E

36060 ROMANO D’EZZELINO VI 36060 ROMANO D’EZZELINO VI

Mandatari: Ing. Giovanni CASADEI, Albo iscr. nr.1195 B, Ing. Chiara COLO’, Albo iscr. nr.1216 BM, Ing. Luciano NERI, Albo iscr. nr.326 BM, Ing. Aldo PAPARO, Albo iscr. nr.1281 BM Authorized representatives: Ing. Giovanni CASADEI, Registered register. nr. 1195 B, Eng. Chiara COLO ', Registered register nr. 1216 BM, Eng. Luciano NERI, Registered register nr. 326 BM, Ing. Aldo PAPARO, Registered register nr. 1281 BM

* ;Oggetto della presente invenzione è un supporto per obiettivi fotografici. In particolare, l’invenzione si presta al supporto di tele obiettivi, anche di notevoli dimensioni. ;Sono attualmente disponibili diversi tipi di supporto per obiettivi. In generale, tali supporti vengono utilizzati per vincolare un obiettivo, specie se di notevoli peso e lunghezza, ad un cavalletto. Ciò consente di arretrare il baricentro dell’insieme macchina e obiettivo rispetto al cavalletto, baricentro che, se fosse il corpo macchina ad essere vincolato al cavalletto, sarebbe pericolosamente avanzato. ;In generale i supporti di tipo noto comprendono un primo braccio, dotato in una zona inferiore di un attacco per essere connesso ad un cavalletto o treppiede, ed un secondo braccio, dotato di un attacco per l’obiettivo. Il secondo braccio è normalmente collocato al disopra del primo braccio ed è imperniato al primo braccio attorno ad un asse di rotazione orizzontale. La regolazione della posizione angolare tra il secondo braccio ed il primo braccio consente di modificare l’inclinazione dell’obiettivo su un piano verticale. ;I supporti di tipo noto sono generalmente provvisti di mezzi di bloccaggio predisposti per bloccare la posizione angolare relativa tra il primo ed il secondo braccio. In genere, tali mezzi di bloccaggio comprendono dei meccanismi a frizione che agiscono tra il primo ed il secondo braccio nella zona del perno di rotazione. Una volta che l’obiettivo è stato puntato in una direzione desiderata, è possibile fissare tra loro il primo ed il secondo braccio per bloccare l’obiettivo nella posizione raggiunta. Molto spesso, però, si preferisce lavorare con il secondo braccio libero di ruotare rispetto al primo, per consentire un rapido orientamento dell’obiettivo su un piano verticale, ad esempio per seguire un soggetto in movimento. In tal caso, l’obiettivo viene posizionato sul secondo braccio in modo che il baricentro complessivo del gruppo obiettivo, corpo macchina e secondo braccio cada su un piano contenete l’asse di rotazione tra il primo ed il secondo braccio. In questo modo, se il cavalletto poggia su una superficie orizzontale, l’obiettivo si mantiene orientato in orizzontale. ;Spesso il fotografo incontra la necessità di cambiare il corpo macchina mantenendo il medesimo obiettivo. In tal caso, l’obiettivo viene lasciato sul secondo braccio, mentre il corpo macchina viene staccato dall’obiettivo per essere sostituito. Nel momento in cui il corpo macchina viene sganciato il baricentro del gruppo obiettivo e secondo braccio si sposta in avanti, sbilanciandosi notevolmente. Se il secondo braccio non è stato preventivamente bloccato, lo sbilanciamento dovuto al distacco del corpo macchina potrebbe portare al ribaltamento del cavalletto. Inoltre l’obiettivo potrebbe urtare contro il supporto, danneggiandosi. Per evitare il ribaltamento del cavalletto o eventuali urti dell’obiettivo, il fotografo è quindi costretto ad azionare i mezzi di bloccaggio che prevedono normalmente la rotazione di un pomello per un certo numero di giri. Tale operazione può risultare eccessivamente lunga, specie nel caso in cui il cambio del corpo macchina sia da effettuarsi rapidamente. ;Scopo della presente invenzione è di offrire un supporto per obiettivi fotografici che consenta di superare gli inconvenienti dei supporti attualmente disponibili. ;Un vantaggio del supporto secondo la presente invenzione è che consente di bloccare il secondo braccio in modo estremamente rapido e sicuro. ;Un altro vantaggio del supporto secondo la presente invenzione è di essere estremamente versatile. ;Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma di realizzazione dell’invenzione in oggetto, illustrata a titolo esemplificativo ma non limitativo nelle allegate figure in cui: ;− la figura 1 mostra una schematica vista in assonometria del supporto secondo la presente invenzione; ;− la figura 2 mostra una parte del supporto di figura 1, con un elemento dei mezzi di bloccaggio in una prima configurazione operativa; ;− la figura 3 mostra la vista di figura 2, con l’elemento dei mezzi di bloccaggio in una seconda configurazione operativa; ;− la figura 4 mostra un particolare in sezione parziale; ;− la figura 5 mostra la parte visibile in figura 2 da una diversa angolazione. Il supporto per obiettivi fotografici secondo la presente invenzione comprende un primo braccio (1), predisposto per essere vincolato ad uno stativo. Preferibilmente il primo braccio (1) presenta una conformazione ad L. Ad una estremità inferiore, il primo braccio (1) presenta un attacco (11) idoneo al fissaggio sulla testa di uno stativo o cavalletto. Tale attacco (11) è noto al tecnico del settore, quindi non verrà descritto in dettaglio. ;Il supporto comprende inoltre un secondo braccio (2), connesso girevolmente al primo braccio (1) attorno ad un primo asse (X) e provvisto di un attacco (21) per un obiettivo. Il secondo braccio (2) presenta preferibilmente una conformazione ad L. Il secondo braccio (2) è preferibilmente disposto al disopra del primo braccio (1). Il primo ed il secondo braccio (1,2) sono tra loro vincolati in corrispondenza di una estremità superiore mediante un accoppiamento girevole attorno al primo asse (X). Il primo ed il secondo braccio (1,2) sono conformati in modo da poter compiere una rotazione relativa completa attorno al primo asse (X) senza interferire tra loro. ;Come visibile in figura 1, il primo ed il secondo braccio sono accoppiati tra loro in corrispondenza di una estremità superiore (10,20). Le estremità superiori (10,20) presentano complessivamente una conformazione cilindrica e sono tra loro a contatto in corrispondenza di una superficie perpendicolare e concentrica al primo asse (X). ;Mezzi di fissaggio (3,4) sono configurati per impedire la rotazione relativa tra il primo ed il secondo braccio (1,2) attorno al primo asse (X). ;Tali mezzi di fissaggio comprendono un primo elemento (3) ed un secondo elemento (4), interposti tra il primo ed il secondo braccio (1,2), che sono mobili tra una posizione di rilascio, nella quale non interagiscono tra loro, ed una posizione di impegno, nella quale sono impegnati l’uno all’altro ed impediscono la rotazione relativa tra il primo ed il secondo braccio (1,2) attorno al primo asse (X). Il primo elemento (3) ed il secondo elemento (4) sono configurati in modo da poter assumere la posizione di impegno solo quando il primo braccio (1) ed il secondo braccio (2) si trovano in una prefissata posizione angolare l’uno rispetto all’altro. ;In una preferita forma di realizzazione il primo elemento (3) comprende un dente (3) solidale al primo braccio (1). In alternativa il dente (3) potrebbe essere solidale al secondo braccio (2). ;Come visibile nelle figure 3 e 4, il dente (3), nella preferita forma di realizzazione, sporge inferiormente all’estremità superiore (10) del primo braccio (1). Il dente (3) si estende sostanzialmente lungo una direzione perpendicolare al primo asse (X). ;Il secondo elemento (4) comprende una staffa (4), preferibilmente associata al secondo braccio (2), ma che in alternativa potrebbe essere associata al primo braccio (1). La staffa (4) è mobile tra una posizione di impegno, in cui può agganciarsi al primo elemento (3) per impedire la rotazione tra il primo ed il secondo braccio (1,2), ed una posizione di rilascio, in cui non può agganciarsi al primo elemento (3). ;In una preferita forma di realizzazione, la staffa (4) è ruotabile tra le proprie posizioni di impegno e di rilascio attorno ad un secondo asse (Y). Tale secondo asse (Y) è disposto perpendicolarmente al primo asse (X). Inoltre, la staffa (4) presenta preferibilmente una conformazione a C e, nella propria posizione di impegno, si dispone a cavallo del primo elemento (3), impegnandolo lateralmente su due fianchi contrapposti. Come visibile nelle figure 3 e 4, quando la staffa (4) si trova nella propria posizione di impegno, il dente (3) si trova all’interno di una sede (41) delimitata dalla staffa (4) stessa. In questo modo il dente (3) impedisce la rotazione del secondo braccio (2) rispetto al primo braccio (1). ;Mezzi elastici (42) sono predisposti per sospingere il secondo elemento (4) verso la posizione di impegno. In particolare, tali mezzi elastici (42) comprendono una molla di torsione innestata su un perno di rotazione (44) della staffa (4). La molla di rotazione è precaricata nel senso della rotazione della staffa (4) dalla posizione di rilascio alla posizione di impegno. ;Mezzi di ritegno (43) predisposti per mantenere il secondo elemento (4) nella posizione di rilascio. Preferibilmente, i mezzi di ritegno (43) comprendono un magnete (43), solidale al secondo braccio (2). Come mostrato in figura 2, la staffa (4) è mantenuta nella posizione di rilascio dal magnete (43) che esercita la propria attrazione su una parte o su un componente sensibile (45) solidale alla staffa (4) stessa. In alternativa i mezzi di ritegno (43) potrebbero comprendere un incastro labile tra il secondo elemento o staffa (4) ed il secondo braccio (2). ;L’azionamento del secondo elemento (4) dalla posizione di rilascio alla posizione di impegno risulta essere molto semplice e rapida. È infatti sufficiente vincere l’attrazione esercitata dal magnete (43), ad esempio con il semplice gesto di un dito, per consentire alla staffa (4) di raggiungere la propria posizione di impegno grazie all’azione dei mezzi elastici (42). ;Preferibilmente il primo elemento (3) ed il secondo elemento (4) sono configurati in modo da poter assumere la posizione di impegno solo quando il primo braccio (1) ed il secondo braccio (2) si trovano in una posizione angolare nella quale sono complanari. Tale posizione, mostrata in figura 1, è infatti ben individuabile e facilmente raggiungibile da parte dell’utilizzatore. Vantaggiosamente l’attacco (21) del secondo braccio (2) è mobile lungo una prima direzione (T) perpendicolare al primo asse (X). Come visibile in figura 1, l’attacco (21) è solidale ad una porzione inferiore (2a) del secondo braccio (2) la quale è mobile lungo la direzione (T). Primi mezzi di bloccaggio (23) sono predisposti per bloccare l’attacco (21) in una desiderata posizione lungo la prima direzione (T). In una preferita forma di realizzazione, la porzione inferiore (2a) è impegnata con accoppiamento prismatico ad una porzione superiore (2b) del secondo braccio (2). I mezzi di bloccaggio comprendono sostanzialmente un morsetto a vite strutturato per serrare l’accoppiamento prismatico tra la porzione inferiore (2a) e la porzione superiore (2b) del secondo braccio (2). ;Per evitare che la porzione inferiore (2a) del secondo braccio (2) venga completamente sfilata dalla porzione superiore (2b) verso l’alto, il secondo braccio (2) è provvisto di un perno di sicurezza (25), disposto sull’estremità superiore (20). Tale perno (25) sporge anteriormente all’estremità superiore (20), in modo da bloccare lo scorrimento della porzione inferiore (2a). Preferibilmente il perno (25) è mantenuto in una posizione esterna per mezzo di una molla, e può rientrare se sottoposto ad uno schiacciamento per consentire, in maniera non accidentale, lo sfilamento completo della porzione inferiore (2a). La porzione superiore (2b) è inoltre provvista inferiormente di un riscontro fisso, non visibile, per impedire lo sfilamento verso il basso della porzione inferiore (2a). ;L’attacco (21) del secondo braccio (2) comprende mezzi di bloccaggio (22) strutturati per consentire lo spostamento di un obiettivo lungo una seconda direzione (S) perpendicolare al primo asse (X). Tale seconda direzione (S) è sostanzialmente parallela all’asse longitudinale dell’obiettivo. Come visibile in figura 1, l’attacco (21) è conformato a coda di rondine per potersi accoppiare con gli attacchi standard di cui sono dotati i teleobiettivi di maggiori dimensioni. I mezzi di bloccaggio (22) comprendono una porzione laterale dell’attacco (21), ovvero un fianco della guida a coda di rondine, mobile in direzione perpendicolare alla seconda direzione (S) in avvicinamento e allontanamento rispetto al fianco opposto della guida a coda di rondine. ;Lo scorrimento lungo la seconda direzione (S) consente di regolare la posizione dell’obiettivo in modo che il baricentro complessivo del gruppo obiettivo, corpo macchina e secondo braccio (2) giaccia all’incirca su un piano verticale contenente il primo asse (X). In questo modo, il secondo braccio (2) si dispone in una posizione di equilibrio nella quale è complanare con il primo braccio (1) ed il primo e secondo elemento (3,4) possono disporsi nella posizione di impegno. In altri termini, in tale posizione il dente (3) è allineato con la sede (41) della staffa (4) su un piano verticale, cosicché la staffa (4), se richiesto, può essere ruotata in posizione di impegno, bloccando il secondo braccio (2) rispetto al primo braccio (1). In questo modo, qualora sia necessario cambiare il corpo macchina, è possibile bloccare il secondo braccio (2), impedendo rotazioni improvvise dovute al distacco del corpo macchina dall’obiettivo. Se la staffa (4) è disposta nella posizione di rilascio, il secondo braccio (2) può ruotare liberamente attorno al primo asse (X), consentendo di orientare liberamente l’obiettivo su un piano verticale perpendicolare al primo asse (X). ;Il supporto secondo la presente invenzione può essere provvisto inoltre di ulteriori mezzi di fissaggio (5), interposti tra il primo ed il secondo braccio (1,2) e strutturati per consentire il bloccaggio del secondo braccio (2) rispetto al primo braccio (2) in una posizione diversa rispetto alla posizione di complanarità sopra descritta. Tali ulteriori mezzi di fissaggio (5), che sono noti al tecnico del settore e non sono stati rappresentati in dettaglio, consentono in sostanza di bloccare il braccio (2) in una qualunque posizione angolare attorno al primo asse (X). Ciò può risultare utile nei casi in cui è necessario mantenere l’obiettivo con una prefissata inclinazione su un piano verticale. ;Il supporto secondo la presente invenzione offre importanti vantaggi. Grazie a tutte le possibili regolazioni, esso è molto versatile e consente di orientare l’obiettivo in maniera rapida e precisa. I mezzi di fissaggio (3,4) consentono di bloccare rapidamente ed efficacemente il primo ed il secondo braccio (1,2), in modo da impedire indesiderate rotazioni che potrebbero determinare il rovesciamento dell’attrezzatura o il danneggiamento dell’obiettivo. **; The object of the present invention is a support for photographic lenses. In particular, the invention lends itself to the support of telephoto lenses, even of considerable size. There are currently several types of lens support available. In general, these supports are used to tie a lens, especially if it is of considerable weight and length, to a tripod. This allows the center of gravity of the camera and lens to be moved back from the stand, a center of gravity which, if the camera body were to be attached to the stand, would be dangerously advanced. In general, known types of supports comprise a first arm, equipped in a lower area with an attachment to be connected to a tripod or tripod, and a second arm, equipped with a lens attachment. The second arm is normally located above the first arm and is pivoted to the first arm about a horizontal axis of rotation. Adjusting the angular position between the second arm and the first arm allows you to change the inclination of the lens on a vertical plane. The supports of the known type are generally provided with locking means arranged to lock the relative angular position between the first and the second arm. Generally, these locking means comprise friction mechanisms which act between the first and second arm in the region of the rotation pin. Once the lens has been pointed in a desired direction, it is possible to fix the first and second arms together to lock the lens in the position reached. Very often, however, it is preferred to work with the second arm free to rotate with respect to the first, to allow rapid orientation of the lens on a vertical plane, for example to follow a moving subject. In this case, the lens is positioned on the second arm so that the overall center of gravity of the lens group, camera body and second arm falls on a plane containing the axis of rotation between the first and second arms. In this way, if the tripod rests on a horizontal surface, the lens remains oriented horizontally. Often the photographer encounters the need to change the camera body while maintaining the same lens. In this case, the lens is left on the second arm, while the camera body is detached from the lens to be replaced. When the camera body is released, the center of gravity of the lens group and second arm moves forward, becoming considerably unbalanced. If the second arm has not been previously blocked, the imbalance due to the detachment of the camera body could lead to the tripod overturning. In addition, the lens could collide with the support, causing damage. To avoid the tripod overturning or any impact of the lens, the photographer is therefore forced to operate the locking means which normally provide for the rotation of a knob for a certain number of turns. This operation can be excessively long, especially if the machine body is to be changed quickly. The object of the present invention is to offer a support for photographic lenses which allows to overcome the drawbacks of the supports currently available. An advantage of the support according to the present invention is that it allows the second arm to be locked extremely quickly and safely. Another advantage of the support according to the present invention is that it is extremely versatile. Further characteristics and advantages of the present invention will become clearer from the detailed description that follows of an embodiment of the invention in question, illustrated by way of example but not of limitation in the attached figures in which:; - figure 1 shows a schematic view in axonometry of the support according to the present invention; Figure 2 shows a part of the support of figure 1, with an element of the locking means in a first operative configuration; ; - Figure 3 shows the view of Figure 2, with the element of the locking means in a second operating configuration; - figure 4 shows a detail in partial section; ; - figure 5 shows the part visible in figure 2 from a different angle. The support for photographic lenses according to the present invention comprises a first arm (1), arranged to be attached to a stand. Preferably the first arm (1) has an L-shaped conformation. At a lower end, the first arm (1) has an attachment (11) suitable for fixing on the head of a stand or tripod. This attachment (11) is known to those skilled in the art, therefore it will not be described in detail. The support further comprises a second arm (2), pivotally connected to the first arm (1) around a first axis (X) and provided with an attachment (21) for an objective. The second arm (2) preferably has an L-shaped conformation. The second arm (2) is preferably arranged above the first arm (1). The first and second arms (1,2) are constrained to each other at an upper end by means of a coupling that can rotate around the first axis (X). The first and second arms (1,2) are shaped in such a way as to be able to perform a complete relative rotation around the first axis (X) without interfering with each other. As can be seen in Figure 1, the first and second arms are coupled together at an upper end (10,20). The upper ends (10,20) have an overall cylindrical conformation and are in contact with each other at a surface perpendicular and concentric to the first axis (X). Fixing means (3,4) are configured to prevent relative rotation between the first and second arms (1,2) about the first axis (X). These fastening means comprise a first element (3) and a second element (4), interposed between the first and the second arm (1,2), which are movable between a release position, in which they do not interact with each other, and an engagement position, in which they are engaged to each other and prevent relative rotation between the first and second arms (1,2) around the first axis (X). The first element (3) and the second element (4) are configured in such a way as to be able to assume the engagement position only when the first arm (1) and the second arm (2) are in a predetermined angular position with respect to each other. to the other. In a preferred embodiment the first element (3) comprises a tooth (3) integral with the first arm (1). Alternatively, the tooth (3) could be integral with the second arm (2). ; As visible in Figures 3 and 4, the tooth (3), in the preferred embodiment, protrudes below the upper end (10) of the first arm (1). The tooth (3) extends substantially along a direction perpendicular to the first axis (X). The second element (4) comprises a bracket (4), preferably associated with the second arm (2), but which could alternatively be associated with the first arm (1). The bracket (4) is movable between an engagement position, in which it can hook onto the first element (3) to prevent rotation between the first and second arm (1,2), and a release position, in which it cannot hook onto the first element (3). In a preferred embodiment, the bracket (4) is rotatable between its engagement and release positions around a second axis (Y). This second axis (Y) is arranged perpendicular to the first axis (X). Furthermore, the bracket (4) preferably has a C-shape and, in its engagement position, is arranged astride the first element (3), engaging it laterally on two opposite sides. As visible in figures 3 and 4, when the bracket (4) is in its position of engagement, the tooth (3) is inside a seat (41) delimited by the bracket (4) itself. In this way the tooth (3) prevents the rotation of the second arm (2) with respect to the first arm (1). Elastic means (42) are arranged to push the second element (4) towards the engagement position. In particular, these elastic means (42) comprise a torsion spring engaged on a rotation pin (44) of the bracket (4). The rotation spring is preloaded in the direction of rotation of the bracket (4) from the release position to the engagement position. Retaining means (43) arranged to keep the second element (4) in the release position. Preferably, the retaining means (43) comprise a magnet (43), integral with the second arm (2). As shown in Figure 2, the bracket (4) is kept in the release position by the magnet (43) which exerts its attraction on a sensitive part or component (45) integral with the bracket (4) itself. Alternatively, the retaining means (43) could comprise a labile joint between the second element or bracket (4) and the second arm (2). ; The actuation of the second element (4) from the release position to the engagement position is very simple and rapid. It is in fact sufficient to overcome the attraction exerted by the magnet (43), for example with the simple gesture of a finger, to allow the bracket (4) to reach its position of engagement thanks to the action of the elastic means (42). Preferably the first element (3) and the second element (4) are configured in such a way as to be able to assume the engagement position only when the first arm (1) and the second arm (2) are in an angular position in which they are coplanar. This position, shown in figure 1, is in fact easily identifiable and easily accessible by the user. Advantageously, the attachment (21) of the second arm (2) is movable along a first direction (T) perpendicular to the first axis (X). As visible in figure 1, the attachment (21) is integral with a lower portion (2a) of the second arm (2) which is movable along the direction (T). First locking means (23) are designed to lock the attachment (21) in a desired position along the first direction (T). In a preferred embodiment, the lower portion (2a) is engaged with prismatic coupling to an upper portion (2b) of the second arm (2). The locking means substantially comprise a screw clamp structured to tighten the prismatic coupling between the lower portion (2a) and the upper portion (2b) of the second arm (2). ; To prevent the lower portion (2a) of the second arm (2) from being completely extracted from the upper portion (2b) upwards, the second arm (2) is provided with a safety pin (25), arranged on the upper end (20). This pin (25) protrudes in front of the upper end (20), so as to block the sliding of the lower portion (2a). Preferably, the pin (25) is kept in an external position by means of a spring, and can retract if subjected to a crushing to allow, in a non-accidental manner, the complete extraction of the lower portion (2a). The upper portion (2b) is also provided below with a fixed abutment, not visible, to prevent the lower portion (2a) from sliding downwards. ; The attachment (21) of the second arm (2) includes locking means (22) structured to allow the movement of a lens along a second direction (S) perpendicular to the first axis (X). This second direction (S) is substantially parallel to the longitudinal axis of the objective. As can be seen in figure 1, the attachment (21) is dovetail-shaped to be able to couple with the standard attachments fitted to larger telephoto lenses. The locking means (22) comprise a lateral portion of the attachment (21), that is a side of the dovetail guide, movable in a direction perpendicular to the second direction (S) towards and away from the opposite side of the tail guide of swallow. ; Sliding along the second direction (S) allows you to adjust the position of the lens so that the overall center of gravity of the lens assembly, camera body and second arm (2) lies roughly on a vertical plane containing the first axis (X ). In this way, the second arm (2) is arranged in an equilibrium position in which it is coplanar with the first arm (1) and the first and second elements (3,4) can be arranged in the engagement position. In other words, in this position the tooth (3) is aligned with the seat (41) of the bracket (4) on a vertical plane, so that the bracket (4), if required, can be rotated into the engagement position, locking the second arm (2) with respect to the first arm (1). In this way, if it is necessary to change the camera body, it is possible to lock the second arm (2), preventing sudden rotations due to the detachment of the camera body from the lens. If the bracket (4) is placed in the release position, the second arm (2) can rotate freely around the first axis (X), allowing you to freely orient the lens on a vertical plane perpendicular to the first axis (X). The support according to the present invention can also be provided with further fixing means (5), interposed between the first and the second arm (1,2) and structured to allow the locking of the second arm (2) with respect to the first arm ( 2) in a different position with respect to the coplanarity position described above. Said further fixing means (5), which are known to those skilled in the art and have not been shown in detail, essentially allow the arm (2) to be locked in any angular position around the first axis (X). This can be useful in cases where it is necessary to keep the lens with a predetermined inclination on a vertical plane. The support according to the present invention offers important advantages. Thanks to all the possible adjustments, it is very versatile and allows you to orient the lens quickly and precisely. The fastening means (3,4) allow you to quickly and effectively lock the first and second arms (1,2), in order to prevent unwanted rotations that could cause the equipment to overturn or damage the lens. *

Claims

CLAIMS 1) Support for photographic lenses, including: a first arm (1), arranged to be attached to a stand; a second arm (2), pivotally connected to the first arm (1) around a first axis (X) and provided with an attachment (21) for an objective; fastening means (3,4), configured to prevent relative rotation between the first and second arms (1,2) about the first axis (X); characterized in that said fixing means comprise: a first element (3) and a second element (4), interposed between the first and the second arm (1,2), which are movable between a release position, in which they do not interact with each other, and an engagement position, in which they are engaged to each other and prevent relative rotation between the first and second arm (1,2) around the first axis (X); the first element (3) and the second element (4) are configured so as to be able to assume the engagement position only when the first arm (1) and the second arm (2) are in a predetermined angular position.

2) Support according to claim 1, wherein the first element (3) comprises a tooth (3) integral with the first arm (1).

3) Support according to claim 1, wherein the second element (4) comprises a bracket (4), associated with the second arm (2), which is movable between an engagement position, in which it can be hooked to the first element (3 ) to prevent rotation between the first and second arm (1,2), and a release position, in which it cannot engage the first element (3).

4) Support according to claim 3, wherein the bracket (4) is rotatable between its engagement and release positions around a second axis (Y).

5) Support according to claim 3, in which the bracket (4) has a C-shape and, in its engagement position, is arranged astride the first element (3), engaging it laterally on two opposite sides.

6) Support according to claim 1, comprising elastic means (42) arranged to push the second element (4) towards the engagement position.

7) Support according to claim 1, comprising retaining means (43) arranged to keep the second element (4) in the release position.

8) Support according to claim 7, in which the retaining means (43) comprise a magnet (43), integral with the second arm (2).

9) Support according to claim 1, in which the first element (3) and the second element (4) are configured so as to be able to assume the engagement position only when the first arm (1) and the second arm (2) they are in an angular position in which they are coplanar.

10) Support according to claim 1, in which the attachment (21) of the second arm (2) is movable along a first direction (T) perpendicular to the first axis (X).