ITMO20120283A1 - Dispositivo per la apertura e chiusura delle ante di serramenti di edifici - Google Patents

Dispositivo per la apertura e chiusura delle ante di serramenti di edifici Download PDF

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ITMO20120283A1
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Ennio Menegon
Sebastiano Menon
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Menegon Ennio S A S
Menon Sebastiano S R L
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Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
L’invenzione riguarda un dispositivo per la apertura e chiusura delle ante di serramenti di edifici, generalmente utilizzabile per manovrare ante realizzate in due sezioni pieghevoli come, ad esempio, gli scuri delle finestre di edifici realizzati secondo lo stile architettonico veneto tipico della provincia di Padova.
Stato della Tecnica
Sono noti serramenti che comprendono ante, ciascuna delle quali à ̈ composta da due sezioni contigue di un manufatto in forma di lastra, normalmente in legno, ma anche realizzate recentemente con altri materiali termo isolanti e fono assorbenti, le quali sono ruotabili una rispetto all’altra.
In particolare, questi serramenti sono utilizzati in edifici che hanno finestre strombate, ossia inserite in muri che formano vani particolarmente profondi rispetto alla facciata e che hanno un intradosso di muratura definito tra la linea di montaggio del serramento e la facciata esterna della muratura.
Tipicamente, ogni anta ha una coppia di cardini che la supportano all’intradosso della muratura ed una ulteriore coppia di cerniere che uniscono tra di loro le due sezioni che la formano.
Tipicamente, un’anta di questo tipo può essere aperta facendo ruotare verso l’esterno la sezione più interna, ossia quella che à ̈ supportata dai cardini e, sostanzialmente in modo contemporaneo, la sezione più esterna.
Quando la apertura à ̈ completata, l'anta ha la sezione più interna che à ̈ appoggiata all'intradosso della muratura e la sezione più esterna che à ̈ appoggiata parallela alla facciata esterna della muratura.
Di conseguenza, le dimensioni in larghezza delle due sezioni, soprattutto della sezione più interna devono essere tali da coprire l’intero spessore dell’intradosso, per permettere alla seconda sezione di ruotare all’esterno senza interferire con la muratura dell’intradosso ed appoggiarsi alla facciata dell’edificio.
In questo modo, l'ingombro totale delle ante in posizione aperta risulta sensibilmente ridotto rispetto all’ingombro di un’anta di tipo convenzionale la quale, senza lo snodo intermedio tra le due sezioni, può essere aperta solamente ruotando di circa un angolo retto, fino ad appoggiarsi alla superficie interna dell'intradosso, ma senza poter ruotare ulteriormente per essere appoggiata parallelamente alla muratura della facciata de edificio.
Per agevolare la apertura di questo particolare tipo di ante , sono stati realizzati dispositivi che permettono di far ruotare contemporaneamente la sezione più interna e quella più esterna, semplicemente spingendo verso l'esterno dell’edificio, oppure tirando verso l'interno dell'intradosso, la sezione più interna dell’anta .
Questi dispositivi comprendono una coppia di bracci montati rispettivamente tra l’intradosso della finestra e la sezione più interna dell’anta e tra questa e la sezione più esterna.
Questi bracci hanno estremità concorrenti che sono incernierate ad un dispositivo che viene montato tipicamente sulla sezione più interna dell’anta e che ha un meccanismo al proprio interno che permette di tirare verso l’interno, oppure spingere verso l’esterno simultaneamente i due bracci.
In altre parole, per aprire un'anta, à ̈ sufficiente spingere la sezione più interna ed automaticamente si apre anche la sezione pià ̈ esterna che ruota contemporaneamente a quella più interna.
Questo permette, nel caso di finestre particolarmente strombate, di evitare di dover eseguire movimenti scomodi per manovrare la apertura o la chiusura anche della sezione più esterna dell'anta .
Il dispositivo che permette questa rotazione simultanea delle due sezioni comprende un elemento scatolare nel quale à ̈ montata una trasmissione a cinghia elastica che à ̈ chiusa ad anello su pulegge di rinvio che sono supportate dal dispositivo in modo tale da formare due tratti di cinghia sostanzialmente orizzontali e paralleli tra loro.
A ciascun tratto orizzontale della cinghia à ̈ fissata una estremità di un braccio e quando la cinghia ruota sulle pulegge, trascina le estremità dei bracci: secondo il senso di rotazione della cinghia, le estremità dei bracci si avvicinano oppure si allontanano tra di loro, tirando, oppure spingendo le sezioni delle ante.
Questo stato della tecnica ha alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente consiste nel fatto che la cinghia, a causa dell’uso ripetitivo e della esposizione alle variazioni termiche ed alle intemperie tende a collassare ed a modificare la propria lunghezza, creando di conseguenza dei giochi tra i movimenti delle due sezioni delie ante che rendono le rotazioni di ampiezza diversa: per questa ragione à ̈ richiesta la sostituzione periodica della cinghia e questo richiede lo smontaggio completo dei dispositivi e, pertanto, un intervento di manutenzione costoso e con tempi rilevanti di esecuzione.
Un secondo inconveniente consiste nel fatto che i due bracci che collegano la muratura (o il telaio della finestra) al dispositivo montato sulla sezione più interna, e quest'ultimo alla sezione più esterna, hanno lunghezze prefissate.
Pertanto, il montaggio di questi dispositivi richiede una elevata precisione nel definire gli esatti punti di ancoraggio, per evitare che siano troppo vicini oppure troppo lontani rispetto ai punti ottimali che devono avere per il corretto funzionamento degli scuri.
Un ulteriore inconveniente, direttamente derivato dal precedente, consiste nei fatto che à ̈ necessario predisporre ed avere a disposizione una gamma di bracci che abbiano lunghezze diverse, tali di soddisfare tutte le necessità per un montaggio corretto.
Questo determina sia un aumento dei costi di questi dispositivi sia, la scomoda necessità per i montatori di portare una gamma di bracci nel luogo dove i dispositivi devono essere montati .
Presentazione dell'Invenzione
Scopo dell’invenzione à ̈ quello di migliorare lo stato della tecnica nota. Un altro scopo dell'invenzione à ̈ di realizzare un dispositivo per la apertura e chiusura di ante di serramenti di edifici che abbia un funzionamento inalterabile nel tempo, anche se sottoposto ad un uso intenso e che, pertanto, non richieda interventi periodici di manutenzione.
Un ulteriore scopo dell'invenzione à ̈ realizzare un dispositivo per la apertura e chiusura di ante di serramenti di edifici, che sia sensibilmente meno costoso rispetto ai dispositivi noti.
Secondo un aspetto dell'invenzione à ̈ previsto un dispositivo per la apertura e chiusura di ante di serramenti di edifici, in accordo con le caratteristiche della rivendicazione 1.
L'invenzione permette di ottenere i seguenti vantaggi:
- permette di aprire e chiudere ie ante di una finestra o di un serramento in generale, esercitando una semplice azione di spinta oppure di trazione sulla sola sezione più interna;
- permette di fissare le ante in una posizione desiderata tra quella completamente chiusa e quella completamente aperta;
- permette di mantenere inalterati i giochi tra i bracci di collegamento alle ante ed il dispositivo per la apertura e la chiusura;
- permette di regolare la lunghezza dei bracci di collegamento per ottenere la misura ottimale per il loro funzionamento senza necessitare di moti bracci che hanno lunghezze diverse;
- permette di ridurre il costo dei dispositivi di apertura e chiusura delle ante di serramenti realizzate in due sezioni pieghevoli
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo per la apertura e chiusura di ante di serramenti di edifici, illustrata a titolo di esempio non limitativo nelle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 à ̈ una vista interrotta ed in prospettiva di una porzione di una finestra che ha gli scuri dotati del dispositivo per la loro apertura e chiusura, secondo l’invenzione;
le FIGG. 2a e 2b sono viste schematiche ed interrotte in sezione trasversale del vano di una finestra che ha gli scuri dotati del dispositivo di apertura e chiusura secondo l'invenzione, rispettivamente in una configurazione chiusa ed aperta;
la FIG. 3 Ã ̈ una vista interrotta in sezione trasversale ed in scala leggermente ingrandita di una parte della Figura 2b;
la FIG. 4 Ã ̈ una vista interrotta in sezione trasversale di una parte della Figura 2b, in una configurazione di parziale apertura;
la FIG. 5 à ̈ una vista molto schematica e frontale del dispositivo di apertura e chiusura secondo l’invenzione, privato del proprio telaio scatolare di contenimento per permettere al vista all’interno ;
la FIG. 6 à ̈ una vista esplosa ed in prospettiva del dispositivo di apertura e chiusura secondo l’invenzione;
la FIG. 7 Ã ̈ una vista in dettaglio ed in scala ingrandita del dispositivo di apertura e chiusura secondo l'invenzione in una configurazione chiusa degli scuri di una finestra;
la FIG. 8 à ̈ una vista in dettaglio ed in scala ingrandita dei dispositivo apertura e chiusura secondo l’invenzione in una configurazione aperta degli scuri di una finestra;
la FIG. 9 à ̈ una vista schematica frontale ed in scala ingrandita del dispositivo di apertura e chiusura secondo l’invenzione, senza il telaio scatolare che lo contiene;
la FIG. 10 à ̈ una vista schematica frontale ed in scala ingrandita di una seconda versione di realizzazione del dispositivo di apertura e chiusura secondo l’invenzione, senza il telaio scatolare che lo contiene ed in una configurazione di apertura degli scuri;
la FIG. 11 Ã ̈ una vista del dispositivo di Figura 10, in una configurazione chiusa degli scuri;
la FIG. 12 Ã ̈ una vista in prospettiva del dispositivo nella configurazione di Figura 11
la FIG. 13 schematica frontale ed in scala ingrandita di una terza versione di realizzazione del dispositivo di apertura e chiusura secondo l’invenzione, senza il telaio scatolare che lo contiene ed in una configurazione di apertura degli scuri;
la FIG. 14 à ̈ una vista schematica frontale ed in scala ingrandita di una quarta versione di realizzazione del dispositivo di apertura e chiusura secondo l’invenzione, senza il telaio scatolare che lo contiene ed in una configurazione di apertura degli scuri.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure citate, con 1 à ̈ indicato uno scuro noto, ad esempio uno scuro noto con la definizione “alla padovana", il quale comprende due sezioni 2 e 3 contigue che possono ruotare una rispetto all’altra e delle quali la sezione 2 à ̈ prossimale, ossia più vicina alla finestra 4, e la sezione 3 à ̈ distale, ossia rivolta verso l’esterno di un edificio 5.
La persona esperta comprende che il dispositivo secondo l'invenzione à ̈ applicabile anche direttamente su ogni altro serramento che à ̈ realizzato con ante suddivise in due sezioni pieghevoli una rispetto all’altra.
La sezione prossimale 2 à ̈ montata su cardini 6 che la supportano alla muratura dell’edificio 5, mentre tra le due sezioni 2 e 3 sono montate cerniere 7 con assi di cerniera verticali e paralleli ai cardini 6.
Sulla sezione prossimale 2, che in configurazione aperta à ̈ destinata ad appoggiarsi all’intradosso 5a del vano della muratura 5 in cui à ̈ inserita la finestra 4, à ̈ montato un dispositivo 10 per l’apertura e chiusura delle sezioni 2 e 3 che permette di azionarle contemporaneamente in modo contemporaneo, facendole ruotare sia una rispetto all'altra sia rispetto alla muratura de ’edificio 5, in modo tale che la sezione prossimale 2 si appoggi all’intradosso 5a e contemporaneamente la sezione distale 3 si appoggi allineata al facciata frontale della muratura 5, come visibile nelle Figure 1 , 2b, 3.
Con riferimento alle Figure 7, 8 9, si nota che il dispositivo 10 comprende un telaio scatolare 11 esterno ottenuto da un segmento di profilato.
Quest’ultimo (si veda la Figura 6) internamente forma tre vani longitudinali, rispettivamente 12, 13, 14, dei quali il vano 13 à ̈ centrale mentre i due vani 12 e 14 sono uguali tra di loro e posti simmetricamente allineati sopra e sotto il vano 13 centrale con il quale sono in comunicazione per mezzo di aperture longitudinali 15.
Il dispositivo 10 comprende due bracci 16 e 17 che lo collegano rispettivamente ad un punto di attacco 18 fisso sulla muratura dell’edificio 5, oppure ad un punto fisso del telaio della finestra 4, ed alla sezione distale 3.
Come si vede nelle Figure, le estremità dei bracci 16 e 17 sono fissate ai rispettivi punti di fissaggio con piastre 19 che hanno staffe 19a che formano rispettive cerniere 20 e 21 con assi “Z1 †verticali e che sono a loro volta fissabili sulle superfici di fissaggio a cui sono destinate, per mezzo di viti 22.
Le estremità opposte dei due bracci 16 e 17 opposte alle rispettive piastre 19 sono a loro volta incernierate a due corrispondenti teste 23 e 24 prismatiche, con cerniere 25 e 26 che hanno assi di cerniera “Z2†verticali e paralleli tra di loro ed agli assi “Z1".
Da entrambe le teste 23 e 24 prismatiche si prolungano in rilievo rispettivi denti 27 e 28 che sono rivolti uno verso l’altro e la cui funzione verrà descritta nel seguito.
Nel telaio scatolare 11, precisamente nel vano centrale 13, Ã ̈ destinato ad essere ricevuto un gruppo di movimentazione contemporanea 29 dei due bracci 16 e 17, mentre nei vani 12 e 14 sono destinate ad essere ricevute in modo scorrevole le teste 23 e 24.
Questo gruppo di movimentazione contemporanea 29, di seguito definito brevemente gruppo 29, comprende un corpo scatolare 30 che à ̈ formato da due semi-gusci contrapposti 31 e 32 i quali sono uniti tra di loro con elementi di estremità 31 A e 32A.
I due semi-gusci 31 e 32 definiscono al proprio interno un ulteriore vano nel quale à ̈ contenuta una pluralità di corpi rotolanti, precisamente sfere 33, oppure, come si vedrà più avanti, rullini 34.
In entrambi i casi, le sfere 33 ed i rullini 34 sono sistemati in modo da poter rotolare liberamente all’interno di rispettive scanalature 35 che sono ricavate specularmente nelle facce interne dei due semi-gusci 31 e 32 e che formano complessivamente una pista di scorrimento guidato che ha due tratti rettilinei 36 e 37 orizzontali e paralleli tra loro che sono raccordati con tratti di estremità 38 semi-circolari.
Come si vede nelle Figure, sia le sfere 33, sia i rullini 34 sono posti ciascuno a contatto quelli contigui, a meno di due spazi “S1†ed “S2†nei quali sono destinati ad essere accolti di precisione i due denti 27 e 28, in modo tale che questi ultimi siano anch'essi a contatto con le sfere 33 oppure i rullini 34 contigui.
Si deve notare che i due denti 27 e 28 sono destinati a scorrere longitudinalmente, guidati, attraverso le aperture longitudinali 15 e ad asole passanti 11 A ed 11 B ricavate nei due semi-gusci 31 e 32.
I due bracci 16 e 17 hanno entrambi lunghezze regolabili, in particolare comprendono ognuno un segmento di madrevite 40 sulle estremità della quale sono impegnati per avvitamento corrispondenti estremità concorrenti di manicotti 41 e 42 i quali, alle rispettive estremità opposte sagomano le cerniere 20, 21, 25, 26.
Con riferimento alle Figure 6, 7, 8, si nota che in almeno una delle teste 23 oppure 24 à ̈ ricavato un foro laterale 43 nel quale à ̈ avvitabile lo stelo filettato 45 di una manopola 44, passando attraverso un’asola laterale 46 che à ̈ ricavata longitudinalmente nel telaio scatolare 11.
Con riferimento alle Figure 10, 11, 12 si nota una versione alternativa del dispositivo 10 secondo l’Invenzione, nella quale le sfere 33 sono state sostituite con una pluralità di rullini 34, mentre tutti gli altri elementi del dispositivo 10 sono stati mantenuti uguali e, per questo, contraddistinti nelle Figure con gli stessi numeri di riferimento.
Con riferimento alla Figura 13, si nota una terza possibile forma alternativa di realizzazione del dispositivo per la apertura e chiusura delle ante di serramenti di edifici.
In questa versione, il dispositivo 10 Ã ̈ sostanzialmente simile alle versioni precedentemente descritte, con la differenza che le sfere 33 ed i rullini 34 sono stati sostituiti da segmenti 47 di molle elicoidali che sono flessibili, ma che mantengono tra le spire una resistenza meccanica che permette di trasmettere forze di spinta oppure di trazione impresse loro dai due denti 27 e 28.
Con riferimento alla Figura 14, si nota una quarta possibile forma alternativa di realizzazione del dispositivo per la apertura e chiusura delel ante di serramenti di edifici.
Come nella versione illustrata nella Figura 13, anche in questa quarta versione il dispositivo 10 Ã ̈ sostanzialmente simile alle versioni precedentemente descritte, con la differenza che le sfere 33 ed i rullini 34 sono stati sostituiti da segmenti 48 di catene che, pur essendo flessibili, sono in grado di mantenere tra le maglie una resistenza meccanica che permette di trasmettere forze di spinta oppure di trazione impresse loro dai due denti 27 e 28.
Il funzionamento del dispositivo 10 per l’apertura e chiusura delle ante, nel caso specifico di uno scuro 1, secondo l’invenzione à ̈ il seguente: nella configurazione chiusa dello scuro 1 si nota che i due denti 27 e 28 si trovano alla maggiore distanza tra di loro, cosicché i bracci 16 e 17 sono mantenuti all'interno dei telaio scatolare 11.
Quando si deve aprire lo scuro 1 , à ̈ sufficiente spingere verso l’esterno della finestra 4 la sezione prossimale 2 ed il braccio 16, attraverso la testa 23 ed il dente 27, spinge sulle sfere 33, o, nella versione alternativa sui rullini 34, costringendoli a ruotare nella scanalatura 35 ed a spostarsi.
In dettaglio, le sfere 33 (o i rullini 34) che sono nel tratto orizzontale 37 rotolano spostandosi in una direzione, ad esempio verso destra per l’osservatore, e, di conseguenza, le sfere 33 (o i rullini 34) che si trovano nel tratto orizzontale 36, sono costretti anch’essi a rotolare, spostandosi nella direzione opposta.
Questa circostanza produce la spinta sul dente 28 della testa 24 e, di conseguenza, sul braccio 17 che, attraverso le cerniere 26 e 20 e la piastra 19 spinge la sezione distale 3, facendola ruotare automaticamente verso l'esterno intorno alle cerniere 7.
Lo stesso avviene nella manovra contraria di chiusura nella quale à ̈ sufficiente far ruotare la sezione prossimale 2 verso la finestra 4 ed il dispositivo 10, per mezzo de! gruppo di movimentazione contemporanea 29, trascina automaticamente in rotazione la sezione distale 3 verso la chiusura.
La stessa cosa avviene nelle versioni alternative del dispositivo 10, nelle quali le spinte sui due denti 27 e 28 vengono esercitate dai segmenti di molle elicoidali 47, oppure dai segmenti di catena 48.
In tutti i casi, gli scorrimenti delle teste 23 e 24 avvengono all'interno dei rispettivi vani 12 e 14 del telaio scatolare 11 che fungono anche da guide rettilinee ed i denti 27 e 28 scorrono attraverso le aperture 15.
Normalmente, le posizioni dei due denti 27 e 28 tra le sfere 33 (oppure tra i rullini 34) sono mantenute simmetriche tra di loro rispetto alla mezzeria del dispositivo 10 di apertura e chiusura e le rotazioni delle due sezioni prossimale 2 e distale 3 sono in rapporto 1 :1.
Tuttavia à ̈ anche possibile, se richiesto da particolari conformazioni delle finestre 4 oppure delle murature 5 degli edifici, variare le posizioni reciproche dei due denti 27 e 28 rispetto alla mezzeria e modificare anche le lunghezze dei due bracci 16 e 17 per ottenere rapporti diversi tra le rotazioni tra le due sezioni prossimale 2 e distale 3.
La possibilità di modificare le lunghezze dei bracci 16 e 17 permette anche di montare le piastre 19 in punti leggermente diversi da quelli ottimali, correggendo successivamente la lunghezza dei bracci stessi, in modo tale che il funzionamento del dispositivo di apertura e chiusura 10 sia corretto.
Si deve notare anche che, nel caso in cui si desideri mantenere uno scuro 1 in una posizione accostata ed intermedia tra la apertura oppure la chiusura, Ã ̈ possibile bloccare lo scorrimento di almeno una delle teste 23 oppure 24, avvitando a fondo la manopola 44 che si serra sul fianco del telaio scatolare 11, mantenendo ferma la corrispondente testa e, di conseguenza, la movimentazione dell'intero gruppo di movimentazione contemporanea 29.
Si à ̈ in pratica constatato come l'invenzione descritta raggiunga gli scopi prefissati.
L’invenzione come concepita à ̈ suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili con al tri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, senza per questo uscire daH’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (9)

  1. R I V E N D I C AZ I O N I 1. Un dispositivo (10) per la apertura e chiusura delle ante di serramenti di edifici e comprendenti per ciascuna anta una sezione prossimale (2) ed una sezione distale (3), detto dispositivo comprendendo: - Un telaio scatolare (11) che definisce al proprio interno vani di alloggiamento (12, 13, 14); - Un primo braccio (16) di collegamento che ha una prima estremità associata ad un punto di ancoraggio fisso (19) di un edifìcio (5) ed una seconda estremità associata a mezzi di azionamento (23, 24, 27, 28) fissati su detta sezione prossimale incernierata a detto edificio (5); - Un secondo braccio (17) di collegamento che ha una terza estremità associata a detti mezzi di azionamento (23, 24, 27, 28) ed una quarta estremità opposta associata ad un punto di attacco di detta sezione distale (3); - un gruppo di movimentazione contemporanea (29) di dette seconda estremità e terza estremità secondo direzioni di movimentazione contrapposte e contenuto in uno di detti vani di alloggiamento (12, 13, 14), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento comprendono mezzi di trasmissione di moto (33, 34, 48) che sono sistemati in mezzi di guida (36, 37) sistemati in detto telaio scatolare (11), ed ai quali sono associati elementi scorrevoli di attacco (27, 28) di dette seconda estremità e terza estremità.
  2. 2. Un dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di trasmissione di moto comprendono una pluralità di elementi (33, 34, 48) disposti contigui tra loro.
  3. 3. Un dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detti elementi disposti contigui tra loro sono scelti tra sfere, rullini, spire di molle elicoidali, maglie di catene.
  4. 4. Un dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di guida comprendono: - un corpo scatolare (30) che ha due pareti longitudinali (31 , 32) e due pareti di estremità (31 A, 32A) e che à ̈ alloggiato in un vano di alloggiamento centrale (13) di detto telaio scatolare (11); - rispettive scanalature ricavate specularmente in dette pareti longitudinali e predisposte per contenere detti elementi disposti contigui, dette scanalature definendo due tratti longitudinali (36, 37) rettilinei e paralleli tra loro ed a dette direzioni contrapposte di movimentazione e due tratti terminali (38) arrotondati di raccordo di detti due tratti longitudinali (36, 37).
  5. 5. Un dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 4 , in cui detto corpo scatolare presenta (11) asole longitudinali (11 A, 11 B) impegnate da detti elementi scorrevoli di attacco (27, 28).
  6. 6. Un dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti elementi scorrevoli di attacco comprendono per ciascuno di detti primo braccio (16) e secondo braccio (17): - una testa prismatica (23, 24) che definisce una cerniera di attacco (20, 21, 25, 26) di una corrispondente estremità di detti primo e secondo braccio (16, 17); - Un dente (27, 28) che si prolunga da detta testa prismatica (23, 24) e che à ̈ accolto in un corrispondente spazio ottenuto tra due consecutivi elementi disposti contigui (33, 34, 48).
  7. 7. Un dispositivo secondo la rivendicazione 6 , in cui detta testa prismatica (23, 24) comprende mezzi di blocco (43, 44) dello scorrimento.
  8. 8. Un dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detti primo braccio 816) e secondo braccio (17) comprendono mezzi di regolazione (40, 41, 42) della loro lunghezza.
  9. 9. Un serramento (4) caratterizzato dal fatto che comprende almeno un’anta (2, 3) dotata di un dispositivo (10) per la apertura e chiusura delle ante di serramenti secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
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