ITMO20120244A1 - Apparato per formare ed etichettare un oggetto - Google Patents

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ITMO20120244A1
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IT
Italy
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label
wall
operating position
tape
forming
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IT000244A
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Inventor
Andrea Bartoli
Elio Sanibondi
Flavio Traldi
Original Assignee
Sarong Spa
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Description

Descrizione di invenzione industriale
Apparato per formare ed etichettare un oggetto L’invenzione concerne un apparato per realizzare oggetti, in particolare contenitori, mediante formatura di un foglio di materiale termoformabile e per applicare un’etichetta ai suddetti contenitori.
Sono note macchine di termoformatura disposte per formare contenitori a partire da un foglio di materiale termoformabile comprendenti una pluralità di apparati, tra i quali un apparato di etichettatura.
La pluralità di apparati à ̈ disposta in successione lungo una direzione di avanzamento del foglio. Quest’ultimo viene opportunamente riscaldato prima di giungere ad un apparato di formatura, dove viene termoformato da un punzone cooperante con una matrice.
La pluralità di apparati comprende altresì in successione un apparato di dosaggio per riempire con un prodotto il contenitore termoformato ed un apparato di saldatura per saldare un film di copertura al contenitore in maniera tale da sigillarlo. Le macchine di termoformatura comprendono infine un apparato di tranciatura per separare i contenitori così formati, riempiti e sigillati, dal foglio di materiale. L’apparato di etichettatura, che include ad esempio un’etichettatrice di tipo noto, à ̈ generalmente posizionato a valle dell’apparato di formatura oppure a valle dell’apparato di saldatura e applica tramite incollaggio un’etichetta ad una superficie del contenitore.
Uno svantaggio delle macchine di termoformatura note risiede nella difficoltà di posizionare ed applicare con la necessaria precisione le etichette sui contenitori, a causa dei giochi e delle imprecisioni nello spostamento del materiale in foglio da un apparato all’altro.
Un posizionamento errato e/o poco preciso dell’etichetta può determinare un aspetto estetico poco gradevole del contenitore.
Ulteriore svantaggio della macchine note consiste nella presenza di residui della colla utilizzata per applicare l’etichetta al contenitore, ad esempio eccedenti dai margini dell’etichetta, che possono sporcare la superficie del contenitore e parti e componenti della macchina. Anche in questo caso i residui di colla compromettono l’aspetto estetico finale del contenitore.
Le macchine termoformatrici provviste di apparato di etichettatura sono inoltre costose. In particolare, oltre al costo dell’apparato di etichettatura, che può anche essere molto elevato in proporzione alla sua complessità, si deve sostenere il costo della colla necessaria per fissare l’etichetta al contenitore.
Si consideri che talvolta le macchine formatrici devono essere in grado di formare contenitori provvisti di un oggetto, quale ad esempio una paletta o cucchiaino che l’utilizzatore può impiegare per prelevare il prodotto dal contenitore, detto oggetto essendo generalmente interposto tra la superficie del contenitore a cui à ̈ applicata l’etichetta e l’etichetta stessa.
Poiché l’oggetto à ̈ disposto per prelevare il prodotto (che generalmente à ̈ un prodotto alimentare) à ̈ necessario che esso non entri in contatto con la colla. Per fare ciò, la colla deve essere distribuita dall’apparato di etichettatura solo in alcune porzioni periferiche.
Un difetto di queste macchine à ̈ dato dalla difficoltà di applicare l’etichetta tramite un incollaggio efficace che consenta però di non sporcare l’oggetto con la colla.
Uno scopo dell’invenzione à ̈ di migliorare le macchine note per realizzare oggetti, ad esempio contenitori, mediante formatura di un foglio di materiale termoformabile. In particolare, scopo dell’invenzione à ̈ fornire un apparato di formatura ed etichettatura utilizzabile in dette macchine di termoformatura.
Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ fornire un apparato di formatura e di etichettatura semplice ed economico e nel contempo preciso ed affidabile.
Un altro scopo à ̈ fornire un apparato di formatura e di etichettatura che consenta di realizzare un oggetto termoformato, in particolare un contenitore, provvisto di un aspetto estetico gradevole.
Un altro scopo ancora à ̈ fornire un apparato di formatura e di etichettatura che consenta di realizzare un contenitore termoformato provvisto di una paletta utilizzabile per prelevare un prodotto contenuto all’interno del contenitore termoformato.
Secondo l’invenzione, à ̈ previsto un apparato come definito nella rivendicazione 1.
L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:
Figura 1 à ̈ una sezione trasversale schematica di un apparato di formatura e di etichettatura secondo l’invenzione mostrato in una prima configurazione operativa;
Figura 2 à ̈ una sezione trasversale schematica dell’apparato di figura 1 mostrato in una seconda configurazione operativa;
Figura 3 à ̈ una sezione trasversale schematica dell’apparato di figura 1 mostrato in una terza configurazione operativa; Figura 4 à ̈ una sezione trasversale schematica dell’apparato di figura 1 mostrato in una quarta configurazione operativa; Figura 5 à ̈ un dettaglio ingrandito di figura 4;
Figura 6 à ̈ una vista schematica in pianta dell’apparato di figura 1 in cui sono visibili un foglio di materiale termoformabile ed un nastro per etichette;
Figura 7 à ̈ una vista schematica in pianta dell’apparato di figura 1 in cui il foglio ed il nastro di figura 6 sono mostrati in una prima variante;
Figura 8 à ̈ una vista schematica in pianta dell’apparato di figura 1 in cui il foglio ed il nastro di figura 6 sono mostrati in una seconda variante;
Figura 9 à ̈ una vista schematica in pianta dall’alto dell’apparato di figura 1 in cui il foglio ed il nastro di figura 6 sono mostrati in una terza variante;
Figura 10 à ̈ una sezione trasversale di un contenitore termoformato mediante l’apparato di figura 1, secondo la linea di sezione X-X di figura 9;
Figura 11 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di figura 10;
Figura 12 à ̈ una sezione trasversale di un contenitore termoformato mediante l’apparato di figura 1, secondo la linea di sezione XII-XII di figura 6;
Figura 13 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di figura 12;
Figura 14 à ̈ una sezione trasversale del contenitore di figura 10 una volta che detto contenitore à ̈ stato riempito con un prodotto e sigillato con un film di copertura.
Con riferimento alle Figure da 1 a 4 à ̈ mostrato un apparato 1 di formatura e di etichettatura per realizzare oggetti 2, in particolare contenitori, mediante formatura di un foglio 3 di materiale termoformabile e per applicare un’etichetta 4 ai suddetti contenitori 2.
L’apparato 1 può essere associato ad una macchina di termoformatura, non raffigurata, disposta per formare i contenitori 2 a partire dal foglio 3. In particolare tale macchina può comprendere una pluralità di stazioni di lavoro tra le quali una stazione di formatura e di etichettatura a cui à ̈ associato l’apparato 1 ed altre stazioni precedenti e successive ad essa. Ad esempio a monte della stazione di formatura, à ̈ prevista una stazione di riscaldamento del foglio 3 per portarlo a temperature elevate tali da consentire il rammollimento e la sua deformazione plastica nella successiva stazione di formatura e di etichettatura.
Inoltre, a valle della stazione di formatura può essere prevista una stazione di riempimento del contenitore 2 con un prodotto 5 (mostrato in figura 14), una stazione di saldatura in cui un film di copertura 35 (mostrato in figura 14) à ̈ saldato al contenitore 2 per sigillarlo, ed una stazione di tranciatura dove opportuni mezzi trancianti provvedono a separare i contenitori 2 formati dal foglio 3 da cui sono stati ottenuti.
I contenitori 2 e le etichette 4 ad essi applicate, sono illustrati nelle figure da 6 a 14, che verranno descritte con maggiore dettaglio nel seguito.
I contenitori 2 e le etichette 4 sono ottenuti rispettivamente per formatura del foglio 3 e per tranciatura di, o distacco da, un nastro 6 realizzato, ad esempio, in un materiale attivabile termicamente, in particolare un materiale plastico. Generalmente, il foglio 3 e il nastro 6 sono svolti da rispettive bobine in corrispondenza di stazioni della macchina formatrice disposte a monte dell’apparato 1. In particolare, il foglio 3 viene avanzato attraverso le stazioni di lavoro della macchina formatrice a cui à ̈ associato l’apparato 1 secondo una prima direzione di avanzamento indicata nelle figure dalla freccia A.
Il nastro 6 à ̈ a sua volta avanzato attraverso l’apparato 1 secondo una seconda direzione di avanzamento indicata nelle figure da 6 a 9 dalla freccia B, la seconda direzione di avanzamento B del nastro 6 essendo ad esempio trasversale, in particolare sostanzialmente ortogonale, alla prima direzione di avanzamento A del foglio 3. Il foglio 3 ed il nastro 6 vengono avanzati lungo le rispettive direzioni di avanzamento A, B secondo un moto intermittente per passi con una velocità di avanzamento sostanzialmente uguale.
L’apparato 1 comprende una campana 7 posizionata superiormente rispetto al foglio 3 e delimitante una zona di lavoro 8, chiusa, entro la quale avviene la formatura del contenitore 2.
L’apparato 1 comprende mezzi formatori 9, 10 e 11 disposti per cooperare mutuamente al fine di formare i contenitori 2. In particolare, i mezzi formatori 9, 10 e 11 comprendono un punzone 9 configurato per cooperare con una matrice 10 secondo un accoppiamento di forma. La matrice 10 à ̈ provvista di una parete di supporto 12 (figura 1), sostanzialmente piana e configurata per supportare, in una fase di formatura, il foglio 3.
Il punzone 9, disposto nella zona di lavoro 8, à ̈ mobile in avvicinamento alla, ed in allontanamento dalla, matrice 10 e si impegna con una cavità 13 della matrice così da deformare il foglio 3. In particolare, il punzone 9 à ̈ mobile in avvicinamento alla matrice 10 secondo la direzione definita dalla freccia F1 nelle figure 1, 2 e 3 ed à ̈ mobile in allontanamento dalla matrice 10 secondo la direzione definita dalla freccia F2 in figura 4.
La campana 7 comprende, inoltre, una porzione di riscontro 19 disposta per pressare e mantenere bloccato il foglio 3 contro la parete di supporto 12, in particolare durante l’operazione di formatura. La porzione di riscontro 19, fissata alla restante parte della campana 7 tramite elementi di fissaggio non raffigurati, ad esempio viti filettate, à ̈ affacciata alla matrice 10.
La porzione di riscontro 19 à ̈ provvista di un foro 20 posizionato sostanzialmente al di sopra della cavità 13 ed avente, in pianta, ingombro maggiore della cavità 13.
La cavità 13 à ̈ ricavata nella parete di supporto 12 ed à ̈ disposta per ricevere una porzione 14 del foglio 3 da deformare durante una fase di formatura per ottenere il contenitore 2. Si noti quindi che il contenitore 2, formato tramite l’apparato 1, avrà forma e dimensioni definite dalla cavità 13. Quest’ultima comprende un’apertura affacciantesi al foglio 3 di materiale da formare, primi mezzi a parete 16, che formano la parete di fondo della cavità 13, e secondi mezzi a parete 17, in particolare pareti laterali, che collegano i primi mezzi a parete 16 alla parete di supporto 12.
La cavità 13 può avere una qualsiasi desiderata forma, in particolare, nella versione mostrata nelle figure, la cavità 13 ha forma di un parallelepipedo ed i secondi mezzi a parete 17 comprendono pareti laterali inclinate.
In un’altra versione, non raffigurata, le pareti laterali 17 possono essere sostanzialmente ortogonali ai primi mezzi a parete 16 e/o alla parete di supporto 12.
In versioni alternative, non raffigurate, la cavità 13 può avere ad esempio forma sostanzialmente troncoconica, oppure cilindrica, oppure prismatica in funzione della forma che deve avere il contenitore 2 da formare.
I primi mezzi a parete 16 sono mobili tra una prima posizione operativa C1 abbassata (mostrata nelle figure 1, 2 e 3) nella quale ricevono un’etichetta 4, ed una seconda posizione operativa C2 sollevata (mostrata nella figura 4) nella quale i primi mezzi a parete 16 cooperano con le pareti laterali 17 ad essi adiacenti per delimitare la cavità 13. In particolare, nella prima posizione operativa C1 abbassata i primi mezzi a parete 16 supportano il nastro 6 da cui verrà ricavata l’etichetta 4, come meglio spiegato nel seguito.
I primi mezzi a parete 16 sono associati ad un ulteriore punzone 22 disposto per separare l’etichetta 4 dal nastro 6, in particolare per tranciatura. In altre parole, i primi mezzi a parete 16 formano la parete operativa dell’ulteriore punzone 22 affacciantesi verso la cavità 13. L’ulteriore punzone 22 à ̈ mobile in avvicinamento alla cavità 13 secondo la direzione definita dalla freccia G1 nelle figure 1, 2 e 3 ed à ̈ mobile in allontanamento dalla cavità 13 secondo la direzione definita dalla freccia G2 nella figura 4.
L’ulteriore punzone 22 à ̈ compreso in una parte inferiore 23 dell’apparato 1 che include inoltre mezzi di bloccaggio 24 mobili e destinati a pressare e mantenere bloccato il nastro 6 contro una parete inferiore della matrice 10. I mezzi di bloccaggio 24, ad esempio configurati come una piastra, comprendono, in particolare, una parete di riscontro 26 disposta per supportare e riscontrare il nastro 6.
I mezzi di bloccaggio 24 sono mobili tra una rispettiva prima posizione operativa D1, mostrata nelle figure 1 e 2, nella quale la parete di riscontro 26 à ̈ sostanzialmente allineata ai primi mezzi a parete 16 disposti nella rispettiva prima posizione operativa C1, così da consentire lo scorrimento del nastro 6 entro un vano 25, ed una rispettiva seconda posizione operativa D2, mostrata nelle figure 3 e 4, in cui la parete di riscontro 26 pressa e mantiene bloccato il nastro 6 contro una parete inferiore della matrice 10. Il vano 25 à ̈ definito tra la matrice 10 e i mezzi di bloccaggio 24, quando questi ultimi sono nella loro prima posizione operativa D1. In altre parole, i mezzi di bloccaggio 24, nella loro prima posizione operativa D1, sono abbassati, e nella loro posizione operativa D2 sono sollevati in modo da contattare la parete inferiore della matrice 10, premendo e bloccando contro quest’ultima il nastro 6.
In figura 3, i mezzi di bloccaggio 24 sono quindi nella rispettiva seconda posizione operativa D2 ed i primi mezzi a parete 16 nella rispettiva prima posizione operativa C1.
In figura 4 l’apparato 1 à ̈ invece mostrato in una configurazione in cui i mezzi di bloccaggio 24 sono nella rispettiva seconda posizione operativa D2 e i primi mezzi a parete 16 nella rispettiva seconda posizione operativa C2. In tale configurazione dell’apparato 1 l’ulteriore punzone 22 à ̈ sollevato ed inserito all’interno di una camera 27, ricavata nella matrice 10 e collegante la cavità 13 con il vano 25, per delimitare in cooperazione con le pareti laterali 17 la cavità 13. I mezzi a camera 27 sono provvisti di mezzi a tagliente 37 disposti per tagliare il nastro 6 durante il movimento verso l’altro dei primi mezzi a parete 16. I mezzi a tagliente 37 comprendono un bordo tagliente associato ad un bordo periferico di un’imboccatura della camera 27 opposta alla cavità 13. In altre parole, durante il movimento verso l’alto di questi ultimi dalla prima posizione operativa C1 alla seconda posizione operativa C2, i mezzi a tagliente 37 tranciano il nastro 6 per ricavare l’etichetta 4.
Si noti che per evitare di strappare o lacerare il nastro 6, il numero dei mezzi a tagliente 37 à ̈ preferibilmente maggiore di uno così da iniziare a tranciare contemporaneamente il nastro 6 in più zone; in particolare ad esempio possono essere previsti quattro taglienti che iniziano a tagliare il nastro ciascuno da una rispettiva zona corrispondente ad una porzione periferica dell’etichetta 4. In tal caso, gli elementi taglienti saranno provvisti di uno stabilito angolo di spoglia che consenta di eseguire il taglio gradualmente lungo la rispettiva linea di taglio.
In una versione alternativa dell’apparato, non illustrata nelle figure, sono previsti altri taglienti associati ai primi mezzi a parete dell’ulteriore punzone e disposti per tagliare detto nastro 6 in cooperazione con i mezzi a tagliente 37 durante il movimento verso l’alto.
In un’altra versione dell’invenzione, non raffigurata, l’apparato 1 può essere privo dei mezzi a tagliente 37, poiché l’etichetta 4 à ̈ già formata sul nastro 6 entrante nell’apparato 1, ad esempio essendo separabile dal nastro 6 per mezzo di linee di intesa rottura. In tal caso, l’ulteriore punzone 22, ed i suoi primi mezzi a parete 16, separano l’etichetta 4 dal nastro 6 durante il movimento dalla prima configurazione operativa C1 alla seconda posizione operativa C2, senza eseguire alcuna operazione di taglio del nastro 6.
Il movimento dell’ulteriore punzone 22 viene realizzato tramite mezzi elastici 28, in particolare molle, provvisti di una rigidezza abbastanza elevata e comunque adeguata alla massa della parte inferiore 23 da movimentare.
Si noti inoltre che l’ulteriore punzone 22 à ̈ provvisto di una pluralità di canali di aspirazione 29, mutuamente collegati e disposti per creare una depressione in corrispondenza dei primi mezzi a parete 16 che sia in grado di trattenere l’etichetta 4, una volta che quest’ultima sia stata tagliata e separata dal nastro 6, sui primi mezzi a parete 16. I canali di aspirazione 29, mostrati per mezzo di una vista in sezione parziale in figura 1, sono collegati da una parte a mezzi aspiranti (non raffigurati), quali ad esempio una pompa da vuoto, e dall’altra parte sfociano sui primi mezzi a parete 16.
Nella configurazione dell’apparato 1 mostrata in figura 4, mentre il punzone 9 provvede a deformare la porzione 14 di foglio 3, i primi mezzi a parete 16, supportano e trattengono l’etichetta 4 in modo tale che quest’ultima, durante la successiva fase di formatura venga sostanzialmente incorporata in una faccia inferiore 40 del contenitore 2. In questa configurazione, i primi mezzi a parete 16 definiscono infatti una parete di fondo della cavità 13, sostanzialmente parallela alla parete di supporto 12, delimitando in tal modo la cavità 13 da una parte opposta rispetto al punzone 9.
I mezzi formatori 9, 10, 11 comprendono inoltre aria in pressione 11, introdotta nella zona di lavoro 8, che à ̈ chiusa a tenuta, attraverso un canale 18 ricavato nella campana 7 per coadiuvare il punzone 9 al fine di far aderire la porzione 14 del foglio 3 ai mezzi a parete 16, 17.
In una versione alternativa dell’invenzione, non raffigurata, i mezzi formatori possono comprendere solamente un punzone che si impegna in una corrispondente matrice, ma non aria in pressione.
La matrice 10 à ̈ provvista di condotti 21 entro i quali scorre un fluido atto a raffreddare la matrice 10 e conseguentemente la porzione 14 di foglio 3 deformata entro la cavità 13 così da conferire adeguate caratteristiche di rigidezza al contenitore 2 una volta formato.
L’apparato 1 à ̈ provvisto di una unità di controllo e gestione, non raffigurata, che consente di coordinare e controllare l’avanzamento del foglio 3 e del nastro 6 con il movimento del punzone 9 e dell’ulteriore punzone 22. Tale unità di controllo e gestione può coincidere, ad esempio, con l’unità di controllo della macchina di termoformatura cui l’apparato 1 à ̈ associato.
Nell’uso, il foglio 3 viene riscaldato nella stazione di riscaldamento che lo rammollisce e lo pone nelle migliori condizioni per essere formato per compressione nella successiva stazione di formatura.
Successivamente il foglio 3 riscaldato ed il nastro 6 realizzato in un materiale attivabile termicamente vengono avanzati con moto intermittente per passi lungo rispettive direzioni di avanzamento A, B verso l’apparato 1.
In condizioni non operative, e comunque mentre il foglio 3 e il nastro 6 stanno avanzando, l’apparato 1 à ̈ disposto secondo la configurazione mostrata in figura 1, in cui lo stampo à ̈ aperto per consentire l’avanzamento del foglio 5. In particolare, il punzone 9 à ̈ sollevato, e la matrice 10, insieme alla parte inferiore 23, à ̈ distanziata dalla porzione di riscontro 19. In tale configurazione, i primi mezzi a parete 16 sono nella rispettiva prima posizione operativa C1, e i mezzi di bloccaggio 24 sono nella rispettiva prima configurazione operativa D1.
Quando il foglio 3 Ã ̈ fermo, la matrice 10 viene sollevata in maniera tale da contattare il foglio 3 e mantenerlo premuto contro la porzione di riscontro 19 (figura 2).
Successivamente, l’ulteriore punzone 22, e quindi i primi mezzi a parete 16 sono movimentati dalla prima posizione operativa C1 alla seconda posizione operativa C2, mentre i mezzi di bloccaggio 24 sono movimentati dalla rispettiva prima posizione operativa D1 alla rispettiva seconda posizione operativa D2, mostrata nelle figure 3 e 4, in cui la parete di riscontro 26 pressa e mantiene bloccato il nastro 6 contro una parete inferiore della matrice 10. In altre parole, l’ulteriore punzone 22 e i mezzi di bloccaggio 24 sono supportati da una piastra di supporto 36 che à ̈ movimentata, tramite mezzi di azionamento noti e non raffigurati, lungo una direzione verticale sostanzialmente parallela a quella indicata dalle frecce G1, G2. Si noti che l’ulteriore punzone 22 à ̈ fissato alla piastra di supporto 36, mentre i mezzi di bloccaggio 24 sono collegati ad essa tramite i mezzi elastici 28.
Si noti inoltre che durante il movimento verso l’alto dei primi mezzi a parete 16 dalla prima posizione operativa C1 alla seconda posizione operativa C2, i mezzi a tagliente 37 tranciano il nastro 6 per ricavare l’etichetta 4. Quando i primi mezzi a parete 16 giungono nella seconda posizione operativa C2, l’ulteriore punzone 22 à ̈ sollevato e ricevuto all’interno della camera 27 in maniera tale che i primi mezzi a parete 16 (sui quali à ̈ appoggiata, e trattenuta su di essi tramite depressione, l’etichetta 4) delimitino in cooperazione con le pareti laterali 17 la cavità 13.
Ancora successivamente, il punzone 9 inizia a scendere per raggiungere una posizione mostrata nella Figura 4 in cui il punzone 9, cooperando con la cavità 13 della matrice 10, deforma la porzione 14 di foglio 3 per formare il contenitore 2. Durante la discesa del punzone 9, quest’ultimo, prima di essere ricevuto nella cavità 13, attraversa il foro 20 dei mezzi di bloccaggio 24 e quando scende al di sotto della parete di supporto 12 inizia a deformare plasticamente la porzione 14 del foglio 3. Durante la discesa del punzone 9, può essere attivata anche aria in pressione 11 (figura 4) che viene condotta dal canale 18 all’interno della zona di lavoro 8 per coadiuvare il punzone 9 nel processo di formatura. In particolare, l’aria in pressione 11 coopera con il punzone 9 per far aderire meglio la porzione 14 di foglio 3 alle pareti laterali 17 ed ai primi mezzi a parete 16 quando questi ultimi sono nella seconda posizione operativa C2 (ossia quando questi ultimi sono sollevati).
Figura 5 mostra un dettaglio ingrandito di figura 4 in cui à ̈ visibile l’etichetta 4 appoggiata sui primi mezzi a parete 16 e trattenuta su di essi dalla depressione creata tramite i canali di aspirazione 29. L’etichetta 4 à ̈ quindi posizionata all’interno della cavità 13 in modo tale che quando la porzione 14 di foglio 3 aderisce alle pareti della cavità 13 per formare il contenitore 2, essa incorpora l’etichetta 4. Poiché l’etichetta 4 à ̈ attivabile termicamente, essa viene fissata in modo stabile e permanente al contenitore 2 grazie alla temperatura elevata del foglio 3 da cui il contenitore 2 à ̈ formato.
Una volta che il punzone 9 ha formato il contenitore 2 e l’etichetta 4 à ̈ stata fissata su di esso, il contenitore 2 viene raffreddato rapidamente tramite il fluido che scorre nei condotti 21 della matrice, mentre il punzone 9 viene sollevato fino a tornare nella posizione sollevata di figura 1. Al termine del raffreddamento, il contenitore 2 formato consolida la sua forma, incorporando l’etichetta 4, ad esempio sostanzialmente in corrispondenza di una faccia 40 ad esempio inferiore del contenitore 2 opposta a quella in cui verrà applicato il film di copertura 35.
Come meglio mostrato nei dettagli ingranditi delle figure 11 e 13, la suddetta faccia inferiore 40 comprende un recesso 41, di altezza sostanzialmente pari allo spessore dell’etichetta 4, entro il quale quest’ultima à ̈ ricevuta e fissata.
Successivamente, à ̈ possibile allontanare la matrice 10 dalla porzione di riscontro 19, unitamente alla porzione inferiore 23 dell’apparato 1, in una direzione sostanzialmente verticale e verso il basso, così che il foglio 3 sul quale à ̈ stato formato il contenitore 2 provvisto di etichetta 4, possa procedere verso le eventuali stazioni di lavoro successive della macchina formatrice a cui l’apparato 1 à ̈ associato.
Con riferimento alla figura 6, à ̈ mostrata una vista in pianta della stazione di lavoro a cui l’apparato 1 à ̈ associato. In particolare, oltre all’apparato 1, sono mostrati il foglio 3 ed il nastro 6 che sono avanzati verso l’apparato 1 (rispettivamente lungo le direzioni di avanzamento A, B) e che fuoriescono da esso dopo che l’apparato 1 ha formato il contenitore 2 e applicato a quest’ultimo l’etichetta 4.
Il nastro 6 uscente dall’apparato 1 costituisce sfrido di lavorazione e su di esso à ̈ visibile un’apertura 30 priva di materiale dove i mezzi a tagliente 37 hanno tranciato il nastro 6 per ricavare la corrispondente etichetta 4.
1120459in
Sul foglio 3 uscente dall’apparato 1 sono visibili una pluralità di contenitori 2 formati (visibili in maggiore dettaglio nelle figure 12 e 13), a cui à ̈ stata applicata l’etichetta 4, raffigurata con linea tratteggiata.
Con riferimento alle figure da 7 a 9, sono mostrate alcune varianti di funzionamento dell’apparato 1, il quale à ̈ strutturalmente e funzionalmente analogo a quello di figura 6.
In tali figure, sono mostrati mezzi a paletta 32, associati al nastro 6, che un utilizzatore può impiegare per prelevare un prodotto 5 dosato nel contenitore 2 dopo la sua termoformatura. I mezzi a paletta 32 sono già disposti sul nastro 6 regolarmente separati l’uno dall’altro di una distanza sostanzialmente pari a quella di cui il nastro 6 viene avanzato ad ogni passo. In altre parole, i mezzi a paletta 32 sono collocati in una posizione sostanzialmente centrata rispetto all’etichetta 4 a cui saranno associati e che verrà ricavata per tranciatura dal nastro 6.
Come mostrato nelle figure 10 e 11, i mezzi a paletta 32 sono interposti tra la superficie del contenitore 2 a cui à ̈ applicata l’etichetta 4, e l’etichetta 4 stessa. Anche quando al nastro 6, e quindi a ciascuna etichetta 4, sono associati i mezzi a paletta 32, il funzionamento dell’apparato di formatura e di etichettatura à ̈ analogo a quello sopra descritto, con la sola differenza che la porzione 14 del foglio 3 che, raffreddandosi, formerà il contenitore 2, incorpora sia l’etichetta 4, sia i mezzi a paletta 32 (anche questi ultimi, come le etichette 4, sono mostrati con linea tratteggiata nelle figure da 7 a 9).
Similmente all’etichetta 4, i mezzi a paletta 32 sono ricevuti all’interno di un ulteriore recesso 42 realizzato nella faccia inferiore 40 del contenitore 2.
Al fine di afferrare i mezzi a paletta 32, l’utilizzatore rimuove l’etichetta 4, almeno parzialmente, dalla faccia inferiore 40.
E’ importante osservare che, prima dell’uso, l’etichetta 4, protegge completamente i mezzi a paletta 32 da sporcizia, polvere, ecc. o qualunque altro tipo di agente esterno che potrebbe renderne l’utilizzo poco igienico.
Con riferimento alle figure 8 e 9, sono visibili pre-tagli 33, 133 eseguiti sul nastro 6 tramite opportuni ulteriori mezzi a tagliente non raffigurati, e definenti finestre 34 o linguette 134 sull’etichetta 4 atte a rendere più agevole, ad un utilizzatore, il prelievo dei mezzi a paletta 32.
In figura 8 i pre-tagli 33, sagomati ad esempio a forma di ellissi, sono realizzati in corrispondenza di un’estremità dei mezzi a paletta 32 in maniera tale da definire una porzione dell’etichetta 4, sollevabile per consentire all’utilizzatore di prelevare e far fuoriuscire i mezzi a paletta 32.
In alternativa, i pre-tagli 33 possono definire una finestra 34 od apertura dell’etichetta 4 che non copre completamente i mezzi a paletta 32, in particolare lascia scoperta l’estremità di questi ultimi.
In versioni alternative, non raffigurate, i pre-tagli 33 possono avere una qualsiasi desiderata forma diversa da quella ellittica.
In un’altra versione, non raffigurata, i pre-tagli 33 possono essere realizzati in corrispondenza di un’ulteriore estremità dei mezzi a paletta 32 opposta alla suddetta estremità.
Nella variante illustrata in figura 9, sono mostrati pretagli 133, ad esempio sagomati a forma di “L†, e sono realizzati dagli ulteriori mezzi a tagliente in corrispondenza di zone del nastro 6 destinate a diventare una delle quattro zone angolari di un’etichetta 4. In tal modo, durante il processo di formatura, nella zona angolare in cui à ̈ ricavato il pre-taglio 133, si formerà una linguetta 134 tramite la quale l’utilizzatore potrà agevolmente staccare l’etichetta 4 dal contenitore 2 per prelevare i mezzi a paletta 32. In altre parole, grazie alla linguetta 134, l’etichetta 4 à ̈ “pelabile†agevolmente da parte dell’utilizzatore ma, prima dell’uso, l’etichetta 4 continua anche a proteggere i mezzi a paletta 32, destinati ad entrare in contatto con il prodotto 5, da sporcizia, polvere, ecc. L’apparato 1 di formatura e di etichettatura secondo l’invenzione consente di conseguire diversi vantaggi.
Un vantaggio dell’apparato 1 à ̈ che consente di rendere più economica una macchina di formatura cui esso à ̈ associato. Ciò à ̈ dato dal fatto che tale macchina non necessita di un apparato di etichettatura, come invece accade nelle macchine di tipo noto.
Un altro vantaggio dell’apparato 1 à ̈ che à ̈ strutturalmente e funzionalmente semplice, e quindi relativamente economico. Pertanto, l’apparato 1, che integra la formatura e l’etichettatura, à ̈ meno costoso della somma dei singoli costi di un apparato di formatura e di una macchina etichettatrice noti.
Un ulteriore vantaggio à ̈ che l’apparato 1 consente di posizionare in modo preciso e corretto l’etichetta 4 su una faccia inferiore 40 del contenitore 2, giacché formatura di quest’ultimo ed applicazione dell’etichetta 4 sono operazioni sostanzialmente contestuali eseguite dal medesimo apparato 1 senza spostamento del foglio 3.
Altro vantaggio ancora dell’apparato 1 à ̈ quello di formare contenitori 2, provvisti di un’etichetta 4, dotati di un aspetto estetico gradevole.
Ciò grazie al fatto che l’etichetta 4 non à ̈ più in rilievo rispetto alla superficie dei contenitori 2 noti ma viene invece incorporata all’interno di un rispettivo recesso 41. L’applicazione dell’etichetta 4 sul foglio 3 riscaldato e rammollito permette di ottenere un suo fissaggio più saldo ed efficace rispetto all’arte nota, evitando inoltre di utilizzare qualsiasi tipo di colle, il cui impiego incrementa sia i costi di gestione dell’apparato, sia i problemi di residui sul contenitori e sulle parti e componenti della macchina.
Un altro vantaggio ancora dell’apparato 1 à ̈ che à ̈ molto flessibile potendo essere utilizzato senza alcuna modifica strutturale o funzionale anche nel caso in cui, oltre all’etichetta 4, si desideri associare al contenitore 2 anche mezzi a paletta 32. Ciò consente, mantenendo gli altri vantaggi suddetti, di dotare il contenitore 2 di un mezzo attraverso il quale un utilizzatore può prelevare il prodotto 5 dall’interno del contenitore. I mezzi a paletta 32 sono igienici e puliti poiché protetti, prima dell’uso, dall’etichetta 4. Inoltre, l’apparato 1 à ̈ in grado di realizzare diversi tipi di pre-tagli 33, 133 sul nastro 6, i quali consentono di ottenere finestre 34 o linguette 134 per agevolare il prelievo dei mezzi a paletta 32 da parte dell’utilizzatore.
In varianti dell’invenzione, non raffigurate, l’apparato può comprendere una pluralità di punzoni, eventualmente disposti su più file, purché siano previsti una corrispondente matrice (provvista di una cavità con la quale il punzone di impegna tramite accoppiamento di forma per deformare plasticamente il foglio 3), e corrispondenti ulteriori punzoni per separare l’etichetta 4 dal nastro 6.
In un’altra variante, non raffigurata, l’apparato 1 può applicare etichette di una qualsiasi forma e dimensione, anche di forma diversa da quella rettangolare illustrata; l’ulteriore punzone dovendo conseguentemente essere opportunamente dimensionato e sagomato in funzione delle desiderate forma e dimensioni dell’etichetta.
In un’altra variante ancora, non raffigurata, il punzone 9 può essere sostituito da altri mezzi a punzone.
In una ulteriore variante, non raffigurata, l’ulteriore punzone 22 può essere sostituito da ulteriori mezzi a punzone.
In un’altra variante, non raffigurata, la matrice 10 può essere sostituita da altri mezzi a matrice 10.
In un’altra variante ancora, non raffigurata, la cavità 13 può essere sostituita da altri mezzi a cavità.
Sono inoltre possibili varianti e/o aggiunte a quanto sopra descritto e/o a quanto mostrato nei disegni allegati.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato per formare oggetti (2), in particolare contenitori, ed applicare su di essi rispettive etichette (4), comprendente mezzi formatori (9, 10, 11) provvisti di mezzi a punzone (9) cooperanti con mezzi a cavità (13) di mezzi a matrice (10) per realizzare detti oggetti (2) mediante formatura di un foglio (3) di materiale termoformabile, detti mezzi a cavità (13) includendo primi mezzi a parete (16) e secondi mezzi a parete (17), detti primi mezzi a parete (16) essendo mobili tra una prima posizione operativa (C1) nella quale detti primi mezzi a parete (16) ricevono un’etichetta (4), ed una seconda posizione operativa (C2) nella quale detti primi mezzi a parete (16) delimitano in cooperazione con detti secondi mezzi a parete (17) detti mezzi a cavità (13) e supportano detta etichetta (4) in modo tale che durante una successiva operazione di formatura detta etichetta (4) sia fissata a, in particolare sostanzialmente e parzialmente incorporata in, detto oggetto (2), detto apparato (1) essendo caratterizzato dal fatto che detta etichetta (4) à ̈ ricavata da un nastro (6).
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, comprendente mezzi a tagliente (37) associati a mezzi a camera (27) compresi in detti mezzi a matrice (10) e disposti per tagliare detto nastro (6) e ricavare detta etichetta (4) quando detti primi mezzi a parete (16) sono movimentati da detta prima posizione operativa (C1) a detta seconda posizione operativa (C2).
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui detti primi mezzi a parete (16) durante il movimento da detta prima posizione operativa (C1) a detta seconda posizione operativa (C2) separano e sollevano detta etichetta (4) da detto nastro (6), detta etichetta (4) essendo pretagliata su detto nastro (6).
  4. 4. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di bloccaggio (24) mobili tra una rispettiva prima posizione operativa (D1), nella quale una parete di riscontro (26) di detti mezzi di bloccaggio (24) à ̈ sostanzialmente allineata a detti primi mezzi a parete (16), disposti nella rispettiva prima posizione operativa (C1), così da consentire uno scorrimento di detto nastro (6), ed una rispettiva seconda posizione operativa (D2), in cui detta parete di riscontro (26) pressa e mantiene bloccato detto nastro (6) contro una parete inferiore di detti mezzi a matrice (10).
  5. 5. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di avanzamento per avanzare detto foglio (3) e detto nastro (6) con moto intermittente per passi rispettivamente lungo una prima direzione di avanzamento (A) ed una seconda direzione di avanzamento (B), detta prima direzione di avanzamento (A) e detta seconda direzione di avanzamento (B) essendo mutuamente trasversali, in particolare sostanzialmente ortogonali.
  6. 6. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre ulteriori mezzi a tagliente per tagliare definite porzioni di detto nastro (6) e realizzare pre-tagli (33; 133) atti a promuovere il distacco almeno parziale di dette etichette (4) una volta che dette etichette (4) sono state applicate e fissate ai rispettivi oggetti (2).
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