ITMO20120185A1 - Dispositivo distributore di alimenti e confezione alimentare - Google Patents

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ITMO20120185A1
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Davide Fantuzzi
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Damco S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01KANIMAL HUSBANDRY; AVICULTURE; APICULTURE; PISCICULTURE; FISHING; REARING OR BREEDING ANIMALS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; NEW BREEDS OF ANIMALS
    • A01K5/00Feeding devices for stock or game ; Feeding wagons; Feeding stacks
    • A01K5/02Automatic devices
    • A01K5/0291Automatic devices with timing mechanisms, e.g. pet feeders

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  • Environmental Sciences (AREA)
  • Birds (AREA)
  • Animal Husbandry (AREA)
  • Biodiversity & Conservation Biology (AREA)
  • Packages (AREA)

Description

“DISPOSITIVO DISTRIBUTORE DI ALIMENTI E CONFEZIONE ALIMENTARE†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una confezione alimentare che comprende vaschete monodose e ad un dispositivo per l’erogazione programmata di vaschete.
I padroni di animali domestici hanno la preoccupazione di alimentare questi ultimi anche durante periodi di assenza da casa, in cui non portano con sé gli animali.
In questi frangenti, i padroni ricorrono sovente a vicini di casa per provvedere alla preparazione delle dosi di alimenti ed alla loro somministrazione agli animali lasciati a casa.
Tale soluzione non à ̈ sempre praticabile, ad esempio per la mancanza di disponibilità da parte dei vicini.
Inoltre, i padroni degli animali domestici sono talvolta restii a dare completa libertà di accesso alla propria abitazione a persone estranee al proprio nucleo famigliare.
Per ovviare a questi inconvenienti, sono presenti in commercio apparati automatici per la distribuzione temporizzata del cibo.
Uno di questi apparati à ̈ divulgato nel breveto italiano n. 1380394.
Tale apparato comprende un contenitore suddiviso in vani concavi, conformati a spicchi, per ricevere dosi di alimenti granulari per animali, il cui fondo comprende una porzione apribile per gravità verso il basso.
In corrispondenza del fondo di detto contenitore, à ̈ previsto un disco girevole a corpo pieno nel quale à ̈ ricavato un settore concavo atto a ricevere la porzione apribile del fondo degli spicchi.
La rotazione del disco à ̈ effettuata secondo un programma predefinito tale da portare il citato settore concavo di volta in volta sotto un diverso spicchio, a consentirne l’apertura, in modo da lasciare cadere la rispettiva dose di alimenti su uno scivolo posto sotto la piattaforma.
Lo scivolo termina in una estremità di scarico ove si raccoglie la dose erogata, la quale estremità à ̈ accessibile all’animale.
In pratica, i mezzi di rotazione del disco sono programmati in modo da effettuare una o più rotazioni al giorno così da dispensare una o più dosi di cibo al giorno all’animale.
Il dispositivo descritto à ̈ particolarmente previsto per l’erogazione di alimenti granulari secchi, ma il suo impiego non à ̈ indicato nel caso di alimenti umidi, come carne o pasta, sia perché questi ultimi si attaccherebbero alle pareti degli spicchi e dello scivolo, rendendone di fatto inefficiente l’erogazione, sia perché per ragioni di adeguata conservazione e per ragioni igieniche, à ̈ preferibile che gli alimenti umidi restino sigillati in un contenitore fino al momento del consumo.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di migliorare la tecnica nota sopra menzionata, nell’ ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Lo scopo sopra esposto à ̈ raggiunto da un dispositivo distributore secondo la rivendicazione 1 ed una confezione alimentare secondo la rivendicazione 10.
In pratica, la confezione proposta individua un blister di vaschette monodose chiuse da una pellicola che ne definisce i coperchi, e quindi l’invenzione rende disponibile una confezione adatta a contenere le dosi giornaliere di cibo per l' animale domestico, in grado di alimentare l’animale per un numero prestabilito di giorni pari al numero delle vaschette del blister.
Dato che il cibo à ̈ contenuto in vaschette chiuse, allora esso può anche essere di tipo umido.
Quindi, il padrone dell’animale deve solo scegliere il numero di vaschette da lasciare al proprio animale, in base al numero di giorni in cui sarà assente da casa, mentre il cibo à ̈ già preparato nella dose opportuna entro le vaschette, il che lo libera dall’incombenza di decidere quale sia la dose adatta ad alimentare l’animale evitando che esso ingrassi.
Al fine di potere distribuire le vaschette secondo le modalità prestabilite dal padrone, l' invenzione rende disponibile il suddetto dispositivo distributore, il quale à ̈ particolarmente destinato all’impiego con il blister di vaschette proposto.
Visto che il dispositivo prevede, conformemente alla rivendicazione 1, dei mezzi automatici di apertura che, in base ad un programma di distribuzione, rimuovono la pellicola dalle vaschette caricate, allora il proprietario deve solo programmare opportunamente il dispositivo affinché, ogni giorno di assenza, all’ora prestabilita per il pasto dell’animale, il dispositivo apra automaticamente una o più vaschette e le distribuisca.
Pertanto, fino al momento in cui una data dose di cibo deve essere consumata, la relativa vaschetta non viene aperta, dal che à ̈ possibile distribuire all’animale cibo umido anche nei giorni di assenza da casa del padrone, conservato in modo perfetto.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva dell’invenzione illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 à ̈ una vista assonometrica della confezione dell’invenzione; - la figura 2 à ̈ il particolare K della figura 1 ingrandito;
- la figura 3 à ̈ una vista assonometrica del dispositivo dell’invenzione prima di essere caricato;
- la figura 4 à ̈ ima vista assonometrica del dispositivo della figura precedente, mentre viene caricato con la confezione dell’invenzione; e - la figura 5 à ̈ una vista assonometrica del dispositivo proposto, presa dal punto di vista opposto rispetto alla figura 3;
- la figura 6 Ã ̈ una vista laterale in sezione verticale del dispositivo delle figure 3 - 5, prima della rimozione della pellicola dalle vaschette della confezione;
- la figura 7 à ̈ la stessa vista della figura precedente, in cui à ̈ rappresentato il momento in cui la pellicola à ̈ rimossa da una vaschetta; e
- la figura 8 à ̈ la vista della figura precedente, in cui à ̈ mostrata l’erogazione della v .
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicata con 1 la v monodose, cioà ̈ la vaschetta che contiene una dose di alimenti per l’animale.
In figura 1, à ̈ mostrata la confezione 100 dell’invenzione che comprende una pluralità di vaschette 1 ed una pellicola comune 10 che à ̈ attaccata in modo rimuovibile alle vaschette 1 in modo tale da chiudere ciascuna di esse, collegandole l’una all’altra, a definire una confezione blister 100.
È chiaro che le vaschette 1 hanno ciascuna un’apertura di accesso al loro volume interno in cui à ̈ inserita la dose, e che la pellicola 10 va a chiudere tale apertura, definendo così un coperchio per ciascuna vaschetta 1, in modo tale che la rimozione della pellicola da una o più vaschette 1 apra le stesse rendendo accessibile la dose di cibo.
Le vaschette 1 e la pellicola 10 sono di preferenza in materiale atossico, la seconda essendo attaccata alle prime ad esempio tramite termo saldatura o altre metodologie equivalenti.
Come mostrato in figura 2, per ragioni che saranno chiare in seguito, à ̈ preferibile che la pellicola 10 abbia la forma di una striscia che collega le vaschette 1 in una successione, detta striscia 10 avendo almeno una porzione libera 1 1 che termina in un bordo di estremità 110.
In pratica, le vaschette sono attaccate alla striscia 10 di pellicola in posizioni successive della sua lunghezza, ad un’opportuna distanza l’una all’altra, e a monte della prima vaschetta 1’ della successione lineare resta una porzione sporgente di pellicola 11, a sbalzo rispetto alla prima vaschetta 1 ’, che termina in un bordo 110 preferibilmente trasversale.
La pellicola 10 à ̈ chiaramente flessibile e pieghevole e quindi può essere piegata in corrispondenza dei sui tratti di separazione disposti tra due vaschette 1 consecutive, così che la confezione blister 100 medesima possa essere incurvata.
Il blister 100 di vaschette proposto à ̈ particolarmente adatto ad essere impiegato con il dispositivo 2 dell’invenzione, la cui forma di realizzazione preferita à ̈ mostrata nelle figure 3 - 8.
Secondo tale forma di realizzazione, il dispositivo 2 comprende una carcassa 23 di contenimento e protezione ed include un caricatore 20 per alloggiare una pluralità di vaschette, in particolare il blister 100 proposto, il quale caricatore ha un passaggio di uscita 201 per consentire la fuoriuscita di almeno una vaschetta 1 alla volta.
Inoltre, il dispositivo dell’invenzione comprende mezzi di apertura automatici 21,22 per rimuovere, in base ad un programma di distribuzione, la pellicola 10 dalle vaschette 1 alloggiate nel caricatore 20.
Ulteriormente, il dispositivo 2 prevede mezzi di erogazione 40,41,410, che verranno descritti nel dettaglio più oltre, per consentire la presentazione delle vaschette aperte all’esterno del dispositivo 2 medesimo.
In una sua versione molto generale, i citati mezzi di apertura 21,22 comprendono essenzialmente dei mezzi di presa 21 per impegnare un bordo 110 della pellicola 10 e dei mezzi di azionamento 20 temporizzati per muovere reciprocamente i mezzi di presa 21 e le vaschette 1, in modo tale da rimuovere una porzione di pellicola 1 di lunghezza programmata. In pratica, il concetto essenziale di tale aspetto generale dell’invenzione à ̈ che se il bordo 110 della pellicola à ̈ impegnato dai mezzi di presa 21 e questi si muovono opportunamente rispetto alle vaschette cui à ̈ attaccata la pellicola 10 stessa, o viceversa, allora la pellicola 10 si separa dalle vaschette 1.
In particolare, ciò può essere implementato nel modo seguente.
Innanzitutto, i mezzi di presa comprendono un elemento di presa 21 che à ̈ atto ad impegnare il bordo 110 della pellicola, e che à ̈ girevole attorno un proprio asse di rotazione X, così che la pellicola 10 impegnata venga tirata e di conseguenza separata dalle vaschette 1.
In questo caso, i mezzi di azionamento 22 sono atti a porre in rotazione l’elemento di presa 21, secondo una modalità programmata.
Ancora più in dettaglio, l’elemento di presa 21, come si vede bene nella figura 2, può avere una forma sostanzialmente cilindrica, con l’asse di rotazione X che coincide col suo asse centrale, ed essere montabile nel dispositivo 1 in modo da connettersi ai citati mezzi di azionamento 20; in questo caso, l’elemento di presa 21 conforma in corrispondenza della sua periferia laterale almeno una sede di impegno 210 (ma di preferenza una pluralità di sedi, angolarmente distanziate) per ricevere con interferenza il bordo 110 della pellicola, così che, a seguito dell’azionamento in rotazione dell’elemento di presa 21, la pellicola rimossa vada ad avvolgersi attorno alla sua periferia laterale (a guisa di rocchetto).
Si descrive di seguito il funzionamento del dispositivo 2, facendo riferimento al caso in cui esso sia impiegato con il blister 100 di vaschette proposto.
Il padrone dell’ animale domestico sceglie la lunghezza della confezione blister 100 (cioà ̈ il numero di vaschette 1 in essa comprese) da caricare nel dispositivo 2, in base al numero di giorni in cui egli sarà assente da casa ed in base alle esigenze alimentari del suo animale.
Dopodiché, come indicato schematicamente nelle figure 1 e 2, egli inserisce il citato bordo terminale libero 110 della pellicola 10 entro la sede 210 dell’ elemento di presa 21 (da cui può essere poi separato).
Per migliorare l' accoppiamento pellicola - elemento di presa, l' utilizzatore può avvolgere la suddetta porzione libera 11 attorno alla periferia laterale dell’ elemento 21 di presa.
A questo punto, l' utilizzatore introduce il blister 100 entro il caricatore 20, il quale comprende internamente un volume di alloggiamento 20 in cui il blister 100 può essere contenuto con possibilità di scorrimento longitudinale (secondo modalità meglio spiegate successivamente).
L’utilizzatore inoltre introduce l’elemento di presa 21 in una sede di montaggio 24, ricavata entro il dispositivo 2 (si vedano in particolare le figure 3 e 4), ove l’elemento di presa 21 stesso può ruotare e ove va a connettersi ai mezzi di azionamento 22.
Tale sede di montaggio 24 può avere un’estremità di inserimento ed un’estremità di accoppiamento opposta in corrispondenza della quale si realizza l’accoppiamento tra elemento di presa 21 e mezzi di azionamento 22 (in una maniera descritta in seguito).
A questo punto, l’utilizzatore programma i mezzi di azionamento 22 perché eroghino con la cadenza giornaliera desiderata il numero di vaschette 1 stabilito (tipicamente una alla volta).
In pratica, i mezzi di azionamento possono prevedere un’unità di controllo programmabile che include un dispositivo temporizzatore, collegato ad un motore atto a porre in rotazione l’elemento di presa 21.
In modo ciclico, cioà ̈ in ciascuno dei giorni nei quali il padrone dell ’animale à ̈ assente, quando à ̈ l’ora stabilita per il pasto, i mezzi di azionamento si attivano per porre in rotazione l’elemento di presa 21 per un numero di rotazioni che à ̈ funzione della lunghezza programmata della porzione di pellicola da rimuovere.
In pratica, il programma dei mezzi di azionamento 22 comprende l’informazione della lunghezza della porzione di pellicola 10 che chiude una vaschetta 1 e quindi, ruotando il mezzo di presa 21 del numero di giri opportuno, si separa la pellicola da una sola vaschetta 1, ad esempio, in modo da aprirla per poi presentarla esternamente al dispositivo 1, affinché l’animale possa cibarsi.
Quindi i mezzi di azionamento 22 sono programmabili per comandare ciclicamente i mezzi di presa 21 perché motino il numero di giri sufficiente a rimuovere la pellicola da quella che di volta in volta risulta essere la prima vaschetta 1' (cioà ̈ quella della successione più vicina al bordo 110 impegnato).
Quando tutte le vaschette saranno state erogate, ed il padrone dell’ animale à ̈ tornato a casa, allora egli rimuoverà l’elemento di presa 21 dalla sede di montaggio 24.
L’elemento di presa recherà avvolta tutta la pellicola del blister e quindi per smaltire la pellicola basterà togliere il bordo 110 della stessa dalla sede 210 dell’elemento di presa 21, in modo che quest’ultimo possa essere usato nuovamente con un altro blister.
Quindi la sede di montaggio 24 deve avere dimensioni sufficienti ad accogliere anche la pellicola avvolta a roccheto sull’elemento di presa 21. Al fine di risparmiare spazio ed al contempo consentire un efficiente funzionalità del dispositivo 2, quest’ultimo nella sua forma di realizzazione preferita prevede che il suo caricatore 20 comprenda una superficie interna curva che definisce il citato volume interno 200 il quale à ̈ adatto a contenere la confezione blister 100 disposta in una configurazione a spirale, in cui le vaschette possono scorrere lungo la superficie interna 25 stessa.
Tale superficie interna 25 può essere definita da una parete 250 interna del dispositivo 2, la quale à ̈ incurvata attorno ad un asse orizzontale Y in modo da definire una superficie orizzontale curva 25 che le vaschette alloggiate nel caricatore 20 possono riscontrare in modo scorrevole così da poter girare a spirale atorno a detto asse orizzontale Y durante lo scorrimento. Come già detto, il blister 100 può essere incurvato e quindi può essere anche ripiegato a spirale per essere inserito in questa configurazione nel volume interno 200 del caricatore, il quale sbocca inferiormente nel succitato passaggio di uscita 201.
Questo aspetto à ̈ vantaggioso anche dal punto di vista del funzionamento del dispositivo 2.
Infati, si può prevedere che il caricatore 20 sia disposto in una parte superiore del dispositivo 2, quando in uso à ̈ poggiato ad esempio al suolo, e che l’elemento di presa 21 sia disposto a valle del passaggio di uscita del caricatore 20, così da consentire, a seguito della rimozione della pellicola della prima vaschetta 1, la sua fuoriuscita per gravità dal caricatore 20, ed il contestuale scorrimento delle restanti vaschete del blister 100, in direzione del passaggio di uscita.
In pratica, dato che le vaschette sono unite l’una all’altra nel blister 100 solamente dalla pellicola 10, una volta che essa sia rimossa da una vaschetta 1, quest’ultima risulterà del tutto separata dal blister stesso e quindi può essere vantaggiosamente lasciata cadere via dal caricatore 20 ad esempio lungo uno scivolo 40 (che sarà meglio descritto in seguito) per essere quindi erogata.
Inoltre, grazie al fatto che la confezione blister 100 à ̈ disposta scorrevole entro il caricatore 20, e che l’elemento di presa 24 à ̈ posto sotto il passaggio di uscita 201 del caricatore, allora la rotazione dell’elemento di presa 21 trascina il blister 100 facendolo scorrere longitudinalmente ad ogni erogazione, e producendo l’avanzamento di quella che di volta in volta à ̈ la prima vaschetta 1’, in modo da disporla in posizione per la successiva erogazione.
Pertanto, grazie a questa vantaggiosa configurazione, l’erogazione ciclica delle vaschette aperte per Panimale può avvenire senza l’impiego di mezzi di espulsione attiva.
Come in parte già anticipato, i suddetti mezzi di erogazione comprendono di preferenza uno scivolo 40 disposto a valle del passaggio di uscita 201 del caricatore 20 (e quindi sotto il caricatore) in modo da poter ricevere le vaschette aperte che vengono di volta in volta sganciate dal blister 100 e che vi cadono sopra (si veda la figura 7).
Lo scivolo 40 termina in una zona di presentazione 41 delle vaschette, accessibile dall’esterno, in modo che l’animale possa raggiungere il cibo erogato (si veda la figura 8).
In dettaglio, la zona di presentazione, come mostrato nelle figure 3 - 8 può comprendere una sede 41 di presentazione atta a ricevere le vaschette aperte.
In pratica, le pareti laterali delle vaschette possono essere convergenti verso il fondo, così che la vaschetta abbia una forma rastremata verso il basso, in modo che, dopo che l’animale ha consumato ciascun pasto ed ha quindi lascito la vaschetta che lo conteneva vuota, essa possa fungere da sede di ricevimento per la successiva vaschetta erogata, dimodoché, a seguito delle varie erogazioni, si formi una pila di vaschette vuote in corrispondenza della sede di presentazione 41, la quale pila può essere facilmente rimossa dal dispositivo 2 e gettata tra i rifiuti domestici.
Quindi la sede di presentazione 41 avrà una profondità sufficiente ad accogliere tale pila di vaschette vuote.
I citati mezzi di azionamento, oltre che l’unità di controllo ed il motore, possono comprende anche un cinematismo (e ad esempio opportuni motoriduttori) per collegare il motore e l’elemento di presa 21, il quale cinematismo include mezzi di accoppiamento rimuovibile (non rappresentati), per accoppiare il cinematismo stesso all’elemento di presa, disposti in corrispondenza della succitata estremità di accoppiamento della sede di montaggio 24 in cui si inserisce l’elemento di presa 21.
In pratica, si può prevedere che i citati mezzi di accoppiamento siano una scanalatura a croce in cui si inserisce un elemento maschio 211 a croce ricavato in corrispondenza di una od entrambe le estremità dell’elemento di presa 21 (si veda la figura 2 o la figura 4).
Secondo preferiti aspetti costruttivi, la carcassa 23 del dispositivo 2 può comprendere una base 25 di appoggio, per consentire al dispositivo 2 di restare fermo ed in equilibrio quando posto ad esempio sul pavimento. Inoltre, come mostrato nelle figure 3 e 4, la carcassa 23 può comprendere uno sportello 26 di accesso al volume interno 200 del caricatore ed alla sede di montaggio 24 dell’elemento di presa, questi ultimi essendo coperti da e completamente inclusi nella carcassa 23 quando lo sportello 26 à ̈ chiuso, in modo che la carcassa custodisca la confezione blister 100 caricata al suo interno.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per la distribuzione di vaschette (1) contenenti dosi di cibo, chiuse mediante una pellicola (10) rimuovibile, caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno un caricatore (20) per alloggiare una pluralità di vaschette (1), avente un passaggio di uscita (201) per consentire la fuoriuscita di almeno una vaschetta alla volta; - mezzi di apertura automatici (21,22) per rimuovere, in base ad un programma di distribuzione, la pellicola (10) dalle vaschette (1) alloggiate nel caricatore (20); e - mezzi di erogazione (40,41,410) per consentire la presentazione delle vaschette aperte all' estemo del dispositivo (2).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di apertura comprendono mezzi di presa (21) per impegnare un bordo (110) della pellicola (10).
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di apertura comprendono mezzi di azionamento programmabili (22) per muovere reciprocamente i mezzi di presa (21) che impegnano il bordo (110) della pellicola e le vaschette (1), in modo tale da rimuovere una porzione di pellicola (10) di lunghezza programmata.
  4. 4) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di presa comprendono almeno un elemento di presa (21) atto ad impegnare il citato bordo (110) della pellicola e girevole attorno ad un proprio asse (Y) di rotazione così che, a seguito della sua rotazione, la pellicola (10) impegnata venga tirata e di conseguenza separata dalle vaschette (1).
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui l’elemento di presa (21) ha forma sostanzialmente cilindrica, ed in cui detto asse di rotazione (Y) à ̈ un suo asse centrale, l’elemento di presa (21) conformando in corrispondenza della sua periferia laterale almeno una sede di impegno (210) per ricevere con interferenza il bordo (110) della pellicola così che, a seguito della rotazione dell’elemento di presa (21), la pellicola rimossa vada ad avvolgerei attorno alla sua periferia laterale.
  6. 6) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 3 alla 5, in cui i mezzi di azionamento (22) sono atti a porre ciclicamente in rotazione l’elemento di presa (21) per un numero di rotazioni funzione della lunghezza programmata della porzione di pellicola da rimuovere.
  7. 7) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto caricatore (20) comprende una superficie interna curva (25) che definisce un volume interno (200) adatto a contenere una successione di vaschette (1) disposte in una configurazione a spirale in cui possono scorrere lungo detta superficie interna (25), il quale volume interno sbocca inferiormente in detto passaggio di uscita.
  8. 8) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 4 alla 7, in cui detto elemento di presa à ̈ disposto a valle di detto passaggio di uscita del caricatore, così da consentire, a seguito della rimozione della pellicola da una vaschetta, la fuoriuscita di quest’ultima per gravità dal caricatore, e lo scorrimento delle restanti vaschette, in direzione del passaggio di uscita (201).
  9. 9) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di erogazione comprendono uno scivolo (40) disposto a valle del passaggio di uscita (201) del caricatore (20) ed a questo connesso, il quale scivolo (40) termina in una zona di presentazione (41) delle vaschette, accessibile dall’ esterno.
  10. 10) Confezione per alimenti comprendente una pluralità di vaschette (1) per contenere una rispettiva dose di cibo, caratterizzata dal fatto di comprendere altresì una pellicola comune (10) attaccata in modo rimuovibile alle vaschette (1) in modo tale da chiudere ciascuna di esse, collegandole l’una all’altra a definire una confezione blister (1). 1 1) Confezione secondo la rivendicazione 10, in cui la pellicola (10) ha la forma di una striscia che collega le vaschette (1) in una successione, detta striscia avendo almeno una porzione libera (11) che termina in un bordo di estremità (110).
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