ITMO20120155A1 - Metodo e apparato per lavorare materiale in nastro - Google Patents

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ITMO20120155A1
ITMO20120155A1 IT000155A ITMO20120155A ITMO20120155A1 IT MO20120155 A1 ITMO20120155 A1 IT MO20120155A1 IT 000155 A IT000155 A IT 000155A IT MO20120155 A ITMO20120155 A IT MO20120155A IT MO20120155 A1 ITMO20120155 A1 IT MO20120155A1
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IT
Italy
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tensioning means
belt
path
speed
work station
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IT000155A
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Mario Spatafora
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Kemet Electronics Italia S R L
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Description

METODO E APPARATO PER LAVORARE MATERIALE IN NASTRO
Background dell’invenzione
[0001] L’invenzione concerne un metodo e un apparato per lavorare materiale in nastro, in particolare per tranciare porzioni laterali di un nastro in materiale flessibile.
[0002] In modo specifico, ma non esclusivo, l’invenzione può essere utilmente impiegata per la tranciatura di materiale in nastro, destinato alla formazione di elementi per dispositivi di accumulo di energia elettrica quali, ad esempio, batterie agli ioni di litio, condensatori, supercondensatori e dispositivi similari, in modo da ottenere un profilo sagomato con una serie di sporgenze e rientranze secondo una desiderata geometria.
[0003] È noto realizzare tranciature successive, secondo un passo predefinito, lungo almeno un lato di un nastro in materiale flessibile svolto da una bobina.
[0004] Il nastro tranciato lateralmente viene poi tagliato trasversalmente per ottenere singoli fogli sagomati che costituiscono gli elementi per il dispositivo di accumulo di energia elettrica. In genere, per tali elementi à ̈ richiesta una precisione di lavorazione molto elevata, dell'ordine di pochi centesimi di millimetro.
[0005] Per ottenere la precisione richiesta, il nastro da tranciare viene mantenuto fermo rispetto ai mezzi trancianti, almeno durante la fase attiva di tranciatura.
[0006] D’altra parte, per avere un’elevata produttività, à ̈ desiderabile alimentare il nastro in maniera continua e a velocità uniforme. Per questo scopo à ̈ noto l'impiego di mezzi trancianti con moto alternato in direzione longitudinale alla linea di alimentazione del nastro da tranciare, in modo da rendere sostanzialmente nulla la velocità relativa rispetto al nastro al momento della tranciatura.
[0007] Tali soluzioni sono, tuttavia, di complessa attuazione e non garantiscono un funzionamento efficace e affidabile. In particolare, non à ̈ possibile raggiungere una velocità operativa elevata, principalmente poiché i mezzi trancianti, a causa della loro massa relativamente elevata, non possono essere movimentati in direzione longitudinale con velocità eccessiva, obbligando ovviamente a limitare la velocità di avanzamento del nastro.
[0008] Il metodo di lavorazione in oggetto à ̈ del tipo secondo il preambolo della prima rivendicazione, in cui non à ̈ necessario che i mezzi operativi, che agiscono sul nastro nella stazione di lavoro, siano dotati di un moto alternato in direzione longitudinale alla linea di alimentazione del nastro in lavorazione, poiché, nel tratto di percorso del nastro ove si trova la stazione di lavoro, il nastro à ̈ guidato da un sistema cinematico in modo da compiere una serie di cicli operativi, ciascuno dei quali comprende una fase stazionaria, in cui il nastro à ̈ fermo e gli utensili della stazione di lavoro possono operare con efficacia, e una fase di recupero, in cui il nastro avanza velocemente attraverso la stazione di lavoro per garantire la continuità del moto nel resto del percorso.
[0009] È già noto un siffatto metodo, ad esempio dalle pubblicazioni brevettuali DE 1227304 e GB 06369.
[0010] I metodi noti di questo tipo, tuttavia, presentano alcuni limiti ed inconvenienti.
[0011] In primo luogo, à ̈ previsto l’uso di apparati costruttivamente complessi e costosi.
[0012] In secondo luogo, Ã ̈ desiderabile aumentare il periodo di tempo nel quale, ad ogni ciclo di lavoro, il nastro resta fermo nella stazione di lavoro.
[0013] È inoltre auspicabile migliorare la regolarità dell’avanzamento del nastro e garantire inoltre una elevata precisione di lavorazione avendo, nel contempo, una considerevole produttività.
Sommario dell’invenzione
[0014] Uno scopo dell’invenzione à ̈ di ovviare i suddetti limiti ed inconvenienti della tecnica nota, realizzando un metodo per lavorare un nastro in una stazione di lavoro che opera ad intermittenza, in cui il nastro viene trasportato in avanti in modo regolare e continuo, presentando però almeno un tratto di nastro che, ad ogni ciclo di lavoro, si ferma temporaneamente nella stazione di lavoro.
[0015] Un vantaggio à ̈ di consentire un elevato periodo di sosta del nastro nella stazione di lavoro.
[0016] Un vantaggio à ̈ di permettere un avanzamento molto regolare del nastro, riducendo al minimo le perturbazioni dovute all’attraversamento delle zone in cui, per consentire la sosta di una parte del nastro, avviene un ciclo di accumulo e recupero del nastro stesso.
[0017] Un vantaggio à ̈ di fornire un metodo di lavorazione relativamente assai versatile, in grado di variare i parametri di funzionamento in modo semplice e rapido, in particolare senza la necessità di apportare modifiche strutturali al sistema di lavorazione.
[0018] Un vantaggio à ̈ di garantire la desiderata precisione di lavorazione avendo, nel contempo, una elevata produttività.
[0019] Un vantaggio risiede nella possibilità di variare, in modo semplice e rapido, il passo di avanzamento del nastro ad ogni ciclo di lavoro.
[0020] Un vantaggio à ̈ di eseguire in modo affidabile e preciso la tranciatura laterale di materiale in nastro per realizzare componenti destinati alla formazione di dispositivi di accumulo di energia elettrica.
[0021] Uno scopo dell’invenzione à ̈ di provvedere un apparato per lavorare un nastro che viene trascinato in avanti in modo regolare e continuo e che presenta un tratto che, ad ogni ciclo di lavoro, si ferma temporaneamente in una stazione di lavoro che opera ad intermittenza.
[0022] Un vantaggio à ̈ di realizzare un apparato costruttivamente semplice ed economico.
[0023] Tali scopi e vantaggi ed altri ancora sono tutti raggiunti dall’apparato e dal metodo secondo una o più delle rivendicazioni sotto riportate.
[0024] In un esempio, un nastro, che viene alimentato lungo un percorso che passa attraverso una stazione di lavoro che opera ad intermittenza, à ̈ accoppiato a mezzi tenditori rotanti che provvedono a eseguire una serie di cicli di lavoro in cui ogni ciclo comprende una fase di sosta nastro, in cui vi à ̈ un incremento del percorso del nastro a monte della stazione di lavoro e un decremento del percorso a valle, allo scopo di mantenere fermo il nastro nella stazione di lavoro, e una fase di recupero nastro, in cui vi à ̈ un decremento del percorso a monte e un incremento del percorso a valle, per far passare velocemente attraverso la stazione di lavoro la porzione di nastro accumulata nella fase di sosta allo scopo di garantire la continuità del moto del nastro nel resto del percorso.
[0025] I mezzi tenditori rotanti sono azionati con una velocità di rotazione variabile con un andamento ondulatorio periodico. Il nastro può essere svolto da una bobina in maniera continua, ad esempio a velocità costante. I mezzi tenditori rotanti possono formare due anse ad ampiezza variabile nel percorso del nastro, una monte e l’altra a valle della stazione di lavoro, in cui la rotazione dei mezzi tenditori produce la variazione dell’ampiezza delle anse.
[0026] In particolare, à ̈ previsto un dispositivo di trascinamento che fa avanzare un nastro in maniera continua, ad esempio a velocità costante, lungo un percorso prestabilito che passa attraverso una stazione di tranciatura, mentre due rulli eccentrici accoppiati al nastro, uno a monte a l’altro a valle della stazione, inducono una porzione di nastro a compiere ciclicamente una sosta nella stazione di tranciatura in cui, durante la sosta, una porzione laterale di nastro viene tranciata per formare un contorno sagomato idoneo per realizzare, ad esempio, elementi di un dispositivo di accumulo di energia elettrica, in particolare una batteria al litio, un condensatore, un supercondensatore, eccetera. Il nastro à ̈ avvolto sui due rulli eccentrici che vengono fatti ruotare a velocità di rotazione variabile con un andamento ondulatorio periodico. Breve descrizione dei disegni
[0027] L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano un esempio non limitativo di attuazione.
[0028] La figura 1 à ̈ una vista laterale in elevazione verticale di un esempio dell’apparato in oggetto.
[0029] La figura 2 mostra un particolare ingrandito dell’apparato di figura 1.
[0030] La figura 3 à ̈ un diagramma delle velocità di rotazione dei rulli eccentrici in funzione dell’angolo di rotazione in due configurazioni che differiscono tra loro per il passo di avanzamento del nastro ad ogni ciclo.
[0031] La figura 4 à ̈ un diagramma delle velocità di rotazione dei rulli eccentrici in funzione dell’angolo di rotazione in due configurazioni che differiscono tra loro per il periodo di sosta del nastro nella stazione di lavoro.
[0032] La figura 5 à ̈ un diagramma della velocità di avanzamento del nastro nella stazione di lavoro in funzione dell’angolo di rotazione dei rulli eccentrici in tre configurazioni che differiscono tra loro per il periodo di sosta del nastro nella stazione di lavoro.
Descrizione dettagliata
[0033] Facendo riferimento alla figura 1, à ̈ stato indicato nel suo complesso con 1 un apparato per la lavorazione di materiale in nastro 2, in particolare per la tranciatura del nastro 2. L’apparato 1 può servire per la tranciatura di una porzione laterale del nastro 2, in modo da realizzare un bordo sagomato (con sporgenza/e alternata/e a rientranza/e) di un elemento per un dispositivo di accumulo di energia elettrica, ad esempio una batteria al litio, un condensatore, un supercondensatore, eccetera.
[0034] L’apparato 1 comprende dei mezzi di alimentazione per alimentare in maniera continua (a velocità costante) il nastro 2 lungo un percorso di alimentazione. I mezzi di alimentazione possono comprendere, come nel caso specifico, un dispositivo di trascinamento avente due pinze 3 e 4 in grado di afferrare il nastro 2 e disposte l’una di seguito all’altra lungo il percorso di alimentazione del nastro 2. Ogni pinza 3 e 4 à ̈ dotata di un movimento alternato con una corsa di andata e una corsa di ritorno. Il dispositivo di trascinamento à ̈ controllato secondo un ciclo di lavoro predefinito in modo che, mentre una pinza (3 o 4) compie la corsa di andata in posizione di chiusura afferrando il nastro per trascinarlo in avanti, l’altra pinza (4 o 3) compie la corsa di ritorno in posizione di apertura, in cui lascia libero il nastro, per poi ripartire nel ciclo successivo con la corsa di andata in cui riprende il nastro che verrà liberato dall’altra pinza che esegue nel contempo la corsa di ritorno. Il lavoro coordinato delle due pinze mobili avanti e indietro consente l’avanzamento continuo e regolare (a velocità costante) del nastro 2.
[0035] L’apparato 1 comprende una stazione di lavoro 5 (in particolare una stazione di tranciatura per tranciare il bordo laterale del nastro) dotata di mezzi di lavorazione, ad esempio due semistampi di tranciatura 6 e 7 mobili in modo alternato tra una posizione di apertura e una posizione di chiusura per operare, ad intermittenza, la tranciatura di almeno una porzione laterale del nastro 2.
[0036] L’apparato 1 comprende primi mezzi tenditori disposti per variare in maniera continua la lunghezza del percorso del nastro 2 in un primo tratto a monte della stazione di lavoro 5. I primi mezzi tenditori determinano una fase di accumulo del nastro 2 in cui il nastro stesso avrà una velocità nulla nella stazione di lavoro 5. L’apparato 1 comprende inoltre secondi mezzi tenditori disposti per variare in maniera continua la lunghezza del percorso del nastro 2 in un secondo tratto a valle della stazione di lavoro 5 per compensare la variazione di lunghezza del nastro 2 nel primo tratto a monte della stazione. Tale compensazione consentirà di mantenere costante la lunghezza complessiva del percorso del nastro 2 in un tratto di percorso compreso tra i primi mezzi tenditori e i secondi mezzi tenditori.
[0037] I primi e secondi mezzi tenditori permettono, in sostanza, di avere una parte di percorso in cui il nastro 2 ha un moto intermittente (con un ciclo avente una fase di sosta a velocità sostanzialmente nulla in cui si accumula del nastro e una fase di avanzamento veloce in cui si recupera il nastro accumulato), mentre nel resto del percorso il nastro 2 ha un moto continuo (ad esempio a velocità costante).
[0038] Si osserva che la stazione di lavoro 5 si trova nella parte di percorso con moto intermittente del nastro 2, mentre il dispositivo di trascinamento (pinze 3 e 4) si trova nel resto del percorso con moto continuo del nastro 2. In particolare il dispositivo di trascinamento à ̈ disposto a valle dei secondi mezzi tenditori.
[0039] I primi mezzi tenditori, così come i secondi mezzi tenditori, sono configurati in modo da formare un’ansa del nastro 2 di ampiezza variabile. Nel caso specifico i primi mezzi tenditori comprendono un primo corpo cilindrico, ad esempio un primo rullo 8, portato, in posizione eccentrica, da un primo supporto rotante (primo disco di manovella 9) azionato in rotazione attorno ad un primo asse di rotazione trasversale alla direzione di avanzamento F del nastro 2. Analogamente i secondi mezzi tenditori comprenderanno un secondo corpo cilindrico, ad esempio un secondo rullo 10, portato, in posizione eccentrica, da un secondo supporto rotante (secondo disco di manovella 11) azionato in rotazione (con verso concorde al primo supporto) attorno ad un secondo asse di rotazione trasversale alla direzione di avanzamento F del nastro 2 (parallelo al primo asse di rotazione).
[0040] Il nastro 2 sarà accoppiato ai due rulli 8 e 10 eccentrici. Ogni rullo 8 e 10 eccentrico à ̈ portato liberamente girevole sul rispettivo supporto.
[0041] Il percorso del nastro potrà comprendere, come in questo caso, almeno una prima bobina 12, all’inizio del percorso, dalla quale si svolgerà il nastro stesso. Lungo il percorso di svolgimento potranno essere disposti vari rulli tenditori 13 (con asse di rotazione stazionario) accoppiati al nastro 2. Vi sarà un tratto centrale (orizzontale) di percorso in cui il nastro 2 attraversa la stazione di lavoro 5. Al termine del percorso il nastro 2 potrà, ad esempio, essere riavvolto su almeno una seconda bobina 14.
[0042] L’apparato 1 comprende dei mezzi per variare ciclicamente la velocità di rotazione dei primi mezzi tenditori del nastro e dei secondi mezzi tenditori del nastro in modo da avere, ad ogni ciclo di lavoro, almeno una fase di incremento della velocità e almeno una fase di decremento della velocità. Tali mezzi per variare possono comprendere, come nel caso specifico, una unità di controllo elettronica programmabile e istruzioni di programma implementabili sull’unità di controllo per controllare i mezzi di azionamento che azionano la rotazione dei primi e dei secondi mezzi tenditori del nastro. In particolare ogni disco di manovella sarà posto in rotazione da un rispettivo motore (non illustrato) controllato dall’unità di controllo secondo un predefinito programma di computer.
[0043] Nel funzionamento, l’apparato 1 attuerà un metodo di lavorazione di materiale in nastro con le seguenti fasi.
[0044] Il nastro 2 sarà alimentato lungo il suo prestabilito percorso. Il dispositivo di trascinamento (pinze 3 e 4 mobili) provvederà a far avanzare il nastro 2 con moto continuo (ad esempio a velocità costante), almeno nella parte di percorso a moto continuo non compresa tra i due rulli 8 e 10 eccentrici. In particolare il nastro sarà svolto dalla bobina 12 (ed eventualmente riavvolto nella bobina 14) con moto continuo e regolare.
[0045] La stazione di lavoro (stazione di tranciatura) opererà ad intermittenza sul nastro 2, con una serie di cicli di lavoro, nella parte di percorso a moto intermittente compresa tra i due rulli 8 e 10 eccentrici.
[0046] I primi mezzi tenditori del nastro, in particolare il primo disco a manovella 9 che porta eccentricamente il primo rullo 8, saranno posti in rotazione per variare ciclicamente la lunghezza del primo tratto di percorso a monte della stazione di lavoro 5, in modo da fermare temporaneamente il nastro 2 nella stazione di lavoro ad ogni ciclo di lavoro. Nel contempo i secondi mezzi tenditori del nastro, in particolare il secondo disco a manovella 11 che porta eccentricamente il secondo rullo 10, saranno posti in rotazione per variare ciclicamente la lunghezza del secondo tratto di percorso a valle della stazione di lavoro, in modo da compensare la variazione di lunghezza del primo tratto di percorso e consentire quindi il moto continuo del nastro nella parte di percorso a valle del secondo rullo 10.
[0047] La velocità di rotazione dei primi mezzi tenditori e/o dei secondi tenditori sarà controllata in modo da dare luogo ad un andamento ciclico delle velocità avente, ad ogni ciclo di lavoro, almeno una fase di incremento della velocità e almeno una fase di decremento della velocità. In particolare la velocità di rotazione dei primi mezzi tenditori e/o dei secondi tenditori potrà avere un andamento ondulatorio periodico. In questo modo à ̈ possibile ottenere un periodo di sosta del nastro relativamente lungo, con un moto del nastro regolare e pressoché privo di perturbazioni, assicurando un’elevata precisione nella lavorazione (tranciatura laterale) del nastro.
[0048] La velocità di rotazione dei primi mezzi tenditori (primo disco di manovella 9) viene variata, in particolare, per determinare, ad ogni giro di rotazione (del primo disco di manovella 9), un periodo stazionario, in cui il nastro 2 resta fermo nella stazione di lavoro 5, e un periodo mobile, in cui il nastro avanza nella stazione di lavoro. Il periodo stazionario può essere ottenuto in corrispondenza di uno spostamento angolare dei primi mezzi tenditori maggiore o uguale ad almeno 30 gradi di rotazione.
[0049] Il massimo valore assoluto delle accelerazioni dei primi mezzi tenditori nel periodo mobile può essere uguale o inferiore al massimo valore assoluto delle accelerazioni dei primi mezzi tenditori nel periodo stazionario. Così facendo, si può migliorare la regolarità del movimento del nastro diminuendo il rischio di perturbazioni del moto.
[0050] In particolare, la velocità di rotazione dei primi mezzi tenditori del nastro può essere variata per determinare, ad ogni giro di rotazione, un unico massimo di velocità e un unico minimo di velocità. Inoltre, anche la velocità di rotazione dei secondi mezzi tenditori può essere variata per determinare, ad ogni giro di rotazione, un unico massimo di velocità e un unico minimo di velocità.
[0051] È possibile controllare l’apparato in modo che, istante per istante, mentre la velocità di rotazione dei primi mezzi tenditori del nastro aumenta, la velocità di rotazione dei secondi mezzi tenditori del nastro diminuisca. È altresì possibile controllare l’apparato in modo che, istante per istante, mentre la velocità dei primi mezzi tenditori del nastro diminuisce, la velocità dei secondi mezzi tenditori del nastro aumenti.
[0052] I valori assoluti delle accelerazioni dei primi mezzi tenditori del nastro possono essere, istante per istante, sostanzialmente uguali ai valori assoluti delle accelerazioni dei secondi mezzi tenditori del nastro.
[0053] Il diagramma di figura 3 mostra le velocità di rotazione del primo disco di manovella 9 che porta il primo rullo eccentrico 8 (a monte della stazione di lavoro) e del secondo disco di manovella 11 che porta il secondo rullo eccentrico 10 (a valle della stazione di lavoro), misurate con un rapporto in percentuale rispetto ad una velocità di rotazione di riferimento che si assume uguale al 100%. I valori delle velocità di rotazione sono valutati in funzione della posizione angolare assunta dai rulli 8 e 10 attorno al rispettivo asse di rotazione a partire da una posizione di riferimento che si assume uguale a 0 (zero) gradi. In figura 3 sono rappresentate due diverse configurazioni relative a due diversi passi di avanzamento del nastro nella stazione di lavoro ad ogni ciclo di lavoro. La variazione del passo di avanzamento consente di regolare l’apparato a seconda della lunghezza di nastro che deve essere lavorata (tranciata) ad ogni ciclo nella stazione di lavoro. Ciò consente, in particolare, di realizzare prodotti (elementi per dispositivi di accumulo di energia elettrica) con formati diversi. Nell’esempio specifico le due configurazioni diverse sono relative a due formati diversi di prodotti con lunghezze, rispettivamente, di 131 mm e di 134 mm.
[0054] Le curve “131mmEccMonte†e “131mmEccValle†sono le velocità di rotazione, rispettivamente, del primo e del secondo disco di manovella 9 e 11 nel formato 131 mm, mentre le curve “134mmEccMonte†e “134mmEccValle†sono le velocità di rotazione, rispettivamente, del primo e del secondo disco di manovella 9 e 11 nel formato 134 mm.
[0055] In entrambe le configurazioni di figura 3 (131 mm e 134 mm), il periodo di sosta in cui il nastro ha velocità nulla nella stazione di lavoro si ha nel tratto di spostamento angolare dei rulli eccentrici compreso tra 0 e 120 gradi. Nel restante tratto compreso tra 120 e 360 gradi il nastro avanza nella stazione di lavoro ad una velocità media di recupero che sarà maggiore della velocità media (che in particolare sarà costante) con cui il dispositivo di trascinamento fa avanzare il nastro.
[0056] In figura 4 sono mostrate le curve dei valori assunti dalle velocità di rotazione dei due rulli eccentrici 8 e 10 in due diverse configurazioni in cui à ̈ variato il periodo di sosta durante il quale il nastro ha velocità nulla nella stazione di lavoro. In una prima configurazione il periodo di sosta si ha nel tratto di spostamento angolare dei rulli 8 e 10 eccentrici compreso tra 0 e 120 gradi (in figura 4 à ̈ rappresentato il caso del formato 131 mm, per cui le curve dei due rulli in questa configurazione corrispondono a quelle analoghe rappresentate in figura 3). Nell’altra configurazione (sempre con il formato 131 mm) il periodo di sosta del nastro si ha nel tratto compreso tra 0 e 90 gradi.
[0057] Le curve “120°EccMonte†e “120°EccValle†sono le velocità di rotazione, rispettivamente, del primo e del secondo disco di manovella 9 e 11 quando il periodo di sosta del nastro si ha nel tratto compreso tra 0 e 120 gradi, mentre le curve “90°EccMonte†e “90°EccValle†sono le velocità di rotazione, rispettivamente, del primo e del secondo disco di manovella 9 e 11 quando il periodo di sosta del nastro si ha nel tratto compreso tra 0 e 90 gradi.
[0058] In figura 5 sono rappresentate tre curve relative alle velocità di avanzamento del nastro nella stazione di lavoro, ad ogni ciclo di lavoro, in funzione dell’angolo di rotazione dei rulli 8 e 10 eccentrici (nel caso del formato di 131 mm), in tre diverse configurazioni in cui il periodo di sosta del nastro si ha nei tratti di rotazione compresi rispettivamente, tra 0 e 40 gradi, tra 0 e 90 gradi e tra 0 e 120 gradi (si tratta delle curve, rispettivamente, “Sosta40°â€ , “Sosta90°â€ e “Sosta120°â€ ). È mostrato anche l’andamento della velocità del nastro mobile (in maniera continua) nel percorso esterno al tratto compreso tra i due rulli 8 e 10 eccentrici (curva “VelocProdotto†), andamento che, nel caso specifico, à ̈ rappresentato da una retta orizzontale che indica una velocità costante. Nel grafico di figura 5 i valori delle velocità di avanzamento sono espressi in percentuale rispetto al valore (costante) della velocità del nastro nel percorso esterno ai mezzi tenditori.
[0059] Si à ̈ visto che i mezzi tenditori rotanti sono disposti per formare due anse ad ampiezza variabile nel percorso del nastro, un’ansa a monte e un’ansa a valle della stazione di lavoro. La rotazione dei mezzi tenditori produce la variazione dell’ampiezza delle anse in modo coordinato affinché la lunghezza del tratto di percorso compreso tra i mezzi tenditori rimanga sostanzialmente costante, così da evitare perturbazioni nel moto del nastro all’esterno dei mezzi tenditori rotanti. Si à ̈ visto inoltre che alcune delle variabili del sistema qui descritto possono essere modificate senza cambiare le parti meccaniche del sistema, ma attraverso interventi, relativamente più semplici, che modificano le istruzioni del programma di computer che controlla i mezzi di azionamento dei mezzi tenditori rotanti.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo comprendente le fasi di: - alimentare un nastro (2) lungo un percorso; - disporre nel percorso una stazione di lavoro (5) che opera ad intermittenza sul nastro (2) con una serie di cicli di lavoro; - ruotare primi mezzi tenditori (8, 9) del nastro (2) per variare ciclicamente la lunghezza di un primo tratto di percorso a monte della stazione di lavoro (5) fermando temporaneamente il nastro (2) nella stazione di lavoro ad ogni ciclo di lavoro; - ruotare secondi mezzi tenditori (10, 11) del nastro (2) per variare ciclicamente la lunghezza di un secondo tratto di percorso a valle della stazione di lavoro (5) compensando la variazione di lunghezza del primo tratto di percorso; caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di variare la velocità di rotazione dei primi mezzi tenditori e dei secondi mezzi tenditori con un andamento ciclico in modo da avere, ad ogni ciclo di lavoro, almeno una fase di incremento della velocità e almeno una fase di decremento della velocità.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui la velocità di rotazione dei primi mezzi tenditori (8, 9) viene variata per determinare, ad ogni giro di rotazione dei primi mezzi tenditori, una parte stazionaria del ciclo di lavoro, in cui il nastro (2) à ̈ fermo nella stazione di lavoro, e una parte mobile del ciclo di lavoro, in cui il nastro (2) à ̈ mobile nella stazione di lavoro.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, in cui il massimo valore assoluto delle accelerazioni dei primi mezzi tenditori (8, 9) nella parte mobile del ciclo di lavoro à ̈ uguale o inferiore al massimo valore assoluto delle accelerazioni dei primi mezzi tenditori (8, 9) nella parte stazionaria del ciclo di lavoro.
  4. 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la velocità di rotazione dei primi mezzi tenditori (8, 9) viene variata per determinare, ad ogni giro di rotazione, un unico punto di massima velocità ad accelerazione nulla e un unico punto di minima velocità ad accelerazione nulla.
  5. 5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la velocità di rotazione dei secondi mezzi tenditori (10, 11) viene variata per determinare, ad ogni giro di rotazione, un unico punto di massima velocità ad accelerazione nulla e un unico punto di minima velocità ad accelerazione nulla.
  6. 6. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui, istante per istante, mentre la velocità di rotazione dei primi mezzi tenditori (8, 9) aumenta, la velocità di rotazione dei secondi mezzi tenditori (10, 11) diminuisce, e/o in cui, mentre la velocità di rotazione dei primi mezzi tenditori (8, 9) diminuisce, la velocità di rotazione dei secondi mezzi tenditori (10, 11) aumenta.
  7. 7. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i valori assoluti delle accelerazioni dei primi mezzi tenditori sono, istante per istante, sostanzialmente uguali ai valori assoluti delle accelerazioni dei secondi mezzi tenditori.
  8. 8. Apparato, in particolare per attuare il metodo di qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente: - un percorso di alimentazione di un nastro (2); - una stazione di lavoro (5) disposta in detto percorso per operare ad intermittenza sul nastro (2) con una serie di cicli di lavoro; - primi mezzi tenditori (8, 9) del nastro che possono ruotare per variare ciclicamente la lunghezza di detto percorso in un primo tratto a monte di detta stazione di lavoro (5), fermando temporaneamente il nastro in detta stazione di lavoro ad ogni ciclo; - secondi mezzi tenditori (10, 11) del nastro che possono ruotare per variare ciclicamente la lunghezza di detto percorso in un secondo tratto a valle di detta stazione di lavoro (5), compensando la variazione di lunghezza in detto primo tratto; caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per variare ciclicamente la velocità di rotazione di detti primi mezzi tenditori e di detti secondi mezzi tenditori in modo da avere, ad ogni ciclo di lavoro, almeno una fase di incremento della velocità e almeno una fase di decremento della velocità.
  9. 9. Apparato secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi per variare comprendono una unità di controllo elettronica programmabile e istruzioni di programma implementabili su detta unità di controllo per controllare dei mezzi per azionare la rotazione di detti primi e secondi mezzi tenditori.
  10. 10. Apparato secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui detti primi mezzi tenditori comprendono un primo corpo (8) al quale à ̈ accoppiato il nastro (2), detto primo corpo essendo montato in posizione eccentrica su un primo supporto (9) rotante, e/o in cui detti secondi mezzi tenditori comprendono un secondo corpo (10) al quale à ̈ accoppiato il nastro (2), detto secondo corpo essendo montato in posizione eccentrica su un secondo supporto (11) rotante.
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