ITMO20110226A1 - Sistema e metodo per il monitoraggio delle modalita' di guida di un veicolo - Google Patents

Sistema e metodo per il monitoraggio delle modalita' di guida di un veicolo Download PDF

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ITMO20110226A1
ITMO20110226A1 IT000226A ITMO20110226A ITMO20110226A1 IT MO20110226 A1 ITMO20110226 A1 IT MO20110226A1 IT 000226 A IT000226 A IT 000226A IT MO20110226 A ITMO20110226 A IT MO20110226A IT MO20110226 A1 ITMO20110226 A1 IT MO20110226A1
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driving
instantaneous
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Giuseppe Simonazzi
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“SISTEMA E METODO PER IL MONITORAGGIO DELLE MODALITÀ’ DI GUIDA DI UN VEICOLO†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un sistema e ad un metodo per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo, impiegabile in particolare in ambito assicurativo, per la gestione di flotte aziendali, per servizi di eCall (emergency call) o di bCall (breakdown call) o simili servizi.
Sono note apparecchiature telematiche che, una volta installate a bordo di un veicolo, sono in grado di rilevare le modalità di impiego del veicolo stesso nel tempo.
Tali apparecchiature trovano applicazione, ad esempio, in ambito assicurativo, per la determinazione di tariffe personalizzate sulla base dell’ effettivo utilizzo del veicolo o per la determinazione e valutazione a posteriori di eventi improvvisi quali sinistri.
Le apparecchiature di tipo noto comprendono, in genere, una centralina installabile a bordo del veicolo, allintero dellabitacolo, e collegabile all’ elettronica del veicolo stesso.
Tali apparecchiature comprendono, inoltre, un dispositivo a radioonde, del tipo comunemente impiegato nellambito della telefonia mobile quale, ad esempio, un ricetrasmettitore GSM, GPRS, UMTS o simili.
Il dispositivo a radioonde, in particolare, supporta l’invio delle informazioni raccolte dall’ apparecchiatura verso una centrale remota di memorizzazione ed elaborazione dati.
Eventualmente, il dispositivo a radioonde à ̈ impiegato per la ricezione, dalla centrale remota, di aggiornamenti del software di gestione dell’apparecchiatura a bordo del veicolo.
Tali apparecchiature, in genere, comprendono anche un ricevitore satellitare, del tipo di un ricevitore GPS o equivalente, che consente la localizzazione del veicolo attraverso le coordinate rilevate di latitudine, longitudine ed, eventualmente, di altitudine.
In pratica, il funzionamento dell’apparecchiatura prevede la raccolta ad intervalli di tempo regolari di informazioni relative alla posizione del veicolo mediante il ricevitore GPS e la successiva trasmissione di tali informazioni verso la centrale remota mediante il dispositivo a radioonde. Le informazioni così raccolte dalla centrale remota sono quindi elaborate per la determinazione di dati utili al fine dello specifico ambito di applicazione.
Ulteriori informazioni possono essere raccolte dall’apparecchiatura mediante l' impiego di ulteriori dispositivi quali, ad esempio, un accelerometro installato sul veicolo ed atto a rilevare brusche accelerazioni e decelerazioni.
L’ accelerometro, in particolare, può essere impiegato in ambito assicurativo per determinare la dinamica di un sinistro e, quindi, delle responsabilità legate ad esso.
In particolare, la presenza dell’ accelerometro consente di rilevare brusche accelerazioni e decelerazioni del veicolo dovute al verificarsi di un sinistro permettendo, in questo modo, la ricostruzione della dinamica del sinistro stesso.
Ai fini assicurativi, l’analisi da parte della centrale remota dei dati raccolti dall’ accelerometro può essere vantaggiosamente utilizzata per ridurre in modo significativo la percentuale di frodi sui sinistri.
Queste apparecchiature di tipo noto, tuttavia, sono suscettibili di perfezionamenti, in particolare volti ad un utilizzo migliore delle informazioni raccolte dall’ apparecchiatura installata a bordo del veicolo, al fine di fornire chiare ed utili indicazioni al conducente così da limitare in modo considerevole la possibilità di incidenti stradali.
Inoltre, la centralina deve essere installata all’ interno dell’abitacolo del veicolo e deve essere opportunamente collegata all’elettronica del veicolo. Pertanto, la centralina deve essere opportunamente fissata all’interno di un vano dell’abitacolo normalmente destinato ad altri scopi, o comunque, deve essere posizionata in modo da non creare ingombro al pilota del veicolo o da non risultate antiestetica.
Il compito principale del presente trovato à ̈ quello di escogitare un sistema ed un metodo per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo che consentano la raccolta di informazioni indicative delle modalità di guida di un veicolo e che garantiscano un utilizzo efficace di tali informazioni volto a limitare in modo considerevole la possibilità di incidenti stradali.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un sistema per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo provvisto di un’apparecchiatura che risulti facilmente installabile all’interno dell’abitacolo di un veicolo con costi contenuti.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un sistema per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo provvisto di un’apparecchiatura installabile all’intemo dell’abitacolo di un veicolo che non crei ingombro ai movimenti del pilota o degli altri passeggeri all’intemo dell’abitacolo.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un sistema per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo provvisto di un’apparecchiatura installabile all’interno dell’abitacolo di un veicolo che risulti esteticamente gradevole.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un sistema ed un metodo per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo che consentano di raggiungere i menzionati perfezionamenti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente sistema per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo, comprendente almeno un’apparecchiatura installabile su di un veicolo e provvista di mezzi di rilevamento di informazioni relative alle modalità di guida di detto veicolo e di mezzi di segnalazione di tipo visivo e/o sonoro atti ad assistere il conducente del veicolo durante la guida, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di valutazione di dette informazioni relative alle modalità di guida di detto veicolo associati a detti mezzi di segnalazione ed atti a comandare detti mezzi di segnalazione per segnalare al conducente del veicolo almeno:
- uno stato di guida normale, corrispondente ad una modalità di guida del conducente del veicolo tale da non generare situazioni potenzialmente pericolose;
- uno stato di guida pericolosa, corrispondente ad una modalità di guida del conducente del veicolo tale da generare situazioni potenzialmente pericolose.
Gli scopi sopra esposti sono inoltre raggiunti dal presente metodo per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo, comprendente almeno una fase di rilevamento di informazioni relative alle modalità di guida di un veicolo ed almeno una fase di segnalazione di tipo visivo e/o sonoro per l’assistenza al conducente del veicolo durante la guida, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una fase di valutazione di dette informazioni relative alle modalità di guida di detto veicolo e dal fatto che detta fase di segnalazione comprende il segnalare al conducente del veicolo almeno:
- uno stato di guida normale, corrispondente ad una modalità di guida del conducente del veicolo tale da non generare situazioni potenzialmente pericolose;
- uno stato di guida pericolosa, corrispondente ad una modalità di guida del conducente del veicolo tale da generare situazioni potenzialmente pericolose.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un sistema e di un metodo per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ uno schema generale del sistema secondo il trovato;
la figura 2 à ̈ una vista in assonometria dell’ apparecchiatura del sistema secondo il trovato;
la figura 3 à ̈ uno schema funzionale generale dell’ apparecchiatura del sistema secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 un sistema per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo, impiegabile in particolare in ambito assicurativo, per la gestione di flotte aziendali, per servizi di eCall (emergency call) o di bCall (breakdown call) o simili servizi.
Con specifico riferimento all’applicazione del trovato in ambito assicurativo, con la locuzione “monitoraggio delle modalità di guida†si intende il rilevamento e l’analisi di quelle informazioni potenzialmente utili alla determinazione dei rischi, intesi come una guida non sicura del veicolo, o degli eventi, intesi come incidentalità o furto, a cui può essere soggetto il veicolo.
Il sistema 1 comprende un’apparecchiatura 2 elettronica installabile su di un veicolo V ed atta a raccogliere informazioni relative alla modalità di guida del veicolo stesso.
In particolare, l’apparecchiatura 2 à ̈ provvista di mezzi di rilevamento di informazioni relative alle modalità di guida del veicolo V, indicati complessivamente e schematicamente in figura 3 con il riferimento 3.
Tali informazioni relative alle modalità di guida del veicolo V possono comprendere, ad esempio, la velocità istantanea di marcia del veicolo V, le variazioni di accelerazione istantanea del veicolo V lungo una o più direzioni, la posizione geografica del veicolo V.
L’apparecchiatura 2 comprende, inoltre, mezzi di segnalazione 4 di tipo visivo e/o sonoro atti ad assistere il conducente del veicolo durante la guida.
Vantaggiosamente, il sistema 1 comprende mezzi di valutazione 5 delle informazioni rilevate e relative alle modalità di guida del veicolo V.
In particolare, i mezzi di valutazione 5 sono associati ai mezzi di segnalazione 4 e sono atti a comandare tali mezzi di segnalazione in funzione delle informazioni rilevate per segnalare in tempo reale al conducente del veicolo V le seguenti condizioni di guida:
- uno stato di guida normale, corrispondente ad una modalità di guida del conducente del veicolo tale da non generare situazioni potenzialmente pericolose;
- uno stato di allerta, corrispondente ad una modalità di guida anomala del conducente del veicolo;
- uno stato di guida pericolosa, corrispondente ad una modalità di guida del conducente del veicolo tale da generare situazioni potenzialmente pericolose.
In particolare, con riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle figure e di seguito descritta nel dettaglio, i mezzi di valutazione 5 comprendono primi mezzi di confronto 6 atti a confrontare la velocità istantanea del veicolo V con uno o più valori di velocità di riferimento. Se, ad esempio, all' intemo di un predeterminato intervallo di tempo la velocità istantanea rilevata del veicolo V à ̈ inferiore ad un valore massimo di velocità di riferimento, allora i mezzi di segnalazione 4 segnalano al conducente uno stato di guida normale.
Se, invece, all ’intemo di un predeterminato intervallo di tempo la velocità istantanea rilevata del veicolo V varia repentinamente, superando in determinati istanti un valore massimo di velocità di riferimento, allora i mezzi di segnalazione 4 segnalano al conducente uno stato di allerta.
Se, infine, all' intemo di un predeterminato intervallo di tempo la velocità istantanea rilevata del veicolo V à ̈ superiore ad un valore massimo di velocità di riferimento, allora i mezzi di segnalazione 4 segnalano al conducente uno stato di guida pericolosa.
Inoltre, i mezzi di valutazione 5 comprendono secondi mezzi di confronto 7 atti a confrontare le variazioni dell’accelerazione istantanea del veicolo V con uno o più valori di variazioni di accelerazione di riferimento.
A tal proposito si precisa che, preferibilmente, i mezzi di rilevamento 3 misurano le variazioni di accelerazione istantanea lungo una direzione longitudinale ed una direzione laterale del veicolo V.
Se, ad esempio, all’intemo di un predeterminato intervallo di tempo le variazioni dell’accelerazione istantanea rilevate sono inferiori ad un valore massimo di variazione dell’accelerazione di riferimento, allora i mezzi di segnalazione 4 segnalano al conducente uno stato di guida normale.
In pratica, significa che il conducente del veicolo V ha un comportamento virtuoso, inteso come una modalità di guida uniforme, senza variazioni dell’accelerazione istantanea eccessive o comunque contenute, che indicano un rischio contenuto di situazioni potenzialmente pericolose.
Se, invece, all’interno di un predeterminato intervallo di tempo le variazioni dell’accelerazione istantanea sono superiori ad un valore massimo di variazione dell’accelerazione di riferimento, allora i mezzi di segnalazione 4 segnalano al conducente uno stato di allerta.
Se, infine, le variazioni dell’accelerazione istantanea rilevate e superiori al valore massimo di variazione dell’accelerazione di riferimento continuano nel tempo, allora i mezzi di segnalazione 4 segnalano al conducente uno stato di guida pericolosa.
In tal caso, significa che i mezzi di rilevamento 3 rilevano continue e perduranti picchi di accelerazione, sia positivi che negativi. Se questo avviene nella sola direzione longitudinale si evidenzia uno scorretto uso del veicolo in consumi e quindi di emissione di CO2. Se le accelerazioni avvengono anche in senso trasversale si hanno comportamenti a maggior rischio relativi a possibili cali di attenzione dovuti a stanchezza, scarsa visibilità, o fenomeni di distrazione.
Preferibilmente, il sistema 1 à ̈ orientato al monitoraggio delle modalità di guida a scopi prevalentemente assicurativi, quindi i valori di riferimento di accelerazione e di velocità sono determinati in modo da rilevare una guida prudente che non provochi rischi al conducente stesso ed a quelli che gli stanno attorno.
Vantaggiosamente, i valori di velocità di riferimento ed i valori di variazione di accelerazione di riferimento sono determinati anche in funzione della posizione geografica del veicolo V.
Ad esempio, alcuni dei parametri considerati possono comprendere la velocità consentita all’interno dell’area di transito del veicolo, la tipologia dell’area corrispondente a tale posizione (ad esempio area urbana, extraurbana, autostradale), la tipologia di strada, la situazione del traffico lungo il percorso del veicolo V.
Il sistema 1 verifica quindi il comportamento di guida in funzione di fattori esterni e corregge di conseguenza il tipo di segnalazione al conducente. Ad esempio, continui cambi di direzione laterale in condizioni di traffico sostenuto indicano un pessimo comportamento che incrementa i rischi per chi à ̈ alla guida. In tal caso il sistema 1 informa immediatamente il conducente del cattivo andamento mediante una segnalazione di stato di guida pericoloso.
Utilmente, il comportamento del sistema 1 à ̈ dinamicamente modificabile in funzione della storia di guida del conducente. In altri termini picchi di accelerazione possono essere ritenuti più o meno gravi in funzione dell’immediato pregresso. Ad esempio, nel caso di percorso autostradale uniforme e monotono un breve cambio di comportamento può essere interpretato come pericoloso.
Utilmente, con particolare riferimento alla forma di attuazione illustrata nelle figure, i mezzi di segnalazione 4 sono costituiti da un dispositivo di segnalazione luminosa realizzato sull’ apparecchiatura 2 ed atto a segnalare con differenti colori lo stato di guida normale, lo stato di allerta e lo stato di guida pericolosa.
Preferibilmente, il dispositivo di segnalazione luminosa 4 utilizza LED di colori differenti, in particolare:
- un LED a luce verde per la segnalazione di stato di guida normale; - un LED a luce gialla per la segnalazione di stato di allerta;
- un LED a luce rossa per la segnalazione di stato di guida pericoloso.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 2 comprende mezzi di supporto 8 posizionabili in corrispondenza di un vetro G all’interno dell' abitacolo del veicolo V.
In particolare, nella forma di attuazione dell’apparecchiatura 2 illustrata nelle figure, i mezzi di supporto 8 sono costituiti da un contenitore scatolare.
Come illustrato in figura 1, il contenitore 8 à ̈ posizionabile sul vetro G, all’intemo dell’abitacolo, in prossimità dello specchietto retrovisore centrale.
Utilmente, il posizionamento dell’apparecchiatura 2 in corrispondenza dello specchietto retrovisore del veicolo V consente il rapido collegamento dell’ apparecchiatura stessa all’alimentazione del veicolo.
Inoltre, l’apparecchiatura 2 non à ̈ di ingombro al pilota od ai passeggeri del veicolo e non risulta antiestetica.
Non si escludono, comunque, differenti posizionamenti dell’ apparecchiatura 2, ad esempio in prossimità di uno dei piantoni laterali di supporto del parabrezza.
Utilmente, il contenitore 8 comprende una porzione di appoggio 9 che può essere associata al vetro G mediante mezzi di fissaggio costituiti da uno strato adesivo.
Non si escludono, tuttavia, differenti mezzi di fissaggio comprendenti, ad esempio, un ancoraggio di tipo meccanico.
Utilmente, l’apparecchiatura 2 à ̈ atta ad inviare un segnale di emergenza nel caso in cui venga rilevato un evento anomalo quale, ad esempio, un sinistro, un guasto od un furto.
Utilmente, l’invio del segnale di emergenza à ̈ attivabile anche manualmente mediante un pulsante 4 realizzato sul contenitore 8.
Come illustrato in figura 2, preferibilmente il pulsante 4 corrisponde al dispositivo di segnalazione luminosa. Quindi, il pulsante 4 stesso à ̈ retro-illuminabile con differenti colori al fine di segnalare i differenti stati di guida al conducente.
Preferibilmente, un’illuminazione con un LED a luce bianca indica che sono in corso funzioni prioritarie rispetto alle funzioni pertinenti al monitoraggio dello stile di guida.
Una di tali funzioni prioritarie, ad esempio, può essere costituita da una chiamata di eCall o bCall. In tal caso, l’accensione del LED bianco indica la presa in carico della chiamata di eCall o di bCall.
Il pulsante 4 può essere realizzato sul contenitore 8, in corrispondenza di una porzione opposta alla porzione di appoggio 9, in modo da essere facilmente raggiungibile dal pilota o dai passeggeri all’interno del veicolo V anche nelle situazioni più difficoltose. Il pulsante 4, inoltre risulta attivabile senza distrarre chi guida.
Non si escludono, tuttavia, differenti posizionamento, numero e tipologia del pulsante e del dispositivo di segnalazione luminosa.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 2 può essere provvista di altri pulsanti per l’attivazione di ulteriori servizi.
Più pulsanti sul contenitore 8 sono impiegabili, ad esempio, per servizi cosiddetti di eCall, di bCall, oppure per servizi di comfort quali il comando a distanza dell’ apertura di un cancello automatico o simili servizi.
Utilmente, l apparecchiatura 2 può essere provvista di un dispositivo di segnalazione sonora impiegabile, ad esempio, in caso di segnalazione di allarme o di pericolo o nel caso in cui il sistema 1 rilevi un possibile colpo di sonno del conducente.
Il sistema 1 comprende, inoltre, una centrale remota, illustrata in figura 1 con il riferimento 10, atta a registrare le informazioni raccolte dall’apparecchiatura 2 e ad elaborarle per determinare le modalità di impiego del veicolo.
Come illustrato in figura 1, le informazioni così elaborate possono poi essere rese disponibili per l’accesso da uno o più terminali remoti 1 1.
Come illustrato schematicamente in figura 3, i mezzi di rilevamento 3 dell’apparecchiatura 2 comprendono un dispositivo di localizzazione 12 del veicolo V che à ̈ provvisto di un ricevitore 13 di segnale satellitare, del tipo utilizzato in sistemi di navigazione satellitare Global Positioning System (GPS), Galileo Positioning System o simili.
In particolare, le misure di posizione effettuate dal dispositivo di localizzazione 12 comprendono le coordinate di longitudine, latitudine ed, eventualmente, di altitudine del veicolo V.
L’apparecchiatura 2 comprende, inoltre, un dispositivo di misura 14 dell’accelerazione istantanea del veicolo V.
In particolare, il dispositivo di misura 14 può essere costituito da un accelerometro a tre assi.
L’apparecchiatura 2 comprende, inoltre, un’unità di comunicazione 15 associata al dispositivo di localizzazione 12 ed all’ accelerometro 14 ed atta all’invio delle informazioni raccolte di posizione e di accelerazione istantanea del veicolo V verso la suddetta centrale remota 10.
In particolare, l’unità di comunicazione 15 comprende un trasmettitore 16 ed un ricevitore 17 operanti nello spettro di frequenze con protocolli di telefonia mobile di tipo GSM, GPRS, UMTS o simili.
L’apparecchiatura 2 comprende un’unità di elaborazione 18 collegata al dispositivo di localizzazione 12, all’ accelerometro 14 ed all’unità di comunicazione 15.
In particolare, l’unità di elaborazione 18 può essere costituita da un microprocessore od un simile dispositivo e/o da un’applicazione software atti a gestire il dispositivo di localizzazione 12, Γ accelerometro 14 e l’unità di comunicazione 15 e le informazioni rilevate, trasmesse e ricevute dalla centrale remota 10.
Utilmente, l' apparecchiatura 2 può comprendere un’unità di memorizzazione temporanea 19 delle informazioni raccolte collegata all’unità di elaborazione 18.
Utilmente, le informazioni raccolte dall’ unità di memorizzazione temporanea 19 possono comprendere un riferimento di identificazione del veicolo V ed, eventualmente, un riferimento di identificazione di uno o più utilizzatori del veicolo stesso.
Utilmente, l’apparecchiatura 2 può comprendere un’unità di comunicazione supplementare a corto raggio, non illustrata nelle figure, atta a comunicare con un dispositivo elettronico installato sul veicolo V, ad esempio un allarme, un immobilizer, od un dispositivo radio connesso alla presa di diagnostica, o presente all’interno dell’abitacolo del veicolo stesso o attorno al perimetro esterno del veicolo (ad esempio per la comunicazione con sensori per l’apertura e chiusura della porta del garage di casa o per la gestione da remoto di allarmi all’ interno della casa) o anche per la comunicazione con altri veicoli.
L’unità supplementare a corto raggio potrebbe essere costituita o potrebbe comprendere, inoltre, un dispositivo di tipo bluetooth o simili per la comunicazione con un microfono per il servizio vivavoce.
A tale scopo, l’apparecchiatura 2 potrebbe essere predisposta con un sistema audio integrato per la gestione della voce.
Ad esempio, l’unità di comunicazione supplementare può comprendere mezzi di trasmissione/ricezione di segnali a radiofrequenza.
L’apparecchiatura 2 può comprendere, inoltre, mezzi di connessione con un canale di comunicazione presente sul veicolo V, del tipo ad esempio del convenzionale canale CAN (Controller Area Network).
Utilmente, l’apparecchiatura 2 può comprendere una o più telecamere collegate ai mezzi elettronici di gestione e controllo ed atte a raccogliere immagini dell’estemo e/o dell’ interno del veicolo.
In particolare, in caso di sinistro o di furto, le immagini raccolte possono essere inviate alla centrale remota 10 per successive elaborazioni.
L’apparecchiatura 2 comprende mezzi di collegamento elettrico all’alimentazione del veicolo, indicati nelle figure con il riferimento 20. In particolare, i mezzi di collegamento elettrico 20 comprendono uno o più cavi elettrici 20 collegabili, rispettivamente, al polo positivo ed al polo negativo della batteria di alimentazione elettrica del veicolo V.
Utilmente, i mezzi di collegamento elettrico 20 possono comprendere un cavo di collegamento al positivo sotto chiave del veicolo V.
Vantaggiosamente, il posizionamento dell’ apparecchiatura 2 in corrispondenza dello specchietto retrovisore del veicolo V consente il rapido collegamento dell’ apparecchiatura stessa all’alimentazione del veicolo.
Infatti, convenzionalmente, i veicoli presentano nella zona dello specchietto il positivo della batteria diretto, non sotto chiave, ed il negativo diretto della batteria e, pertanto, la posa dei cavi ed il collegamento elettrico dell’ apparecchiatura 2 può essere effettuato in modo semplice e rapido.
Non si esclude, inoltre, l’integrazione dell’ apparecchiatura 2 con la plafoniera (o con lo specchietto retrovisore stesso) all’interno della quale, ad esempio, potrebbe essere alloggiata la telematica dell’apparecchiatura stessa.
L’apparecchiatura 2 può comprendere, inoltre, un’unità di alimentazione di emergenza, del tipo di un supercapacitore una batteria o simili, atta ad intervenire in caso di interruzione dell’alimentazione dalla batteria del veicolo.
L’apparecchiatura 2 potrebbe anche essere predisposta con un lettore di un dispositivo di identificazione utente del tipo, ad esempio, di una carta di credito o altro.
Utilmente, l’apparecchiatura 2 può comprende un apparato di interfaccia 21 associabile ad almeno un dispositivo elettronico esterno atto alla registrazione e/o alla visualizzazione in locale delle informazioni raccolte di posizione e di accelerazione istantanea.
In particolare, l’apparato di interfaccia 21 può comprendere, ad esempio, un ricetrasmettitore a radioonde di tipo Bluetooth, WiFi o simili, un ricetrasmettitore ad infrarosso di tipo IrDA (Infrared Device Application) od una porta USB.
Tale interfacciamento con un dispositivo elettronico esterno può essere utilizzato, ad esempio, in caso di sinistro, per la verifica della dinamica delTincidente sul posto od, in generale, in caso di impossibilità di comunicazione con la centrale remota 10 per danneggiamento dell’unità di comunicazione 15 o per assenza di segnale.
La centrale remota 10 può essere costituita da un elaboratore elettronico o da una rete di elaboratori elettronici.
Utilmente, le informazioni relative alle modalità di guida del veicolo V rilevate dall’ apparecchiatura 2 sono trasmesse alla centrale remota 10 mediante l’unità di comunicazione 15 ed i mezzi di valutazione 5 di tali informazioni possono essere realizzati nella centrale remota 10.
Preferibilmente, inoltre, i mezzi di valutazione delle informazioni relative alle modalità di guida del veicolo V, oltre ad essere presenti nella centrale remota 10, sono realizzati anche sull’apparecchiatura 2.
Tali mezzi di valutazione sono indicati complessivamente in figura 3 con il riferimento 5’ e sono provvisti di primi mezzi di confronto 6’ atti a confrontare la velocità istantanea del veicolo V con uno o più valori di velocità di riferimento e di secondi mezzi di confronto 7’ atti a confrontare le variazioni dell’accelerazione istantanea del veicolo V con uno o più valori di variazioni di accelerazione di riferimento.
In pratica, sono presenti mezzi di valutazione 5’ anche nell’ apparecchiatura 2, oltre che nella centrale remota 10, in modo da ridurre significativamente la trasmissione e ricezione di informazioni tra l’apparecchiatura e la centrale remota stesse.
Utilmente, i mezzi di valutazione 5 nella centrale remota 10 sono atti a definire i criteri generali che, periodicamente, sono inviati all’apparecchiatura 2.
Sull’apparecchiatura 2, in funzione dei periodici aggiornamenti ricevuti, i mezzi di valutazione 5 ’ elaborano le informazioni relative alle modalità di guida, generando di conseguenza le segnalazioni per il conducente del veicolo V.
Nella centrale remota 10 vengono poi memorizzate tutte le informazioni relative alle modalità di guida e/o alle segnalazioni inviate al conducente per la ricostruzione storica di tutti gli eventi.
Non si escludono, tuttavia, differenti forme di realizzazione del sistema 1 in cui i mezzi di valutazione sono realizzati esclusivamente nella centrale remota 10 od esclusivamente nell’apparecchiatura 2.
In particolare i mezzi di valutazione 5 possono essere costituiti da un’opportuna applicazione software e da un opportuno hardware.
Utilmente la centrale remota 10 comprende mezzi di determinazione della velocità istantanea del veicolo V. Tale determinazione à ̈ effettuata a partire dalle variazioni di posizione del veicolo V rilevate nel tempo dal dispositivo di localizzazione 12. Tali mezzi di determinazione possono essere, ad esempio, del tipo di un applicazione software dedicata o simili. Utilmente, la centrale remota 10 può comprendere mezzi di memorizzazione 22 per la registrazione delle informazioni rilevate e delle informazioni elaborate nel tempo.
Inoltre, le informazioni elaborate dalla centrale remota 10 possono comprendere: dati statistici sull’ impiego del veicolo quali tempo di utilizzo effettivo, fasce orarie di utilizzo, area di utilizzo e relativa pericolosità per incidentalità e furto o simili; dati statistici ed una o più rappresentazioni grafiche delle variazioni di accelerazione istantanea del veicolo atte alla ricostruzione della dinamica di un sinistro.
Nell’uso, durante lutilizzo del veicolo, l’apparecchiatura 2 raccoglie informazioni mediante il dispositivo di localizzazione 12 e l accelerometro 14.
In particolare, tali informazioni rilevate sono tali da determinare dinamicamente le modalità di guida del conducente.
Le informazioni così rilevate sono successivamente inviate alla centrale remota 10 mediante l’unità di comunicazione 15 e successivamente elaborate.
Le informazioni elaborate comprendono dati quali la velocità istantanea di marcia del veicolo V, determinata a partire dai dati rilevati dal dispositivo di localizzazione 12, e le variazioni di accelerazione istantanea del veicolo stesso.
Durante l’elaborazione da parte della centrale remota 10 i primi ed i secondi mezzi di confronto 6 e 7 determinano la presenza o meno di modalità di guida anomale da parte del conducente del veicolo V e, eventualmente, generano segnali di avviso inviati all’apparecchiatura 2 e segnalati al conducente mediante il dispositivo di segnalazione luminosa 4. Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Sistema (1) per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo, comprendente almeno un’apparecchiatura (2) installabile su di un veicolo (V) e provvista di mezzi di rilevamento (3) di informazioni relative alle modalità di guida di detto veicolo (V) e di mezzi di segnalazione (4) di tipo visivo e/o sonoro atti ad assistere il conducente del veicolo (V) durante la guida, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di valutazione (5, 5’) di dette informazioni relative alle modalità di guida di detto veicolo (V) associati a detti mezzi di segnalazione (4) ed atti a comandare detti mezzi di segnalazione (4) per segnalare al conducente del veicolo (V) almeno: - uno stato di guida normale, corrispondente ad una modalità di guida del conducente del veicolo (V) tale da non generare situazioni potenzialmente pericolose; - uno stato di guida pericolosa, corrispondente ad una modalità di guida del conducente del veicolo (V) tale da generare situazioni potenzialmente pericolose.
  2. 2) Sistema (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di valutazione (5, 5’) sono atti a comandare detti mezzi di segnalazione (4) per segnalare al conducente del veicolo (V) uno stato di allerta, corrispondente ad una modalità di guida anomala del conducente del veicolo (V).
  3. 3) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette informazioni relative alla modalità di guida del veicolo (V) comprendono almeno una tra: la velocità istantanea di marcia del veicolo (V), le variazioni di accelerazione istantanea del veicolo (V) lungo almeno una direzione, la posizione del veicolo (V).
  4. 4) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di valutazione (5, 5’) comprendono primi mezzi di confronto (6, 6’) di detta velocità istantanea del veicolo (V) con almeno un valore di velocità di riferimento.
  5. 5) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che: - se all’ interno di un predeterminato intervallo di tempo detta velocità istantanea à ̈ inferiore a detto valore di velocità di riferimento, allora detti mezzi di segnalazione (4) segnalano al conducente detto stato di guida normale; - se all’ interno di un predeterminato intervallo di tempo detta velocità istantanea à ̈ superiore a detto valore di velocità di riferimento, allora detti mezzi di segnalazione (4) segnalano al conducente detto stato di guida pericolosa.
  6. 6) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che se all’ interno di un predeterminato intervallo di tempo detta velocità istantanea varia repentinamente, superando in determinati istanti detto valore di velocità di riferimento, allora detti mezzi di segnalazione (4) segnalano al conducente detto stato di allerta.
  7. 7) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di valutazione (5, 5’) comprendono secondi mezzi di confronto (7, 7’) di dette variazioni dell’accelerazione istantanea del veicolo (V) con almeno un valore di variazioni di accelerazione di riferimento.
  8. 8) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che: - se all’ interno di un predeterminato intervallo di tempo dette variazioni dell’accelerazione istantanea sono inferiori a detto valore di variazione dell’accelerazione di riferimento, allora detti mezzi di segnalazione segnalano al conducente detto stato di guida normale; - se all’interno di un predeterminato intervallo di tempo dette variazioni dell’accelerazione istantanea sono superiori a detto valore di variazione dell’accelerazione di riferimento, allora detti mezzi di segnalazione segnalano al conducente detto stato di guida pericolosa.
  9. 9) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che: - se all’interno di un predeterminato intervallo dì tempo dette variazioni dell’accelerazione istantanea sono superiori a detto valore di variazione dell’accelerazione di riferimento, allora detti mezzi di segnalazione segnalano al conducente detto stato di allerta; - se dette variazioni dell’accelerazione istantanea superiori a detto valore di variazione dell’accelerazione di riferimento continuano nel tempo, allora detti mezzi di segnalazione segnalano al conducente detto stato di guida pericolosa.
  10. 10) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno tra detto valore di velocità di riferimento e detto valore di accelerazione di riferimento à ̈ determinato in funzione di detta posizione del veicolo (V).
  11. 11) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fato che deti mezzi di segnalazione (4) comprendono almeno un dispositivo di segnalazione (4) luminosa realizzato su deta apparecchiatura (2) ed atto a segnalare con differenti colori almeno uno tra deto stato di guida normale, detto stato di allerta e detto stato di guida pericolosa.
  12. 12) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzata dal fato che deta apparecchiatura (2) comprende almeno un pulsante (4) attivabile per linvio di un segnale di emergenza.
  13. 13) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fatto che deta apparecchiatura (2) comprende mezzi di supporto (8) posizionabili in prossimità di un vetro (G) all’interno dell’abitacolo di deto veicolo (V).
  14. 14) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fato che deti mezzi di supporto (8) comprendono almeno un contenitore (8) provvisto di almeno una porzione di appoggio (9) posizionarle su detto vetro (G).
  15. 15) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzata dal fato che comprende mezzi di fissaggio di detti mezzi di supporto (8) a detto vetro (G) del veicolo (V).
  16. 16) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fatto che comprende almeno una centrale remota (10) di elaborazione di dette informazioni rilevate e relative alle modalità di guida di detto veicolo (V) e dal fato che detta apparecchiatura (2) comprende almeno un’unità di comunicazione (15) con detta centrale remota (10). 1 7) Metodo per il monitoraggio delle modalità di guida di un veicolo (V), comprendente almeno una fase di rilevamento di informazioni relative alle modalità di guida di un veicolo (V) ed almeno una fase di segnalazione di tipo visivo e/o sonoro per l’assistenza al conducente del veicolo (V) durante la guida, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una fase di valutazione di dette informazioni relative alle modalità di guida di detto veicolo (V) e dal fatto che detta fase di segnalazione comprende il segnalare al conducente del veicolo (V) almeno: - uno stato di guida normale, corrispondente ad una modalità di guida del conducente del veicolo (V) tale da non generare situazioni potenzialmente pericolose; - uno stato di guida pericolosa, corrispondente ad una modalità di guida del conducente del veicolo (V) tale da generare situazioni potenzialmente pericolose. 18) Metodo secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che detta fase di segnalazione comprende il segnalare al conducente del veicolo (V) uno stato di allerta, corrispondente ad una modalità di guida anomala del conducente del veicolo (V). 19) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni 17 o 18, caratterizzato dal fatto che dette informazioni relative alla modalità di guida del veicolo (V) comprendono almeno una tra: la velocità istantanea di marcia del veicolo (V), le variazioni di accelerazione istantanea del veicolo (V) lungo almeno una direzione, la posizione del veicolo (V). 20) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 17 alla 19, caratterizzato dal fatto che detta fase di valutazione comprende una prima fase di confronto di detta velocità istantanea del veicolo (V) con almeno un valore di velocità di riferimento. 21) Metodo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che detta fase di segnalazione comprende: - il segnalare al conducente detto stato di guida normale se, all’interno di un predeterminato intervallo di tempo, detta velocità istantanea à ̈ inferiore a detto valore di velocità di riferimento; - il segnalare al conducente detto stato di guida pericolosa se, allinter di un predeterminato intervallo di tempo, detta velocità istantanea à ̈ superiore a detto valore di velocità di riferimento. 22) Metodo secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che detta fase di segnalazione comprende il segnalare al conducente detto stato di allerta se, all’ interno di un predeterminato intervallo di tempo, detta velocità istantanea varia repentinamente, superando in determinati istanti detto valore di velocità di riferimento. 23) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 17 alla 22, caratterizzato dal fatto che detta fase di valutazione comprende almeno una seconda fase di confronto di dette variazioni dell’accelerazione istantanea del veicolo (V) con almeno un valore di variazioni di accelerazione di riferimento. 24) Metodo secondo la rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che detta fase di segnalazione comprende: - il segnalare al conducente detto stato di guida normale se, all’interno di un predeterminato intervallo di tempo, dette variazioni dell’accelerazione istantanea sono inferiori a detto valore di variazione dell’accelerazione di riferimento; - il segnalare al conducente detto stato di guida pericolosa se, all’interno di un predeterminato intervallo di tempo, dette variazioni dell’accelerazione istantanea sono superiori a detto valore di variazione dell’accelerazione di riferimento. 25) Metodo secondo la rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che detta fase di segnalazione comprende: - il segnalare al conducente detto stato di allerta se, all’ interno di un predeterminato intervallo di tempo, dette variazioni dell’accelerazione istantanea sono superiori a detto valore di variazione dell’ accelerazione di riferimento; - il segnalare al conducente detto stato di guida pericolosa se dette variazioni dell’accelerazione istantanea superiori a detto valore di variazione dell’accelerazione di riferimento continuano nel tempo. 26) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 17 alla 25, caratterizzato dal fatto che almeno uno tra detto valore di velocità di riferimento e detto valore di accelerazione di riferimento à ̈ determinato in funzione di detta posizione del veicolo (V).
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