ITMO20110169A1 - Contenitore - Google Patents

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ITMO20110169A1
ITMO20110169A1 IT000169A ITMO20110169A ITMO20110169A1 IT MO20110169 A1 ITMO20110169 A1 IT MO20110169A1 IT 000169 A IT000169 A IT 000169A IT MO20110169 A ITMO20110169 A IT MO20110169A IT MO20110169 A1 ITMO20110169 A1 IT MO20110169A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
container
containment cavity
edge
containment
separator element
Prior art date
Application number
IT000169A
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English (en)
Inventor
Veronica Cornini
Angelis Silvia De
Fabio Fiordelisi
Claudio Fornaciari
Original Assignee
Coopbox Group S P A
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
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Publication date
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Priority to EP12174756A priority patent/EP2543609A1/en
Priority to EP12174771A priority patent/EP2543606A1/en
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D81/00Containers, packaging elements, or packages, for contents presenting particular transport or storage problems, or adapted to be used for non-packaging purposes after removal of contents
    • B65D81/32Containers, packaging elements, or packages, for contents presenting particular transport or storage problems, or adapted to be used for non-packaging purposes after removal of contents for packaging two or more different materials which must be maintained separate prior to use in admixture
    • B65D81/3294Thermoformed trays or the like with a plurality of recesses for different materials located in different recesses

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Glass Compositions (AREA)

Description

DESCRIZIONE
“CONTENITOREâ€
L’invenzione concerne un contenitore avente due cavità di contenimento atte a ricevere prodotti distinti, particolarmente prodotti alimentari destinati ad essere mescolati fra loro prima di essere consumati. L’invenzione concerne inoltre una confezione comprendente un contenitore ed un film di chiusura.
Sono noti contenitori comprendenti due cavità di contenimento che vengono inizialmente riempite con prodotti alimentari diversi, per esempio yogurt e cereali. Dopo che le cavità di contenimento sono state riempite, i contenitori noti vengono chiusi per mezzo di un film di chiusura che viene saldato al contenitore. Il film di chiusura à ̈ unito al contenitore non soltanto in corrispondenza di una zona perimetrale del contenitore stesso, ma anche in corrispondenza di un bordo superiore di un elemento separatore che separa la prima cavità di contenimento dalla seconda cavità di contenimento.
Prima di consumare i prodotti alimentari contenuti nel contenitore, occorre rimuovere il film di chiusura dal contenitore. In questo modo il consumatore può accedere ai prodotti alimentari separati e mescolarli in una delle due cavità di contenimento secondo il suo gusto personale.
Esistono inoltre prodotti alimentari che vengono mescolati nel momento in cui vengono prodotti e confezionati dopo essere stati mescolati. Un esempio di prodotti alimentari di questo tipo à ̈ quello della pasta precotta e del condimento o sugo destinato a condire la pasta, che vengono normalmente confezionati, già mescolati, in una singola cavità di contenimento di un contenitore, successivamente chiuso con un film di chiusura. Al momento dell’uso, il contenitore contenente la pasta condita viene riscaldato in un forno, dopodiché il film di chiusura viene rimosso per consentire al consumatore di consumare la pasta.
Un difetto dei contenitori per pasta condita sopra descritti à ̈ che, fra il momento in cui la pasta precotta viene condita con il condimento ed il momento in cui la pasta viene riscaldata per essere servita possono passare anche parecchie ore. Il contatto prolungato fra pasta e condimento determina un peggioramento delle proprietà organolettiche della pasta condita, che risulta meno gradevole per il consumatore.
Per i motivi sopra esposti, sarebbe utile mescolare la pasta precotta al condimento poco tempo prima che la pasta condita venga servita al consumatore.
Tuttavia, i contenitori aventi due cavità di contenimento del tipo utilizzato per lo yogurt e i cereali non sono adatti ad essere utilizzati per la pasta condita con un condimento. Infatti, tali contenitori rendono impossibile mescolare la pasta e il condimento senza rimuovere il film di chiusura. D’altra parte, se il contenitore viene introdotto nel forno dopo avere rimosso il film di chiusura per mescolare il condimento alla pasta, si rischia di contaminare la pasta condita con sostanze estranee. Questo à ̈ indesiderato, particolarmente se la pasta condita deve essere servita ad un pubblico, come accade quando si distribuiscono pasti presso scuole, ospedali o altri luoghi pubblici.
Uno scopo dell’invenzione à ̈ migliorare i contenitori noti, particolarmente i contenitori destinati a contenere due prodotti distinti atti ad essere mescolati prima di essere utilizzati, nonché le confezioni ottenute a partire da tali contenitori ed i relativi metodi di utilizzo.
Un altro scopo à ̈ fornire un contenitore ed una confezione per contenere due prodotti distinti, in cui sia possibile mescolare i due prodotti e sottoporli a trattamenti desiderati, per esempio di riscaldamento, in buone condizioni igieniche.
Un ulteriore scopo à ̈ fornire un contenitore ed una confezione per contenere due prodotti separati, in cui sia possibile mescolare i due prodotti senza rimuovere un film di chiusura destinato a chiudere il contenitore. In un primo aspetto dell’invenzione, à ̈ prevista una confezione comprendente un contenitore ed un film di chiusura per chiudere il contenitore, il contenitore comprendendo una prima cavità di contenimento e una seconda cavità di contenimento, un elemento separatore essendo previsto per separare la prima cavità di contenimento dalla seconda cavità di contenimento, caratterizzato dal fatto che il film di chiusura à ̈ staccato dall’elemento separatore almeno lungo una porzione di un bordo libero dell’elemento separatore. Prevedendo un film di chiusura staccato dall’elemento separatore almeno lungo una porzione del relativo bordo libero, à ̈ possibile rendere fra loro comunicanti la prima cavità di contenimento e la seconda cavità di contenimento anche quando il film di chiusura à ̈ ancora unito al contenitore. In questo modo, il prodotto contenuto in una delle due cavità di contenimento, per esempio nella prima cavità di contenimento, può passare nella seconda cavità di contenimento ed essere mescolato all’ulteriore prodotto ivi contenuto, prima di aprire la confezione. Questo consente di mescolare i prodotti contenuti nelle due cavità di contenimento poco tempo prima di consumarli. Si evita così che le proprietà, particolarmente le proprietà organolettiche, della miscela dei due prodotti confezionati peggiorino a causa di un contatto prolungato fra i componenti.
Inoltre, la miscela dei prodotti contenuti nelle due cavità di contenimento può essere sottoposta ad ulteriori trattamenti, per esempio di riscaldamento, senza contaminare tale miscela.
In un secondo aspetto dell’invenzione, à ̈ previsto un contenitore comprendente una prima cavità di contenimento e una seconda cavità di contenimento, un elemento separatore per separare la prima cavità di contenimento e la seconda cavità di contenimento, una zona perimetrale atta ad essere unita ad un film di chiusura per chiudere il contenitore, caratterizzato dal fatto che l’elemento separatore à ̈ delimitato da un bordo che à ̈ ribassato rispetto alla zona perimetrale almeno lungo una propria porzione.
Grazie al secondo aspetto dell’invenzione, à ̈ possibile consentire ad un prodotto contenuto in una cavità di contenimento di passare con relativa facilità nell’altra cavità di contenimento. Quando il contenitore viene chiuso da un film di chiusura che viene unito al contenitore lungo la zona perimetrale, il film di chiusura si dispone sostanzialmente alla medesima quota della zona perimetrale. Il bordo dell’elemento separatore si trova invece, almeno lungo la porzione ribassata, ad una quota più bassa della zona perimetrale ed à ̈ conseguentemente distanziato dal film di chiusura. In questo modo, fra il film di chiusura e il bordo dell’elemento separatore à ̈ definita almeno una zona di passaggio attraverso la quale il prodotto contenuto in una cavità di contenimento può passare nell’altra cavità di contenimento quando il contenitore à ̈ ancora chiuso. In un terzo aspetto dell’invenzione, à ̈ previsto un contenitore comprendente una prima cavità di contenimento e una seconda cavità di contenimento, un elemento separatore per separare la prima cavità di contenimento dalla seconda cavità di contenimento, caratterizzato dal fatto che l’elemento separatore à ̈ delimitato da un bordo dal quale si proietta un elemento protrudente.
Quando il contenitore secondo il terzo aspetto dell’invenzione à ̈ chiuso da un film di chiusura, l’elemento protrudente agisce come un elemento distanziatore mantenendo il film di chiusura distanziato dalle porzioni del bordo dell’elemento separatore adiacenti all’elemento protrudente. In prossimità delle porzioni del bordo dell’elemento separatore in cui il film di chiusura à ̈ distanziato dall’elemento separatore, sono pertanto definite una o più zone di passaggio attraverso le quali la prima cavità di contenimento comunica con la seconda cavità di contenimento. Attraverso queste zone di passaggio, il prodotto contenuto in una cavità di contenimento può passare nell’altra cavità di contenimento, particolarmente se il contenitore viene piegato lungo il bordo dell’elemento separatore, cosicché la cavità di contenimento da cui si desidera che esca il prodotto si trovi più in alto dell’altra cavità di contenimento.
In questo modo i prodotti contenuti nelle due cavità di contenimento possono venire a contatto fra loro prima che il film di chiusura venga rimosso. Ciò consente di sottoporre i prodotti contenuti nelle due cavità di contenimento ad un desiderato trattamento, per esempio di riscaldamento, mentre il contenitore à ̈ ancora chiuso, ossia in buone condizioni igieniche.
In una versione, applicabile a tutti gli aspetti dell’invenzione, à ̈ prevista una linea di piegatura disposta lungo almeno una porzione del bordo dell’elemento separatore per consentire alla prima cavità di contenimento di essere ruotata rispetto alla seconda cavità di contenimento.
Grazie alla linea di piegatura, una delle due cavità di contenimento può essere più facilmente portata ad una quota più alta dell’altra cavità di contenimento, così da facilitare il passaggio per gravità del prodotto da una cavità di contenimento all’altra.
L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano alcune versioni esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:
Figura 1 Ã ̈ una vista prospettica di una confezione atta a contenere due prodotti distinti;
Figura 2 à ̈ una vista dall’alto di un contenitore per formare la confezione di Figura 1;
Figura 3 Ã ̈ sezione presa lungo il piano III-III di Figura 2;
Figura 4 Ã ̈ una sezione ingrandita, evidenziante un dettaglio del contenitore di Figura 2, presa lungo il piano IV-IV di Figura 2;
Figura 5 Ã ̈ una sezione presa lungo il piano V-V di Figura 3;
Figura 6 à ̈ una vista schematica prospettica, evidenziante la confezione di Figura 1 durante l’utilizzo.
La Figura 1 mostra una confezione 100 per contenere almeno due prodotti distinti, particolarmente almeno due prodotti alimentari distinti, destinati ad essere mescolati prima di essere utilizzati o consumati.
I prodotti alimentari contenuti nella confezione 100 possono ad esempio comprendere una quantità prefissata di pasta precotta e un condimento o sugo atto a condire la pasta. La pasta e il condimento sono destinati ad essere mescolati prima di aprire la confezione 100. Successivamente, la confezione 100 ancora chiusa, al cui interno i due prodotti sono stati mescolati, può essere introdotta in un forno, per esempio un forno a microonde, per riscaldare i prodotti mescolati. Una volta che i prodotti contenuti nella confezione 100 hanno raggiunto la temperatura desiderata, la confezione 100 può essere consegnata ad un utilizzatore, che provvederà ad aprirla e a consumare i prodotti contenuti al suo interno, per esempio la pasta condita.
Confezioni del tipo mostrato in Figura 1 possono essere utilizzate in servizi di distribuzione di pasti pronti, quali ad esempio ospedali, scuole, mense e altri.
La confezione 100 comprende un contenitore 1, atto a ricevere i prodotti da confezionare, ed un film di chiusura 20 atto a chiudere il contenitore 1.
Il contenitore 1 può essere realizzato in materiale polimerico, in forma compatta oppure espansa. Il materiale polimerico con cui à ̈ realizzato il contenitore 1 può essere cristallizzato o non cristallizzato. Il materiale polimerico con cui à ̈ realizzato il contenitore 1 può essere polistirene, polietilene, polipropilene, polietilentereftalato o altro. Tale materiale polimerico può essere accoppiato ad uno o più strati atti a conferire al contenitore 1 determinate proprietà desiderate, per esempio uno strato avente proprietà barriera ai gas, uno strato termosaldante o altro.
In una versione esemplificativa, il contenitore 1 Ã ̈ realizzato in polietilentereftalato (PET) espanso e cristallizzato.
Il contenitore 1 può essere ottenuto a partire da un materiale in forma di foglio, per esempio tramite termoformatura. Il contenitore 1 può tuttavia essere realizzato anche mediante altre tecniche di produzione, per esempio stampaggio a iniezione.
Il contenitore 1 comprende una prima cavità di contenimento 2, atta a contenere un primo prodotto 17, ed una seconda cavità di contenimento 3, atta a contenere un secondo prodotto 18.
Il primo prodotto 17 può essere ad esempio un condimento, mentre il secondo prodotto 18 può comprendere pasta precotta atta ad essere condita con il condimento contenuto nella prima cavità di contenimento 2. Tuttavia, il contenitore 1 à ̈ in linea di principio adatto anche a contenere prodotti alimentari diversi dalla pasta e dal relativo condimento, o addirittura anche prodotti non alimentari.
La prima cavità di contenimento 2 e la seconda cavità di contenimento 3 possono avere dimensioni differenti fra loro, come mostrato nell’esempio raffigurato, in cui la prima cavità di contenimento 2 à ̈ più piccola della seconda cavità di contenimento 3. In alternativa, la prima cavità di contenimento 2 e la seconda cavità di contenimento 3 possono avere sostanzialmente le stesse dimensioni.
Il contenitore 1 comprende una base di supporto 4 atta ad essere appoggiata su una superficie di appoggio 6, per esempio orizzontale, durante l’uso del contenitore. La superficie di appoggio 6 à ̈ mostrata in Figura 3.
La base di supporto 4 può estendersi sia nella prima cavità di contenimento 2 che nella seconda cavità di contenimento 3. In alternativa, la base di supporto 4 può essere prevista soltanto in una delle due cavità di contenimento 2, 3, solitamente nella cavità di contenimento avente dimensioni maggiori. In quest’ultimo caso, durante l’uso, soltanto una delle due cavità di contenimento viene a contatto con la superficie di appoggio 6, mentre l’altra cavità di contenimento rimane in posizione sospesa.
La base di supporto 4 può essere definita da una zona di supporto continua oppure da una pluralità di zone di supporto separate le une dalle altre. La zona di supporto continua o la pluralità di zone di supporto separate le une dalle altre definiscono un piano in corrispondenza del quale il contenitore 1 può essere appoggiato alla superficie di appoggio 6.
Il contenitore 1 comprende una zona perimetrale 5 lungo la quale il contenitore 1 può essere unito al film di chiusura 20. Il film di chiusura 20 può essere per esempio di tipo polimerico. Il film di chiusura 20 può essere accoppiato alla zona perimetrale 5 mediante saldatura, per esempio a ultrasuoni, a radiofrequenza oppure termosaldatura.
La zona perimetrale 5 si estende lungo un perimetro esterno del contenitore 1 ed ha una conformazione chiusa ad anello. La zona perimetrale 5 può essere sagomata come una flangia piana.
Come mostrato in Figura 3, quando il contenitore 1 Ã ̈ appoggiato sulla superficie di appoggio 6, la zona perimetrale 5 si trova ad una quota H rispetto alla superficie di appoggio 6.
Il contenitore 1 comprende un elemento separatore 7 per separare la prima cavità di contenimento 2 dalla seconda cavità di contenimento 3.
L’elemento separatore 7 ha un bordo 8 che durante l’uso, ossia quando la base di supporto 4 à ̈ appoggiata sulla superficie di appoggio 6, delimita superiormente l’elemento separatore 7. Il bordo 8 può dunque essere definito come un bordo superiore dell’elemento separatore 7.
Come mostrato in Figura 5, l’elemento separatore 7 può essere sagomato come una sporgenza, internamente cava, che dalla base di supporto 4 si proietta verso la zona perimetrale 5, ossia verso l’alto.
L’elemento separatore 7 à ̈ delimitato lateralmente da una prima parete 9 e da una seconda parete 10. La prima parete 9 e la seconda parete 10 dell’elemento separatore 7 sono disposte da parti opposte del bordo 8.
La prima parete 9 e la seconda parete 10 possono essere entrambe piane.
La prima parete 9 à ̈ affacciata alla prima cavità di contenimento 2. Più precisamente, la prima parete 9 dell’elemento separatore 7 delimita la prima cavità di contenimento 2 verso l’interno del contenitore 1.
La seconda parete 10 à ̈ invece affacciata alla seconda cavità di contenimento 3. Più precisamente, la seconda parete 10 dell’elemento separatore 7 delimita la seconda cavità di contenimento 3 verso l’interno del contenitore 1.
Oltre che dalla prima parete 9, la prima cavità di contenimento 2 à ̈ delimitata lateralmente da prime pareti esterne 11, mostrate nelle Figure 2 e 5.
Analogamente, la seconda cavità di contenimento 3 à ̈ delimitata lateralmente da secondi pareti esterne 12, oltre che dalla seconda parete 10.
L’elemento separatore 7 à ̈ disposto all’interno del contorno del contenitore 1, tale contorno essendo delimitato dalla zona perimetrale 5.
Lungo il bordo 8 dell’elemento separatore 7 à ̈ ricavato un elemento protrudente 13 che si proietta dal bordo 8 ed à ̈ rivolto dalla parte opposta rispetto alla base di supporto 4. In altre parole, quando la base di supporto 4 del contenitore 1 à ̈ appoggiata sulla superficie di appoggio 6, l’elemento protrudente 13 si proietta verso l’alto dal bordo 8.
L’elemento protrudente 13 à ̈ atto ad essere contattato dal film di chiusura 20 disposto per chiudere il contenitore 1, in modo tale da mantenere il film di chiusura 20 distanziato dalle porzioni del bordo 8 adiacenti all’elemento protrudente 13, per le ragioni che saranno chiarite in dettaglio più avanti.
L’elemento protrudente 13 à ̈ delimitato da una superficie superiore 14 che, nell’esempio raffigurato, à ̈ curva e convessa, con una convessità rivolta verso l’alto. In questo modo, la superficie superiore 14 risulta sostanzialmente priva di spigoli vivi, il che consente al film di chiusura 20 di venire a contatto con l’elemento protrudente 13 sostanzialmente senza rischi di rottura.
Come mostrato in Figura 2, l’elemento protrudente 13 può avere una forma in pianta approssimativamente ovale.
E’ tuttavia possibile anche prevedere un elemento protrudente 13 avente forme diverse da quella sopra descritta.
Qualunque sia la sua forma, l’elemento protrudente 13 può arrivare, nel suo punto di massima altezza, al medesimo livello individuato dalla zona perimetrale 5. In altre parole, come mostrato in Figura 3, l’elemento protrudente 13 può, nel suo punto di massima altezza, essere tangente ad un piano P individuato dalla zona perimetrale 5.
E’ tuttavia possibile anche prevedere un elemento protrudente 13 che sporge verso l’alto rispetto al piano P individuato dalla zona perimetrale 5. In questo caso, l’elemento protrudente 13 deformerebbe verso l’alto il film di chiusura 20, il che potrebbe risultare esteticamente sgradito e comportare complicazioni quando il film di chiusura 20 viene unito al contenitore 1.
D’altra parte, l’elemento protrudente 13 può essere leggermente più basso del piano P individuato dalla zona perimetrale 5, purché l’elemento protrudente 13 si proietti dal bordo 8 in modo da riuscire a mantenere il film di chiusura 20 distanziato dal bordo 8, almeno in corrispondenza delle porzioni del bordo 8 adiacenti all’elemento protrudente 13.
Ai lati dell’elemento protrudente 13, il bordo 8 presenta due porzioni ribassate 15, ossia due porzioni più basse rispetto alla zona perimetrale 5. In altre parole, come mostrato in Figura 3, quando la base di supporto 4 à ̈ appoggiata sulla superficie di appoggio 6, il bordo 8 dell’elemento separatore 7 à ̈ almeno in parte disposto ad una quota inferiore rispetto all’altezza H della zona perimetrale 5.
Nell’esempio raffigurato, i punti delle porzioni ribassate 15 disposti più in basso si trovano ad un’altezza L che, come mostrato in Figura 3, à ̈ minore della quota H della zona perimetrale 5.
Le porzioni ribassate 15 possono essere sostanzialmente simmetriche ed avere la medesima profondità rispetto al piano individuato dalla zona perimetrale 5, come mostrato in Figura 3. In alternativa, à ̈ anche possibile prevedere due porzioni ribassate 15 asimmetriche l’una rispetto all’altra. In particolare, una delle due porzioni ribassate 15 potrebbe essere più profonda dell’altra.
Nell’esempio raffigurato, il bordo 8 à ̈ delimitato da un profilo curvo. In particolare, il bordo 8 à ̈ delimitato da un profilo concavo, con una concavità rivolta verso l’alto. L’elemento protrudente 13 si proietta da una zona centrale del bordo 8 e individua sul bordo 8 le due porzioni ribassate 15.
E’ tuttavia possibile adottare anche geometrie del bordo 8 e/o dell’elemento protrudente 13 diverse da quanto mostrato nelle Figure.
Lungo il bordo 8 à ̈ prevista una linea di piegatura 16 lungo la quale il contenitore 1 può essere piegato per consentire alla prima cavità di contenimento 2 di essere ruotata rispetto alla seconda cavità di contenimento 3. La linea di piegatura 16 si comporta pertanto come una linea di cerniera.
Nell’esempio raffigurato, la linea di piegatura 16 à ̈ interrotta dall’elemento protrudente 13. In altre parole, la linea di piegatura 16 à ̈ prevista sulle porzioni ribassate 15, mentre l’elemento protrudente 13 à ̈ privo di linee di piegatura.
La linea di piegatura 16 non si estende lungo la zona perimetrale 5.
Come mostrato in Figura 4, la linea di piegatura 16 può essere ottenuta deformando il materiale che forma il contenitore 1 lungo il bordo 8 dell’elemento separatore 7, così da ricavare una scanalatura o una cordonatura lungo il bordo libero 1. Questa scanalatura o cordonatura definisce la linea di piegatura 16.
Nell’esempio raffigurato, la zona perimetrale 5 ha una forma in pianta sostanzialmente quadrangolare, per esempio sostanzialmente quadrata, eventualmente provvista di spigoli arrotondati. L’elemento separatore 7 si estende, in pianta, lungo una linea sostanzialmente parallela ad una diagonale del contorno definito dalla zona perimetrale 5.
In questo caso, la prima cavità di contenimento 2 ha una forma in pianta sostanzialmente triangolare, eventualmente con un vertice arrotondato. Anche la seconda cavità di contenimento 3 ha una forma in pianta approssimativamente triangolare. In particolare, la seconda cavità di contenimento 3 ha una coppia di lobi di estremità 21 disposti in prossimità di estremità opposte dell’elemento separatore 7, come mostrato in Figura 2.
La zona perimetrale 5 e/o l’elemento separatore 7 potrebbero tuttavia assumere forme diverse da quella sopra descritta.
Durante il confezionamento, il primo prodotto 17, per esempio il condimento, viene introdotto nella prima cavità di contenimento 2. Il secondo prodotto 18, per esempio la pasta precotta, viene invece introdotto nella seconda cavità di contenimento 3. Il contenitore 1 viene quindi chiuso unendo il film di chiusura 20 al contenitore 1 in corrispondenza della zona perimetrale 5.
Si ottiene così la confezione 100, nella quale il film di chiusura 20 à ̈ staccato dall’elemento separatore 7 almeno lungo una porzione del bordo 8. Infatti, il film di chiusura 20 non à ̈ saldato al contenitore 1 in corrispondenza dell’elemento separatore 7. Il bordo 8 dell’elemento separatore 7 può quindi essere definito come un bordo libero.
Quando si desidera consumare i prodotti contenuti nel contenitore 1, la prima cavità di contenimento 2 viene ruotata rispetto alla seconda cavità di contenimento 3 attorno alla linea di piegatura 16, cosicché la prima cavità di contenimento 2 si trovi almeno parzialmente più in alto della seconda cavità di contenimento 3. In questo modo, il prodotto contenuto nella prima cavità di contenimento 2 può passare nella seconda cavità di contenimento 3.
Per ruotare la prima cavità di contenimento 2 attorno alla linea di piegatura 16, l’utilizzatore può premere con i pollici sul film di chiusura 20 al di sopra della seconda cavità di contenimento 3, come mostrato in Figura 6. In particolare, i pollici dell’utilizzatore possono essere posizionati in prossimità dei lobi di estremità 21 della seconda cavità di contenimento 3.
Così facendo, al di sopra della seconda cavità di contenimento 3 il film di chiusura 20 viene deformato e penetra verso l’interno della seconda cavità di contenimento 3. Di conseguenza, al di sopra della prima cavità di contenimento 2 il film di chiusura 20 viene teso.
Il film di chiusura 20, teso dalla pressione esercitata dalle dita dell’utilizzatore, va a contatto con l’elemento protrudente 13. Quest’ultimo agisce come il fulcro di una leva favorendo la rotazione della prima cavità di contenimento 2 attorno alla linea di piegatura 16 rispetto alla seconda cavità di contenimento 3, come mostrato dalla freccia F.
E’ stato sperimentalmente verificato che la pressione esercitata dalle dita dell’utilizzatore sul film di chiusura 20 à ̈ normalmente sufficiente a ruotare la prima cavità di contenimento 2 attorno alla linea di piegatura 16. Qualora tuttavia, a causa ad esempio di un elevato spessore del contenitore 1, la pressione esercitata dalle dita dell’utilizzatore non fosse sufficiente, à ̈ possibile aiutare la rotazione della prima cavità di contenimento 2 spingendo sulle pareti che delimitano la prima cavità di contenimento 2 con le altre dita della mano, particolarmente con l’indice e/o il medio.
Inoltre, l’elemento protrudente 13, venendo a contatto con il film chiusura 20 quando quest’ultimo viene teso per effetto della pressione esercitata dall’utilizzatore, impedisce che il film di chiusura 20 aderisca al bordo 8 dell’elemento separatore 7. In particolare, l’elemento protrudente 13 mantiene il film di chiusura 20 distanziato dal bordo 8 in corrispondenza delle porzioni del bordo 8 adiacenti all’elemento protrudente 13.
Vengono così individuate, al di sotto del film di chiusura 20 e ai lati dell’elemento protrudente 13, due zone di passaggio attraverso le quali il primo prodotto 17, ossia il condimento, può uscire dalla prima cavità di contenimento 2 per entrare nella seconda cavità di contenimento 3.
Le dimensioni delle zone di passaggio risultano aumentate qualora, come nell’esempio raffigurato, in prossimità dell’elemento protrudente 13 il bordo 8 dell’elemento separatore 7 presenti almeno una porzione ribassata 15. In questo caso, l’altezza delle zone di passaggio à ̈ infatti aumentata rispetto a quello che accadrebbe se il bordo 8 fosse piano e disposto al medesimo livello della zona perimetrale 5.
Ruotando attorno alla linea di piegatura 16, la prima cavità di contenimento 2 viene portata più in alto della seconda cavità di contenimento 3. Il primo prodotto 17 passa pertanto, per gravità, dalla prima cavità di contenimento 2 verso la seconda cavità di contenimento 3, attraverso le zone di passaggio. L’utilizzatore può, se necessario, facilitare il passaggio del primo prodotto 17 nella seconda cavità di contenimento 3 inclinando opportunamente la confezione 100.
All’interno della seconda cavità di contenimento 3, il primo prodotto 17 viene a contatto con il secondo prodotto 18. L’utilizzatore può scuotere la confezione 100 per consentire al primo prodotto 17 di mescolarsi con il secondo prodotto 18 nella maniera più omogenea possibile.
Successivamente, l’utilizzatore può introdurre la confezione 100 in un forno, particolarmente in un forno a microonde, per riscaldare il secondo prodotto 18 mescolato con il primo prodotto 17 ossia, nell’esempio raffigurato, la pasta precotta e condita. Poiché la confezione 100 à ̈ ancora chiusa, ossia il film di chiusura 20 à ̈ ancora fissato al contenitore 1 lungo la zona perimetrale 5, il contenuto della confezione 100 può essere scaldato in maniera igienica, senza essere contaminato nel forno o senza generare schizzi che potrebbero sporcare il forno.
In alternativa, à ̈ anche possibile scaldare la confezione 1 prima di mescolare il primo prodotto 17 con il secondo prodotto 18 e, dopo il riscaldamento, far passare il primo prodotto 17 dalla prima cavità di contenimento 2 alla seconda cavità di contenimento 3. Il primo prodotto 17 e il secondo prodotto 18 vengono comunque mescolati poco tempo prima di essere consumati, cosicché le proprietà organolettiche della pasta condita si mantengano buone.
Dopo essere stata scaldata, la confezione 100 può essere aperta ed il suo contenuto può essere consumato caldo. E’ stato verificato sperimentalmente che, per certe tipologie del primo prodotto 17, l’elemento protrudente 13 può non essere necessario. Per consentire al primo prodotto 17 di passare nella seconda cavità di contenimento 3, può infatti essere sufficiente che il bordo 8 sia ribassato rispetto alla zona perimetrale 5 almeno lungo parte della lunghezza del bordo 8.
Quanto sopra si applica particolarmente quando il primo prodotto 17 fluisce con facilità ed à ̈ privo di parti solide di dimensioni relativamente grandi, nel qual caso à ̈ sufficiente una zona di passaggio di dimensioni ridotte affinché il primo prodotto 17 fluisca dalla prima cavità di contenimento 2 nella seconda cavità di contenimento 3. In questo caso, à ̈ sufficiente utilizzare un elemento separatore 7 avente almeno una porzione ribassata 15, ad esempio in una propria regione intermedia, senza adottare l’elemento protrudente 13. La porzione ribassata 15 può essere definita ad esempio da una concavità ricavata sull’elemento separatore 7.
E’ anche possibile che il bordo 8 dell’elemento separatore 7 sia ribassato lungo tutta la propria lunghezza rispetto alla zona perimetrale 5. Per esempio, il bordo 8 potrebbe essere sostanzialmente rettilineo ed estendersi ad una quota minore della zona perimetrale 5, misurata rispetto alla base di supporto 4.
Per prodotti particolarmente fluidi, sia l’elemento protrudente 13 che le porzioni ribassate 15 potrebbero essere superflui. In altre parole, in alcuni casi il primo prodotto 17 può passare nella seconda cavità 3 semplicemente perché il bordo 8 dell’elemento separatore 7 à ̈ staccato dal film di chiusura 20, ossia non saldato al film di chiusura 20. In questo caso, il bordo 8 può essere piano ed estendersi allo stesso livello della zona perimetrale 5.
Qualora invece il primo prodotto 17 contenga parti solide aventi dimensioni relativamente grandi, come nel caso di condimenti contenenti piselli o grossi pezzi di carne, à ̈ opportuno adottare l’elemento protrudente 13 e/o ribassare il bordo 8 almeno lungo una parte della propria lunghezza per assicurare che le zone di passaggio abbiano un’altezza sufficiente.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Contenitore comprendente una prima cavità di contenimento (2) e una seconda cavità di contenimento (3), un elemento separatore (7) per separare la prima cavità di contenimento (2) dalla seconda cavità di contenimento (3), una zona perimetrale (5) atta ad essere unita ad un film di chiusura (20) per chiudere il contenitore (1), caratterizzato dal fatto che l’elemento separatore (7) à ̈ delimitato da un bordo (8) che à ̈ ribassato rispetto alla zona perimetrale (5) almeno lungo una porzione (15) di detto bordo (8).
  2. 2. Contenitore secondo la rivendicazione 1, in cui detta porzione (15) ha almeno un punto disposto ad una quota (L) inferiore ad un’altezza (H) della zona perimetrale (5), quando una base di supporto (4) del contenitore (1) à ̈ appoggiata su una superficie di appoggio (6).
  3. 3. Contenitore secondo la rivendicazione 1 oppure 2, in cui detta porzione (15) Ã ̈ delimitata da un profilo concavo.
  4. 4. Contenitore secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre una linea di piegatura (16) disposta lungo almeno una regione del bordo (8) dell’elemento separatore (7) per consentire alla prima cavità di contenimento (2) di essere ruotata rispetto alla seconda cavità di contenimento (3).
  5. 5. Contenitore secondo la rivendicazione 4, in cui la linea di piegatura (16) Ã ̈ disposta lungo detta porzione (15) in cui il bordo (8) Ã ̈ ribassato rispetto alla zona perimetrale (5).
  6. 6. Contenitore secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre un elemento protrudente (13) che si proietta dal bordo (8) dell’elemento separatore (7).
  7. 7. Contenitore secondo la rivendicazione 6, in cui l’elemento protrudente (13) à ̈ delimitato da una superficie superiore convessa (14).
  8. 8. Contenitore secondo la rivendicazione 6 oppure 7, in cui l’elemento protrudente (13) si proietta da una zona centrale del bordo (8), così da risultare interposto fra due porzioni (15) del bordo (8) in cui il bordo (8) à ̈ ribassato rispetto alla zona perimetrale (5).
  9. 9. Contenitore secondo una delle rivendicazioni precedenti, e realizzato con un materiale polimerico, preferibilmente selezionato in un gruppo comprendente: polistirene, polietilene, polipropilene, polietilentereftalato.
  10. 10. Confezione comprendente un contenitore (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti ed un film di chiusura (20) unito al contenitore (1) lungo la zona perimetrale (5).
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