ITMO20100136A1 - Dispositivo medico per la realizzazione di ileostomie e/o digiunostomie. - Google Patents

Dispositivo medico per la realizzazione di ileostomie e/o digiunostomie. Download PDF

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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“DISPOSITIVO MEDICO PER LA REALIZZAZIONE DI ILEOSTOMIE E/O DIGIUNOSTOMIE”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo medico per la realizzazione di ileostomie e/o digiunostomie.
Nella pratica medica è noto che in caso di patologie dell’intestino, quali il morbo di Chron, la colite ulcerosa, la diverticolìte perforata, il cancro, etc ..., ovvero quando non è più possibile l’evacuazione naturale delle feci, si rende necessario deviare verso l’esterno le deiezioni dell’apparato digerente.
Ad esempio, nel caso di cancro all’intestino a seguito del quale si è eseguita una resezione chirurgica dell’intestino stesso con conseguente anastomosi, è necessario deviare il flusso delle feci per evitare che esse giungano in corrispondenza della zona operata infettandola.
A questo scopo è prassi praticare una ileostomia, ovvero collegare l’intestino ad un contenitore esterno attraverso una stomia, ovvero un foro praticato sulla parete addominale.
Più particolarmente, le ileostomie possono essere di tipo temporaneo o permanente a seconda della patologia.
Come è facilmente intuibile, le ileostomie temporanee sono utilizzate al fine di sospendere temporaneamente, per un periodo di circa tre mesi, le funzioni di un tratto dell’intestino, dopodiché viene riprisitinata la normale funzionalità dello stesso, mentre le ileostomie permanenti sono utilizzate nel caso di patologie croniche e prevedono pertanto una deviazione permanente dell’intestino.
La presente trattazione si riferisce principalmente al caso delle ileostomie temporanee.
Più in dettaglio, attualmente, le ileostomie temporanee sono realizzate facendo passare un’ansa dell’ileo, posizionata a monte della zona da salvaguardare rispetto alla direzione di avanzamento delle deiezioni, attraverso un’apertura praticata nella parete addominale (stomia). Per impedire che l’ileo si ritragga nella cavità addominale si infila generalmente una barretta nell’ansa.
A questo punto si recide l’intestino in corrispondenza dell’ansa così estratta separando quindi l’ileo in due tratti, di cui uno collegato con lo stomaco e dal quale vengono evacuate le feci, l’altro invece comunicante con la zona da salvaguardare e del quale vengono quindi sospese le funzioni.
Quando il processo di guarigione in questo tratto intestinale è concluso, i due tratti dell’ileo vengono nuovamente richiusi chirurgicamente.
Questa procedura per la realizzazione di un’ileostomia temporanea presenta alcuni inconvenienti.
Infatti, sia la realizzazione delPileostomia che la sua rimozione richiedono dei rispettivi interventi chirurgici eseguiti in anestesia totale.
Questo comporta ovviamente non solo un elevato disagio, sia fisico che psicologico, per il paziente, ma anche lunghi tempi di recupero post operatorio.
Inoltre, tale procedura comporta anche elevati costi per le strutture sanitarie dovuti proprio agli interventi chirurgici che è necessario eseguire per la cura delle patologie che interessano l’intestino e che, come noto, richiedono l’utilizzo di specifiche attrezzature e di personale medico qualificato. Tali costi tendono inevitabilmente a ripercuotersi sul sistema sanitario nazionale.
Inoltre, il personale medico e le attrezzature impiegati per tali interventi sono ovviamente sottratti all’esecuzione di altre operazioni chirurgiche, da cui ne consegue un ovvia dilazione dei tempi di attesa.
La procedura per la realizzazione di ileostomie temporanee del tipo di quella sopra descritta, si rivela pertanto onerosa, data la sua complessità, sia sotto il profilo economico che della logistica sanitaria.
Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare un dispositivo medico che consenta di realizzare una ileostomia e/o di una digiunostomia, in modo sensbilmente più agevole e pratico rispetto alle procedure di tipo noto.
In particolare, il presente trovato si propone di escogitare un dispositivo che consenta di ridurre il numero di operazioni necessarie per l’applicazione e per la rimozione di un’ileostomia e/o di una digiunostomia, riducendo notevolmente il disagio per il paziente ed i tempi di recupero post-operatorio.
All’ interno di tale compito, uno scopo del presente trovato è quello di ridurre anche i costi sanitari correlati al trattamento delle patologie che richiedono l’applicazione di una ileostomia e/o digiunostomia e di contribuire allo sgravio del sistema sanitario nazionale nella gestione degli interventi, al fine di ridurre i tempi di attesa ed ottimizzare così le risorse. Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo medico per ileostomie e/o digiunostomie che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto. Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo medico per la realizzazione di ileostomie e/o digiunostomie, caratterizzato dal fatto di comprendere:
- almeno un elemento tubolare nel quale è definito almeno un canale di passaggio provvisto di ima pluralità di aperture di ingresso delle feci, inseribili all’ interno dell’ intestino di un paziente, e di almeno un’apertura di uscita delle feci, posizionabile all’esterno dell’ intestino; - mezzi per l’ostruzione di almeno una zona dell’intestino associati a detto elemento tubolare, inseribili all’interno dell’ intestino stesso e configurati in modo da impedire il passaggio delle feci attraverso detta zona dell’intestino, dette aperture di ingresso essendo posizionabili a monte di detti mezzi per l’ostruzione;
- mezzi di trattenimento esterni atti a cooperare con il corpo del paziente per bloccare la posizione di detti mezzi per l’ostruzione rispetto al corpo stesso.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo medico per la realizzazione di ileostomie e/o digiunostomie, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in assonometria del dispositivo medico secondo il trovato con il palloncino gonfiabile in configurazione ristretta;
la figura 2 è una vista in assonometria del dispositivo medico di figura 1 con il palloncino gonfiabile in configurazione allargata;
la figura 3 è una vista in assonometria del dispositivo medico secondo il trovato in una prima forma di realizzazione, parzialmente inserito nell’intestino di un paziente;
la figura 4 è una vista in assonometria del dispositivo medico di figura 3 completamente inserito nell’ intestino di un paziente;
la figura 5 è una vista in assonometria del dispositivo medico secondo il trovato in una seconda forma di realizzazione, completamente inserito nell’ intestino di un paziente.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un dispositivo medico per la realizzazione di ileostomie e/o digiunostomie, particolarmente di tipo temporaneo.
Secondo il trovato, il dispositivo 1 comprende almeno un elemento tubolare 2 nel quale è definito almeno un canale di passaggio 3 provvisto di una pluralità di aperture di ingresso 3 a delle feci, inseribili all’ interno dell’intestino I di un paziente, e di almeno un’apertura di uscita 3b delle feci, posizionabile all’esterno dell’ intestino I.
L’elemento tubolare 2 è realizzato in un materiale radio opaco, ad esempio in silicone o poliuretano.
Più particolarmente, l’elemento tubolare 2 comprende almeno un primo tratto 2a sul quale sono ricavate le aperture di ingresso 3a ed almeno un secondo tratto 2b sul quale è ricavata l’apertura di uscita 3b.
Il primo tratto 2a è inseribile aH’intemo dell’intestino I del paziente attraverso una stomia ad esempio ricavata sull’addome A dello stesso per eseguire un’operazione in laparoscopia, quale un intervento chirurgico di resezione di un tratto dell’ileo.
Vantaggiosamente, le aperture di ingresso 3a sono definite in corrispondenza della superficie laterale del primo tratto 2a.
Preferibilmente, almeno una parte delle aperture di ingresso 3 a sono disposte lungo lo sviluppo longitudinale del primo tratto 2a.
Vantaggiosamente, le aperture di ingresso 3a sono distribuite in maniera tale da consentire il drenaggio lungo la sostanziale totalità della superficie laterale del primo tratto 2a.
Più particolarmente, le aperture di ingresso 3 a sono tra loro sfalsate longitudinalmente e sono disposte lungo una teorica spirale che avvolge il primo tratto 2a.
Opportunamente, le aperture di ingresso 3 a hanno conformazione sostanzialmente ellittica. Più in dettaglio, l’asse maggiore delle aperture di ingresso 3a è disposto sostanzialmente parallelo allo sviluppo longitudinale del primo tratto 2a.
Le aperture di ingresso 3a hanno dimensione tale da consentire il deflusso delle feci all’ interno del condotto 3 ed al contempo da evitare rinfragilimento dell’elemento tubolare 2. La forma ellittica delle aperture di ingresso 3a consente infatti di avere il maggiore deflusso possibile a parità di infragilimento del primo tratto 2a.
A tale proposito, ovvero al fine di consentire la presenza di un adeguato numero di aperture di ingresso 3a aventi le dimensioni sopraccitate, la lunghezza del primo tratto 2a è sostanzialmente compresa tra 8 cm e 10 cm. L’estremità assiale del primo tratto 2a è opportunamente rinforzata, ad esempio mediante una punta spiralata o simile, per facilitarne Γ inserimento aH’intemo della prima parte Γ deirintestino I.
Il secondo tratto 2b è invece destinato ad essere disposto alPestemo dell’intestino I e l’apertura di uscita 3b, disposta in corrispondenza della sua estremità assiale, è associabile ad un contenitore per la raccolta delle feci non rappresentato nelle figure.
Preferibilmente, il secondo tratto 2b ha lunghezza sostanzialmente pari a 40 cm.
Il dispositivo 1 comprende poi mezzi per l’ostruzione 5 di almeno ima zona Z dell’intestino I associati all’elemento tubolare 2, inseribili all’interno dell’intestino stesso e configurati in modo da impedire il passaggio delle deiezioni attraverso tale zona Z.
I mezzi per l’ostruzione 5 sono atti ad isolare la parte dell’intestino I disposta a valle della zona Z rispetto alla direzione di avanzamento delle feci.
I mezzi per l’ostruzione 5 sono quindi atti a separare l’intestino I in due parti, di cui una prima parte Γ ed una seconda parte I”. La prima e la seconda parte Γ e I” sono rispettivamente disposte a monte ed a valle dei mezzi per P ostruzione 5 rispetto alla direzione di avanzamento delle feci. La prima parte F è quindi in comunicazione con lo stomaco del paziente, mentre la seconda parte Γ’ corrisponde alla parte di cui si vogliono sospendere le funzionalità in quanto comprende la porzione da salvaguardare, ad esempio la porzione nella quale è stata realizzata una anastomosi.
Le aperture di ingresso 3a, e quindi anche il relativo primo tratto 2a, sono destinate ad essere alloggiate nella prima parte F dell’intestino I, ovvero a monte dei mezzi per l’ostruzione 5 sempre rispetto alla direzione di avanzamento delle feci, in modo tale da intercettare le deiezioni in arrivo dall’apparato digerente.
I mezzi per l’ostruzione 5 sono configurati in modo tale da impedire il passaggio delle feci provenienti dalla prima parte F nella seconda parte F’. Opportunamente, i mezzi per l’ostruzione 5 sono interposti tra il primo tratto 2a ed il secondo tratto 2b.
Vantaggiosamente, i mezzi per l’ostruzione 5 sono mobili tra una configurazione ristretta, per consentirne l’inserimento nell’intestino I attraverso la stomia, ed una configurazione allargata, nella quale ostruiscono interamente la zona Z dell’intestino I per impedire il passaggio delle feci dalla prima parte F verso la seconda parte F’.
Preferibilmente, i mezzi per l’ostruzione 5 sono costituiti da un palloncino gonfiabile. Tale palloncino 5 gonfiabile è disposto esternamente all’elemento tubolare 2 ed è sostanzialmente sgonfio nella configurazione ristretta e gonfio nella configurazione allargata.
Più particolarmente, il dispositivo 1 comprende mezzi per l’attivazione 6 del palloncino 5. I mezzi per l’attivazione 6 comprendono una luce 7 per l’ingresso e l’uscita dell’ aria comunicante con il palloncino 5 attraverso un condotto non visibile in dettaglio nelle figure ed associato all’elemento tubolare 2. n condotto che mette in comunicazione la luce 7 con il palloncino 5 è distinto dal canale di passaggio 3.
I mezzi per l’attivazione 7 comprendono anche una valvola di ritegno, non visibile in dettaglio nelle figure, atta ad impedire la accidentale fuoriuscita dell’ aria contenuta nel palloncino 5 e comandabile da un operatore per consentire il deflusso delFaria verso l’estemo.
II dispositivo 1 comprende, poi, mezzi di trattenimento 8 esterni associati al secondo tratto 2b e atti a cooperare con il corpo del paziente, ad esempio con il suo addome A, per bloccare la posizione dei mezzi per l’ostruzione 5 rispetto al corpo stesso.
I mezzi di trattenimento 8 sono anche atti ad esercitare una contropressione atta a garantire l’ostruzione dell’intestino I per impedire così il passaggio delle deiezioni in pressione attraverso di esso.
I mezzi di trattenimento 8 comprendono almeno un elemento di trattenimento 18,28 (dove la prima cifra del numero di riferimento identifica la relativa forma di realizzazione) forato e calzato scorrevolmente sul secondo tratto 2b. L’elemento di trattenimento 18,28 definisce una superficie di contatto destinata ad appoggiarsi contro il corpo del paziente. Nella forma di realizzazione di figura 3 e 4, l’elemento di trattenimento 18 è del tipo di un disco provvisto di un foro centrale passante per rinserimento attraverso di esso del secondo tratto 2b.
Preferibilmente, l’elemento di trattenimento 18 è realizzato in un materiale ad elevato coefficiente di attrito, ad esempio in silicone, in modo tale da rendere difficoltoso il suo scorrimento rispetto all’ elemento tubolare 2. In uso, quindi, l’elemento di trattenimento 18 viene fatto scorrere sul secondo tratto 2b fino a portare la sua superficie di contatto in appoggio contro la parete addominale A del paziente.
Nella seconda forma di realizzazione rappresentata in figura 5, l’elemento di trattenimento 28 è provvisto di un foro passante e di mezzi di guida 10 del secondo tratto 2b. Tali mezzi di guida 10 sono ad esempio costituiti da una sede di alloggiamento di una porzione del secondo tratto 2b, la quale si sviluppa lungo una direzione sostanzialmente inclinata rispetto all’asse del foro passante, quest’ultimo non visibile in dettaglio nelle figure.
Più particolarmente, la sede di alloggiamento 10 si sviluppa lungo una direzione sostanzialmente parallela alla superficie di contatto dell’elemento di trattenimento 28.
Preferibilmente, l’elemento di trattenimento 28 comprende anche mezzi per il fissaggio 11, ad esempio costituiti da uno o più fori passanti, associabili al corpo del paziente, ad esempio mediante sutura.
Il funzionamento del presente trovato è il seguente.
Si presuppone che sia già stata praticata una stomia sull’addome A del paziente, ad esempio per eseguire un’operazione in laparoscopia sull’intestino dello stesso, oppure specificatamente per la realizzazione deH’ileostomia e/o digiunostomia.
Al termine della operazione chirurgica che ha interessato Pintestino, viene fatto passare l’elemento tubolare 2 attraverso la stomia di cui sopra, in modo tale da inserire il suo primo tratto 2a alPintemo dell’intestino I, in corrispondenza della zona Z posta a monte della parte operata rispetto alla direzione di avanzamento delle feci.
L’elemento tubolare 2 viene spinto airintemo dell’intestino I in modo tale che le aperture di ingresso 3a siano orientate verso lo stomaco del paziente. Anche i mezzi per l’ostruzione 5 sono introdotti all’interno dell’intestino I. Ovviamente, durante l’inserimento dell’elemento tubolare 2 all’intemo dell’intestino I il palloncino 5 è in configurazione ristretta al fine di facilitare il suo passaggio attraverso la stomia.
Inserito quindi l’elemento tubolare 2 nel modo appena descritto e conclusa l’operazione chirurgica di cui sopra, si provvede ad isolare la parte di intestino interessata dalla operazione stessa realizzando la ileostomia e/o la digiunostomia.
Più particolarmente, si porta il palloncino 5 nella configurazione allargata insufflando aria attraverso la luce 7. In questo modo il palloncino 5 si gonfia ed allargandosi va ad occupare l’intera sezione della zona Z in cui è inserito, ostruendola.
Il palloncino 5 è deformabile e quando si trova nella configurazione allargata si conforma pertanto alla pareti interne dell’intestino I.
Come sopra anticipato, il primo tratto 2a è disposto, in uso, a monte dei mezzi per l’ostruzione 5, ovvero lungo la prima parte P dell’intestino I. Opportunamente, esercitando una forza di trazione sul secondo tratto 2b rimasto all’esterno dell’intestino I e che sporge dal corpo del paziente, si porta il palloncino 5 e quindi la zona Z dell’intestino stesso in corrispondenza della stomia.
A questo punto si porta l’elemento di trattenimento 18,28 in corrispondenza del corpo del paziente facendolo scorrere lungo il secondo tratto 2b e portando la sua superficie di contatto in appoggio contro la pelle del paziente.
In questo modo, l’elemento tubolare 2 è bloccato rispetto al corpo del paziente in quanto da parti opposte della stomia sono disposti l’elemento di trattenimento 18,28 ed il palloncino 5.
Le deizioni che giungono dallo stomaco del paziente e attraversano la prima parte Γ deH’intestino I sono quindi intercettate dal palloncino 5 che ne impedisce l’avanzamento nella seconda parte I” e pertanto entrano nel canale di passaggio 3 attraverso le aperture di ingresso 3a definite lungo il primo tratto 2a e disposte in modo tale da coprire sostanzialmente tutta la sua parete laterale.
Le feci attraversano quindi il canale di passaggio 3 fino a raggiungere la apertura di uscita 3b attraverso la quale sono convogliate nell’apposito contenitore di raccolta.
Per rimuovere la ileostomia e/o la digiunostomia è sufficiente sgonfiare il palloncino 5 agendo sulla valvola disposta in prossimità della luce 7 ed estrarre l’elemento tubolare 2 attraverso la stomia.
Una volta rimosso l’elemento tubolare 2, rimestino I è nuovamente privo di impedimenti e può quindi riprendere il suo normale funzionamento, per cui le diezioni emesse dallo stomaco attraversano la zona Z ora libera e percorrono la seconda parte I” dell’intestino stesso.
La stomia ricavata sull’addome A del paziente viene poi opportunamente medicata e protetta fino alla completa guarigione e cicatrizzazione.
Il presente trovato si riferisce quindi ad un dispositivo 1 medico comprendente: un elemento tubolare 2 nel quale è definito un canale di passaggio 3 provvisto di una pluralità di aperture di ingresso 3 a e di almeno un’apertura di uscita 3b, e comprendente almeno un palloncino 5 gonfiabile, utilizzato per la realizzazione di ileostomie nel trattamento di patologie intestinali.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che il dispositivo medico per la realizzazione di ileostomie secondo il trovato consente di limitare sensibilmente gli interventi invasivi sul paziente per l’applicazione e la rimozione di una ileostomia.
Infatti, il dispositivo secondo il trovato viene applicato durante l’operazione chirurgica volta al trattamento della patologia che interessa l’intestino e la sua rimozione avviene in modo ambulatoriale, senza l’utilizzo di anestesia alcuna.
In particolare, nel caso di operazioni chirurgiche effettuate in laparoscopia, è possibile sfruttare i fori utilizzati per l’intervento quali stomia per l’applicazione del dispositivo secondo il trovato, riducendo così al minimo gli interventi sul paziente.
Questo comporta che anche i tempi di recupero siano sensibilmente ridotti rispetto aH’utilizzo delle tecniche note, in quanto la rimozione della ileostomia avviene in pochi istanti ed il paziente oltre a non doversi sottoporre ad un ulteriore intervento, con conseguenti perdite di sangue e rischi correlati, non deve nemmeno smaltire una nuova anestesia totale. Il dispositivo medico secondo il trovato consente quindi, oltre a migliorare la degenza del paziente ed il suo recupero post-operatorio, anche di ridurre i costi sanitari correlati alla cura delle malattie iliache e di ottimizzare la gestione del personale e delle attrezzature.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (!) medico per la realizzazione di ileostomie e/o digiunostomie, caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno un elemento tubolare (2) nel quale è definito almeno un canale di passaggio (3) provvisto di una pluralità di aperture di ingresso (3a) delle feci, inseribili all’ interno dell’ intestino (I) di un paziente, e di almeno un’apertura di uscita (3b) delle feci, posizionarle all’esterno dell’intestino (I); - mezzi per l’ostruzione (5) di almeno una zona (Z) dell’intestino (I) associati a detto elemento tubolare (2), inseribili aH’intemo dell’intestino stesso e configurati in modo da impedire il passaggio delle feci attraverso detta zona (Z) dell’intestino (I), dette aperture di ingresso (3a) essendo posizionarli a monte di detti mezzi per l’ostruzione (5); - mezzi di trattenimento (8) esterni atti a cooperare con il corpo del paziente per bloccare la posizione di detti mezzi per l’ostruzione (5) rispetto al corpo stesso.
  2. 2) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare (2) comprende almeno un primo tratto (2a) sul quale sono definite dette aperture di ingresso (3 a) ed almeno un secondo tratto (2b) sul quale è definita detta apertura di uscita (3b), detti mezzi per l’ostruzione (5) essendo interposti tra detto primo e detto secondo tratto (2a, 2b).
  3. 3) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l’ostruzione (5) sono mobili tra una configurazione ristretta, per consentirne Γ inserimento in detta zona (Z) dell’intestino (I), ed una configurazione allargata, nella quale ostruiscono interamente detta zona (Z) delFintestino (I) per impedire il passaggio delle feci.
  4. 4) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l’ostruzione (5) sono del tipo a palloncino gonfiabile.
  5. 5) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per P attivazione (6) di detto palloncino (5) gonfiabile.
  6. 6) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette aperture di ingresso (3 a) sono definite in corrispondenza della superficie laterale di detto primo tratto (2a).
  7. 7) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno alcune di dette aperture di ingresso (3 a) sono disposte lungo la direzione di sviluppo longitudinale di detto primo tratto (2a).
  8. 8) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette aperture di ingresso (3a) hanno conformazione sostanzialmente ellittica.
  9. 9) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che l’asse maggiore di dette aperture di ingresso (3 a) è diretto sostanzialmente parallelo allo sviluppo longitudinale di detto primo tratto (2a).
  10. 10) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la distanza minima tra detti mezzi per l’ostruzione (5) e dette aperture di ingresso (3 a) è sostanzialmente compresa tra 8 cm e 10 cm.
  11. 11) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto secondo tratto (2b) ha lunghezza sostanzialmente pari a 40 cm.
  12. 12) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trattenimento (8) comprendono almeno un elemento di trattenimento (18, 28) forato e calzabile scorrevolmente su detto secondo tratto (2b).
  13. 13) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detto elemento di trattenimento (18, 28) è realizzato in silicone.
  14. 14) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di trattenimento (28) comprende mezzi di guida (10) di detto secondo tratto.
  15. 15) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di trattenimento (28) comprende mezzi per il fissaggio (11) associabili al corpo del paziente.
  16. 16) Dispositivo (1) medico comprendente: - un elemento tubolare (2) nel quale è definito almeno un canale di passaggio (3) provvisto di una pluralità di aperture di ingresso (3a) e di almeno un’apertura di uscita (3b); e comprendente - almeno un palloncino (5) gonfiabile; utilizzato per la realizzazione di ileostomie e/o digiunostomie nel trattamento di patologie intestinali.
IT000136A 2010-05-03 2010-05-03 Dispositivo medico per la realizzazione di ileostomie e/o digiunostomie. ITMO20100136A1 (it)

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