ITMO20100017A1 - Catetere per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali - Google Patents

Catetere per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali Download PDF

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Mauro Pittiruti
Giancarlo Scoppettuolo
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Azzolini Graziano
Brutti Alberto
Lutio Enrico De
Mauro Pittiruti
Giancarlo Scoppettuolo
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Description

“CATETERE PER LA SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE DI FLUIDI BIOMEDICALI†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un catetere per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali.
Con riferimento all’ambito medicale, à ̈ nota la necessità di impiegare cateteri per la somministrazione parenterale di fluidi ai pazienti, che siano utilizzabili a medio termine in modo continuo o discontinuo, sia in ambito intra-ospedaliero che in ambito extra-ospedaliero.
I cateteri noti comprendono, in genere, un tubo flessibile realizzato con materiali ad alta biocompatibilità e provvisto, ad un’estremità, di un connettore collegabile ad una linea di alimentazione del fluido da somministrare al paziente e, ad un’estremità opposta, di un foro di uscita del fluido.
Tali cateteri sono inseriti, in genere, mediante Pincannulamento di una vena periferica.
E’ nota, inoltre, la necessità di somministrare fluidi biomedicali ad un paziente per via periferica o per via centrale in funzione del tipo di terapia da effettuare e del tipo di fluido biomedicale.
In particolare, con riferimento a cateteri utilizzabili a medio termine, sono noti cateteri centrali, cosiddetti PICC (Peripherally Inserted Central Catheters) e cateteri periferici, cosiddetti Midiine, impiegabili in funzione del tipo di fluido biomedicale da somministrare.
L’utilizzo dei cateteri centrali, nello specifico, prevede l’inserimento del tubo flessibile in una vena periferica del paziente ed il posizionamento dell’estremità provvista del foro di uscita del fluido in prossimità della giunzione tra la vena cava superiore e l’atrio destro del cuore.
I cateteri centrali possono essere utilizzati, ad esempio, per la somministrazione di farmaci chemioterapici, di farmaci inotropi o, in generale, per la somministrazione di tutte quelle soluzioni e di quei farmaci non compatibili con la via periferica.
L’utilizzo dei cateteri periferici, invece, prevede l’inserimento del tubo flessibile in una vena periferica di un arto superiore del paziente, sino a posizionare l’estremità provvista del foro dì uscita del fluido in prossimità della vena ascellare o della vena succlavia o, comunque, in posizione non centrale.
I cateteri periferici possono essere impiegati, ad esempio, per la nutrizione parenterale, per trasfusioni di sangue, per la somministrazione di antibiotici o di fluidi per Γ idratazione del paziente o, in generale, per tutte quelle terapie farmacologiche e nutrizionali compatibili con la via periferica.
Questi cateteri di tipo noto presentano, tuttavia, alcuni inconvenienti.
In particolare, à ̈ nota la necessità di somministrare simultaneamente ai pazienti fluidi biomedicali differenti sia in vena periferica che centrale. Per i pazienti in terapia intensiva, ad esempio, può essere necessario somministrare farmaci inotropi per via centrale e, simultaneamente, antibiotici e sangue per via periferica.
Un ulteriore esempio di tale necessità si ha in ambito emato-oncologico, nel caso in cui occorra la somministrazione di farmaci chemioterapici per via centrale e la simultanea somministrazione di emoderivati o di fluidi idratanti per via periferica.
Questo comporta inevitabilmente l’impiego di almeno due cateteri differenti, un catetere centrale ed un catetere periferico, introdotti all’ interno di vene distinte del paziente ed entrambi connessi alla linea di alimentazione dei fluidi.
Di conseguenza, in caso di somministrazione simultanea di fluidi per vìa periferica e centrale, le operazioni di incannulamento e di collegamento alla linea di alimentazione, già di per se complesse, devono essere eseguite per entrambi i cateteri.
II paziente, inoltre, risulta notevolmente limitato nei movimenti a causa della presenza di due cateteri che, in aggiunta, sono inseriti in due punti distìnti dello stesso arto o, persino, su due arti differenti.
Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un catetere per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali che, in caso di somministrazione simultanea per via periferica e per via centrale di fluidi biomedicali, consenta di semplificare le operazioni di incannulamento del paziente e di collegamento alla linea di alimentazione. Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un catetere per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali che consenta di limitare il disagio dei pazienti in caso di somministrazione simultanea per via periferica e per via centrale di fluidi biomedicali.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un catetere per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente catetere per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali, comprendente almeno un elemento tubolare flessibile e di conformazione allungata provvisto di -almeno una prima bocca di ingresso di un primo fluido biomedicale da somministrare ad un paziente per via venosa centrale, di almeno una prima bocca di uscita di detto primo fluido e di almeno un primo lume di collegamento tra detta prima bocca di ingresso e detta prima bocca di uscita, caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare comprende almeno una seconda bocca di ingresso di un secondo fluido biomedicale da somministrare al paziente per via venosa periferica, almeno una seconda bocca di uscita di detto secondo fluido ed almeno un secondo lume di collegamento tra detta seconda bocca di ingresso e detta seconda bocca di uscita, detto elemento tubolare essendo inseribile almeno in parte in una vena del paziente per il posizionamento simultaneo di detta prima bocca di uscita all’ interno di una vena centrale del paziente e di detta seconda bocca di uscita all’interno di una vena periferica del paziente.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un catetere per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ una vista laterale ed in sezione parziale del catetere secondo il trovato;
la figura 2 à ̈ una vista in sezione del catetere secondo il trovato lungo il piano di sezione Π-ΙΙ di figura 1;
la figura 3 à ̈ una vista in sezione del catetere secondo il trovato lungo il piano di sezione ΠΙ-ΙΠ di figura 1.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 un catetere impiegabile per la somministrazione simultanea di fluidi biomedicali ad un paziente per via periferica e per via centrale.
Il catetere 1 comprende un elemento tubolare 2 flessibile e di conformazione allungata inseribile almeno in parte in una vena periferica del paziente.
Utilmente, l’elemento tubolare 2 può essere interamente realizzato utilizzando materiali biocompatibili, quali poliuretano o materiali alternativi, in modo tale da resistere ad alte pressioni (fino a 300 psi) e da consentire la somministrazione di flussi elevati di fluidi (fino a 5 ml/sec). L’elemento tubolare 2 à ̈ provvisto di una prima bocca di ingresso 3 di un primo fluido biomedicale che deve essere somministrato al paziente per via venosa centrale, di ima prima bocca di uscita 4 del primo fluido e di un primo lume 5 che attraversa longitudinalmente l’elemento tubolare 2 e che à ̈ atto a collegare la prima bocca di ingresso 3 e la prima bocca di uscita 4. Vantaggiosamente, per consentire la simultanea somministrazione di un secondo fluido biomedicale al paziente per via venosa periferica, l’elemento tubolare 2 à ̈ provvisto di una seconda bocca di ingresso 6 del secondo fluido, di una seconda bocca di uscita 7 del secondo fluido e di un secondo lume 8 che attraversa longitudinalmente parte dell’elemento tubolare 2 e che à ̈ atto a collegare la seconda bocca di ingresso 6 e la seconda bocca di uscita 7.
Nell’uso, l’elemento tubolare 2 à ̈ inseribile almeno in parte in una vena del paziente, ad esempio, mediante incannulamento di una vena di un arto superiore del paziente, in modo da consentire il posizionamento della prima bocca di uscita 4 in corrispondenza di una vena centrale del paziente e, simultaneamente, il posizionamento della seconda bocca di uscita 7 in corrispondenza di una vena periferica del paziente.
Questo consente di somministrare contemporaneamente il primo fluido per via venosa centrale ed il secondo fluido per via venosa periferica impiegando il solo catetere 1, con il minimo disagio per il paziente.
In particolare, con riferimento non esclusivo alla forma di attuazione del catetere 1 illustrata nelle figure, l’elemento tubolare comprende:
- una prima estremità 9, sagomata sostanzialmente a punta e provvista della prima bocca di uscita 4;
- ima seconda estremità 10, opposta alla prima estremità 9 e provvista della prima bocca di ingresso 3 e della seconda bocca di ingresso 6; - un tratto 11, tra la prima e la seconda estremità 9 e 10, provvisto della seconda bocca di uscita 7.
Come illustrato in figura 1, il secondo lume 8 collega la seconda bocca di ingresso 6 alla seconda bocca di uscita 7 e si estende all· interno di una prima porzione 2a dell’elemento tubolare 2 che si sviluppa dalla seconda estremità 10 al tratto 11.
Il primo lume 5 collega la prima bocca di ingresso 3 alla prima bocca di uscita 4 e si estende lungo tutto l’elemento tubolare 2, aH’intemo della suddetta prima porzione 2a ed all’intemo di una seconda porzione 2b che si sviluppa dal tratto 11 alla prima estremità 9.
Utilmente, con riferimento alla particolare forma di attuazione del catetere 1 illustrato nelle figure, la prima porzione 2a dell’elemento tubolare 2 ha sezione trasversale circolare e, al suo interno, il primo lume 5 ed il secondo lume 8 hanno entrambi un profilo semicircolare e sono tra loro separati da una parete interna 12.
La seconda porzione 2b dell’elemento tubolare 2 ha sezione trasversale semicircolare e, al suo interno, il primo lume 5 ha un profilo anche esso semicircolare (nel gergo cosiddetta “forma D†).
Utilmente, il tratto 11, che costituisce la parte terminale della prima porzione 2a dell’elemento tubolare 2 e che à ̈ provvisto della seconda bocca di uscita 7, ha una sezione trasversale decrescente verso la seconda porzione 2b.
In questo modo si ha un incremento graduale della sezione trasversale dalla prima alla seconda porzione 2a e 2b dell’elemento tubolare 2, facilitando, di conseguenza, l’inserimento e lo scorrimento dell’elemento tubolare stesso alPintemo delle vene del paziente.
Si precisa che le particolari conformazioni della prima e seconda porzione 2a e 2b, del primo e del secondo lume 5 e 8 e del tratto 11 illustrate nelle figure sono tali da semplificare ed ottimizzare l’incannulamento del paziente e la somministrazione del primo e del secondo fluido. Non si escludono, tuttavia, differenti conformazioni.
Il catetere 1 comprende, inoltre, un elemento di raccordo 13 atto a collegare la seconda estremità 10 dell’elemento tubolare 2 ad almeno un dispositivo di alimentazione del primo e del secondo fluido da somministrare al paziente.
In particolare, l’elemento di raccordo 13 comprende un primo connettore di ingresso 14 ed un secondo connettore di ingresso 15 collegabili al suddetto dispositivo di alimentazione ed impiegabili per immettere, rispettivamente, il primo fluido biomedicale ed il secondo fluido biomedicale da somministrare al paziente.
L’elemento di raccordo 13 comprende, inoltre, un connettore di uscita 16 associato alla seconda estremità 10 dell’elemento tubolare 2 ed un primo ed un secondo canale 17 e 18 atti a collegare, rispettivamente, il primo connettore di ingresso 14 alla prima bocca di ingresso 3 dell’elemento tubolare 2 e il secondo connettore di ingresso 15 alla seconda bocca di ingresso 6 dell’elemento tubolare 2.
Vantaggiosamente, i connettori di ingresso 14 e 15 possono presentare scritte e/o colorazioni differenti per consentire un più facile riconoscimento.
Preferibilmente, Γ elemento di raccordo 13 à ̈ realizzato mediante sovrastampaggio con la seconda estremità 10 dell’elemento tubolare 2. Non si escludono, tuttavia, differenti metodologie di realizzazione.
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che il trovato consente la somministrazione simultanea per via periferica e per via centrale di fluidi biomedicali semplificando, al contempo, le operazioni di incannulamento del paziente e di collegamento alla linea di alimentazione.
Rispetto all’attuale stato dell’arte, inoltre, l’utilizzo di un solo catetere per la somministrazione simultanea per via periferica e per via centrale di fluidi biomedicali limita notevolmente il disagio dei pazienti durante Γ incannulamento e consente ai pazienti di muoversi più liberamente durante la somministrazione dei fluidi.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Catetere (1) per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali, comprendente almeno un elemento tubolare (2) flessibile e di conformazione allungata provvisto di almeno una prima bocca di ingresso (3) di un primo fluido biomedicale da somministrare ad un paziente per via venosa centrale, di almeno una prima bocca di uscita (4) di detto primo fluido e di almeno un primo lume (5) di collegamento tra detta prima bocca di ingresso (3) e detta prima bocca di uscita (4), caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare (2) comprende almeno una seconda bocca di ingresso (6) di un secondo fluido biomedicale da somministrare al paziente per via venosa periferica, almeno una seconda bocca di uscita (7) di detto secondo fluido ed almeno un secondo lume (8) di collegamento tra detta seconda bocca di ingresso (6) e detta seconda bocca di uscita (7), detto elemento tubolare (2) essendo inseribile almeno in parte in una vena del paziente per il posizionamento simultaneo di detta prima bocca di uscita (4) alPintemo di una vena centrale del paziente e di detta seconda bocca di uscita (7) alPintemo di una vena periferica del paziente.
  2. 2) Catetere (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare (2) comprende almeno una prima estremità (9) provvista di detta prima bocca di uscita (4).
  3. 3) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare (2) comprende almeno una seconda estremità (10) provvista di almeno una tra detta prima e detta seconda bocca di ingresso (3, 6).
  4. 4) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare (2) comprende almeno un tratto (11) tra dette prima e seconda estremità (9, 10) provvisto di detta seconda bocca di uscita (7).
  5. 5) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda estremità (10) à ̈ provvista di detta prima bocca di ingresso (3) e di detta seconda bocca di ingresso (6), detto secondo lume (8) si estende all’interno di una prima porzione (2a) di detto elemento tubolare (2), tra detta seconda estremità (10) e detto tratto (1 1), e detto primo lume (5) si estende all’ interno di detta prima porzione (2a) ed aH’intemo di una seconda porzione (2b), tra detto tratto (1 1) e detta prima estremità (9).
  6. 6) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima porzione (2a) ha sezione trasversale sostanzialmente circolare.
  7. 7) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima porzione (2a) comprende almeno una parete interna (12) di separazione tra detto primo lume (5) e detto secondo lume (8).
  8. 8) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione (2b) ha sezione trasversale sostanzialmente semicircolare.
  9. 9) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno tra detto primo lume (5) e detto secondo lume (8) ha un profilo sostanzialmente semicircolare.
  10. 10) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima estremità (9) à ̈ sagomata sostanzialmente a punta.
  11. 11) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto tratto (11) provvisto della seconda bocca di uscita (7) costituisce la parte terminale di detta prima porzione (2a) ed ha sezione trasversale sostanzialmente decrescente verso detta seconda porzione (2b).
  12. 12) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda estremità (10) à ̈ associabile ad almeno un dispositivo di alimentazione di almeno uno tra detto primo e detto secondo fluido.
  13. 13) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento di raccordo (13) tra detta seconda estremità (10) dell’elemento tubolare (2) e ad almeno un dispositivo di alimentazione di almeno uno tra detto primo e detto secondo fluido.
  14. 14) Catetere (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di raccordo (13) comprende almeno un primo connettore di ingresso (14) di detto primo fluido ed almeno un secondo connettore di ingresso (15) di detto secondo fluido associabili a detto dispositivo di alimentazione, almeno un connettore di uscita (16) associato a detta seconda estremità (10) dell’elemento tubolare (2) ed almeno un primo canale (17) ed un secondo canale (18) atti a collegare, rispettivamente, detto primo connettore ingresso (14) a detta prima bocca di ingresso (3) e detto secondo connettore di ingresso (15) a detta seconda bocca di ingresso (6).
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