ITMO20090127A1 - Gruppo operatore in particolare per macchina bordatrice - Google Patents

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ITMO20090127A1
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IT
Italy
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feeler
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IT000127A
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Marco Baldacci
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Scm Group Spa
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B27WORKING OR PRESERVING WOOD OR SIMILAR MATERIAL; NAILING OR STAPLING MACHINES IN GENERAL
    • B27DWORKING VENEER OR PLYWOOD
    • B27D5/00Other working of veneer or plywood specially adapted to veneer or plywood
    • B27D5/006Trimming, chamfering or bevelling edgings, e.g. lists

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  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Wood Science & Technology (AREA)
  • Forests & Forestry (AREA)
  • Operation Control Of Excavators (AREA)
  • Control Of Electric Motors In General (AREA)
  • Vehicle Body Suspensions (AREA)

Description

Gruppo operatore in particolare per macchina bordatrice
L’invenzione concerne un gruppo operatore associabile ad una macchina bordatrice per operare su un bordo di un pezzo da lavorare. L’invenzione concerne inoltre una macchina bordatrice comprendente almeno un gruppo operatore realizzato secondo l’invenzione.
Nella lavorazione di bordatura di un pezzo, quale ad esempio un pannello, un’anta, uno sportello, o uno scaffale in legno o materiale composito a base di legno, o similari, è previsto applicare un elemento laminare su uno o più bordi di tale pezzo.
L’elemento laminare che viene applicato al bordo del pezzo ha generalmente un’altezza ed una lunghezza maggiori rispettivamente dello spessore e della lunghezza dei pezzi da lavorare.
Dopo che l’elemento laminare è stato applicato al bordo del pezzo tramite incollaggio, vengono eseguite lavorazioni successive per asportare materiale. In particolare, tali lavorazioni vengono svolte da un gruppo operatore, detto gruppo refilatore, configurato per refilare l’elemento laminare rispetto al pezzo asportando il materiale eccedente superiormente ed inferiormente al pezzo in lavorazione, e da un gruppo operatore, detto gruppo raschia-bordo, per eliminare residui di colla e rifinire il raccordo tra l’elemento laminare ed il pezzo.
Sono noti gruppi operatori, in particolare gruppi refilatori e gruppi raschia-bordo, associati a macchine bordatrici per asportare materiale da pezzi in lavorazione, ai quali viene applicato un elemento laminare in corrispondenza di un proprio bordo.
I gruppi operatori noti comprendono un corpo di supporto provvisto di un foro per alloggiare un albero, attorno al quale il corpo di supporto può ruotare.
Ciascun gruppo operatore comprende inoltre un utensile disposto per asportare materiale dal pezzo. In particolare, l’utensile del gruppo refilatore è una fresa, ad esempio di tipo raggiato avente un raggio di curvatura pari al raggio di raccordo che si ottiene sull’elemento laminare dopo la lavorazione di refilatura.
Ciascun gruppo operatore comprende inoltre un primo disco, cosiddetto “copiatore verticale”, ed almeno un secondo disco oppure almeno un rullo, cosiddetto “copiatore orizzontale”. Il copiatore verticale ed il copiatore orizzontale guidano l’utensile a seguire il profilo dell’elemento da refilare e/o raschiare tramite il contatto tra una superficie laterale del copiatore verticale ed il pezzo da lavorare, e, allo stesso tempo, tramite il contatto tra una rispettiva superficie laterale del copiatore orizzontale e l’elemento laminare.
L’asse di rotazione del primo disco è sostanzialmente orizzontale, mentre il rispettivo asse di rotazione del secondo disco è sostanzialmente verticale. In altre parole, l’asse di rotazione ed il rispettivo asse di rotazione sono ortogonali tra loro.
Nell’uso, le operazioni di refilatura e raschiatura che eseguono i gruppi operatori noti sopradescritti, sono comprese in un processo di bordatura di un pezzo. Si noti che se tale pezzo è, ad esempio, un’anta, uno sportello oppure uno scaffale in legno o materiali similari, ossia un pezzo che deve essere montato su altri elementi per formare un mobile, sui pezzi da lavorare è necessario realizzare una pluralità di fori in corrispondenza di una porzione di estremità di una faccia di tali pezzi. I fori sono disposti per ricevere elementi di fissaggio, quali ad esempio viti filettate, per fissare elementi di collegamento e supporto, in particolare cerniere oppure staffe. La suddetta porzione di estremità è adiacente ad uno dei bordi sui quali deve essere applicato l’elemento laminare di bordo.
Generalmente, la pluralità di fori è ricavata in corrispondenza del percorso del copiatore verticale sul pezzo da lavorare. Perciò, quando un foro si trova in corrispondenza del copiatore verticale, al di sotto di esso, quest’ultimo, che segue il profilo del pezzo, si abbassa di una certa quantità. Tale abbassamento provoca anche un abbassamento di tutto il gruppo operatore, e quindi anche dell’utensile, rispetto al pezzo da lavorare. A causa di ciò, quest’ultimo può venire danneggiato perché le parti taglienti dell’utensile non sono più in corrispondenza del raccordo tra elemento laminare e pezzo da lavorare ma in una posizione inferiore, asportando in tal modo una quantità di materiale eccessiva.
Un difetto dei gruppi operatori noti e della macchine bordatrici a cui sono associati, è che non sono molto flessibili. Infatti, tali gruppi operatori non consentono di refilare e/o raschiare i bordi di pezzi, quali ad esempio ante, sportelli, pannelli o scaffali, in prossimità dei quali sono realizzati uno o più fori, oppure qualora in prossimità dei bordi siano presenti irregolarità superficiali quali ad esempio cavità. A causa di ciò, è necessario refilare e raschiare tali pezzi prima di eseguire i fori su di essi, allungando in tal modo il tempo del ciclo di lavorazione di tali pezzi ed incrementando quindi i costi di produzione degli stessi.
Uno scopo della presente invenzione è migliorare i gruppi operatori noti.
Un altro scopo della presente invenzione è migliorare le macchine bordatrici note.
Un ulteriore scopo è rendere più flessibili i gruppi operatori e le macchine bordatrici a cui essi sono associati, così che siano in grado di lavorare un’ampia gamma di pezzi, inclusi pezzi quali ad esempio ante, sportelli, scaffali, pannelli, su cui sono ricavati fori, oppure su cui vi siano irregolarità superficiali quali ad esempio cavità, in prossimità di almeno un proprio bordo. Tali scopi ed altri ancora sono tutti raggiunti da un gruppo operatore e/o da una macchina bordatrice realizzati secondo una o più delle rivendicazioni sotto riportate.
L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:
Figura 1 è una vista prospettica di un gruppo operatore secondo l’invenzione;
Figura 2 è una sezione trasversale del gruppo operatore di Figura 1 e di una parte di una macchina bordatrice a cui è associato, in cui è mostrato anche un pezzo da lavorare;
Figura 3 è una sezione trasversale parziale ingrandita del gruppo operatore di Figura 2.
Figura 4 è una vista prospettica parziale schematica di una macchina bordatrice secondo l’invenzione a cui è associato il gruppo operatore di Figura 1;
Figura 5 è una vista prospettica di un’altra forma di realizzazione di un gruppo operatore secondo l’invenzione; Figura 6 è una sezione trasversale del gruppo operatore di Figura 5;
Figura 7 è una vista prospettica parziale schematica di una macchina bordatrice secondo l’invenzione a cui sono associati i gruppi operatori di Figura 1 e di Figura 5;
Figura 8 è una vista prospettica parziale schematica della macchina bordatrice di Figura 7 in cui alcuni elementi sono stati rimossi per mostrare i suddetti gruppi operatori.
Con riferimento alle Figure da 1 a 3 è mostrato un gruppo operatore 1, in particolare un gruppo refilatore, per operare su un bordo 2 di un pezzo da lavorare 3 mostrato nelle Figure 2 e 3. Il gruppo operatore 1 è mostrato in Figura 4 associato ad una macchina bordatrice 100 disposta per bordare con un elemento laminare, non raffigurato, il bordo 2 del pezzo 3.
Il gruppo operatore 1 comprende un elemento di supporto 5 che può ruotare attorno ad un asse di rotazione R (Figura 1).
L’elemento di supporto 5 può supportare girevolmente un albero 6 che può ruotare attorno ad un proprio rispettivo asse di rivoluzione A, ad esempio sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione R.
L’albero 6 può supportare in rotazione un primo elemento tastatore 7, girevole e configurato per il contatto con un primo lato 8 del pezzo 3. Il primo elemento tastatore 7 può essere montato folle sull’albero 6, così da ruotare intorno all’asse di rivoluzione A. Il primo elemento tastatore 7, cosiddetto “copiatore” verticale, può essere configurato come una ruota girevole, ad esempio realizzata in materiale metallico. In particolare, il primo elemento tastatore 7 può comprendere una prima superficie laterale 9 configurata per il contatto con il primo lato 8 in corrispondenza di una propria prima zona di contatto.
La prima superficie laterale 9 può essere provvista di una buona finitura superficiale, in quanto configurata per il contatto con il primo lato 8 del pezzo 3.
L’elemento di supporto 5 può opzionalmente comprendere, inoltre, in una porzione inferiore, un alloggiamento 10 (Figura 1) disposto per ricevere almeno un secondo elemento tastatore 11. Nella forma di realizzazione mostrata in Figura 1 l’alloggiamento 10 riceve due secondi elementi tastatori 11. Questi ultimi possono ruotare attorno a rispettivi assi sostanzialmente verticali e quindi trasversali rispetto all’asse di rivoluzione A. Il secondo elemento tastatore 11, cosiddetto “copiatore” orizzontale, può essere configurato come un rullo girevole, ad esempio realizzato in materiale metallico. In una variante, non raffigurata, il secondo elemento tastatore 11 può essere sostanzialmente conformato come un pattino e quindi è sostanzialmente fisso e non girevole.
Il secondo elemento tastatore 11 può comprendere una superficie laterale 12 configurata per il contatto con un secondo lato 13 (Figure 2 e 3) del pezzo 3. Si noti che il secondo lato 13 del pezzo 3 può essere, generalmente, coincidente con il bordo 2 su cui deve essere applicato il suddetto elemento laminare.
Il gruppo operatore 1 comprende inoltre un ulteriore elemento tastatore 14, girevole ed in particolare conformato in maniera sostanzialmente analoga al primo elemento tastatore 7.
L’ulteriore elemento tastatore 14, configurato per il contatto con il primo lato 8 del pezzo 3, può opzionalmente essere supportato in rotazione dall’albero 6. L’ulteriore elemento tastatore 14 può essere montato folle sull’albero 6, così da ruotare intorno all’asse di rivoluzione A. L’ulteriore elemento tastatore 14, anch’esso cosiddetto “copiatore” verticale, può essere configurato come una ruota girevole, ad esempio realizzata in materiale metallico. In particolare, l’ulteriore elemento tastatore 14 può comprendere una ulteriore superficie laterale 15 configurata per il contatto con il primo lato 8 in corrispondenza di una propria ulteriore zona di contatto.
La ulteriore superficie laterale 15 può essere provvista di una buona finitura superficiale, in quanto configurata per essere portata in contatto con il primo lato 8 del pezzo 3. Con riferimento alle Figure 2 e 3 è mostrato un utensile 16 supportato dall’elemento di supporto 5 e configurato per asportare materiale da una zona di asportazione 17 di detto pezzo disposta tra il primo lato 8 ed il secondo lato 13. Si noti che in altre varianti, non mostrate nelle Figure, la zona di asportazione 17 può essere disposta nel primo lato 8, oppure nel secondo lato 13.
L’utensile 16 può essere, ad esempio, una fresa di tipo raggiato le cui parti taglienti sono sostanzialmente conformate in modo tale da avere un raggio di curvatura pari al raccordo che si desidera ottenere tra il primo lato 8 ed il secondo lato 13.
In versioni alternative dell’invenzione, non raffigurate, l’utensile può essere una lama, un coltello, oppure un qualsiasi utensile da taglio.
L’utensile 16 del gruppo operatore 1 può essere girevole attorno ad un asse di lavoro B, sostanzialmente parallelo all’asse di rivoluzione A.
L’utensile 16 è disposto per asportare materiale eccedente dal secondo lato 13, in particolare materiale dell’elemento laminare applicato sul bordo 2 del pezzo 3 ed eccedente superiormente e/o inferiormente da tale bordo.
Con riferimento alla Figura 4, è mostrata una macchina bordatrice 100 comprendente, opzionalmente in una zona di lavoro 101, almeno un gruppo operatore 1 sopradescritto. La macchina 100 può comprendere un telaio 102, al quale il gruppo operatore 1 può essere fissato. Si noti che la macchina 100 può comprendere eventualmente altri gruppi operatori, non raffigurati, anch’essi fissati al telaio 102. La macchina 100 può comprendere inoltre un piano di trasporto 104 configurato per ricevere in appoggio il pezzo 3 e sul quale viene avanzato il pezzo 3 lungo una direzione di avanzamento X. In tal modo, il pezzo 3 avanza lungo la direzione di avanzamento X mentre i gruppi operatori montati sulla macchina bordatrice 100 operano su di esso.
Si noti che la macchina bordatrice 100 può comprendere inoltre una barra di supporto 105 disposta per ricevere in appoggio il pezzo 3 insieme al piano di trasporto 104. La barra di supporto 105, opzionalmente distanziata dal telaio 102 lungo una direzione Y, sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento X, può comprendere una pluralità di rullini folli sui quali il pezzo 3 può scorrere.
La macchina 100 può comprendere inoltre un piano di appoggio 106, opzionalmente estendentesi sostanzialmente lungo la direzione di avanzamento X, mostrato in Figura 2. Il piano di appoggio 106 può essere fissato su un elemento allungato 107 (Figura 2), ad esempio una barra cava di acciaio a sezione sostanzialmente quadrata.
La macchina bordatrice 100 può comprendere inoltre mezzi pressori 108, in particolare comprendenti una barra 109 che supporta girevolmente rulli di contatto 110, mostrati nelle Figure 2 e 3 ma rimossi dalla Figura 4 per mostrare il gruppo operatore 1. I rulli 110 sono configurati per premere il pezzo 3 contro il piano di trasporto 104 mentre il pezzo 3 attraversa la zona di lavoro 101.
Con riferimento alle Figure 5 e 6 è mostrato un altro gruppo operatore 20, in particolare un gruppo raschia-bordo, per operare su un bordo di un pezzo da lavorare. I gruppi operatori 1, 20 sono mostrati nelle Figure 7 e 8 associati ad una macchina bordatrice 200 disposta per bordare con un elemento laminare, non raffigurato, il bordo 2 del pezzo 3. Per semplicità, agli elementi del gruppo operatore 20 analoghi agli elementi del gruppo operatore 1 verranno associati gli stessi numeri di riferimento di questi ultimi. A differenza del gruppo operatore 1, il gruppo operatore 20 è privo dell’alloggiamento 10. Infatti, l’elemento di supporto 5 del gruppo operatore 20 supporta in rotazione un secondo elemento tastatore 11. Quest’ultimo può ruotare attorno ad un rispettivo asse di rotazione sostanzialmente verticale e quindi trasversale rispetto all’asse di rivoluzione A del primo elemento tastatore 7 e dell’ulteriore elemento tastatore 14. Il secondo elemento girevole tastatore 11, cosiddetto “copiatore” orizzontale, può essere configurato come una ruota girevole, ad esempio realizzata in materiale metallico. In particolare, nel gruppo operatore 20 il secondo elemento tastatore 11 può essere sostanzialmente uguale al primo elemento tastatore 7 ed all’ulteriore elemento tastatore 14, oppure può differenziarsi da essi per una o più caratteristiche costruttive, come ad esempio il diametro.
Il secondo elemento tastatore 11 può comprendere una superficie laterale 12 configurata per il contatto con un bordo del pezzo su cui deve essere applicato l’elemento laminare in corrispondenza di una propria seconda zona di contatto.
Il gruppo operatore 20 è in grado di eliminare residui di colla e rifinire il raccordo tra l’elemento laminare ed il bordo del pezzo, pertanto il gruppo operatore 20 comprende un utensile 16 che esegue tali operazioni.
L’utensile 16, opzionalmente fissato all’elemento di supporto 5, è disposto in modo tale da affacciarsi ad una zona di lavoro sostanzialmente interposta tra il primo elemento tastatore 7 ed il secondo elemento tastatore 11. A differenza dell’utensile del gruppo operatore 1, l’utensile 16 del gruppo operatore 20 non è rotante attorno ad un proprio asse ma è fisso. Si noti inoltre che tale utensile 16 è disposto inclinato rispetto all’asse di rivoluzione A attorno al quale ruotano il primo elemento tastatore 7 e l’ulteriore elemento tastatore 14.
Con riferimento alle Figure 7 ed 8, è mostrata una macchina bordatrice 200 comprendente i gruppi operatori 1, 20 sopradescritti (e mostrati rispettivamente nelle Figure da 1 a 3 e nelle Figure 5 e 6) che operano sul bordo 2 del pezzo 3.
Per semplicità, così come è stato fatto per il gruppo operatore 20, anche agli elementi della macchina bordatrice 200 analoghi agli elementi della macchina bordatrice 100 verranno associati gli stessi numeri di riferimento di questi ultimi.
Si notino in particolare, con riferimento alla Figura 7, i mezzi pressori 108 della macchina bordatrice 200, comprendenti la barra 109 che supporta girevolmente i rulli di contatto 110, che invece sono stati rimossi dalla Figura 8 per mostrare i gruppi operatori 1, 20.
Nell’uso, i gruppi operatori 1, 20 sono disposti per operare su un bordo 2 di un pezzo 3 da lavorare, quale ad esempio un pannello, un’anta, uno sportello, o uno scaffale in legno, in particolare realizzati in legno o materiali assimilabili.
I gruppi operatori 1, 20 sono associabili ad una macchina bordatrice 100, 200 che consente di applicare un elemento laminare sul bordo 2 del pezzo 3 da lavorare, ossia eseguire una lavorazione di bordatura del pezzo 3.
In particolare, il gruppo operatore 1 è un gruppo refilatore configurato per asportare, dall’elemento laminare fissato al bordo 2, materiale eccedente superiormente e/o inferiormente da tale bordo 2. Il gruppo operatore 20 è invece un gruppo raschia-bordo configurato per rifinire il raccordo tra l’elemento laminare ed il bordo 2 del pezzo 3.
Si noti che la macchina bordatrice 100, 200 a cui possono essere associati i gruppi operatori 1, 20 è anche particolarmente adatta per lavorare un pezzo 3 che deve essere montato su altri elementi per formare un mobile. In tal caso, sul pezzo 3 da lavorare è necessario realizzare una pluralità di fori 3a in corrispondenza di una prima regione 18 di un primo lato 8 del pezzo 3. I fori 3a sono disposti per ricevere elementi di fissaggio, quali ad esempio viti filettate, per fissare elementi di collegamento e supporto, in particolare cerniere oppure staffe.
In una variante dell’invenzione, non raffigurata, al posto dei fori 3a, sul primo lato 8 possono essere presenti irregolarità superficiali, quali ad esempio cavità, causate da difetti nel processo di fabbricazione del pezzo 3 da lavorare. Si noti quindi che i gruppi operatori 1, 20 sono in grado di refilare e raschiare anche pezzi 3 che presentano irregolarità superficiali.
Il pezzo 3 viene posizionato da un operatore su un piano di trasporto 104 sul quale il pezzo 3 viene avanzato lungo una direzione di avanzamento X. Generalmente, la macchina bordatrice 100, 200 può comprendere una pluralità di gruppi operatori, tra i quali i gruppi operatori 1, 20, disposti per eseguire in successione lavorazioni sul pezzo 3. In particolare, il gruppo operatore 1, o gruppo refilatore, è posizionato prima del gruppo operatore 20, o gruppo raschiabordo, rispetto alla direzione di avanzamento X. Si noti che i gruppi operatori montati sulla macchina bordatrice 100, 200 sono opzionalmente posizionati in una zona di lavoro 101 di tale macchina.
Nell’uso, un operatore imposta i parametri di funzionamento in una unità di controllo e gestione (non raffigurata) della macchina bordatrice 100, 200 ed esegue le operazioni di attrezzaggio della macchina stessa, quali ad esempio la regolazione dei gruppi operatori 1, 20 mediante manopole 4 mostrate nelle Figure 1, 2, 5 e 6.
Successivamente, è possibile azionare la macchina bordatrice 1 per bordare un pezzo 3 da lavorare, quest’ultimo essendo stato posizionato in precedenza sul piano di trasporto 104 dall’operatore.
Il pezzo 3 attraversa la zona di lavoro 101, nella quale i gruppi operatori compresi nella macchina bordatrice 100, 200 eseguono su di esso lavorazioni successive. Si noti che durante l’attraversamento della zona di lavoro 101, il pezzo 3 è mantenuto premuto contro il piano di trasporto 104 da mezzi pressori 108, ad esempio comprendenti una barra 109 che supporta girevolmente i rulli di contatto 110.
Quando il pezzo 3 giunge in corrispondenza del gruppo operatore 1, o gruppo refilatore, il primo lato 8 viene riscontrato da, ed viene a contatto con, il primo elemento tastatore 7 e l’ulteriore elemento tastatore 14, mentre il secondo lato 13 viene riscontrato da almeno un secondo elemento tastatore 11. Gli elementi tastatori 7, 11, 14, riscontrando il pezzo 3 da lavorare, consentono all’utensile 16 di mantenere una posizione tale che le parti taglienti dell’utensile 16 siano in corrispondenza del raccordo tra il primo lato 8 ed il secondo lato 13, ossia nella zona di asportazione 17 del pezzo 3. In particolare, il primo elemento tastatore 7 opera su una prima regione 18 del primo lato 8 e l’ulteriore elemento tastatore 14 opera su una ulteriore regione 19 del primo lato 8. La prima regione 18 si trova ad una prima distanza dalla zona di asportazione 17 che è inferiore rispetto ad una ulteriore distanza tra l’ulteriore regione 19 e la zona di asportazione 17. Si noti che tali prima distanza ed ulteriore distanza sono misurate lungo la direzione Y, quindi sostanzialmente perpendicolarmente alla direzione di avanzamento X, ossia sostanzialmente perpendicolarmente al bordo 2 del pezzo 3. In particolare, se il pezzo 3 da lavorare è privo dei fori 3a, la prima zona di contatto del primo elemento girevole 7 è portata a contatto con il primo lato 8 del pezzo 3 in corrispondenza della prima regione 18 e l’ulteriore zona di contatto della ulteriore superficie laterale 15 dell’ulteriore elemento girevole 14 è portata a contatto con il primo lato 8 del pezzo 3 in corrispondenza della ulteriore regione 19. Viceversa, se il pezzo 3 è provvisto dei fori 3a, usualmente ricavati in corrispondenza della prima regione 18, la prima zona di contatto del primo elemento girevole 7 non viene a contatto con il primo lato 8 ma quest’ultimo viene ugualmente a contatto con l’ulteriore zona di contatto dell’ulteriore elemento girevole 14, come mostrato nelle Figure 2 e 3. In tal modo, grazie alla presenza dell’ulteriore elemento tastatore 14, il primo elemento tastatore 7 non si abbassa, ossia non entra all’interno del foro 3a sottostante, cosa che invece accadrebbe se il gruppo operatore 1 fosse privo dell’ulteriore elemento tastatore 14. Ciò provocherebbe un abbassamento dell’utensile 16 verso il pezzo 3 con le parti taglienti dell’utensile 16 che asporterebbero materiale fuori dalla zona di asportazione 17, danneggiando il bordo 2 del pezzo 3.
Si noti che il gruppo operatore 1, essendo in grado di ruotare attorno all’asse di rotazione R, può opportunamente adattarsi alle dimensioni del pezzo 3 da lavorare.
Dopo che il pezzo 3 è stato refilato dal gruppo operatore 1, il pezzo 3 prosegue il suo avanzamento fino a giungere in corrispondenza del gruppo operatore 20, o gruppo raschiabordo. Per semplicità, non si riporta nel seguito la descrizione dettagliata del funzionamento del gruppo operatore 20, in quanto tale funzionamento è sostanzialmente analogo a quello del gruppo operatore 1 sopradescritto.
Una volta che il bordo 2 del pezzo 3 è stato raschiato dal gruppo operatore 20, il pezzo 3 può essere opzionalmente lavorato da altri gruppi operatori eventualmente associati alla macchina bordatrice 100, 200, e successivamente può uscire al di fuori della zona di lavoro 101 della macchina 100, 200 dove un operatore può prelevare il pezzo lavorato. A questo punto, è stato applicato un elemento laminare su un bordo 2 del pezzo 3 e le lavorazioni sopradescritte devono essere ripetute un numero di volte pari al numero di bordi 2 del pezzo 3 che devono essere bordati, quindi generalmente altre tre volte, in modo tale da completare la bordatura del pezzo 3.
Si noti che nella forma di realizzazione mostrata nelle Figure, i fori 3a ricavati nella prima regione 18 del pezzo 3 devono affacciarsi al primo elemento tastatore 7 e non al piano di trasporto 104. Pertanto, l’operatore deve posizionare il pezzo 3 sul piano di trasporto 104 in modo tale il primo lato 8 sia rivolto verso l’alto.
Grazie ai gruppi operatori 1, 20, le macchine bordatrici 100, 200 a cui tali gruppi operatori 1, 20 sono associati, sono molto flessibili.
Infatti, tali macchine bordatrici 100, 200 consentono di bordare i bordi 2 di pezzi 3 da lavorare, quali ad esempio ante, sportelli, pannelli o scaffali realizzati in legno o materiali similari, provvisti di fori 3a ricavati in una prima regione 18 di un primo lato 8 dei pezzi 3. Tale prima regione 18 è in prossimità di una zona di asportazione 17 del pezzo 3 dove un utensile 16 asporta materiale e, quando il pezzo 3 si trova in corrispondenza dei gruppi operatori 1, 20, il primo elemento tastatore 7 opera in suddetta prima regione 18.
L’ulteriore elemento tastatore 14, riscontra il pezzo 3 insieme al primo ed al secondo elemento tastatore 7, 11, consentendo all’utensile 16 di restare posizionato in una corretta posizione di lavoro così da eseguire le lavorazioni senza danneggiare il pezzo 3, in particolare il secondo lato 13 di quest’ultimo.
Pertanto, non è più necessario refilare tali pezzi 3 prima di eseguire i fori 3a su di essi, consentendo di avere un tempo di ciclo di lavorazione, e quindi un costo di produzione, ridotto.
In una variante dell’invenzione, non raffigurata, il primo elemento girevole di supporto 7 e l’ulteriore elemento girevole di supporto 14 sono supportati in rotazione da due alberi diversi, in particolare non coassiali tra loro. In tal modo, il primo elemento girevole di supporto 7 e l’ulteriore elemento girevole di supporto 14 ruotano attorno ad assi di rivoluzione diversi tra loro. Di conseguenza, il primo elemento girevole di supporto 7 e l’ulteriore elemento girevole di supporto 14 potrebbero avere diametri diversi tra loro.
In una ulteriore variante dell’invenzione, non raffigurata, il movimento relativo tra l’utensile 16 ed il pezzo 3 può essere determinato dal moto dell’utensile 16 mentre il pezzo 3 resta fermo, oppure dal moto di entrambi. In altre parole, il movimento relativo tra utensile 16 e pezzo 3 non è dovuto al movimento di avanzamento del pezzo 3 lungo la direzione X, così come nella invece accade nella versione sopradescritta con riferimento alle Figure allegate.
In un’altra variante dell’invenzione, non raffigurata, i gruppi operatori sono associati a macchine bordatrici nelle quali tali gruppi operatori sono posizionati in una zona di lavoro della macchina che è al di sotto del pezzo da lavorare, a differenza della versione sopradescritta nella quale i gruppi operatori sono disposti al di sopra del pezzo da lavorare. In questa variante, i gruppi operatori comprendono gli stessi elementi della versione sopradescritta ma con una disposizione appropriata che consenta loro di operare sulla parte inferiore del pezzo anziché su quella superiore. Infatti, il primo elemento tastatore e l’ulteriore elemento tastatore riscontrano il pezzo e vengono a contatto con esso in corrispondenza di un lato rivolto verso il basso mentre un secondo elemento tastatore riscontra e viene a contatto con il pezzo su un secondo lato. Di conseguenza, l’operatore posiziona il pezzo in modo tale che il lato su cui sono ricavati i fori sia rivolto verso il basso.
Sono inoltre possibili varianti e/o aggiunte a quanto sopra descritto e/o a quanto mostrato nei disegni allegati.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo operatore (1; 20) per asportare materiale da un pezzo (3) da lavorare, in particolare realizzato in legno o materiali assimilabili, comprendente: - almeno un elemento di supporto (5); - almeno un utensile (16) supportato da detto elemento di supporto (5) e configurato per asportare materiale da una zona di asportazione (17) di detto pezzo (3) disposta tra un primo lato (8) di detto pezzo (3) ed un secondo lato (13) di detto pezzo (3); - mezzi di posizionamento per posizionare detto utensile (16) in detta zona di asportazione (17), detti mezzi di posizionamento comprendendo almeno un primo elemento tastatore (7) girevolmente supportato da detto elemento di supporto (5) e configurato per il contatto con detto primo lato (8), ed almeno un secondo elemento tastatore (11) supportato da detto elemento di supporto (5) e configurato per il contatto con detto secondo lato (13); caratterizzato dal fatto che detti mezzi di posizionamento comprendono almeno un ulteriore elemento tastatore (14) configurato per il contatto con detto primo lato (8).
  2. 2. Gruppo secondo la rivendicazione 1, in cui detto ulteriore elemento tastatore (14) è girevole rispetto a detto elemento di supporto (5).
  3. 3. Gruppo secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui detto ulteriore elemento tastatore (14) è supportato da detto elemento di supporto (5).
  4. 4. Gruppo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo elemento tastatore (7) è configurato per operare su una prima regione (18) di detto primo lato (8) che si sviluppa linearmente sostanzialmente parallelamente a detta zona di asportazione (17) e detto ulteriore elemento tastatore (14) è configurato per operare su una ulteriore regione (19) di detto primo lato (8) che si sviluppa linearmente sostanzialmente parallelamente a detta zona di asportazione (17), detta prima regione (18) essendo ad una prima distanza da detta zona di asportazione (17) e detta ulteriore regione (19) essendo ad una ulteriore distanza da detta zona di asportazione (17), detta ulteriore distanza essendo maggiore di detta prima distanza.
  5. 5. Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui detto elemento di supporto (5) comprende un albero (6) che supporta in rotazione detto primo elemento tastatore (7) e detto ulteriore elemento tastatore (14).
  6. 6. Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui detto primo elemento tastatore (7) e detto ulteriore elemento tastatore (14) sono supportati girevolmente da detto elemento di supporto (5) in maniera coassiale.
  7. 7. Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 6, in cui detto primo elemento tastatore (7) e detto ulteriore elemento tastatore (14) sono montati girevolmente folli.
  8. 8. Gruppo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo elemento tastatore (7) e detto ulteriore elemento tastatore (14) sono sostanzialmente conformati come ruote.
  9. 9. Macchina bordatrice (100; 200) comprendente almeno un gruppo operatore (1; 20) per asportare materiale da un bordo (2) di un pezzo (3) da lavorare, in particolare realizzato in legno o materiali assimilabili, caratterizzata dal fatto che detto gruppo operatore (1; 20) è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8.
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 9, e comprendente un piano di trasporto (104) sostanzialmente orizzontale configurato per ricevere in appoggio detto pezzo (3) e per trasportare detto pezzo (3).
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, e comprendente mezzi pressori (108) interposti tra detto primo elemento tastatore (7) e detto ulteriore elemento tastatore (14) e configurati per esercitare un’azione di spinta sostanzialmente verticale su detto primo lato (8) in modo tale da mantenere premuto detto pezzo (3) contro detto piano di trasporto (104).
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