ITMO20080333A1 - Dispositivo di aggancio per l'ancoraggio di container o simili - Google Patents

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ITMO20080333A1
ITMO20080333A1 IT000333A ITMO20080333A ITMO20080333A1 IT MO20080333 A1 ITMO20080333 A1 IT MO20080333A1 IT 000333 A IT000333 A IT 000333A IT MO20080333 A ITMO20080333 A IT MO20080333A IT MO20080333 A1 ITMO20080333 A1 IT MO20080333A1
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hooking
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Luciano Fantuzzi
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Luciano Fantuzzi
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: “DISPOSITIVO DI AGGANCIO PER L’ANCORAGGIO DI CONTAINER O SIMILI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo automatico per agganciare e unire solidalmente due o più container sovrapposti tra loro e accatastati sulla coperta di una nave durante la navigazione.
E’ noto da anni l’impiego di opportuni contenitori di grandi dimensioni, comunemente identificati come “container”, il cui scopo principale è quello di semplificare il trasporto delle merci aventi la medesima destinazione geografica, nonché per facilitare lo stivaggio sia a bordo delle navi che nei vari terminal portuali o interportuali.
Come è noto a tutti gli operatori del settore, oggi i container caricati su migliaia di navi dedicate solcano quotidianamente i mari ed entrano ed escono nelle/dalle aree portuali, movimentati più volte per mezzo delle attrezzature presenti nei porti.
I container sono costituiti da un contenitore chiuso a tenuta stagna, le cui misure sia in altezza che in larghezza e lunghezza sono definite da standard intemazionali, e sono provvisti su una delle due testate di un’apertura a due ante per il carico e lo scarico delle merci.
Tutti i container sono dotati di otto blocchi d’angolo posti in corrispondenza dei loro quattro angoli inferiori e dei loro quattro angoli superiori; tali blocchi d’angolo hanno la funzione di permettere di unire solidalmente due o più container avendo al loro centro rispettivi fori rettangolari sagomati ad asola che consentono Γ inserimento di corrispondenti dispositivi di bloccaggio.
E’ inoltre noto che, durante il trasporto sulle navi i container vengono caricati sia in stiva che in coperta (quelli accatastati in coperta raggiungono uno sull’altro fino a 6/7 altezze) ed agganciati solidalmente l’uno all’altro in modo da creare un unico blocco dalla base costituita dalla coperta fino all’ultimo della catasta mediante appositi blocchi intermedi (interblock). Tali blocchi intermedi, in particolare, vengono ancorati a partire dal piano della coperta al primo container e successivamente interposti tra un container e l’altro al fine di bloccare in sequenza un container sull’ altro fino al completamento di ogni catasta.
I blocchi intermedi comprendono, in genere, un perno centrale provvisto, in corrispondenza delle due estremità opposte, di due teste a martello tra loro sfasate di un angolo predefinito.
I blocchi d’angolo intermedi oggi in uso comprendono, inoltre, un corpo centrale contenente in varie forme un sistema meccanico associato al perno centrale azionabile manualmente per ottenere la rotazione di tale perno e consentire di bloccare i container tra loro nelle normali fasi di carico nelle aree portuali e di accatastamento sulle coperte delle navi.
In particolare, il container nella fase di carico viene agganciato dallo spreader di una gru e sollevato da terra al fine di consentire agli operatori addetti di inserire in ciascuna delle asole dei quattro blocchi d’angolo inferiori del container le teste a martello superiori dei blocchi intermedi (interblock).
Una volta inserite, tali teste superiori vengono ruotate sempre manualmente e disposte trasversalmente rispetto alle asole, in modo da renderli solidali ai quattro blocchi d’angolo inferiori del container.
Il container viene poi issato a bordo della nave e agganciato alla coperta, se si tratta del primo, o sovrapposto su un altro container caricato in precedenza; le quattro teste a martello inferiori dei quattro blocchi intermedi (interblock) vengono inserite nelle asole dei quattro blocchi d’angolo superiori del container sottostante o in alternativa della coperta. Completato il carico, gli operatori preposti debbono agire manualmente su ogni blocco intermedio e su ogni container per azionare il sistema meccanico di rotazione delle teste a martello inferiori e superiori dei blocchi intermedi (interblock), riuscendo in tal modo ad agganciare solidalmente tutti i blocchi d’angolo dei container, sia sottostanti che sovrapposti, e così sino al completamento del carico della coperta.
In tal modo tutti ì container risultano vincolati solidali tra loro e alla nave. Durante le operazioni di scarico dei container, gli operatori addetti devono nuovamente azionare in modo manuale ed inverso il sistema meccanico di sgancio di ciascuno dei blocchi intermedi per poter dare inizio allo scarico dei container.
I blocchi intermedi attualmente impiegati per tale operazione di ancoraggio dei container presentano notevoli inconvenienti sia nella fase di aggancio che nella fase di sgancio.
Più precisamente, sia in fase di carico che di scarico dei container risultano molto complicate, laboriose e pericolose le manovre da parte degli operatori addetti, con conseguente incremento dei tempi di esecuzione e dei relativi costi dovuti all’elevato numero di persone impiegate per svolgere tali manovre.
Tanto più che queste operazioni avvengono anche in condizioni meteorologiche sfavorevoli, aggravando ulteriormente la già precaria situazione.
Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare un dispositivo di aggancio e ancoraggio tra due o più container sovrapposti, che consenta di ridurre al minimo sia i tempi che la necessità di interventi manuali degli operatori per predisporre sia le operazioni di carico che di scarico dei container accatastati sulla coperta di una nave.
Altro scopo del presente trovato è quello di consentire di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nelTambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego, che riduca il più possibile il tempo ed i costi oltre a tutti i disagi e i pericoli che oggi incombono sugli operatori.
Altro scopo del presente trovato è quello di consentire di eseguire completamente in automatico sia l’aggancio che lo sgancio dei container in fase di carico e di scarico eliminando l’intervento degli operatori a bordo nave.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo di aggancio per l’ancoraggio di container o simili, comprendente almeno un corpo di supporto, almeno un elemento di aggancio associato ruotabile a detto corpo di supporto e provvisto, ad un’estremità, di una prima testa sagomata inseribile all’ interno di una prima asola ricavata su di un container da ancorare e, ad un’estremità sostanzialmente opposta, di una seconda testa sagomata inseribile all’interno di una seconda asola ricavata su di una superficie di appoggio predisposta per accogliere detto container, detto elemento di aggancio essendo ruotabile tra una posizione di inserimento/estrazione, in cui almeno detta prima testa è sostanzialmente allineata a detta prima asola, ed una posizione di bloccaggio, in cui dette prima e seconda testa sono disposte sostanzialmente trasversali rispetto a dette prima e seconda asola, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi automatici di posizionamento di detto elemento di aggancio in detta posizione di bloccaggio
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo di aggancio per l’ancoraggio di container o simili, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in prospettiva e parzialmente in spaccato del dispositivo di aggancio secondo il trovato;
la figura 2 è una vista in prospettiva che illustra l’applicazione dei dispositivi di aggancio secondo il trovato inseriti in corrispondenza dei quattro blocchi d’angolo inferiori di un container da ancorare,
la figura 3 è una vista in prospettiva ed in esploso del dispositivo di aggancio secondo il trovato;
la figura 4 è una vista in sezione del dispositivo di aggancio secondo il trovato;
le figure da 5 a 10 illustrano, in una successione di viste laterali schematiche ed in sezione parziale, il funzionamento di un dispositivo di aggancio secondo il trovato.
la figura 11 è una vista in prospettiva di un’alternativa forma di attuazione del dispositivo di aggancio secondo il trovato provvisto dei mezzi di fermo per il bloccaggio semiautomatico in posizione di bloccaggio per particolari posizioni e condizioni di seguito descritte;
la figura 12 è una vista in prospettiva ed in esploso del dispositivo di aggancio di figura 11;
le figure 13 e 14 sono viste laterali ed in sezione parziale del dispositivo di aggancio di figura 11;
la figura 15 è una vista dall’alto ed in sezione parziale del dispositivo di aggancio di figura 11.
Con particolare riferimento alla forma di attuazione del trovato illustrata nelle figure da 1 a 10, si è indicato globalmente con 1 un dispositivo di aggancio per l’ancoraggio di container o simili durante il trasporto su navi o su altri mezzi di trasporto.
Il dispositivo di aggancio 1 comprende un corpo di supporto 2 ed un elemento di aggancio 3 di conformazione allungata che è associato ruotabile rispetto al corpo di supporto 2 e che è provvisto alle estremità opposte, rispettivamente, di una prima testa 4 e di una seconda testa 5 sagomate sostanzialmente a martello.
In particolare, il corpo dell’elemento di aggancio è costituito da un perno 6 e la prima testa 4 e la seconda testa 5 sono disposte ortogonalmente rispetto all’asse longitudinale di tale perno.
La prima testa 4 e la seconda testa 5, inoltre, sono tra loro sfasate di un angolo predefinito che, come nella particolare forma di attuazione illustrata nelle figure, è preferibilmente pari a 45°.
In pratica, l’elemento di aggancio 3 è cosi costituito per consentire rinserimento della prima testa 4 all' intemo di una complementare prima asola A ricavata nel blocco d’angolo di un primo container B da ancorare per il suo trasporto, e l’inserimento della seconda testa 5 alLintemo di una complementare seconda asola C ricavata su di una superficie di appoggio predisposta per accogliere il primo container B durante il trasporto.
La superficie di appoggio, in particolare, può consistere nella superficie della coperta di una nave o nella superfìcie superiore di un secondo container (D) già ancorato e precedentemente caricato.
Nella soluzione esemplificativa illustrata in figura 2, il primo container B va posizionato sul secondo container D, che risulta già ancorato alla superficie della coperta di una nave, anch’essa predisposta con seconde asole C per l’ancoraggio del secondo container stesso.
Più in dettaglio, le prime e le seconde teste 4 e 5 debbono essere inserite, rispettivamente, all’intemo di prime asole A ricavate sui blocchi d’angolo inferiori E del primo container B ed all’ interno di seconde asole C ricavate sui blocchi d’angolo superiori F del secondo container D.
Utilmente, l’elemento di aggancio 3 e le sue teste 4 e 5 a martello sono associati al corpo di supporto 2 ruotabile tra una posizione di inserimento/estrazione (figure 5 e 10), in cui la prima testa 4 è allineata alla prima asola A, una posizione intermedia (figure 6, 7 e 9), in cui la prima testa è disposta a 45° rispetto alla prima asola A e la seconda testa 5 è allineata alla seconda asola C, ed una posizione di bloccaggio (figura 8), in cui la prima testa 4 è disposta a 90° rispetto alla prima asola A e la seconda testa 5 è disposta a 45° rispetto alla seconda asola C.
Vantaggiosamente, il dispositivo di aggancio 1 comprende mezzi automatici di posizionamento tra la posizione intermedia e la posizione di bloccaggio mediante il semplice sovraposizionamento di un container sull’ altro eliminando tutti gli sforzi e tutti gli interventi manuali da parte degli operatori durante le operazioni di carico, di scarico e di ancoraggio dei container da trasportare a bordo di navi.
In particolare, i mezzi automatici di posizionamento comprendono un corpo di azionamento 7, associato assialmente scorrevole lungo il perno 6 dell’elemento dì aggancio 3 tra una posizione estratta ed una posizione retratta, e mezzi di trasformazione 14, 15 atti a trasformare il moto di scorrimento del corpo di azionamento 7 tra la posizione estratta e la posizione retratta nel moto di rotazione dell’elemento di aggancio 3 tra la suddetta posizione intermedia e la posizione di bloccaggio.
Il corpo di azionamento 7 comprende una superficie di contatto 8 piana atta ad impegnarsi su di una porzione di uno dei blocchi d’angolo inferiori E del primo container B, in prossimità della prima asola A.
I mezzi automatici di posizionamento comprendono, inoltre, mezzi elastici 9 di ritorno del corpo di azionamento 7 dalla posizione retratta alla posizione estratta.
Con particolare ma non esclusivo riferimento alla forma di attuazione del dispositivo di aggancio 1 illustrato nelle figure, il corpo di azionamento 7 comprende una porzione sporgente 10 che è inseribile a misura all’interno della prima asola A e che è provvista di un foro passante all’ interno del quale si impegna ruotabile un tratto del perno 6 e dal quale si estende la prima testa 4.
Utilmente, tale porzione sporgente 10 è sagomata a riprodurre il profilo della prima asola A,
Il corpo di azionamento 7, inoltre, comprende una porzione tubolare 11 associata scorrevole al corpo di supporto 2, all' intno della quale è alloggiato ruotabile un tratto del perno 6.
Utilmente, la suddetta superficie di contatto 8 del corpo di azionamento 7 è costituita da spallamenti della porzione tubolare 11 che si estendono lateralmente rispetto alla porzione sporgente 10.
Il corpo di supporto 2, analogamente al corpo di azionamento 7, comprende una porzione sporgente 12 che è inseribile a misura alfintemo della seconda C e che è provvista di un foro passante alfintemo del quale si impegna motabile un tratto del perno 6 e dal quale si estense la seconda testa 5.
Utilmente, tale porzione sporgente 12 è sagomata a riprodurre il profilo della seconda asola C.
Il corpo di supporto 2, inoltre, comprende una porzione tubolare 13, alfintemo della quale è alloggiato motabile un tratto del perno 6 ed in cui è inserito a misura e scorrevole tra le suddette posizioni estratta e retratta un tratto della porzione tubolare 1 1 del corpo di azionamento 7.
Utilmente, la porzione tubolare 13 del corpo di supporto 2 comprende spallamenti che si estendono lateralmente rispetto alla porzione sporgente e che costituiscono una superficie di contatto piana atta ad impegnarsi su di una porzione di uno dei blocchi d’angolo superiori F del secondo container D, in prossimità della seconda asola C.
Utilmente, i mezzi elastici 9 sono costituiti da due coppie di molle a spinta alloggiate in apposite sedi all’interno della porzione tubolare 11 del corpo di azionamento 7 ed atte ad impegnarsi su corrispondenti superimi di riscontro aU’intemo della porzione tubolare 13 del corpo di supporto 2. Vantaggiosamente, i suddetti mezzi di trasformazione del moto 14, 15 comprendono una scanalatura 14 ricavata lungo una porzione del perno 6 dell’elemento di aggancio 3, all’intemo della quale si impegna scorrevole un elemento in aggetto 15 che si estende dalla superfìcie interna della porzione tubolare 1 1 del corpo di azionamento 7.
In particolare, la scanalatura 14 è provvista di un tratto inclinato che si estende trasversalmente rispetto all’asse longitudinale del perno 6, mentre l’elemento in aggetto 15 è costituito da una sfera alloggiata aH’intemo di un’opportuna sede 16 sulla porzione tubolare 11 del corpo di azionamento 7.
Utilmente, una molla 17 di spinta mantiene la sfera 15 all’intemo della scanalatura 14.
Il movimento del corpo di azionamento 7 tra la posizione estratta e la posizione retratta porta allo scorrimento della sfera 15 tra una prima posizione estremale del tratto inclinato della scanalatura 14 ed una seconda posizione estremale del tratto inclinato della scanalatura 14, con conseguente rotazione del perno 6 e, quindi, della prima e della seconda testa 4 e 5, tra la posizione intermedia e la posizione di bloccaggio.
Vantaggiosamente, la scanalatura 14 è provvista di un tratto ortogonale all’asse longitudinale del perno 6.
Lo scorrimento della sfera 15 lungo tale tratto ortogonale della scanalatura 14 consente la rotazione del perno 6 e, quindi, della prima e della seconda testa 4 e 5, tra la posizione di inserimento/estrazione e la posizione intermedia.
Nell’uso, quattro dispositivi di aggancio 1 vengono per prima cosa inseriti manualmente dagli operatori all’interno di prime asole A ricavate sui blocchi d’angolo inferiori E di un primo container B da ancorare per il trasporto (figura 2).
In particolare, l’elemento di aggancio 3 si trova nella posizione di inserimento/estrazione, con il corpo di azionamento 7 nella posizione estratta e la sfera 15 disposta in corrispondenza dell’estremità del tratto ortogonale della scanalatura 14 più distante dal tratto inclinato (figura 5). In tale posizione di inserimento/estrazione, la porzione sporgente 10 del corpo di azionamento 7 e la prima testa 4 di ciascuno dei dispositivi di aggancio 1 possono essere inserite all’interno delle rispettive prime asole A.
Successivamente, l’elemento di aggancio 3 viene inserito da un operatore a terra e posto nella posizione intermedia, disponendo così la prima testa 4 trasversalmente rispetto alla prima asola e bloccando, in tal modo, ciascuno dei dispositivi di aggancio 1 ai blocchi d’angolo inferiori E del primo container B (figura 6).
In tale posizione intermedia, la sfera 15 è disposta alla fine del tratto ortogonale della scanalatura 14 ed all’ inizio del tratto inclinato e, di conseguenza, la seconda testa 5 di ciascun dispositivo di aggancio 1 è disposta allineata alle seconde asole C ricavate, ad esempio, su di un secondo container D già ancorato sulla coperta di una nave.
Il primo container B così predisposto viene quindi movimentato sulla nave e posizionato in appoggio sul secondo container D, con inserimento delle porzioni sporgenti 12 del corpo di supporto 2 e delle seconde teste 5 all’ interno delle seconde asole C (figura 7).
Il peso del primo container B avvicina il corpo di azionamento 7 al corpo di supporto 2, facendolo scorrere rispetto al perno 6 dell’elemento di aggancio 3. Durante tale scorrimento la sfera 15 si sposta lungo il tratto inclinato della scanalatura 14, portando l’elemento di aggancio 3 nella posizione di bloccaggio (figura 8).
Il peso del primo container B mantiene ruotate in posizione di bloccaggio le teste 4 e 5 nelle rispettive asole A e C.
Lo scarico dei container avviene in modo analogo a quanto sopra descritto. In particolare, il sollevamento del primo container B porta all’allontanamento del corpo di azionamento 7 dal corpo di supporto 2 per azione delle molle di spinta 9, riportando così l’elemento di aggancio 3 nella posizione intermedia (figura 9).
Successivamente, l’elemento di aggancio viene ruotato a terra dall’operatore fino alla posizione di inserimento/estrazione e, quindi, la prima testa 4 viene sfilata dalla prima asola A (figura 10).
Un’altra possibile forma di attuazione dell’invenzione è illustrata nelle figure da 11 a 15 ed è sostanzialmente identica a quella rappresentata nelle figure da 1 a 10, con l’eccezione di essere provvista di mezzi di fermo 18 atti a fermare l’elemento di aggancio 3 nella posizione di bloccaggio in particolari condizioni di navigazione.
Con particolare e non esclusivo riferimento alla forma di attuazione del dispositivo di aggancio 1 illustrata nelle figure da 11 a 15, i mezzi di fermo 18 comprendono un’asta 19 provvista di un’estremità libera 20 ed associata scorrevole attraverso un foro passante sulla porzione tubolare 13 del corpo di supporto 2.
Particolarmente, l’asta 19 è scorrevole tra una posizione di riposo, illustrata in figura 13, in cui l’estremità libera 20 è allontanata dalla porzione tubolare 11 del corpo di azionamento 7, ed una posizione di fermo, illustrata nelle figure 14 e 15, in cui l’estremità libera 20 si impegna all’intemo di un corrispondente alloggiamento 21 su tale porzione tubolare 11 del corpo di azionamento 7.
I mezzi di fenno 18 comprendono, inoltre, una leva 22 che è incernierata ad un’estremità dell’asta 19 opposta alla suddetta estremità libera 20 e che è ruotabile per la movimentazione dell’asta tra le posizioni di riposo e di fermo.
I mezzi di fermo 18 comprendono una molla 23 di spinta, avvolta sull’asta 19, alloggiata all’ interno di una sede sul corpo di supporto 2, ed atta ad impegnarsi tra una parete di tale sede ed un piattello 24 sull’asta 19 per riportare tale asta dalla posizione di riposo verso la posizione di fenno. Solo e quando il comandante della nave, per particolari condizioni di navigazione ritenga necessario, il blocco dello sgancio automatico di aggancio si ottiene mediante Γ azionamento del dispositivo di blocco di sicurezza 18 illustrato in dettaglio nelle figure da 11 a 15.
Detto dispositivo di sicurezza 18 può essere inserito manualmente con semplicità in fase di carico del container o addirittura durante la navigazione in previsione di burrasca mentre non consente lo scarico se non liberato con una facile e semplice manovra compiuta dall’operatore prima di iniziare la fase di scarico per quel limitato numero di container accatastati nella parte estrema della catasta nella parte perimetrale della nave.
Si è in pratica constatato come l’invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti, e in particolare si sottolinea il fatto che il dispositivo di aggancio secondo il trovato consente di eliminare la necessità di interventi manuali degli operatori sia durante le operazioni di carico che di scarico di container fatto salvo l’utilizzo del dispositivo di sicurezza peraltro richiesti solo in casi eccezionali per un limitato numero di container sui quali è richiesto l’intervento dell’operatore a bordo solo in fase di scarico e non di carico per un numero non superiore al 10÷15% dei container accatastati sulla coperta.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1)Dispositivo di aggancio (1) per l’ancoraggio di container o simili, comprendente almeno un corpo di supporto (2), almeno un elemento di aggancio (3) associato ruotatale a detto corpo di supporto (2) e provvisto, ad un’estremità, di una prima testa sagomata (4) inseribile all’ interno di una prima asola (A) ricavata su di un container (B) da ancorare e, ad un’estremità sostanzialmente opposta, di una seconda testa sagomata (5) inseribile all’ interno di una seconda asola (C) ricavata su di una superficie di appoggio predisposta per accogliere detto container (B), l’elemento di aggancio (3) essendo ruotabile tra una posizione di inserimento/estrazione, in cui almeno detta prima testa (4) è disposta sostanzialmente allineata a detta prima asola (A), ed una posizione di bloccaggio, in cui dette prima e seconda testa (4; 5) sono disposte sostanzialmente trasversali rispetto a dette prima e seconda asola (A; C), caratterizzato dal fatto che comprende mezzi automatici di posizionamento di detto elemento di aggancio (3) in detta posizione di bloccaggio. 2)Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di aggancio (3) è di conformazione sostanzialmente allungata e che almeno una tra detta prima testa (4) e detta seconda testa (5) si estende almeno parzialmente lungo una direzione ortogonale rispetto a detto elemento di aggancio (3). 3)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda testa (5) è sostanzialmente sfasata di un angolo predefinito rispetto a detta prima testa (4) e che tra detta posizione di inserimento/estrazione e detta posizione di bloccaggio detto elemento di aggancio (3) è ruotatale in una posizione intermedia, in cui detta prima testa (4) è disposta sostanzialmente trasversale a detta prima asola (A) e detta seconda testa (5) è sostanzialmente allineata a detta seconda asola (C). 4) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi automatici di posizionamento sono atti a spostare alternativamente detto elemento di aggancio (3) tra detta posizione intermedia e detta posizione di bloccaggio. 5)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi automatici di posizionamento comprendono almeno un corpo di azionamento (7) associato scorrevole a detto elemento di aggancio (3) tra una posizione estratta ed una posizione retratta. 6)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi automatici di posizionamento comprendono mezzi di trasformazione (14, 15) del moto di scorrimento di detto corpo di azionamento (7) tra detta posizione estratta e detta posizione retratta nel moto di rotazione di detto elemento di aggancio (3) tra detta posizione intermedia e detta posizione di bloccaggio. 7)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie di appoggio è scelta dall’elenco comprendente: la superficie della coperta di una nave e la superficie superiore di un altro container (D). 8)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasformazione (14, 15) comprendono almeno una scanalatura (14) ricavata lungo una porzione di detto elemento di aggancio (3) e provvista di almeno un tratto sostanzialmente inclinato rispetto all’asse longitudinale di detto corpo di azionamento (7). 9)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di trasformazione (14, 15) comprendono almeno un elemento in aggetto (15) da detto corpo di azionamento (7) ed inserito scorrevole alPintemo di detta scanalatura (14) tra una prima posizione estremale di detto tratto sostanzialmente inclinato, in cui detto corpo di azionamento (7) è nella posizione estratta e detto elemento di aggancio (3) è nella posizione intermedia, ed una seconda posizione estremale di detto tratto sostanzialmente inclinato, in cui detto corpo di azionamento (7) è nella posizione retratta e detto elemento di aggancio (3) è nella posizione di bloccaggio. 10)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta scanalatura (14) è provvista di almeno un tratto sostanzialmente ortogonale rispetto all’asse longitudinale di detto corpo di azionamento (7). 1 l)DÌspositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento in aggetto (15) è inserito scorrevole all’interno di detta scanalatura (14) tra una prima posizione estremale di detto tratto sostanzialmente ortogonale, in cui detto elemento di aggancio (3) è nella posizione di inserimento/estrazione, ed una seconda posizione estremale di detto tratto sostanzialmente ortogonale, in cui detto elemento di aggancio (3) è nella posizione intermedia. 12)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto mezzi automatici di posizionamento comprendono mezzi elastici (9) di ritorno di detto corpo di azionamento (7) in detta posizione estratta. 13)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (9) di ritorno comprendono almeno una molla di spinta. 14)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo di azionamento (7) è associato scorrevole a detto corpo di supporto (2) lungo una direzione sostanzialmente parallela all’asse longitudinale di detto elemento di aggancio (3). 15)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo di azionamento (7) e detto corpo di supporto (2) comprendono rispettive porzioni sostanzialmente tubolari (11, 13) all’interno delle quali è almeno in parte alloggiato detto elemento di aggancio (3), dette porzioni tubolare (11, 13) essendo associate scorrevoli tra loro. 16)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di fermo (18) di detto di elemento di aggancio (3) in detta posizione di bloccaggio. 17)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fermo (18) comprendono almeno un’asta (19) provvista di almeno un’estremità libera (20) ed associata scorrevole a detto corpo di supporto (2) tra una posizione di riposo, in cui detta estremità libera (20) è sostanzialmente allontanata da detto corpo di azionamento (7), ed una posizione di fermo, in cui detta estremità libera (20) è sostanzialmente avvicinata a detto corpo di azionamento (7) ed è atta ad impegnarsi airintemo di un corrispondente alloggiamento (21) su detto corpo di azionamento (7) in detta posizione di bloccaggio. 18)DispositÌvo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fermo (18) comprendono almeno una leva (22) incernierata ad un’estremità di detta asta (19) opposta a detta estremità libera (20), detta leva (22) essendo ruotabile per la movimentazione di detta asta (19) tra detta posizione di riposo e detta posizione di fermo. 19)Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fermo (18) comprendo almeno una molla di spinta (23) di detta asta (19) da detta posizione di riposo verso detta posizione di fermo.
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