ITMO20080268A1 - Impianto per la fornitura di prodotti da pallettizzare e procedimento per la composizione di pallet misti. - Google Patents

Impianto per la fornitura di prodotti da pallettizzare e procedimento per la composizione di pallet misti. Download PDF

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ITMO20080268A1
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Description

"IMPIANTO PER LA FORNITURA DI PRODOTTI DA PALLETTIZZARE E PROCEDIMENTO PER LA COMPOSIZIONE DI PALLET MISTI".
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un impianto per la fornitura di prodotti da pallettizzare ed un procedimento per la composizione di pallet misti. Con la definizione pallet misti si intendono quei pallet non costituiti da un unica tipologia di prodotti, bensì comprendenti variegate tipologie di prodotti, in quantità spesso tra loro differenti .
Generalmente, i prodotti da pallettizzare di una medesima tipologia sono stoccati in numero determinato all'interno di contenitori, comunemente detti "colli", posizionati su relative unità di supporto.
Poiché, generalmente, i magazzini di stoccaggio comprendono una notevole varietà di tipologie di prodotti, risulta essere di fondamentale importanza, al fine di ottimizzare la produttività, la scelta del procedimento per la composizione dei pallet misti e dell'impianto per la sua esecuzione.
Ad oggi, le tipologie di procedimenti per la composizione di pallet misti vengono suddivise in due principali categorie anche dette: "uomo alla merce" o "merce all'uomo".
Nei procedimenti cosiddetti "uomo alla merce" i prodotti da pallettizzare sono disposti su relative scaffalature fisse posizionate all'interno del magazzino di stoccaggio, tra le quali si muove l'operatore incaricato di comporre il pallet misto spostandosi da una tipologia di prodotto all'altra e prelevando di volta in volta la quantità del relativo prodotto necessaria per comporre il pallet.
Il numero di tipologie di prodotti presenti in un magazzino di stoccaggio influenza sensibilmente l'estensione del magazzino stesso e, di conseguenza, il percorso e il tempo che l'operatore impiega per raggiungere i vari prodotti necessari per la composizione del pallet. E' quindi facilmente intuibile come i procedimenti "uomo alla merce" consentano di ottenere una buona produttività nei casi in cui le tipologie di prodotti presenti nel magazzino di stoccaggio e tra le quali si deve muovere l'operatore, siano in numero limitato. Generalmente, la produttività viene valutata in termini di colli/ora prelevati, indice questo .da cui dipende il numero di pallet/ora realizzati.
Nei casi in cui, invece, la varietà di prodotti presenti a magazzino è elevata, i procedimenti "uomo alla merce" sono caratterizzati da una limitata produttività oraria, a causa dei lunghi percorsi (e quindi alti tempi di percorrenza) che gli operatori devono compiere per raggiungere i punti dove sono stoccati i prodotti da prelevare. In questi casi risulta quindi essere maggiormente vantaggioso l'utilizzo dei procedimenti cosiddetti "merce all'uomo".
In questo tipo di procedimenti, l'operatore incaricato di comporre il pallet misto rimane fermo in una stazione di lavoro, detta anche stazione di picking, in corrispondenza della quale vengono trasportate automaticamente le varie tipologie di prodotti.
L'operatore preleva quindi il numero di unità necessarie per comporre il pallet per ogni prodotto in arrivo nella stazione di picking, dopodiché i prodotti rimanenti vengono riportati nelle corrispondenti zone di stoccaggio all'interno del magazzino.
Generalmente, i procedimenti "merce all'uomo", vengono eseguiti utilizzando delle macchine automatiche che consentono il prelievo dei vari prodotti dal magazzino di stoccaggio, il loro trasporto fino alla stazione di picking ed il riposizionamento dei prodotti non prelevati dall'operatore nuovamente nel magazzino di stoccaggio .
Più particolarmente, le macchine automatiche utilizzate comprendono un percorso lungo il quale si muovono i prodotti da pallettizzare, all'esterno del quale è posizionata la stazione di picking ed il magazzino di stoccaggio.
I magazzini di stoccaggio sono generalmente a sviluppo verticale e sono dotati di trasloelevatori , ovvero di robot a tre assi mobili linearmente su rotaie, che consentono il prelievo dei prodotti posizionati a differenti altezze nel magazzino di stoccaggio ed il loro posizionamento su rulliere e/o catenarie di trasporto dalle quali vengono prelevati per formare il relativo pallet.
I prodotti non prelevati vengono poi riposizionati sulle rulliere di trasporto e nuovamente riportati nel magazzino di stoccaggio mediante i trasloelevatori .
Generalmente, alcune tipologie di prodotti sono utilizzate per la composizione della maggior parte dei pallet, mentre altre tipologie vengono impiegate solo raramente.
Per questo motivo, i prodotti presenti a magazzino sono classificati in categorie in base alla frequenza di utilizzo. Vi sono quindi prodotti principali, anche detti di classe A o super A, che corrispondono ai prodotti maggiormente utilizzati, ed i prodotti secondari, anche detti di classe B, C, etc..., che corrispondono ai prodotti utilizzati con minor frequenza.
Al fine di ottenere la massima produttività dalle macchine automatiche utilizzate, gli impianti ad oggi noti comprendono una prima zona di stoccaggio servita dalle navette di trasporto e nella quale sono stoccati i prodotti principali ed una seconda zona di stoccaggio a sviluppo verticale servita dai trasloelevatori e contenente i prodotti secondari .
Gli impianti noti utilizzati per la composizione di pallet misti secondo la sopra descritta metodologia "merce all'uomo", non sono scevri di inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che sono non consentono di sfruttare a pieno le potenzialità delle attrezzature che li compongono e sono quindi caratterizzati da una limitata produttività .
Più particolarmente, soprattutto nei casi caratterizzati da una cospicua varietà di prodotti da prelevare, sia principali che secondari, e nei quali ogni pallet risultante da tale attività deve essere composto da poche unità di ciascuna tipologia di prodotti principali, i numerosi movimenti che devono compiere le macchine automatiche per portare tali prodotti in corrispondenza della zona di lavoro dell'operatore e per riportare le unità non utilizzate nuovamente nella prima zona di stoccaggio, richiedono un notevole dispiego di tempo. Tale dispiego si tempo di traduce in un corrispondente decremento della produttività, tanto maggiore quanto più alto è il frazionamento dei prodotti principali richiesto per la composizione di ciascun pallet.
Ne consegue quindi che nelle situazioni sopra descritte, la produttività dell'impianto (in termini di numero di colli/ora) risulta essere molto bassa e spesso tale da non consentire un rapido ammortamento dell’investimento dell 'impianto.
Gli impianti ad oggi utilizzati, nella particolare combinazione delle attrezzature che li compongono, così come i procedimenti impiegati per la composizione di pallet misti, sono rimasti invariati negli ultimi anni, per cui gli esperti del settore appaiono vincolati alle soluzioni ad oggi note e sopra descritte; questo prova la presenza di un pregiudizio storico del settore nell ’utilizzo degli impianti e dei procedimenti adibiti a tale scopo.
Un altro inconveniente degli impianti noti, in particolare per le soluzioni "uomo alla merce", è legato alla loro estensione spaziale. Tali impianti occupano infatti una notevole area superficiale all'interno del capannone nel quale sono posizionati, vincolando in tal modo la flessibilità di utilizzo del capannone stesso.
Compito precipuo del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati della tecnica nota escogitando un impianto per la fornitura di prodotti da pallettizzare ed un procedimento per la composizione di pallet misti che consenta di ottenere un'elevata produttività anche in presenza di un elevato numero di tipologie di prodotti da prelevare per la composizione dei pallet misti e di un elevato frazionamento dei prodotti in ciascun pallet misto .
Il presente trovato si propone quindi il compito di escogitare un impianto che consenta di beneficiare al contempo dei vantaggi dei procedimenti "uomo alla merce" e dei procedimenti "merce all'uomo".
Uno scopo del presente trovato è quello di escogitare un impianto per la fornitura di prodotti da pallettizzare che possa essere realizzato utilizzando le attrezzature ad oggi note, limitando di conseguenza i costi di investimento, secondo una metodologia di impiego differente da quella storicamente impiegata.
Un altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un impianto per la fornitura di prodotti da pallettizzare che consenta, oltre che a migliorare la produttività rispetto agli impianti noti, di occupare un'area superficiale inferiore .
Un altro scopo ancora del presente trovato è guello di escogitare un impianto che richieda, a parità di produttività, un investimento economico inferiore rispetto agli impianti noti, oltre che una ridotta manutenzione.
Nell'ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato è quello di assolvere il compito e gli scopi precedenti con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, di costo relativamente contenuto, nonché di semplice e ridotta manutenzione.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente impianto per la fornitura di prodotti da pallettizzare del tipo di uno o più prodotti principali e di uno o più prodotti secondari, comprendente:
- almeno una prima zona di stoccaggio dei prodotti da pallettizzare;
- almeno un percorso di movimentazione definente un profilo chiuso;
- almeno un dispositivo di trasporto dei prodotti principali e secondari mobile lungo detto percorso ed atto a prelevare e/o scaricare i prodotti da pallettizzare da detta prima zona di stoccaggio;
caratterizzato dal fatto che
detta prima zona di stoccaggio comprende almeno un trasloelevatore posizionato internamente a detto percorso, detto dispositivo di trasporto essendo atto a movimentare almeno parte dei prodotti da pallettizzare da e verso detto trasloelevatore. Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un impianto per la fornitura di prodotti da pallettizzare, illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui :
la figura 1 è una vista in pianta dall'alto dell'impianto secondo il trovato;
la figura 2 è un ingrandimento di una porzione della figura 1;
la figura 3 è una vista in alzato laterale di una sezione longitudinale del dispositivo di trasporto e di una postazione di stoccaggio secondo il trovato;
la figura 4 è una vista in alzato frontale della postazione di stoccaggio di figura 3;
la figura 5 è una vista in pianta dall'alto del dispositivo di trasporto e della postazione di stoccaggio di figura 3;
la figura 6 è una vista schematica prospettica dell'impianto secondo il trovato di figura 1.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con il numero di riferimento 1 un impianto per la fornitura di prodotti da pallettizzare P1,P2,P3.
I prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 sono classificati in prodotti principali PI, intendendosi con tale termine i prodotti che vengono utilizzati con maggiore frequenza per la composizione dei pallet, ed in prodotti secondari P2,P3, intendendosi con tale termine i prodotti utilizzati con minore frequenza nella composizione dei pallet. A loro volta, i prodotti secondari possono essere sotto-classificati in prodotti a medio utilizzo P2 ed in prodotti a basso utilizzo P3. I prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 sono generalmente stoccati su unità di supporto non visibili in dettaglio nelle figure, quali contenitori o pallet, ciascuna delle quali consente la movimentazione di un determinato numero di prodotti della medesima tipologia.
Sebbene di seguito si faccia riferimento solo ai prodotti da pallettizzare, principali e secondari, si vuole intendere con tali termini le unità di supporto sulle o entro le quali sono posizionati i citati prodotti.
L'impianto 1 comprende almeno una prima zona 2 di stoccaggio di almeno parte dei prodotti da pallettizzare Pl,P2,P3 un percorso 3 di movimentazione definente un profilo chiuso ed almeno un dispositivo di trasporto 4 dei prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 mobile lungo il percorso 3 ed atto a prelevare e/o scaricare i prodotti da pallettizzare stessi dalla prima zona 2.
Secondo il trovato, la prima zona 2 comprende almeno un trasloelevatore 5 posizionato all'interno del percorso 3.
Vantaggiosamente, nella prima zona 2 vengono stoccati sia i prodotti principali PI che i prodotti secondari P2,P3.
Preferibilmente, l'impianto secondo il trovato comprende, inoltre, almeno una seconda zona 6 di stoccaggio disposta esternamente al percorso 3 e raggiungibile dal dispositivo di trasporto 4.
La seconda zona 6 è fissa rispetto al percorso 3 ed è destinata ad alloggiare i prodotti principali PI movimentati dal trasloelevatore 5 e trasportati dal dispositivo di trasporto 4.
Più particolarmente, la seconda zona 6 comprende una o più rulliere 7 a gravità riempite dal dispositivo di trasporto 4 con i prodotti principali PI per consentire ad un'operatore di potervi accedere comodamente in caso di necessità (secondo il concetto "uomo alla merce").
L'impianto 1 comprende, poi, almeno una zona di prelievo 8, anch'essa disposta esternamente al percorso 3 e raggiungibile dal dispositivo di trasporto 4.
La zona di prelievo 8 è destinata ad alloggiare i prodotti secondari P2,P3 per consentire ad un operatore di prelevare solo le unità necessarie per comporre il relativo pallet (secondo il concetto "merce all'uomo"), per cui le unità non prelevate vengono trasferite nuovamente sul dispositivo di trasporto 4 e da esso al trasloelevatore 5.
Come noto al tecnico del settore, il trasloelevatore 5 comprende una colonna 5a a sviluppo verticale che si muove orizzontalmente lungo una prima una rotaia 9. La rotaia 9 è posizionata a terra e si sviluppa tra una coppia di magazzini verticali 10 a più livelli di stoccaggio tra loro sovrapposti e serviti dal trasloelevatore stesso.
Alla colonna 5a è associata scorrevolmente in direzione verticale una culla 5b sulla quale è posizionato un dispositivo di presa 5c mobile orizzontalmente in direzione trasversale allo sviluppo della rotaia 9 ed atto a prelevare e posizionare i prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 sui vari livelli dei magazzini verticali 10.
Vantaggiosamente, il livello di stoccaggio più basso di ciascun magazzino verticale 10 è accessibile dal dispositivo di trasporto 4 per la movimentazione dei prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 da e verso i magazzini verticali 10.
Nella forma di realizzazione preferita rappresentata nelle figure, nella quale sono previsti due magazzini verticali 10 tra loro affiancati e tra i quali è interposto il trasloelevatore 5, da ciascun lato rettilineo del percorso 3 è possibile accedere, mediante il dispositivo di trasporto 4, alle postazioni di stoccaggio IOa posizionate in prossimità del relativo lato rettilineo.
Più particolarmente, il livello di stoccaggio più basso di ciascun magazzino verticale 10 comprende una pluralità di postazioni di stoccaggio IOa, visibili in figura 6, destinate a supportare i prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 movimentati dal trasloelevatore 5.
Preferibilmente, su alcune postazioni di stoccaggio IOa sono posizionati almeno parte dei prodotti a medio utilizzo P2, mentre altre postazioni di stoccaggio IOa sono lasciate libere per la movimentazione e l'interscambio dei vari prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 tra il trasloelevatore 5 ed il dispositivo di trasporto 4.
Vantaggiosamente, ciascuna postazione di stoccaggio 10a è provvista di relativi mezzi di movimentazione dei prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 da e verso la posizione di stoccaggio stessa .
Più particolarmente, i mezzi di movimentazione di cui è provvista ciascuna postazione di stoccaggio IOa comprendono una coppia di catene 14 definenti un relativo piano di appoggio per i prodotti da pallettizzare P1,P2,P3; ciascuna catena 14 è avvolta intorno ad una coppia di ruote dentate 15 libere in rotazione attorno ai rispettivi assi. Vantaggiosamente, il dispositivo di trasporto 4 comprende mezzi motore collegabili temporaneamente ai mezzi di movimentazione per azionarne il movimento in modo da portare i prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 dalla relativa postazione di stoccaggio IOa sul sul dispositivo di trasporto stesso e viceversa.
Per poter collegare meccanicamente i mezzi motore con i mezzi di movimentazione, è necessario che il dispositivo di trasporto 4 sia posizionato in corrispondenza della corrispondente postazione di stoccaggio IOa sul cui piano di appoggio sono posizionati i prodotti da pallettizzare P1,P2,P3.
Più particolarmente, i mezzi motore comprendono almeno un elemento motore 16 ed i mezzi di movimentazione comprendono almeno un relativo elemento condotto 13 associabile all'elemento motore 16.
L'elemento motore 16, costituito ad esempio da un albero azionabile in rotazione attorno al proprio asse da un primo gruppo motore, è mobile alternativamente in direzione di avvicinamento e di allontanamento dalla relativa postazione di stoccaggio IOa. Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, l'elemento motore 16 è associato ad una slitta 30 movimentata linearmente da un sistema biella-monovella non rappresentato in dettaglio nelle figure ed azionato a sua volta da un secondo gruppo motore.
Più precisamente, l'elemento motore 16 è mobile alternativamente tra una configurazione di presa, nella quale è meccanicamente collegato al relativo elemento condotto 13 per portarlo in rotazione attorno al proprio asse, ed una configurazione libera, nella quale è meccanicamente svincolato dall'elemento condotto stesso.
Preferibilmente, l'elemento motore 16 presenta una prima zona di presa 18a rivolta verso l'interno del percorso 3 ed atta a cooperare con l'elemento condotto 13 nella configurazione di presa.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure 3, 4 e 5, l'elemento condotto 13 è meccanicamente collegato alla coppia di catene 14 mediante un primo sistema di trasmissione del moto 19a. Nella configurazione di presa dell'elemento motore 16, il movimento rotatorio di quest'ultimo aziona in rotazione le catene 14 sulle quali si appoggiano in prodotti da pallettizzare Pl,P2,P3 in modo tale che questi ultimi vengano trascinati per attrito verso il dispositivo di trasporto 4. Il senso di rotazione dell'elemento motore 16 attorno al proprio asse può essere opportunamente invertito per facilitare il passaggio almeno dei prodotti secondari P2,P3 non utilizzati nella composizione di un pallet misto, dal dispositivo di trasporto 4 nuovamente sulle postazioni di stoccaggio IOa, in modo da posizionare i prodotti a medio utilizzo P2 nelle corrispondenti postazioni di stoccaggio 10a ed i prodotti a basso utilizzo P3 all'interno dei magazzini verticali 10 mediante il trasloelevatore 5.
Vantaggiosamente, l'elemento motore 16 presenta anche una seconda zona di presa 18b, opposta alla prima zona di presa 18a e protendentesi verso l'esterno del percorso 3. La seconda zona di presa 18b è atta a cooperare con la seconda zona 6 di stoccaggio e con la zona di prelievo 8.
Il dispositivo di trasporto 4 presenta, inoltre, mezzi di trascinamento, atti a facilitare il passaggio dei prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 da e verso il dispositivo di trasporto 4, meccanicamente collegati in traslazione alla slitta 30 ed in rotazione all'elemento motore 16 mediante un secondo sistema di trasmissione del moto 19b.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure 3 e 5, i mezzi di trascinamento sono costituiti da una coppia di catene 21 ciascuna delle quali è avvolta intorno ad una coppia di ruote dentate 22 meccanicamente collegate all'elemento motore 16. Le catene 21 definiscono un piano di supporto dei prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 e sono azionate dalla rotazione dell'elemento motore 16. Il senso di rotazione delle catene 21 dipende ovviamente dal verso di rotazione dell'elemento motore 16.
Vantaggiosamente, la prima zona 2 comprende almeno una stazione di interscambio 11 dei prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 servita dal trasloelevatore 5 ed atta alla movimentazione dei prodotti da pallettizzare stessi tra la prima zona 2 di stoccaggio ed almeno un'area di stoccaggio esterna al percorso 3 non rappresentata nelle figure.
Più particolarmente, la zona di interscambio 11 è preferibilmente posizionata in quota ed è disposta in corrispondenza di una posizione di fine corsa del trasloelevatore 5.
Vantaggiosamente, la stazione di scarico 11 può presentare due o più piani di interscambio Ila, come nella forma di realizzazione rappresentata in figura 1 nella quale sono presenti due piani di interscambio Ila disposti tra loro affiancati ed in successione frontalmente ad uno dei due magazzini verticali 10 rappresentati. Sono ovviamente possibili forme di disposizione differenti dei piani di interscambio Ila facilmente intuibili per il tecnico del settore. Si descrive di seguito il procedimento per la composizione di pallet misti secondo il trovato, particolarmente nell'utilizzo di un impianto per la fornitura di prodotti da pallettizzare come sopra descritto e come rappresentato nelle figure allegate .
Il procedimento secondo il trovato viene inteso per la composizione di pallet misti comprendenti quantità predefinite di prodotti da pallettizzare. Il procedimento secondo il trovato comprende innanzitutto una fase di classificazione di una pluralità di tipologie differenti di prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 in uno o più prodotti principali PI ad elevata frequenza di utilizzo ed in uno o più prodotti secondari P2,P3 a ridotta frequenza di utilizzo. Preferibilmente, la fase di classificazione comprende una fase di sottoclassificazione dei prodotti secondari P2 .P3 in prodotti a medio utilizzo P2 ed in prodotti a basso utilizzo P3.
Successivamente si esegue una fase di stoccaggio dei prodotti principali PI e dei prodotti secondari P2,P3 in una o più rispettive unità di supporto, non visibili in dettaglio nelle figure, quali contenitori, pallet e simili. Come noto al tecnico del settore, le unità di supporto posizionate nei magazzini contengono, generalmente ma non esclusivamente, ciascuna una singola tipologia di prodotto, per cui ciascun prodotto principale PI e ciascun prodotto secondario P2,P3 è stoccato all'interno di una corrispondente unità di supporto.
Il procedimento secondo il trovato prevede poi una fase di posizionamento delle unità di supporto, sia dei prodotti principali PI che dei prodotti secondari P2,P3, nella prima zona 2 di stoccaggio automatica a sviluppo verticale su più livelli di stoccaggio tra loro sovrapposti. Come sopra descritto, la prima zona 2 comprende uno o più magazzini verticali 10 serviti dal trasloelevatore 5 posizionato all'interno della prima zona stessa. Più particolarmente, il trasloelevatore 5 preleva dalla zona di interscambio 11 le unità di supporto dei prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 e le posiziona nella prima zona 2 sui vari livelli dei magazzini verticali 10.
Vantaggiosamente, il posizionamento delle unità di supporto nella prima zona 2 comprende una fase di disposizione delle unità di supporto dei prodotti secondari P2,P3 almeno in corrispondenza del livello di stoccaggio più basso dei magazzini verticali 10 dal guale è eseguita la movimentazione dei prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 mediante il dispositivo di trasporto 4. Preferibilmente, in corrispondenza del livello più basso dei magazzini verticali 10 vengono disposte solo le unità di supporto dei prodotti a medio utilizzo P2, mentre le unità di supporto dei prodotti a basso utilizzo P3 sono disposte sugli altri livelli dei magazzini verticali stessi.
Poiché il livello più basso dei magazzini verticali 10 comprende una pluralità di postazioni di stoccaggio IOa, la disposizione delle unità di supporto dei prodotti a medio utilizzo viene eseguita solo su alcune di tali postazioni di stoccaggio IOa, le altre postazioni di stoccaggio IOa essendo lasciate libere per la movimentazione automatica degli altri prodotti da pallettizzare PI e P3.
Successivamente al posizionamento delle unità di supporto dei prodotti da pallettizzare P1,P2,P3 si provvede alla loro movimentazione automatica almeno dalla prima zona 2 verso il percorso 3 di movimentazione delle unità di supporto stesse.
La movimentazione delle unità di supporto dei prodotti principali PI e dei prodotti a basso utilizzo P3 è opportunamente eseguita mediante il trasloelevatore 5, il quale preleva le unità di supporto di tali prodotti da pallettizzare PI e P3 dai magazzini verticali 10 e le posiziona sulle postazioni di stoccaggio IOa libere, dalle quali sono prelevate mediante il dispositivo di trasporto 4.
Le unità di supporto dei prodotti a medio utilizzo P2, trovandosi già sulle relative postazioni di stoccaggio IOa, vengo direttamente movimentate dal dispositivo di trasporto 4.
A seguito della movimentazione delle unità di supporto, si procede al trasporto delle stesse lungo il percorso 3 il quale, come sopra descritto, definisce un profilo chiuso che delimita esternamente la prima zona 2 di stoccaggio .
Il trasporto delle unità di supporto dei prodotti principali PI e dei prodotti secondari P2,P3 lungo il percorso 3 viene opportunamente eseguita mediante il dispositivo di trasporto 4 in precedenza descritto.
Più particolarmente, il dispositivo di trasporto 4 si posiziona in corrispondenza di una delle postazioni di stoccaggio 10a e, portando l’elemento motore 16 nella relativa configurazione di presa aziona i mezzi di movimentazione, trascinando così sul proprio piano di supporto l'unità di supporto di un prodotto principale PI o di un prodotto secondario P2,P3.
Successivamente al trasporto dei prodotti da palettizzare P1,P2,P3 mediante il dispositivo di trasporto 4, si esegue una fase di scarico delle unità di supporto dei prodotti principali PI e dei prodotti secondari P2,P3 all'esterno del percorso 3 per il prelievo delle quantità predefinite dei prodotti principali PI e dei prodotti secondari P2,P3 necessarie per la composizione di relativi pallet misti.
Vantaggiosamente, il procedimento secondo il trovato prevede l'esecuzione, inoltre, di una fase di raccolta delle unità di supporto dei prodotti principali PI nella seconda zona 6 di stoccaggio posizionata all'esterno del percorso 3 ed accessibile da un operatore.
La fase di scarico dei prodotti principali PI sopra citata viene quindi eseguita per effettuare il rifornimento della seconda zona 6, dalla quale viene poi successivamente prelevata la quantità predefinita necessaria per la composizione di un relativo pallet misto.
Preferibilmente, lo scarico delle unità di supporto di uno dei prodotti principali PI viene eseguito ogni qualvolta si esauriscono le scorte di tale prodotto principale nella seconda zona 6 di stoccaggio.
Il procedimento secondo il trovato prevede quindi l'esecuzione di una pluralità di fasi di movimentazione dalla prima zona 2, di trasporto e scarico delle unità di supporto dei prodotti principali PI fino al riempimento della seconda zona 6 di stoccaggio, dalla quale si prelevano successivamente le quantità predefinite dei prodotti principali stessi necessarie per comporre un relativo pallet misto.
Gli elementi dei prodotti principali PI non utilizzati per la composizione di un pallet misto vengono lasciati all'interno delle relative unità di supporto nella seconda zona 6 di stoccaggio ed utilizzati, in seguito, per la composizione dei pallet misti successivi.
Lo scarico delle unità di supporto dei prodotti secondari P2,P3 viene invece eseguito nella zona di prelievo 8, anch'essa disposta esternamente al percorso 3 e raggiungibile da un operatore, sempre mediante il dispositivo di trasporto 4.
La quantità predefinita dei prodotti secondari P2,P3 necessaria per la composizione del relativo pallet-misto viene quindi direttamente prelevata da un operatore dalla zona di prelievo 8.
Nel caso in cui l'operatore prelevi solo parte degli elementi dei prodotti secondari P2,P3 contenuti nelle rispettive unità di supporto scaricate, si provvede al riposizionamento di tali unità di supporto sul dispositivo di trasporto 4, che le riporta nuovamente verso le postazioni di stoccaggio IOa. Le unità dì supporto dei prodotti a medio utilizzo P2 rimangono sulle relative postazioni di stoccaggio 10a e le unità di supporto dei prodotti a basso utilizzo P3 sono movimentate mediante il trasloelevatore 5 per il loro riposizionamento nei magazzini verticali 10. Gli spostamenti del dispositivo di trasporto 4 sono quindi utilizzati, in modo particolare, per il trasporto delle unità di supporto dei prodotti secondari P2,P3 mentre le unità di supporto dei prodotti principali PI vengono lasciate nella seconda zona 6 fino al loro esaurimento, limitando così i movimenti del dispositivo di trasporto 4 necessari per la fornitura dei prodotti principali stessi .
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che mediante il particolare posizionamento reciproco delle macchine automatiche che lo compongono e delle zone di stoccaggio consente di sfruttare maggiormente le potenzialità produttive delle stesse macchine automatiche.
L'impianto così escogitato consente quindi di ottenere elevate produttività nella realizzazione di pallet misti anche in presenza di numerose tipologie differenti di prodotti stoccati a magazzino e di un elevato frazionamento dei prodotti stessi per ciascun pallet da realizzare. Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1)Impianto per la fornitura di prodotti da pallettizzare del tipo di uno o più prodotti principali (PI) e di uno o più prodotti secondari (P2,P3), comprendente: - almeno una prima zona (2) di stoccaggio dei prodotti da pallettizzare (P1,P2,P3); - almeno un percorso (3) di movimentazione definente un profilo chiuso; - almeno un dispositivo di trasporto (4) dei prodotti principali (Pi) e secondari (P2,P3) mobile lungo detto percorso (3) ed atto a prelevare e/o scaricare i prodotti da pallettizzare (P1,P2,P3) da detta prima zona (2) di stoccaggio; caratterizzato dal fatto che detta prima zona (2) di stoccaggio comprende almeno un trasloelevatore (5) posizionato internamente a detto percorso (3), detto dispositivo di trasporto (4) essendo atto a movimentare almeno parte dei prodotti da pallettizzare (P1,P2,P3) da e verso detto trasloelevatore (5). 2)Impianto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una seconda zona (6) di stoccaggio di detti prodotti principali (PI) posizionata esternamente a detto percorso (3) e raggiungibile da detto dispositivo di trasporto (4). 3)Impianto secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta prima zona (2) di stoccaggio comprende uno o più magazzini verticali (10) a più livelli di stoccaggio tra loro sovrapposti e serviti da detto trasloelevatore (5), il livello di stoccaggio più basso di ciascuno di detti magazzini verticali (10) essendo accessibile da detto dispositivo di trasporto (4) per la movimentazione di detti prodotti da pallettizzare (P1,P2,P3) da e verso i magazzini verticali stessi. 4)Impianto secondo una o più delle rivendicazioni prrecedenti, caratterizzato dal fatto che il livello di stoccaggio più basso di detti magazzini verticali (10) comprende una pluralità di postazioni di stoccaggio (IOa) destinate a supportare detti prodotti da pallettizzare (P1,P2,P3), e caratterizzato dal fatto che dette postazioni di stoccaggio (IOa) comprendono relativi mezzi di movimentazione dei prodotti da pallettizzare (P1,P2,P3); detto dispositivo di trasporto (4) comprendendo mezzi motore collegabili temporaneamente a detti mezzi di movimentazione per azionarne il movimento in modo da portare i prodotti da pallettizzare (P1,P2,P3) dalla relativa postazione di stoccaggio (IOa) su detto dispositivo di trasporto (4) e viceversa. 5)Impianto secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi motore comprendono almeno un elemento motore (16) mobile alternativamente in direzione di avvicinamento e di allontanamento da dette postazioni di stoccaggio (10a) e che detti mezzi di movimentazione comprendono almeno un relativo elemento condotto (13) associabile a detto elemento motore (16); detto elemento motore (16) essendo mobile tra una configurazione di presa, nella quale è meccanicamente collegato a detto elemento condotto (13), ed una configurazione libera, nella quale è meccanicamente svincolato da detto elemento condotto (13). 6)Impianto secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di trasporto (4) comprende mezzi di trascinamento dei prodotti da pallettizzare (P1,P2,P3) meccanicamente collegati a detto elemento motore (16) ed atti a facilitare il passaggio dei prodotti da pallettizzare stessi da e verso detto dispositivo di trasporto (4). 7)Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una zona di prelievo (8) di detti prodotti secondari (P2,P3) posizionata esternamente a detto percorso (3) e raggiungibile da detto dispositivo di trasporto (4). 8)Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una stazione di interscambio (11) di detti prodotti da pallettizzare (P1,P2,P3) servita da detto trasloelevatore (5) ed atta alla movimentazione dei prodotti da pallettizzare stessi tra detta prima zona (2) di stoccaggio ed almeno un'area di stoccaggio esterna a detto percorso (3). 9)Procedimento per la composizione di almeno un pallet misto, caratterizzato dal fatto di comprendere : - una fase di classificazione di una pluralità di tipologie differenti di prodotti da pallettizzare in uno o più prodotti principali (PI) ad elevata frequenza di utilizzo ed in uno o più prodotti secondari (P2,P3) a ridotta frequenza di utilizzo; - una fase di stoccaggio di detti prodotti principali (PI) e di detti prodotti secondari (P2,P3) in una o più rispettive unità di supporto; - una fase di posizionamento di dette unità di supporto in una prima zona (2) di stoccaggio automatica a sviluppo verticale su più livelli di stoccaggio tra loro sovrapposti; - una fase di movimentazione automatica di dette unità di supporto almeno da detta prima zona (2) di stoccaggio verso un percorso (3) di trasporto delle unità di supporto stesse; - una fase di trasporto automatico di dette unità di supporto lungo detto percorso (3), quest'ultimo definente un profilo chiuso delimitante esternamente detta prima zona (2) di stoccaggio ; - una fase di scarico di dette unità di supporto esternamente a detto percorso (3) per il prelievo di quantità predefinite di detti prodotti principali (PI) e dì detti prodotti secondari (P2,P3). 10)Procedimento secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta fase di posizionamento comprende una fase di disposizione delle unità di supporto di detti prodotti secondari (P2,P3) posizionati in detta prima zona (2) di stoccaggio almeno in corrispondenza del livello di stoccaggio più basso della prima zona di stoccaggio stessa; detta movimentazione essendo eseguita da detto livello di stoccaggio più basso. 11)Procedimento secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta classificazione comprende una fase di sotto-classificazione di detti prodotti secondari (P2,P3) in uno o più prodotti a medio utilizzo (P2) ed in uno o più prodotti a basso utilizzo (P3) e caratterizzato dal fatto che detta disposizione in corrispondenza del livello di stoccaggio più basso di detta prima zona (2) di stoccaggio è eseguita solo per le unità di supporto di detti prodotti a medio utilizzo (P2), le unità di supporto di detti prodotti a basso utilizzo (P3) essendo posizionate negli altri livelli di stoccaggio della prima zona di stoccaggio stessa. 12)Procedimento secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto livello di stoccaggio più basso di detta prima zona (2) di stoccaggio comprende una pluralità di postazioni di stoccaggio (10a) e dal fatto che detta disposizione delle unità di supporto di detti prodotti a medio utilizzo (P2) viene eseguita solo su alcune di dette postazioni di stoccaggio (IOa), le altre di dette postazioni di stoccaggio (IOa) essendo lasciate libere per la movimentazione automatica delle unità di supporto degli altri prodotti da pallettizzare (P1,P3). 13)Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni da 9 a 12, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di raccolta delle unità di supporto di detti prodotti principali (PI) in una seconda zona (6) di stoccaggio posizionata esternamente a detto percorso (3) e raggiungibile da un operatore; detta fase di scarico delle unità di supporto di detti prodotti principali (PI) essendo eseguita per effettuare il rifornimento di detta seconda zona (6) di stoccaggio; il prelievo di una quantità predefinita di detti prodotti principali (PI) essendo eseguito direttamente da detta seconda zona (6) di stoccaggio . 14 )Procedimento secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detta fase scarico delle unità di supporto di detti prodotti secondari (P2,P3) viene eseguita in almeno una zona di prelievo (8) posizionata esternamente a detto percorso (3) e raggiungibile da un operatore, il prelievo di una quantità predefinita di detti prodotti secondari (P2,P3) essendo eseguito direttamente da detta zona di prelievo (8). 15 )Procedimento secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto di comprendere, successivamente a detto prelievo di una quantità predefinita di detti prodotti secondari (P2,P3) da detta zona di prelievo (8), almeno una fase di riposizionamento delle unità di supporto di detti prodotti secondari (P2,P3) su detto dispositivo di trasporto (4) .
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