ITMO20080239A1 - Procedimento per il rinforzo di lastre di materiale lapideo ed attrezzatura relativa - Google Patents

Procedimento per il rinforzo di lastre di materiale lapideo ed attrezzatura relativa Download PDF

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Description

"PROCEDIMENTO PER IL RINFORZO DI LASTRE DI MATERIALE LAPIDEO ED ATTREZZATURA RELATIVA".
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un procedimento per il rinforzo di lastre di materiale lapideo ed attrezzatura relativa.
Le lastre di materiali lapidei quali marmo, granito, travertino e simili, utilizzate come materiali da pavimentazione o rivestimento, vengono generalmente ottenute dalla lavorazione di blocchi risultanti dall'estrazione dalle cave.
Poiché il costo delle pietre naturali è aumentato nel corso degli anni, al fine di contenere il costo del prodotto finale, sono stati progressivamente ridotti anche gli spessori delle lastre, fino a raggiungere spessori dell'ordine di 5-10 mm .
Questa riduzione di spessore ha tuttavia comportato alcuni problemi ed inconvenienti connessi alla conseguente minore resistenza meccanica delle lastre.
Infatti, le lastre ottenute dal taglio dei blocchi di pietra grezza devono successivamente essere sottoposte a varie lavorazioni meccaniche, quali la calibratura, levigatura, lucidatura, taglio, etc..., che possono provocare la rottura delle lastre stesse.
La resistenza meccanica delle lastre di alcuni tipi di pietre naturali è ulteriormente ridotta dalla presenza di fessurazioni che, a causa della diminuzione degli spessori, possono divenire passanti .
Per ridurre il rischio di rottura delle lastre nel corso delle citate lavorazioni meccaniche o della semplice movimentazione a cui sono sottoposte, vengono eseguiti dei procedimenti di rinforzo delle lastre stesse atti a migliorarne la resistenza meccanica.
Ad oggi sono noti vari procedimenti di rinforzo delle lastre di materiale lapideo.
Un procedimento noto è descritto da EP0698483, il quale prevede l'utilizzo di una stuoia di fibre di vetro impregnata con resina epossidica quale elemento di rinforzo da applicare alla lastra da rinforzare .
Con il termine stuoia si intende comunemente un tessuto ottenuto intrecciando tra loro fibre di vetro in modo da ottenere un elemento spessorato che, impregnato di resina e successivamente all'indurimento di quest'ultima, definisce un elemento strutturale avente una propria capacità di resistere alle sollecitazioni.
L'impregnazione della stuoia di fibre di vetro con la resina epossidica può essere eseguita immergendo la stuoia stessa in un bagno di resina oppure applicando una certa quantità di resina sulla lastra da rinforzare e posizionando su di essa la stuoia.
La resina epossidica, caratterizzata da tempi di indurimento abbastanza lunghi, consente infatti ad un operatore di stenderla in modo uniforme su una faccia della lastra, di seguito definita superficie da rinforzare, prima di adagiarvi sopra la stuoia.
Per accelerare l'indurimento della resina epossidica, al fine di ridurre il tempo necessario al completamento del procedimento, la lastra di materiale lapideo così ottenuta può essere posizionata all'interno di un forno, allo scopo di accelerare la catalisi e quindi l'indurimento della resina.
L'applicazione della resina alla stuoia di rinforzo ha lo scopo di migliorare l'adesione della stuoia stessa alla lastra di materiale lapideo e di incrementarne la resistenza meccanica; formando, a seguito del suo indurimento, uno strato rigido di supporto.
Secondo quanto contenuto in EP0698483 il rapporto quantitativo tra fili di vetro e resina deve essere di 50/50 e preferibilmente con una prevalenza di fili di vetro rispetto alla resina, ad esempio di 55/45.
Questi procedimenti noti descritti non sono scevri di inconvenienti, tra i quali va annoverato il fatto che comportano un notevole spreco di materiale, e quindi elevati costi di realizzazione, oltre il fatto che possono compromettere l'aspetto estetico delle lastre di materiale lapideo trattate.
Infatti, come sopra anticipato, non di rado le lastre di pietra naturale presentano delle fessurazioni passanti, dovute alle loro caratteristiche morfologiche ed ai sempre minori spessori con cui vengono tagliate, all'interno delle quali penetra la resina applicata sulla superficie da rinforzare della lastra stessa finendo talvolta sulla sua superficie opposta, ovvero sulla superficie in vista.
La resina applicata sulla superficie da rinforzare della lastra può quindi arrivare sulla superficie opposta della lastra stessa, ovvero sulla superficie che dovrà poi successivamente essere sottoposta ai trattamenti di finitura superficiale e che rimarrà in vista successivamente alla posa della lastra rinforzata. Questo implica di conseguenza una maggiore difficoltà nell'esecuzione di tali trattamenti superficiali, quali la resinatura, la lucidatura, etc..., che si traduce in una maggiore quantità di materiale asportato, e quindi non riutilizzabile, ed in un incremento delle tempistiche di esecuzione, oltre che in una maggiore sollecitazione meccanica a cui vengono sottoposte le lastre.
Un altro inconveniente dei procedimenti noti consiste nella mancanza di planarità della faccia esterna del materiale di supporto applicato alla lastra da rinforzare, dovuto in particolare alla scarsa scorrevolezza della resina. Questa mancanza di planarità può pregiudicare la corretta esecuzione delle successive fasi di finitura superficiale, normalmente eseguita con la lastra in appoggio sulla sua superficie rinforzata, oltre a comportare una disuniforme sollecitazione meccanica sulla lastra stessa.
La resina inoltre, passando attraverso le maglie della stuoia di rinforzo, avvolge anche la faccia esterna della stuoia stessa, complicando le successive fasi di movimentazione della lastra, eseguite quando la resina risulta essere ancora liquida .
Un altro inconveniente ancora dei procedimenti noti consiste negli elevati tempi di realizzazione che essi richiedono. I tempi necessari per l’esecuzione di tali procedimenti sono dovuti in parte all'esecuzione manuale di alcune delle fasi che li caratterizzano, quali l’applicazione della resina, ed in parte ai materiali utilizzati. Infatti, nell'esecuzione di tali procedimenti vengono impiegate resine epossidiche o poliestere (come descritto nel brevetto EP0698483) in quanto i loro tempi di consolidamento sono sufficientemente lunghi da consentire un'adeguata stesura della resina stessa sulla lastra da rinforzare, un'adeguata impregnazione della stuoia che costituisce il rinforzo ed un corretto posizionamento della stuoia stessa. Nel caso in cui vengano utilizzati dei forni per accelerare l'indurimento della resina epossidica, ne consegue un logico aumento degli investimenti e dei consumi energetici necessari per lo svolgimento del processo di rinforzo della lastra di materiale lapideo.
Un ulteriore inconveniente dei procedimenti noti è la scarsa produttività degli stessi, legata ai tempi tecnici necessari per la messa in opera dei materiali previsti per la loro esecuzione ed alla lenta polimerizzazione delle resine utilizzate. Non ultimo inconveniente dei procedimenti noti è l'elevato costo degli stessi, legato, oltre che alla ridotta produttività, anche al costo dei materiali utilizzati, ai numerosi sprechi di tali materiali ed alla manodopera necessaria per la loro attuazione.
Un altro inconveniente ancora dei procedimenti noti è connesso alle numerose movimentazioni che le lastre da rinforzare subiscono durante i processi di rinforzo, che comportano numerosi sollevamenti delle lastre stesse e quindi elevate sollecitazioni meccaniche su di esse, le quali possono rompersi anche solo per effetto del proprio peso.
Compito precipuo del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati della tecnica nota escogitando un procedimento per il rinforzo di lastre di materiale lapideo che consenta di evitare che la resina applicata sulla superficie da rinforzare della lastra penetri nelle fessure passanti eventualmente presenti nella lastra stessa e fuoriesca dalla superficie opposta, in modo tale da facilitare le successive fasi di resinatura, lucidatura, etc..., riducendo al contempo gli sprechi, le sollecitazioni meccaniche a cui vengono sottoposte le lastre stesse nonché che le tempistiche ed i costi di realizzazione .
All'interno di tale compito uno scopo del presente trovato è quello di migliorare la planarità della faccia esterna del materiale di supporto applicato alla lastra da rinforzare, così da agevolare ed ottimizzare le successive fasi di finitura superficiale .
Un altro scopo del presente trovato è quello di ridurre i tempi necessari per l'esecuzione del procedimento stesso in modo tale da migliorare la produttività .
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di ridurre i costi necessari per rinforzare le lastre di materiale lapideo, ovvero di consentire l'utilizzo di materiali meno costosi, di ridurre gli scarti e la manodopera necessaria.
Un altro scopo ancora del presente trovato è quello di escogitare un procedimento ed un'attrezzatura relativa che consentano di ridurre al minimo gli spostamenti e la movimentazione delle lastre da rinforzare. In particolare, il procedimento e l'attrezzatura secondo il trovato si prefiggono di limitare il più possibile le sollecitazioni meccaniche dovute al sollevamento ed alla movimentazione delle lastre durante il rinforzo di queste ultime, al fine di ridurre i rischi di rotture.
Nell'ambito di tale compito, altro scopo del presente trovato è quello di assolvere i compiti precedenti con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente procedimento per il rinforzo di lastre di materiale lapideo, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi dì :
fornitura di almeno una lastra di materiale lapideo da rinforzare presentante una superficie in vista ed una superficie da rinforzare tra loro contrapposte;
- fornitura di un materiale di supporto in forma di film sostanzialmente continuo presentante almeno una faccia di accoppiamento con detta superficie da rinforzare di detta lastra;
spruzzatura di almeno uno strato di resina poliuretanica direttamente su detta faccia di accoppiamento ;
- applicazione di detto materiale di supporto su detta lastra, con detta faccia di accoppiamento rivolta verso detta superficie da rinforzare, in modo da ottenere un manufatto composito con detta resina interposta tra detta lastra e detto materiale di supporto.
Il procedimento secondo il trovato è preferibilmente eseguito mediante un'attrezzatura per il rinforzo di lastre di materiale lapideo caratterizzata dal fatto di comprendere:
- una struttura di supporto definente almeno un piano di appoggio per almeno una lastra di materiale lapideo da rinforzare presentante una superficie in vista ed una superficie da rinforzare tra loro contrapposte;
- mezzi di alimentazione di almeno un materiale di supporto in forma di film sostanzialmente continuo presentante almeno una faccia di accoppiamento con detta superficie da rinforzare di detta lastra; - mezzi di spruzzatura di almeno uno strato di una resina poliuretanica direttamente su detta faccia di accoppiamento;
mezzi di applicazione di detto materiale di supporto su detta lastra di materiale lapideo, con detta faccia di accoppiamento rivolta verso detta superficie da rinforzare, in modo da ottenere un manufatto composito con detta resina interposta tra detta lastra e detto materiale di supporto. Si intende che qualunque caratteristica menzionata in merito ad uno solo degli aspetti del trovato ma riferibile anche ad altri aspetti, è da considerarsi ugualmente valida in merito a questi ultimi anche se non esplicitamente ripetuta.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un procedimento secondo il trovato, nonché di un'attrezzatura per la sua attuazione, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista assonometrica dell'attrezzatura per l'attuazione del procedimento secondo il trovato, in una prima forma di realizzazione;
la figura 2 è una vista in alzato laterale dell'attrezzatura di figura 1;
la figura 3 è una vista assonometrica dell'attrezzatura per l'attuazione del procedimento secondo il trovate, in una seconda forma di realizzazione;
la figura 4 è una visna in alzato laterale dell'attrezzatura di figura 3.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con il numero di riferimento 1 un'attrezzatura per il rinforzo di lastre 2 di materiale lapideo.
L'attrezzatura 1 comprende una struttura di supporto 3 che definisce almeno un piano di appoggio per una o più lastre 2 ciascuna delle quali presenta una superficie in vista 2a ed una superficie da rinforzare 2b tra loro contrapposte. Per superficie in vista si intende la superficie di ciascuna lastra 2 destinata ad essere sottoposta, successivamente al suo rinforzo, a lavorazioni meccaniche di finitura superficiale ed atta a rimanere in vista a seguito della posa della lastra stessa.
Preferibilmente, nelle forme di realizzazione rappresentate nelle figure, la struttura di supporto 3 comprende un'intelaiatura 3a supportante una pluralità di rulli di appoggio 3b disposti tra loro paralleli; i rulli di appoggio 3b definiscono il piano di appoggio per le lastre 2 e sono azionabili in rotazione intorno ai rispettivi assi.
L'attrezzatura 1 comprende mezzi di alimentazione di almeno un materiale di supporto 4 in forma di un film sostanzialmente continuo presentante almeno una faccia di accoppiamento 4a con la superficie da rinforzare 2b delle lastre 2.
Con il termine "sostanzialmente continuo" si intende un materiale atto ad impedire che la resina applicata sulla faccia dì accoppiamento 4a raggiunga la faccia opposta del materiale di supporto .
Più particolarmente, i mezzi di alimentazione comprendono almeno un elemento di sostegno 5 del materiale di supporto 4, quest'ultimo avvolto in bobina girevole attorno al proprio asse, costituito, ad esempio, da un elemento cilindrico supportato girevolmente in rotazione attorno al proprio asse da un cavalletto 6.
Il cavalletto 6, e quindi l'elemento di sostegno 5, è vantaggiosamente svincolato dall'intelaiatura 3a e direzionalmente bloccato rispetto al piano di appoggio delle lastre 2 il quale è atto a movimentare in traslazione le lastre stesse lungo una direzione di avanzamento identificata dalla freccia 7, ad esempio azionando in rotazione attorno ai rispettivi assi i rulli di appoggio 3b. Durante l'avanzamento delle lastre 2 lungo la direzione di avanzamento 7 la bobina del materiale di supporto 4 si srotola progressivamente.
Nella prima forma di realizzazione, rappresentata nelle figure 1 e 2, l'elemento di sostegno 5 è disposto superiormente al piano di appoggio delle lastre 2 mentre, nella seconda forma di realizzazione rappresentata nelle figure 3 e 4, l'elemento di sostegno 5 è disposto inferiormente al piano di appoggio delle lastre 2.
Secondo il trovato, l'attrezzatura 1 comprende inoltre mezzi di spruzzatura di almeno uno strato di una resina poliuretanica direttamente sulla faccia di accoppiamento 4a del materiale di supporto 4.
Come noto, le resine poliuretaniche sono caratterizzate da tempi di reazione inferiori rispetto alle resine epossidiche e poliestere, per cui consentono di ridurre i tempi di esecuzione del procedimento e di evitare la penetrazione della resina stessa all'interno delle fessurazioni passanti presenti nelle lastre 2.
Analogamente all'elemento di sostegno 5, nella prima e nella seconda forma di realizzazione, i mezzi di spruzzatura della resina sono posizionati, rispettivamente, superiormente ed infericrmente al piano di appoggio delle lastre 2. Vantaggiosamente, i mezzi di spruzzatura della resina sono costituiti da almeno un ugello 8 mobile linearmente ed alternativamente lungo una direzione di spruzzatura, identificata nelle figure con la freccia 9, sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento 7.
Secondo il trovato, inoltre, l'attrezzatura 1 comprende mezzi di applicazione del materiale di supporto 4 sulle lastre 2 di materiale lapideo, con la faccia di accoppiamento 4a rivolta verso la superficie da rinforzare 2b, in modo da ottenere dei manufatti compositi 10 nei quali la resina è interposta tra il materiale di supporto 4 e ciascuna lastra 2 di materiale lapideo.
In una preferita forma di realizzazione, il materiale di supporto 4 è costituito da fibre naturali o sintetiche non tessute uniformemente distribuite in ordine sparso e trattenute insieme mediante un legante.
Una particolare proprietà di un materiale di supporto di questo tipo è quella di trattenere per capillarità la resina, la quale penetra parzialmente tra le fibre che lo compongono, in modo tale da contenerne l'infiltrazione all'interno delle fessure passanti presenti nelle lastre 2. Un esempio di tale materiale è il velovetro o velo di vetro, ovvero un film nel quale le fibre sono costituite da filamenti di vetro legati mediante additivi organici, generalmente utilizzata nel settore edile come finitura superficiale per le sue proprietà di resistenza agli agenti atmosferici.
Vantaggiosamente, il velovetro può essere saturato o mineralizzato al fine di incrementarne l'impenetrabilità alla resina, così da impedirle di raggiungere la faccia opposta a quella di accoppiamento 4a, detta faccia di spianatura 4b, e di creare una sorta di barriera protettiva atta a proteggere la resina stessa dalle radiazioni ultraviolette, le quali possono intaccarne le proprietà nel caso di prolungate esposizioni.
In una alternativa forma di realizzazione, il materiale di supporto 4 comprende una rete di fibre di vetro, non visibile nelle figure, definente una prima ed una seconda faccia tra loro contrapposte, di cui la prima faccia definisce a sua volta la faccia di accoppiamento 4a e la seconda faccia è associata ad una pellicola di politene atta ad evitare che la resina spruzzata sulla rete passi attraverso le maglie di quest 'ultima.
Preferibilmente, l'attrezzatura 1 comprende mezzi di spianatura del materiale di supporto 4 applicato a ciascuna lastra 2 che agiscono sulla faccia di spianatura 4b del materiale di supporto stesso per migliorarne la planarità e facilitare la penetrazione della resina nelle microfessure superficiali presenti sulla superficie da rinforzare 2b. La struttura del materiale di supporto 4 utilizzato, in particolare del velovetro sopra detto, consente di intrappolare la resina al suo interno, evitando così sprechi di materiale durante la spruzzatura ed impedendo alla resina stessa di raggiungere la faccia di spianatura 4b, la quale, quindi, è libera e priva di alcun tipo di residuo.
Più particolarmente, i mezzi di spianatura coincidono con i mezzi di applicazione del materiale di supporto 4 e comprendono almeno un rullo pressore 11 destinato a contattare la faccia di spianatura 4b del materiale di supporto 4.
Vantaggiosamente, il rullo pressore 11 è posizionato a monte dell'elemento di sostegno 5, rispetto al senso di avanzamento delle lastre 2, per facilitare l'applicazione della resina sulla faccia di accoppiamento 4a e la successiva stesura di quest'ultima sulla superficie da rinforzare 2b delle lastre 2.
Nella prima forma di realizzazione, oltre all'elemento di sostegno 5 anche il rullo pressore 11 è disposto superiormente al piano di appoggio delle lastre 2, le quali si appoggiano sui rulli di appoggio 3b con le loro rispettive superfici in vista 2a.
Alternativamente, in questa forma di realizzazione, il piano di appoggio delle lastre 2 può essere definito da un convenzionale trasportatore continuo a nastro, non rappresentato nelle figure, supportato dall'intelaiatura 3a.
Vantaggiosamente, nella prima forma di realizzazione rappresentata nelle figure 1 e 2, l'attrezzatura 1 comprende mezzi di regolazione della quota del rullo pressore 11 rispetto al piano di appoggio delle lastre 2 in modo che la distanza minore tra la superficie laterale del rullo pressore stesso ed il piano di appoggio sia sostanzialmente corrispondente allo spessore delle lastre 2.
Più particolarmente, i mezzi di regolazione comprendono due traverse 12 rigide tra loro solidalmente connesse, supportanti ciascuna un'estremità del rullo pressore 11 ed associate girevolmente a relative aste 13 di sostegno, a loro volta svincolate dalla intelaiatura 3a; i mezzi di regolazione comprendono, poi, mezzi di fissaggio, ad esempio organi filettati 14, della posizione angolare delle traverse 12 rispetto alle relative aste 13.
Preferibilmente, in questa forma di realizzazione, l'attrezzatura 1 comprende inoltre mezzi di tensionamento del materiale di supporto 4 costituiti, ad esempio, da un rullo di tensionamento 15 interposto tra l'elemento di sostegno 5 ed il rullo pressore 11 e posizionato ad una quota maggiore rispetto a quella del rullo pressore stesso.
Il rullo di tensionamento 11 è opportunamente supportato alle estremità dalle aste 13.
Il materiale di supporto 4 contatta la superficie laterale del rullo pressore 11 e del rullo di tensionamento 15 con la sua faccia di spianatura 4b.
Nella seconda forma di realizzazione, rappresentata nelle figure 3 e 4, le lastre 2 si appoggiano con le loro rispettive superfici da rinforzare 2b, destinate ad essere accoppiate con il materiale di supporto 4, sul piano di appoggio definito dai rulli di appoggio 3b ed il rullo pressore 11 coincide con almeno uno dei rulli di appoggio stessi.
In entrambe le forme di realizzazione rappresentate, nel caso in cui sul piano di appoggio definito dai rulli di appoggio 3b vengano posizionate in successione una pluralità di lastre 2 tra loro disposte sostanzialmente parallele, il materiale di supporto 4 applicato alla superficie da rinforzare 2b della prima di esse viene gradualmente srotolato dall'avanzamento di tale lastra sul piano dì appoggio e steso man mano sulle lastre 2 che seguono mediante il rullo pressore 11, senza soluzione di continuità.
Vantaggiosamente, in entrambe le forme di realizzazione descritte, 1<1>attrezzatura 1 comprende mezzi di taglio del materiale di supporto 4 steso su ciascuna lastra 2.
I mezzi di taglio sono posizionati a valle dei mezzi di applicazione rispetto alla direzione di avanzamento 7 delle lastre 2 e superiormente al piano di appoggio delle lastre stesse.
Più particolarmente, i mezzi di taglio sono costituiti da una lama 16 supportata da una traversa 17 e mobile in traslazione lungo una direzione sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento 7. La lama 17 è atta a tagliare il materiale di supporto 4 in corrispondenza del bordo di ciascuna lastra 2 sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento 7, in modo da ottenere singoli manufatti compositi 10.
Vantaggiosamente, l'attrezzatura 1 comprende mezzi di riscaldamento, ad esempio costituiti da lampade 18 a raggi ultravioletti, disposti a monte dei mezzi di applicazione rispetto alla direzione di avanzamento 7 delle lastre 2.
Le lampade 18 sono disposte, nella prima e nella seconda forma di realizzazione, rispettivamente superiormente ed inferiormente al piano di appoggio delle lastre 2, così da riscaldare le loro superfici da rinforzare 2b al fine di facilitare la fuoriuscita dell'umidità eventualmente presente all ’interno delle lastre stesse e la successiva adesione del materiale di supporto 4 .
Il funzionamento dell'attrezzatura nell'esecuzione del procedimento secondo il trovato è il seguente. Il procedimento secondo il trovato prevede innanzitutto la fornitura, ovvero la predisposizione, di una lastra 2 da rinforzare presentante una superficie in vista 2a ed una superficie da rinforzare 2b, tra loro contrapposte, e la fornitura di un materiale di supporto 4 in forma di film sostanzialmente continuo presentante una faccia di accoppiamento 4a ed una faccia di spianatura 4b, tra loro contrapposte .
Nell 'utilizzo dell'attrezzatura sopra descritta, la lastra 2 viene posta sopra al piano di appoggio definito dai rulli di appoggio 3b i quali la movimentano lungo la direzione di avanzamento 7. Inizialmente, il procedimento oggetto del trovato può prevedere una fase di riscaldamento di almeno una lastra 2 da rinforzare, ad esempio eseguita mediante le lampade 18, prima dell'applicazione su di essa del materiale di supporto 4.
Il riscaldamento viene generalmente eseguito a seconda del luogo in cui sono stoccate le lastre 2 da rinforzare; infatti, il deposito delle lastre stesse in ambienti caratterizzati da un elevato tasso di umidità e da temperature relativamente basse, quali magazzini e simili, accresce il contenuto d'acqua al loro interno.
Successivamente alla fase di riscaldamento, il procedimento secondo il trovato prevede l'applicazione, mediante l'ugello 8, di una resina poliuretanica direttamente sulla faccia di accoppiamento 4a del materiale di supporto 4.
Vantaggiosamente, la lastra 2 si muove sul piano di appoggio definito dai rulli di appoggio 3b lungo la direzione di avanzamento 7 e l'ugello 8 applica a spruzzo una certa quantità di resina poliuretanica direttamente sulla faccia di accoppiamento 4a del materiale di supporto 4 avvolto sull'elemento di sostegno 5.
Il materiale di supporto 4, successivamente all'applicazione della resina sulla sua faccia di accoppiamento 4a, viene applicato sulla superficie da rinforzare 2b delle lastre 2, mediante il rullo pressore 11.
Alternativamente, ma non preferibilmente, la stesura del materiale di supporto 4 sulla superficie da rinforzare 2b della lastra 2 può essere eseguita anche manualmente da un operatore. Preferibilmente, sul piano di appoggio definito dai rulli di appoggio 3b vengono posizionate una pluralità di lastre 2 da rinforzare, disposte tra loro in successione, sulle cui rispettive superfici da rinforzare 2b viene applicato il materiale di supporto 4.
Più particolarmente, il materiale di supporto 4 viene applicato in modo continuo sulle varie lastre 2 in avanzamento sul piano di appoggio mediante il progressivo srotolamento della bobina del materiale di supporto stesso supportata dall'elemento di sostegno 5.
Contemporaneamente alla stesura del materiale di supporto 4, il rullo pressore 11 effettua anche la spianatura del materiale di supporto stesso, in modo che la faccia di spianatura 4b sulla quale agisce risulti sostanzialmente piana, al fine di facilitare le successive fasi di finitura superficiale eseguite sulla superficie in vista 2a di ciascun manufatto composito 10 con quest’ultimo in appoggio sulla relativa faccia di spianatura 4b.
L'esecuzione della spianatura sostanzialmente in contemporanea alla stesura del materiale di supporto 4 risulta facilitata dal fatto che la resina applicata, sebbene le resine poliuretaniche siano caratterizzate da tempi dì reazione sensibilmente ridotti rispetto alle resine epossidiche e polimeriche, non si è ancora completamente indurita, per cui risulta modellabile.
Al fine di ottenere singoli manufatti compositi 10, successivamente alla stesura del materiale di supporto 4 sulle lastre 2, viene vantaggiosamente eseguito il taglio, mediante la lama 16, del materiale di supporto stesso in corrispondenza dei bordi di ciascuna lastra sostanzialmente ortogonali alla direzione di avanzamento 7.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che l'utilizzo di un materiale atto a trattenere per capillarità la resina consente di evitare che quest'ultima, interposta tra la superficie da rinforzare di una lastra di materiale lapideo e la faccia di accoppiamento del materiale di supporto raggiunga, nel caso in cui la lastra presenti fessurazioni passanti, la superficie in vista della lastra stessa.
Il procedimento secondo il trovato consente inoltre di ottenere un manufatto composito avente le superfici esterne, definite dalla superficie in vista della lastra e dalla faccia di spianatura del materiale di supporto, sostanzialmente piane, facilitando di conseguenza le successive fasi di lavorazioni eseguite con il manufatto composito in appoggio sulla faccia di spianatura stessa.
Inoltre, il procedimento secondo il trovato consente, effettuando la spruzzatura direttamente sulla faccia di accoppiamento del materiale di supporto, di ridurre notevolmente la quantità di resina utilizzata.
Non ultimo, il procedimento oggetto del trovato, nonché l'attrezzatura relativa, velocizza notevolmente, rispetto ai procedimenti noti, l'applicazione del materiale di supporto alla lastra da rinforzare, consentendo di conseguenza la lavorazione, sostanzialmente in continuo, di una pluralità di lastre tra loro in successione, con l'ovvio vantaggio di migliorare sensibilmente la produttività, riducendo così i costi ad essa connessi .
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Procedimento per il rinforzo di lastre (2) di materiale lapideo, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: - fornitura di almeno una lastra (2) di materiale lapideo da rinforzare presentante una superficie in vista (2a) ed una superficie da rinforzare (2b) tra loro contrapposte; fornitura di un materiale di supporto (4) in forma di film sostanzialmente continuo presentante almeno una faccia di accoppiamento (4a) con detta superficie da rinforzare (2b) di detta lastra (2); spruzzatura di almeno uno strato di resina poliuretanica direttamente su detta faccia di accoppiamento (4a); - applicazione di detto materiale di supporto (4) su detta lastra (2), con detta faccia di accoppiamento (4a) rivolta verso detta superficie da rinforzare (2b), in modo da ottenere un manufatto composito (10) con detta resina interposta tra detta lastra (2) e detto materiale di supporto (4).
  2. 2) Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto materiale di supporto (4) comprende fibre naturali o sintetiche non tessute, preferibilmente filamenti di vetro, trattenute insieme mediante un legante. 3)Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto materiale di supporto (4) comprende una rete di fibre di vetro definente una prima ed una seconda faccia tra loro contrapposte, detta prima faccia definendo detta faccia di accoppiamento (4a) e detta seconda faccia essendo associata ad una pellicola di politene . 4)Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere, successivamente a detta applicazione, una fase di spianatura dì detto materiale di supporto (4). 5)Procedimento secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta spianatura viene eseguita mediante mezzi di rullatura di una faccia di spianatura di detto materiale di supporto (4) opposta a detta faccia di accoppiamento (4a) applicata su detta lastra (2). 6)Procedimento secondo una o più delle seguenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta applicazione viene eseguita posizionando detto materiale di supporto (4) sulla superficie da rinforzare (2b) di una pluralità di dette lastre (2) di materiale lapideo disposte tra loro in successione . 7)Procedimento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di movimentazione di dette lastre (2) lungo una direzione di avanzamento (7) e che detto materiale di supporto (4) in forma di film continuo è avvolto in bobina, quest 'ultima srotolandosi durante la movimentazione di dette lastre (2). 8)Procedimento secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una fase di taglio, per ciascuna di dette lastre (2), di detto materiale di supporto (4) così applicato sulla superficie da rinforzare (2b) delle lastre stesse, in modo da ottenere singoli manufatti compositi (10). 9)Attrezzatura (1) per il rinforzo di lastre (2) di materiale lapideo, caratterizzata dal fatto di comprendere : - una struttura di supporto (3) definente almeno un piano di appoggio per almeno una lastra (2) di materiale lapideo da rinforzare presentante una superficie in vista (2a) ed una superficie da rinforzare (2b) tra loro contrapposte; - mezzi di alimentazione di almeno un materiale di supporto (4) in forma di film sostanzialmente continuo presentante almeno una faccia di accoppiamento (4a) con detta superficie da rinforzare (2b) di detta lastra (2); - mezzi di spruzzatura di almeno uno strato di una resina poliuretanica direttamente su detta faccia di accoppiamento (4a); mezzi di applicazione di detto materiale di supporto (4) su detta lastra (2) di materiale lapideo, con detta faccia di accoppiamento (4a) rivolta verso detta superficie da rinforzare (2b), in modo da ottenere un manufatto composito (10) con detta resina interposta tra detta lastra (2) e detto materiale di supporto (4). 10)Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione comprendono almeno un elemento di sostegno (5) di detto materiale di supporto (4), quest'ultimo preferibilmente avvolto in bobina girevole intorno al proprio asse; detto elemento di sostegno (5) essendo direzionalmente bloccato rispetto a detto piano di appoggio, quest'ultimo essendo atto a movimentare in traslazione detta lastra (2) di materiale lapideo lungo una direzione di avanzamento (7). 11)Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di spianatura di detto materiale di supporto (4) steso su detta lastra (2). 12 )Attrezzatura secondo la rivendicazione 9 o 10 e la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di spianatura coincidono con detti mezzi di applicazione e comprendono almeno un rullo pressore (11) destinato a contattare una faccia di spianatura (4b) di detto materiale di supporto (4) opposta a detta faccia di accoppiamento (4a). 13)Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 9 a 12, caratterizzato dal fatto che detto elemento di sostegno (5) e detto rullo pressore (11) sono disposti superiormente a detto piano di appoggio, detta lastra (2) appoggiandosi su detto piano di appoggio con detta superficie in vista (2a). 14)Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione della quota di detto rullo pressore (11) rispetto a detto piano di appoggio in modo che la distanza minore tra la superficie laterale di detto rullo pressore (11) e detto piano di appoggio sia sostanzialmente corrispondente allo spessore di detta lastra (2). 15)Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 9 a 12, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (5) è disposto inferiormente a detto piano di appoggio e dal fatto che detta struttura di supporto (3) comprende una pluralità di rulli di appoggio (3b) tra loro paralleli, detti rulli di appoggio (3b) definendo detto piano di appoggio ed essendo azionabili in rotazione intorno ai rispettivi assi per movimentare detta lastra (2) lungo detta direzione di avanzamento (7); detto rullo pressore (11) coincidendo con almeno uno di detti rulli di appoggio (3b) e detta lastra (2) appoggiandosi con detta superficie da rinforzare (2b) su detto piano di appoggio. 16)Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 9 a 15, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di spruzzatura comprendono almeno un ugello (8) mobile linearmente ed alternativamente lungo una direzione di spruzzatura (9) sostanzialmente ortogonale a detta direzione di avanzamento (7). 17)Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 9 a 16, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di taglio di detto materiale di supporto (4) disposti a valle di detto rullo pressore (11) rispetto alla direzione di avanzamento (7) di detta lastra (2) di materiale lapideo .
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