ITMO20080066A1 - Gruppo di trasmissione del moto rotatorio agli organi operativi di macchine frattazzatrici - Google Patents

Gruppo di trasmissione del moto rotatorio agli organi operativi di macchine frattazzatrici Download PDF

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ITMO20080066A1
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Francesco Padovani
Luca Zivieri
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    • F16D43/18Automatic clutches actuated entirely mechanically controlled by angular speed with centrifugal masses actuating the clutching members directly in a direction which has at least a radial component; with centrifugal masses themselves being the clutching members with friction clutching members
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Description

“GRUPPO DI TRASMISSIONE DEL MOTO ROTATORIO AGLI ORGANI OPERATIVI DI MACCHINE FRATTAZZATRICI”.
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un gruppo di trasmissione del moto rotatorio agli organi operativi di macchine frattazzatrici.
Sono noti gruppi di trasmissione del moto rotatorio agli organi operativi di macchine frattazzatrici, i quali prevedono un albero motore collegabile a mezzi motori, ad esempio, del tipo di un convenzionale motore elettrico o a combustione interna.
L'albero motore è collegato, mediante mezzi di interconnessione, ad esempio, del tipo di ruote dentate, cinghie montate su pulegge o catene ingrananti corone dentate, ad almeno un albero condotto associabile agli organi operativi di una macchina frattazzatrice.
Gli organi operativi sono generalmente costituiti da un disco rotante dotato di lame disposte radialmente per la stesura del calcestruzzo e, dunque, la realizzazione di pavimentazioni e simili.
In tali gruppi di trasmissione è, altresì, noto l'impiego di dispositivi di frizione, ed in particolare, frizioni ad espansione, le quali sono tali da attivarsi/disattivarsi in corrispondenza di una predeterminata velocità di rotazione di almeno uno tra un tratto di ingresso o un tratto d'uscita dell'albero motore impartito dai mezzi motori.
La rotazione imposta all'albero motore si traduce, mediante i mezzi di interconnessione, nella rotazione dell'albero condotto, che a sua volta porta la rotazione, ad esempio opportunamente ridotta da un riduttore, agli organi operativi della macchina frattazzatrice.
Questi gruppi di trasmissione di tipo noto non sono, tuttavia, scevri di inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che la coppia erogata dal motore è sempre costante e non tiene in considerazione delle differenti operazioni richieste da tale macchina.
In particolare la macchina viene generalmente utilizzata per due differenti operazioni: la prima, chiamata di frattazzatura, che necessita di una elevata coppia erogata dai mezzi motori per la spinta degli organi operativi sul materiale da frattazzare; la seconda, cosiddetta di lucidatura/lisciatura, mira a rifinire il materiale precedentemente ffattazzato e, dunque, necessita di minore coppia erogata dai mezzi motori.
Nelle macchine frattazzatrici di tipo noto il fatto che la coppia erogata dai mezzi motori sia costante determina una potenza dei mezzi motori stessi che deve essere sovrastimata per l'esecuzione della fase di frattazzatura; fatto che si traduce, dunque, in bassi rendimenti della macchina stessa, la quale presenta conseguentemente elevati consumi, oltre che un elevato impatto ambientale.
Compito precipuo del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati della tecnica nota escogitando un gruppo di trasmissione del moto rotatorio agli organi operativi di macchine frattazzatrici che consenta di ottimizzare l'utilizzo della macchina stessa in base alle operazioni di lavorazione richiesta, con particolare riguardo alle operazioni sopra descritte di frattazzatura e lucidatura/lisciatura.
In particolare, uno scopo del presente trovato è quello di garantire una macchina frattazzatrice che eroghi una coppia elevata in corrispondenza dell'utilizzo per le operazioni di frattazzattura e una coppia ridotta per le operazioni di lucidatura/lisciatura.
Altro scopo del trovato è quello di diminuire i consumi di tali macchine frattazzatrici e al contempo diminuire l'impatto ambientale diminuendo l inquinamento prodotto dai mezzi motori di tali macchine.
Nel’ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato è quello dì presentare una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente gruppo di trasmissione del moto rotatorio agli organi operativi di macchine frattazzatrici che comprende almeno un albero motore associabile a mezzi motori, almeno un albero condotto associabile ad organi operativi di una macchina frattazzatrice, mezzi di interconnessione interposti tra detto albero motore e detto albero condotto per la trasmissione del moto rotatorio tra essi, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi variatori della velocità di rotazione di detto albero condotto cooperanti con detti mezzi di interconnessione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un gruppo di trasmissione del moto rotatorio agli organi operativi di una macchine frattazzatrice, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui: la figura 1 è una vista in sezione frontale del gruppo di trasmissione, secondo il trovato;
la figura 2 è una vista laterale del gruppo di figura 1 ;
la figura 3 è una vista lungo la linea di sezione II-II di un particolare di figura 2.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un gruppo di trasmissione del moto rotatorio agli organi operativi di macchine frattazzatrici.
Il gruppo 1 comprende almeno un albero motore 2 associabile a mezzi motori, come ad esempio un motore a combustione interna o elettrico o simile, non mostrato in figura in quando di tipo noto.
Il gruppo 1 comprende almeno un albero condotto 3 associabile ad organi operativi di una macchina frattazzatrice, ad esempio, un disco rotante provvisto di lame per la frattazzatura, lucidatura/lisciatura di pavimentazioni e simili.
L'albero motore 2 e l'albero condotto 3 sono, nella particolare forma di realizzazione disposti con assi longitudinali sostanzialmente paralleli, non si escludono, tuttavia differenti disposizioni spaziali dell'albero motore e dell'albero condotto stessi.
Il gruppo 1 comprende, inoltre, mezzi di interconnessione interposti tra l'albero motore 2 e l'albero condotto 3 per la trasmissione del moto rotatorio tra essi.
Particolarmente, agli scopi del presente trovato, il gruppo 1 comprende mezzi variatori 4 della velocità di rotazione dell'albero condotto 3 cooperanti con i mezzi di interconnessione.
Vantaggiosamente i mezzi variatori 4 comprendono almeno un cambio meccanico di velocità associato ad almeno uno tra l'albero condotto 3 e l'albero motore 2.
Nella particolare forma di realizzazione, mostrata nelle figure, il cambio meccanico di velocità è associato direttamente all'albero condotto 3.
I mezzi di interconnessione comprendono almeno un primo elemento di trasmissione motore 5 e un primo elemento di trasmissione condotto 6 tra loro collegati in rotazione per la realizzazione di un primo rapporto di trasmissione tra l'albero motore 2 e l'albero condotto 3.
II primo elemento di trasmissione motore 5 è, vantaggiosamente, calettato sull'albero motore 2, ad esempio, mediante collegamento con chiavetta 7 o linguetta.
Il primo elemento di trasmissione condotto 6 è, invece, associato folle sull'albero condotto 3.
In particolare, il primo elemento di trasmissione condotto 6 è associato solidale, ad esempio, mediante organi filettati 8, ad un primo mozzo 9 accoppiato con gioco all'albero condotto 3 e ad esso coassiale; interposto tra l'albero condotto 3 e il primo mozzo 9 è disposto un cuscinetto 10 bloccato assialmente da mezzi di trattenimento assiale 11 , ad esempio del tipo di un anello seger o simile, per l'associazione libera in rotazione e solidale in traslazione del primo elemento di trasmissione condotto stesso all'albero condotto 3.
Agli scopi del presente trovato, i mezzi di interconnessione comprendono, inoltre, almeno un secondo elemento di trasmissione motore 12 e un secondo elemento di trasmissione condotto 13 tra loro collegati in rotazione per la realizzazione di un secondo rapporto di trasmissione, diverso dal primo rapporto di trasmissione tra l'albero condotto e l'albero motore stessi. Il secondo elemento di trasmissione motore 12 è calettato sull'albero motore 2, ad esempio, mediante collegamento con una chiavetta 14 o linguetta. Il secondo elemento di trasmissione condotto 13 è, a sua volta, associato folle sull'albero condotto 3.
In particolare, il secondo elemento di trasmissione condotto 13 è associato solidale, ad esempio, mediante organi filettati 15, ad un secondo mozzo 16 accoppiato con gioco all'albero condotto 3 e ad esso coassiale; interposto tra l'albero condotto 3 e il secondo mozzo 16 è disposto un cuscinetto 17 bloccato assialmente da mezzi di trattenimento assiale 18 per l'associazione libera in rotazione e solidale in traslazione del secondo elemento di trasmissione stesso all'albero condotto 3.
L'atbero condotto 3, nella particolare forma di realizzazione, comprende un albero di trascinamento 19 assialmente cavo ed associato solidalmente ad un albero di trasferimento 20 definito coassialmente ed internamente ad esso, per il trasferimento del moto rotatorio agli organi operativi della macchina frattazzatrice.
L'albero di trascinamento 19 è, nella particolare forma di realizzazione, calettato mediante una chiavetta 21 sull'albero di trasferimento 20.
Il primo e il secondo elemento di trasmissione condotto, rispettivamente 6 e 13, sono associati folli esternamente all'albero di trascinamento 19.
I mezzi variatori 4 comprendono almeno un elemento di innesto solidale in rotazione all'albero condotto 3 ed attivabile per il trasferimento del moto rotatorio selettivamente di almeno uno tra il primo o il secondo elemento di trasmissione condotto, rispettivamente 6 o 13, all'albero condotto stesso. L'elemento di innesto comprende almeno un manicotto 22 associato solidale in rotazione e libero in traslazione all'albero condotto 3, in particolare, all'albero di trascinamento 19, direttamente interposto tra il primo e il secondo elemento di trasmissione condotto, rispettivamente 6 e 13.
In particolare, l'albero di trascinamento 19 comprende mezzi di scorrimento lungo una direzione assiale dell'albero condotto 3, del tipo di dentature 23 con asse longitudinale sostanzialmente parallelo all'asse longitudinale dell'albero condotto 3, associate alla superficie esterna dell'albero condotto stesso, dunque, dell'albero di trascinamento 19, ad esempio, realizzate di pezzo all'albero di trascinamento stesso.
Il manicotto 22 comprende, a sua volta, scanalature 24 di alloggiamento delle dentature 23 disposte in senso assiale sulla superficie interna del manicotto 22 di contatto con l'albero di trascinamento 19 per lo scorrimento assiale del manicotto stesso rispetto all'albero condotto 3.
Il manicotto 22 comprende, vantaggiosamente, almeno due corone di denti frontali, rispettivamente 25a e 25b, tra loro assialmente contrapposte ed associabili selettivamente a rispettive sedi di alloggiamento 26a e 26b definite rispettivamente nel primo e nel secondo elemento di trasmissione condotto, rispettivamente 6 e 13, per il trascinamento in rotazione dell'albero condotto 3, rispettivamente secondo il primo o il secondo rapporto di trasmissione.
Le corone di denti frontali 25a e 25b, nella particolare forma di realizzazione, sono del tipo a denti dritti, non si escludono, tuttavia, differenti forma di realizzazione in cui le corone di denti frontali, rispettivamente, 25a e 25b sono del tipo a denti inclinati o altro tecnicamente equivalente.
Il gruppo 1 comprende almeno un dispositivo di frizione 27 interposto tra almeno un tratto di ingresso 28 dell'albero motore 2, associabile a detti mezzi motori, ed un tratto d'uscita 29 dell'albero motore stesso coassiale al tratto di mgresso stesso.
Il tratto d'uscita 29 è associato all'albero condotto 3, come sopra descritto, mediante i mezzi di interconnessione.
Il dispositivo di frizione 27 è atto al disinnesto/innesto reciproco tra il tratto di ingresso 28 e il tratto d'uscita 29.
In particolare, il tratto d'uscita 29, vantaggiosamente, è internamente cavo e il tratto di ingresso 28 è associato solidale in traslazione libero in rotazione, mediante cuscinetti 30, che sono bloccati assialmente da mezzi di trattenimento assiale 31, internamente al tratto di uscita stesso.
Il primo e il secondo elemento di trasmissione motore, rispettivamente 5 e 12, sono calettati, rispettivamente, mediante le chiavette 7 e 14, esternamente al tratto d'uscita stesso.
Il dispositivo di frizione 27 comprende almeno un elemento di frizione 32, il quale è direttamente interposto tra il tratto di ingresso 28 e il tratto di uscita 29 ed è associato solidalmente ad uno tra il tratto di ingresso e il tratto d'uscita stessi.
In particolare, il dispositivo di frizione 27 comprende un corpo di supporto 33 di masse di frizione 34, ad esempio, in materiale sinterizzato. Il corpo di supporto 33 è, ad esempio, internamente cavo ed associato solidalmente esternamente al tratto di ingresso 28, mediante organi filettati 35 cooperanti con i mezzi di trattenimento assaile 31, per il reciproco trattenimento assiale; il corpo di supporto stesso è disposto internamente al tratto d'uscita 29.
Il dispositivo di frizione 27 è del tipo di una frizione centrifuga o ad espansione ed è atto innestare/disinnestare reciprocamente il tratto di ingresso 28 e il tratto d'uscita 29 in corrispondenza di una predeterminata velocità di rotazione minima di almeno uno tra il tratto di ingresso o il tratto d'uscita stessi e, nella particolare forma realizzativa, del tratto di ingresso stesso.
In particolare, le masse di frizione 34, poste su perni 36, sono collegate al corpo di supporto 33 mediante mezzi elastici di precarico 37 per la determinazione della velocità di rotazione minima, come noto al tecnico del ramo.
Durante il moto rotatorio del tratto di ingresso 28 con velocità di rotazione maggiore rispetto alla velocità di rotazione minima, per effetto della forza centrifuga, le masse di frizione 34 sono mosse radialmente dalla forza centrifuga dovuta alla rotazione del tratto di ingresso stesso, in contrasto ai mezzi elastici di precarico 37, fino a contattare una zona di contatto 38 della superficie interna del tratto d'uscita 29 affacciata alle masse di frizione stesse per il trascinamento in rotazione, per attrito, dello stesso tratto d'uscita.
Il dispositivo di frizione 27 è, vantaggiosamente, realizzato in corrispondenza di una regione del tratto di uscita 29 definente un involucro scatolare 39 atto a racchiudere l'elemento di frizione 32 nella zona intermedia tra il tratto d'ingresso e il tratto d'uscita stessi ed assialmente tra il primo e il secondo elemento di trasmissione motore, rispettivamente 5 e 12, garantendo al gruppo 1 una buona compattezza e funzionalità.
Nella preferita forma di realizzazione, ai fini di perfezionare le operazioni di installazione del gruppo 1, il tratto d'uscita 29 presenta un primo tratto 29a su cui è calettato il primo elemento di trasmissione motore 5, atto ad accoppiarsi come sopra descritto al tratto d'ingresso 28; un secondo tratto 29b coassiale a detto primo tratto 29a e di cui ne è un prolungamento assiale, su cui è calettato, come sopra descritto, il secondo elemento di trasmissione motore 12; un terzo tratto 29c intermedio tra essi e ad essi associato solidalmente mediante mezzi filettati 40 e/o saldature.
In particolare, il terzo tratto 29c è conformato a coperchio dell'involucro scatolare 39 definito dal tratto di uscita 29 ed alloggiante il dispositivo di frizione 27.
Il gruppo 1 comprende mezzi di attivazione in traslazione del manicotto 22 per il trasferimento del manicotto stesso da almeno una prima configurazione di innesto con il primo elemento di trasmissione condotto 6 e una seconda configurazione di innesto con il secondo elemento di trasmissione condotto 13, in corrispondenza del disinnesto reciproco tra il tratto di ingresso 28 e il tratto d'uscita 29.
I mezzi di attivazione comprendono almeno un elemento a forcella 41 associato girevolmente al manicotto 22 mediante mezzi filettati .42 fissati alle estremità dell'elemento a forcella 41 e dotati di mezzi di scorrimento 43, ad esempio, del tipo di cuscinetti o altro, che sono guidati lungo una guida 44 definita perimentralmente al manicotto 22.
I mezzi di attivazione comprendono, poi, mezzi di manovra, ad esempio, del tipo li leve 45 azionabili manualmente o altro tecnicamente equivalente, associate all'elemento a forcella stesso per la traslazione del manicotto 22 dalla configurazione di innesto con il primo elemento di trasmissione condotto 6 alla configurazione di innesto con il secondo elemento di trasmissione condotto 13 e viceversa.
In particolare i mezzi filettati 42 sono tali da trasmettere il moto delle leve 45 alle pareti della guida 44 per la traslazione del manicotto 22.
Nella preferita forma di realizzazione mostrata nelle figure il primo e il secondo elemento di trasmissione motore, rispettivamente 5 e 12, e il primo e il secondo elemento di trasmissione condotto, rispettivamente 6 e 13, sono del tipo di corone dentate.
I mezzi di interconnessione comprendono almeno una coppia di catene 46 e 47 per il collegamento reciproco in rotazione della prima e della seconda corona motrice, rispettivamente 5 e 12, con la rispettiva prima e seconda corona condotta, rispettivamente 6 e 13.
Non si escludono, tuttavia, differenti tipologie di realizzazione dei mezzi di interconnessione non mostrate nelle figure in cui, ad esempio, il primo e il secondo elemento di trasmissione motore, rispettivamente 5 e 12, e il primo e il secondo elemento di trasmissione condotto, rispettivamente 6 e 13, sono del tipo di ruote dentate o di pulegge, e, conseguentemente, nel caso delle pulegge i mezzi di interconnessione comprendono almeno una coppia di cinghie per il collegamento reciproco in rotazione della prima e della seconda puleggia motrice rispettivamente con la prima e la seconda puleggia condotta.
Il gruppo 1 prevede, inoltre, nella particolare forma di realizzazione, che il rapporto tra almeno uno tra i diametri e/o il numero di denti della prima puleggia e/o corona motrice 5 e della prima puleggia e/o corona condotta 6 è maggiore rispetto al rapporto tra almeno uno tra i diametri e/o il numero di denti della seconda puleggia e/o corona motrice 12 e della seconda puleggia e/o corona condotta 13.
Nella preferita forma di realizzazione mostrata a titolo esemplificativo nelle figure, infatti, il numero di denti della prima corona motrice 5 è pari a 24, il numero di denti della prima corona condotta 6 è pari a 45, per cui il primo rapporto di trasmissione è pari a 0,53; il numero di denti della seconda corona motrice 12 è pari a 14, il numero di denti della seconda corona condotta 13 è pari a 40, per cui il primo rapporto di trasmissione è pari a 0,35.
Il gruppo 1 comprende, infine, elementi distanziali 48 e 49, rispettivamente, associati all'albero motore 2 e all'albero condotto 3, gli elementi distanziali stessi sono, in particolare, associati liberi in rotazione e solidali in traslazione, mediante cuscinetti 50 e 51, ad almeno uno tra il tratto d'ingresso 28 o il tratto d'uscita 29 dell'albero motore 2 e l'albero di trascinamento 19 o l'albero di trasferimento 20 dell'albero condotto 3 per mantenere costante l'interasse tra l'albero motore 2 e l'albero condotto in ogni condizione di utilizzo del gruppo 1.
In particolare, gli elementi distanziali 48 e 49 sono resi solidali mediante mezzi di fissaggio e regolazione, i quali comprendono viti di serraggio 52 alloggiate in asole 53 realizzate sugli elementi distanziali stessi.
Il funzionamento del presente trovato è il seguente.
Una volta azionato in rotazione il tratto di ingresso 28, mediante i mezzi motori, quando questo raggiunge la velocità di rotazione minima tale da attivare il dispositivo di frizione 27 e, dunque, trascinare in rotazione il tratto d'uscita 29, il primo e il secondo elemento di trasmissione motore, rispettivamente 5 e 12, sono portati in rotazione dallo stesso tratto di uscita. Quando il manicotto 2 è innestato con il primo elemento di trasmissione condotto 6 si ha che l'albero condotto 3 presenta velocità di rotazione in accordo con il primo rapporto di trasmissione, quando viceversa il manicotto 22 è innestato con il secondo elemento di trasmissione condotto 13 l'albero condotto presenta velocità di rotazione in accordo il secondo rapporto di trasmissione.
Si ha, in particolare, che la velocità di rotazione dell'albero condotto 3 e, dunque, degli organi operativi della macchina frattazzatrice, a parità della velocità di rotazione dell'albero motore 2, purché superiore alla velocità di rotazione minima, quando il manicotto 22 è innestato con il primo elemento di trasmissione condotto 6 è maggiore della velocità di rotazione dello stesso albero condotto quando il manicotto 22 è innestato con il secondo elemento di trasmissione condotto 13.
In particolare, la marcia lenta dell'albero condotto 3 e, dunque, degli organi operativi della macchina frattazzatrice è tale da garantire agli organi operativi stessi una coppia elevata per l'esecuzione delle lavorazioni di frattazzatura vere e proprie.
L'inserimento della marcia veloce dell'albero condotto 3, al contrario, è tale da agevolare agli organi operativi le operazioni di lisciatura/lucidatura del prodotto precedentemente oggetto delle lavorazioni di frattazzatura.
Per passare dalla marcia veloce alla marcia lenta e viceversa è sufficiente portare l'albero motore 2, in particolare, il tratto di ingresso 28 ad una velocità di rotazione inferiore alla velocità di rotazione minima in modo da disinnestare il dispositivo di frizione 27 e, dunque, svincolare in rotazione il tratto di uscita 29 dal tratto d'ingresso 28, il quale potrà continuare a ruotare “folle” senza che si renda necessario lo spegnimento dei mezzi motori. Una volta svincolato il tratto di uscita 29 dal tratto di ingresso 28 e arrestato, dunque, il moto rotatorio del tratto d'uscita 29 e dell'albero condotto 3 ad esso solidale in rotazione, è sufficiente azionare in traslazione il manicotto 22, mediante le leve 45, dalla configurazione di innesto con il secondo elemento di trasmissione condotto 13 alla configurazione di innesto con il primo elemento di trasmissione condotto 6 o viceversa.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti ed in particolare si sottolinea il fatto che il gruppo di trasmissione del moto rotatorio consente di ottimizzare l'utilizzo della macchina stessa in base alle operazioni di lavorazione richiesta, con particolare riguardo alle operazioni sopra descritte di frattazzatura e lucidatura/lisciatura.
Inoltre, il gruppo di trasmissione, secondo il trovato, garantisce che la macchina frattazzatrice eroghi una coppia elevata agli organi operativi in corrispondenza dell'utilizzo per le operazioni di frattazzattura e una coppia ridotta per le operazioni di lucidatura/lisciatura.
Il gruppo secondo la presente invenzione permette, inoltre, di diminuire i consumi di tali macchine frattazzatrici e al contempo diminuire l'impatto ambientale diminuendo l'inquinamento prodotto dai mezzi motori di tali macchine e, al contempo, di presentare una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Gruppo di trasmissione del moto rotatorio agli organi operativi di macchine frattazzatrici che comprende: - almeno un albero motore associabile a mezzi motori; - almeno un albero condotto associabile ad organi operativi di una macchina frattazzatrice; - mezzi di interconnessione interposti tra detto albero motore e detto albero condotto per la trasmissione del moto rotatorio tra essi; caratterizzato dal fatto di comprendere - mezzi variatori della velocità di rotazione di detto albero condotto cooperanti con detti mezzi di interconnessione.
  2. 2) Gruppo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi variatori comprendono almeno un cambio meccanico di velocità associato ad almeno uno tra detto albero condotto e detto albero motore.
  3. 3) Gruppo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di interconnessione comprendono almeno un primo elemento di trasmissione motore e un primo elemento di trasmissione condotto tra loro collegati in rotazione per la realizzazione di un primo rapporto di trasmissione tra detto albero motore e detto albero condotto, detto primo elemento di trasmissione motore essendo calettato su detto albero motore e detto primo elemento di trasmissione condotto essendo associato folle su detto albero condotto e almeno un secondo elemento di trasmissione motore e un secondo elemento di trasmissione condotto tra loro collegati in rotazione per la realizzazione di un secondo rapporto di trasmissione, diverso da detto primo rapporto, tra l'albero condotto e l'albero motore stessi, detto secondo elemento di trasmissione motore essendo calettato su detto albero motore e detto secondo elemento di trasmissione condotto essendo associato folle su detto albero condotto, detti mezzi variatori comprendendo almeno un elemento di innesto solidale in rotazione a detto albero condotto ed attivabile per il trasferimento del moto rotatorio selettivamente di almeno uno tra detto primo e detto secondo elemento di trasmissione condotto all'albero condotto stesso.
  4. 4) Gruppo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di innesto comprende almeno un manicotto associato solidale in rotazione e libero in traslazione a detto albero condotto direttamente interposto tra detto primo e detto secondo elemento di trasmissione condotto, detto manicotto comprendendo almeno due corone di denti frontali tra loro contrapposte assialmente ed associabili selettivamente a rispettive sedi di alloggiamento definite rispettivamente in detto primo e detto secondo elemento di trasmissione condotto per il trascinamento in rotazione di detto albero condotto rispettivamente secondo detto primo o secondo rapporto di trasmissione.
  5. 5) Gruppo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un dispositivo di frizione interposto tra almeno un tratto di ingresso di detto albero motore associabile a detti mezzi motori e un tratto d'uscita di detto albero motore coassiale a detto tratto di ingresso, associato a detto albero condotto mediante detti mezzi di interconnessione, detto dispositivo di frizione essendo atto al disinnesto/innesto reciproco di detto tratto di ingresso e detto tratto d'uscita.
  6. 6) Gruppo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto tratto d'uscita è internamente cavo, detto tratto di ingresso essendo associato internamente a detto tratto di uscita e detto primo e secondo elemento di ingranamento motore essendo calettati esternamente al tratto d'uscita stesso.
  7. 7) Gruppo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di frizione comprende almeno un elemento di frizione centrifugo o ad espansione atto innestare/disinnestare reciprocamente detto tratto di ingresso e detto tratto d'uscita in corrispondenza di una predeterminata velocità di rotazione minima di almeno uno tra il tratto di ingresso o il tratto d'uscita.
  8. 8) Gruppo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di attivazione in traslazione di detto manicotto per il trasferimento di detto manicotto da almeno una prima configurazione di innesto con detto primo elemento di trasmissione condotto e una seconda configurazione di innesto con detto secondo elemento di trasmissione condotto, in corrispondenza del disinnesto reciproco tra detto tratto di ingresso e detto tratto d'uscita.
  9. 9) Gruppo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo elemento di trasmissione motore e detti primo e secondo elemento di trasmissione condotto sono del tipo di corone dentate, detti mezzi di interconnessione comprendendo almeno una coppia di catene per il collegamento reciproco di detta prima e seconda corona motrice e detta prima e seconda corona condotta.
  10. 10) Gruppo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo elemento di trasmissione motore e detti primo e secondo elemento di trasmissione condotto sono del tipo di pulegge, detti mezzi di interconnessione comprendendo almeno una coppia di cinghie per il collegamento reciproco di detta prima e seconda puleggia motrice e detta prima e seconda puleggia condotta.
  11. 11) Gruppo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il rapporto tra almeno uno tra i diametri e/o il numero di denti di detta prima puleggia e/o corona condotta e detta prima puleggia e/o corona motrice è maggiore rispetto al rapporto tra almeno uno tra i diametri e/o il numero di denti di detta seconda puleggia e/o corona condotta e detta seconda puleggia e/o corona motrice.
  12. 12) Macchina frattazzatrice comprendente un gruppo di trasmissione del moto rotatorio agli organi operativi secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 11.
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