ITMI20131938A1 - Trasmissione flessibile universale - Google Patents

Trasmissione flessibile universale

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ITMI20131938A1
ITMI20131938A1 IT001938A ITMI20131938A ITMI20131938A1 IT MI20131938 A1 ITMI20131938 A1 IT MI20131938A1 IT 001938 A IT001938 A IT 001938A IT MI20131938 A ITMI20131938 A IT MI20131938A IT MI20131938 A1 ITMI20131938 A1 IT MI20131938A1
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IT
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spherical elements
transmission according
tubular container
transmission
sheath
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IT001938A
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Walter Barbieri
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Finan Co S A S Di Barbieri Bruno & C
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    • F16H49/00Other gearings
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
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Description

TRASMISSIONE FLESSIBILE UNIVERSALE
La presente invenzione si riferisce ad una trasmissione flessibile universale.
Attualmente per trasferire il moto da un punto all’altro di una macchina o di un dispositivo sono utilizzate varie tipologie di trasmissioni, quali ad ingranaggi, a catena, a cinghie, di tipo misto, ecc. Queste trasmissioni note necessitano di avere un preciso punto di partenza ed un preciso punto di arrivo, collocati ad una certa distanza e secondo un preciso orientamento prestabilito.
Ad esempio in una trasmissione ad ingranaggi, si deve collocare il primo ingranaggio e l’ultimo ingranaggio della trasmissione secondo precisi assi e con la presenza di vari supporti. In caso di parecchi ingranaggi, questi comportano spazio notevole con relativi supporti, assi ed è possibile trasmettere il moto o semplicemente a cascata (ad assi paralleli) o tramite ingranaggi conici tra assi a 90°.
Nelle trasmissioni a catena i vincoli sono determinati dal fatto che la catena deve essere disposta ad anello tra pulegge dentate ad assi paralleli.
Nelle trasmissioni a cinghia, si verifica quasi la stessa limitazione dal momento che una buona trasmissione comporta cinghie avvolte su pulegge con assi paralleli.
Si possono creare trasmissioni miste che peraltro comportano limiti di manutenzione, compatibilità e altre problematiche più o meno complesse.
Ne scaturiscono limiti delle posizioni di supporto intermedio e delle posizioni di inizio e fine trasmissione dell’asse motore e dell’asse condotto.
Inoltre, nelle trasmissioni sopra citate si vengono a creare giochi dovuti sia all’usura degli ingranaggi, delle pulegge, delle catene, ecc. sia allo stiramento di alcuni degli organi della trasmissione, quali le catene, le cinghie, ecc.
Ulteriore problematica collegata alle trasmissioni sopra citate è quella derivante da non perfetto ingranamento e/o impegno tra le parti, con l’insorgere di attriti e sfregamenti nocivi anche per la durata della trasmissione medesima.
Ancora ulteriori problematiche generali collegate alle trasmissioni sopra citate sono l’insorgere di vibrazioni, la necessità di avere schermature e carte adeguati, ecc.
A tale proposito dunque sono stati fatti molti tentativi negli ultimi anni per trovare diverse soluzioni al problema rispetto a quelle note senza giungere ad una conclusione soddisfacente.
Scopo generale della presente invenzione è quello di risolvere gli inconvenienti sopra citati della tecnica nota in una maniera estremamente semplice, economica e particolarmente funzionale.
Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare una trasmissione flessibile universale che possa essere disposta a trasferire il moto tra due punti collocati nello spazio, che sia priva di limiti di collocazione predeterminata.
Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare una trasmissione flessibile universale che risolva ogni problema di ingombro e di collocazione delle parti della trasmissione.
Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare una trasmissione flessibile universale che permetta di trasmettere moto tra due parti che sono mobili l’una rispetto all’altra, anche con grandi spostamenti, in cui le parti potrebbero essere una scocca sospesa mobile rispetto ad un telaio.
Ancora un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare una trasmissione flessibile universale che sia in grado di trasferire moto rotatorio continuo o discontinuo, da un asse rotante motore, orientato in una direzione generica nello spazio, ad un asse rotante condotto, anch’esso posto nello spazio in una generica posizione.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di realizzare una trasmissione flessibile universale che abbia un elevato rendimento meccanico senza necessitare di interventi frequenti a tal fine.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di realizzare una trasmissione flessibile universale che sia capace di assorbire variazioni di lunghezza e mantenga un corretto contatto nel tempo tra tutti i suoi componenti.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una trasmissione flessibile universale che sia capace di trasmettere in qualunque posizione dello spazio un moto rotatorio o lineare.
In vista degli scopi suddetti, secondo la presente invenzione, si è pensato di realizzare una trasmissione flessibile universale avente le caratteristiche esposte nelle rivendicazioni allegate.
Le caratteristiche strutturali e funzionali della presente invenzione ed i suoi vantaggi nei confronti della tecnica conosciuta risulteranno ancora più chiari ed evidenti da un esame della descrizione seguente, riferita ai disegni allegati, che tra l’altro mostrano alcune schematizzazioni di forme di realizzazione di una trasmissione flessibile universale realizzata secondo l’invenzione stessa. Nei disegni:
- la figura 1 mostra una vista prospettica schematica, parzialmente esplosa, di una trasmissione flessibile universale secondo la presente invenzione che trasferisce un moto rotatorio, da un asse rotante motore orientato in una direzione generica nello spazio, ad un secondo asse rotante condotto, anch’esso posto nello spazio in una generica posizione;
- le figure 2 e 3 mostrano viste prospettiche ingrandite di particolari della trasmissione di figura 1, anch’essi parzialmente esplosi;
- la figura 4 mostra una sezione ingrandita di un tratto di trasmissione secondo la presente invenzione ove è previsto un compensatore;
- la figura 5 mostra una vista prospettica ingrandita esplosa di un tratto di trasmissione dell’invenzione in corrispondenza di una puleggia e dei relativi elementi sferici e elementi cilindrici;
- la figura 6 mostra una sezione ingrandita di un tratto di trasmissione secondo la presente invenzione ove è previsto il collegamento tra tratti del contenitore tubolare o guaina e l’elemento scatolare contenente una puleggia;
- la figura 7 mostra una forma alternativa di una trasmissione secondo la presente invenzione per la trasformazione di un moto rotante motore in un moto lineare alternativo.
Con riferimento alle figure, viene illustrata in una serie di sue applicazioni, tramite vari particolari, una trasmissione flessibile universale secondo la presente invenzione.
Nella forma di realizzazione mostrata in figura 1, una trasmissione flessibile universale 11 secondo la presente invenzione è in grado di trasferire un moto rotatorio continuo, da un asse rotante motore 12, orientato in una direzione generica nello spazio, ad un asse rotante condotto 13, anch’esso posto nello spazio in una ulteriore generica posizione. L’asse rotante motore 12 può essere collegato ad un motore (non mostrato) mentre l’asse rotante condotto 13 può essere collegato ad un albero di attuazione di un movimento rotante di una utenza (anch’esso non mostrato).
La trasmissione 11 mostrata comprende essenzialmente spezzoni di contenitore tubolare 14, quale parti di una guaina, disposti ad anello chiuso, entro i quali sono collocati primi elementi sferici 15, di un primo diametro, a cui sono intercalati secondi elementi sferici 16, di un secondo diametro, minore rispetto a quello dei primi elementi sferici 15.
I primi elementi sferici 15, di diametro maggiore rispetto ai secondi elementi sferici 14, hanno un diametro esterno di poco minore del diametro interno del contenitore tubolare o guaina 14, entro il quale sono chiamati a scorrere e a rotolare.
Tra due primi elementi sferici 15 successivi è inoltre disposto un corpo cilindrico 17 distanziatore. Tale corpo cilindrico 17 in dimensione longitudinale è leggermente più corto di qualche decimo o meno rispetto al diametro esterno dei citati secondi elementi sferici 16. In tal modo ciascun corpo cilindrico 17 consente ai secondi elementi sferici 16 di trasferire il carico ai primi elementi sferici 15 e di rotolare folli rispetto a questi.
Si deve inoltre rilevare che i corpi cilindrici 17 portano sulla loro superficie esterna una flangia od ala anulare 38, radialmente sporgente verso l’esterno, che serve a mantenerli centrati rispetto ai primi elementi sferici 15 tra i quali sono disposti. Infatti in porzioni curve del contenitore tubolare o guaina 14 tali corpi cilindrici 17 potrebbero spostarsi da una corretta posizione allineata rispetto ai centri di elementi sferici 15 successivi.
Inoltre la flangia od ala anulare 38 serve nel momento del montaggio, per fare in modo che la geometria di allineamento tra i vari elementi sia sempre la stessa e corretta in fase di riposo o qualora avvenisse un distacco tra gli elementi sferici successivi 15, 16 per qualche motivo.
La presenza dei corpi cilindrici 17 dotati di flangia o ala anulare 38 è garante di questo corretto allineamento e di una corretta successione tra le parti, indipendentemente dal tipo di percorso o dal tipo di posizionamento che assume il contenitore tubolare o guaina 14 nello spazio per collegare un punto motore con un punto condotto, costituiti dai due assi 12 e 13 nell’esempio di figura 1.
Nell’esempio illustrato si prevede inoltre la presenza di due compensatori meccanici 18, 19, uno per ogni ramo di andata e ritorno, evidenziato in figura 4 in una sua forma di realizzazione non limitativa. Tali compensatori meccanici 18, 19 sono costituiti ciascuno da un manicotto esterno 20 collocato a contenere una porzione terminale 21 del contenitore tubolare o guaina 14 ed una porzione terminale 22 di ciascuna metà di un attacco 23, 23’ di un elemento scatolare 24, 25 al tratto di contenitore tubolare o guaina 14. Infatti l’elemento scatolare incavato 24 costituisce una metà, assieme ad un ulteriore elemento scatolare incavato 25 complementare, anch’esso dotato di metà di un attacco 23’, di una custodia collegata a tratti del contenitore tubolare o guaina 14. Questa custodia 24, 25 contiene e determina un alloggiamento per una puleggia rotante e libera di ruotare (in questo caso motrice), realizzata in due metà 26, 27, ove è ricavato un foro 28, che alloggia ad esempio l’asse motore 12 della trasmissione. In modo identico, si prevede anche una seconda custodia comprende due elementi scatolari 24 e 25 complementari accoppiabili a contenere una ulteriore puleggia composta 26, 27, anch’essa rotante e libera di ruotare (in questo caso condotta) ove è disposto un foro 28 che alloggia ad esempio l’asse condotto 13 della trasmissione.
Ogni puleggia composta 26, 27 comprende due corpi discoidali, centralmente forati in 28’ le cui superfici affacciate tra loro sono dotate di una metà di incavature periferiche 115 e 117 atte a ricevere i primi elementi sferici 15 e i corpi cilindrici 17 disposti uno dopo l’altro. Il posizionamento dei citati primi elementi sferici 15 e corpi cilindrici 17, disposti uno dopo l’altro, nelle incavature 115 e 117 complete realizzate dalle due metà della puleggia accostate è tale che la rotazione della puleggia così costituita trascina e fa avanzare i primi elementi sferici 15 e i corpi cilindrici 17 disposti uno dopo l’altro all’interno del contenitore tubolare o guaina 14, oltre che della seconda puleggia 26, 27 condotta e dei compensatori 18, 19.
Più precisamente, il manicotto esterno 20 ad una prima estremità si avvita sulla porzione terminale 22 dell’attacco completo 23, 23’ dell’elemento scatolare 24, 25 a custodia così da essere ad esso collegato e prevede al suo interno un elemento di battuta intermedio incavato 29 che collabora con una molla 30 ed un elemento di contenimento 31, allungabile e per certi versi anch’esso elastico.
La molla 30, ad esempio in acciaio, interagisce da un lato con una battuta 32 ricavata presso una seconda estremità del manicotto 20 e dall’altro lato con una estensione anulare 33 radiale verso l’esterno dell’elemento intermedio di battuta 32.
L’elemento di contenimento 31 interagisce contenuto ed allungabile anche elasticamente, con un alloggiamento interno anulare coassiale 34 ricavato entro l’elemento di battuta intermedio incavato 29 ed una incavatura anulare coassiale 35 ricavata nell’estremità della porzione terminale 22 dell’attacco 23, 23’ dell’elemento scatolare 24, 25 completo sopra citato. Questo elemento di contenimento 31 è in realtà una camicia di tipo spiroidale a sezione quadrata a diametro interno pari a quello della guaina o elemento tubolare 14 che grazie al suo allungamento e/o accorciamento tiene guidati gli elementi sferici nonché il corpo cilindrico 17 distanziatore.
In questo modo tali compensatori 18, 19, che possono essere identici o meglio molto simili, svolgono la loro azione in modo da assorbire variazioni di lunghezza tra gli elementi tubolari o guaine e tutti i primi e secondi elementi sferici 15, 16 della trasmissione.
Inoltre i compensatori 18, 19 servono a garantire contatto continuo tra tutti gli elementi sferici 15, 16 in modo che non insorga mai una ripresa dei giochi durante l’inversione di moto. Infatti è importante garantire sempre il perfetto ingranamento del flusso di elementi sferici nelle pulegge motrici e condotta 26, 27 della trasmissione, già indicate in precedenza.
In realtà è certamente necessario almeno un compensatore tra il 18 e il 19, che potrebbe essere di per sé sufficiente a svolgere la sua funzione per la intera trasmissione dell’invenzione. Si segnala inoltre che alternativamente il compensatore o i compensatori possono anche non essere meccanici come quelli mostrati e descritti, ma possono essere anche unità fluidodinamiche con le stesse funzioni sopra segnalate. Come mostrato in figura 1 e 6, ove non sono previsti compensatori, è realizzato un collegamento tra l’elemento scatolare 24, 25 e il contenitore tubolare o guaina 14 tramite un manicotto esterno 120 collocato a contenere una porzione terminale 21 del contenitore tubolare o guaina 14 ed la porzione di estremità di ciascuna metà dell’attacco 23, 23’ dell’elemento scatolare 24, 25. Sia la porzione terminale 21 del contenitore tubolare o guaina 14 che la porzione di estremità di ciascuna metà dell’attacco 23, 23’ dell’elemento scatolare 24, 25 sono contenute in appositi alloggiamenti 37 e 39 del manicotto 120.
Si deve inoltre segnalare come secondo la presente invenzione all’interno dei tratti di contenitore tubolare o guaina 14 nonché della custodia realizzata dai due elementi scatolari incavati 24, 25 e dei due compensatori 18, 19 sia disposto un lubrificante quale olio da trasmissione o altro lubrificante simile, ad esempio per cambio. Questo lubrificante all’incrementarsi della velocità del flusso di sfere interviene realizzando uno strato limite di lubrificazione, inferiore al centesimo, tra le parti in movimento.
Si ha quindi un lubrificante intrappolato nella cavità composita così individuata a contatto con gli elementi sferici e i corpi cilindrici 17 dotati di flangia o ala anulare 38 in movimento a realizzare quasi un elemento composito di trasmissione a catena costituito da parti successive accostate non vincolate.
Quando tale strato di lubrificante limite interviene tra le parti in movimento, gli elementi sferici 15, 16 non rotolano più, o mantengono solo ridotte e parziali rotazioni, scorrendo invece sul velo di lubrificante così realizzato. Quando la pressione idrodinamica del lubrificante si riduce al ridursi delle velocità, lo strato limite dinamico di lubrificante, si rompe e si riacquista il movimento prevalente di rotolamento.
Si è visto come tale trasmissione sia stata descritta per trasmettere un moto rotatorio da un primo asse ad un secondo asse.
Tale trasmissione peraltro risulta valida ed utilizzabile, come schematizzato in figura 7, quale trasmissione da un asse rotante motore 12 ad un punto traslante condotto, sotto forma di un perno 113 scorrevole.
Il perno 113, che è mobile linearmente in direzione qualsivoglia, non parallela o perpendicolare all’asse motore 12, ma comunque ad esempio avanti e indietro. Nella figura 7, puramente esemplificativa ma non limitativa, il perno 113 fuoriesce a tenuta dal contenitore tubolare o guaina 14 o meglio da un suo intaglio longitudinale 40, con possibilità di traslare secondo la freccia 41 avanti ed indietro nell’intaglio 40 e trascinare qualche elemento esterno da comandare per un tratto di spostamento L.
In questo caso l’asse rotante condotto 13 visto per il primo esempio di figura 1 è sostituito da un punto 113 mobile linearmente o comunque secondo una direzione qualsivoglia in un tratto del contenitore tubolare o guaina 114.
Si rileva così come il trasferimento di moto avviene secondo l’invenzione in assenza di free play (nel caso sia richiesta una repentina inversione di moto) e con rendimenti meccanici elevati (ben superiori a quelli delle trasmissioni ad ingranaggi).
Il tutto con una minima dispersione elastica.
L’asse 12 motore e l’asse 13 condotto possono muoversi reciprocamente. Ad esempio l’asse 12 su una scocca di un veicolo e l’asse 13 sul telaio, in cui la scocca è sospesa sul telaio a mezzo di sospensioni.
Il moto rotatorio così trasportato o trasferito può essere continuo o alternato, grazie alla presente invenzione.
Esemplificativamente, il movimento può essere compreso in un range di velocità molto variabili : molto lento (1, 2 giri/minuto) oppure veloce (superiore a 1000 giri /minuto).
Nei regimi molto lenti, la trasmissione dell’invenzione trasferisce moto a mezzo di corpi volventi, quali gli elementi sferici suddetti con funzionamento strettamente meccanico. Con l’aumentare della velocità, interviene il “meccanismo” della lubrificazione sopra citato, vale a dire il lubrificante in essa come sopra esposto, fungendo quasi con comportamenti fluidodinamici.
In entrambe i casi, i rendimenti meccanici del moto rimangono estremamente elevati, indipendentemente o quasi dalla distanza tra gli assi 12 e 13 e dalla complessità di percorso per collegarli.
Inoltre, il moto in ingresso può essere moltiplicato o demoltiplicato in uscita in un rapporto di trasmissione, quindi anche non necessariamente un rapporto 1:1. Infatti ad esempio l’ingranaggio condotto può essere a diametro più piccolo o più grande del diametro dell’ingranaggio motore.
Vantaggiosamente si è visto che la presenza di due compensatori meccanici (uno per ogni ramo della trasmissione), o almeno uno in certi casi semplificati, consente di assorbire variazioni di lunghezza tra i contenitori tubolari o le guaine e la “catena di sfere” e gli altri elementi di collegamento e centraggio, se presenti.
Si sottolinea inoltre come i compensatori 18, 19 sopra citati servono a garantire contatto continuo tra tutte le sfere o elementi sferici o “collana completa” in modo che non insorga mai una ripresa dei giochi durante l’inversione di moto. Inoltre tali compensatori 18, 19 sono piuttosto importanti per garantire sempre il perfetto ingranamento del flusso di sfere o elementi sferici nelle ruote o pulegge motrici e condotta della trasmissione della presente invenzione che sono garanti del movimento della trasmissione.
I compensatori 18, 19, in caso di extracarico, cedono elasticamente vincendo il precarico almeno della molla 30, e passano ad una situazione di arresto interno.
In particolare il compensatore 18 del ramo motore o di andata cede elasticamente fino ad arrestarsi. A questo punto il carico trasferito dalle sfere o elementi sferici può aumentare sotto l’azione di una coppia motrice accidentale applicata alla ruota motrice 26, 27. L’altro compensatore 19 (quello sul ramo condotto o di ritorno) si contrae annullando gli spazi che altrimenti si creerebbero tra le sfere o elementi sferici 15, 16, per effetto del cedimento del primo compensatore 18 (quello sul ramo motore).
La trasmissione secondo l’invenzione non ha necessità di essere schermata come invece avviene per le trasmissioni a cinghia, a catena e a ingranaggi, grazie alla sostanziale presenza di elementi costituenti tutti chiusi quali il contenitore tubolare o guaina che la costituisce, nonché gli elementi scatolari incavati 24, 25 e i due compensatori 18, 19, se presenti entrambi. La trasmissione secondo l’invenzione funziona bene anche se disposta in acqua, perché non ossida mai, una volta che si sono disposte eventuali tenute tra le parti in accoppiamento.
Ulteriormente la trasmissione dell’invenzione risulta molto silenziosa grazie alla sua composizione strutturale ed è sempre lubrificata.
In forme di realizzazioni alternative più o meno semplificate gli elementi sferici 15, 16 possono essere tutti dello stesso diametro e non prevedere alternanza di corpi cilindrici cavi a contenere gli elementi sferici. In una ulteriore forma di realizzazione alternativa possono essere previsti due tipi di elementi sferici a diametro diverso, disposti direttamente a contatto tra loro, senza presenza anche in questo caso di corpi cilindrici cavi.
Inoltre, oltre alla previsioni di corpi cilindrici cavi che contengono le sfere, si può prevedere una ulteriore forma di realizzazione in cui agli elementi sferici siano alternati corpi cilindrici. Gli elementi sferici in questo caso sono liberi di ruotare rispetto ai corpi cilindrici con i quali sono a contatto e rispetto al tratto di contenitore tubolare o guaina 14.
I corpi cilindrici possono essere pieni, e non cavi come per quelli descritti in precedenza, ad esempio realizzati in plastica per smorzare le vibrazioni con polimeri di diversa durezza o materiale sinterizzato con olio per facilitare il rotolamento delle sfere su di essi ed entro il contenitore tubolare o guaina.
La presenza di elementi di forma diversa e/o di materiale diverso, quali polimeri o plastici, consente vantaggiosamente di abbattere eventuali vibrazioni che possono insorgere durante il funzionamento o nei momenti di inversione del moto.
In tutti questi esempi non limitativi si possono riscontrare tutte le caratteristiche salienti facenti parte della presente invenzione.
Secondo l’invenzione si realizzano quindi tutti gli scopi che stanno alla base della presente invenzione. E’ così conseguito ogni scopo menzionato al preambolo della descrizione.
Naturalmente, le forme della struttura per la realizzazione di una trasmissione dell’invenzione possono essere diverse da quelle mostrate a solo titolo di esempio non limitativo nei disegni, come pure diversi possono essere i materiali e le modalità di assemblaggio.
L’ambito di tutela della presente invenzione è pertanto delimitato dalle rivendicazioni allegate.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Trasmissione flessibile universale per la trasmissione di moto da un asse rotante motore ad un punto distante che è mobile in direzione qualsivoglia, non parallela o perpendicolare all’asse motore, in direzione lineare oppure rotante, dove tale trasmissione comprende almeno un contenitore tubolare (14) che si estende tra un asse motore rotante (12) ed un punto condotto rotante o traslante (13, 113), detto almeno un contenitore tubolare (14) contenendo elementi sferici (15, 16) posti a contatto tra loro, essendo inoltre prevista, in corrispondenza di detto asse motore rotante (12), una puleggia (26, 27) contenuta libera di ruotare in un elemento scatolare (24, 25) e dotata di incavature periferiche (115, 117) atte a ricevere detti elementi sferici (15, 16) così da trascinarli e farli avanzare alla sua rotazione sia al suo interno che all’interno di almeno un contenitore tubolare (14), essendo inoltre previsto almeno un compensatore (18, 19) che è garante del continuo contatto tra detti elementi sferici (15, 16) durante il loro movimento lineare o rotante o alternato avanti ed indietro.
  2. 2) Trasmissione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di prevedere una seconda puleggia (26, 27), contenuta libera di ruotare in un secondo elemento scatolare (24, 25), anch’essa dotata di incavature periferiche (115, 117) atte a ricevere detti elementi sferici (15, 16), detto secondo elemento scatolare (24, 25) essendo collegato al primo elemento scatolare (24, 25) da almeno un ulteriore contenitore tubolare (14).
  3. 3) Trasmissione secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detta seconda puleggia (26, 27) è disposta in corrispondenza di detto punto condotto che è costituito da un asse rotante(13).
  4. 4) Trasmissione secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detto punto condotto è costituito da un perno (113) mobile linearmente in direzione qualsivoglia, non parallela o perpendicolare all’asse motore (12), rispetto ad almeno un tratto di contenitore tubolare o guaina (14).
  5. 5) Trasmissione secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto perno (113) fuoriesce da un intaglio longitudinale (40) di detto almeno un tratto di contenitore tubolare o guaina (14), con possibilità di traslare avanti ed indietro nell’intaglio (40).
  6. 6) Trasmissione secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detti elementi sferici comprendono una pluralità di primi elementi sferici (15), di diametro esterno prossimo al diametro interno di detto contenitore (14), alternati a secondi elementi sferici (16) di una pluralità di secondi elementi sferici (16), di diametro esterno minore rispetto a quello dei primi elementi sferici (15).
  7. 7) Trasmissione secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che alternati a detti elementi sferici (15, 16) sono disposti corpi cilindrici (17), ove detti elementi sferici sono liberi di ruotare rispetto a detti corpi cilindrici (15, 16) con i quali sono a contatto e ad un tratto di contenitore tubolare o guaina (14).
  8. 8) Trasmissione secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti secondi elementi sferici (16) è contenuto in un corpo cilindrico cavo (17) che in dimensione longitudinale è leggermente più corto attorno a qualche decimo rispetto al diametro esterno di detti secondi elementi sferici (16).
  9. 9) Trasmissione secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detta prima e seconda puleggia ciascuna sono costituite da due corpi discoidali, centralmente forati (in 28’) le cui superfici affacciate tra loro sono dotate di una metà di dette incavature periferiche (115, 117) atte a ricevere almeno detti elementi sferici (15, 16).
  10. 10) Trasmissione secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detta prima e seconda puleggia ciascuna sono costituite da due corpi discoidali, centralmente forati (in 28’) le cui superfici affacciate tra loro sono dotate di una metà di dette incavature periferiche (115, 117) atte a ricevere almeno detti elementi sferici (15, 16) di diametri differenti.
  11. 11) Trasmissione secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detta prima e seconda puleggia ciascuna sono costituite da due corpi discoidali, centralmente forati (in 28’) le cui superfici affacciate tra loro sono dotate di una metà di dette incavature periferiche (115, 117) atte a ricevere almeno detti elementi sferici (15, 16) di diametri differenti e detti corpi cilindrici (17).
  12. 12) Trasmissione secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di prevedere un secondo compensatore (19) oltre a detto primo compensatore (18), in cui detto primo compensatore (18) è disposto su un ramo di andata di detto contenitore tubolare (14) e detto secondo compensatore (19) è disposto su un ramo di ritorno (14) di detto contenitore tubolare (14).
  13. 13) Trasmissione secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 7, 8 o 11, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti corpi cilindrici (17) porta sulla loro superficie esterna una flangia od ala anulare (38), radialmente sporgente verso l’esterno.
  14. 14) Trasmissione secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che all’interno di tratti di contenitore tubolare (14), di detto elemento scatolare (24, 25) e di detto almeno un compensatore (18, 19) è disposto un lubrificante.
  15. 15) Trasmissione secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detto lubrificante è olio da trasmissione o altro lubrificante simile, e all’incrementarsi della velocità del flusso di scorrimento delle sfere interviene realizzando uno strato limite di lubrificazione, inferiore al centesimo, tra le parti in movimento.
  16. 16) Trasmissione secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto elemento scatolare è costituito da due metà complementari (24, 25) accoppiate tra loro, e che si estende verso l’esterno in almeno un attacco (23), anch’esso in due metà, per un tratto terminale di un contenitore tubolare o guaina (14).
  17. 17) Trasmissione secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto almeno un compensatore (18, 19) è costituito da un manicotto esterno (20) collocato a contenere una porzione terminale (21) di un tratto di contenitore tubolare o guaina (14) ed una porzione terminale (22) di ciascuna metà di un attacco (23, 23’) di un elemento scatolare (24, 25) così da realizzare il collegamento al tratto di contenitore tubolare o guaina (14) con interposto almeno un elemento elastico (30).
  18. 18) Trasmissione secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detto manicotto esterno (20) prevede al suo interno un elemento di battuta intermedio incavato (29) che collabora con detto elemento elastico che è una molla (30) ed un elemento di contenimento (31) allungabile, in cui detta molla (30) interagisce da un lato con una battuta (32) ricavata presso una seconda estremità del manicotto (20) e dall’altro lato con una estensione anulare (33) radiale verso l’esterno dell’elemento intermedio di battuta (32), mentre detto elemento di contenimento (31) allungabile interagisce con un alloggiamento interno anulare coassiale (34) ricavato entro l’elemento di battuta intermedio incavato (29) ed una incavatura anulare coassiale (35) ricavata nell’estremità della porzione terminale dell’elemento scatolare (24, 25).
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