ITMO20080065A1 - "dispositivo per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali" - Google Patents

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Description

“DISPOSITIVO PER LA SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE DI FLUIDI BIOMEDICALI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali.
Con riferimento all’ambito medicale, è nota la necessità di impiegare particolari dispositivi per la somministrazione parenterale di fluidi ai pazienti, in particolare in caso di somministrazione continua od intermittente per periodi prolungati, in caso di difficoltà di accesso vascolare periferico causato da vasi danneggiati o, ancora, nel caso in cui un accesso vascolare periferico, se continuato per lunghi periodi, possa dare origine ad infezioni o ad altre complicanze.
Una particolare tipologia di tali dispositivi per la somministrazione parenterale di fluidi prevede l’impiego di particolari accessi protetti, conosciuti come “port sottocutanei”, costituiti da una capsula in materiale plastico radiotrasparente od in metallo, impiantabile sottocute nella regione anteriore del torace del paziente.
La capsula è dotata di un piccolo catetere di silicone che consente il collegamento diretto al sistema venoso/arterioso centrale del paziente. La capsula è provvista, inoltre, di una parete costituita da una membrana elastica, la quale è atta ad essere perforata dall'esterno, attraverso la cute del paziente e mediante l’ago di opportuni dispositivi per la somministrazione, comunemente noto come “ago di Huber”.
Tali dispositivi per la somministrazione, in particolare, consentono il collegamento a circuito chiuso tra la linea di alimentazione del fluido da somministrare, proveniente dal contenitore del fluido stesso, e l’accesso protetto costituito dal pori sottocutaneo.
I dispositivi noti, in genere, comprendono un tubo flessibile provvisto ad un’estremità di un connettore per il collegamento alla linea di alimentazione del fluido da somministrare e, all’estremità opposta, dell’ago per la perforazione della membrana del port sottocutaneo.
Nell’uso, durante le operazioni di collegamento e di rimozione del dispositivo al paziente, risulta necessario interrompere il flusso del fluido proveniente dalla linea di alimentazione.
Tale operazione è effettuata applicando al tubo le convenzionali pinze di clampaggio, di uso comune in ambito medicale.
Successivamente al collegamento del paziente alla linea di alimentazione del fluido, è applicato un bendaggio protettivo che mantiene il dispositivo a contatto con la cute del paziente e che è indispensabile per evitare eventuali contaminazioni ambientali che potrebbero trasferirsi al sistema arterioso/venoso centrale del paziente.
I dispositivi per la somministrazione noti, tuttavia, non sono privi di inconvenienti.
In particolare, l’impiego delle convenzionali pinze di clampaggio per l’interruzione del flusso del fluido attraverso il dispositivo per la somministrazione, rende le operazioni di apertura/chiusura del tubo scomode per l’operatore addetto.
Infatti, quando è aperta, la pinza di clampaggio è normalmente libera di scorrere lungo il tubo e di ruotare su se stessa, cosa che la rende difficilmente manovrabile dall'operatore con una mano sola.
Inoltre, la particolare conformazione delle pinze di clampaggio può causare traumi alla cute del paziente, in particolare in caso di applicazione di un bendaggio protettivo che mantenga le pinze di clampaggio a contatto con la cute del paziente durante tutta l'operazione di somministrazione del fluido.
Il compito principale del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali che consenta di semplificare l’operazione di somministrazione di un fluido ad un paziente.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali che consenta di ridurre durante la somministrazione del fluido il verificarsi di traumi od il disagio del paziente in genere.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota neH'ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali, comprendente almeno una linea di somministrazione di un fluido biomedicale ad un paziente, provvista di una prima estremità associabile ad almeno una linea di alimentazione di detto fluido e di una seconda estremità associabile a detto paziente per via parenterale, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di chiusura/apertura almeno parziale di detta linea di somministrazione atti ad interrompere/consentire il flusso di detto fluido da detta prima estremità verso detta seconda estremità, detti mezzi di chiusura/apertura essendo associati solidali a detta linea di somministrazione.
Altre caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista prospettica di una particolare forma di attuazione del dispositivo secondo il trovato;
la figura 2 è una vista schematica laterale ed in sezione dei mezzi di apertura/chiusura del dispositivo secondo il trovato nella posizione di apertura della linea di somministrazione;
la figura 3 è una vista schematica laterale ed in sezione dei mezzi di apertura/chiusura del dispositivo secondo il trovato nella posizione di chiusura della linea di somministrazione.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un dispositivo per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali, quali farmaci, nutrimenti od altro.
Nella particolare forma di attuazione illustrata nelle suddette figure si fa riferimento ad un dispositivo 1 impiegabile unitamente ad un accesso parenterale protetto costituito da un port sottocutaneo P, ad esempio in caso di somministrazione continua od intermittente di fluidi per periodi prolungati, in caso di difficoltà di accesso vascolare periferico causato da vasi danneggiati o, ancora, nel caso in cui un accesso vascolare periferico, se continuato per lunghi periodi, possa dare origine ad infezioni o ad altre complicanze.
Non si esclude, tuttavia, l'utilizzo del dispositivo 1 per differenti impieghi in ambito medicale.
Il dispositivo 1 comprende una linea di somministrazione del fluido biomedicale, indicata nelle figure con il riferimento 2, la quale è provvista di una prima estremità 2a associabile ad una linea di alimentazione del fluido da somministrare e di una seconda estremità 2b associabile ad un paziente per via parenterale.
La linea di alimentazione può essere associata, ad esempio, ad una o più sacche o contenitori con il fluido da somministrare.
La linea di somministrazione 2 è costituita da un tubo di somministrazione realizzato in materiale sostanzialmente elastico, tale da risultare flessibile e cedevole ad eventuali torsioni e, al contempo, tale da garantire la resistenza a pressioni rilevanti.
La resistenza del tubo di somministrazione 2 a pressioni rilevanti, in particolare, consente l’impiego del dispositivo 1 anche per l'esecuzione di esami diagnostici come la tomografia assale computerizzata o la risonanza magnetica od, in genere, di esami che richiedono la somministrazione al paziente di agenti di contrasto.
Il dispositivo 1 comprende mezzi di chiusura/apertura almeno parziale del tubo di somministrazione 2, indicati complessivamente nelle figure con il riferimento 3, i quali sono atti ad interrompere o consentire il flusso del fluido da somministrare dalla prima estremità 2a verso la seconda estremità 2b connessa al paziente.
Vantaggiosamente i mezzi di apertura/chiusura 3 sono associati solidali ai tubo di somministrazione 2, in modo da facilitare le manovre di preparazione o rimozione del dispositivo 1 ed in modo da semplificare in genere il controllo del flusso del fluido da somministrare.
I mezzi di chiusura/apertura 3 fissi sul tubo di somministrazione 2, infatti, risultano facilmente raggiungibili e manovrabili con una mano sola dall’operatore, contrariamente a quanto avviene comunemente con l'impiego delle pinze di clampaggio note, che sono libere di ruotare e di scorrere lungo ii tubo associato al paziente.
Particolarmente, i mezzi di apertura/chiusura 3 comprendono un supporto 4 che è fissato lungo un tratto del tubo di somministrazione 2 per saldatura, incollaggio o mediante differente tecnica.
II supporto 4 è costituito da un involucro provvisto di una porzione di alloggiamento di un tratto del tubo di somministrazione 2.
Utilmente, tale porzione di alloggiamento del supporto 4 è costituita da una camicia 5 tubolare atta ad alloggiare a misura il suddetto tratto del tubo di somministrazione 2.
Come illustrato nelle figure 2 e 3, il supporto 4 può essere associato solidale al tratto del tubo di somministrazione 2 mediante punti di saldatura 6 in corrispondenza delle imboccature della camicia 5. Non si esclude, comunque, una differente disposizione dei punti di saldatura 6 o l’impiego di differenti metodologie di fissaggio.
I mezzi di apertura/chiusura 3 comprendono mezzi di posizionamento 7 di un elemento pressore 8 del tubo di somministrazione 2 tra una posizione di apertura, in cui l’elemento pressore 8 è sostanzialmente allontanato dal tubo di somministrazione 2 ed il fluido da somministrare è libero di scorrere dalla prima estremità 2a verso la seconda estremità 2b, ed una posizione di chiusura, in cui l'elemento pressore 8 comprime il tubo di somministrazione 2, attraverso un’opportuna apertura sulla camicia 5, con conseguente interruzione del flusso dei fluido.
In particolare, i mezzi di posizionamento 7 sono costituiti da un elemento discoidale, associato al supporto ruotabile attorno ad un asse ortogonale all’asse longitudinale del tratto del tubo di somministrazione 2 interno alla camicia 5.
L’elemento discoidale 7 è provvisto di una porzione che sporge esternamente al supporto 4 attraverso un’opportuna apertura e che, quindi, è accessibile da un operatore che può operarne la rotazione. Utilmente, tale porzione sporgente può essere provvista di un’opportuna leva di manovra 7a, atta a garantire una migliore presa delle dita dell’operatore.
Internamente al supporto 4, il bordo perimetrale dell’elemento discoidale 7 è disposto in prossimità della superficie del tubo dì somministrazione 2, in corrispondenza dell’apertura sulla camicia 5.
L’elemento pressore 8 è costituito da una sporgenza che si estende dal bordo perimetrale del elemento discoidale 7. La rotazione del elemento discoidale 7, quindi, consente il posizionamento della sporgenza 8 tra la suddetta posizione di apertura, illustrata in figura 2, e la suddetta posizione di chiusura, illustrata in figura 3.
Utilmente, il tratto del tubo di somministrazione 2 interno alla camicia 5 può essere costituito da un tratto indebolito con pareti di spessore inferiore rispetto al resto del tubo di somministrazione stesso, in modo da offrire una minore resistenza alla pressione della sporgenza 8.
La camicia 5, oltre alla funzione di alloggiamento di un tratto del tubo di somministrazione 2, svolge anche una funzione di rinforzo, in modo da garantire un adeguata resistenza de! tratto indebolito anche al passaggio di fluidi a pressione rilevante.
Vantaggiosamente, il supporto 4 è provvisto di una porzione di appoggio 4a sostanzialmente piana, posizionabile a contatto con la cute del paziente. Questo consente di ridurre il verificarsi di traumi od il disagio dei paziente in genere durante la somministrazione del fluido, in particolare in caso di applicazione di un bendaggio protettivo che prema il supporto 4 sulla cute del paziente.
In corrispondenza della prima estremità 2a, il dispositivo 1 è provvisto di primi mezzi di connessione 9 atti a connettere il tubo di somministrazione 2 alla linea di alimentazione del fluido da somministrare.
In particolare, i primi mezzi di connessione 9 sono costituiti da un primo connettore, del tipo di un connettore luer-lock rotante, il quale è associabile ad almeno un complementare connettore sulla linea di alimentazione.
La presenza di un primo connettore 9 di tipo rotante consente di assorbire eventuali torsioni del tubo della linea di alimentazione del fluido che si trasmetterebbero lungo il tubo di somministrazione 2, con evidente disagio per il paziente.
In corrispondenza della seconda estremità 2b, il dispositivo 1 è provvisto di secondi mezzi di connessione 10 atti a connettere il tubo di somministrazione 2 al paziente.
In particolare, i secondi mezzi di connessione 10 comprendono un ago 11 provvisto di affilatura, del tipo di un ago inseribile in port sottocutanei P o simili, ed un secondo connettore 12 di collegamento tra il tubo di somministrazione 2 e l’ago 11.
Utilmente, il secondo connettore 12 è conformato in modo da avere il minimo ingombro possibile, è privo di asperità che possano danneggiare la cute del paziente anche in seguito ad un contatto prolungato ed è tale da garantire una presa ottimale per l’operatore durante l’applicazione dell’ago 11 sul paziente.
In particolare, il secondo connettore 12 è conformato sostanzialmente ad L in modo che, successivamente all’applicazione del dispositivo 1 , l’ago 11 risulti ortogonale alla cute del paziente, mentre il tubo di somministrazione 2 risulti disteso e sostanzialmente parallelo rispetto alla cute del paziente. Utilmente, per ridurre ulteriormente il disagio del pazienze, può essere previsto l’impiego di un disco in materiale anallergico e morbido interponibile tra il secondo connettore 12 e la cute del paziente, successivamente all’inserimento dell'ago 11.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti, e in particolare si sottolinea il fatto che il dispositivo per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali consente di semplificare l’operazione di somministrazione di un fluido ad un paziente.
Il dispositivo descritto, inoltre, consente di ridurre il verificarsi di traumi od il disagio del paziente in genere durante la somministrazione del fluido. Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (26)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per la somministrazione parenterale di fluidi biomedicali, comprendente almeno una linea di somministrazione di un fluido biomedicale ad un paziente, provvista di una prima estremità associabile ad almeno una linea di alimentazione di detto fluido e di una seconda estremità associabile a detto paziente per via parenterale, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di chiusura/apertura almeno parziale di detta linea di somministrazione atti ad interrompere/consentire il flusso di detto fluido da detta prima estremità verso detta seconda estremità, detti mezzi di chiusura/apertura essendo associati solidali a detta linea di somministrazione.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta linea di somministrazione comprende almeno un tubo di somministrazione di detto fluido.
  3. 3) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto tubo di somministrazione è realizzato in materiale sostanzialmente elastico.
  4. 4) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di apertura/chiusura comprendono almeno un supporto fissato lungo almeno un tratto di detto tubo di somministrazione.
  5. 5) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto supporto è fissato a detto tubo di somministrazione per saldatura.
  6. 6) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto supporto è fissato a detto tubo di somministrazione per incollaggio.
  7. 7) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto supporto comprende almeno una porzione di alloggiamento di detto tratto del tubo di somministrazione.
  8. 8) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di apertura/chiusura comprendono almeno un elemento pressore associato a detto supporto e mobile tra una posizione di apertura, in cui è, sostanzialmente allontanato da detto tratto del tubo di somministrazione, ed una posizione di chiusura, in cui comprime detto tratto del tubo di somministrazione per l'interruzione del flusso di detto fluido.
  9. 9) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di posizionamento di detto elemento pressore tra detta posizione di apertura e detta posizione di chiusura.
  10. 10) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di posizionamento comprendono almeno un elemento discoidale, associato a detto supporto ruotabile e con il bordo perimetrale disposto in prossimità di detto tratto del tubo di somministrazione, detto elemento pressore essendo costituito da almeno una sporgenza che si estende dal bordo perimetrale di detto elemento discoidale.
  11. 11) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una porzione di detto elemento discoidale è sostanzialmente sporgente da detto supporto.
  12. 12) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto supporto comprende almeno una camicia di alloggiamento di detto tratto del tubo di somministrazione.
  13. 13) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto tratto del tubo di somministrazione disposto aH’interno di detto supporto è costituito da un tratto indebolito con pareti di spessore inferiore.
  14. 14) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato che detto supporto comprende almeno una porzione di appoggio posizionabile a contatto con la cute di detto paziente.
  15. 15) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione di appoggio è sostanzialmente piana.
  16. 16) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima estremità comprende primi mezzi di connessione atti a connettere detta linea di somministrazione a detta linea di alimentazione del fluido da somministrare.
  17. 17) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di connessione comprendono almeno un primo connettore associabile ad almeno un complementare connettore su detta linea di alimentazione.
  18. 18) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo connettore è del tipo di un connettore luer-lock o simili.
  19. 19) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo connettore è del tipo di un connettore rotante o simili.
  20. 20) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda estremità comprende secondi mezzi di connessione atti a connettere detta linea di somministrazione a detto paziente.
  21. 21 ) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di connessione comprendono almeno un ago per la somministrazione di detto fluido.
  22. 22) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto ago è del tipo di un ago inseribile in port sottocutanei o simili.
  23. 23) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di connessione comprendono almeno un secondo connettore di collegamento tra detta linea di somministrazione e detto ago.
  24. 24) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dai fatto che detto secondo connettore è sostanzialmente ricurvo.
  25. 25) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo connettore è conformato sostanzialmente ad L.
  26. 26) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un disco in materiale anallergico e morbido interponibili tra detto secondo connettore e la cute di detto paziente successivamente all'inserimento di detto ago.
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