ITMO20070159A1 - Pressa a piani multipli - Google Patents

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ITMO20070159A1
ITMO20070159A1 IT000159A ITMO20070159A ITMO20070159A1 IT MO20070159 A1 ITMO20070159 A1 IT MO20070159A1 IT 000159 A IT000159 A IT 000159A IT MO20070159 A ITMO20070159 A IT MO20070159A IT MO20070159 A1 ITMO20070159 A1 IT MO20070159A1
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valve
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bus
sensor
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Stefano Oliva
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    • B30PRESSES
    • B30BPRESSES IN GENERAL
    • B30B7/00Presses characterised by a particular arrangement of the pressing members
    • B30B7/02Presses characterised by a particular arrangement of the pressing members having several platens arranged one above the other
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B30PRESSES
    • B30BPRESSES IN GENERAL
    • B30B15/00Details of, or accessories for, presses; Auxiliary measures in connection with pressing
    • B30B15/16Control arrangements for fluid-driven presses
    • B30B15/24Control arrangements for fluid-driven presses controlling the movement of a plurality of actuating members to maintain parallel movement of the platen or press beam
    • GPHYSICS
    • G05CONTROLLING; REGULATING
    • G05BCONTROL OR REGULATING SYSTEMS IN GENERAL; FUNCTIONAL ELEMENTS OF SUCH SYSTEMS; MONITORING OR TESTING ARRANGEMENTS FOR SUCH SYSTEMS OR ELEMENTS
    • G05B2219/00Program-control systems
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    • GPHYSICS
    • G05CONTROLLING; REGULATING
    • G05BCONTROL OR REGULATING SYSTEMS IN GENERAL; FUNCTIONAL ELEMENTS OF SUCH SYSTEMS; MONITORING OR TESTING ARRANGEMENTS FOR SUCH SYSTEMS OR ELEMENTS
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Description

Pressa a piani multipli
La presente invenzione concerne una macchina operatrice per pressare elementi piani, in particolare una pressa rapida a piani multipli disposta per pressare elementi piani da incollare per ottenere, ad esempio, pannelli tamburati di legno o materiale similare.
Sono note presse rapide provviste di una pluralità di piani di lavoro azionati da mezzi di compressione in modo da pressare nello stesso tempo una pluralità di elementi da incollare, ciascuno dei quali inserito in un rispettivo vano compreso tra un piano di lavoro e quello adiacente. I piani di lavoro sono montati in modo scorrevole su una struttura di sostegno della macchina, alla sommità della quale sono fissati una serie di attuatori lineari idraulici dei mezzi di compressione.
Mezzi di apertura fissati alla struttura di sostegno sono previsti per separare e distanziare selettivamente due piani di lavoro adiacenti, al fine di estrarre dal relativo vano il corrispondente elemento in esso inserito, mantenendo nello stesso tempo pressati i rimanenti elementi .
A tal scopo, le suddette presse comprendono mezzi di movimentazione lineare che consentono di muovere verticalmente lungo la struttura di sostegno l'insieme dei piani di lavoro, al fine di posizionare in corrispondenza dei mezzi di apertura due piani di lavoro da distanziare per estrarre l'elemento desiderato.
Sensori di livello o posizione permettono di rilevare la corretta disposizione dei due piani rispetto ai mezzi di apertura. Questi ultimi comprendono pinze, azionate da rispettivi attuatori idraulici, e disposte per riscontrare bordi periferici dei piani di lavoro da distanziare.
Similmente, i mezzi di movimentazione dei piani di lavoro comprendono una pluralità di attuatori lineari idraulici fissati alla sommità della struttura di sostegno.
Gli attuatori idraulici dei mezzi di compressione, dei mezzi di movimentazione e dei mezzi di apertura sono controllati tramite valvole di distribuzione inserite nel circuito idraulico di alimentazione/scarico.
Uno svantaggio di tali presse consiste nel fatto che il circuito idraulico non permette di controllare in modo preciso e ripetibile il movimento degli attuatori idraulici. Come conseguenza, i mezzi di movimentazione talvolta posizionano in modo erroneo i piani di lavoro rispetto ai mezzi di apertura, precludendo in questo modo l'estrazione dell'elemento. Similmente, i mezzi di movimentazione possono muovere i piani in modo irregolare disponendoli non paralleli ad un piano di riferimento orizzontale, ciò determinando deformazioni e/o rotture di tali piani.
La domanda di brevetto EP 1502728 della stessa richiedente descrive una pressa rapida che risolve i suddetti problemi giacché comprende un circuito idraulico di alimentazione dei mezzi di movimentazione provvisto di una pluralità di elettrovalvole proporzionali ciascuna delle quali atta a controllare, un rispettivo attuatore lineare idraulico di detti mezzi di movimentazione. In particolare, ciascuna elettrovalvola regola il flusso di fluido in pressione in ingresso e/o in uscita dall'attuatore, in modo da variare la velocità di spostamento del relativo pistone. Un sensore lineare, ad esempio un encoder, è associato a ciascun attuatore idraulico per rilevarne la posizione operativa. Un'unità di comando della pressa, tipicamente un computer industriale o PLC (Programmable Logic Controller), comanda in retroazione, ad anello chiuso, la posizione e la velocità degli attuatori lineari, in ogni istante di funzionamento della pressa. Ciò garantisce un corretto posizionamento dei piani di lavoro rispetto ai mezzi di apertura ed un arresto immediato della pressa nel caso in cui le posizioni degli attuatori idraulici dei mezzi di movimentazione differiscano di un valore superiore ad un limite consentito.
Mezzi controllori della comunicazione sono previsti nel PLC per gestire ed elaborare i segnali digitali e/o analogici provenienti dai sensori ed i segnali analogici diretti agli attuatori (elettrovalvole). Detti mezzi controllori comprendono un programma software eseguito dal PLC stesso. Quest'ultimo è fisicamente collegato ai componenti operativi della pressa, ossia valvole proporzionali, sensori lineari, sensori di livello dei piani di lavoro, eco. tramite opportuni cablaggi.
Uno svantaggio di tali sistemi noti consiste nel fatto che i mezzi controllori di comunicazione, ossia il programma o software controllore di comunicazione, sono specificatamente sviluppati e predisposti per il PLC dal quale è eseguito. L'impiego su una stessa macchina di differenti tipi di PLC, commercialmente disponibili ed utilizzabili secondo le specifiche esigenze degli utilizzatori, richiede pertanto lo sviluppo di rispettivi differenti programmi controllori di comunicazione, ciò aumentando in modo considerevole i costi ed i tempi di sviluppo e messa in produzione della pressa.
Altro svantaggio risiede nel fatto che tale pressa presenta un sistema di comunicazione ad architettura centralizzata con collegamenti di tipo punto-punto tra l'unità di comando e ciascuno dei componenti operativi, ad esempio con segnali analogici (standard 0-10 Volt). Ciò comporta la necessità di avere un numero molto elevato di cablaggi, con lavori di stesura e protezione dei cavi molto laboriosi e costosi che richiedono tempo e manodopera specializzata. Ad esempio, nel caso di una pressa rapida provvista di una pluralità di elettrovalvole, sensori lineari e sensori di livello, centinaia di metri di cavo sono necessari per il collegamento dei suddetti componenti con il PLC.
Oltre a ciò, tale un sistema di comunicazione non risulta particolarmente flessibile e l'aggiunta e/o rimozione di componenti operativi richiede una considerevole mole di lavoro e di tempo sia per la stesura e disposizione dei relativi cablaggi sia per le modifiche ed integrazioni da apportare ai mezzi controllori di comunicazione nell'unità di comando.
Uno scopo della presente invenzione è migliorare le presse a piani multipli note, in particolare aumentando la flessibilità e capacità di mezzi di comunicazione dei segnali .
Altro scopo è ottenere una pressa rapida che consenta di semplificare considerevole i collegamenti e la trasmissione dei segnali e/o dati tra unità di comando della pressa e componenti operativi, così da realizzare un'installazione più rapida ed economica.
Ulteriore scopo è fornire una pressa avente mezzi di comunicazione dei segnali e/o dati che siano flessibili e adattabili, ossia configurabile e/o modificabili in modo semplice, rapido ed efficiente per far fronte alle diverse esigenze operative.
Altro scopo ancora è fornire una pressa provvista di mezzi di comunicazione dei dati e/o segnali che consenta una trasmissione completamente digitale, ad elevata velocità e funzionante in modo efficiente anche in ambienti molto disturbati da onde elettromagnetiche.
Secondo l'invenzione è prevista una pressa provvista di una pluralità di piani di lavoro soprapposti che delimitano vani per ricevere rispettivi elementi da pressare, comprendente mezzi attuatori agenti su detti piani di lavoro e comandati da mezzi a valvola, mezzi a sensore per rilevare almeno posizioni operative di detti mezzi attuatori e/o di detti piani di lavoro, un'unità di comando connessa tramite mezzi di comunicazione a detti mezzi a valvola e a detti mezzi a sensore per comandare il funzionamento di detti mezzi attuatori, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comunicazione hanno un'architettura a Bus di campo.
Grazie all'invenzione è possibile dunque realizzare una pressa provvista di mezzi di comunicazione con architettura a Bus di campo e comprendenti una rete di comunicazione Bus, in particolare una rete CAN Bus funzionante con protocollo CANopen, che permette di semplificare in modo notevole i collegamenti tra i componenti operativi della pressa - mezzi a valvola e mezzi a sensore - e, soprattutto, tra questi ultimi e l'unità di comando della pressa. Una rete a Bus di campo necessita, infatti, per la trasmissione dei dati di una linea CAN Bus costituita da un solo doppino intrecciato attraverso il quale passano tutti i segnali e/o dati. Ciò consente di ridurre in modo considerevole il costo dei cablaggi ed il tempo richiesto per la stesura e messa a punto della rete stessa. Inoltre, l'architettura a Bus di campo, ed in particolare CAN Bus, risulta estremamente flessibile perché consente di aggiungere o rimuovere componenti operativi, senza necessità di eseguire sostanziali modifiche a livello hardware o software nella rete CAN Bus.
I mezzi di comunicazione includono mezzi controllori di comunicazione associati all'unità di comando e disposti per gestire e controllare dati e/o segnali di ingresso e/o di uscita tra detta unità di comando ed i componenti operativi. I mezzi controllori di comunicazione comprendono un modulo d'interfaccia CAN Bus, di tipo noto, che può essere accoppiato a diverse tipologie di unità di comando (PLC) senza necessità di eseguire sostanziali modifiche hardware e/o software sul PLC stesso. Il modulo d'interfaccia CAN Bus è inoltre un componente commercialmente disponibile e selezionabile secondo le specifiche esigenze di utilizzo, in ogni caso completamente compatibile con la rete CAN Bus.
Interfacce CAN Bus sono associate ai componenti operativi per consentire a questi ultimi di trasmettere e/o ricevere dati e/o segnali con la rete CAN Bus. Tali interfacce CAN Bus oltre ad essere già predisposte per scambiare dati e segnali con il modulo d'interfaccia CAN Bus dei mezzi di controllo, sono in grado di colloquiare tra loro, così da consentire ai singoli componenti di eseguire autonomamente funzioni di diagnostica, controllo e manutenzione.
L'invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa, in cui:
Figura 1 è una vista frontale schematica della pressa a piani multipli dell'invenzione, evidenziante mezzi di comunicazione per collegare un'unità di comando della pressa a mezzi a valvola e mezzi a sensore;
Figura 2 è uno schema funzionale dei mezzi di comunicazione di Figura 1;
Figura 3 è uno scema funzionale di una variante dei mezzi di comunicazione di Figura 2.
Con riferimento alle figure 1 e 2, è illustrata una pressa 1, di tipo noto, provvista di una pluralità di piani di lavoro 2 sovrapposti che delimitano rispettivi vani 3 atti ad alloggiare corrispondenti elementi 100 da pressare, quali ad esempio tranciati, laminati, compensati, impiallacciature da incollare a strati interni di riempimento e distanziamento per formare pannelli tamburati di legno o materiale similare.
La pressa 1 è provvista di mezzi di compressione 40 agenti su detti piani 2 per pressare gli elementi 100, mezzi di movimentazione 41 per posizionare selettivamente una coppia di piani di lavoro 2 in corrispondenza di mezzi di apertura 42 atti a distanziare detti piani 2 per consentire di accedere al rispettivo vano 3 ed estrarre un elemento 100 incollato e pressato od inserire un elemento da incollare e pressare.
I mezzi di movimentazione 41 comprendono primi mezzi attuatori 10, che includono una pluralità di primi attuatori lineari, tipicamente cilindri idraulici a singolo effetto, ad esempio in numero di quattro, fissati ad una porzione superiore 52a di una struttura portante 52 della pressa 1 ed agenti su un telaio scorrevole 50, che supporta i piani di lavoro 2 e che è mobile verticalmente lungo detta struttura portante 52.
Primi mezzi a sensore 13 sono associati ai primi mezzi attuatori 10. I primi mezzi a sensore 13 comprendono trasduttori lineari di posizione, ad esempio encoder lineari assoluti, ciascuno dei quali è montato su un rispettivo primo attuatore 10 per misurare la posizione e la velocità del rispettivo pistone IOa.
I mezzi di compressione 40 comprendono secondi mezzi attuatori 11 che includono una pluralità di secondi attuatori lineari, tipicamente cilindri idraulici a doppio effetto, fissati a mezzi a traversa superiore 51 del telaio scorrevole 50.
I mezzi di apertura 42 includono terzi mezzi attuatori lineari 12, tipicamente cilindri idraulici a doppio effetto che azionano rispettive pinze 16 atte a riscontrare bordi periferici 2a di due piani di lavoro 2 adiacenti così da separare ed allontanare mutuamente questi ultimi e consentire l'accesso al corrispondente vano 3.
Secondi mezzi a sensore 14 sono previsti per rilevare il corretto posizionamento dei piani di lavoro 2 in corrispondenza dei mezzi di apertura 42. In particolare, detti secondi mezzi a sensore 14 comprendono quattro sensori di livello fissati a quattro lati opposti della struttura portante 52 in modo da rilevare la posizione in altezza del piano di lavoro inferiore destinato ad essere bloccato dalle pinze 16.
I primi attuatori lineari 10 sono controllati da primi mezzi a valvola 20 che pongono in comunicazione le camere di ciascun cilindro 10 selettivamente con una mandata od uno scarico di un circuito idraulico della pressa 1, di tipo noto e non illustrato nelle figure. I primi mezzi a valvola 20 includono una pluralità di elettrovalvole idrauliche proporzionali ciascuna delle quali associata ad un rispettivo primo attuatore 10 e configurata per regolare e controllare il flusso di fluido in pressione diretto a quest'ultimo, in modo da regolare con precisione la posizione e la velocità del relativo pistone IOa.
I secondi mezzi attuatori lineari 11 ed i terzi attuatori lineari 12 sono controllati rispettivamente da secondi mezzi a valvola 21 e da terzi mezzi a valvola 22 che pongono in comunicazione le camere di ciascun cilindro 11, 12 selettivamente con una mandata od uno scarico del circuito idraulico. I secondi mezzi a valvola 21 ed i terzi mezzi a valvola 22 comprendono, ad esempio, una o più rispettive elettrovalvole idrauliche di distribuzione.
La pressa 1 comprende un'unità di comando 7, ad esempio un computer industriale o PLC, che gestisce e controlla il funzionamento della pressa, ossia dei mezzi di compressione 40, mezzi di movimentazione 41 e mezzi di apertura 42.
Mezzi di comunicazione 6 sono previsti per collegare l'unità di comando 7 ai mezzi a valvola 20, 21, 22 ed ai mezzi a sensore 13, 14. In tal modo, l'unità di comando 7 invia segnali in uscita per comandare i mezzi a valvola 20, 21, 22, che azionano i rispettivi attuatori lineari 10, 11, 12, e riceve dai mezzi a sensore 13, 14 segnali in ingresso relativi al funzionamento della pressa.
I mezzi di comunicazione 6 hanno un'architettura a Bus di campo, ossia comprendono una rete di comunicazione 9 a tecnologia digitale Bus.
Tale rete di comunicazione Bus 9 ha protocollo di comunicazione seriale CAN (Controller Area Network) ed in particolare protocollo di rete CANopen.
I mezzi di comunicazione 6 comprendono mezzi controllori di comunicazione 5 associati a detta unità di comando 7 e disposti per gestire e controllare segnali di ingresso e di uscita tra detta unità di comando 7 e detti mezzi a valvola 20, 21, 22 e/o detti mezzi a sensore 13, 14, attraverso la rete di comunicazione Bus 9.
I mezzi controllori di comunicazione 5 comprendono un modulo d'interfaccia CAN bus, o controllore master BUS, associato all'unità di comando 7.
I mezzi di comunicazione 6 comprendono mezzi d'interfaccia di segnale 30, 31, 32, 33, 34 associati ai mezzi a valvola 20, 21, 22 ed ai mezzi a sensore 13, 14 e disposti per collegare ed interfacciare questi ultimi alla rete di comunicazione Bus 9.
I mezzi di interfaccia 30, 31, 32, 33, 34 comprendono una pluralità di rispettive interfacce digitali di ingresso/uscita, di tipo noto, che permettono ai mezzi a valvola 20, 21, 22 ed ai mezzi a sensore 13, 14 di trasmettere ed inviare segnali e/o dati digitali attraverso la rete di comunicazione Bus 9. Ad esempio, nel caso dei primi mezzi a valvola 20, che comprendono quattro elettrovalvole proporzionali pilotate 20, relative prime interfacce di segnale 30 permettono di convertire i segnali analogici di controllo necessari al funzionamento di dette valvole in segnali digitali trasmessi nella rete di comunicazione BUS 9.
Analogamente, seconde interfacce di segnale 31 e terze interfacce di segnale 32 permettono di ricevere e convertire i segnali digitali ricevuti dai mezzi controllori di comunicazione 5, attraverso la rete di comunicazione BUS 9, in segnali di comando rispettivamente dei secondi mezzi a valvola 21 e dei terzi mezzi a valvola 22.
Quarte interfacce di segnale 33 e quinte interfacce di segnale 34 consentono rispettivamente ai primi sensori 13 ed ai secondi sensori 14 di convertire ed inviare ai mezzi controllori di comunicazione 5 relativi segnali digitali. La rete di comunicazione Bus 9 dei mezzi di comunicazione 6 comprende uno o più nodi CAN Bus 17, 18 cui sono collegati i mezzi d'interfaccia di segnale 30, 31, 32, 33, 34.
Ad un primo nodo CAN Bus 17 sono collegati i primi mezzi d'interfaccia di segnale 30 dei primi mezzi a valvola 20, i quarti mezzi d'interfaccia di segnale 33 dei primi mezzi a sensore 13 ed i quinti mezzi d'interfaccia di segnale 34 dei secondi mezzi a sensore 14.
Ad un secondo nodo CAN Bus 18 sono collegati i secondi mezzi d'interfaccia di segnale 31 dei secondi mezzi a valvola 21 ed i terzi mezzi d'interfaccia di segnale 32 dei terzi mezzi a valvola 22.
L'architettura a nodi CAN Bus consente di gestire in maniera più flessibile ed efficiente la rete e, in caso di guasti od interruzioni di trasmissione del segnale localizzate, permette alla rete stessa di continuare a funzionare correttamente.
La linea CAN Bus 8 che collega tra loro i nodi CAN Bus 17, 18 e i mezzi controllori di comunicazione 5 comprende un canale bidirezionale su doppino intrecciato, eventualmente schermato .
Ciascun nodo CAN Bus comprende un ricetrasmettitore, un controllore Bus ed eventualmente un microcontrollore.
Il primo nodo CAN Bus 17 è un nodo controllore CAN provvisto di un microcontrollore atto a gestire le operazioni che i componenti operativi ad esso connessi devono svolgere. Il primo nodo CAN Bus 17 è in grado di controllare e gestire lo scambio di segnali tra i primi mezzi a valvola 20 ed i mezzi a sensore 13, 14.
Il primo nodo CAN Bus 17 può dunque azionare i primi attuatori lineari 10 e, per mezzo degli encoder lineari 13, controllare in retroazione la posizione e la velocità di ciascuno di detti primi attuatori 10, in modo da mantenere i piani di lavoro 2 sostanzialmente paralleli tra loro e ad un piano di riferimento orizzontale, durante il funzionamento della pressa 1.
Nello stesso tempo, il primo nodo CAN Bus 17, per mezzo dei sensori di livello 14, può controllare i primi attuatori 10 in modo da eseguire un posizionamento corretto e preciso di una coppia di piani di lavoro 2 adiacenti, in corrispondenza dei mezzi di apertura 42.
II primo nodo CAN Bus 17 è pertanto in grado di gestire autonomamente, con un controllo in retroazione, l'azionamento dei mezzi di movimentazione 41, svolgendo di fatto il compito che nelle presse note è eseguito dall'unità di comando 7.
II secondo nodo CAN Bus 18 è un nodo di ingresso/uscita segnali CAN in grado di distribuire segnali di ingresso e/o uscita da detta unità di comando 7 a detti secondi mezzi a valvola 21 e terzi mezzi a valvola 22.
Con riferimento a Figura 3, è illustrata una variante dei mezzi di comunicazione 6 in cui sono previsti mezzi d'interfaccia CAN Bus 130, 133, 134 associati ai primi mezzi a valvola 20 ed ai mezzi a sensore 13, 14, al posto dei mezzi d'interfaccia di segnale 30, 33, 34.
I mezzi d'interfaccia CAN Bus 130, 133, 134 comprendono rispettive interfacce CAN Bus che permettono di gestire e controllare i segnali in ingresso/uscita dei primi mezzi a valvola 20 e dei mezzi a sensore 13, 14 e costituiscono ulteriori nodi CAN Bus della rete di comunicazione Bus 9, collegati tra loro ed al primo nodo CAN Bus 17 secondo lo schema di Figura 3.
I mezzi d'interfaccia CAN Bus 130, 133, 134 formano una sottorete di comunicazione seriale CAN 19 di detta rete di comunicazione seriale CAN 9, la quale sottorete di comunicazione 19 è interamente gestita e controllata dal primo nono CAN Bus 17.
In un'ulteriore versione dei mezzi di comunicazione 6 non illustrata nelle figure, nella rete di comunicazione seriale CAN 9 il primo nodo CAN Bus 17 è sostituito nella sue funzionalità da almeno una delle interfacce CAN BUS 130, 133, 134 provvista di relativo microcontrollore per fungere da nodo controllore CAN Bus.
È opportuno rimarcare che i mezzi di comunicazione 6 di tipo CAN Bus permettono di semplificare in modo notevole i collegamenti tra componenti operativi della pressa - mezzi a valvola e mezzi a sensore - e l'unità di comando 7, giacché solo una linea CAN Bus 8, costituita da un doppino intrecciato, è necessaria per il suddetto collegamento. Oltre a ciò, i nodi CAN Bus 17, 18 sono previsti a bordo macchina per ridurre ulteriormente la lunghezza dei cablaggi. Questo consente di ridurre in modo considerevole il costo ed il tempo richiesti per la stesura e messa a punto della rete di comunicazione.
Inoltre, come noto, l'architettura CAN Bus è estremamente flessibile perché consente di aggiungere o rimuovere componenti operativi, senza necessità di eseguire sostanziali modifiche a livello hardware o software.
I mezzi controllori di comunicazione 5, ossia il modulo d'interfaccia CAN Bus di tipo noto, possono essere accoppiati a diverse tipologie di PLC senza necessità di eseguire sostanziali modifiche hardware e/o software sul PLC stesso. Inoltre, le interfacce CAN BUS che possono essere associate ai componenti operativi oltre ad essere già predisposte per scambiare dati e segnali con i mezzi controllori di comunicazione 5, sono in grado di colloquiare tra loro, così da consentire ai singoli componenti di eseguire autonomamente funzioni di diagnostica e controllo.
Infine, i mezzi di comunicazione 6 con architettura CAN Bus risultano funzionanti in modo efficiente ed affidabile anche in ambienti molto disturbati da onde elettromagnetiche .

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pressa provvista di una pluralità di piani di lavoro (2) soprapposti che delimitano vani (3) per ricevere rispettivi elementi (100) da pressare, comprendente mezzi attuatori (10, 11, 12) agenti su detti piani (2) di lavoro e comandati da mezzi a valvola (20, 21, 22), mezzi a sensore (13, 14) per rilevare almeno posizioni operative di detti mezzi attuatori (10, 11, 12) e/o di detti piani di lavoro (2), un'unità di comando (7) connessa tramite mezzi di comunicazione (6) a detti mezzi a valvola (20, 21, 22) e a detti mezzi a sensore (13, 14) per comandare il funzionamento di detti mezzi attuatori (10, 11, 12), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comunicazione (6) hanno un'architettura a Bus di campo.
  2. 2. Pressa secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di comunicazione (6) a Bus di campo comprendono una rete di comunicazione seriale CAN (9).
  3. 3. Pressa secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di comunicazione (6) hanno protocollo di rete CANopen.
  4. 4. Pressa secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di comunicazione (6) comprendono mezzi controllori di comunicazione (5) associati a detta unità di comando (7) e disposti per gestire e controllare segnali di ingresso e/o di uscita tra detta unità di comando (7) e detti mezzi a valvola (20, 21, 22) e/o detti mezzi a sensore (13, 14).
  5. 5. Pressa secondo la rivendicazione 4, quando dipendente dalla rivendicazione 2 oppure 3, in cui detti mezzi di controllo della comunicazione (5) comprendono un modulo d'interfaccia CAN Bus di campo.
  6. 6. Pressa secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta unità di comando (7) comprende un computer industriale PLC.
  7. 7. Pressa secondo la rivendicazione 5, comprendente mezzi di interfaccia (30, 31, 32, 33, 34; 130, 133, 134) associati a detti mezzi a valvola (20, 21, 22) e a detti mezzi a sensore (13, 14) per collegare questi ultimi a detta rete di comunicazione seriale CAN (9).
  8. 8. Pressa secondo la rivendicazione 7, in cui detti mezzi d'interfaccia comprendono mezzi d'interfaccia di segnale (30, 31, 32, 33, 34) disposti per consentire a detti mezzi a valvola (20, 21, 22) e/o a detti mezzi a sensore (13, 14) di scambiare segnali con detta rete di comunicazione seriale CAN (9).
  9. 9. Pressa secondo la rivendicazione 7 oppure 8, in cui detti mezzi d'interfaccia comprendono mezzi d'interfaccia CAN Bus (130, 133, 134).
  10. 10. Pressa secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di compressione (40) agenti su detti piani di lavoro (2) per pressare elementi (100) tra essi interposti, mezzi di movimentazione (41) per posizionare selettivamente una coppia di piani di lavoro (2) in corrispondenza di mezzi di apertura (42), detti mezzi di apertura (42) essendo disposti per distanziare detti piani di lavoro (2) e consentire di accedere ad un rispettivo vano (3) così da estrarre od inserire un elemento (100).
  11. 11. Pressa secondo la rivendicazione 10, in cui detti mezzi di movimentazione (41) comprendono primi mezzi attuatori (10) comandati da primi mezzi a valvola (20).
  12. 12. Pressa secondo la rivendicazione 10 oppure 11, in cui detti mezzi di compressione (40) comprendono secondi mezzi attuatori (11) comandati da secondi mezzi a valvola (21).
  13. 13. Pressa secondo una delle rivendicazioni da 10 a 12, in cui detti mezzi di apertura (42) comprendono terzi mezzi attuatori (12) comandati da terzi mezzi a valvola (22).
  14. 14. Pressa secondo una delle rivendicazioni da 10 a 13, in cui detti mezzi a sensore comprendono primi mezzi a sensore (13) per rilevare almeno uno spostamento di detti primi mezzi attuatori (10) e secondi mezzi a sensore (14) per rilevare una definita posizione di apertura di una coppia di piani di lavoro (2) da distanziare in corrispondenza di detti mezzi di apertura (42).
  15. 15. Pressa secondo una delle rivendicazioni da 7 a 14, quando la rivendicazione 10 dipende da una delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui detti mezzi di comunicazione (6) comprendono mezzi a nodo CAN (17, 18) interposti tra detti mezzi controllori di comunicazione (5) e detti mezzi di interfaccia (30, 31, 32, 33, 34; 130, 133, 134).
  16. 16. Pressa secondo le rivendicazione 15, quando dipendente dalla rivendicazione 11, in cui detti mezzi a nodo CAN (17, 18) comprendono un primo nodo CAN (17) cui sono connessi rispettivi mezzi d'interfaccia (30, 33, 34; 130, 133, 134) di detti primi mezzi a valvola (20) e di detti mezzi a sensore (13, 14).
  17. 17. Pressa secondo le rivendicazioni 12, 13 e 15, in cui detti mezzi a nodo CAN (17, 18) comprendono un secondo nodo CAN Bus (18) cui sono connessi rispettivi mezzi d'interfaccia (31, 32) di detti secondi mezzi a valvola (21) e terzi mezzi a valvola (22).
  18. 18. Pressa secondo la rivendicazione 16, in cui detto primo nodo CAN Bus (17) comprende un nodo controllore CAN atto a gestire e controllare segnali di ingresso e/o uscita tra detti primi mezzi a valvola (20) e detti mezzi a sensore (13, 14).
  19. 19. Pressa secondo le rivendicazioni 9 e 18 in cui detto primo nodo CAN Bus (17) e detti mezzi d'interfaccia CAN Bus (130, 133, 134) di detti primi mezzi a valvola (20) e di detti mezzi a sensore (13, 14) formano una sottorete di comunicazione seriale CAN (19) di detta rete di comunicazione seriale CAN (9).
  20. 20. Pressa secondo la rivendicazione 18 oppure 19, in cui detto primo nodo CAN Bus (17) è disposto per controllare in retroazione detti primi mezzi attuatori (10), comandando detti primi mezzi a valvola (20) in base a segnali inviati da detti mezzi a sensore (13, 14).
  21. 21. Pressa secondo la rivendicazione 17, in cui detto secondo nodo CAN Bus (18) comprende un nodo CAN di ingresso/uscita segnali atto a scambiare segnali tra detta unità di comando (7) e rispettivi mezzi d'interfaccia (31, 32) dei secondi mezzi a valvola (21) e terzi mezzi a valvola (22).
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