ITMO20070016A1 - Procedimento e attrezzatura per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili - Google Patents

Procedimento e attrezzatura per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili Download PDF

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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“PROCEDIMENTO E ATTREZZATURA PER LA FABBRICAZIONE DI CONFEZIONI PER PRODOTTI COSMETICI, MEDICINALI, FARMACEUTICI O SIMILI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un procedimento per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili, e alla relativa attrezzatura.
Come noto, alcuni prodotti cosmetici, medicinali o farmaceutici sono distribuiti sul mercato all’interno di particolari confezioni a forma di tubetti allungati, convenzionalmente denominate “bacchette” per via della loro sagomatura sottile e allungata.
Queste bacchette consistono in un elemento tubolare in plastica che si estende longitudinalmente e che presenta una prima estremità aperta richiudibile con un tappo, ed una seconda estremità aperta destinata ad essere saldata una volta che il prodotto cosmetico, medicinale o farmaceutico è stato introdotto all’Interno.
In corrispondenza della prima estremità aperta la bacchetta presenta solitamente un collo filettato, a cui è awitabile il tappo e che è associato ad un corpo erogatore per l’applicazione controllata del prodotto all'utente/paziente.
Il corpo erogatore, ad esempio, consiste in un becco sagomato, a volte flessibile per adattarsi alla superficie di applicazione, che è provvisto di un orifizio attraverso il quale viene fatto uscire il prodotto.
Il corpo erogatore, inoltre, è ricavato in corpo unico col collo filettato o, in alternativa, consiste in un elemento separato inseribile ad incastro nel collo stesso.
Il procedimento di fabbricazione di siffatte confezioni consta di differenti operazioni.
L’elemento tubolare, ad esempio, è ottenuto per estrusione della materia plastica attraverso una filiera sagomata, mentre il collo filettato è ricavato per stampaggio ad iniezione e, in seguito, è riportato sulla prima estremità aperta dell’elemento tubolare tramite saldatura a caldo.
Al tubetto così ottenuto viene dunque applicato il corpo erogatore, qualora questo non sia già incorporato nel collo filettato.
Infine, dopo l’avvitamento del tappo sul collo filettato, l’elemento tubolare viene riempito con il prodotto cosmetico, medicinale o farmaceutico e ne viene saldata la seconda estremità aperta.
Questo procedimento di fabbricazione presenta alcuni inconvenienti connessi in particolare all’operazione di estrusione dell’elemento tubolare, che sovente risulta di scarsa praticità e di difficile attuazione e che non sempre permette l’ottenimento di confezioni di sufficiente qualità superficiale.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che la realizzazione dell’elemento tubolare per estrusione e del collo filettato per stampaggio ad iniezione comporta sconvenientemente la successiva saldatura dei due componenti, incrementando la complessità del procedimento ed aumentando i tempi complessivi di produzione.
Il compito principale del presente trovato è quello dì escogitare un procedimento ed un’attrezzatura per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili, che consentano di produrre in modo pratico, agevole e funzionale delle confezioni di elevata qualità.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un procedimento ed un’attrezzatura che consentano di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono tutti raggiunti dal presente procedimento per procedimento per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili, comprendente almeno il passo di:
- formare un elemento allungato, sostanzialmente tubolare, in materia plastica, per il contenimento di un prodotto cosmetico, medicinale, farmaceutico o simili, detto elemento comprendendo una prima estremità aperta ed una seconda estremità aperta opposta alla prima;
caratterizzato dal fatto che detto formare comprende i passi di:
- fornire almeno uno stampo esterno internamente cavo ed un’anima interna inseribile in detto stampo a definire tra lo stampo e l’anima un’intercapedine di formatura di detto elemento provvista di un primo e di un secondo bordo anulare rispettivamente corrispondenti a detta prima e a detta seconda estremità aperta dell’elemento; - iniettare sotto pressione detta materia plastica allo stato fluido all'interno di detta intercapedine attraverso un condotto di iniezione ricavato in corrispondenza di almeno uno tra detto primo e detto secondo bordo dell'intercapedine;
- far indurire detta materia plastica.
Gli scopi sopra esposti sono tutti raggiunti anche dalla presente attrezzatura per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili, caratterizzata dal fatto che comprende almeno uno stampo esterno internamente cavo ed almeno un’anima interna inseribile in detto stampo a definire tra lo stampo e l’anima un’intercapedine di formatura di almeno un elemento allungato, sostanzialmente tubolare, per il contenimento di un prodotto cosmetico, medicinale, farmaceutico o simili, che è provvisto di una prima estremità aperta e di una seconda estremità aperta opposta alla prima, detta intercapedine essendo provvista di un primo e di un secondo bordo anulare rispettivamente corrispondenti a detta prima e a detta seconda estremità aperta dell’elemento, ed almeno uno tra detto stampo e detta anima comprendendo almeno un condotto di iniezione sotto pressione di materia plastica allo stato fluido all’interno di detta intercapedine, che è ricavato in corrispondenza di almeno uno tra detto primo e detto secondo bordo dell’intercapedine.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un procedimento e di un'attrezzatura per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in assonometria, schematica e parziale, di una possibile forma di attuazione dell’attrezzatura secondo il trovato;
la figura 2 è una vista in pianta, su scala ingrandita, di un particolare di figura 1 ;
la figura 3 è una vista in sezione, su scala ingrandita, dell’attrezzatura di figura 1 in fase di iniezione;
la figura 4 è una vista in assonometria dell’elemento formato tramite l’attrezzatura di figura 1 ;
la figura 5 è una vista in assonometria dell’elemento di figura 4 in una successiva fase di lavorazione;
la figura 6 è una vista in assonometria, schematica e parziale, di un’alternativa forma di attuazione dell’attrezzatura secondo il trovato; la figura 7 è una vista in sezione, su scala ingrandita, dell’attrezzatura di figura 6 in fase di iniezione;
la figura 8 è una vista in assonometria dell’elemento formato tramite l'attrezzatura di figura 6;
la figura 9 è una vista in assonometria dell’elemento di figura 8 in una successiva fase di lavorazione.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un’attrezzatura per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili.
L'attrezzatura 1 comprende almeno uno stampo esterno 2 internamente cavo, al cui interno è inseribile almeno un’anima interna 3.
Una volta inserita l’anima interna 3 nello stampo esterno 2, tra lo stampo e l’anima stessi si viene a definire un’intercapedine 4 di formatura di un elemento 5.
La forma interna dello stampo esterno 2, in pratica, è adibita alla formatura della superficie esterna dell’elemento 5, mentre la superficie esterna dell’anima interna 3 permette di plasmarne la superficie interna. L’elemento 5 è del tipo di una bacchetta o simili per il futuro contenimento di un prodotto cosmetico, medicinale e/o farmaceutico, presenta forma tubolare allungata ed è provvisto di una prima estremità aperta 6 e di una seconda estremità aperta 7 opposta alla prima.
L’intercapedine 4 presenta un primo bordo 8 ed un secondo bordo 9, di forma anulare, che corrispondono rispettivamente alla prima estremità aperta 6 e alla seconda estremità aperta 7 dell’elemento 5.
In una prima forma di attuazione dell’attrezzatura 1 illustrata nelle figure da 1 a 3, lo stampo esterno 2 comprende un primo semiguscio 10 ed un secondo semiguscio 11, accostabili e separabili uno rispetto all’altro e provvisti di incavi longitudinali 12 reciprocamente accoppiabili per la formatura di corrispondenti metà longitudinali della superficie laterale dell'elemento 5.
I semigusci 10 e 11, una volta accoppiati tra loro, definiscono un’apertura longitudinale 13, di forma sostanzialmente tronco-conica, che è adiacente al secondo bordo 9 dell'intercapedine 4 e che permette l'introduzione longitudinale dell’anima interna 3.
In aggiunta al primo e al secondo semiguscio 10 e 11 , lo stampo esterno 2 presenta un primo semiguscio ausiliario 14 ed un secondo semiguscio ausiliario 15, accostabili e separabili uno rispetto all’altro e atti a formare un collo filettato 16 sull’elemento 5 in corrispondenza della prima estremità aperta 6.
In dettaglio, il primo semiguscio ausiliario 14 ed il secondo semiguscio ausiliario 15 sono rispettivamente associati in modo solidale al primo semiguscio 10 e al secondo semiguscio 11.
Non si escludono, tuttavia, differenti forme di realizzazione dello stampo esterno 2 in cui, ad esempio, il primo semiguscio 10 ed il primo semiguscio ausiliario 14 siano realizzati in corpo unico per lavorazione ad asportazione di materiale da un singolo pezzo di partenza, o in cui, analogamente, siano il secondo semiguscio 11 ed il secondo semiguscio ausiliario 15 ad essere realizzati in corpo unico.
I semigusci ausiliari 14 e 15, una volta chiuso lo stampo esterno 2, definiscono un’apertura longitudinale ausiliaria 17, di forma sostanzialmente tronco-conica, che è adiacente al primo bordo 8 dell’intercapedine 4.
L’apertura longitudinale ausiliaria 17 permette l’introduzione longitudinale di un’anima interna ausiliaria 18 destinata alla formatura della superficie interna del collo filettato 16.
In configurazione di montaggio, in pratica, l’estremità libera dell'anima interna ausiliaria 18 inserita nello stampo esterno 2 attraverso l’apertura longitudinale ausiliaria 17 è posta a battuta contro l’estremità libera dell’anima interna 3 introdotta attraverso l’apertura longitudinale 13 (figura 3).
Sono possibili, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui, ad esempio, l’anima interna ausiliaria 18 non sia prevista, il fondo dei semigusci ausiliari 14 e 15 sia sostanzialmente chiuso e l’anima interna 3 sia sagomata in modo da permettere anche la formatura della superfìcie interna del collo filettato 16.
Utilmente, nel primo e nel secondo semiguscio 10 e 11 è ricavato un condotto di iniezione 19 attraverso cui è possibile introdurre sotto pressione materia plastica allo stato fluido all'interno dell'intercapedine 4. Tale condotto di iniezione è ricavato in corrispondenza del secondo bordo 9 dell’intercapedine 4 e presenta una porzione allargata 20 per l’accumulo della materia plastica allo stato fluido.
La porzione allargata 20 presenta forma anulare ed è disposta adiacente e coassiale al secondo bordo 9 dell’intercapedine 4.
Il condotto di iniezione 19, inoltre, comprende un punto di adduzione 21 della materia plastica allo stato fluido, una pluralità di punti di inserimento 22 della materia plastica allo stato fluido nella porzione allargata 20, ed una pluralità di tratti 23 di collegamento fluidico del punto di adduzione 21 con i punti di inserimento 22.
Il punto di adduzione 21 consiste in un canale a forma di cono rovesciato con asse trasversale agli incavi longitudinali 12, che è ricavato sul secondo semiguscio 11 e permette di incanalare la materia plastica in ingresso fino ai tratti 23 di collegamento.
I tratti 23 consistono in corrispondenti scanalature sostanzialmente circolari, ricavate sulla superficie conica dell’apertura longitudinale 13 coassialmente all’intercapedine 4.
I punti di inserimento 22, invece, sono definiti da solchi assottigliati, sostanzialmente paralleli alla direzione longitudinale dell'intercapedine 4 e distribuiti con passo sostanzialmente costante attorno alla porzione allargata 20.
La materia plastica allo stato fluido iniettata sotto pressione nel canale 21, dunque, si distribuisce lungo le scanalature 23 ed i solchi 22 e si raccoglie nella porzione allargata 20.
La distribuzione a passo costante dei punti di inserimento 22 e le differenze di spessore tra i punti di inserimento 22, la porzione allargata 20 e l'intercapedine 4, in pratica, fan sì che la materia plastica si accumuli e si distribuisca in maniera uniforme nella porzione allargata 20 prima di passare nell’intercapedine 4.
La pressione della materia plastica all’interno dell’intercapedine 4, dunque, si mantiene sostanzialmente costante e l’avanzamento del fluido iniettato avviene in modo equilibrato, omogeneo e progressivo su tutta la sezione trasversale dell’intercapedine stessa, evitando la formazione di sconvenienti picchi di pressione nel fluido, l'accumulo localizzato del materiale e le difettosità connesse a tali fenomeni.
Con riferimento alla possibile forma di attuazione dell’attrezzatura 1 illustrata nelle figure da 1 a 3, il procedimento per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili, prevede una fase di formazione dell’elemento 5 che, a sua volta, consiste nella successione dei seguenti passi:
- fornire lo stampo esterno 2, l’anima interna 3 e l’anima interna ausiliaria 18;
- iniettare sotto pressione la materia plastica allo stato fluido all’interno dell'intercapedine 4 attraverso il condotto di iniezione 19; - far indurire la materia plastica nell'intercapedine 4 e nel condotto di iniezione 19.
Successivamente alla fase di formatura, è prevista una fase di estrazione dell’elemento 5 dall’intercapedine 4, che avviene tramite l’apertura dello stampo esterno 2 e la rimozione dell’anima interna 3 e dell’anima interna ausiliaria 18.
L’elemento 5 così ottenuto (figura 4) presenta un blocco 24 di materia plastica solidificata nel condotto di iniezione 19 che si estende dalla seconda estremità aperta 7 in direzione longitudinale.
Tale blocco è costituito da un anello circolare ingrossato 25, una pluralità di bretelline 26 parallele all’asse longitudinale dell’elemento 5 ed una pluralità di segmenti circolari 27 che corrispondono alle parti formate rispettivamente all'interno della porzione allargata 20, dei punti di inserimento 22 e dei tratti 23 del condotto d’iniezione 19.
In seguito, il procedimento secondo il trovato prevede una serie di fasi aggiuntive che consistono nel: rimuovere il blocco 24 dall’elemento 5, ad esempio tramite taglio, tranciatura o analoghi sistemi (figura 5); applicare un corpo erogatore 28 all'interno del collo filettato 16 (figura 5); applicare un tappo di chiusura 29 in corrispondenza della prima estremità aperta (figura 5); introdurre il prodotto cosmetico, medicinale e/o farmaceutico nell’elemento 5 attraverso la seconda estremità aperta 7; sigillare a caldo la seconda estremità aperta 7.
Le fasi di introduzione del prodotto e di sigillatura della seconda estremità aperta 7 non sono illustrate in dettaglio nelle figure.
In un’alternativa forma di attuazione dell’attrezzatura 1 secondo il trovato, illustrata nelle figure 6 e 7, lo stampo esterno 2 è costituito da un guscio monoblocco 30, a forma di parallelepipedo, che presenta una cavità longitudinale 31 destinata alla formatura della superficie laterale esterna dell’elemento 5.
Un’estremità della cavità longitudinale 31 si apre su una faccia laterale 32 del guscio monoblocco 30, così da consentire l'inserimento dell’anima interna 3 nello stampo esterno 2.
Analogamente alla forma di attuazione dell’attrezzatura 1 illustrata nelle figure da 1 a 3, anche questa alternativa forma di realizzazione prevede un condotto di iniezione 19 che presenta una porzione allargata 20, di forma anulare, coassiale e adiacente al secondo bordo 9 dell’intercapedine 4, un punto di adduzione 21, una serie di punti di inserimento 22 assottigliati, ed una pluralità di tratti 23 di collegamento circolari.
Nello stampo delle figure 6 e 7, tuttavia, il condotto di iniezione 19 è ricavato sulla faccia laterale 32, attorno al secondo bordo 9 dell'intercapedine 4 e in modo che i tratti 23 di collegamento risultano concentrici tra loro rispetto all’asse centrale della cavità longitudinale 31. Alla faccia laterale 32 è inoltre associabile un tassello 33 che permette di chiudere il condotto di iniezione 19 e che è provvisto di un’apertura di inserimento a misura 34 dell’anima interna 3.
Una volta associato il tassello 33 alla faccia laterale 32, in pratica, la materia plastica allo stato fluido può essere introdotta nel condotto di iniezione 19 solo attraverso il punto di adduzione 21 che affiora da una faccia del guscio monoblocco 30 adiacente alla faccia laterale 32.
Lo stampo esterno 2, inoltre, comprende una parete 35 di chiusura dell'intercapedine 4 in corrispondenza del primo bordo 8; tale parete è resa solidale alla faccia del guscio monoblocco 30 opposta alla faccia laterale 32 e contro di essa in configurazione di montaggio è posta l'estremità libera dell’anima interna 3 (figura 7).
Con riferimento all’alternativa forma di attuazione dell'attrezzatura 1 illustrata nelle figure 6 e 7, il procedimento per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili, prevede una fase di formazione dell’elemento 5 che, a sua volta, consiste nella successione dei seguenti passi:
- fornire lo stampo esterno 2 e l'anima interna 3;
- iniettare sotto pressione la materia plastica allo stato fluido all’interno dell’intercapedine 4 attraverso il condotto di iniezione 19; - far indurire la materia plastica nell’intercapedine 4 e nel condotto di iniezione 19.
Successivamente alla fase di formatura, l’anima interna 3 viene sfilata dal guscio monoblocco 30 assieme al tassello 33 così da estrarre l'elemento 5 dall’intercapedine 4.
A questo punto, applicando una spinta sul tassello 33, l’elemento 5 viene separato dall’anima interna 3.
Analogamente a quanto illustrato in relazione all’attrezzatura 1 delle figure da 1 a 3, anche l’elemento 5 ottenuto dall’attrezzatura 1 delle figure 6 e 7 presenta un blocco 24 di materia plastica solidificata nel condotto di iniezione 19 che si estende in corrispondenza della seconda estremità aperta 7 (figura 8).
Tale blocco è costituito da un anello circolare ingrossato 25, una pluralità di bretelline 26 trasversali aH'elemento 5 ed una pluralità di segmenti circolari 27 che corrispondono alle parti formate rispettivamente all’interno della porzione allargata 20, dei punti di inserimento 22 e dei tratti 23 del condotto d'iniezione 19.
Al termine dell’estrazione dell’elemento 5 dall’intercapedine 4, le successive fasi del procedimento secondo il trovato sono illustrate in figura 9 e consistono nel: rimuovere il blocco 24 dall’elemento 5, ad esempio tramite taglio, tranciatura o analoghi sistemi; applicare un becco filettato 36 alla prima estremità aperta 6 dell’elemento 5, ad esempio tramite saldatura a caldo o tecniche simili; avvitare un tappo di chiusura 29 al becco filettato 36.
In seguito, il procedimento secondo il trovato prevede alcune fasi successive, non illustrate nelle figure, che consistono neH'introdurre il prodotto cosmetico, medicinale e/o farmaceutico nell’elemento 5 attraverso la seconda estremità aperta 7, e nel sigillare a caldo la seconda estremità aperta 7.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
A tale proposito si sottolinea il fatto che il particolare accorgimento di realizzare l’elemento tubolare della confezione tramite stampaggio ad iniezione permette di ottenere confezioni per prodotti cosmetici, medicinali o farmaceutici di elevata qualità superficiale.
Non bisogna dimenticare, dei resto, che il procedimento secondo il trovato consente, in almeno una delle forme di attuazione del trovato illustrate nella presente trattazione, di ricavare l’elemento tubolare in corpo unico con il collo filettato e, dunque, di semplificare considerevolmente le successive operazioni.
Si ribadisce, inoltre, il fatto che la particolare conformazione del condotto di iniezione ricavata nell'attrezzatura secondo il trovato consente di ottenere un riempimento completo ed omogeneo dello stampo esterno per tutta la lunghezza dell'intercapedine.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti neH’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire daN’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (30)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Procedimento per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili, comprendente almeno il passo di: - formare un elemento allungato, sostanzialmente tubolare, in materia plastica, per il contenimento di un prodotto cosmetico, medicinale, farmaceutico o simili, detto elemento comprendendo una prima estremità aperta ed una seconda estremità aperta opposta alla prima; caratterizzato dal fatto che detto formare comprende i passi di: - fornire almeno uno stampo esterno internamente cavo ed un’anima interna inseribile in detto stampo a definire tra lo stampo e l’anima un’intercapedine di formatura di detto elemento provvista di un primo e di un secondo bordo anulare rispettivamente corrispondenti a detta prima e a detta seconda estremità aperta dell’elemento; - iniettare sotto pressione detta materia plastica allo stato fluido all'interno di detta intercapedine attraverso un condotto di iniezione ricavato in corrispondenza di almeno uno tra detto primo e detto secondo bordo dell’intercapedine; - far indurire detta materia plastica.
  2. 2) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende l’estrarre detto elemento da detta intercapedine.
  3. 3) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende l’applicare un becco filettato a detta prima estremità aperta.
  4. 4) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende l’applicare un corpo erogatore a detta prima estremità aperta.
  5. 5) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende l’applicare un tappo di chiusura in corrispondenza di detta prima estremità aperta.
  6. 6) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende il rimuovere da detto elemento la materia plastica solidificata in detto condotto di iniezione.
  7. 7) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende l’introdurre detto prodotto in detto elemento attraverso detta seconda estremità aperta.
  8. 8) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende il sigillare detta seconda estremità aperta.
  9. 9) Attrezzatura per la fabbricazione di confezioni per prodotti cosmetici, medicinali, farmaceutici o simili, caratterizzata dal fatto che comprende almeno uno stampo esterno internamente cavo ed almeno un’anima interna inseribile in detto stampo a definire tra lo stampo e l’anima un’intercapedine di formatura di almeno un elemento allungato, sostanzialmente tubolare, per il contenimento di un prodotto cosmetico, medicinale, farmaceutico o simili, che è provvisto di una prima estremità aperta e di una seconda estremità aperta opposta alla prima, detta intercapedine essendo provvista di un primo e di un secondo bordo anulare rispettivamente corrispondenti a detta prima e a detta seconda estremità aperta dell’elemento, ed almeno uno tra detto stampo e detta anima comprendendo almeno un condotto di iniezione sotto pressione di materia plastica allo stato fluido all’interno di detta intercapedine, che è ricavato in corrispondenza di almeno uno tra detto primo e detto secondo bordo dell’intercapedine.
  10. 10) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto condotto di iniezione è ricavato in corrispondenza di detto secondo bordo dell’intercapedine.
  11. 11 ) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto condotto di iniezione comprende una porzione allargata di accumulo di detta materia plastica allo stato fluido disposta adiacente ad almeno uno tra detto primo e detto secondo bordo dell’intercapedine.
  12. 12) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta porzione allargata è sostanzialmente anulare e coassiale ad almeno uno tra detto primo e detto secondo bordo dell’intercapedine.
  13. 13) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto condotto di iniezione comprende almeno un punto di adduzione di detta materia plastica allo stato fluido, almeno un punto di inserimento di detta materia plastica allo stato fluido in almeno uno tra detta porzione allargata, detto primo bordo e detto secondo bordo dell’intercapedine, ed almeno un tratto di collegamento di detto punto di adduzione con detto punto di inserimento.
  14. 14) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto condotto di iniezione comprende una pluralità di detti tratti di collegamento.
  15. 15) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti tratti di collegamento sono sostanzialmente circolari.
  16. 16) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti tratti di collegamento sono sostanzialmente coassiali.
  17. 17) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti tratti di collegamento sono sostanzialmente concentrici.
  18. 18) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto condotto di iniezione comprende una pluralità di detti punti di inserimento.
  19. 19) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti punti di inserimento sono sostanzialmente assottigliati.
  20. 20) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti punti di inserimento sono distribuiti con passo sostanzialmente costante attorno all’asse longitudinale di detta intercapedine.
  21. 21) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto stampo comprende almeno un primo ed almeno un secondo semiguscio separabili uno dall’altro e provvisti di incavi longitudinali reciprocamente accoppiabili per la formatura di corrispondenti porzioni longitudinali della superficie laterale di detto elemento.
  22. 22) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto stampo comprende almeno un primo ed un secondo semiguscio ausiliario separabili uno dall’altro e atti alla formatura di un collo filettato di detto elemento in corrispondenza di detta prima estremità aperta.
  23. 23) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo semiguscio e detto primo semiguscio ausiliario sono associati solidali tra loro.
  24. 24) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto secondo semiguscio e detto secondo semiguscio ausiliario sono associati solidali tra loro.
  25. 25) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo semiguscio e detto primo semiguscio ausiliario sono realizzati in corpo unico.
  26. 26) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto secondo semiguscio e detto secondo semiguscio ausiliario sono realizzati in corpo unico.
  27. 27) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto stampo comprende un guscio monoblocco di formatura di detta superficie laterale di detto elemento.
  28. 28) Attrezzatura secondo una o più delie rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto stampo comprende almeno una parete di chiusura di detta intercapedine in corrispondenza di detto primo bordo dell’intercapedine.
  29. 29) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto stampo comprende almeno un tassello di chiusura di detto condotto di iniezione.
  30. 30) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto tassello è provvisto di un’apertura di inserimento sostanzialmente a misura di detta anima.
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