ITMO20000024A1 - Snodo per componenti ribaltabili di strutture fisse, particolarmentesedili, braccioli e simili. - Google Patents

Snodo per componenti ribaltabili di strutture fisse, particolarmentesedili, braccioli e simili. Download PDF

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ITMO20000024A1
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Paolo Scagnellato
Angelo Pinaffo
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Paolo Scagnellato
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Description

Descrizione di Breveto per Invenzione Industriale avente per titolo: "SNODO PER COMPONENTI RIBALTABILI DI STRUTTURE FISSE, PARTICOLARMENTE SEDILI, BRACCIOLI E SIMILI".
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggeto uno snodo per componenti ribaltabili di struture fìsse, particolarmente sedili, braccioli e simili, quali, ad esempio, quelli di poltrone e/o sedie presenti in teatri, sale conferenze e cinema.
Sono noti snodi per sedili ribaltabili di poltrone che sono costituiti essenzialmente da due elementi tra loro accoppiati ed oscillanti l'uno rispeto all'altro, di cui uno è fissato alla strutura fìssa della poltrona, ad esempio una gamba o lo schienale, mentre l'altro è fissato al sedile.
L'oscillazione relativa dei due elementi consente di portare il sedile da una posizione sostanzialmente verticale ad una posizione ribaltata sostanzialmente orizzontale.
Questi snodi non sono tuttavia scevri di inconvenienti tra i quali vanno annoverati il fato che non garantiscono il centraggio né consentono di riprendere eventuali variazioni di interasse fra il componente ribaltabile (sedile) e la strutura fissa (poltrona), risultano ingombranti e rumorosi e sono soggetti a strisciamenti e conseguenti usure indesiderate.
Si fa poi notare che negli attuali snodi il ritorno del sedile in posizione allineata verticale è ottenuto tramite sistemi a contrappeso e/o a molla che però non permettono di eseguire facilmente le operazioni di montaggio e smontaggio del sedile in loco.
Compito precipuo del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopralamentati degli snodi di tipo noto escogitando uno snodo per componenti ribaltabili di strutture fisse, particolarmente sedili, braccioli e simili, che consenta di centrare e di riprendere eventuali variazioni di interasse fra il componente ribaltabile e la struttura fissa, che riduca sensibilmente le cause di strisciamento e di usura assicurando un funzionamento duraturo e silenzioso, che sia di ridotto ingombro e che renda agevoli le operazioni di montaggio e smontaggio in loco.
Nell'ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato è quello di assolvere i compiti precedenti con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente snodo per componenti ribaltabili di strutture fìsse, particolarmente sedili, braccioli e simili, del tipo comprendente un elemento maschio fissato al componente ribaltabile e un elemento femmina fissato alla struttura fìssa tra loro articolati ed oscillanti l'uno rispetto all'altro, caratterizzato dal fatto che detto elemento maschio comprende un elemento centrale di centraggio e almeno un elemento periferico di guida che si accoppiano rispettivamente con una complementare sede centrale di oscillazione e una complementare sede periferica di contenimento definite su detto elemento femmina, detto elemento di centraggio definendo l'asse di oscillazione relativa di detti elemento maschio e femmina e detta sede periferica definendo l'angolo di oscillazione fra una configurazione di riposo allineata e una configurazione di lavoro ribaltata di detto elemento maschio e di detto componente ribaltabile.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di uno snodo per componenti ribaltabili di strutture fisse, particolarmente sedili, braccioli e simili, illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista posteriore in esploso di una forma di realizzazione di uno snodo per componenti ribaltabili di strutture fisse, particolarmente sedili, braccioli e simili, secondo il trovato; la figura 2 è una vista anteriore in esploso dello snodo di figura 1; la figura 3 è una vista anteriore in esploso di un'alternativa forma di realizzazione di uno snodo secondo il trovato;
la figura 4 è una vista posteriore in esploso dello snodo di figura la figura 5 è una vista posteriore dello snodo di figura 1 in configurazione di riposo allineata;
la figura 6 è la sezione della vista di figura 5 secondo il piano Vi-vi;
ta figura 7 è la sezione della vista di figura 5 secondo il piano Vil-VII
la figura 8 è una vista posteriore dello snodo di figura 1 in configurazione di lavoro ribaltata;
la figura 9 è la sezione della vista di figura 8 secondo il piano IX-IX;
la figura 10 è la sezione della vista di figura 8 secondo il piano X-X.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 uno snodo per componenti ribaltabili di strutture fisse, particolarmente sedili, braccioli e simili.
Lo snodo 1 comprende un elemento maschio 2 fissato al componente ribaltabile e un elemento femmina 3 fissato alla struttura fissa che sono tra loro articolati così che l'elemento maschio 2 oscilli di un angolo predefinibile rispetto all'elemento femmina 3.
L'elemento maschio 2 è una piastrina avente una faccia provvista di un elemento centrale di centraggio costituito da un perno 4 e di due elementi periferici di guida costituiti da due perni di battuta 5 fra loro simmetrici e diametralmente contrapposti.
L'elemento femmina 3 è costituito da un blocchetto su una faccia del quale sono ricavate una sede centrale di oscillazione definita da un occhio 6 e due sedi periferiche di contenimento definite da due asole 7 che hanno forma sostanzialmente ad arco di circonferenza e che sono tra loro simmetriche e diametralmente contrapposte.
Il perno di centraggio 4 si accoppia a rotazione con l'occhio 6 definendo l'asse di oscillazione relativa dell'elemento maschio 2 rispetto all'elemento femmina 3.
I due perni di battuta 5 si accoppiano rispettivamente con le due asole 7 la cui ampiezza definisce l'angolo di oscillazione fra la configurazione di riposo allineata e la configurazione di lavoro ribaltata dell'elemento maschio 2, ovvero del componente ribaltabile cui è fissato.
Vantaggiosamente l'ampiezza dell'arco di circonferenza corrisponde ad un angolo di oscillazione sostanzialmente di novanta gradi.
L'elemento femmina 3 è provvisto di una scanalatura 8 diametrale che connette le asole 7 e l'occhio 6 creando un canale di comunicazione fra essi; la scanalatura 8 ha un'estremità chiusa e l'estremità contrapposta 9 aperta verso l'esterno per consentire l'inserimento dei perni di battuta 5 e del perno di centraggio 4 nelle rispettive sedi (asole 7 e occhio 6): si realizza così l'accoppiamento articolato tra gli elementi 2 e 3.
La scanalatura 8 connette, utilmente, una coppia di estremità contrapposte delle due asole 7 mentre l'occhio 6 è ricavato in prossimità della zona mediana della scanalatura 8 stessa.
Il perno centrale 4 e l'occhio 6 sono provvisti di rispettivi risalti 10 e 11 di contenimento che, una volta realizzato l'accoppiamento fra l'elemento maschio 2 e l'elemento femmina 3, impediscono la fuoriuscita, per sfilamento lungo l'asse di oscillazione, del perno di centraggio 4 dalla rispettiva sede.
Lo snodo 1 comprende poi un elemento di bloccaggio 12 dell'elemento maschio 2 rispetto all'elemento femmina 3 che si inserisce ad incastro in una sede 13 definita in corrispondenza nell'estremità contrapposta 9 della scanalatura 8 per impedire lo sfilamento dei perni di battuta 5 e del perno di centraggio 4 dalle rispettive sedi (asole 7 e occhio 6).
L'elemento di bloccaggio 12 è lateralmente provvisto di nervature 14 che si accoppiano a scatto con corrispondenti incavi 15 definiti sulle pareti laterali della scanalatura 8 ed è superiormente dotato di una feritoia 16 in cui far leva per l'estrazione dell'elemento di bloccaggio 12 dalla propria sede 13.
L'elemento di bloccaggio 12 è, utilmente, conformato in modo da completare il profilo dell'asola 7 che interseca.
Sull'elemento maschio 2 sono ricavati fori di fissaggio 17 al componente ribaltabile e sull'elemento femmina 3 sono ricavati fori di ancoraggio 18 alla struttura fissa.
In una possibile, ma non esclusiva, forma di applicazione il componente ribaltabile è costituito da un sedile a due lati contrapposti del quale sono fissati due elementi maschio 2, tra loro allineati e di cui il sinistro è speculare rispetto al destro, che si accoppiano con corrispondenti elementi femmina 3 ancorati alla struttura fìssa della poltrona (schienale, braccioli, gambe); il componente ribaltabile e la struttura fissa non essendo raffigurati per semplicità di rappresentazione.
Il sedile viene montato sulla poltrona infilando i perni di battuta 5 e il perno di centraggio 4 lungo le scanalature 8 fino a che non vengono alloggiati nelle rispettive sedi (asole 7 e occhio 6).
Per eseguire il bloccaggio il sedile viene di poco ruotato in avanti attorno all'asse di oscillazione definito dal perno di centraggio 4 in modo da liberare la sede 13 per l'inserimento ad incastro dell'elemento di bloccaggio 12; il sedile può così oscillare fra le configurazioni di riposo e di lavoro ma non può sfilarsi né accidentalmente né intenzionalmente, i perni di battuta 5 infatti interferiscono sempre con le pareti laterali di contenimento delle asole 7.
In particolare nelle figure da 5 a 7 e nelle figure da 8 a 10 sono rappresentate rispettivamente le configurazioni di riposo e di lavoro dello snodo 1 fissato al lato sinistro del sedile.
Nelle suddette figure si sono indicati con 5a e 5b i perni di battuta rispettivamente anteriore e posteriore, con 7a l'asola superiore e con 7b l'asola inferiore.
Nella configurazione di riposo l'elemento maschio 2, e quindi il sedile, è allineato in posizione sostanzialmente verticale rispetto alla struttura fìssa della poltrona, il perno di battuta anteriore 5a è in battuta contro la parete 19, definita sull'elemento di bloccaggio 12 a completamento del profilo dell'asola superiore 7a, mentre il perno di battuta posteriore 5b è a contatto con le pareti laterali di contenimento dell'asola inferiore 7b.
Nella configurazione di lavoro l'elemento maschio 2, e quindi il sedile, dopo aver compiuto un'oscillazione sostanzialmente di 90° attorno al perno di centraggio 4, si trova in posizione ribaltata rispetto alla struttura fissa della poltrona, il perno di battuta anteriore 5a è a battuta con l'occhiello anteriore 20 dell'asola superiore 7a mentre il perno di battuta posteriore 5b è a battuta con l'occhiello posteriore 21 dell'asola inferiore 7b.
Un sistema di contrappesi, non rappresentato essendo di tipo convenzionale, consente il ritorno del sedile dalla configurazione di lavoro ribaltata alla configurazione di riposo allineata.
Per togliere il sedile è sufficiente ruotarlo attorno al perno di centraggio 4 leggermente in avanti rispetto alla configurazione di riposo, estrarre l'elemento di bloccaggio 12 facendo leva nella feritoia 16 e sfilare i perni di battuta 5 e di centraggio 4 facendoli scorrere lungo la scanalatura 8.
Nell'alternativa forma di realizzazione rappresentata nelle figure 3 e 4 lo snodo 1 comprende anche mezzi di ritorno 22 del componente ribaltabile che sono associati all'elemento femmina 3 e che interagiscono con l'elemento maschio 2.
I mezzi di ritorno 22 riportano il componente ribaltabile ( e quindi l'elemento 2) dalla configurazione di lavoro ribaltata alla configurazione di riposo sostituendo il sistema di contrappesi.
I mezzi di ritorno 22 comprendono mezzi elastici costituiti da una molla 23 di torsione che ha un'estremità conformata a gancio 24, che è associata all'elemento femmina 3 e che rimane fissa, e l'estremità contrapposta costituita da un gambo 25 che è associato e reso solidale all'elemento maschio 2.
L'oscillazione che l'elemento maschio 2 compie rispetto all'elemento femmina 3 fìsso, in seguito all'azione ribaltante che lo porta dalla configurazione di riposo a quella di lavoro, pone la molla 23 in tensione: tale tensione garantisce il richiamo dell'elemento maschio 2 e il ritorno del componente ribaltabile nella configurazione di riposo al cessare dell'azione ribaltante stessa.
La molla 23 è alloggiata in un portamolla 26 oscillante che ha una prima estremità 27 provvista di un foro 28 in cui si inserisce il gambo 25 e una seconda estremità 29 contrapposta in cui è ricavato un intaglio 30 che va in contrasto con il gancio 24.
La molla 23 viene precaricata ruotando il gancio 24 fino a che non giunge in contrasto appunto con l'intaglio 30.
La seconda estremità 29 del portamolla 26 viene inserita in una sede cilindrica 31 di oscillazione ricavata in un cappello 32 di centraggio.
Il gancio 24 si infila nella feritoia longitudinale 33 che è definita sulla superfìcie laterale del cappello 32 e le cui pareti laterali impediscono la rotazione del gancio 24 stesso.
Il cappello 32, con inseriti la molla 23 e il portamolla 26, viene associato all'elemento femmina 3 in modo che la prima estremità 27 del portamolla 26 si inserisca nella sede centrale di oscillazione 34, mentre il profilo della tesa 35 si integri con il bordo 36 in rilievo ricavato sulla faccia posteriore dell'elemento 3 stesso.
L'interferenza fra il bordo 36 e il profilo della tesa 35 impedisce la rotazione del cappello 32 rispetto all'elemento femmina 3 così come di conseguenza il gancio 24.
L'elemento centrale di centraggio definito sull'elemento maschio 2 è costituito da un perno di centraggio 4 dotato in testa di una piastrina 37 che si accoppia con . interferenza con una copiente sede 38 ricavata in prossimità della prima estremità 27 del portamolla 26.
Nella forma di realizzazione raffigurata la sede 38 e la piastrina 37 hanno forma sostanzialmente rettangolare le cui rispettive pareti di interferenza 39 e 40 sono, in fase di montaggio dello snodo 1, sostanzialmente parallele alla dimensione longitudinale della scanalatura 8.
Nel passaggio dalla configurazione di riposo a quella di lavoro il perno centrale 4, ruotando attorno ai proprio asse longitudinale, trascina con sé in oscillazione il portamolla 26 e, quindi, il gambo 25 della molla 23 che è ad esso solidale.
La molla 23 viene perciò messa in tensione così che, al cessare dell'azione ribaltante, essa funga da elemento di richiamo dell'elemento maschio 2 e di ritorno del componente ribaltabile alla configurazione di riposo anche in assenza di un sistema di contrappesi.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
Lo snodo secondo il trovato consente di eseguire operazioni di montaggio e smontaggio semplici, agevoli e rapide con la possibilità di scegliere in loco se utilizzare come mezzi di ritorno o contrappesi o molle, di riprendere eventuali variazioni di interasse e che sia di funzionamento duraturo e silenzioso.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Snodo per componenti ribaltabili di strutture fisse, particolarmente sedili, braccioli e simili, del tipo comprendente un elemento maschio fissato al componente ribaltabile e un elemento femmina fissato alla struttura fissa tra loro articolati ed oscillanti l'uno rispetto all'altro, caratterizzato dal fatto che detto elemento maschio comprende un elemento centrale di centraggio e almeno un elemento periferico di guida che si accoppiano rispettivamente con una complementare sede centrale di oscillazione e una complementare sede periferica di contenimento definite su detto elemento femmina, detto elemento di centraggio definendo l'asse di oscillazione relativa di detti elemento maschio e femmina e detta sede periferica definendo l'angolo di oscillazione fra una configurazione di riposo allineata e una configurazione di lavoro ribaltata di detto elemento maschio e di detto componente ribaltabile.
  2. 2) Snodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto elemento centrale di centraggio è costituito da un perno e detta sede centrale di oscillazione è costituita da un occhio.
  3. 3) Snodo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che detto elemento periferico di guida è costituito da un perno di battuta e detta sede periferica di contenimento è costituita da un'asola sostanzialmente ad arco di circonferenza.
  4. 4) Snodo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che detto elemento femmina comprende una scanalatura diametrale di connessione di detta sede periferica e di detta sede centrale, detta scanalatura avendo un'estremità chiusa e l'estremità contrapposta aperta verso l'esterno per l'inserimento di detti elementi di centraggio e di guida nelle rispettive sedi e detta sede centrale di oscillazione essendo definita in prossimità della zona mediana della scanalatura.
  5. 5) Snodo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che comprende un elemento di bloccaggio di detto elemento maschio rispetto a detto elemento femmina che è inseribile ad incastro in detta estremità contrapposta aperta e che è atto ad impedire lo sfilamento di detti elementi di centraggio e di guida dalle rispettive sedi.
  6. 6) Snodo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che detto perno centrale e detto occhio sono rispettivamente provvisti di risalti di contenimento atti ad impedire la fuoriuscita del perno dall'occhio lungo l'asse di oscillazione.
  7. 7) Snodo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fato che dete sedi periferiche di contenimento e detti elementi periferici di guida sono due, disposti tra loro simmetrici e diametralmente contrapposti.
  8. 8) Snodo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che detto arco di circonferenza corrisponde ad un angolo di oscillazione sostanzialmente di novanta gradi di ampiezza.
  9. 9) Snodo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di ritorno di detto componente ribaltabile che sono associati a detto elemento femmina ed interagenti con detto elemento maschio e che sono atti a riportare il componente ribaltabile da detta configurazione di lavoro ribaltata a detta configurazione di riposo allineata.
  10. 10) Snodo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritorno comprendono mezzi elastici aventi un'estremità fissa associata a detto elemento femmina e l'estremità contrapposta associata a detto elemento maschio, in detta configurazione di lavoro ribaltata detti mezzi elastici essendo in tensione rispetto a detta configurazione di riposo allineata.
  11. 11) Snodo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici comprendono una molla di torsione, un portamolla oscillante che ha una prima estremità inseribile in detta sede centrale di oscillazione ed interferente con detto elemento centrale di centraggio e una seconda estremità inseribile in un cappello di centraggio della molla associato a detto elemento femmina, la molla essendo alloggiata all'interno di detto portamolla con un'estremità fissa solidale a detto cappello e l'estremità contrapposta solidale al portamolla.
  12. 12) Snodo secondo la rivendicazione 11 caratterizzato dal fatto che detto elemento centrale di centraggio è un perno di centraggio dotato in testa di una piastrina che si accoppia con interferenza in una copiante sede definita in detta prima estremità dei portamolla, detto perno centrale trascinando in oscillazione il portamolla e, quindi, l'estremità della molla ad esso solidale.
  13. 13) Snodo per componenti ribaltabili di strutture fisse, particolarmente sedili, braccioli e simili, secondo una o più delle precedenti rivendicazioni e secondo quanto descritto ed illustrato agli scopi specificati.
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