ITMN20110014A1 - Calze per la stimolazione di zone del piede. - Google Patents

Calze per la stimolazione di zone del piede. Download PDF

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ITMN20110014A1
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“CALZE PER LA STIMOLAZIONE DI ZONE DEL PIEDE”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce a calze per la stimolazione di zone del piede particolarmente indicate per sollecitare punti ben precisi del piede in modo da attivare una risposta da parte dell’organismo.
Come è noto la riflessologia trova una sua collocazione scientifica agli inizi del 1900 ad opera di un medico americano W. Fitzgerald che ne codificò le prime corrispondenze di carattere anatomico, successivamente dopo molte sperimentazioni in America ed in Europa, si definì una mappa delle zone riflesse. Il massaggio zonale ha origine con l’uomo, in quanto l’uomo primitivo per potersi curare aveva a disposizione solo le sue mani ed il suo istinto che lo spingeva a sfregarsi la parte colpita se provava dolore, l’uomo compie questo gesto senza considerare l’importanza del suo significato, il fatto di sfregare il punto doloroso evidenzia la presenza che nel nostro corpo esiste un circuito di impulsi nervosi.
Attualmente, si considera la riflessologia come una evoluzione della "terapia zonale" . Infatti, la riflessologia, è una terapia naturale che cura secondo lo stesso principio utilizzato dall’agopuntura e dallo shiatsu: ogni organo ha un suo punto corrispondente in altre zone del corpo che, opportunamente sollecitate, agiscono sull’organo stesso spingendolo a reagire con una risposta automatica e involontaria.
E’ noto come il corpo ricerchi naturalmente l’equilibrio attraverso le sue capacità auto curative: la semplice pressione e il massaggio in determinati punti facilitano e accelerano questo processo, in quanto lo stimolano a cercare in se stesso la forza e l’energia da distribuire agli organi e alle strutture più deboli per migliorarne l’ efficienza.
La riflessologia è una terapia curativa, ma la sua funzionalità principale rimane quella preventiva: massaggiando quotidianamente i punti che riflettono il nostro “tallone d’Achille”, punto debole che anche il più sano possiede, e quelli momentaneamente dolorosi si possono attenuare e risolvere i vari disturbi perché si risveglia la vitalità e si mette in moto la forza dell’intero organismo. Come funzioni non è ancora certo, qualcuno parla di canali attraverso i quali scorre l’ energia, per altri si tratta dell’ azione di milioni di terminazioni nervose, per altri ancora le onde generate dal massaggio provocano una reazione chimica sugli organi corrispondenti al punto massaggiato: le opinioni sono varie, non sappiamo esattamente come, ma oramai è assodato che funziona.
In particolare, la riflessologia plantare si basa sul principio che il piede è in stretto rapporto con il resto del nostro corpo. Attraverso una particolare tecnica di massaggio è possibile ritrovare l’ equilibrio perduto nel nostro corpo, e quindi curare disturbi e patologie in atto. I piedi sono ricchi di terminazioni nervose che, stimolate nel modo più opportuno, mandano precisi messaggi al cervello, che poi "risponde" intervenendo là dove è necessario. Nel corso di una seduta, l’ operatore effettua pressioni, utilizzando i pollici con un movimento dal ritmo continuo, sulle zone del piede che formano una mappa dei punti riflessi. Per quanto riguarda i punti, la mappa è così rappresentata: le dita corrispondono alla testa, scendendo più giù troviamo il calcagno, che corrisponde invece al bacino. I due piedi corrispondono esattamente alle nostre due metà del corpo, con gli organi che vi sono inclusi. Quando il punto riflesso del piede viene stimolato, può esserci una reazione di piacere, indifferenza, oppure fastidio. Una volta individuata la disfunzione dell’ organo corrispondente al punto riflesso, che provoca malessere, bisogna ovviamente individuarne le cause. Il massaggio al piede secondo la riflessologia plantare agisce sul miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica, e sul riequilibrio del sistema nervoso ed endocrino. Questa azione combinata permette al corpo di ritrovare il suo equilibrio funzionale. La riflessologia plantare viene per lo più utilizzata per allentare le tensioni e lo stress che il corpo accumula ogni giorno. L’ obiettivo è il ripristino dell’ equilibrio dell’organismo, che molte volte viene "sconvolto" dall’ ambiente circostante e dalle emozioni, spesso negative, che ci colpiscono provocandoci spiacevoli reazioni. E’ oramai assodato come la cura del piede sia importante non solo e non tanto per l’aspetto estetico, ma soprattutto perché ogni segno del piede (verruca, durone, callo) indica una sofferenza nell’area corrispondente del corpo. Dedicando ai piedi le giuste attenzioni quotidiane, possiamo prevenire molti problemi anche gravi. Dal punto di vista funzionale e anatomico il piede è molto complesso. E’ formato da ventisei ossa, quattordici legamenti, tredici articolazioni, ventuno muscoli. Tutto il peso del nostro corpo è sostenuto dai piedi, che oltre a consentirci di mantenere la posizione eretta, ci consentono di ammortizzare lo scarico a terra e muoverci con flessibilità e morbidezza. Il piede risulta diviso in tre zone principali: falangi, metatarsi e tarso. Un’ altra suddivisione importante è quella che ripropone le quattro zone divise in modo trasversale, per inquadrare il corpo sul piede. La prima zona è costituita dalle falangi, ed individua cingolo scapolare, testa e spalle. La seconda zona è quella dei metatarsi, e consente di individuare gli organi del torace, il diaframma e tutto ciò che si trova al di sotto, escludendo l’intestino. La terza zona include le ossa del tarso, coincide con l’arco plantare, e corrisponde agli organi intestinali. La quarta zona include astragalo e calcagno, cioè il tallone. Ad essa corrisponde la zona pelvica ed il bacino.
Inoltre, il piede può essere suddiviso partendo dalle sue facce (o lati). La pianta è la faccia inferiore del piede, che poggia a terra. Il dorso è la sua faccia superiore. Poi per ciascun piede abbiamo una faccia interna o lato “mediale”, ed una faccia esterna o “laterale”.
Per aiutare il corpo a stare meglio basterebbero quindici minuti al giorno da dedicare a noi stessi, alla cura dei nostri piedi, per conquistare un grande benessere psico-fisico. E’ possibile provare a praticare l’ auto massaggio ai nostri piedi, e verificare subito quanto giovamento è possibile trarne. Questo auto trattamento è molto utile per prendere confidenza con i piedi, i loro muscoli e per provare gli effetti delle varie tecniche. La posizione più giusta da assumere è quella seduta con la schiena ben dritta, con la caviglia appoggiata sulla coscia opposta, in modo da poter raggiungere facilmente il piede. Viene consigliato di iniziare il massaggio dal piede sinistro. Si deve afferrare il piede lateralmente ed eseguire un movimento alternato con le mani (una sale e l’altra scende). Poi si prende il collo del piede, e con l’altra mano si afferra il calcagno, eseguendo dei movimenti oscillatori del piede e della caviglia. Dopodiché si afferrano le dita, appoggiando il palmo della mano sulla pianta del piede. Poi si pratica la tecnica di "allungamento dei tendini", eseguendo i movimenti con delicatezza, almeno tre volte per ogni tendine. E’ preferibile praticare questo auto massaggio quando si è tranquilli, preferibilmente alla sera, prima di dormire.
E’ importante anche cercare di collegare ai movimenti, che vanno eseguiti sempre con lentezza e delicatezza, il ritmo del respiro. All’inizio non è facile, ma allenandosi un po’ è possibile raggiungere un buon equilibrio tra massaggio e respiro. L’automassaggio migliora la circolazione sanguigna e il tono muscolare, aumenta la flessibilità dei tendini e induce senso di relax e benessere. Massaggiare i piedi significa riprendere il contatto con le proprie radici, e ricongiungerci con la parte più materiale di noi stessi.
Se si sceglie un massaggio lento e delicato si avrà un maggiore benessere sul piano mentale, mentre se sarà più vigoroso si avrà un effetto più energizzante. Compiere i gesti sopra illustrati può aiutare moltissimo ma non sempre è possibile per problemi di tempo, alla sera il più delle volte si è stanchi e non si ha né la voglia né la concentrazione per compiere correttamente un massaggio ai piedi e spesso manca la costanza.
Un altro problema emerge per il fatto che non tutte le persone sono in grado di piegare bene la gamba per portare la caviglia sulla coscia o non si sentono capaci di compiere efficacemente i gesti necessari per eseguire un corretto massaggio.
In aggiunta a quanto sinora detto il massaggio, per essere veramente benefico, dovrebbe essere fatto da persone competenti che sanno come compiere determinati gesti ma soprattutto sanno dove mettere le mani ed in quali zone del piede per poter ottenere una corretta stimolazione così da ottenere un beneficio per la persona. Inoltre, prima di intraprendere un auto massaggio sarebbe opportuno conoscere quali siano le parti o organi del corpo che sono disturbati, o presentano uno squilibrio energetico. Infatti, la malattia non è altro che uno squilibrio di energia localizzato in determinati punti. Se l’energia circola armoniosamente in tutto il corpo, gli organi ne beneficiano, e si mette in moto un processo di risanamento che porta alla guarigione del soggetto. Per questo è importante - attraverso la riflessologia plantare e le mappe dei punti riflessi - localizzare lo squilibrio energetico. Ma questa indagine è in grado di farla un terapista il quale la effettua attraverso la palpazione sui piedi del paziente esaminando le reazioni del paziente. Se il terapista tocca un punto riflesso che corrisponde ad un determinato organo, e il paziente prova fastidio o dolore, allora significa che P organo in questione è disturbato o ammalato. Ovviamente il dolore avvertito dal paziente non deve derivare dalla pressione esercitata sul punto .
In aggiunta, i ritmi di vita del giorno d’oggi non ci permettono di poter andare sistematicamente o al momento del bisogno da un terapista e non sempre si è in grado di eseguire un auto massaggio correttamente ed efficacemente oltre al fatto che il più delle volte non si è in grado di sapere quale organo sia disturbato per cui un massaggio al piede generico non arriva a portare benefici ed ad innescare un processo di miglioramento.
Da quanto in precedenza scritto si evince come ci siano molti aspetti legati al piede sia fisici, sia psicologici che comportamentali per cui risulta che il piede è una zona molto importante del corpo e va tutelata e protetta oltre che accudita con attenzione.
Scopo della presente invenzione è sostanzialmente quello di risolvere i problemi della tecnica nota superando le sopra descritte difficoltà, mancanze e situazioni mediante calze per la stimolazione di zone del piede in grado di offrire un’azione di stimolazione di determinate zone del piede come prevenzione all’innescarsi di determinati disturbi e/o come aiuto alla cura.
Un secondo scopo della presente invenzione è quello di realizzare calze per la stimolazione di zone del piede in grado di permettere all’utilizzatore di avere un accessorio che contribuisca al raggiungimento di un migliore stato di benessere fisico, psicologico ed energetico.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare calze per la stimolazione di zone del piede in grado di presentare una grande facilità di impiego e di permettere un azione massaggiante della zona desiderata con un’ azione terapeutica che favorisca una condizione di benessere nella persona.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare calze per la stimolazione di zone del piede che permettono di variare, ogni volta lo si desideri, l’ estetica del capo e le combinazioni di colori e forme in base all’abbigliamento, alle esigenze, alle mode o altro permettendo, al contempo, di avere un’azione benefica continuata nel tempo.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare calze per la stimolazione di zone del piede in grado di offrire un massaggio senza recarsi dal terapista, scegliendo il momento preferito e senza i costi di una seduta.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di realizzare calze per la stimolazione di zone del piede di semplice realizzazione e di buona funzionalità.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della presente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da calze per la stimolazione di zone del piede, come di seguito rivendicato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di calze per la stimolazione di zone del piede, secondo la presente invenzione, fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e pertanto non limitativo, nei quali:
la figura 1 mostra, in modo schematico un paio di calze per la stimolazione di zone del piede secondo la presente invenzione;
la figura 2 mostra, un’ altra calza per la stimolazione.
Con riferimento alle figure citate, ed in particolare alla figura 1 , con 1 è stata complessivamente indicata una calza per la stimolazione di zone del piede, secondo la presente invenzione.
La calza 1 in oggetto è sostanzialmente costituita da una calza esterna 2 la quale si presenta e si configura come una calza classica con una punta 20 che sarà illustrata nel dettaglio in seguito, un tallone 21 tradizionale ed una parte 22 che avvolge il piede ed una parte 23 che avvolge la caviglia e la gamba altrettanto di tipo noto e da una calza interna 3 che presenta la punta 20 in comune con la calza esterna 2 ed è dotata sulla parte plantare 30 di una serie di rigonfiamenti 31 ubicati in modo prestabilito e previsti per andare in contatto con determinate zone del piede che corrispondono a precisi organi del corpo come indicato dalla riflessologia. I rigonfiamenti 31 possono essere presenti anche nella parte dorsale e nelle porzioni laterali sia interna che esterna di ciascuna calza.
In particolare, ciascun rigonfiamento 31 ha il compito di massaggiare, per tutto il tempo in cui è indossata la calza, il punto del piede che ne è a contatto stimolando in modo delicato e piacevole tale punto prestabilito che corrisponde ad un ben preciso organo del corpo come indicato dagli insegnamenti della riflessologia così da mandare precisi messaggi al cervello il quale poi risponde intervenendo dove è necessario. Infatti, il massaggio del punto del piede toccato dal rigonfiamento porta ad un miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica e ad un riequilibrio del sistema nervoso ed endocrino permettendo all’organo e, di conseguenza, al corpo di ritrovare il suo equilibrio funzionale. La calza svolge in modo più blando, ma per un tempo molto più prolungato, l’azione di massaggio e stimolazione che svolgerebbe un terapista.
Ad esempio, una calza secondo la presente invenzione che presenta un rigonfiamento 31 posto nella zona che andrà a contatto con la porzione infero laterale in prossimità della testa del quinto metatarso del piede destro contribuirà a stimolare il fegato mentre un rigonfiamento posto nella corrispondente zona ma del piede sinistro aiuterà il cuore. Una calza il cui rigonfiamento è allocato in corrispondenza del primo terzo anteriore del tallone del piede sinistro servirà a massaggiare e stimolare il colon sigmoideo.
Secondo la presente invenzione, in una zona della calza possono essere presenti uno o più rigonfiamenti 3 1 in modo da ottenere un massaggio terapeutico più intenso ed una migliore stimolazione dell’ organo desiderato. Inoltre, nella medesima calza possono essere presenti più zone dotate di rigonfiamenti posti sia sulla porzione plantare che dorsale o laterale per esercitare l’ azione massaggiante verso più di un organo contemporaneamente.
In accordo con la presente forma di realizzazione i rigonfiamenti 31 sono ottenuti mediante un particolare tipo di lavorazione che danno origine ad un cumulo di fibre il quale è ricavato da punti trattenuti lateralmente con una maglia a spugna rinforzata e tagliata.
Una variante prevede che il cumulo di fibre sia ottenuto da una lavorazione a spugna rinforzata senza la presenza dei punti trattenuti laterali.
La calza si presenta come una calza doppia in modo che esternamente non siano visibili i rigonfiamenti 31 sia per un discorso estetico sia per non far sentire in imbarazzo l’utilizzatore e per salvaguardarne la sua privacy in modo che estranei non possano venire a conoscenza di disturbi o malattie dell’utilizzatore.
Maggiormente in dettaglio, quando la calza secondo la presente invenzione è indossata, i rigonfiamenti 31 esercitano una delicata pressione ed un massaggio terapeutico continuo nei punti voluti così da facilitare ed accelerare una risposta dell’organismo per ricercare e ritrovare il naturale equilibrio.
Infatti, le zone opportunamente sollecitate, mandano segnali al cervello che interviene sull’ organo interessato spingendolo a reagire con una risposta automatica e involontaria per ritrovare il naturale equilibrio . In accordo con la presente forma di realizzazione, le calze per la stimolazione saranno costituite da una calza destra ed una sinistra e la punta 20 sarà di tipo asimmetrico per aderire in modo molto preciso alla conformazione delle dita.
Inoltre, la calza in oggetto prevede che, per facilitare il riconoscimento del tipo di calza indicato per un particolare tipo di stimolazione, parte della punta avrà un particolare colore come ad esempio, punta con colore rosso indica che la stimolazione sarà mirata a dare beneficio al cuore, punta con colore giallo indica che la stimolazione sarà mirata a dare beneficio al fegato ecc. In aggiunta, le calze che non presentano colori in punta presentano rigonfiamenti per più di un tipo di stimolazione per cui sarà l’utilizzatore che dovrà scegliere la calza a lui più adatta dalle indicazioni riportate sulla confezione.
Nella presente forma di realizzazione, i rigonfiamenti sono realizzati come descritto in precedenza ma possono essere ottenuti anche con altre tecniche e sequenze di lavorazione che portano ad avere il medesimo risultato ovvero creare rigonfiamenti in punti e zone ben determinati. La calza è realizzata con fibre naturali e sintetiche come pure i rigonfiamenti ed in particolare la calza presenta una certa elasticità che le impedisce di spostarsi così che i rigonfiamenti non si muovano dall’ubicazione voluta per la stimolazione rimanendo nella giusta posizione.
In accordo con la presente invenzione, una variante della calza prevede che sia costituita sola dalla calza “interna” descritta in precedenza per cui esternamente si vedranno solo dei piccoli segni che sembrano ricami decorativi mentre i rigonfiamenti restano all’interno a contatto con il piede.
In aggiunta, la calza pur essendo terapeutica permette all’utilizzatore di avere un accessorio alla moda che fa tendenza se è realizzata con i colori ed i disegni alla moda.
In particolare, la calza in oggetto può essere indossata come un indumento usuale o come accessorio decorativo ma eserciterà le benefiche azioni di massaggio e stimolazione descritte in precedenza .
Secondo la presente forma di realizzazione, la calza in oggetto è ottenuta iniziando a realizzare la calza interna costruendo una parte iniziale 4 a moto circolare per formare un piccolo bordo i cui punti saranno mantenuti in attesa sugli uncini o aghi per immagliarsi con corrispondenti punti come sarà in seguito illustrato. La lavorazione prosegue sempre a moto circolare costruendo una prima parte cilindrica interna 5 a maglia che corrisponde alla parte che avvolge il piede.
Durante la realizzazione della prima parte cilindrica interna 5, si iniziano ad eseguire i rigonfiamenti nei punti stabiliti. I rigonfiamenti 31 sono fatti lavorando con alcuni aghi laterali alla zona che si vuole ingrossare che trattengono il giro di maglia per un certo numero di passaggi (ovvero l’ago non scarica la maglia quando gira il cilindro) in modo da creare un accumulo di maglie che crea un accumulo di filo che porta ad ottenere il rigonfiamento.
In particolare, queste maglie hanno una cosiddetta lavorazione a spugna per rendere più morbido il rigonfiamento finale. Man mano che il cilindro gira ogni volta taglia il filo che viene trattenuto e che è in eccesso.
Una volta terminato il rigonfiamento la lavorazione prosegue a moto circolare normalmente sino alla realizzazione di un successivo rigonfiamento che verrà fatto come il precedente.
Avendo continuato a trattenere i punti sul plantare ci si ritrova con un eccesso di maglia sulla parte dorsale e per evitare tale ingrossamento (detto in gergo tecnico effetto banana) vengono inseriti tra i rigonfiamenti alcuni giri a moto alternato per creare una compensazione ai punti trattenuti.
Analogamente, quando i rigonfiamenti sono fatti sulla parte dorsale e/o laterale si devono sempre compensare i punti trattenuti.
Terminata la parte cilindrica, la lavorazione prosegue a moto alternato su circa la metà delle maglie presenti sul cilindro della macchina da calzetteria per creare il tallone interno 33 in modo tradizionale e poi si prosegue a moto circolare costruendo una seconda parte cilindrica interna 6 a maglia che corrisponde alla parte che avvolge la caviglia e la gamba lavorando su tutte le maglie. Ultimata la seconda parte interna 6 della gamba sempre a moto circolare viene realizzato un bordo elastico 7 il quale appartiene per un tratto alla calza interna 3 e per il tratto rimanente alla calza esterna 2 come mostrato in figura 2.
La lavorazione della calza prosegue a moto circolare co struendo una seconda parte cilindrica esterna 23 a maglia che corrisponde alla parte che avvolge la caviglia e la gamba lavorando su tutte le maglie poi viene creato il tallone 21 esterno lavorando a moto alternato su circa la metà delle maglie presenti sul cilindro della macchina da calzetteria in modo che vada a corrispondere ed accoppiarsi col tallone interno 33.
Una volta ultimato il tallone esterno, la lavorazione prosegue a moto circolare costruendo una prima parte cilindrica esterna 22 a maglia che corrisponde alla parte che avvolge il piede.
Terminata la prima parte cilindrica esterna 22, i punti lasciati in sospeso inizialmente vengono uniti e viene costruita la punta che è unica fra le due calze. In particolare, la punta viene fatta a moto alternato e può essere di tipo tradizionale (vale a dire simmetrica) o asimmetrica destra o sinistra come descritta in precedenza.
La calza in oggetto oltre ad essere doppia come appena descritto e mostrato in figura 2 può essere anche semplice e la sua realizzazione inizia con l’esecuzione del bordo elastico 7 a moto circolare, prosegue con la parte cilindrica 6 della gamba - caviglia poi si esegue il tallone 33 a moto alternato in modo tradizionale e si prosegue a moto circolare realizzando la parte cilindrica 5 che avvolge il piede con la presenza dei rigonfiamenti come in precedenza descritto ed, infine, si crea la punta 20 a moto alternato in modo tradizionale o asimmetrica.
In aggiunta, le calze presentano i rigonfiamenti nelle zone volute per cui una coppia di calze può presentare, ad esempio, rigonfiamenti su di una calza e non sull’altra oppure su tutte e due ma per stimolare organi diversi ed i rispettivi rigonfiamenti possono essere posizionati in zone differenti nelle due calze.
La riflessologia prevede di poter stimolare anche le dita dei piedi o anche in zone del tallone per cui la calza può prevedere la presenza di rigonfiamenti anche nella punta e nel tallone.
Una variante della calza in oggetto potrebbe prevedere di applicare dei rigonfiamenti alla calza con le medesime caratteristiche e finalità di quelli ottenuti in corso di realizzazione.
Dopo quanto descritto in senso prevalentemente strutturale, il funzionamento del trovato in oggetto risulta il seguente.
Quando si desidera stimolare un organo ed aiutarlo a ritrovare il naturale equilibrio massaggiandolo in modo continuo, delicato e piacevole è sufficiente per un utilizzatore indossare una calza la quale, mediante i rigonfiamenti presenti eserciterà un leggero massaggio su tale zona permettendo un miglioramento del benessere fisico e dell’equilibrio psicologico ottenendo un’azione terapeutica per riequilibrare un disequilibrio presente in un organo del corpo dell’utilizzatore.
Un utilizzatore non dovrà fare altro che indossare la calza adeguata alla sua necessità.
Il presente trovato raggiunge così gli scopi proposti.
La calza per la stimolazione in oggetto permette al suo utilizzatore di avere un indumento che va ad agire su di una zona del piede ben definita, massaggiandola e stimolandola senza comprimerla e senza ostacolarne i movimenti assolvendo sia ad una funzione tradizionale di indumento sia ad una funzione terapeutica associata alla sensazione stessa di benessere che questo indumento porta.
Vantaggiosamente, la calza per la stimolazione offre la presenza di un contatto delicato e continuo sull’area interessata e dedicata che risulta di notevole utilità per portare benessere in questa zona e nell’organo corrispondente.
Inoltre, la calza esegue contemporaneamente anche un costante massaggio, con conseguente beneficio, di tutti gli organi direttamente ed indirettamente interessati. In aggiunta, una stimolazione 'corretta', oltre a portare equilibrio ed evitare stati di disequilibrio presenta fra l'altro, il vantaggio di facilitare il lavoro di un terapista accelerando i tempi di risposta dell’organismo, grazie alla pressione esercitata sui vari organi interessati.
Inoltre, la persona che va ad indossare una calza per la stimolazione che non comprima, massaggi lievemente e, nel contempo , stimoli la zona voluta è aiutata nel raggiungimento di uno stato di benessere e nel miglioramento della salute fisica.
L’ agevolare l’ equilibrio energetico in un preciso punto come insegnano le discipline orientali (stimolando le zone riflessogene, scaldandole e massaggiandole lievemente) andrà a tradursi nel portare equilibrio a tutti gli altri livelli dell’individuo.
Un altro aspetto fatto riscontrare dalla calza oggetto della presente invenzione deriva dal fatto che la calza in oggetto offre un’azione di stimolazione di determinate zone del piede anche come prevenzione all’innescarsi di determinati disturbi oltre che curativa.
Vantaggiosamente la calza permette all’utilizzatore di poter giovare dei vantaggi della stimolazione e di un massaggio senza doversi recare da un terapista, scegliendo il momento preferito e senza i costi di una seduta, potendo inoltre scegliere la durata della singola applicazione ed il numero di applicazioni e gestendosi autonomamente nella cura del proprio benessere vale a dire con possibilità di automedicazione.
Un ulteriore vantaggio della calza secondo la presente invenzione è dovuto al fatto che la calza per la stimolazione presenta una grande facilità di impiego e permette un azione massaggiante della zona desiderata con un’azione terapeutica che favorisce una condizione di benessere nella persona.
Inoltre, la calza per la stimolazione permette all’utilizzatore di variare, ogni volta lo desideri, l’ estetica del capo e le combinazioni di colori e forme in base all’ abbigliamento, alle esigenze, alle mode o altro permettendo, al contempo, di avere un’ azione benefica continuata nel tempo.
Infine, la calza per la stimolazione in oggetto risulta di semplice realizzazione e di buona funzionalità.
Naturalmente, alla presente invenzione possono essere apportate numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che lo caratterizza.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Calza per la stimolazione di zone del piede del tipo comprendente una punta, una parte che avvolge il piede, un tallone ed una parte che avvolge la caviglia e la gamba caratterizzata dal fatto di comprendere uno o più rigonfiamenti (31) ubicati in modo prestabilito nella parte plantare e/o dorsale e/o nelle porzioni laterali sia interna che esterna e previsti per andare in contatto con determinate zone del piede che corrispondono a precisi organi del corpo come indicato dalla riflessologia, detti rigonfiamenti esercitando una delicata pressione ed un massaggio terapeutico continuo per tutto il tempo in cui è indossata la calza nei punti del piede che ne entrano in contatto stimolando in modo delicato e piacevole tali punti così da innescare una risposta dell’ organismo per ricercare e ritrovare il naturale equilibrio.
  2. 2) Calza per la stimolazione di zone del piede secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che in una medesima zona sono presenti uno o più rigonfiamenti (31) per ottenere un massaggio più intenso ed una migliore stimolazione dell’organo coinvolto.
  3. 3) Calza per la stimolazione di zone del piede secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detti rigonfiamenti (31) sono ottenuti mediante un particolare tipo di lavorazione che danno origine ad un cumulo di fibre il quale è ricavato da punti trattenuti lateralmente con una maglia a spugna rinforzata e tagliata o da una lavorazione a spugna rinforzata senza la presenza dei punti trattenuti laterali.
  4. 4) Calza per la stimolazione di zone del piede secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che è sostanzialmente costituita da una calza doppia composta da una calza esterna (2) la quale si presenta e si configura come una calza classica e da una calza interna (3) che presenta la punta (20) in comune con la calza esterna (2) ed i rigonfiamenti (31) internamente alla calza interna.
  5. 5) Calza per la stimolazione di zone del piede secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che è una calza destra o sinistra e la punta è asimmetrica per aderire in modo molto preciso alla conformazione delle dita del piede.
  6. 6) Calza per la stimolazione di zone del piede secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che è realizzata con fibre naturali e sintetiche come pure i rigonfiamenti e presenta una certa elasticità che le impedisce di spostarsi così che i rigonfiamenti non si muovano dall’ubicazione voluta per la stimolazione rimanendo nella giusta posizione.
  7. 7) Metodo per la realizzazione di una calza per la stimolazione di zone del piede secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di realizzare la calza costruendo un bordo elastico (7) a moto circolare per proseguire con la parte cilindrica (6) della gamba - caviglia ed eseguire poi il tallone (33) a moto alternato in modo tradizionale e a moto circolare realizzare la parte cilindrica (5) che avvolge il piede creando i rigonfiamenti (31) che sono ottenuti lavorando con alcuni aghi laterali alla zona che si vuole ingrossare i quali trattengono il giro di maglia per un certo numero di passaggi (ovvero l’ ago non scarica la maglia quando gira il cilindro) in modo da creare un accavallamento di maglie che crea un accumulo di filo che porta ad ottenere il rigonfiamento, dette maglie avendo una cosiddetta lavorazione a spugna per rendere più morbido il rigonfiamento finale e man mano che il cilindro gira ogni volta viene tagliato il filo che viene trattenuto e che è in eccesso, e una volta ultimato il rigonfiamento, proseguendo a moto circolare normalmente sino alla realizzazione di un successivo rigonfiamento fatto come il precedente ed inserendo tra i rigonfiamenti alcuni giri a moto alternato per creare una compensazione ai punti trattenuti, infine la lavorazione prosegue costruendo la punta a moto alternato in modo tradizionale o asimmetrica.
  8. 8) Metodo per la realizzazione di una calza per la stimolazione di zone del piede secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto di realizzare la calza interna costruendo una parte iniziale (4) a moto circolare per formare un piccolo bordo i cui punti saranno mantenuti in attesa sugli uncini o aghi per immagliarsi con corrispondenti punti in seguito per proseguire costruendo una prima parte cilindrica interna (5) a maglia che avvolge il piede e durante la realizzazione della prima parte cilindrica interna (5), si realizzano i rigonfiamenti (31) nei punti stabiliti i quali sono ottenuti lavorando con alcuni aghi laterali alla zona che si vuole ingrossare i quali trattengono il giro di maglia per un certo numero di passaggi (ovvero l’ago non scarica la maglia quando gira il cilindro) in modo da creare un accumulo di maglie che crea un accumulo di filo che porta ad ottenere il rigonfiamento, dette maglie avendo una cosiddetta lavorazione a spugna per rendere più morbido il rigonfiamento finale e man mano che il cilindro gira ogni volta viene tagliato il filo che viene trattenuto e che è in eccesso, ed una volta ultimato il rigonfiamento, la lavorazione prosegue a moto circolare normalmente sino alla realizzazione di un successivo rigonfiamento fatto come il precedente ed inserendo tra i rigonfiamenti alcuni giri a moto alternato per creare una compensazione ai punti trattenuti, poi a moto alternato si prosegue su circa la metà delle maglie presenti sul cilindro della macchina da calzetteria per creare il tallone interno (33) in modo tradizionale e poi si prosegue a moto circolare costruendo una seconda parte cilindrica interna (6) a maglia che corrisponde alla parte che avvolge la caviglia e la gamba lavorando su tutte le maglie ed ultimata la seconda parte interna (6) della gamba sempre a moto circolare viene realizzato un bordo elastico (7) il quale appartiene per un tratto alla calza interna (3) e per il tratto rimanente alla calza esterna (2), la lavorazione della calza prosegue a moto circolare costruendo una seconda parte cilindrica esterna (23) a maglia che corrisponde alla parte che avvolge la caviglia e la gamba lavorando su tutte le maglie poi viene creato il tallone (21) esterno lavorando a moto alternato su circa la metà delle maglie presenti sul cilindro della macchina da calzetteria in modo che vada a corrispondere ed accoppiarsi col tallone interno (33) ed una volta ultimato il tallone esterno, la lavorazione prosegue a moto circolare costruendo una prima parte cilindrica esterna (22) a maglia che corrisponde alla parte che avvolge il piede ed infine con i punti lasciati in sospeso inizialmente viene costruita a moto alternato la punta che è unica fra le due calze.
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