ITMI991644A1 - Testina per l'applicazione di collante in zone prestabilite di prodotti in genere - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

Il presente trovato si riferisce ad una testina per l’applicazione di collante in zone prestabilite di prodotti in genere.

Come è noto, in molti campi industriali ed in particolare in quello calzaturiero, si ha la necessità di eseguire l'applicazione, in zone prestabilite, di un materiale collante che viene normalmente applicato mediante ugelli appositamente previsti.

Per aumentare l'aderenza del materiale collante sulla suola è tipico che la suola stessa, nella zona interessata dal collante, venga preventivamente cardata mediante una operazione meccanica che viene realizzata da una fresa 0 simili, in modo tale da facilitare l'adesione del collante.

Con le tecniche attuali si ha che l'operazione di cardatura deve essere eseguita su una macchina apposita in quanto è necessario che il materiale asportato venga preventivamente rimosso e, solo successivamente, è necessario eseguire un'ulteriore fase operativa per l'applicazione del collante.

Come è intuitivo questo modo di procedere crea notevoli problemi sia perchè è necessario eseguire due distinte passate, sia perchè si ha in molti casi una notevole difficoltà operativa nel poter applicare esattamente il materiale collante sul tratto di superficie che è stato preventivamente trattato.

Il compito che si propone il trovato è appunto quello di eliminare gli inconvenienti precedentemente lamentati, realizzando una testina per l'applicazione di collante in zone prestabilite di prodotti in genere, che dia la possibilità di semplificare notevolmente tutte le fasi operative, avendo però nel contempo la sicurezza di eseguire un'applicazione ottimale del collante.

Nell'ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del trovato è quello di realizzare una testina in cui possa essere agevolmente controllata la sequenza operativa sia per quanto concerne la fase di cardatura sia per quanto concerne la fase di applicazione del collante.

Ancora uno scopo del trovato è quello di realizzare una testina per l'applicazione di collante in zone prestabilite di prodotti in genere che, per le sue peculiari caratteristiche realizzative, sia in grado di dare le più ampie garanzie di affidabilità e sicurezza nell'uso.

Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da una testina per l'applicazione di collante in zone prestabilite di prodotti in genere, secondo il trovato, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un mezzo di cardatura della superficie da trattare agente immediatamente prima di almeno un ugello di applicazione di uno strato di materiale collante sulla superficie cardata.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di una testina per l'applicazione di collanti in zone prestabilite di prodotti in genere, illustrato a titolo indicativo e non limitativo con l'ausilio degli uniti disegni in cui: la figura 1 rappresenta schematicamente una suola per calzature con evidenziato lungo un bordo un tratto cardato e con applicato il collante;

la figura 2 evidenzia schematicamente la disposizione spaziale della cardatura;

la figura 3 evidenzia il materiale collante applicato sulle zone cardate;

ia figura 4 rappresenta schematicamente in pianua una possibile forma di realizzazione della testina rotante con più ugelli;

la figura 5 rappresenta una testina multiugello vista schematicamente in pianta;

la figura 6 evidenzia in sezione un ugello di erogazione del collante per la testina multiugelli;

la figura 7 evidenzia schematicamente il disco di spostamento del raggio laser che esegue la cardatura;

la figura 8 rappresenta schematicamente il disco a specchio in vista prospettiva;

la figura 9 rappresenta schematicamente uno specchio a doppio disco; la figura 10 evidenzia in scala ingrandita l'applicazione del collante nella zona cardata;

la figura 11 rappresenta la fase di pressatura e rinvenimento del collante;

la figura 12 evidenzia una applicazione del collante puntiforme penetrante nella suola;

la figura 13 evidenzia la fase di pressatura e rinvenimento del collante.

Con riferimento alle citate figure, la testina per l'applicazione di collante in zone prestabilite di prodotti in genere, secondo il trovato, presenta un corpo, genericamente indicato con 1, il quale può presentare una parte fissa per l'introduzione del materiale collante che è normalmente realizzato da un hot melt e da una parte rotante che nell'esempio descritto risulta dotata di tre ugelli 2 tra loro sfalsati di 120°.

Ciascun ugello è preceduto da un mezzo di cardatura che può essere di qualunque tipo si ritenga opportuno.

Da prove sperimentali effettuate è risultata ottimale l'utilizzazione, come mezzo di cardatura, di un raggio laser e a questo scopo è possibile prevedere delle testine in cui si abbia la combinazione di uno o più raggi laser con una pluralità di ugelli, generalmente in numero dispari; inoltre è, eventualmente, possibile utilizzare un getto plasma.

La caratteristica peculiare è costituita dal fatto che il laser 3 in pratica esegue il passaggio sulla zona prestabilita della suola, genericamente indicata con 10, creando una cardatura che faciliterà l'adesione della colla.

E' fondamentale che il raggio venga fatto passare in zone che non sono ancora state interessate dall'applicazione di materiale adesivo in quanto se il laser passasse sullo strato di colla verrebbero a crearsi delle bruciature e delle zone in cui viene a cessare l'adesione.

La testina 1 ruota a velocità costante e gli ugelli sono inclinati in modo tale da contrastare l'effetto dovuto alla forza centrifuga, in modo che da ogni ugello esca un getto di materiale collante parallelo alle generatrici del cilindro in rotazione eseguendo, con l'esempio specifico, l'applicazione secondo una tripla spirale; la còlla può anche essere applicata venendo in pratica lanciata contro la suola mediante aria in pressione.

Per una applicazione ottimale, la suola 10 viene fatta traslare con una velocità inferiore alla velocità periferica degli ugelli per cui il materiale collante si depositerà secondo una epicicloide a tre principi tra loro sfasati di 120°.

Come in precedenza accennato, l'operazione di cardatura o abrasione della superficie deve essere effettuata precedentemente alla deposizione del materiale collante e solo nella parte attiva del movimento, cioè nella parte che risulta posizionata anteriormente rispetto alla direzione di rotazione di ugello e alla direzione di traslazione rispetto alla suola.

Per impedire che il raggio laser vada ad interessare delle zone in cui è già stato applicato il collante 35 si ha che non è possibile eseguire una cardatura a 180° con il raggio laser, in quanto si avrebbero eccessive sovrapposizioni, per cui è risultato ottimale applicare il raggio laser, come illustrato in figura 2, lungo una corona circolare di 140-150° tenendo conto che il raggio emesso ha dimensioni consistenti per cui, come evidenziato in figura 2, si ottiene una buona copertura e, il raggio laser che viene emesso successivamente, nella parte destra facendo riferimento ai disegni viene applicato in una zona che non è ancora interessata dal collante. Inoltre è risultato ottimale, per rendere completa la copertura utilizzare per i settori interessati dal raggio laser che esegue la copertura un raggio maggiore rispetto al raggio di applicazione dell'adesivo ottenendo così una totale copertura.

Per ottenere la cardatura secondo lo schema in precedenza accennato è risultato ottimale predisporre uno specchio di riflessione del raggio laser il quale offre la possibilità di eseguire una scansione nelle modalità ritenute ottimali.

Schematicamente lo specchio di riflessione, indicato con 30 nel disegno, presenta sulla sua periferia un bordo 31 con una variazione di inclinazione di superficie rispetto all'asse di rotazione che è gradualmente variabile in modo da ottenere la scansione desiderata per il raggio laser.

Perifericamente sul disco a specchio 30 possono essere previsti uno o più settori in funzione della velocità di scansione che si vuole avere.

Con la disposizione descritta si ha che il raggio laser, ancora indicato con 3, va a colpire il bordo periferico 31 del disco 30 per cui il raggio viene riflesso in base all'inclinazione del disco.

La rotazione continua del disco 30 fa sì che venga percorso l'angolo desiderato nei tempi previsti creando la striscia di cardatura 32, mediante degli specchi di rinvio 33.

Nel caso in cui si voglia ottimizzare la fase di scansione del raggio laser è possibile predisporre, come illustrato in figura 9, due dischi 31 contrapposti con superficie a specchio, in modo tale che il settore da trattare viene interessato per metà da un raggio e per l'altra metà dall'altro raggio.

La discontinuità che si viene a formare in corrispondenza dei vari settori a inclinazione variabile rispetto all'asse in pratica fa sì che arrivati alla fine del settore, istantaneamente il raggio laser venga riflesso all'estremo opposto, potendo così continuare la sua operazione di scansione.

Analoga soluzione, rispetto alla precedente che utilizza una testina rotante è anche ottenibile mediante un multiugello 20 ad alta pressione il quale risulta costituito da un cilindro 21 che, sulla periferia, presenta una pluralità di ugelli 22 circonferenzialmente distribuiti, i quali vengono interessati in successione dalla emissione di materiale collante. A questo scopo il multiugello risulta dotato di pistoni stellari, indicati con 25, che vengono fatti inserire in successione in alveoli 26 in comunicazione con gli ugelli 22 in modo tale che è possibile eseguire la compressione che farà fuoriuscire a grande velocità il materiale collante attraverso l'ugello.

E' poi previsto un circuito di riciclo 27 controllato da un otturatore 28 che, allorquando viene aperto, fa sì che per la sua maggior sezione, il materiale collante non interessi 1'ugello, ma venga inviato direttamente in riciclo.

In pratica si ha che all'interno il multiugello è saturo di collante in pressione, ma la sezione degli ugelli 22 è così ridotta che la viscosità del prodotto gli impedisce di attraversarli.

Ogni ugello è collegato all'alveolo 26 colmo di collante, nel quale periodicamente si inserisce uno dei pistoni stellari 25 che, con un'azione meccanica comprime velocemente il collante che, sottoposto ad un'elevata pressione, riesce a fuoriuscire a grande velocità attraverso il sottile ugello.

Il collante, grazie a questa energia cinetica, si comporta come una punta 40 e si scontra con la suola, è così in grado di scalfirla e di penetrarla, generando così un più consistente punto di adesione.

Nel frattempo il pistone esce dall'alveolo creando una depressione insufficiente a risucchiare il collante presente nell' ugello, ma sufficiente, una volta che il pistone si è disinserito dall'alveolo, a richiamare collante nell'alveolo stesso.

In pratica vengono previsti tre pistoni stellari raggruppati su tre ruote libere che vengono movimentate da una ruota centrale 29 solidale ad un motore che in pratica pone in rotazione i pistoni delle tre ruote.

Secondo una ulteriore soluzione è possibile utilizzare cinque pistoni stellari con due raggi laser, realizzando in pratica la soluzione illustrata in figura 9. Ovviamente il numero di pistoni, nonché il numero di ugelli ed il numero di raggi laser potrà essere comunque variato.

Il pistone ruota a velocità costante e quindi l'erogazione o meno del collante attraverso il multi ugello viene regolata dalla valvola di riciclo che comanda contemporaneamente tutti gli otturatori 28 che, se aperta, può scaricare il collante compresso fra l'alveolo e il pistone al l'interno del multiugello stesso.

In tutte le soluzioni il collante dopo il rinvenimento viene poi sottoposto ad una fase di pressatura, per la connessione della suola alla tomaia, che, provvede in pratica a richiudere la suola (figure 10-13} rendendo così ulteriormente più stabile l'adesione.

Da quanto sopra illustrato si vede quindi come il trovato raggiunga gli scopi proposti ed in particolare si sottolinea il fatto che viene realizzata una testina per Tappi icazione di collante che offre la possibilità di eseguire in un'unica passata sia la cardatura sia l'applicazione del collante avendo sempre dei risultati ottimali grazie al fatto che è possibile controllare con precisione sia la zona di cardatura sia la zona di applicazione del collante che quindi rimane sempre perfettamente aderente ed in grado di offrire la forza necessaria alla adesione.

Il trovato cosi concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.

Inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni e le forme contingenti potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Testina per l'applicazione di collante in zone prestabilite di prodotti in genere, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un mezzo di cardatura della superficie da trattare agente immediatamente prima di almeno un ugello di applicazione di uno strato di materiale collante sulla superficie cardata.
2. 2. Testina, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto mezzo di cardatura è costituito da un raggio laser.
3. 3. Testina, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto mezzo di cardatura è un getto plasma.
4. 4. Testina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di ugelli di applicazione di uno strato collante disposti circonferenzialmente uniformemente distribuìti.
5. 5. Testina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascun ugello è atto ad emettere un getto di materiale collante sostanzialmente parallelamente alle generatrici del cilindro di rotazione generato dalla rotazione di detta testina.
6. 6. Testina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta pluralità di ugelli è atta a depositare il materiale collante, secondo una epicicloide a più principi, su prodotto mobile per traslazione rispetto a detta testina.
7. 7. Testina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto dei comprendere mezzi per l'azionamento discontinuo di detto raggio laser con azionamento di detto raggio unicamente in zone non interessate dal materiale collante depositato.
8. 8. Testina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto raggio laser viene azionato lungo una corona circolare compresa tra 140 e 150° con un raggio di curvatura maggiore rispetto al raggio di curvatura della circonferenza di rotazione di detti ugelli.
9. 9. Testina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere, per l'emissione di detto raggio laser secondo tratti circonferenziali prestabiliti, uno specchio di riflessione del raggio laser avente perifericamente un bordo con una variazione di inclinazione di superficie rispetto all'asse di rotazione gradualmente variabile per ottenere, alla rotazione di detto disco, la scansione prestabilita per detto raggio laser.
10. 10. Testina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere su detto disco una pluralità di settori realizzanti ciascuno l'angolo di scansione prestabilita per detto raggio laser.
11. 11. Testina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere due dischi con superficie a specchio disposti contrapposti per lo sdoppiamento di detto raggio laser su due settori disposti affiancati.
12. 12. Testina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un corpo multiugello a pressione costituito da un cilindro presentante perifericamente una pluralità di ugelli circonferenzialmente distribuiti interessati in successione dalla emissione di materiale collante, all'interno di detto corpo multiugello essendo previsti pistoni stellari inseribili in alveoli in comunicazione con detti ugelli per la compressione di spinta del materiale collante attraverso detti ugelli.
13. 13. Testina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un circuito di riciclo controllato da un otturatore, la luce di detto circuito di riciclo avendo sezione sostanzialmente maggiore della sezione utile di detto ugello per rinvio in riciclo del materiale collante con detto otturatore in posizione di apertura.
14. 14. Testina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di invio ad alta pressione di un getto di materiale collante per l'inserimento nel prodotto in trattamento del getto di materiale collante con scalfittura della superficie.
15. 15. Testina per l'applicazione di collante in zone prestabilite di prodotti in genere, caratterizzata dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.