ITMI991249A1 - Dispositivo di guida posteriore autocentrante per barre di lavorazione nei torni in genere - Google Patents

Dispositivo di guida posteriore autocentrante per barre di lavorazione nei torni in genere Download PDF

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ITMI991249A1 IT1999MI001249A ITMI991249A ITMI991249A1 IT MI991249 A1 ITMI991249 A1 IT MI991249A1 IT 1999MI001249 A IT1999MI001249 A IT 1999MI001249A IT MI991249 A ITMI991249 A IT MI991249A IT MI991249 A1 ITMI991249 A1 IT MI991249A1
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Vincenzo Pirillo
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
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    • B23Q16/002Stops for use in a hollow spindle

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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Turning (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
Descrizione dell' INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
"Dispositivo di guida posteriore autocentrante per barre di lavorazione nei torni in genere”
L'Invenzione concerne i tomi in genere.
Come noto i torni comprendono essenzialmente un bancale, una testa motrice posta ad una estremità del bancale, con piattaforma autocentrante o mandrino fissati all’estremità anteriore esterna di un cannotto interno alla testa motrice e azionato da un motore elettrico, una contropunta rotante posta all'altra estremità del bancale, una slitta porta-utensili scorrevole su guide longitudinali e trainata da una vite madre.
Il pezzo da lavorare viene fissato sul mandrino e se molto lungo, la sua estremità libera viene guidata dalla contropunta.
E’ altresì noto che un pezzo fissato al mandrino presenta la sua estremità posteriore all’interno del cannotto, praticamente libera
Tale estremità posteriore, specie se molto lunga, presenta ovviamente la tendenza ad ondeggiamenti per vibrazioni e per eventuale mancanza di omogeneità del materiale e di simmetria nella composizione e nelle dimensioni del materiale.
Tali ondeggiamenti tendono a disancorare il pezzo dal mandrino o comunque a creare movimenti irregolari con rilevanti problemi per la perfezione della lavorazione.
Tali problemi risultano tanto più gravi quanto maggiore è la precisione richiesta.
L'invenzione in oggetto risolve tali problemi così come verrà qui di seguito illustrato.
Oggetto del ritrovato è un dispositivo di guida posteriore per le barre da lavorare nei torni in genere.
Tale dispositivo è ottenuto da una struttura cilindrica di diametro esterno corrispondente a quello interno dei cannotti generalmente usati nelle teste motrici dei tòmi per porre in rotazione il mandrino, comprendente:
- mezzi d’ancoraggio interni manovrabili dall’utente, per renderla solidale a detto cannotto
mezzi anteriori di autocentraggio e bloccaggio all’Interno del cannotto, della estremità posteriore d’una barra in lavorazione, contro oscillazioni e disancoraggi della stessa per vibrazioni, mancanza di omogeneità nei materiali e per qualsiasi altra causa.
I mezzi d’ancoraggio sono costituiti da due o più gruppi di pistoncini scorrevoli liberamente entro fori radiali, passanti, distribuiti attorno all’asse longitudinale della struttura cilindrica e comandati mediante un mezzo di manovra assiale a detta struttura, azionabile manualmente dall’estremità libera del cannotto.
Il mezzo di manovra è costituito da una asta di manovra comprendente in
sequenza, lungo il suo asse, due o più espansioni troncoconiche rivolte
dalla stessa parte con distanza reciproca sostanzialmente corrispondente
alla distanza reciproca fra I gruppi di pistoni.
E' così possibile facendo traslare. detta asta in modo da far corrispondere
tutti i pistoncini al diametro minore delle sue espansioni troncoconiche, consentire a tali pistoncini spinti da molle antagoniste di rimanere compresi
all’interno della superficie esterna della struttura cilindrica.
Facendo traslare detta asta in modo da far corrispondere tutti pistoncini ai
diametri maggiori di dette espansioni si determina vincendo la resistenza
delle loro molle antagoniste, la graduale fuoriuscita della sommità di tali pistoncini ed un graduale aumento della pressione contro la superficie interna
del cannotto sino a rendere solidale il dispositivo al cannotto.
II mezzo anteriore di autocentraggio della estremità posteriore della barra in
lavorazione è una testa anteriore della struttura cilindrica che presenta un ' corpo conico sagomato in modo da corrispondere sostanzialmente alla
estremità posteriore della barra in lavorazione.
Pertanto a seguito della spinta in senso relativo dell’estremità posteriore
della barra in lavorazione, contro tale testa, il corpo conico provvede ad
autocentrare la estremità libera della barra in lavorazione, verso il corpo sagomato dove tale estremità trova stabile posizionamento.
Le molle antagoniste dei pistoncini sono predisposte all’interno di una cavità
longitudinale a forma di asola di detti pistoncini tra il fondo di tale cavità ed
una spina trasversale con testa filettata inserita attraverso un foro passante della struttura cilindrica e stabilizzata mediante avvitamento.
I pistoncini presentano una faccia esterna corrispondente alla superficie circolare interna del cannotto ed una faccia interna pressocchè corrispondente a! raggio maggiore dèlie espansioni troncoconiche predisposte sull'asta di manovra.
L'asta di manovra presenta nelle sua estremità esterna una filettatura che s’avvita su una flangia posteriore della struttura cilindrica rivolta verso la parte libera del cannotto ed una punta cilindrica per i’applipazione di un mezzo manuale di manovra da parte dell’utentè.
Pertanto lo scorrimento assiale di tale asta di manovra viene determinata facendo ruotare mediante tale mezzo manuale di manovra, tale asta di manovra in un senso o nell’altro.
II mezzo manuale di manovra è sostanziàlemente una chiave costituita da un corpo tubolare fornito ad una estremità di una adeguata impugnatura destinata a rimanere esterna al cannotto e all'altra estremità di una appendice tubolare filettata che s’avvita in un alloggiamento filettato di un corpo tubolare dando luogo ad una camera cilindrica:
Entro tale camera cilindrica è predisposta una molla antagonista che agisce tra una estremità di tale camera e un anello che circonda un pistoncino libero di spostarsi all'interno di un canaletto che collega tale camera con una cavità cilindrica aperta verso l’estremità libera di detto corpo tubolare di diametro corrispondente alla estremità dell’asta di manovra fuoriuscente dalla struttura cilindrica.
Sulle pareti di tale cavità sonò predisposte due insenature longitudinali contrapposte entro le quali possono penetrare le estremità di un pernetto applicato trasversalmente a detta estremità dell’asta di manova dopo aver determinato lo spostamento verso l’interno del pernetto forzando la molla antagonista.
E' così possibile ruotando mediante l'impugnatura la chiave, far penetrare le dette estremità del pernetto trasversale all’interno delle due insenature longitudinali e quindi all’interno di nicchie predisposte su uno dei loro bordi provvedendo la molla agente sul pistoncino ad assicurare la stabilità della chiave sull’asta di manovra per tutto il tempo occorrente ad' una sua rotazione sufficiente a bloccare la struttura cilindrica all’interno del cannotto all’inizio di una nuova lavorazione o a sbloccare la struttura stessa al termine della lavorazione stessa.
A secondo dei casi i mezzi disposti anteriormente per l’autocentraggio dell’estremità posteriore della barra in lavorazione sono ottenuti da una testa di guida che presenta al centro di una cavità conica con base maggiore verso l’esterno, un fondo corrispondente alla forma ed alle dimensioni della barra in lavorazione e quindi un fondo cilindrico oppure a sezione quadra oppure semisferico.
Quando la barra in lavorazione è tubolare, il mezzo anteriore di autocentraggio dell’estremità posteriore della barra in lavorazione presenta un corpo cilindrico assiale solidale alla testa anteriore della testa cilindrica ed una punta a forma di tronco di cono con base minore esterna.
I diametri del corpo cilindrico sono corrispondenti a quello interno di una barra in lavorazione tubolare .
Vantaggiosamente i gruppi di ancoraggio con pistoncini sono due ognuno ottenuto da una tema di pistoncini disposti radialmente a pari distanza angolare.
L’interasse tra detti gruppi corrisponde a quello medio di una coppia di espansioni troncoconiche predisposte sull’asta di manovra.
In un tipo d’attuazione la struttura cilindrica è costituita da un corpo cilindrico con foro assiale cilindrico per l’alloggiamento dell’asta di manovra, da una flangia posteriore con filettatura centrale per l'avvitamento della zona filettata dell’estremità dell’asta di manovra, di una flangia anteriore con espansione cilindrica sulla faccia interna di diametro corrispondente a quello del foro cilindrico assiale della struttura cilindrica con foro interno cilindrico di diametro corrispondente alla punta anteriore dell’asta di manovra e con cavità cilindrica filettata nella faccia esterna per l’avvitamento di una espansione filettata della testa di guida per le barre in lavorazione.
Le caratteristiche e gli scopi del ritrovato risulteranno ancora più chiari dagli esempi d’attuazione che seguono corredati da figure schematiche .
Fig. 1) Noto tornio parallelo in prospettiva sezionata in corrispondenza del cannotto della testa motrice, con particolare per illustrare l’applicazione del dispositivo di guida posteriore delle barre in lavorazione, oggetto dell’invenzione.
Fig. 2) Il dispositivo in sezione longitudinale
Fig. 3) Sezione trasversale del dispositivo a riposo in corrispondenza di una delle coppie di terne di pistoncini radiali per il suo bloccaggio all'interno del cannotto, nell’assetto di ritrazione
Fig. 4) Idem come sopra, con pistoncini nell’assetto di espansione e quindi di bloccaggio
Fig. 5) Particolare ingrandito d’un pistoncino, in vista laterale
Fig. 6) Idem come sopra, in vista laterale parzialmente sezionata
Fig. 7) Idem c.s. in pianta
Fig. 8) Il dispositivo a riposo in prospettiva
Fig. 9) Il dispositivo, in sezione longitudinale esplosa
Fig. 10) Il dispositivo, nella fase di applicazione al cannotto del mandrino, in sezione longitudinale
Fig. 11) Idem c.s. al termine della sua applicazione al cannotto,
Fig. 12) La testa di guida del dispositivo, adatta ad una barrala lavorare a sezione quadra
Fig. 13) La testa di guida del dispositivo, adatta ad una barra da lavorare con estremità sferica o comunque arrotondata
Fig. 14) La testa di guida del dispositivo, adatta ad una barra da lavorare tubolare
La fig. 1) mostra un comune tornio 10 sezionato in corrispondenza del cannotto 20 della testa motrice 12, entro il quale può essere applicato il dispositivo 40 oggetto dell’invenzione.
Nel tornio sono indicate le altre parti essenziali come il bancale 11 , la contropunta rotante 14 fissata alle guide 16 longitudinali, la slitta porta-utensili 17 scorrevole su guide longitudinali trainata dalla vite madre 18.
II cannotto 20 è sopportato da cuscinetti a sfere 21 ed è messo in rotazione, attraverso una scatola del cambio, da un motore elettrico, non indicati.
Sull'estremità anteriore del cannotto che fuoriesce frontalmente dal corpo della testa motrice 12, è applicato il mandrino 13.
Le tre ganasce 15 del mandrino bloccano la barra da lavorare 30 autocentrandola.
Come è chiaro dalla fig. 1 ) l’estremità posteriore 32 della barra 30 in lavorazione risulta praticamente libera a sbalzo all’interno 'del cannotto 20.
Pertanto, specie quando tale barra è lunga, si possono creare degli ondeggiamenti indicati con i simboli 32’ .
II particolare ingrandito della fig. 1) illustra l'applicazione all'Interno del cannotto 20, del dispositivo 40 di guida posteriore della barra in lavorazione, oggetto dell’invenzione.
Come è chiaro la estremità libera 32, interna al cannotto, dell^asta 30 da lavorare viene inserita (vedi anche fig. 11) all’interno della testa 80 di guida di detto dispositivo 40.
Tale dispositivo 40 presenta un corpo cilindrico 41 con foro assiale cilindrico 42 per l’alloggiamento dell’asta 50 di manovra comprendente in sequenza, una testina cilindrica 51, una espansione troncoconica 52, un tratto cilindrico 53, una seconda espansione troncoconica 54 ed una estremità cilindrica 55 con base filettata 56.
Tale estremità 55 è attraversata dal pemetto 57 che ha lo scopo di consentire l’applicazione di una chiave di montaggio 125 del dispositivo 40 all’interno del cannotto 20 come verrà più avanti illustrato.
Il diametro massimo di dette espansioni 52, 54, corpi troncoconici è pressocchè identico e corrisponde a quello del diametro interno del foro cilindrico assiale 42 del corpo cilindrico 41 del dispositivo 40.
Detto corpo 41, dopo l’introduzione dell’asta 50 viene chiuso alle sue estremità dalle flange rispettivamente anteriore 60 e posteriore 70, fissate mediante le viti 75 che passando attraverso i fori 76 delle flange, si avvitano nei fori 43 filettati predisposti sulle facce di combaciamento con tale corpo cilindrico 41.
La flangia 60 presenta nella faccia interna l’espansione cilindrica 61 con foro cilindrico assiale 62.
Il diametro esterno di tale espansione 61 corrisponde al diametro interno del foro cilindrico 42 del corpo 41.
Sulla faccia esterna di tale flangia 60 è predisposto il foro 63 con filettatura 64.
La flangia 70 presenta il foro assiale 72 con filetto 73.
In vicinanza delle estremità del corpo cilindrico 41 sono disposte le gole 46 anulari per consentire l'applicazione delle guarnizioni 47.
All’atto del montaggio della flangia 70, l’asta 50 di manovra nella sua parte filettata 56 viene avvitata nel foro 72 filettato 73 della flangia 70, mentre la sua testina anteriore 51 va a penetrare con adeguato gioco, all’interno del foro 62 della flangia 60.
Tale flangia 60 sopporta la testa 80 di guida posteriore per una barra in lavorazione e comprende un corpo sostanzialmente cilindrico il cui diametro esterno corrisponde a quello del corpo di base 41 comune a quello delle flange 60 e 70.
Tale testa 80 di guida presenta una espansione 81 verso l'interno filettata idonea ad avvitarsi nel filetto 64 del foro 63 assiale di tale flangia 60.
Sul corpo 41 è predisposta (figg. 3 e 4), in posizione centrale, una coppia di terne 90-92 di alloggiamenti cilindrici radiali con assi geometrici complanari, passanti, per pistoncini 95 di bloccaggio del dispositivo 40 all’interno del cannotto 20.
I piani geometrici di simmetria di tali alloggiamenti 90-92 presentano un interasse sostanzialmente corrispondente a quello tra le espansioni troncoconiche 52 e 54 dell’asta 50 di manovra.
I piani geometrici di simmetria degli alloggiamenti 90-92 per i pistoncini 95, sono disposti ortogonalmente all'asse longitudinale del corpo 41 del dispositivo 40.
In corrispondenza di una delle pareti di tali alloggiamenti 90-92 sono predisposti fori 94 parzialmente filettati, ortogonali all'asse di detti pistoncini 95 per l'applicazione delle spine 115 trasversali con testina filetta^ 116.
Nella posizione della fig. 2), l’asta 50 si trova avvitata al termine della sua corsa posteriore e pertanto i pistoncini 95 alloggiati all'interno di detti alloggiamenti 90-92, si trovano in corrispondenza dei diametri minori delle espansioni troncoconiche 52 e 54 di detta asta di manovra 50.
Ogni pistoncino 95 (fìgg.2, 5-7) presenta un corpo sostanzialmente cilindrico ed una testina troncoconica 101 con collo 102 per l'alloggiamento di una guarnizione 110.
La faccia della testina 101 anteriore presenta una gola 105 combaciabile ' con la superficie dei corpi troncoconici 52 e 54.
Detti pistoncini 95 sono spinti verso l'asta 50, da molle 106 di compressione alloggiate in un foro cilindrico 121 assiale aperto verso l'esterno con fìlettatura d’estremità che fanno battuta ad una estremità sul fondo 111 dell’asola 112 longitudinale predisposta su detti pistoncini e sulla seconda estremità, sulla spina trasversale 115 che s’avvita nell’alloggiamento cilindrico filettato 94.
II foro filettato 121 viene chiuso dal grano filettato 120.
Le figure 3 e 4 raffigurano una sezione trasversale in corrispondenza di una delle due teme dei pistoncini indicati dall'asse XX nella figura 2.
Nella fig. 3) la posizione di detti pistoncini risultano ritratti all'interno del corpo cilindrico 41 dato che la faccia anteriore interna 105 và a combaciare con la parte dei corpi troncoconici 52 e 54 di diametro minore.
Nell’assetto descritto il dispositivo 40 può essere liberamente introdotto nel cannotto 20 e collocato in modo che la sua testa anteriore 80 di guida vada a combaciare con la estremità 32 libera della barra 30 da lavorare.
Stabilita tale posizione in funzione della lunghezza, della estremità posteriore di detta barra, si determina mediante la chiave speciale 125, la rotazione della asta 50 di manovra e quindi per effetto del suo filetto 56, il suo spostamento assiale tale da determinare via via la sostituzione della parte di diametro minore delle espansioni troncoconiche 52 e 54 con i diametri via via maggiori.
Ne consegue che nel corso o al termine dell’avvitamento dell’asta 50 mediante la chiave 125, i pistoncini 95 vengono a trovarsi in una posizione sporgente sulla superficie cilindrica del corpo 41 cosi come indicato dalla fig. 4), corrispondente al bloccaggio del dispositivo 40 all’interno del cannotto 20.
In tale figura si vede la molla 106 contratta tra la vite trasversale 115 e la base 111 dell’asola 112 del pistoncino.
La fig. 10) illustra la fase descritta di avvitamento mediante la chiave 125, dell’asta 50 di manovra e l'inizio della espansione dei pistoncini 95 sino a fare pressione (fig .11) contro la superficie interna del cannotto determinando la già descritta stabilizzazione del dispositivo 40 all’interno del cannotto 20.
La testa anteriore 80 di guida del dispositivo 40, presenta una cavità aperta verso l’esterno 82 troncoconica con una sagomatura del fondo idonea a ricevere e a guidare durante il suo movimento di rotazione la lavorazione della barra da lavorare 30 così come indicato dalia fig. 11).
Tale barra pertanto mantiene una perfetta posizione assiale senza tendenza al disancoraggio e con sicurezza di una costanza di posizionamento assiale per una lavorazione ottimale.
Le figure 12-14 rappresentano diverse soluzioni della configurazione interna delle teste 80 di guida, rispettivamente idonee alle forme delia barra in lavorazione.
La testa 84 della fig. 12) presenta un fondo 87 a sezione quadra per una barra parimenti a sezione quadra.
La testa 85 della fig. 13) presenta un fondo 111 ciiindrico-semisferico per una barra con estremità a testa semisferica.
La fig. 14) presenta una testa 86 sostanzialmente discoidale con un puntone 98 cilindrico con estremità conica 99 idonea a penetrare all’interno di una barra cilindrica in lavorazione.
La chiave'125 (fig. 9) presenta l’impugnatura 126 con gambo 127 provvisto di punta filettata 128 sulla quale è avvitata l’estremità cava dello stelo 129 cilindrico.
Tale stelo presenta una cavità interna 130 collegata mediante un canale 131 alla testina cava 132 d'estremità.
All'Interno del canale 131 è inserito il pistoncino 140 con nervatura anulare 141 al disopra della quale è predisposto un prolungamento 142.
Tra tale nervatura 141 ed il fondo della cavità. interna 130 è predisposta la molla di compressione 145.
La testina 132 presenta insenature ad “U” 146 contrapposte nel cui bordo è predisposta la gola 147 .
All’atto dell'azione della chiave 125 sull’asta 50 per avvitarla o disavvitarla nelle fasi di applicazione del dispositivo 40 al cannotto o di distacco, l’estremità di tale asta determina l'arretramento del pistoncino 140 e quindi la penetrazione delle estremità 57 di un pernetto trasversale, presenti sull’una e sull’altra parte della estremità 55 dell’asta 50, nellejnsenature 14 e 16 sopra indicate, stabilizzando la chiave stessa durante l’operazione di avvitatura.
Terminata l'azione sul dispositivo 40, la molla 145 spinge all’esterno la chiave 125 evitando che, per disattenzione, rimanga applicata al cannotto. Dato che il ritrovato in oggetto è stato descritto e rappresentato solamente a titolo di esempio indicativo e non limitativo e per la dimostrazione delle sue caratteristiche essenziali, si intende che potrà subire numerose varianti a seconda delle esigenze industriali, commerciali ed altro, nonché includere altri sistemi a mezzi il tutto senza uscire dal suo ambito.
Pertanto deve essere inteso che nella domanda di privativa sia compresa ogni equivalente applicazione dei concetti ed ogni equivalente prodotto attuato e/o operante secondo una o più qualsiasi delle caratteristiche indicate nelle seguenti rivendicazioni.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di guida posteriore per le barre da lavorare nei torni in genere, caratterizzato da una struttura cilindrica di diametro esterno corrispondente a quello interno dei cannotti generalmente usati nelle teste motrici dei torni per porre in rotazione il mandrino, comprendente mezzi d'ancoraggio interni manovrabili dall'utente, per renderla solidale a detto cannotto, mezzi anteriori di autocentraggio e bloccaggio della estremità posteriore all’interno del cannotto, d’una barra in lavorazione, contro oscillazioni e disancoraggi della stessa per vibrazioni, mancanza di omogeneità nei materiali e per qualsiasi altra causa.
  2. 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1 ), caratterizzato da ciò che i mezzi d'ancoraggio sono costituiti da due o piu gruppi di pistoncini scorrevoli liberamente entro fori radiali, passanti, distribuiti attorno all'asse longitudinale della struttura cilindrica e comandati mediante un mezzo di manovra assiale a detta struttura, azionabile manualmente dall'estremità libera del cannotto.
  3. 3) Dispositivo come alla rivendicazione 1) e 2), caratterizzato da ciò che il mezzo di manovra è costituito da una asta di manovra comprendente in sequenza, lungo il suo asse, due o più espansioni troncoconiche rivolte dalla stessa parte cori distanza reciproca sostanzialmente corrispondente alla distanza reciproca fra I gruppi di pistoncini, essendo così possibile facendo traslare detta asta in modo da far corrispondere tutti i pistoncini al diametro minore delle sue espansioni troncoconiche, consentire a tali pistoncini spinti da molle antagoniste, di rimanere compresi all’interno della superficie esterna della struttura cilindrica e facendo traslare detta asta in modo da far corrispondere tutti pistoncini ai diametri maggiori di dette espansioni, determinare vincendo la resistenza delle loro molle antagoniste, la fuoriuscita della sommità di tali pistoncini dalla superficie esterna della struttura ed un graduale aumento della loro pressione contro la superficie interna del cannotto sino a rendere solidale il dispositivo al cannotto.
  4. 4) Dispositivo come alla rivendicazione 1), caratterizzato da ciò che i mezzi anteriori di autocentraggio della estremità posteriore della barra in lavorazione sono ottenuti da una testa anteriore della strutura cilindrica, con la parte centrale sagomata in modo da corrispondere sostanzialmente alla estremità posteriore della barra in lavorazione, associata ad un'espansione conica di autocentraggio per cui a seguito della spinta in senso relativo dell’estremità posteriore della barra in lavorazione, contro tale testa, l'espansione conica provvede ad autocentrare la estremità libera della barra in lavorazione, verso la parte centrale sagomata dove tale estremità trova stabile posizionamento.
  5. 5) Dispositivo come alla rivendicazione 3), caraterizzato da ciò che le molle antagoniste dei pistoncini sono predisposte all'interno di una cavità longitudinale a forma di asola di deti pistoncini tra il fondo di tale cavità ed una spina trasversale con testa filetata inserita attraverso un foro filetato passante della strutura cilindrica e stabilizzata mediante avvitamento.
  6. 6) Dispositivo come alle rivendicazioni 2) e 3), caraterizzato da ciò che i pistoncini presentano una faccia esterna corrispondente alla superficie circolare interna del cannoto ed una faccia interna pressocchè corrispondente al raggio maggiore delle espansioni troncoconiche predisposte sull’asta di manovra.
  7. 7) Dispositivo come alle rivendicazioni 1) e 3), caratterizzato da ciò che l’asta di manovra presenta alla sua estremità esterna una filetatura che s’avvita su una flangia posteriore della strutura cilindrica rivolta verso la parte libera del cannoto ed una punta cilindrica per l’applicazione di un mezzo manuale di manovra da parte dell’utente per cui lo scorrimento assiale di tale asta di manovra viene determinata facendo ruotare mediante tale mezzo manuale di manovra, tale asta di manovra in un senso o nell’altro.
  8. 8) Dispositivo come alle rivendicazioni 1), 3) e 7), caratterizzato da ciò che la il mezzo manuale di manovra è sostanzialmente una chiave costituita da un corpo tubolare fornito ad una estremità di una adeguata impugnatura destinata a rimanere esterna al cannotto e all’altra estremità di una appendice tubolare filettata che s’awita su un alloggiamento filettato di un corpo tubolare dando luogo ad, una camera cilindrica entro cui è predisposta una molla antagonista che agisce tra i\ fondo di tale camera ed un anello che circonda un pistoncino libero di spostarsi all’interno di un canaletto che collega tale camera con una cavità cilindrica, aperta verso l’estremità libera di detto corpo tubolare e di diametro corrispondente alla estremità dell'asta di manovra fuoriuscente dalla struttura cilindrica, essendo predisposte sulle pareti di tale cavità, due insenature longitudinali contrapposte entro le quali possono penetrare le due estremità di un pernetto applicato trasversalmente alla detta estremità dell’asta di manovra dopo aver determinato lo spostamento verso l’interno del pistoncino forzando la molla antagonista, essendo così possibile ruotando mediante l’impugnatura la chiave, far penetrare le estremità di detto pernetto all’interno delle due insenature longitudinali contrapposte e quindi all’interno di nicchie predisposte su uno dei loro bordi, assicurando la molla antagonista la stabilità della chiave sull’asta di manovra durante la rotazione necessaria a bloccare la struttura cilindrica all’interno del cannotto all'inizio di una nuova lavorazione o a sbloccare la struttura stessa al termine della lavorazione.
  9. 9) Dispositivo come alla rivendicazione 4), caratterizzato da ciò che la testa anteriore cilindrica di autocentraggio, presenta un fondo cilindrico di diametro corrispondente a quello della barra tonda in lavorazione ed un espansione esterna conica cava con base maggiore verso l'esterno. 10)Dispositivo come alla rivendicazione 4), caratterizzato da ciò che la testa anteriore cilindrica di autocentraggio, presenta un fondo a sezione quadra di dimensioni corrispondenti ad una barra quadra in lavorazione ed una espansione esterna conica cava con base maggiore verso l’esterno. 11 dispositivo come alla rivendicazione 1), caratterizzato da ciò che la testa anteriore cilindrica di autocentraggio, presenta un fondo a sezione semisferica di forme e dimensioni corrispondente a quello della barra tonda in lavorazione ed, una espansione esterna conica cava con base maggiore verso l’esterno. 12)Dispositivo come alla- rivendicazione 1), caratterizzato da ciò che la testa anteriore cilindrica di autocentraggio presenta un corpo cilindrico assiale ed una punta a forma di tronco di cono con base minore esterna, essendo il diametro del corpo cilindrico corrispondente a quello interno di una barra in lavorazione, tubolare. 13)Dispositivo come alle rivendicazioni 2) e 3), caratterizzato da ciò che i gruppi di ancoraggio con pistoncini sono due ognuno ottenuto da una tema di pistoncini disposti radialmente a pari distanza angolare, essendo l’interasse tra detti gruppi, corrispondente a quello medio di una coppia di espansioni troncoconiche assiali predisposte sull’asta di manovra. 14)Dispositivo come alle rivendicazioni 1) e 4), caratterizzato da ciò che la struttura cilindrica è costituita da un corpo cilindrico con foro assiale cilindrico per l’alloggiamento dell’asta di manovra, da una flangia posteriore con filettatura centrale per l’avvitamento della zona filettata dell’estremità dell’asta di manovra, di una flangia anteriore con espansione cilindrica sulla faccia interna, di diametro corrispondente a quello del foro cilindrico assiale della struttura cilindrica con foro interno cilindrico di diametro corrispondente alla punta anteriore dell’asta di manovra e con cavità cilindrica filettata aperta sulla faccia esterna per l’avvitamento di una espansione filettata della testa di autocentraggio delle barre in lavorazione.
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