ITMI991035A1 - Sistema ed apparecchiatura per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette per la microstimolazione cellulare mirata - Google Patents

Sistema ed apparecchiatura per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette per la microstimolazione cellulare mirata Download PDF

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Description

DESCRIZIONE PER BREVETTO DI INVENZIONE
Avente per titolo:
SISTEMA ED APPARECCHIATURA PER LA GENERAZIONE CONTROLLATA DI RADIAZIONI ULTRAVIOLETTE, PER LA MICROSTIMOLAZIONE CELLULARE MIRATA
CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un sistema nonché ad un'apparecchiatura per la generazione controllata di'radiazioni elettromagnetiche nel campo dell'ultravioletto: l'invenzione è particolarmente adatta per la microstimolazione di una qualsiasi struttura biocellulare, ad esempio per la riattivazione e la stabilizzazione biocellulare o per altri trattamenti per i quali l'uso di un sistema a raggi ultravioletti secondo l'invenzione costituisce una modalità di particolare efficacia, sostitutiva o alternativa a sistemi convenzionali .
Per gli scopi della presente descrizione, con l'espressione "microstimolazione biocellulare mirata" si intende la generazione controllata di un fascio di radiazioni ultraviolette comprese in un determinato campo di frequenze, che vengono focalizzate su una superficie biocellulare opportunamente delimitata, che deve essere stimolata con una data quantità di energia elettromagnetica.
L'invenzione ed una sua possibile applicazione verrà maggiormente descritta qui di seguito con riferimento alla ripigmentazione di strutture biocellulari, senza che ciò debba essere inteso in senso limitativo per quanto riguarda altre possibili applicazioni ed impieghi del sistema e dell'apparecchiatura stessa.
STATO DELL’ARTE
Come è noto, le radiazioni ultraviolette naturali o artificiali presentano lunghezze d'onda comprese tra 200 e 400 nm circa e quanto più elevata è la frequenza, tanto maggiore è la loro capacità di penetrare all'interno di una struttura cellulare.
In passato sono stati fatti vari tentativi per utilizzare i raggi ultravioletti in forma generalizzata, per la riattivazione o per la stimolazione di strutture biocellulari; tuttavia l'applicazione ripetuta a pioggia di raggi ultravioletti, in modo incontrollato, secondo le modalità precedentemente in uso, comporta l'assorbimento di radiazioni in eccesso su ampie superfici ed in zone non interessate al trattamento e tempi di esposizione eccessivamente lunghi con aumento dei rischi di reazioni negative.
I tradizionali sistemi di impiego dei raggi ultravioletti non hanno dunque consentito di ottenere risultati apprezzabili e duraturi nel tempo, per l'impossibilità di disporre di idonee apparecchiature e di mezzi atti a consentirne un uso selettivo e controllato, tali cioè da conseguire un'azione selettiva su quelle strutture biocellulari in grado di ricevere e di utilizzare l'energia fotonica per innescare quei meccanismi in virtù dei quali risulta possibile facilitare o ripristinare l'attivazione o l'attività biocellulare, limitatamente alla specifica superficie trattata.
SCOPI DELL'INVENZIONE
Pertanto, scopo generale della presente invenzione è di fornire un sistema per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette idoneo per una microstimolazione selettiva e mirata di specifiche superfici biocellulari aventi dimensioni limitate, mediante un'energia elettromagnetica compresa in una o più specifiche bande di frequenze dell'ultravioletto, tali da consentire una particolare efficacia ed effetti duraturi nel tempo.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di fornire un'apparecchiatura per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette che, oltre a consentire un'irradiazione mirata delle zone biocellulari da trattare, consenta altresì di evidenziare la posizione e le caratteristiche delle superfici stesse preventivamente ed in modo nettamente positivo.
Un ulteriore scopo ancora della presente invenzione è di fornire un'apparecchiatura per una generazione controllata di radiazioni ultraviolette, per la microstimolazione biocellulare, che possa essere opportunamente programmata ed impostata per regolarne i vari parametri di funzionamento, oltre che per controllarne un corretto funzionamento nel trattamento mirato con raggi ultravioletti a percentuale variabile da UVA a UVB delle zone biocellulari interessate.
Un ulteriore scopo è di fornire un'apparecchiatura per la microstimolazione mirata ad emissione pilotata di raggi ultravioletti, che, oltre alla programmazione ed al controllo dell'energia radiante emessa dall'apparecchiatura, consenta altresì un controllo selettivo dell'energia irradiata sulla superficie biocellulare da trattare .
Scopo ancora è di fornire un particolare elemento sagomatore, utilizzabile con il sistema e l'apparecchiatura secondo l'invenzione, atto a delimitare la superficie da trattare e a concentrare su di essa le radiazioni, proteggendo e mascherando le zone circostanti.
BREVE DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
Quanto sopra, nella mierostimo1azione mirata con raggi ultravioletti di strutture biocellulari, è conseguibile mediante un sistema secondo la rivendicazione 1, come pure mediante un'apparecchiatura per la generazione e la gestione controllata di radiazioni ultraviolette comprese in una specifica banda di frequenze UV, secondo la rivendicazione 6, facendo uso di un elemento sagomatore e di mascheratura secondo la rivendicazione 9.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Il sistema, l'apparecchiatura per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette utilizzabili nella microstimolazione di strutture biocellulari, nonché varie forme di elementi sagomatori, verranno maggiormente illustrati qui di seguito con riferimento ai disegni allegati, in cui:
Fig. 1 è uno schema generale dell'apparecchiatura; Fig. 2 è un grafico illustrante la distribuzione spettrale delle radiazioni ultraviolette in un'apparecchiatura convenzionale;
Fig. 3 è un grafico illustrante la distribuzione spettrale delle radiazioni ultraviolette in un'apparecchiatura secondo l'invenzione;
Fig. 4 è una sezione trasversale ingrandita di un sagomatore, in cui gli spessori sono stati maggiorati per agevolare la rappresentazione;
Figg. da 5 a 9 mostrano viste in pianta di alcune delle numerose forme di sagomatori possibili.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
In figura 1 con 10 è stato indicato un generico soggetto avente uria zona biocellulare 11 che deve essere sottoposta a microstimolazione mediante raggi ultravioletti, ad esempio per ripristinare l'originaria colorazione della pigmentazione.
In figura 1 è rappresentata altresì schematicamente nel suo complesso l'apparecchiatura secondo l'invenzione. L'apparecchiatura comprende una sorgente 13 di radiazioni ultraviolette, costituita da una speciale lampada in grado di generare in modo controllato, un fascio di radiazioni ultraviolette avente un dato contenuto percentuale di radiazioni elettromagnetiche, comprese nella banda di frequenze tra 200 e 400 rati, preferibilmente tra 260 e 300 nm.
La lampada 13 è collegata ad un alimentatore 14, che può essere regolato in corrente I o in tensione V mediante un'opportuna unità di controllo 15 programmata per variare la potenza di emissione e vari parametri funzionali dell'apparecchiatura in relazione a specifiche esigenze d'impiego; ciò può essere ottenuto agendo ad esempio mediante una consolle di comando 16, provvista di un opportuno visore 17.
Di fronte alla lampada 13 si trova un primo sistema ottico 18 di concentrazione delle radiazioni, a cui segue un diaframma regolabile 19 ed un secondo sistema ottico 20 per la focalizzazione del fascio di radiazioni generato dalla lampada 13, su un piano o su una superficie corrispondente alla zona biocellulare 11 da trattare. L'apparecchiatura potrebbe altresì essere dotata di una guida-luce liquida flessibile, non mostrata, costituita ad esempio da una fibra o da un fascio di fibre all'acqua, per meglio focalizzare il fascio di radiazioni sulla superficie da stimolare, senza dover manovrare o spostare l'apparecchiatura.
L'apertura e la chiusura del diaframma 19 causa un ampliamento o una restrizione del fascio di radiazioni diretto verso la superficie 11 da irradiare regolandone l'intensità energetica; il comando di apertura e chiusura del diaframma 19 può essere ottenuto mediante un'opportuna motorizzazione 21, ad esempio una motorizzazione ad aria collegabile ad una sorgente di aria in pressione 22 tramite un'interfaccia 23 operativamente collegata all'unità di controllo 15.
Con 24 in figura 1 è stato altresì indicato uno speciale filtro di WOOD posizionabile di fronte al sistema ottico 20, per la generazione di una luce di fluorescenza atta ad evidenziare lo stato superficiale della zona biocellulare da trattare.
Il filtro di WOOD 24 può essere posizionato di fronte al sistema ottico 20 facendolo ruotare ad esempio attorno ad un asse 25 controllato da un motore ad aria 26, o altro mezzo di comando.
Infine in figura 1 con 27 è stato indicato uno speciale sagomatore in materiale opaco o antiriflettente, destinato a circondare ed a delimitare una zona limitata 12 della superficie biocellulare 11 da trattare, mascherando e proteggendo le zone circostanti; caratteristiche ed alcuni elementi sagomatori verranno più avanti descritti con riferimento alle figure da 4 a 9.
Caratteristica del sistema secondo l'invenzione, oltre.alla limitazione della zona da irradiare, è costituita dalla possibilità di variare e controllare la fascia di frequenze ultraviolette del fascio generato dall'apparecchiatura, nonché dal contenuto percentuale di radiazioni elettromagnetiche generato.
Ciò può essere maggiormente compreso da quanto qui di seguito descritto con riferimento ai grafici di distribuzione spettrale delle radiazioni ultraviolette delle figure 2 e 3.
Durante una lunga ed accurata sperimentazione, si è infatti constatato che buoni risultati, duraturi nel tempo, si ottengono se si effettua una microstimolazione mirata della zona biocellulare da trattare, mediante un fascio di radiazioni controllato, che deve essere focalizzato su un'area puntiforme o su una zona delimitata e ristretta di stimolazione biocellulare, e se il contenuto percentuale di radiazioni del fascio generato, rientra nella banda di frequenze ultraviolette UVA e UVB preferibilmente compresa tra 260 e 320 nm, nonché adottando un'opportuna mascheratura attorno alla zona da trattare, avente caratteristiche antiriflettenti il fascio di radiazioni, come più avanti precisato.
Più precisamente, una lampada UV convenzionale presenta una distribuzione spettrale delle radiazioni ultraviolette del tipo mostrato in figura 2; da questa figura si nota che la maggior parte delle radiazioni, pari al 70-80%, è compresa nella fascia UVA tra 315 e 380 nm, mentre la restante parte percentuale è sostanzialmente compresa nella fascia centrale delle radiazioni UVB tra 280 e 315 nm, essendo del tutto trascurabile la fascia delle radiazioni UVC.
Diversamente dalla figura 3 si nota un contenuto percentuale più elevato di radiazioni ultraviolette, pari a circa il 60-85%, compreso nella fascia centrale delle radiazioni UVB, tra 280 e 320 nm circa, mentre è presente un contenuto percentualmente inferiore di UVA e di UVC.
In generale nella microstimolazione mediante radiazioni ultraviolette di strutture biocellulari, risulta altresì importante controllare certi parametri funzionali dell'apparecchiatura e di processo, in particolare la tensione V applicata alla lampada 13 di generazione del fascio, nonché il valore I dalla corrente circolante, oltre al tempo di erogazione; in generale è necessario regolare e controllare la quantità di energia erogata e le modalità di erogazione dell'energia stessa che possono essere di tipo lineare o continuo, ovvero di tipo impulsivo. Tutto ciò si ottiene non solo controllando i valori della tensione e della corrente circolante nella lampada 13 di generazione del fascio di erogazione, ma controllando altresì il valore e il tempo di apertura del diaframma 19 ovvero la quantità di energia irradiata sulla superficie da trattare, mediante l'unità di controllo 15 dell'apparecchiatura, che a questo proposito è resa opportunamente programmabile da parte di un operatore agendo sulla tastiera 16 della consolle di controllo, i cui dati impostati sono visibili in schede operative che appaiono nel visore 17.
L'apparecchiatura di controllo 15 può altresì essere programmata per fornire altri dati operativi, ad esempio il valore dell'energia irradiata, la temperatura del punto di irradiazione, ovvero altri dati e/o schede videografiche particolari. In particolare è programmata per archiviare le cartelle contenenti dati caratteristici del soggetto sottoposto a trattamento; le schede videodermotopografiche relative alle mappe corporee relative alla forma e/o distribuzione delle varie superfici da trattare in uno stesso soggetto; la quantificazione percentuale e totale di esse; le schede videodermoiconografiche relative ad una registrazione digitalizzata, progressiva, cronologicamente ordinata delle superfici in trattamento; le schede videodermocromatiche relative ad una registrazione numerica delle variazioni di cromatismo o di altra caratteristica fisica della struttura biocellulare trattata; e le schede operative della stessa apparecchiatura.
Il funzionamento e l'uso dell'apparecchiatura descritta risulta essere brevemente il seguente:
dopo aver provveduto all'accensione del generatore di raggi ultravioletti 13, se necessario si posiziona 11 filtro di WOOD 24 di fronte all'obiettivo 20 di concentrazione dei raggi UVB in modo da causare l'emissione di un fascio di luce di fluorescenza, in corrispondenza di una frequenza specifica del diagramma di figura 3.
Con l'apparecchiatura in queste condizioni è possibile esplorare l'intera superficie 11 della struttura biocellulare da trattare, ed individuare la zona ristretta 12 che dovrà essere microstimolata in modo controllato mediante un fascio di radiazioni UVB generato dall'apparecchiatura di figura 1. Individuata la zona di microstimolazione 12 si applica uno strato 27 di materiale antiriflettente detto anche sagomatore, in modo da lasciare scoperta la superficie della sola zona ristretta 12, mascherando e proteggendo le zone circostanti. Nel contempo si è altresì provveduto ad impostare e regolare, tramite la consolle di comando 16, tutti i parametri di lavoro necessari, quali la potenza dì emissione della sorgente di raggi ultravioletti, l'ampiezza del fascio luminoso da generare, la distanza dell'obiettivo 20 dalla zona 12 da microstimolare, nonché il tempo di esposizione .
Predisposta in questo modo l'apparecchiatura, si può quindi emettere un fascio di radiazioni UVB ed eseguire un trattamento mirato, per il tempo e con i valori di emissione dell'energia precedentemente prefissati, il tutto in modo automaticamente controllato e programmato dall'unità di controllo 15.
L'emissione del fascio di radiazioni potrà avvenire in modo continuo o in modo pulsante; inoltre il trattamento potrà essere ripetuto una o più volte, ad intervalli di tempo prefissati, modificando o regolando di volta in volta i parametri di funzionamento dell'apparecchiatura e le modalità di emissione dello stesso fascio di radiazioni. Nel contempo tutti i dati impostati sull'apparecchiatura e lo stato della zona o delle zone trattate potranno essere memorizzate in apposite tabelle o schede operative, ovvero in schede videografiche, che all'occorrenza potranno essere richiamate e visualizzate sul visore 17.
Come precedentemente riferito, l'apparecchiatura di figura 1, e le sue modalità operative costituiscono parte di un sistema per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette per la microstimolazione di una struttura biocellulare, comprendente uno speciale sagomatone 27 idoneo a delimitare la superficie da trattare e a proteggere le zone circostanti, tale da ottimizzare l'effetto delle radiazioni ultraviolette impiegate.
Le caratteristiche strutturali e di forma del sagomatone 27 vengono ora descritte con riferimento al particolare di figura 4 e ad alcune forme specifiche rappresentate nelle restanti figure da 5 a 9.
Come già riferito, l'elemento sagomatone 27 deve avere proprietà antiriflettente, vale a dire deve essere costituito o presentare la superficie destinata ad essere rivolta verso la sorgente di radiazione UVB, di colore scuro, preferibilmente nero e in materiale avente un basso indice di riflessione alle frequenze interessate.
Come mostrato in figura 4, l'elemento sagomatore è costituito ad esempio da una sottile pellicola 30, in materiale plastico, avente uno spessore compreso ad esempio tra 0,4 e 0,7 mm, provvista di uno strato posteriore 31 autoadesivo normalmente protetto da una pellicola rimovibile.
La pellicola 30 costituisce il substrato di supporto per uno strato frontale 32 di un qualsiasi materiale opacizzante, antiriflettente, di colore scuro preferibilmente nero, costituito ad esempio da uno strato vellutato fatto aderire alla pellicola 30.
La pellicola 30 e lo strato vellutato 32 presentano a sua volta uno o più fori di varia forma o variamente disposti che definiscono la sagoma della superficie o delle superfici da trattare. A questo proposito per fori o aperture di piccolo diametro, destinati a delimitare una piccola area superficiale, è importante che lo spessore della pellicola 30 e dello strato opacizzante 32 sia mantenuto il più piccolo possibile, entro i valori precedentemente indicati.
Forme e dimensioni dell'elemento sagomatore 27 cosi come le forme, le dimensioni ed il numero dei fori o delle aperture, come pure la loro disposizione, possono essere qualsiasi e variate a seconda delle esigenze specifiche.
Alcune forme possibile sono rappresentate a titolo esemplificativo nelle figure da 5 a 9 dei disegni allegati.
In figura 5 è rappresentato un sagomatore 27 di forma circolare, avente un diametro compreso ad esempio tra 60 e 80 mm, provvisto di un unico foro centrale 33 di piccolo diametro. Le dimensioni del foro centrale 33 possono variare da un diametro pari o inferiore al millimetro, a diametri notevolmente superiori, come tratteggiato con 34 sempre in figura 5, ad esempio fino 250 mm o superiore; poiché la quantità di energia irradiata sulla superficie da trattare dipende sia dalle dimensioni che dal numero di fori, risulta più conveniente parlare in termini di superficie di radiazione totale del sagomatore .
Pertanto, nel caso di sagomatore con foro singolo di figura 5, la superficie radiata può orientativamente variare da 3 mm2 fino a 500 mm2 ed oltre.
Come precedentemente riferito, l'elemento sagomatore 27 può avere un diverso numero di fori, delle stesse e/o di differenti dimensioni, diversamente disposti ed allineati per adattarsi alla forma e/o alle dimensioni della superficie da trattare, in funzione della quantità di energia radiante da erogare.
Le figure 6, 7 e 8 mostrano alcuni esempi di sagomatori circolari 27 in cui il sagomatore di figura 6 presenta una pluralità di fori 35 disposti secondo una o più circonferenze concentriche, con fori dello stesso diametro o di diametro differente.
La figura 7 mostra invece un sagomatore 27 sempre di forma circolare con fori 36 allineati su due file parallele, mentre la figura 8 mostra sempre un sagomatore circolare 27 con fori 37 allineati e disposti secondo un quadrato .
In tutti i casi, l'area complessiva irradiata potrà variare da 10 mm2 fino a 250 mm2, a seconda del numero di fori e del loro diametro.
La figura 9 dei disegni mostra infine un sagomatore modulare, adatto per trattare ampie aree idealmente suddivisibili in porzioni di superfici di uguali dimensioni. In questo caso il sagomatore 27 presenta una forma rettangolare allungata, con una pluralità di fori 38 allineati su più file parallele. Su un lato longitudinale della zona forata, il sagomatore è provvisto di segni di riferimento, ad esempio costituiti da fori 39 di maggiori dimensioni, uniformemente distanziati tra loro con un passo corrispondente all'unità modulare di superfici da trattare singolarmente. Anche in questo caso l'area della superficie forata di ogni unità di superficie modulare potrà variare entro i valori precedentemente indicati.
Da quanto detto e mostrato risulta dunque evidente che si è fornito un sistema ed un'apparecchiatura per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette W fi utilizzabili nella microstimolazione mirata di strutture biocellulari, secondo cui si utilizza un fascio concentrato di radiazioni ultraviolette comprese in una banda di frequenze ad elevato contenuto percentuale di radiazioni UVB, in combinazione con un'idonea mascheratura antiriflettente disposta perifericamente attorno alla superficie della struttura biocellulare da trattare, in cui i vari parametri funzionali del sistema e dell'apparecchiatura per la generazione del fascio di radiazioni ultraviolette, sono opportunamente regolabili o modificabili mediante un'unità di controllo programmabile che gestisce l'intera apparecchiatura ed il suo modo di operare .
Si intende comunque che quanto è stato detto e mostrato con riferimento ai disegni allegati, è stato dato a puro titolo esemplificativo ed illustrativo dei principi generali dell'invenzione.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette per la microstimolazione mirata di strutture biocellulari, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un elemento sagomatore in materiale antiriflettente per delimitare una superficie di stimolazione della struttura biocellulare mascherando le zone circostanti; - mezzi per generare un fascio di radiazioni ultraviolette aventi un contenuto percentuale di radiazioni elettromagnetiche ultraviolette comprese nella fascia di frequenze tra 200 e 400 nm; - e mezzi per focalizzare il fascio di radiazioni ultraviolette su detta superficie della struttura biocellulare da stimolare; - e mezzi per dosare la quantità di energia irradiata sulla superficie da trattare comprendenti detto elemento sagomatore .
  2. 2. Sistema per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette per la microstimolazione mirata di una struttura biocellulare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di generare un fascio di radiazioni in modo continuo.
  3. 3. Sistema per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette per la microstimolazione mirata di una struttura biocellulare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di generare un fascio di radiazioni in modo pulsante.
  4. 4. Sistema per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette per la microstimolazione mirata di una struttura biocellulare secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di regolare l'ampiezza e la potenza erogata del fascio di radiazioni, in funzione della superficie della struttura biocellulare da trattare.
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto fascio di radiazione presenta un contenuto percentuale di radiazioni elettromagnetiche nella banda di frequenza tra 260 e 300 nm compreso tra il 60% e l'85% sul totale delle radiazioni elettromagnetiche generate.
  6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che l'elemento sagomatore presenta un unico foro centrale.
  7. 7. Sistema secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che detto foro centrale presenta un'area superiore a 3 mm2.
  8. 8. Sistema secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che detto foro presenta un'area compresa tra 3 e 500 mm2.
  9. 9. Sistema secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che l'elemento sagomatore presenta una pluralità di fori.
  10. 10. Sistema secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che l'elemento sagomatore comprende fori di uguale diametro.
  11. 11. Sistema secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che l'elemento sagomatore comprende fori aventi diametri differenti.
  12. 12. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 11 caratterizzato dal fatto che detti fori sono disposti secondo una o più circonferenze concentriche .
  13. 13. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 11 caratterizzato dal fatto che i fori sono disposti secondo file di fori parallele.
  14. 14. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 13 caratterizzato dal fatto che la superficie totale dei fori è superiore a 10 mm2.
  15. 15. Sistema secondo la rivendicazione 14 caratterizzato dal fatto che la superficie totale dei fori è compresa tra 10 e 250 mm2.
  16. 16. Sistema secondo la rivendicazione 13 caratterizzato dal fatto di comprendere elementi di riferimento uniformemente distanziati su un lato delle file di fori, ciascuno atto a designare aree forate di dimensioni modulari.
  17. 17. Apparecchiatura per la generazione controllata di radiazioni ultraviolette per la microstimolazione mirata di strutture biocellulari, caratterizzata dal fatto di comprendere: - un generatore di radiazioni ultraviolette; - un-sistema ottico di concentrazione del fascio di radiazioni verso una zona di stimolazione della detta struttura biocellulare; - un diaframma regolabile per variare la larghezza del fascio di radiazioni; e - mezzi di comando del generatore, rispettivamente del diaframma di regolazione dell'ampiezza del fascio di radiazioni, detti mezzi di comando comprendendo un'unità di controllo programmabile con dati relativi alla quantità di energia radiante da erogare, all'ampiezza e al tempo di apertura del diaframma, nonché mezzi per la visualizzazione dei dati impostati.
  18. 18. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 17, ulteriormente caratterizzata dal fatto di comprendere un filtro per l'emissione di una luce di fluorescenza, posizionabile di fronte al sistema ottico dell'apparecchiatura .
  19. 19. Apparecchiatura secondo una qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto sistema di concentrazione del fascio di radiazioni comprende una guida di luce liquida, di tipo flessibile.
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