ITMI981821A1 - Supporto per scarponi da sci - Google Patents

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Sergio Bonometti
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Description

Descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: "Supporto per scarponi da sci"
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un supporto per scarponi da sci. Più in particolare, la presente invenzione riguarda un supporto da applicare all'occorrenza alla suola di scarponi da sci per consentire agli utilizzatori di camminare agevolmente nei momenti in cui gli sci non sono indossati.
Come è noto, nelle diverse discipline sportive sono utilizzate specifiche attrezzature, necessarie per affrontare i percorsi propri dell'attività scelta. Nel'ambito degli sport invernali, l'equipaggiamento comprende calzature con caratteristiche particolari, mirate alla funzione e al terreno sul quale sono impiegate. Nella pratica dello sci, sono attualmente utilizzati scarponi di notevole dimensione, con caratteristiche di accentuata rigidità, ottenuti in materiale plastico. La parte inferiore della calzatura, realizzata in solido con la parte superiore che accoglie il piede, definisce una estesa superficie sostanzialmente piana, che sporge alle opposte estremità anteriore e posteriore per formare i punti di collegamento con gli attacchi presenti sugli sci. La struttura rigida di queste calzature deriva da precise necessità funzionali; gli scarponi da sci, infatti, devono essere indeformabili per evitare danni all'utilizzatore e rigidi per accoppiarsi con precisione agli attacchi degli sci o staccarsi dagli stessi in caso di cadute senza determinare distorsioni. La tendenza attuale è inoltre quella di realizzare scarponi da sci con gambale molto esteso in altezza, allo scopo di meglio proteggere lo sciatore; benché il gambale sia in genere articolato sul resto del corpo-calzatura, la sua rilevante estensione contribuisce ad accentuare la rigidità dell'insieme. A causa di questa conformazione strutturale, gli scarponi da sci risultano del tutto inadatti a essere utilizzati per camminare, posto che impongono all'utlizzatore un'andatura innaturale; in assenza della benché minima flessione della calzatura, il piede deve obbligatoriamente seguire, in fase di riscontro con il terreno, la conformazione rettilinea della suola, che costringe a passi effettuati appoggiando prima il tacco, indi la punta, con fase intermedia di appoggio obbligato in piano lungo la suola. La fatica si manifesta inizialmente per alzare il piede, il quale ricade in seguito con pesantezza al suolo a partire dalla zona del tacco dello scarpone, e successivamente per rialzarlo; si tende, camminando, ad ammortizzare il peso del corpo, per quanto possibile, piegando le ginocchia dopo aver eventualmente allentato le chiusure degli scarponi, ma si tratta di palliativi che non sono in grado di permettere movimenti naturali. L'articolazione del piede, infatti, definisce con parte dell'ossatura della gamba e dei muscoli una leva naturale di secondo genere; le dita del piede rappresentano il fulcro della leva, i muscoli del polpaccio rappresentano la potenza, mentre la tibia e il perone rappresentano la resistenza della leva medesima. Questa struttura fisiologica ottimizza la deambulazione, che avviene spontaneamente ed efficacemente con riduzione significativa dello sforzo muscolare per compiere il lavoro. Viceversa, nel momento in cui questa leva si sviluppa con movimenti innaturali e coatti, il soggetto è sottoposto a sforzi che conducono a un rapido affaticamento.
In assenza di un'alternativa che non sia quella di sfilare gli scarponi e indossare calzature più confacenti, gli sciatori sono costretti a sopportare questo disagio, sottoponendosi, oltre che alla fatica, anche a rischi di perdita dell'equilibrio. Situazioni di questo genere si manifestano con estrema frequenza, tenuto conto del fatto che l'inconveniente cessa solo nei momento in cui si indossano gli sci e si inizia l’attività sportiva; tutte le fasi preliminari e intermedie, come lavvicinamento allimpianto di risalita o le soste per il ristoro, obbligano lo sciatore a camminare nel modo e con i problemi sopra evidenziati.
Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti lamentati in precedenza.
Più in particolare, lo scopo della presente invenzione è quello di realizzare un supporto per scarponi da sci, applicabile agli scarponi stessi in corrispondenza della suola, per consentire all'utilizzatore di camminare in modo agevole e tendenzialmente naturale.
Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di realizzare un supporto applicabile agli scarponi da sci atto a essere applicato agli scarponi stessi con rapidità e rimosso altrettanto rapidamente con semplici interventi manuali.
Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di realizzare, secondo una forma di esecuzione preferita, un supporto come sopra definito che non richieda, per la sua applicazione, modifiche strutturali degli scarponi da sci.
Non ultimo scopo dell'invenzione è quello di realizzare un supporto per scarponi da sci di ingombro e peso limitati, atto quindi a essere agevolmente trasportato dal'utilizzatore anche durante lo svolgimento dell'attività sportiva.
Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un supporto per scarponi da sci atto a garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dal supporto per scarponi da sci della presente invenzione, che si caratterizza fondamentalmente per il fatto di essere costituito da una suola aggiuntiva formata da una superfìcie superiore a sviluppo sostanzialmente piano e da una superfìcie inferiore almeno in parte non planare.
Le caratteristiche costruttive e funzionali del supporto per scarponi da sci della presente invenzione possono essere meglio comprese dalla descrizione che segue, in cui si fa riferimento alla allegata tavola di disegno che ne rappresenta una forma di esecuzione preferita e non limitativa e in cui:
la figura 1 rappresenta schematicamente, in vista laterale, il supporto della presente invenzione applicato a uno scarpone da sci;
la figura 2 rappresenta schematicamente la vista posteriore di uno scarpone da sci al quale è applicato il supporto della presente invenzione, provvisto di mezzi di aggancio secondo una forma esemplificativa di esecuzione;
le figure 3, 4 e 5 rappresentano schematicamente, in vista parziale dall'alto, lo stesso supporto in cui detti mezzi di aggancio sono disposti in posizioni alternative, in funzione della dimensione dello scarpone.
Con riferimento alla citata figura, il supporto per scarponi da sci della presente invenzione, indicato nel complesso con 10, è basilarmente costituito da una suola aggiuntiva e sagomata 12, accoppiabile a ciascuno scarpone, schematizzato con 20, in corrispondenza del suo fronte inferiore piano e rigido; detto fronte inferiore materializza l'intera area compresa fra gli attacchi esistenti sugli sci, atti a vincolare anteriormente e posteriormente detti scarponi. La suola aggiuntiva 12, ottenuta in materiale plastico rigido, semirigido o flessibile o in altro materiale idoneo, comprende una superficie superiore 14, avente sviluppo piano, parallelo e sostanzialmente complementare rispetto a quello della suola di ciascuno degli scarponi, e una superfìcie inferiore 16, almeno in parte non planare. La superficie inferiore 16 si sviluppa da quella superiore 14 con un collegamento esteso perimetralmente o almeno circoscritto ai contrapposti fronti anteriore e posteriore, a seconda che detta suola aggiuntiva 12 sia costituita da un corpo massiccio oppure da un corpo svuotato internamente lungo uno o più settori. Preferibilmente, la suola aggiuntiva 12 è costituita da un corpo massiccio, in materiale plastico quale ad esempio poliuretano o equivalenti, provvisto internamente di alveoli 18 di qualsivoglia forma ed estensione, formanti camere d'aria, delimitati da pareti 22 a sviluppo verticale, obliquo o sagomato che collegano tra loro le superfìci superiore 14 e inferiore 16. In corrispondenza delle contrapposte testate anteriore 24 e posteriore 26, la suola aggiuntiva 12 presenta solidali appendici sagomate 28, 30, che formano le porzioni o settori di accoppiamento e ancoraggio temporaneo con lo scarpone 20. Nella forma di esecuzione preferita del supporto secondo l'invenzione, che non comporta modifiche strutturali alla suola dello scarpone 20, detti settori di accoppiamento e ancoraggio della suola aggiuntiva 12 presentano conformazione complementare a quella della suola originaria dello scarpone stesso; detta suola, come è noto, sporge sia anteriormente che posteriormente per una quota limitata, a formare altrettanti cordoli 28', 30' per il collegamento e vincolo rapidi con gli attacchi degli sci. L'appendice sagomata 28, formata all'estremità anteriore del supporto o suola aggiuntiva 12, è di conseguenza conformata sostanzialmente a "U", per poter essere agevolmente calzata sul cordolo anteriore 28' della suola originaria dello scarpone 20. Corrispondentemente, l'appendice sagomata 30 formata all'estremità posteriore dello stesso supporto 12 è costituita da (specificare forma) per collegarsi al cordolo posteriore 30' sporgente da detto scarpone.
Ovviamente, la conformazione sopra indicata delle appendici 28, 30 del supporto 12 potrà risultare diversa per adattarsi a cordoli 28', 30' diversamente conformati della suola originaria dello scarpone 12.
A partire dalle contrapposte appendici 28, 30, si estende detta superficie inferiore 16 del supporto 12, costituente la superficie di riscontro con il terreno nel momento in cui il supporto stesso è accoppiato a ciascuno degli scarponi 20 per consentire all'utilizzatore di camminare. La superficie inferiore 16 definisce nel complesso uno sviluppo tendenzialmente arcuato, esteso senza soluzione di continuità dalla testata anteriore 24 a quella posteriore 26. In particolare, il profilo della superficie inferiore 16 è di preferenza formato da una prima zona anteriore inclinata 32, divergente rispetto alla superficie superiore 14, da una seconda e intermedia zona 34 parallela rispetto a detta superfìcie superiore 14 e apprezzabilmente distanziata dalla stessa, nonché da una terza zona posteriore 36 che raccorda, con andamento tendenzialmente arcuato, detta zona intermedia 34 alla testata posteriore 26. L’estensione in senso longitudinale di dette zone 32, 34 e 36 è approssimativamente equivalente; in senso trasversale, l'estensione delle medesime è di preferenza pari o leggermente superiore a quella della suola originaria dello scarpone 20. Tra la zona intermedia e planare 34 della suola aggiuntiva o supporto 12 e le contrapposte zone anteriore 32 e posteriore 36 inclinate e/o arcuate, è definito un angolo che può risultare di ampiezza diversa; ad esempio, l'ampiezza dell'angolo formato tra la zona intermedia 34 e la zona anteriore 32 può risultare maggiore rispetto a quella esistente fra la stessa zona intermedia 34 e la zona posteriore 36. E' peraltro da prevedere che l'intera superficie inferiore 16 del supporto 12 possa presentare sviluppo costantemente arcuato e risultare priva di una zona planare intermedia parallela alla superficie superiore 14. Inoltre, detta superficie inferiore 16, specie se il supporto o suola aggiuntiva 12 è realizzato in materiale plastico, può presentare sviluppo discontinuo, e definire una zona centrale incavata, estesa trasversalmente.
In fase di utilizzo, come deducibile da quanto precede, il supporto o suola aggiuntiva 12 è vincolato allo scarpone da sci 20 con un semplice intervento manuale, che conduce le appendici sagomate anteriore 28 e posteriore 30 del supporto medesimo a calzare sui cordoli 28', 30', tradizionalmente sporgenti dai contrapposti fronti di detto scarpone 20.
Questa operazione è agevolata dalla flessibilità del materiale del supporto 12, il quale, come sopra specificato, è di preferenza ottenuto in materiale plastico. Viceversa, ove detto supporto 12 fosse realizzato in tutto o in parte in materiale rigido o semirigido, l'accoppiamento con la suola originaria dello scarpone 20 potrà attuarsi mediante uno o più convenzionali ganci a scatto o elastici, resi solidali con idonei e noti mezzi alla parte anteriore e/o posteriore del supporto stesso. Le figure 3, 4 e 5 illustrano schematicamente un dispositivo di aggancio preferito e non limitativo accoppiato al supporto 12 per collegare quest'ultimo in modo rapido allo scarpone da sci 20.
Detto dispositivo, indicato nel complesso con 40, è esemplificativamente disposto in corrispondenza del fronte posteriore dello scarpone 20 ed è costituito da un telaietto in materiale plastico sostanzialmente conformato a forcella; i contrapposti e paralleli rami del telaietto, indicati con 42, sono collegati al resto del corpo in modo elastico onde permettere la divaricazione.
Ciò è ottenuto di preferenza mediante un lembo di collegamento 44 che determina un punto di cerniera per ciascuno dei rami 42; in questa ipotesi il dispositivo 40 è ottenuto in solido col resto del corpo e col supporto 10 mediante stampaggio del materiale plastico di formatura.
In alternativa, i rami 42 possono essere riportati e vincolati sul resto del corpo con rivetti o perni ed essere mantenuti paralleli tra loro e in tensione elastica mediante molle, lamine sagomate o equivalenti mezzi. Su ciascuno dei rami 42, lungo il fronte interno rivolto al supporto o suola aggiuntiva 12, è formata una pluralità di risalti 46, estesi in senso longitudinale e tra loro leggermente distanziati, aventi ad esempio profilo triangolare.
Parallelamente, nella parte estrema posteriore del supporto 12 sono formate complementari sedi incavate 46', ottenute durante lo stampaggio del supporto stesso. Il lembo di collegamento 44 del dispositivo 40 costituisce il fulcro di movimentazione del rispettivo ramo 42, il quale è vantaggiosamente provvisto, all'estremità posteriore, di un'appendice leggermente sbalzata 48, di qualsivoglia forma e dimensione, che costituisce il pulsante o punto di pressione per la divaricazione dei citati rami. Tale divaricazione consente di portare i rami stessi in corrispondenza dell'uno o dell'altro degli incavi 46' per attestare in essi, sui contrapposti fianchi, i corrispondenti risalti 46 e bloccare quindi il supporto 12 nella posizione desiderata. La presenza di più risalti 46 e incavi 46' permette di regolare opportunamente la tensione di accoppiamento del supporto 12 allo scarpone 20 in funzione della dimensione del medesimo o delle esigenze dell'utilizzatore.
La figura 3 illustra il dispositivo 40 applicato al supporto 12 in posizione il più possibile arretrata, mentre la figura 5 illustra la condizione opposta di massimo avanzamento dello stesso dispositivo 40. In funzione del numero di risalti 46 e incavi 46' si possono ottenere accoppiamenti in posizioni intermedie, come esemplificato a figura 4.
Il dispositivo 40 costituito da telaietto può essere eventualmente ottenuto in via autonoma e riportato sul supporto 10 mediante idonei mezzi di ritegno, quali rivetti e simili.
Accoppiato il supporto o suola aggiuntiva 12 a ciascuno degli scarponi da sci 20, l'utilizzatore si trova in condizione di camminare in modo agevole e sostanzialmente fisiologico, grazie alla conformazione arcuata o tendenzialmente arcuata della superfìcie inferiore 16 del supporto stesso. Appoggiando il piede al suolo, i'utilizzatore non incontra una superfìcie angolata e spigolosa, bensì un piano inclinato che accompagna il movimento naturale dell'articolazione. Successivamente, la zona intermedia 34 del supporto 12, a sviluppo planare o tendenzialmente planare, stabilizza il passo e crea la condizione idonea per il raccordo e la spinta sul fronte anteriore, ciò che riproduce il movimento naturale delle falangi delle dita del piede. Non si manifestano, di conseguenza, gli inconvenienti connessi alla rigidità pressoché assoluta degli scarponi da sci 20 all'atto del riscontro con il terreno, posto che il supporto o suola aggiuntiva 12 ripristina in sostanza il movimento fisiologico del piede, ancorché costretto in una struttura rigida quale lo scarpone 20.
Come si può rilevare, sono evidenti i vantaggi che l'invenzione consegue.
Il supporto per scarponi da sci della presente invenzione permette all'utilizzatore di camminare in modo sostanzialmente naturale nei momenti in cui non viene praticata l'attività sportiva e l'applicazione di detto supporto, così come la sua rimozione, si effettuano in modo rapido e agevole.
Sebbene la presente invenzione sia stata descritta con riferimento alla figura allegata, che ne rappresenta una realizzazione esemplificativa, è evidente che numerose alternative e varianti saranno apparenti agli esperti del settore, alla luce della descrizione sopra riportata. Pertanto, la presente invenzione intende comprendere tutte le alternative e varianti che entrano nello spirito e ambito protettivo delle rivendicazioni che seguono.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Supporto (10) per scarponi da sci (20), ottenuto in plastica o altro idoneo materiale, caratterizzato dal fatto di essere costituito da una suola aggiuntiva formata da una superficie superiore (14) a sviluppo sostanzialmente piano e da una superficie inferiore (16) almeno in parte non planare.
  2. 2. Supporto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di presentare, in corrispondenza delle testate anteriore (24) e posteriore (26), un'appendice sagomata (28), (30) avente profilo complementare a quello dei cordoli (280, (30') formati sulla suola originaria degli scarponi (20).
  3. 3. Supporto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superfìcie inferiore (16) definisce una prima zona anteriore (32) che si sviluppa con andamento divergente rispetto alla superficie superiore (14), una seconda e intermedia zona (34) parallela alla superfìcie superiore (14) e una terza zona posteriore (36) inclinata che raccorda detta seconda zona alla superficie superiore (14).
  4. 4. Supporto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una delle zone inclinate (32), (36) della superficie inferiore (16) presenta un profilo leggermente convesso.
  5. 5. Supporto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'intera superficie inferiore (16) presenta profilo continuativamente convesso.
  6. 6. Supporto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tra la superficie superiore (14) e la superficie inferiore (16) sono formate due o più camere d'aria di qualsivoglia forma e dimensione, separate da pareti (22) aventi andamento rettilineo, curvilineo o mistilineare.
  7. 7. Supporto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere costituito da un corpo massiccio in materiale plastico.
  8. 8. Supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un solidale dispositivo (40), disposto in corrispondenza del fronte anteriore e/o posteriore dello scarpone da sci (20), costituito da un'intelaiatura elasticamente accoppiabile al bordo del supporto stesso lungo i contrapposti fianchi provvisti di sedi o incavi sagomati (460-
  9. 9. Supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (40) in forma di intelaiatura presenta conformazione a forcella, in cui i contrapposti e paralleli rami (42) presentano, nel fronte interno rivolto al supporto stesso, una pluralità di risalti (46) estesi in senso longitudinale, leggermente distanziati tra loro e di forma complementare a quella delle sedi (46').
  10. 10. Supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti rami (42) sono ottenuti in solido col resto del corpo e con il supporto stesso e presentano un punto di cerniera (44) che ne consente la divaricazione.
  11. 11. Supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i rami (42) sono riportati e vincolati al resto del corpo con rivetti o perni e sono mantenuti in tensione elastica attraverso molle, lamine sagomate o simili.
  12. 12. Supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il dispositivo (40) è riportato e vincolato al supporto stesso con rivetti o equivalenti.
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