ITMI980080A1 - Dispositivo per la deposizione elettrolitica su lastre metalliche traslanti in specie per circuiti stampati mediante la chiusura di un - Google Patents

Dispositivo per la deposizione elettrolitica su lastre metalliche traslanti in specie per circuiti stampati mediante la chiusura di un

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ITMI980080A1
ITMI980080A1 IT98MI000080A ITMI980080A ITMI980080A1 IT MI980080 A1 ITMI980080 A1 IT MI980080A1 IT 98MI000080 A IT98MI000080 A IT 98MI000080A IT MI980080 A ITMI980080 A IT MI980080A IT MI980080 A1 ITMI980080 A1 IT MI980080A1
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    • C25ELECTROLYTIC OR ELECTROPHORETIC PROCESSES; APPARATUS THEREFOR
    • C25DPROCESSES FOR THE ELECTROLYTIC OR ELECTROPHORETIC PRODUCTION OF COATINGS; ELECTROFORMING; APPARATUS THEREFOR
    • C25D17/00Constructional parts, or assemblies thereof, of cells for electrolytic coating
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
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    • H05K3/00Apparatus or processes for manufacturing printed circuits
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Description

D E S C R I Z I O N E
Descrizione dell’ INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
"Dispositivo per la deposizione elettrolitica su lastre metalliche traslanti in specie per circuiti stampati, mediante la chiusura di un circuito elettrico tra le lastre ed un prodotto liquido reagente”
L’invenzione concerne le apparecchiature e gli impianti automatici per la deposizione elettrolitica su lastre metalliche in specie per la produzione di circuiti stampati.
Per ottenere sulle lastre una pellicola protettiva o antiossidante o comunque atta a migliorarne le qualità, vengono immerse tali lastre in uno speciale bagno.
I componenti di tale bagno determinano reazioni chimiche sulle superficie metalliche in specie in rame, dando luogo a secondo dei casi ad una pellicola del cosìdetto stagno chimico oppure rame chimico o ad altri prodotti. Nella produzione in serie le lastre vengono fatte traslare nel bagno con continuità runa dopo l’altra mediante, appositi trasportatori meccanici.
Tale procedimento basato sulla reazione chimica associato all'azione della gravità richiede ovviamente tempi notevoli data anche la necessità della massima uniformità della pellicola desiderata.
L’invenzione in oggetto ha lo scopo di abbreviare i tempi di lavoro assicurando al tempo stesso un'ottimale formazione della pellicola sulle lastre così come verrà qui di seguito illustrato.
Oggetto del ritrovato è un dispositivo in un impianto per la deposizione elettrolitica d'una pellicola su lastre metalliche, in specie per circuiti stampati, traslanti in continuità mediante appositi trasportatori, parallelamente a se stesse.
Tale dispositivo presenta in successione, uno o più complessi operativi comprendenti ognuno una o più coppie di rulli qui chiamati di contatto, metallici, trascinati in rotazione assiale 'reciprocamente di senso opposto mediante un apposito cinematismo, una camera oblunga, a tenuta stagna, disposta sopra la traiettoria delle lastre traslanti con una serie di ugelli tubolari con assi complanari sostanzialmente affiancati e paralleli, fornita d’un elettrodo laminare oblungo interno, una pompa che provvede a prelevare in continuità un apposito prodotto liquido reciclato da una vasca sottostante e ad immetterlo a pressione nelle dette camere ed è collegato ad una centralina elettrica-elettronica che in base ad apposito programma, governa e comanda il movimento di detti rulli,: l’azione della pompa e la traslazione delle lastre e genera corrente elettrica continua.
Tali coppie di rulli e tali camere sono predisposte trasversalmente alla direzione di traslazione delle lastre.
l’elettrodo interno della camera stagna e detti rulli di contatto sono reciprocamente elettricamente isolati e rispettivamente collegati ai due poli della detta corrente continua.
Al passaggio via via delle dette lastre tra i rulli di contatto in coppia, si determina la proiezione del detto liquido immesso nella camera da parte degli ugelli, contro le zone delle lastre stesse via via che fuoriescono dai detti rulli.
Quindi per effetto della chiusura del circuito elettrico generato dalla corrente continua fra detto liquido e dette lastre si ottiene la voluta deposizione elettrolitica su quest’ultime.
Ogni complesso operativo comprende, in successione, dopo la coppia di rulli di contatto e prima della camera oblunga, tenendo presente il senso di avanzamento delle lastre metalliche, una prima coppia di rulli, qui chiamati di contenimento, poggiati lateralmente uno sopra l’altro e trascinati in rotazione assiale reciprocamente di senso opposto mediante un apposito cinematismo.
li rullo superiore è circondato da una serie di anelli affiancati sostanzialmente eguali, con diametro interno notevolmente maggiore del diametro di tale rullo superiore.
A detta prima camera oblunga con ugelli tubolari, è associata una seconda camera oblunga contrapposta alla prima e predisposta sotto la detta traiettoria delle lastre traslanti.
Tale seconda camera è sostanzialmente similare alla prima ma è provvista al posto degli ugelli tubolari, d’un ugello a stretta fessura longitudinale sostanzialmente contrapposta alle serie di ugelli della camera sovrastante ed estesa quanto la lunghezza di tale serie.
Tale seconda camera è alimentata anch’essa mediante la pompa col prodotto liquido riciclato dalla vasca sottostante ed è fornita d’un elettrodo oblungo laminare interno collegato allo stesso polo elettrico al quale è collegato l’elettrodo della prima camera.
Dopo tale coppia di camere è predisposta una seconda coppia di rulli di contenimento sostanzialmente eguali alla prima coppia.
La camera superiore è predisopsta ad una quota maggiore dei rulli superiori compresi nelle due coppie di rulli di contenimento.
La camera inferiore è invece predisposta a quota più bassa dell’asse dei rulli inferiori di tali due coppie di rulli di contenimento.
La quota e la distanza reciproca degli spigoli longitudinali della faccia superiore di dette camere inferiori, sono tali tali da assicurare il contatto tra le superfici di tali rulli inferiori e detti spigoli dando così luogo ad una specie di canale intermedio comprendente un fondo costituito dalla faccia superiore della dette camere inferiori e fiancate costituite dalle superfici che si fronteggiano dei detti rulli inferiori delle due coppie dei rulli di contenimento. Tale canale si riempe quindi del liquido che esce in pressione dall’ugello a fessura delle camere inferiori.
Gli anelli dei rulli superiori delle dette coppie dei rulli di contenimento assestandosi spontaneamente sulle superfici delle lastre avanzanti, creano praticamente un canale avente come fondo le lastre avanzanti e come pareti laterali le superficie esterne di tali anelli.
Anche tale canale si riempe praticamente del liquido operativo emesso dati ugelli delle dette camere superiori. '
Ogni complesso operativo comprende vantaggiosamente tra le coppie di rulli di contato e di contenimento, una coppia di rulli qui chiamati di finitura, liberamente girevoli.
I rulli d'ogni coppia sono serviti rispetivamente da supporti ottenuti da insenature retangolari predisposte su fiancate contrapposte della incastellatura dellimpianto entro le quali si alloggiano liberamente i coduli ed i prolungamenti cilindrici alle due estremità di detti rulli,.
Pertanto il rullo superiore d’ogni coppia, gràvita per effetto del suo peso, sul rullo inferiore e quindi all'atto del passaggio tra i due rulli d'ogni coppia, delle lastre metalliche, su quest'ultime.
11 cinematismo che trascina in rotazione i rulli di contatto in coppia comprende ruote dentate solidali alle estremità dei rulli inferiori della coppia, che ingranano con una catena continua disposta ortogonalmente a detti rulli e mossa da una motore eletrico.
I due rulli d'ogni coppia sono collegati mediante ruote dentate sostanzialmente eguali.
La rotazione del rullo superiore delle coppie di rulli di contatto anche se modestamente allontanato dal rullo inferiore in conseguenza del passaggio delle lastre metalliche, viene assicurata per effetto della lunghezza dei denti degli ingranaggi notevolmente superiore al valore dello spessore di dette lastre.
I cinematismi che trascinano in rotazione i rulli di contenimento in coppia comprendono ruote dentate elicoidali solidali alle estremità opposte, rispetto alle estremità dei rulli di contatto, dei rulli inferiori delle coppie, le quali ruote ingranano con ruote dentate elicoidali solidali ad un albero motorizzato ortogonale a detti rulli.
1 due rulli d'ogni coppia sono collegati mediante ruote dentate elicoidali so stanzialmente eguali.
I rulli di contatto e gli elettrodi laminari predisposti all’interno delle camere stagne, sono collegati elettricamente rispettivamente ai poli negativo e positivo della corrente continua.
Nel caso si voglia ottenere la deposizione elettrolitica su lastre oblunghe dotate di bordi in materiale plastico in rilievo, i rulli di contatto, di finitura e di contenimento, sono costruiti in modo da presentare rilievi anulari di larghezza corrispondente a quella di tali lastre oblunghe tra i detti bordi e di sporgenza maggiore dell'altezza di tèli bordi sulle due facce di tali lastre. Le dimensioni degli anelli dei rulli di contenimento e dei diametri interno ed esterno e nella larghezza, sono calcolate in modo da consentire il loro spontaneo assestamento sia sulle facce delle lastre e sia sui bordi in rilievo. La pellicola può essere di stagno chimico, oppure di rame chimico o può presentare altre caratteristiche. .
Vantaggiosamente i rulli di contatto sono al titanio.
Vantaggiosamente i rulli di finitura e di contenimento e gli anelli che circondano tali ultimi rulli sono in materiale plastico.
Sono evidenti i vantaggi dell'invenzione.
Per effetto della chiusura del circuito elettrico in corrente continua tra il liquido operativo caricato da una polarità mediante gli elettrodi contenuti nelle camere stagne con ugelli e le lastre caricate con la seconda polarità dai cilindri al titanio, venogno notevolmente accelerati i tempi di deposizione delle particelle del liquido e delle reazioni chimiche che danno luogo alla formazione della pellicola sulle due facce delle lastre.
Tuto ciò con diminuizione dei costi per la fabbricazione in specie dei circuiti stampati e con notevole miglioramento della qualità.
Le carateristiche e gli scopi del ritrovato risulteranno ancora più chiari dagli esempi d’attuazione che seguono corredati da figure schematiche.
Fig. 1) Impianto con dispositivo oggeto dell'invenzione, per la deposizione eletrolitica in linea, su lastre metalliche in specie per circuiti stampati con una pluralità di complessi operativi, in vista laterale.
Fig. 2) Il dispositivo in sezione trasversale a monte d'un primo complesso operativo.
Fig. 3) Il dispositivo in sezione trasversale a monte dei rulli di contenimento del deto complesso operativo
Fig. 4) particolare di un complesso operativo in prospettiva laterale dall'alto Fig. 5) particolare di un complesso operativo in una variante per lastre metalliche oblunghe con bordi in materiale plastico in rilievo
L'impianto 10 con incastellatura 11 per la deposizione eletrolitica su lastre in specie per circuiti stampati, in movimento viene programmato, gestito e controllato mediante una centralina elettrica-elettronica 12 con quadro 13, comprendente un raddrizzatore di corrente 15 con quadro 16 che fornisce corrente continua a bassa tensione ed il motore 17 per la traslazione delle lastre 50.
L’impianto comprende un canale 18 entro il quale traslano le lastre 50 su un piano orizzontale di traccia XX ed in successione, quattro gruppi, di preparazione 20, di deposizione eletrolitica 30, di lavaggio 38 e di asciugatura 45.
II gruppo 20 di preparazione, comprende le stazioni di sgrassaggio 21, di lavaggio 22 e di decapaggio 23.
Tali stazioni presentano una serie di ugelli superiori 24 ed inferiori 25 le pompe 26, i generatori di calore 27 e le valvole 28.
Il gruppo di deposizione elettrolitica 30 comprende un dispositivo 60 oggetto dell’invenzione, il generatore di calore 33, la pompa 32, il generatore di freddo 31 , l’elettrovalvola 34, il raccoglitore di impurità 35 e le valvole 36. Il gruppo di lavaggio 38, presenta una serie di ugelli superiori 41 ed inferiori 42, le pompe 39, le valvole 40.
Il gruppo di asciugatura 45 presenta una soffiante 46, un raccordo per estrazioni fumi 47 ed una serie di ugelli 48 per l'asciugatura delle lastre 50. Il dispositivo di deposizione elettrolitica 60 comprende una serie di complessi operativi come 55-57 a loro Volta comprendenti (come indicato nel complesso 55 della figura 4) una coppia di rulli qui chiamati di contatto al titanio, superiore 62 ed inferiore 61 , una coppia di rulli qui chiamati di finitura 91 superiore e 90 inferiore in materiale plastico ed una coppia di rulli, qui chiamati di contenimento, 100 inferiore e 101 superiore in materiale plastico.
Il rullo superiore 101 della coppia di rulli di contenimento 100 e 101, è circondato da una serie di anelli di contenimento 106 liberi di ruotare su tale rullo, che presentano un diametro interno sostanzialmente superiore del diametro esterno di tale rullo 101.
Ad una determinata distanza in orizzontale dalla coppia dei rulli di contenimento 100 e 101, è predisposta un seconda coppia sostanzialmente eguale di rulli di contenimento comprendenti il rullo superiore 111 ed il rullo inferiore 110.
Il rullo superiore è circondato da una serie di anelli 116 sostanzialmente eguali agli anelli 106.
A valle di tale seconda coppia di rulli di contenimento è predisposta una seconda coppia di rulli di finitura 120 e 121.
A valle di tale seconda coppia di rulli di finitura è predisposta una seconda coppia di rulli di contatto 130, 131.
Il detto dispositivo di deposizione elettrolitica 60 presenta due fiancate contrapposte 201 e 202, all’interno di tali fiancate, i piastroni contrapposti 160 e 170 per il supporto dei rulli dei complessi operativi come quello già descritto.
Il rullo superiore 62 della prima coppia dei rulli di contatto presenta alle due estremità i coduli 65 e 66.
Il rullo inferiore 61 di detta coppia, presenta ad una estremità il codulo 63 ed all'altra estremità un codulo 64 che si prolunga sino ad arrivare in prossimità della fiancata 202 e che presenta all'estremità la cava assiale 70 per l’inserimento della linguetta 71 d'un alberino 72 sopportato dai cuscinetti a rotoloamento 80 predisposti in tale fiancata 202.
Il codulo 63 e la parte iniziale del codulo 64 penetrano liberamente all’interno delle sedi 161 e 171 sostanzialmente rettangolari predisposte sui piastroni contrapposti di supporto 160 e 170 già indicati.
I coduli 65 e 66 del rullo superiore di tale coppia di rulli di contatto sono alloggiati parimenti in tali sedi 161 e 171 dove possono scorrere liberamente. Pertanto il rullo superiore 62 gravita sul rullo inferiore 61 pur consentendo il libero passaggio tra di essi delle lastre 50 traslanti.
I rulli di contenimento 100 e 101 presentano rispettivamente i coduli 102 e 103 ed il codulo 105 e il prolungamento 104 del rullo superiore 101.
Tali coduli 102, 103, 105 e il detto prolungamento 104 penetrano liberamente nelle sedi sostanzialmente rettangolari 162 e 172 predisposte nei piastroni di suporto 160 e 170.
I coduli del rullo inferiore 100 sono sopportati dal fondo di tali sedi 162 e 172 mentre le estremità 104 e 105 del rullo superiore 101 possono scorrere liberamente entro tali sedi 162 e 172.
Sul prolungamento 73 dell’alberino 72 solidale al rullo inferiore 61 della coppia dei rulli di contatto 61 e 62, è solidale una ruota dentata 151 che ingrana con la catena continua 150 mossa da un motore elettrico non indicato per semplicità nelle figure.
Sul codulo 64 di tale rullo 61 è calettata la ruota dentata 76 che ingrana con la ruota dentata 77 solidale al codulo 66 del rullo superiore 62 di detta coppia di rulli 61 e 62.
Pertanto tale rullo 62 viene trascinato in rotazione dal rullo 61.
Poiché il rullo superiore 62 gràvita liberamente sul rullo inferiore 61 e tenendo presente la lunghezza dei denti degli ingranaggi 76 e 77 è possibile, per effetto della rotazione di detti rulli, il libero passaggio della lastra metallica sottile 50 su cui deve essere effettuata la elettrodeposizione.
Le altre coppie dei rulli di contatto come 130 e 131 ed altre sono messe in rotazione parimenti mediante le ruote dentate 152 e 153 ed altre, che ingranano con la catena continua 150 già descritta, solidali ai coduli prolungati 132 e 142 dei rulli inferiori delle coppie dei rulli di contatto come 130 ed altri.
Ad una estremità 102 del rullo inferiore 100 della coppia dei rulli di contenimento 100 e 101 è predisposta la ruota dentata 107 a denti elicoidali che ingrana con la ruota a denti elicoidali 156 dell’albero 155 ortogonale a detti rulli e parallelo alla traiettoria delle lastre metalliche.
Sull’estremità 104 del rullo superiore 101 della detta coppia è calettata la ruota dentata 108 sostanzialmente eguale alla ruota dentata 107 con cui ingrana.
Pertanto i due ruli 100 e 101 sono trascinati in rotazione in senso inverso. Le altre coppie dei rulli di contenimento come 110 e 111 sono parimenti posti in rotazione dalla ruote dentate 117 e 118 rispettivamente solidali alle estremità 112 e 113 dei detti rulli e dalla ruota dentata 157 solidale all’albero 155.
Tra la seconda coppia dei rulli di contenimento e la seconda coppia dei rulli di contatto è predisposta una seconda coppia dei rulli di finitura, 120 e 121. I prolungamenti 73 degli alberini 72 ruotano all’interno di gole 183 delle barre 181 e 182 contrapposte e sopportate dai profili ad “U" 190 e 191 facenti parte del complesso elettrico 180.
Le due barre 181 e 182 sono collegate elettricamente e meccanicamente da un cavallotto 184 flessibile fissato con le orecchiette 185.
La barra 182 è montata in pressione contro i detti prolungamenti 73 degli alberini 72, dalle molle di compressione 193 disposte tra i supporti 192 solidali all’incastellatura dellimpianto ed il profilato 191.
La barra 181 preme con il suo peso su detti prolungamenti 73 potenziando il contatto ed è collegata elettricamente al generatore 15 di corrente continua mediante il cavo 186.
Tra le due coppie di rulli di contenimento rispettivamente 100-101 e 110111 sono predisposte le camere stagne oblunghe contrapposte, rispettivamente 210 superiore e 230 inferiore con corpo parallelepipedo 211 e coperchi 212 e 232.
La camera 210 presenta nella faccia inferiore contrapposta alle lastre mefalliche traslanti, gli ugelli 213 tubolari.
Tale camera comunica con la pompa 32 mediante il beccuccio 214 ed un adeguato tubo di collegamento 215 ed è sopportata dal piastrone 202 verticale mediante la mensola 251 orizzontale metallica con estremità a 90°, 252.
Tale mensola è collegata all’elettrodo oblungo 220 alloggiato internamente alla detta camera mediante i bulloni 221 ed i dadi 222 e 223.
L'estremità 252 della mensola 251 è fissata alla fiancata 202 metallica della incastellatura 11 deirimpianto, mediante il bullone 255 tramite la boccola 253 e la ranella 254 isolanti.
L’elettrodo 220 può quindi essere collegato al generatore di corrente continua 15 mediante il cavo 257 dando luogo al gruppo elettrico 250.
La camera 230 è sostanzialmente eguale alla camera 210 con la differenza che al posto degli ugelli tubolari 213, è predisposto un ugello longitudinale 233 con fessura 236 esteso praticamente per tutta la lunghezza della serie di ugelli 213 della camera 210 superiore e disposto sostanzialmente in corrispondenza dell’allineamento di tali ugelli superiori.
Il piano superiore della camera 230 rivolto verso le lastre metalliche traslanti superiormente ad essa, presenta gli spigoli 235 e 237 che si mantengono sostanzialmente a contatto con le superfici dei rulli di contenimento inferiori 100 e 110 delle coppie dei rulli di contenimento 100-101 e 110-111.
Da quanto precede è chiaro il funzionamento del dispositivo di elettrodeposizione.
Tale dispositivo di elettrodeposizione come è chiaro dalla fig. 1) presenta una serie di complessi operativi 55-57 come il 55 già descritto più particolareggiatamente.
Tali complessi operativi 55-57 sono indicati schematicamente nella fig. 1) generale deirimpianto solamente con le prime coppie dei rulli di contatto come 61 e 62, di camere stagne 210 e 230, la seconda coppia dei rulli di contatto come 130 e 131, una seconda coppia di camere 210’ e 230', una terza coppia dei rulli di contatto 130’ e 131’, una terza coppia di camere stagne 210” e 230” ed una quarta coppia di rulli di contatto 130" e 131". Le lastre 50 via via che traslano lungo la traccia XX verso il primo complesso operativo 55, passano, come indicato anche dalle figg. 2-4), tra i rulli 61, 62 della prima coppia di contatto, tra i rulli 90, 91 della prima coppia di finitura, tra i rulli 100 e 101 della prima coppia di contenimento, sotto l’azione rispettivamente del liquido operativo 29 emesso dall’alto dagli ugelli 213 tubolari della camera stagna 210 e dal' basso mediante l’ugello a fessura 233, della prima coppia di camere stagne, tra i rulli della seconda coppia dei rulli di contenimento 110 e 111, tra i rulli della seconda coppia dei rulli di finitura 120 e 121, tra i rulli della seconda coppia dei rulli di contatto 130 e 131 e quindi sotto l’azione dei successivi complessi operativi come il 56 e 57. Tra i rulli inferiori delle coppie dei rulli di contenimento 100, 110 predisposte da una parte e l’altra delle coppia di camere stagne come 210 e 230 per effetto del contatto tra gli spigoli longitudinali 235 e 237 della camera inferiore e le superfici di tali rulli inferiori 100 e 110 si determina un canale inferiore praticamente delimitato dal piano superiore (della camera inferiore stagna), dalle superfici dei due rulli inferiori predetti e dalla lastra 50 avanzante, il quale canale per effetto del liquido emesso in specie dall’ugello 233 a fessura 236 si mantiene pieno di liquido 29 operativo contribuendo al potenziamento dell’azione di deposizione elettrolitica al di sotto della lastra 50.
Tra i rulli superiori delle coppie dei rulli di contenimento, circondati dagli anelli 106 e 116 e le lastre che passano tra tali coppie di rulli, si crea per effetto dei detti anelli che si mantengono a contatto con la faccia superiore delle lastre 50 avanzanti, una sorta di canale superiore avente come fondo tali lastre avanzanti e come pareti le superfici esterne degli anelli 106, 116 di tali rulli superiori il quale canale per effetto degli ugelli 213 della camera superiore, si mantiene pieno di liquido 29 operativo emesso dagli stessi. Il complesso elettrico 180 costituito dalle barre 181 e 182 elettricamente collegate con le coppie di rulli al titanio 60 e 61, 130 e 131 e le successive, è collegato al polo negativo del generatore di corrente elettrica continua 15 mentre il liquido operativo immesso a pressione dalla pompa 32 nella coppia di camere stagne 210 e 230 e nelle successive, per effetto degli elettrodi 220 e 240, si carica in conseguenza del collegamento del complesso elettrico 250 comprendenti tali elettrodi, col polo positivo di detto generatore di corrente elettrica continua 15.
Pertanto la elettrodeposizione viene potenziata dall’azione sinergica ed intereagente della proiezione del liquido operativo sulle due facce delle lastre avanzanti, dalla formazione di un volume di tale liquido al di sotto e al di sopra di tali lastre e dalla chiusura del circuito elettrico tra tale liquido operativo e le lastre 50 caricate elettricamente dai rulli di contatto al titanio 61-62 e dagli altri descritti.
La figg. 5 illustra una variante dei complessi operativi idonei alla elettrodeposizione su lastre oblunghe 52 sui cui bordi longitudinali sono applicati i profilati 53 in materiale plastico che danno luogo a dei rilievi sulle due facce di tali lastre.
I complessi operativi descritti vengono variati sostituendo le coppie di rulli illustrati con altri forniti di rilievi aventi una larghezza corrispondente alla larghezza delle lastre tra i bordi in rilievo ed una altezza maggiore dello spessore dei rilievi stessi su tali lastre oblunghe 52.
La fìg. 5) indica tali nuovi complessi operativi.
La prima coppia di rulli di contatto 260 inferiore e 261 superiore presentano rispettivamente i rilievi 262 e 263.
I rulli di finitura 270 inferiore e 271 superiore presentano rispettivamente i rilievi 272 e 273.
I rulli di contenimento 280 inferiore e 281 superiore presentano rispettivamente i rilievi 282 e gli anelli 283.
La seconda coppia di rulli di contenimento 285 inferiore e 286 superiore, presentano rispettivamente i rilievi 287 e gli anelli 288.
Tali anelli presentano dimensioni adeguate al loro penetramento tra i bordi in rilievo di ogni lastra ponendosi a contatto sia delle facce di tali lastre e sia di tali rilievi spostamendo automaticamente la loro posizione trasversale rispetto ai rulli di contenimento.
La seconda coppia dei rulli di finitura 275 e 276 e la seconda coppia dei rulli di contatto 265 e 266 presentano parimenti i rilievi già descritti.
Tra le coppie dei rulli di contenimento è predisposta parimenti la coppi .a d .i camere stagne con ugelli rispettivamente 210 superiore e 245 inferiore. il piano superiore di tale camera inferiore presenta gli spigoli longitudinali 246 e 247 con sagomature corrispondenti ai detti rulli inferiori di contenimento 280 e 285.
E' così possibile una ottimale elettrodeposizione così come indicato per le lastre piane.
Dato che il ritrovato in oggetto è stato descritto e rappresentato solamente a titolo di esempio indicativo e non limitativo e per la dimostrazione delle sue caratteristiche essenziali, si intende che potrà subire numerose varianti a seconda delle esigenze industria!:, 'commerciali ed altro, nonché includere altri sistemi a mezzi il tutto senza uscire dal suo ambito.
Pertanto deve essere inteso che nella domanda di privativa sia compresa ogni equivalente applicazione dei concetti ed ogni equivalente prodotto attuato e/o operante secondo una o più qualsiasi delle caratteristiche indicate nelle seguenti rivendicazioni.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo in un impianto per la deposizione elettrolitica d'una pellicola su lastre metalliche, in specie per circuiti stampati, traslanti in continuità in un canale mediante appositi trasportatori, parallelamente a se stesse, mediante reazione chimica con un apposito prodotto liquido , caratterizzato da ciò che comprende uno o più complessi operativi comprendenti ognuno una o più coppie di rulli metalllici qui chiamati di contatto, poggiati lateralmente uno sopra l’altro attraverso cui traslano le lastre trascinati in rotazione assiale reciprocamente di senso opposto mediante un apposito cinematismo, una o più camere oblunghe, a tenuta stagna, disposte al di sopra della traiettoria delle lastre e fornite di una serie di ugelli tubolari con assi complanari affiancati e paralleli, fornite d’un elettrodo oblungo interno, una pompa che provvede a prelevare in continuità il prodotto liquido riciclato da una vasca sottostante e ad immetterlo a pressione nelle dette camere e comprende una centralina elettrica-elettronica che in base ad apposito programma, governa e comanda il movimento di dette coppie di rulli, l’azione della pompa e la traslazione delle lastre e genera corrente elettrica continua, essendo predisposte tali coppie di rulli e tali camere trasversalmente alla direzione di traslazione delle lastre, essendo l’elettrodo interno alle camere e dette coppie di rulli di contatto, reciprocamente isolati elettricamente e rispettivamente collegati ai due poli della detta corrente continua, determinandosi via via al passaggio delle dette lastre tra i rulli delle coppie dei rulli di contatto, la proiezione del detto liquido immesso nelle camere, attraverso gli ugelli contro le zone delle lastre via via che si presentano fra dette coppie di rulli di contatto e quindi, per effetto della chiusura del circuito elettrico generato dalla corrente elettrica continua fra detto liquido e dette lastre attraverso le dette coppie di rulli di contatto, la deposizione elettrolitica su tali lastre.
  2. 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1), caratterizzato da ciò che ogni complesso operativo comprende, dopo una coppia di rulli di contatto e prima delle camere oblunghe, tenendo presente il senso di avanzamento delle lastre metalliche, una prima coppia di rulli, qui chiamati di contenimento, poggiati lateralmente uno sopra l'altro attraverso cui passano parimenti le lastre, trascinati in rotazione assiale reciprocamente di senso opposto mediante un apposito cinematismo, essendo il rullo superiore circondato da una serie di anelli affiancati sostanzialmente eguali, con diametro interno notevolmente maggiore del diametro di tale rullo superiore, essendo associate a dette prime camere oblungo con ugelli, una seconda camera oblunghe contrapposta alla prima sotto la detta traiettoria delle lastre traslanti, sostanzialmente similare alle prime ma provviste al posto degli ugelli tubolari, d’un ugello a stretta fessura longitudinale sostanzialmente contrapposta alle serie di ugelli delle camere, sovrastanti ed estesa quanto la lunghezza di tale serie, essendo tali seconde camera alimentate anch’esse mediante la pompa col prodotto liquido, riciciato dalla vasca sottostante e fornite d’un elettrodo oblungo laminare interno collegato allo stesso polo elettrico al quale è collegato l’elettrodo delle prime camere, essendo predisposta dopo tali coppie di camere, una seconda coppia di rulli di contenimento sostanzialmente eguali alla prima coppia, essendo predisposte le camere superiori ad una quota maggiore delle due coppie di rulli di contenimento, essendo predisposte le camere inferiori a quota più bassa dell’asse dei rulli inferiori di tali due coppie di rulli di contenimento.
  3. 3) Dispositivo come alla rivendicazione 2), caratterizzato da ciò che la quota e la distanza reciproca degli spigoli longitudinali della faccia superiore di dette camere inferiori, sono tali da assicurare il contatto tra le superfici di tali rulli inferiori e detti spigoli dando così luogo ad una specie di canale intermedio comprendente un fondo costituito dalla faccia superiore delle dèlie camere inferiori e fiancate costituite dalle superfici che si fronteggiano dei detti rulli inferiori delle due coppie dei rulli di contenimento idoneo tale canale a riempirsi del liquido che esce in pressione dall' ugello a fessura delle camere inferiori.
  4. 4) Dispositivo come alla rivendicazione 2), caratterizzato da ciò che gli anelli dei rulli superiori delle dette coppie dei rulli di contenimento assestandosi spontaneamente sulle superfici delle lastre avanzanti, creano praticamente: un canale avente come fondo tali lastre e come pareti laterali le superfici esterne di tali anelli, il quale canale si riempe del liquido operativo emesso dali ugelli delle dette camere superiori.
  5. 5) Dispositivo come alle rivendicazioni 1) e 2), caratterizzato da ciò che ogni complesso operativo comprende tra le coppie di rulli di contatto e di contenimento, una coppia di rulli qui chiamati di finitura liberamente girevoli.
  6. 6) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 , 2, 4), caratterizzato da ciò che tutte le coppie di rulli sono guidati rispettivamente da supporti ottenuti da insenature rettangolari predisposti nelle fiancate contrapposte della incastellatura deirimpianto entro le quali si alloggiano liberamente i coduli ed i prolungamenti cilindrici alle due estremità dei rulli di tali coppie di rulli, per cui il rullo superiore d’ogni coppia, gravita per effetto del suo peso, sul rullo inferiore e quindi sulle lastre metalliche all’atto del passaggio loro tra i due rulli d'ogni coppia di rulli.
  7. 7) Dispositivo come alla rivendicazione 1), caratterizzato da ciò che il cinematismo che trascina in rotazione le coppie di rulli di contatto, comprende ruote dentate solidali alle estremità dei rulli inferiori della dette coppie di rulli, di contatto, che ingranano con una catena continua disposta ortogonalmente a detti rulli e mossa da un motore elettrico, essendo collegati i due rulli d'ogni coppia di rulli mediante ruote dentate sostanzialmente eguali, venendo assicurata la rotazione dei rulli, superiori delle coppie di rulli di contatto, anche se modestamente allontanati dai rulli inferiori in conseguenza del passaggio delle lastre metalliche, per effetto della lunghezza dei denti degli ingranaggi notevolmente superiore al valore dello spessore di dette lastre .
  8. 8) Dispositivo come alla rivendicazioni 1) e 2), caratterizzato da ciò che i cinematismi che trascinano in rotazione i rulli delle coppie di rulli di contenimento, comprendono ruote dentate elicoidali solidali alle estremità, opposte rispetto alle estremità delle coppie dei rulli di contatto dei rulli inferiori delie dette coppie di rulli di contenimento mediante l’ingranamento delle ruote dentate rispettivamente con ruote dentate elicoidali solidali ad un albero motorizzato ortogonale a dette coppie di rulli, essendo collegati i due rulli d’ogni coppia mediante ruote dentate elicoidali sostanzialmente eguali.
  9. 9) Dispositivo come alla rivendicazione 1) e 2), caratterizzato da ciò che le coppie dei rulli di contatto e gli elettrodi laminari predisposti all'interno delle camere sono collegati elettricamente mediante appositi complessi elettrici rispettivamente ai poli negativo e positivo della corrente elettrica continua.
  10. 10) Dispositivo come alle rivendicazioni 1-9), caratterizzato da ciò che allo lo scopo di ottenere la deposizione elettrolitica su lastre oblunghe dotate di bordi in materiale plastico in rilievo, le coppie dì rulli di contatto, di finitura e di contenimento, presentano rispettivamente rilievi anulari di larghezza corrispondente a quella di tali lastre oblunghe tra i detti bordi e di sporgenza maggiore dell'altezza di tali bordi sulle due facce di tali lastre, essendo i diametri interno ed esterno e la larghezza degli anelli dei rulli di contenimento, tali da consentire lo spontaneo assestamento di tali anelli sia sulle facce delle lastre e sia sui loro bordi in rilievo.
  11. 11) Dispositivo come alle rivendicazioni 1) e 10) caratterizzata da ciò che la pellicola è di stagno chimico.
  12. 12) Dispositivo come alle rivendicazioni 1) e 10) caratterizzata da ciò che la pellicola è di rame chimico.
  13. 13) Dispositivo come alle rivendicazioni 1) e 10) caratterizzata da ciò che i rulli di contatto sono al titanio.
  14. 14) Dispositivo come alla rivendicazione 1), caratterizzata da ciò che i rulli di finitura e di contenimento e gli anelli che circondano tali ultimi rulli, sono in materiale plastico.
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