ITMI971971A1 - Chiave dinamometrica elettronica - Google Patents

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ITMI971971A1
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torque wrench
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electronic torque
electronic
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IT001971A
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Inventor
Norbert Gerlach
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Wille Gmbh & Co
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    • B25BTOOLS OR BENCH DEVICES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, FOR FASTENING, CONNECTING, DISENGAGING OR HOLDING
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Description

Chiave dinamometrica elettronica
Ambito tecnico
L'invenzione riguarda una chiave dinamometrica elettronica con un contenitore allungato, che a una delle estremità presenta una testa della chiave per l'accoppiamento a trasmissione di coppia del contenitore con un particolare di collegamento a vite e mezzi sensori, all'altra estremità un'impugnatura e nella parte centrale contenente un circuito elettronico un display alfanumerico, nonché mezzi di regolazione e di immissione per l'impostazione di differenti programmi di misurazione e per l'immissione di parametri per i programmi di misurazione.
Tali chiavi dinamometriche elettroniche servono a serrare collegamenti a vite in maniera esattamente definita, o a controllare il serraggio del collegamento a vite. A tale scopo la testa della chiave viene applicata ad es . sulla testa di una vite da serrare o su un dado. La vite o dado viene serrata e una grandezza determinante il serraggio può essere letta sul display alfanumerico, preferibilmente un display LCD. Tale grandezza viene rilevata per mezzo di mezzi sensori. La testa della chiave può con ciò anche funzionare a guisa di dente di arresto, in modo che il serraggio possa avvenire mediante moto alternato della chiave dinamometrica.
Le chiavi dinamometriche elettroniche sono impiegabili nella ricerca e nello sviluppo per la prova e il dimensionamento di collegamenti a vite.
Sono inoltre impiegabili nel controllo qualità. Generalmente possono trovare impiego anche nella produzione, riparazione e assistenza, ovunque la qualità dei collegamenti a vite sia particolarmente importante e dove il corretto serraggio di un collegamento a vite debba essere documentato.
Esistono diversi procedimenti secondo i quali può essere ricavato un criterio per il grado di serraggio del collegamento a vite. Il collegamento a vite può essere serrato finché non è stata raggiunta una determinata coppia prestabilita. Il collegamento a vite può anche essere serrato per un angolo prestabilito dopo il superamento di una coppia di assemblaggio. Infine il serraggio di un collegamento a vite può anche avvenire fino al limite di snervamento, cioè fino al punto in cui viene raggiunta la fine della retta di Hooke e inizia una deformazione plastica del collegamento a vite. Con ciò viene prestabilita una "coppia di assemblaggio" trovata empiricamente. Questa è la coppia con la quale, ad es ., la testa della vite poggia liscia sulla superficie del pezzo dopo l'appiattimento di tutte le irregolarità. A partire da questo punto viene poi determinata la pendenza della retta di Hooke, cioè la derivata della dilatazione della vite in funzione dell'angolo di rotazione. Se questa derivata scende rispetto al proprio valore massimo di una certa percentuale è stato raggiunto il limite di snervamento. Questo è un criterio per il serraggio ottimale del collegamento a vite. Infine tali chiavi dinamometriche elettroniche vengono utilizzate per il controllo di collegamenti a vite già serrati. La coppia con ciò sviluppata aumenta dapprima fino a un massimo, con il quale viene superato l'attrito radente. Poi la coppia diminuisce dapprima nuovamente dopo il superamento dell'attrito radente. Dopo il raggiungimento di un minimo la coppia aumenta nuovamente al crescere dell'angolo di rotazione. Questo minimo fornisce la coppia di serraggio del collegamento a vite serrato.
Di conseguenza i mezzi sensori possono comprendere un sensore di coppia o un sensore di angolo o entrambi.
I collegamenti a vite possono essere "morbidi", ad esempio viti con gambo scaricato o viti in alluminio, "medi" o "duri", ad esempio viti in acciaio. Anche di ciò è possibile tenere conto con la chiave dinamometrica in modalità limite di snervamento. Tali indicazioni sono denominate "caso di avvitamento". In funzione di questo "caso di avvitamento" vengono scelti gli incrementi dell'angolo nella determinazione della pendenza della curva della dilatazione in funzione dell'angolo di rotazione dalle differenze-quozienti. Con collegamenti a vite rigidi ("DURI") gli incrementi angolari vengono scelti minori che con i collegamenti a vite di rigidità minore ("MORBIDI").
Stato della tecnica
La DE-C-23 26 896 descrive un dispositivo di misura per il serraggio di collegamenti a vite. Con ciò la pendenza della curva indicante il carico in funzione della deformazione viene determinata continuamente. Viene prodotto un segnale di comando non appena è stato raggiunto il limite di snervamento e inizia una deformazione plastica. A tale scopo durante il processo di carico viene memorizzata la pendenza nella parte rettilinea della curva (la retta di Hooke). Il segnale viene generato quando la pendenza rispetto a questo valore memorizzato è diminuita di una percentuale prestabilita.
Una pubblicazione aziendale della Eduard Wille GmbH & Co. dell'ottobre 1988 "100% Sicherheit bei Schraubverbindungen" descrive una chiave dinamometrica elettronica. La chiave dinamometrica possiede un contenitore allungato. Su un'estremità del contenitore è montata una testa della chiave realizzata quale testa a dente di arresto. La testa della chiave è applicabile sulla testa di una vite da serrare. Mediante una leva di commutazione è possibile una commutazione del senso di serraggio. All'estremità opposta del contenitore è formata una maniglia. La maniglia contiene una batteria per il funzionamento dei dispositivi elettronici nonché un connettore a spina per l'allacciamento di un caricabatterie e di un'interfaccia plotter X-Y, nonché di un'interfaccia dati. Nella parte centrale è previsto un display LCD. Parimenti sulla parte centrale è montata una serie di manopole. Una manopola consente in tre posizioni di commutazione la regolazione del "caso di avvitamento". Una seconda manopola consente una regolazione dell'angolo di rotazione. Una terza manopola consente una regolazione della coppia. Una quarta manopola consente la regolazione di uno dei procedimenti detti in precedenza, secondo i quali può essere ricavato un criterio per il grado di serraggio del collegamento a vite. Inoltre sulla parte centrale sono previsti indicatori LED e un dispositivo avvisatore acustico.
Un'altra chiave dinamometrica nota del presente tipo è illustrata nel catalogo della BLM. s.a.s. di Luigi Bareggi & C, via Marconi 63, 20095 Cusano Milanino (MI), pagine 24-25. Sulla parte centrale di questa chiave dinamometrica è parimenti previsto un display LCD, nonché un quadro comandi. Il quadro comandi contiene tasti per l'immissione del procedimento di misurazione da utilizzare, e una tastiera per l'input digitale di dati numerici. La chiave dinamometrica memorizza il decorso della curva della coppia in funzione dell'angolo di rotazione per la successiva indicazione per mezzo di un plotter. La chiave dinamometrica indica il raggiungimento del limite di snervamento, della coppia o dell'angolo di rotazione.
Un'ulteriore chiave dinamometrica elettronica del presente tipo è descritta in ima pubblicazione aziendale "BELZER tronic master" della BELZER-DOWIDAT GMBH, Hastener StraSe 4, Wuppertal. Questa chiave dinamometrica elettronica presenta sulla propria parte centrale parimenti un quadro comandi con tasti per il richiamo di programmi memorizzati e un display LCD.
Divulgazione dell'invenzione
È compito dell'invenzione semplificare l'uso di ima chiave dinamometrica del tipo detto inizialmente.
Secondo invenzione questo compito viene risolto mediante il fatto che
(a) il circuito elettronico contiene una EEPROM e
(b) i parametri dei programmi di misurazione sono memorizzati nella EEPROM e sono richiamabili automaticamente rispettivamente al richiamo di un programma di misurazione finché non vengono modificati per mezzo di mezzi di inserimento.
La chiave dinamometrica contiene quindi una EEPROM. In questa EEPROM vengono memorizzati parametri che vengono inseriti per le diverse modalità di misurazione, ad esempio una coppia di assemblaggio nel procedimento del "limite di snervamento" sopra citato. Questi parametri rimangono memorizzati nella EEPROM, in modo che divengano efficaci ogni volta che il procedimento in questione viene richiamato. L'inserimento di parametri dopo un tale richiamo può quindi venire a mancare quando occorre lavorare nuovamente con gli stessi parametri. I parametri memorizzati possono però essere sovrascritti all'immissione di nuovi valori. È quindi possibile modificare i parametri quando ciò è necessario, cioè quando ad es. si lavora con un altro collegamento a vite.
Nella EEPROM possono inoltre essere memorizzabili dati di taratura dei mezzi sensori.
La chiave dinamometrica può essere commutabile per misurazioni con filettatura destrorsa o sinistrorsa, e i parametri di taratura per queste due modalità di misura possono essere memorizzabili nella EEPROM e richiamabili automaticamente alla commutazione.
La tensione di partenza di ciascun sensore analogico dei mezzi sensori può essere applicata tramite un amplificatore a un convertitore analogicodigitale, che fornisce dati digitali per un'elaborazione del segnale digitale nel circuito elettronico. Con ciò nella EEPROM può essere memorizzato in forma digitale un valore di compensazione e il valore di compensazione può essere applicato a un ingresso di compensazione tramite un convertitore analogico-digitale al richiamo di un relativo programma di misurazione per la compensazione di un offset dell'amplificatore.
In una modalità di compensazione il valore digitale presente sul convertitore analogico-digitale in uno stato di partenza può essere modificabile fino al raggiungimento di un segnale di uscita prestabilito dell'amplificatore, e il valore digitale allora presente nel convertitore analogico-digitale memorizzabile nella EEPROM quale valore di compensazione.
In questo modo sono presenti nella EEPROM da una parte le costanti dell’apparecchio della chiave dinamometrica, ad es. parametri dei sensori e dell'elaborazione di segnale quali fattori di taratura e valori di compensazione, e d’altra parte i parametri inseriti per le varie modalità di misurazione, quali la coppia di assemblaggio, sono sempre disponibili automaticamente quando viene richiamata la relativa modalità. I valori di compensazione si impostano con ciò da sé in una modalità di compensazione, e vengono poi memorizzati nella EEPROM.
Il sensore per la misurazione della coppia efficace sulla testa della chiave può essere formato da un ponte di estensimetri, e la tensione di alimentazione del ponte di estensimetri può essere commutabile alla commutazione del senso di rotazione.
Il sensore per la misurazione dell'angolo di rotazione può contenere un trasduttore analogico dell'angolo di rotazione.
Sul contenitore può essere prevista, analogamente alle chiavi dinamometriche note, un'interfaccia operatore con tasti, mediante i quali possono essere immesse funzioni della chiave dinamometrica. Per l'immissione di funzioni o parametri può essere prevista una manopola di regolazione, ove il valore impostato corrispondente alla posizione della manopola o la funzione da immettere vengono indicati dal displayalfanumerico, ed è previsto un tasto di conferma mediane il quale la funzione impostata e indicata o il parametro possono essere introdotti nel circuito elettronico.
Un primo gruppo di tasti dell'interfaccia operatore può essere previsto per l’immissione della modalità di misurazione e un secondo gruppo di tasti per l'immissione dei caso di avvitamento. Preferibilmente possono essere impostate mediante i quattro tasti del primo gruppo le seguenti modalità di misurazione: serraggio con coppia prestabilita, serraggio con angolo di rotazione prestabilito, determinazione della coppia di serraggio dinamica e procedimento del limite di snervamento. Tramite tre tasti del primo gruppo possono essere impostati a scelta, a seconda della natura degli elementi filettati da serrare, i seguenti casi di avvitamento: "duro", "medio", e "morbido". L'interfaccia utente può presentare un ulteriore tasto tramite il quale può essere impostata l'immissione di valori limite (finestre) delle grandezze da misurare (coppia, angolo). Infine l'interfaccia utente può presentare un tasto "conferma" e un tasto "cancella", tramite i quali ad es. può essere attivata la memorizzazione di valori immessi nella EEPROM o la cancellazione di tali valori.
Un esempio di esecuzione dell'invenzione è di seguito illustrato più dettagliatamente con riferimento ai rispettivi disegni.
Breve descrizione dei disegni
la fig. 1 mostra una vista in pianta di una chiave dinamometrica elettronica.
la fig. 2 mostra in dettaglio il display alfanumerico e il quadro comandi della chiave dinamometrica elettronica della fig. 1,
la fig. 3 è uno schema a blocchi del circuito elettronico nella chiave dinamometrica delle fig. 1 e 2.
la fig. 4 è un diagramma di flusso e visualizza il menu "SETUP", secondo il quale possono essere scelti i menu di comando della chiave dinamometrica per mezzo di una manopola prevista sulla chiave dinamometrica.
la fig. 5 è un diagramma di flusso e visualizza il menu "configurazione memoria".
la fig. 6 è un diagramma di flusso e visualizza un menu per l'immissione di un nome per un file della memoria 96.
la fig. 7 è un diagramma di flusso e visualizza il modo di funzionamento della chiave dinamometrica con la memoria attivata
la fig. 8 è un diagramma di flusso e visualizza il menu "MASTER".
la fig. 9 è un diagramma di flusso e visualizza il menu "WI-TEIL" per l'impostazione del rapporto di trasmissione con l'impiego di un moltiplicatore di coppia.
Esecuzione preferita dell'invenzione
Nella fig. 1 è indicato con 10 un contenitore allungato di una chiave dinamometrica. A un'estremità del contenitore 10 è montato un braccio 12 con una testa della chiave 14. La testa della chiave 14 è applicabile su una parte di collegamento a vite, ad esempio sulla testa di una vite da serrare. La testa della chiave 14 è realizzata quale testa a dente di arresto. Con ciò la vite può essere serrata in maniera consueta mediante moto alternato della chiave dinamometrica. Mediante una leva 16 è commutabile il senso di serraggio della testa della chiave 14. Con ciò è possibile serrare a scelta una vite con filettatura destrorsa o una vite con filettatura sinistrorsa. Con 18 è indicato un perno di alloggiamento per un braccio di riferimento angolare. Un tale braccio di riferimento angolare è applicabile al pezzo. Il braccio di riferimento angolare è applicabile sul perno di alloggiamento 18 e definisce un riferimento angolare per un sensore d'angolo analogico previsto nella testa della chiave 14. La testa della chiave 14 contiene inoltre un sensore di coppia costruito con estensimetri, che fornisce la coppia trasmessa al collegamento a vite tramite la testa della chiave 14.
All'estremità opposta del contenitore 10 è montata un'impugnatura 20. L'impugnatura 20 contiene una presa di collegamento per un caricabatterie, nonché un'interfaccia per il collegamento della chiave dinamometrica a un PC o plotter.
Sulla parte centrale 22 del contenitore 10 è previsto un display LCD 24 alfanumerico. Lungo il display LCD 24 alfanumerico sono disposti indicatori LED 26 per l'indicazione di stato. Inoltre sulla parte centrale 22 sono applicati un quadro comandi 28 con tasti 30, nonché una manopola 32. Accanto al display LCD 24 si trovano uno sopra l'altro un tasto di conferma 34 e un tasto "cancella" 36.
Sulla parte centrale 22 è inoltre prevista una bussola di collegamento 38 per un dispositivo di misura esterno. Un tale dispositivo d misura esterno può ad esempio essere strutturato con estensimetri, e misurare direttamente forze di appoggio sotto la testa di una vite da serrare.
Nella fig. 2 il display LCD 24 e il quadro comandi 28 sono raffigurati in dettaglio.
Il quadro comandi 28 presenta quattro tasti 42, 44, 46 e 48 per l'inserzione delle diverse modalità.
Nelle vicinanze della maniglia 20 è montato sulla parte centrale 22 del contenitore 10 un tasto 40. Il tasto 40 serve per l'inserzione della chiave dinamometrica. Inoltre ha la stessa funzione del tasto "conferma" 34. La conferma di input per mezzo di questo tasto 40 vicino all'impugnatura facilita la manovra della chiave dinamometrica.
Il tasto 42 "MOMENT" commuta la chiave dinamometrica in modalità "serraggio con coppia prestabilita". In questa modalità viene prestabilita una coppia. Quando durante il serraggio del collegamento a vite viene raggiunta questa coppia, la chiave dinamometrica emette un segnale.
Il tasto 44 "WINKEL" commuta la chiave dinamometrica in modalità di misurazione "serraggio con angolo di rotazione prestabilito". In questo modo viene prestabilito un angolo di rotazione. Quando questo angolo di rotazione è stato raggiunto, cosa che corrisponde a un relativo segnale del sensore di angolo di rotazione, la chiave dinamometrica emette un segnale.
Il tasto 46 "AUDIT" attiva una modalità di misurazione nella quale la chiave dinamometrica consente una verifica (audit) di collegamenti a vite già serrati. Con una coppia prestabilita viene superato l'attrito radente fra la testa della vite e la superficie del pezzo. La coppia diminuisce fino a un minimo e aumenta nuovamente con un'ulteriore rotazione. Questo minimo viene memorizzato in una memoria.
Il tasto 48 attiva la modalità di misurazione "serraggio al limite di snervamento". In questa modalità viene prestabilita come parametro una "coppia di assemblaggio". Questa coppia di assemblaggio è determinata empiricamente. Con la coppia di assemblaggio vengono compensate irregolarità sulla testa della vite e sulla superficie del pezzo, e la testa della vite poggia immediatamente sulla superficie del pezzo. Al proseguimento della rotazione la coppia aumenta allora linearmente con l'angolo di rotazione corrispondentemente alla retta di Hooke. Al raggiungimento del limite di snervamento, quando la vite inizia a deformarsi plasticamente, la pendenza della curva della coppia in funzione dell'angolo di rotazione diminuisce. Il criterio per la terminazione del processo di serraggio è che questa pendenza è scesa di una determinata percentuale rispetto al valore massimo della pendenza.
Un tasto 90 "FINESTRA" consente di prestabilire valori limite.
Tasti 52, 54, e 56 consentono in modalità di misurazione "serraggio a snervamento" l'immissione del "caso di avvitamento", cioè del tipo di collegamento a vite come "DURO", "MEDIO", o "MORBIDO". Corrispondentemente alla rigidità del collegamento a vite vengono scelti gli incrementi angolari nella determinazione della pendenza della curva della coppia in funzione dell'angolo di rotazione.
Gli indicatori LED 26 forniscono il rispettivo stato della chiave dinamometrica.
Un LED 58 fornisce un'indicazione di dispositivo pronto. Un LED 60 mostra il raggiungimento della coppia di assemblaggio nella modalità limite di snervamento. Un LED 62 si illumina quando i parametri prescelti sono stati raggiunti. Un LED 64 segnala la comparsa di un errore. I LED 66 e 68 indicano se i valori misurati si trovano al disopra o al disotto dei valori limite di finestra impostati.
Il tasto di conferma 34 conferma un'immissione o misurazione. Ad esempio mediante il tasto di conferma 34 viene richiamata una modalità d misurazione impostata tramite la manopola 32, o viene attivata la memorizzazione nella EEPROM di un parametro introdotto tramite la manopola. Il tasto "cancella" 36 è il contraltare del tasto di conferma, e produce ad es. la cancellazione o lo scarto di valori misurati. Le funzioni dei tasti 34 e 35 vengono ulteriormente illustrate più sotto.
La fig. 3 mostra il circuito elettronico della chiave dinamometrica.
Il circuito elettronico comprende un processore 70. Il processore 70 contiene un'unità di governo 72 centrale. Il processore 70 è collegato con un bus 74. Al bus 74 sono collegati i tasti del quadro comandi 28, il display LCD 24, e i LED 26 di stato.
Al bus 74 è inoltre collegata una EEPROM 76. Nella EEPROM possono essere memorizzate le seguenti condizioni e dati: le modalità di misurazione che possono essere scelte mediante i tasti da 42 a 48, i parametri di esercizio, ad es. una coppia di assemblaggio introdotta, le unità utilizzate (Nm o ft lb), il senso di serraggio (destrorso o sinistrorso), l'attivazione di una modalità "master", nella quale sono possibili determinate modifiche soltanto dopo l'immissione di una password, una compensazione dell'offset e la modalità di funzionamento.
Nella EEPROM 76 sono quindi memorizzabili tutte le costanti dell'apparecchio della chiave dinamometrica, ad esempio la compensazione dell'offset, e i parametri fissi immessi, ad esempio la coppia di assemblaggio.
Al bus è inoltre collegata un'interfaccia 78 di input/output per il collegamento di un PC o di una stampante.
Il processore 70 è collegato con un convertitore analogico-digitale 80 in un canale di misurazione 82 per la coppia. Il processore 70 è inoltre collegato con un convertitore analogico-digitale 84 in un canale di misurazione 86 per l'angolo di rotazione. Infine il processore 70 è collegato con un convertitore analogico-digitale 88 per un ulteriore canale di misurazione 90.
Il canale di misurazione 90 contiene la presa di collegamento 38 e il dispositivo di misurazione esterno sopraccitato (non raffigurato).
Il processore 70 è inoltre collegato con una memoria ad accesso diretto (RAM) 92. La memoria ad accesso diretto 92 è dotata di batteria tampone. Nella memoria ad accesso diretto 92 sono memorizzabili durante il funzionamento della memoria i valori misurati dei singoli file (a differenza dei parametri e delle costanti dell'apparecchio).
I dati possono essere scritti nella EEPROM o cancellati soltanto con una tensione elettrica relativamente elevata. La EEPROM non è praticamente influenzabile da parte di influenze esterne quali campi elettromagnetici. La EEPROM non viene nemmeno cancellata se viene a mancare l'alimentazione di corrente. I parametri e le costanti dell'apparecchio rimangono quindi in ogni caso assicurati. La chiave dinamometrica è in ogni momento pronta all'uso con i parametri e le costanti dell'apparecchio esatti. Tuttavia la capacità di memoria della EEPROM è limitata. La memoria ad accesso diretto è meno sicura nonostante la batteria tampone. La memoria ad accesso diretto ha però una capacità di memoria maggiore. Nella memoria ad accesso diretto sono anche memorizzati soltanto valori misurati concreti, non costanti dell'apparecchio o parametri. La perdita di tali dati non è critica e non intacca la funzionalità della chiave dinamometrica elettronica.
Al processore 70 è collegato un regolatore di impostazione 94 centrale. Il regolatore di impostazione 94 è regolabile tramite la manopola 32.
Infine dal processore 70 è comandabile un dispositivo di segnalazione 95 acustico.
Al bus possono essere collegati tramite un connettore 96 utenze bus esterne opzionali.
La fig. 4 è un diagramma di flusso e visualizza il menu "SETUP", cioè l'impostazione di una modalità di funzionamento desiderata. Per il richiamo del menu "SETUP" vengono premuti contemporaneamente i due tasti 52 e 56 (fig. 2). La verifica dell'avvenuta pressione è raffigurata nel diagramma di flusso mediante un rombo 100. Se il risultato della verifica è positivo (sì), viene iniziato il menu SETUP. Ciò è rappresentato nel diagramma di flusso mediante un 'rettangolo 102. Sul display LCD 24 appare per breve tempo l'indicazione "SETUP". Premendo il tasto "cancella" 36 è possibile abbandonare nuovamente il menu "SETUP". La verifica dell ' avvenuta pressione del tasto "cancella" 36 è raffigurata nel diagramma di flusso mediante un rombo 104. Nel caso "sì" il diagramma di flusso viene seguito in un ciclo iterativo 106 fino a "EXIT", così come per il caso "no" sul rombo 100, cioè quando non sono stati premuti entrambi i tasti 52 e 54. In questi casi viene abbandonato il menu. Se il risultato della verifica secondo il rombo 104 è negativo (no), il diagramma di flusso prosegue verso il rettangolo 107 "scelta modalità". Viene allora scelta una modalità sulla manopola 32. Alla rotazione della manopola 32 compaiono sul display LCD 24 una dopo l’altra le indicazioni delle diverse modalità. Viene scelta una di queste modalità di funzionamento e confermata con il tasto di conferma 34. La verifica dell'avvenuta pressione del tasto di conferma 34 è raffigurata'mediante un rombo 108. Finché il tasto conferma non è stato premuto (no) il diagramma di flusso viene percorso ripetutamente in un ciclo iterativo 110 passante per il rettangolo 107 e il rombo 108. Se il tasto di conferma 34 è stato premuto (sì) viene editata la modalità prescelta. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso della fig. 4 mediante un rettangolo 112.
Questo editing avviene rispettivamente nuovamente in un menu, come illustrato sotto.
Nel presente caso possono essere richiamati i seguenti menu: "SP-CONF", "SP-EIN", "SP-AUS", "MASTER", "EINHEIT", "2. MESSK. ", "AUTOCAL", "W-TEIL", DIR" .
Una delle modalità richiamabili nel menu SETUP è la modalità "configurazione memoria": (SP-CONP). Con ciò viene richiamato un menu configurazione per la memoria.
Il menu "configurazione memoria" è raffigurato nella fig. 5.
Nella fig. 5 è raffigurato ancora una volta il rettangolo 107 "scelta modalità" con il rombo 108 e il ciclo iterativo 110 del menu SETUP della fig. 4. Alla scelta del menu "SP-CONF" nella fig. 4 viene scelta mediante azionamento di uno dei tasti 42, 44, 46 o 48 una delle suddette modalità di misurazione "MOMENT", "WINKEL", "AUDIT", o "STRECKGRENZE". Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 114. Questa modalità di misurazione prescelta viene indicata sul display LCD 24. Nella fig. 5 si suppone che sia stata scelta la modalità di misurazione "WINKEL". Ciò viene confermato per mezzo del tasto di conferma 34. La verifica dell'avvenuta pressione del tasto di conferma 34 è raffigurata nel diagramma di flusso mediante un rombo 116. Finché ciò non è ancora avvenuto, il diagramma di flusso viene percorso ripetutamente in un ciclo iterativo .118. Dopo la conferma per mezzo del tasto di conferma 34 appare nel display LCD 24 una delle tre indicazioni "NEU", "LÒSCHEN" o "LÒSCHEN ALLE". Le indicazioni possono essere scelte in sequenza ciclica per mezzo della manopola 32. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso della fig. 5 mediante una diramazione 120. Il diagramma di flusso si divide con ciò in tre rami 122, 124, e 126.
Nel ramo 122 viene prodotta sul display LCD 24 l'indicazione "NEU", e viene preparato un menu per l'immissione di un nome per un nuovo file da predisporre nella modalità di misurazione precedentemente scelta. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 128. Il menu "NEU" così impostato viene confermato mediante il tasto di conferma 34. La verifica dell'avvenuta pressione del tasto di conferma 34 è raffigurata nel diagramma di flusso della fig. 5 mediante un rombo 130. Se il tasto di conferma 34 non è ancora stato premuto (no) il diagramma di flusso viene percorso in un ciclo iterativo 132. Dopo l'azionamento del tasto di conferma 34 (sì) viene richiamato un menu per l'immissione di un nome di file per il nuovo file da predisporre. Questo menu è raffigurano nel diagramma di flusso della fig. 5 mediante un rettangolo 134.
In maniera analoga è strutturato il ramo 124 del diagramma di flusso nella fig. 5. Un rettangolo 136 rappresenta l'indicazione "LÓSCHE" nel display LCD 24 e il richiamo di un menu per la cancellazione del file in questione nella modalità di misurazione richiamata. Mediante il tasto di conferma 34 il menu "LÓSCHE" viene confermato. La verifica dell'avvenuta pressione del tasto di conferma 34 è raffigurata nel diagramma di flusso mediante un rombo 138. Finché il tasto di conferma 34 non è stato azionato (no) il diagramma di flusso viene percorso in un ciclo iterativo 140. Quando viene azionato il tasto di conferma 34 (sì) avviene la cancellazione del file interessato. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 142.
In maniera corrispondente nel ramo 126 del diagramma di flusso avviene la cancellazione di tutti i file nella modalità di misurazione prescelta. Un rettangolo 144 rappresenta l'indicazione "LÓSCHE ALLE" nel display LCD 24 e il richiamo di un menu per la cancellazione di tutti i file nella modalità di misurazione richiamata. Mediante il tasto di conferma 34 viene confermato il menu "LÓSCHE ALLE". La verifica dell'avvenuta pressione del tasto di conferma 34 è raffigurata nel diagramma di flusso mediante un rombo 146. Finché il tasto di conferma 34 non è stato azionato (no) il diagramma di flusso viene percorso in un ciclo iterativo 148. Quando viene azionato il tasto di conferma 34 (sì) avviene la cancellazione di tutti i file della modalità di misurazione interessata. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso della fig. 5 mediante un rettangolo 15D.
In questo modo per ciascuna modalità di misurazione può essere predisposta e rispettivamente contrassegnata con un nome nella memoria ad accesso diretto 92 una pluralità di file, o è possibile cancellare singoli file o tutti questi file.
La fig. 6 mostra il menu "EINGABE FILE-NAME". Nella memoria ad accesso diretto 92 sono disponibili per ciascuna modalità di avvitamento (coppia, angolo di rotazione, "audit" e limite di snervamento) rispettivamente cinque file, ciascuno con 250 valori.
Nella fig. 6 sono raffigurati dalla fig. 5 il rettangolo 128, il rombo 130 e il ciclo iterativo 132. Quando il tasto di conferma 34 è stato premuto (sì) può essere inserito il primo carattere del nome. Ciò è indicato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 152. Nel display LCD 24 appaiono caratteri, ad es. A..Z, che possono essere selezionati mediante la manopola 32. Mediante il tasto "cancella" 36 è possibile cancellare nuovamente un carattere inserito. La verifica dell'avvenuta pressione del tasto "cancella" 36 è raffigurata nel diagramma di flusso della fig. 6 mediante un rombo 154. Se viene premuto il tasto "cancella" 36 (sì) il diagramma di flusso viene nuovamente percorso lungo un ciclo iterativo 156, che sbocca nel ciclo iterativo 132, a partire dal rettangolo 128. Quando il tasto "cancella" 36 non è premuto (no) avviene una verifica dell'avvenuta pressione del tasto di conferma 34. Questa verifica è raffigurata nel diagramma di flusso della fig. 6 mediante un rombo 158.
Finché questo tasto non è premuto il diagramma di flusso viene percorso ripetutamente lungo un ciclo iterativo 160 a partire dal rettangolo 152. Se il tasto di conferma 34 viene premuto (sì) il carattere impostato viene memorizzato e viene iniziata in maniera corrispondente l'immissione del carattere successivo. L'immissione dell’n-esimo carattere è raffigurata mediante un rettangolo 162. L'n-esimo carattere impostato sulla manopola 32 può essere scartato mediante il tasto "cancella" 36. La verifica dell'avvenuta pressione del tasto "cancella" è nuovamente raffigurata mediante un rombo 164. Quando viene azionato il tasto "cancella" 36 il diagramma di flusso viene ricondotto tramite un ciclo iterativo all'immissione del carattere precedente. L'azionamento del tasto di conferma 34 è raffigurato mediante un rombo 168. Finché il tasto di conferma 34 non è premuto (no) il diagramma di flusso viene percorso lungo il ciclo iterativo 170. Dopo la pressione del tasto di conferma 34 l'nesimo carattere viene nuovamente memorizzato.
In questo modo a ciascun file può essere associato un "nome”, che può essere costituito da lettere e/o numeri.
Il menu "SETUP" consente l'attivazione e la disattivazione della memoria 76 nel modo raffigurato nella fig. 4. A tale scopo viene scelta mediante la manopola 32 l'indicazione "SP-EIN" 0 "SP-AUS" sul display LCD 24, e poi confermata mediante il tasto di conferma 34. Poi la chiave dinamometrica funziona in modalità "memoria attivata" o "memoria disattivata". Se viene richiamato un file in modalità "memoria attivata" in una modalità di misurazione allora devono essere introdotti per questo file i diversi parametri prima dell'esecuzione di una misurazione. Ciò avviene secondo il menu raffigurato quale diagramma di flusso nella fig. 7.
Nel diagramma di flusso della fig. 7 avviene dapprima una verifica dell'avvenuta attivazione della memoria. Ciò è raffigurato mediante un rombo 172. Se la memoria è attivata, allora mediante pressione di uno dei tasti 42, 44, 46 o 48 viene scelta la modalità di misurazione. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 174. Segue una verifica dell'avvenuta assegnazione di un nome al primo (o al prossimo) file nella modalità di misurazione prescelta, nel modo descritto con riferimento alla fig. 6. Questa verifica è raffigurata nel diagramma di flusso della fig. 7 mediante un rombo 176. Se il risultato di questa verifica è negativo (no), allora ciò viene indicato nel display LCD 24 come "KEIN SP". L'indicazione è raffigurata nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 178. Il diagramma di flusso ritorna allora al rettangolo 174 lungo un ciclo iterativo 180. Se il file è stato denominato (si) avviene un'ulteriore verifica della presenza di un "file header", cioè del fatto che per il file siano stati memorizzati nella EEPROM parametri per la modalità di misurazione prescelta, ad es. una coppia di assemblaggio. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rombo 182.
Quando è stato memorizzato un "file header" (sì) vengono indicati i parametri del "file header". Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 184. Può avvenire allora la misurazione, raffigurata nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 186.
Se non è stato memorizzato alcun "file header" (no) allora deve avvenire un'impostazione dei parametri. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso della fig. 7 mediante un rettangolo 188. Poi il diagramma di flusso decorre lungo un ciclo iterativo 190 anche verso il rettangolo 186 MESSUNG".
L'immissione dei parametri avviene in maniera analoga come nella fig. 6 l'immissione dei singoli caratteri nell'attribuzione del nome di un file. I diversi valori vengono impostati uno dopo l'altro per mezzo della manopola 32, indicati nel display LCD 24 e confermati mediante il tasto di conferma 34.
II menu SETUP della fig. 4 consente inoltre di impostare una modalità "MASTER". In modalità master può essere prestabilita una modalità di misurazione che poi non può più essere modificata senza l'introduzione di una password. Con ciò può essere previsto che in questa modalità di misurazione i parametri possano essere scelti liberamente. Una tale libera scelta dei parametri può però essere anche esclusa. Questa modalità "MASTER" impedisce che la chiave dinamometrica possa essere utilizzata dall'utente intenzionalmente o involontariamente in una modalità di misurazione diversa da quella prescritta o eventualmente con parametri diversi da quelli prescritti.
Nel diagramma di flusso della fig. 8 è indicato mediante il rettangolo 192 l'inserimento di una password. I singoli caratteri della password vengono impostati mediante la manopola 32. I tasti 52 e 56 (DURO-MORBIDO) servono con ciò da cursore e spostano le posizioni dei caratteri inseriti rispettivamente verso destra e verso sinistra. Dopo l'inserimento della password la password viene confermata mediante il tasto di conferma. Avviene allora una verifica della correttezza della password inserita da parte della chiave dinamometrica. Questa verifica è raffigurata nel diagramma di flusso della fig. 8 mediante un rombo 194. Se il risultato dì questa verifica è negativo (no) il menu viene abbandonato (EXIT). Se il risultato della verifica è positivo (sì) viene introdotta per mezzo di uno dei tasti 42, 44, 46 o 48 una modalità di misurazione. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 196.
Successivamente avviene un'indicazione "PAR-FREI" nel display LCD 24. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 198. Esso rappresenta una richiesta all'utente (identificato mediante password) se in modalità master i parametri debbano essere liberamente selezionabili, cioè debba essere prestabilita fissa soltanto la modalità di misurazione. L'utente può rispondere negativamente mediante pressione del tasto "cancella" 36 o affermativamente mediante pressione del tasto di conferma 34.
La verifica dell'avvenuta pressione del tasto "cancella" 36 è raffigurata nel diagramma di flusso mediante un rombo 200. Se il risultato della verifica è positivo (sì) e i parametri non devono quindi potere essere scelti liberamente, allora la chiave dinamometrica verifica se la memoria è stata attivata con il menu SETUP della fig. 4. Questa verifica è raffigurata nel diagramma di flusso mediante un rombo 202. In caso di risultato positivo della verifica (sì), se quindi la memoria è stata attivata, è attivo rispettivamente il primo file della modalità di misura prestabilita. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 204. In caos di risultato negativo della verifica (no), quando quindi la memoria non è stata attivata, vengono congelati gli ultimi parametri della modalità di misurazione interessata. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 206. Se il tasto "cancella" 36 non è premuto ("no" sul rombo 200), allora il diagramma di flusso decorre verso il basso nella fig. 8 verso una verifica dell'avvenuta pressione del tasto di conferma 34.
La verifica dell'avvenuta pressione del tasto di conferma 34 è raffigurata nel diagramma di flusso mediante un rombo 208. Se il risultato della prove è positivo (sì), se cioè i parametri devono essere liberamente selezionabili, allora la chiave dinamometrica verifica nuovamente se la memoria è stata attivata con il menu SETUP della fig. 4. Questa verifica è raffigurata nel diagramma di flusso della fig. 8 mediante un rombo 210. In caso di risultato positivo della verifica (sì), se quindi la memoria è stata attivata, può essere scelto un file nella modalità di misurazione impostata. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 212. In caso di risultato negativo della prova (no), quando cioè la memoria non è stata attivata, viene congelata l'ultima modalità, ma i parametri in questa modalità sono liberamente selezionabili. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso mediante un rettangolo 214.
Se nessuno dei tasti 36 e 34 è ancora stato azionato, allora il diagramma di flusso percorre all'infinito un ciclo iterativo 216 passando per i due rombi 200 e 208.
Mediante il menu "SETUP" è possibile richiamare altri menu. Così mediante un menu "EINHEIT" è possibile commutare l'unità di misura della coppia utilizzata da Nm a ft lb o viceversa.
Un menu "2. MESSK. " serve per l'immissione dei parametri per un secondo canale di misurazione con un sensore 38 collegabile al connettore femmina 38, ad es. un dinamometro funzionante con estensimetri per la misurazione diretta della forza di serraggio. Il menu corrisponde sostanzialmente al menu "SP-CONF" raffigurato quale diagramma di flusso nella fig. 5, con i sottomenu NAME, LOSCHE e LÓSCHE ALLE. Invece dei file vengono memorizzati parametri per fino a cinque sensori collegabili a scelta.
Dopo l'immissione di un nome compare un invito a immettere la sensibilità del sensore. Dopodiché viene impostato il valore finale dell'intervallo di misurazione del sensore. Ciò avviene analogamente all'immissione del nome e dei parametri per i vari file raffigurata nella fig. 6 quale diagramma di flusso. Una volta immessi questi dati, la chiave dinamometrica elettronica esegue con il sensore collegato una calibratura automatica per il secondo canale di misurazione.
Un ulteriore menu che può essere richiamato mediante il menu SETUP nella maniera descritta con riferimento alla fig. 4 è il menu "AUTOCAL". La chiave dinamometrica è allora in una modalità di compensazione. Con ciò avviene una compensazione automatica dell'offset dell'amplificatore con il quale viene amplificato il segnale analogico di un sensore.
Il sensore per la coppia è formato da un ponte di estensimetri. La tensione sulla diagonale del ponte viene amplificata mediante un amplificatore e convertita nel segnale digitale per mezzo di un convertitore analogico-digitale. Il segnale sull'amplificatore ha un offset. In assenza di coppia sull'amplificatore compare un segnale finito. La causa può essere un' insufficiente compensazione del ponte di estensimetri o un offset dell'amplificatore. Questo offset viene compensato mediante un segnale sovrapposto su un ingresso di compensazione dell'amplificatore. IL segnale sovrapposto è memorizzato in maniera digitale quale valore di compensazione nella EEPROM per il corrispondente sensore e per il senso di rotazione in questione. Il valore di compensazione memorizzato viene applicato quale segnale analogico all'ingresso di compensazione tramite un convertitore analogico-digitale.
In assenza di una coppia, al richiamo del menu "AUTOCAL" per la modalità di compensazione il valore di compensazione viene modificato finché l'amplificatore non fornisce un segnale di uscita prestabilito. Il valore digitale allora presente sul convertitore analogico-digitale viene memorizzato nella EEPROM.
Un ulteriore menu "DIR" consente l'immissione di un senso di rotazione.
La fig. 9 mostra quale diagramma di flusso un menu per l'immissione di un rapporto di demoltiplicazione con l'utilizzo di un moltiplicatore di coppia.
Quando la capacità di coppia della chiave dinamometrica non è sufficiente per il serraggio di un collegamento a vite, allora la coppia sviluppata può essere incrementata mediante inserimento a valle di un moltiplicatore di coppia. Il serraggio del collegamento a vite avviene allora praticamente tramite un demoltiplicatore. Viene però indicata la coppia agente sulla testa della chiave 14 o l'angolo per il quale ha ruotato la testa della chiave 14. Per ottenere la coppia effettivamente applicata al particolare di collegamento a vite o l'angolo di rotazione del particolare di collegamento a vite occorre tenere conto del rapporto di demoltiplicazione del moltiplicatore di coppia. Tale rapporto di demoltiplicazione viene immesso nel modo raffigurato nella fig. 9.
A partire dal rettangolo 102 e dal rombo 104 della fig. 4 viene impostata per mezzo della manopola 32 la modalità "W-TEIL", e confermata mediante il tasto "conferma" 34 (fig. 4). Questa denominazione della modalità appare sul display LCD 24. Ciò è raffigurato nel diagramma di flusso della fig. 9 mediante il rettangolo 220. Il rapporto di demoltiplicazione viene allora impostato nuovamente mediante la manopola 32. Sul display LCD 24 viene indicato il rapporto di demoltiplicazione "W-TEI X.X" rispettivamente impostato. Il rapporto di moltiplicazione impostato viene confermato mediante il tasto di conferma 34. L'impostazione del rapporto di moltiplicazione è raffigurata nel diagramma di flusso della fig. 9 mediante un rettangolo 222.
Un rombo 224 rappresenta una verifica dell'avvenuta pressione del tasto "conferma". Finché ciò non avviene (no) il diagramma di flusso viene nuovamente fatto passare per il rettangolo 220 e il rombo 224 in un ciclo iterativo 226. Se viene premuto il tasto "conferma" 34 (sì) allora il diagramma di flusso prosegue verso il rettangolo 228. Secondo il rettangolo 228 appare sul display LCD 24 per breve tempo la richiesta "WIRK.GRAD" per il rendimento. Viene allora immesso il rendimento del moltiplicatore di coppia. I moltiplicatori di coppia hanno rendimenti. Una coppia applicata sul lato motore diviene efficace soltanto per una certa percentuale sul lato condotto, cioè sul lato del collegamento a vite. Una parte della coppia sviluppata viene consumata per il superamento dell'attrito nel moltiplicatore di coppia. Ciò potrebbe causare errori fino al 5%. Il rendimento del moltiplicatore di coppia, una volta determinato, viene impostato sulla manopola 32, e indicato mediante il display LCD ("WG XXX %"). Mediante azionamento del tasto "conferma" 34 il valore indicato istantaneamente viene immesso nel calcolatore. Nel diagramma di flusso della fig. 9 un rombo 232 rappresenta nuovamente una verifica dell'avvenuta pressione del tasto "conferma" 34. Finché ciò non avviene (no) il diagramma di flusso viene percorso in un ciclo iterativo 234 infinito passante per il rettangolo 228 e il rombo 232. Dopo l'azionamento del tasto di conferma 34 (sì) il menu è terminato. Ciò è rappresentato da un rettangolo 236.
Il menu SETUP della fig. 4 può essere utilizzato in maniera analoga per
richiamare diversi altri menu.

Claims (21)

  1. Rivendicazioni 1. Chiave dinamometrica elettronica con un contenitore (10) allungato, che a una delle estremità presenta una testa della chiave (14) per l'accoppiamento a trasmissione di coppia del contenitore (10) con un particolare di collegamento a vite e mezzi sensori, all'altra estremità un'impugnatura (20) e in una parte centrale (22) contenente un circuito elettronico un display alfanumerico (24), nonché mezzi di regolazione e di immissione (30, 32) per l'impostazione di differenti programmi di misurazione e per l'immissione di parametri per i programmi di misurazione, caratterizzata dal fatto che (a) il circuito elettronico contiene una EEPROM (76) e (b) i parametri dei programmi di misurazione sono memorizzati nella EEPROM (76) e sono richiamabili automaticamente rispettivamente al richiamo di un programma di misurazione finché non vengono modificati per mezzo di mezzi di inserimento.
  2. 2. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che nella EEPROM (76) sono memorizzabili dati di taratura dei mezzi sensori.
  3. 3. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che (a) la chiave dinamometrica è commutabile per la misurazione della filettatura destrorsa e sinistrorsa e (b) i parametri di taratura per queste due modalità di misurazione sono memorizzabili nella EEPROM (76) e richiamabili automaticamente alla commutazione.
  4. 4. Chiave dinamometrica elettronica secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che la tensione di uscita di ciascun sensore analogico dei mezzi sensori è applicata tramite un amplificatore a un convertitore analogico-digitale, che fornisce dati digitali per un’elaborazione digitale del segnale nel circuito elettronico.
  5. 5. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che (a) nella EEPROM (76) è memorizzato digitalmente un valore di compensazione e (b) al richiamo di un relativo programma di misurazione il valore di compensazione è applicato tramite un convertitore analogicodigitale a un ingresso di compensazione dell'amplificatore per la compensazione di un offset dell’amplificatore.
  6. 6. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che (a) in una modalità di compensazione in uno stato di partenza il valore digitale presente sul convertitore analogico-digitale è variabile fino al raggiungimento di un segnale di uscita prestabilito dell'amplificatore e (b) il valore digitale allora presente sul convertitore analogicodigitale è memorizzabile quale valore di compensazione nella EEPROM .
  7. 7. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che (a) il sensore per la misurazione della coppia efficace sulla testa della chiave è formato da un ponte di estensimetri e (b) la tensione di alimentazione del ponte di estensimetri è commutabile alla commutazione del senso di rotazione.
  8. 8. Chiave dinamometrica elettronica secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che il sensore per la misurazione dell'angolo di rotazione contiene un trasduttore analogico di angolo di rotazione.
  9. 9. Chiave dinamometrica elettronica secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che sul contenitore è prevista un'interfaccia utente (28) con tasti, mediante la quale possono essere immesse funzioni della chiave dinamometrica.
  10. 10. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che (a) per l'immissione di funzioni o parametri è prevista una manopola di regolazione (32), ove il valore immesso corrispondente alla posizione della manopola di regolazione (32) o la funzione da immettere viene visualizzata mediante un display (24) alfanumerico, e (b) è previsto un tasto di conferma (34) mediante il quale la funzione impostata e indicata o il parametro possono essere immessi nel circuito elettronico.
  11. 11. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che (a) un primo gruppo di tasti (42, 44, 46, 48) dell’interfaccia utente (28) è previsto per l'immissione della modalità di misurazione e (b) un secondo gruppo di tasti (52, 54, 56) dell'interfaccia utente (28) è previsto per l'immissione di un caso di avvitamento caratterizzante la rigidità del collegamento a vite utilizzato.
  12. 12. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che tramite quattro tasti (42, 44, 46, 48) del primo gruppo possono essere immesse a scelta le seguenti modalità di misurazione: serraggio con coppia prestabilita, serraggio con angolo di rotazione prestabilito, determinazione della coppia di serraggio dinamica e procedimento del limite di snervamento.
  13. 13. Chiave dinamometrica elettronica secondo le rivendicazioni 11 e 12, caratterizzata dal fatto che nella scelta della modalità di misurazione "procedimento del limite di snervamento" possono essere immessi a scelta tramite tre tasti (52, 54, 56) del secondo gruppo rispettivamente i seguenti casi di avvitamento: "duro", "medio", e morbido", a seconda della natura degli elementi filettati da serrare.
  14. 14. Chiave dinamometrica elettronica secondo una delle rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzata dal fatto che l'interfaccia utente (28) presenta un ulteriore tasto, tramite il quale è possibile avviare l'immissione di valori limite (finestre) delle grandezze misurate (coppia, angolo).
  15. 15. Chiave dinamometrica elettronica secondo una delle rivendicazioni da il a 14, caratterizzata dal fatto che l'interfaccia utente presenta un tasto "conferma" e un tasto "cancella".
  16. 16. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che (a) il circuito elettronico contiene un processore (70) per il comando delle modalità di misurazione e dei processi di input/output, (b) al richiamo di una determinata modalità di misurazione il processore (70) avvia l'immissione dei diversi parametri impostabili uno dopo l'altro sulla manopola (32), e scrivibili nella EEPROM (76) mediante azionamento del tasto "conferma" (34).
  17. 17. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che al comando tramite l'interfaccia utente (28) il processore (70) è predisposto per la generazione di un menu SETUP, nel quale vengono attivati mediante rotazione della manopola (32) e indicati su un display (24) alfanumerico singoli menu di funzionamento.
  18. 18. Chiave dinamometrica elettronica secondo una delle rivendicazioni da 1 a 17, caratterizzata dal fatto che sul contenitore (10) è previsto un connettore femmina (38) per un sensore esterno.
  19. 19. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che il sensore esterno è un dinamometro per la misurazione diretta della forza di serraggio del collegamento a vite .
  20. 20. Chiave dinamometrica elettronica secondo una delle rivendicazioni da 1 a 19, caratterizzata dal fatto che il sensore è gestibile in una modalità MASTER, nella quale la modalità di misurazione è modificabile soltanto dopo l'immissione di una password.
  21. 21. Chiave dinamometrica elettronica secondo la rivendicazione 20, caratterizzata dal fatto che in modalità MASTER i parametri della modalità di misurazione possono essere scelti liberamente oppure no.
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