ITMI971260A1 - Perfezionata chiusura igienica a coperchio per lattine di bibite o simili - Google Patents

Perfezionata chiusura igienica a coperchio per lattine di bibite o simili Download PDF

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ITMI971260A1
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IT
Italy
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closure
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IT97MI001260A
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Maria Federica Bondesani
Cristina Dotti
Original Assignee
Maria Federica Bondesani
Cristina Dotti
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale
La presente invenzione riguarda una chiusura apribile e richiudibile a piacere di coperchi di lattine per bibite, o simili, che consenta un’apertura facile, igienica e priva di pericoli di fori praticati nel coperchio delle sopraddette lattine.
Sono note da lungo tempo le lattine per la conservazione di bibite. Queste lattine che sono fatte di metallo leggero, come alluminio, prevedono un coperchio apribile in una zona delimitata mediante azione di strappo su questa zona esercitata da una leva impegnarle da almeno un dito. La sopraddetta zona è delimitata da un’incisione che determina una linea di indebolimento nella lamiera del medesimo coperchio in modo che un’azione di sollevamento, seguita da trazione, sulla leva determina il distacco periferico della zona delimitata che rimane attaccata al coperchio per solo una linguella ristretta di lamiera.
Questo sistema è piuttosto pratico, perché consente un’apertura rapida del coperchio; tuttavia soffre di alcuni inconvenienti:
a) quando la zona delimitata si stacca dalla lamiera del coperchio penetra all’intemo della lattina con il rischio di contaminare la bibita contenuta; b) il distacco della lamiera della zona delimitata, dato che avviene per lacerazione di una lamiera assottigliata, produce un foro dal bordo affilato presentante un certo pericolo di ferimenti, nel caso che una persona, ed in particolare un bambino, dovesse introdurre accidentalmente un dito in questo foro; e
c) una volta che la lattina è aperta, non è più richiudibile perché la zona distaccata della lamiera non può più ricongiungersi al resto del coperchio e quindi il consumatore è costretto a consumare tutta la bibita prima che si alteri in modo non sopportabile od è costretto a buttare via una bibita solo parzialmente consumata.
Per i primi due inconvenienti non è stato ancora trovato alcun rimedio, mentre l’ inconveniente ultimo citato è stato parzialmente rimediato mettendo sul mercato, per ogni tipo di bibita, parecchi differenti formati di lattine con capacità diverse per consentire al consumatore di scegliere il formato di lattina contenente la quantità di bibita che giudica necessaria. Questo rimedio è però molto modesto ed implica inconvenienti di maggiori costi per il produttore, che deve fornire parecchi formati di lattine, di maggiori costi di gestione di magazzini per tener conto dei diversi formati delle lattine e di una generale scarsa soddisfazione del consumatore costretto a scegliere tra differenti formati di lattine.
I sopraddetti inconvenienti sono rimediati dalla presente invenzione riguardante una chiusura, apribile e richiudibile, di coperchi di lattine per bibite, o simili comprendente un elemento di chiusura munito di un tappo da inserirsi in un foro del coperchio della lattina caratterizzata dal fatto che il mezzo di tappo comprende una parte di testa allargata contenente in essa incorporata una leva rigida ed una parte di collo, dimensionato in modo da inserirsi leggermente forzato nel foro da ancorare e sigillare contro un orlo arrotondato e ripiegato verso l’intemo del foro del coperchio.
Secondo una prima realizzazione, l’elemento di chiusura è munito di un tappo la cui parte di collo è munita di una cavità di alleggerimento e cedimento terminante con una faccia inferiore, la parte di collo essendo deformabile a caldo in modo che la sua cavità si accorci in una cavità minore e la parte di collo presenta due zone debordanti che si saldano all’ interno dell’orlo arrotondato e ripiegato del coperchio e presentano una zona assottigliata ed indebolita che viene facilmente tagliata da un bordo netto del detto orlo arrotondato e ripiegato.
Secondo un’altra realizzazione, l’elemento di chiusura è munito di un tappo la cui parte di collo è munita di una zona piena centrale contro la quale viene a saldarsi una lamina flessibile di sigillatura che si salda pure con un suo orlo rialzato ed arrotondato sotto l’orlo arrotondato della zona piana del coperchio contro uno strato di collante applicato sotto il detto orlo arrotondato.
In una prima alternativa, la chiusura è caratterizzata dal fatto che il foro sul coperchio della lattina è di forma ovoidale ed il tappo dell’elemento di chiusura è munito di una parte di collo, pure essa ovoidale, che si inserisce forzatamente nel foro.
In una seconda alternativa, la chiusura è caratterizzata dal fatto che il foro sul coperchio della lattina è di forma triangolare ed il tappo dell’elemento di chiusura è munito di una parte di collo, pure essa triangolare, che si inserisce forzatamente nel foro.
In una particolare soluzione, il foro, di forma triangolare, è munito di vertici arrotondati.
In un’altra soluzione particolare, il foro, di forma triangolare, è munito di lati arcuati.
In un’ulteriore alternativa, il foro presente sul coperchio della lattina è di forma a trifoglio.
In ancora un’ulteriore alternativa, il foro presente sul coperchio della lattina è di forma a quadrifoglio.
Le caratteristiche della presente invenzione saranno particolarmente puntualizzate nelle rivendicazioni formanti la parte conclusiva della presente descrizione, tuttavia altre caratteristiche e pregi risulteranno particolarmente evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di suoi esempi di realizzazione, dati a scopi illustrativi, e non limitativi, corredata dagli allegati disegni, nei quali:
- la figura 1 è una vista dall’alto di una lattina per bibite munita di coperchio contenente un primo esempio di realizzazione di chiusura apribile e richiudibile secondo la presente invenzione;
- la figura 2 è una vista in sezione secondo la linea 2-2 dell’esempio di realizzazione di figura 1 ;
- la figura 3 è una vista parziale in sezione, fortemente ingrandita, del tappo di chiusura dell’esempio di realizzazione di figura 1 prima di essere inserito nel foro del coperchio della lattina;
- la figura 4 è una vista parziale in sezione, fortemente ingrandita, del tappo di chiusura dell’esempio di realizzazione di figura 1 dopo essere stato inserito nel foro del coperchio della lattina;
- la figura 5 è una vista dall’alto di una lattina per bibite munita di coperchio contenente un secondo esempio di realizzazione di chiusura apribile e richiudibile secondo la presente invenzione;
- la figura 6 è una vista in sezione secondo la linea 6-6 dell’esempio di realizzazione di figura 5;
- la figura 7 è una vista parziale ili sezione, fortemente ingrandita, dei tappo di chiusura dell’esempio di realizzazione di figura 6 prima di essere inserito nel foro del coperchio della lattina;
- la figura 8 è una vista parziale in sezione, fortemente ingrandita, del tappo di chiusura dell’esempio di realizzazione di figura 7 dopo essere stato inserito nel foro del coperchio della lattina;
- la figura 9 è una vista dall’alto di una lattina per bibite munita di coperchio contenente un terzo esempio di realizzazione di chiusura apribile e richiudibile secondo la presente invenzione;
- la figura 10 è una vista in sezione secondo la linea 10-10 dell’esempio di realizzazione di figura 9;
- la figura 11 è una vista parziale in sezione, fortemente ingrandita, del tappo di chiusura dell’esempio di realizzazione di figura 9 prima di essere inserito nel foro del coperchio della lattina;
- la figura 12 è una vista parziale in sezione, fortemente ingrandita, del tappo di chiusura dell’esempio di realizzazione di figura 9 dopo essere stato inserito nel foro del coperchio della lattina;
- la figura 13 è una vista dall’alto di una lattina per bibite munita di coperchio contenente un quarto esempio di realizzazione di chiusura apribile e richiudibile secondo la presente invenzione;
- la figura 14 è una vista in sezione secondo la linea 14-14 dell’esempio di realizzazione di figura 13;
- la figura 15 è una vista parziale in sezione, fortemente ingrandita, del tappo di chiusura dell’esempio di realizzazione di figura 13 prima di essere inserito nel foro del coperchio della lattina; e
- la figura 16 è una vista parziale in sezione, fortemente ingrandita, del tappo di chiusura dell’esempio di realizzazione di figura 13 dopo essere stato inserito nel foro del coperchio della lattina.
Considerando dapprima le figure da 1 a 4, si vede che una lattina 10 è munita di un suo consueto coperchio 12 comprendente un orlo esterno 14, da aggraffare al restringimento a collo del fusto della lattina, un solco circolare di adattamento 16 ed una zona circolare sostanzialmente piana 18 nella quale è praticato per tranciatura un foro sostanzialmente ovoidale 20 avente l’evidente compito di consentire l’estrazione o il versamento della bibita dalla medesima lattina 10. Il foro 20 è circondato da un orlo 22, ripiegato verso l’interno e rialzato, di sezione semicircolare ottenuto per deformazione da stampo mentre si trancia il foro 20.
Il foro 20 è chiuso da un elemento di chiusura 24 formato da un tappo 26 di materiale plastico portante incorporata una leva 28 di materiale rigido, come metallo, munita all’estremo più distante dal tappo 26 di un foro 30 da essere impegnato da un dito del consumatore. Due rilievi 32 e 34, ottenuti per deformazione della zona sostanzialmente piana 18 del coperchio 12, servono da appoggio per la leva 28 per impedire un suo azionamento involontario in caso di cadute, urti o impilamenti di parecchie lattine.
La leva 28 dell’elemento di chiusura 24 è inoltre munita nella zona incorporata dal tappo 26 di fori 36a-e aventi il compito di favorire l’ incorporamento della leva nel medesimo tappo 26.
Il tappo 26 è fatto di materiale plastico piuttosto cedevole, come per esempio polietilene per alimenti, che abbia anche la proprietà di essere facilmente deformabile a caldo.
Per una migliore comprensione di questo primo esempio di realizzazione dell’invenzione, si faccia ora riferimento in particolare alle figure 3 e 4 mostranti il particolare ingrandito del tappo 26, avente incorporato la leva 28, che presenta una testa superiore allargata 40 ed una zona inferiore di collo ristretto 42 munita di una cavità di alleggerimento e cedimento 44. Il collo ristretto 42 è dimensionato per potersi introdurre leggermente forzato nel foro 20 circondato dall’orlo arrotondato 22 ripiegato verso l’intemo e l’altezza del collo 42 è tale da sporgere ben al disotto della zona piana 18 del coperchio, una volta che il tappo 26 è stato introdotto nel foro 20 fino a che la testa 40 si appoggia sull’orlo arrotondato 22. A questo punto si fa intervenire un punzone di stampo riscaldato (non mostrato) che entra nella cavità 44 premendo sulla faccia inferiore 46 del collo ristretto 42, che si deforma, abbassando la cavità 44 ad assumere le dimensioni indicate con 44a in figura 4, e facendo debordare il collo 42 oltre l’orlo arrotondato 22 ad assumere la sagoma indicata in figura 4 che con le zone debordanti 48, saldantesi contro la superficie interna dell’orlo arrotondato 22, assicura una tenuta ermetica del tappo 26 entro il foro 20 del coperchio di lattina. Entro il collo 42 tra le zone debordanti 48 e la sua faccia inferiore 46 si forma una zona particolarmente assottigliata ed indebolita 50 che viene a tagliarsi contro un bordo interno 25 dell’orlo 22, quando, agendo sulla leva 28, si solleva il tappo di chiusura 26.
Come risultato di questa azione il tappo libera il foro 20, per cui si ha accesso alla bibita ed inoltre il collo 42 del tappo 26 è dimensionato ancora in modo da potersi introdurre forzatamente nel foro 20, consentendo una richiusura provvisoria della lattina, qualora non si fosse consumata completamente la medesima bibita.
Si comprende quindi come l’elemento di chiusura 24 secondo il primo esempio di realizzazione della presente invenzione riesca, non solo a chiudere in modo economico, sicuro ed igienico il foro 20 presente sul coperchio 12 della lattina 10, ma anche a consentire una richiusura della medesima lattina nel caso in cui si intenda completare in un secondo tempo il consumo della bibita in essa contenuta.
Come considerazione accessoria, si deve constatare che una simile chiusura ha un costo sostanzialmente uguale a quello delle chiusure a strappo e lacerazione di lamiera preincisa di tecnica anteriore, le quali però non sono richiudibili, ma ha un costo di investimento molto inferiore perché la necessaria attrezzatura è molto più semplice ed economica, ed inoltre ha anche un minore costo di esercizio perché questa attrezzatura cosi semplice ed economica necessita di operazioni di manutenzione e condizionamento più semplici e meno frequenti di quelle necessarie per l’attrezzatura adatta alla fabbricazione delle dette chiusure a strappo di tecnica anteriore.
Un secondo esempio di realizzazione di chiusura apribile e richiudibile secondo la presente invenzione è illustrato nelle figure da 5 a 8. Considerando le sopraddette figure, si vede che una lattina 60 è munita di un suo consueto coperchio 62 comprendente un orlo esterno 64, da aggraffare al restringimento a collo del fusto della lattina, un solco circolare di adattamento 66 ed una zona circolare sostanzialmente piana 68 nella quale è praticato per tranciatura un foro sostanzialmente triangolare 70 avente l’evidente compito di consentire l’estrazione o il versamento della bibita dalla medesima lattina 60. Il foro 70 è circondato da un orlo 72, ripiegato verso l’intemo e rialzato, di sezione semicircolare ottenuto per deformazione da stampo mentre si trancia il foro 70.
Π foro 70 è chiuso da un elemento di chiusura 74 formato da un tappo 76 di materiale plastico portante incorporata una leva 78 di materiale rìgido, come metallo, munita all’estremo più distante dal tappo 76 di un foro 80 da essere impegnato da un dito del consumatore. Due rilievi 82 e 84, ottenuti per deformazione della zona sostanzialmente piana 68 del coperchio 62, servono da appoggio per la leva 78 per impedire un suo azionamento involontario in caso di cadute, urti o impi lamenti di parecchie lattine.
La leva 78 dell'elemento di chiusura 74 è inoltre munita nella zona incorporata dal tappo 76 di fori 86a-d aventi il compito di favorire l’ incorporamento della leva nel medesimo tappo 76.
Il tappo 76 è fatto di materiale plastico piuttosto cedevole, come per esempio polietilene per alimenti, che abbia anche la proprietà di essere facilmente deformabile a caldo.
Per una migliore comprensione di questo secondo esempio di realizzazione dell’invenzione, si faccia ora riferimento in particolare alle figure 7 e 8 mostranti il particolare ingrandito del tappo 76, avente incorporato la leva 78, che presenta una testa superiore allargata 90 ed una zona inferiore di collo ristretto 92 munita di una cavità di alleggerimento e cedimento 94. Il collo ristretto 92 è dimensionato per potersi introdurre leggermente forzato nel foro 70 circondato dall'orlo arrotondato 72 ripiegato verso l’interno e l’altezza del collo 92 è tale da sporgere ben al disotto della zona piana 68 del coperchio, una volta che il tappo 76 è stato introdotto nel foro 70 fino a che la testa 90 si appoggia sull’orlo arrotondato 72. A questo punto si fa intervenire un punzone di stampo riscaldato (non mostrato) che entra nella cavità 94 premendo sulla faccia inferiore 96 del collo ristretto 92, che si deforma, abbassando la cavità 94 ad assumere le dimensioni indicate con 94a in figura 8, e facendo debordare il collo 92 oltre l’orlo arrotondato 72 ad assumere la sagoma indicata in figura 8 che con le zone debordanti 98, saldantesi contro la superficie interna dell’orlo arrotondato 72, assicura una tenuta ermetica del tappo 76 entro il foro 70 del coperchio di lattina. Entro il collo 92 tra le zone debordanti 98 e la sua faccia inferiore 96 si forma una zona particolarmente assottigliata ed indebolita 100 che viene a tagliarsi contro un bordo intemo 75 dell’orlo 72, quando, agendo sulla leva 78, si solleva il tappo di chiusura 76.
Anche in questo secondo esempio di realizzazione dell’invenzione, il tappo libera il foro 70, per cui si ha accesso alla bibita ed inoltre il collo 92 del tappo 76 è dimensionato ancora in modo da potersi introdurre forzatamente nel foro 70, consentendo una richiusura provvisoria della lattina, qualora non si fosse consumata completamente la medesima bibita.
Si comprende quindi che anche l’elemento di chiusura 74 del secondo esempio di realizzazione della presente invenzione riesca, ovviamente, non solo a chiudere in modo economico, sicuro ed igienico il foro 70 presente sul coperchio 62 della lattina 60, ma anche a consentire una richiusura della medesima lattina nel caso in cui si intenda completare in un secondo tempo il consumo della bibita in essa contenuta.
Anche per questo secondo esempio di realizzazione dell’invenzione valgono, rispetto alla tecnica anteriore più comune delle aperture a strappo per lacerazione di lamiera, le medesime considerazioni di minori costi di investimento e di esercizio che valgono per il primo esempio di realizzazione della medesima.
Un terzo esempio di realizzazione di chiusura apribile e rìchiudibile secondo la presente invenzione è illustrato nelle figure da 9 a 12.
Considerando per l’appunto le figure da 9 a 12, si vede che una lattina 110 è munita di un suo consueto coperchio 112 comprendente un orlo esterno 114, da aggraffare al restringimento a collo del fusto della lattina, un solco circolare di adattamento 116 ed una zona circolare sostanzialmente piana 118 nella quale è praticato per tranciatura un foro sostanzialmente ovoidale 120 avente l’evidente compito di consentire l’estrazione o il versamento della bibita dalla medesima lattina 110. Il foro 120 è circondato da un orlo 122, ripiegato verso l’intemo e rialzato, di sezione semicircolare ottenuto per deformazione da stampo mentre si trancia il foro 120.
Il foro 120 è chiuso da un elemento di chiusura 124 formato da un tappo 126 di materiale plastico portante incorporata una leva 128 di materiale rigido, come metallo, munita all’estremo più distante dal tappo 126 di un foro 130 da essere impegnato da un dito del consumatore. Due rilievi 132 e 134, ottenuti per deformazione della zona sostanzialmente piana 118 del coperchio 112, servono da appoggio per la leva 128 per impedire un suo azionamento involontario in caso di cadute, urti o impilamenti di parecchie lattine.
La leva 128 dell’elemento di chiusura 124 è inoltre munita nella zona incorporata dal tappo 126 di fori 136a-e aventi il compito di favorire l’ incorporamento della leva nel medesimo tappo 126.
II tappo 126 è fatto di materiale plastico piuttosto cedevole, come per esempio polietilene per alimenti.
Per una migliore comprensione di questo terzo esempio di realizzazione dell’invenzione, si faccia ora riferimento in particolare alle figure 11 e 12 mostranti il particolare ingrandito del tappo 126, avente incorporato la leva 128, che presenta una testa superiore allargata 140 ed una zona inferiore di collo ristretto 142 munita di una cavità periferica 144 di alleggerimento e cedimento e di una zona piena 146 avente un compito di appoggio e ancoraggio qui avanti descrìtto in dettaglio. Il collo ristretto 142 è dimensionato per potersi introdurre leggermente forzato nel foro 120 circondato dall’orlo arrotondato 122 ripiegato verso l’interno e l’altezza del collo 142 è tale da portarsi un poco al disotto della zona piana 118 del coperchio, una volta che il tappo 126 è stato introdotto nel foro 120 fino a che la testa 140 si appoggia sull’orlo arrotondato 122. A questo punto si applica una lamina flessibile 150 di sigillatura che si appoggia contro le superfici inferiori della zona di collo 142 e della zona piena 146 con un suo fondo 152, venendo incollata con un qualsiasi mezzo noto, come termosald atura o saldatura ad ultrasuoni.
La lamina flessibile 150 è anche munita di un orlo rialzato ed arrotondato 154 dimensionato in modo tale da inserirsi, con buona precisione, sotto l’orlo arrotondato 122 della zona piana 118 del coperchio 112 della lattina dove uno strato di collante 156 aspetta solo di essere attivato per procedere alla completa sigillatura del foro 120 da parte della lamina 150.
Il procedimento di apertura di questo elemento di chiusura 124 è il seguente:
quando, impegnando con un dito il foro 130, si solleva la leva 128, si trascina in sollevamento anche il tappo 126. Come conseguenza, la zona di collo 142 del tappo 126 viene pure sollevata, risalendo lungo il foro 120 praticato nella zona piana 118 del coperchio 112. Pure la zona piena 146, collegata al collo 142 del tappo 126, si solleva, sollevando la lamina 150 ad essa fissata. Nel sollevarsi, il fondo 152, che è tenacemente saldato alla zona piena 146 del tappo 126, trascina la lamina 150 ad urtare un bordo interno 125 dell’orlo ripiegato ed arrotondato 122, provocando la lacerazione della medesima lamina, perché, essendo la lamina stata scelta di un materiale opportuno, come alluminio ricotto, ed essendo il suo fondo 152 tenacemente unito alla zona piena 146 del tappo 126, è molto più facile che si laceri la medesima lamina 150 piuttosto che il suo fondo si stacchi dalla zona piena 146, analogamente a quanto succede con i cosiddetti “blister” nei quali sono racchiuse pillole o capsule di medicinali. Infatti, quando si intende togliere una pillola o capsula da uno di questi “blister”, che è essenzialmente costituito da un foglio di materiale plastico munito di nicchie o rientranze, sul quale è steso un foglio di alluminio fissato tenacemente al foglio di plastica, basta applicare una pressione ad una delle nicchie per spingere una delle capsule o pastiglie contro il foglio di alluminio che è così tenacemente unito al foglio di plastica che si lacera piuttosto che distaccarsi dal medesimo foglio di plastica. In questo caso specifico la lamina 150 si taglia contro il bordo 125 piuttosto che il suo fondo 152 si stacchi dalla zona piena 146 del tappo 126.
Il risultato è che il foro 120 rimane aperto consentendo di attingere bibita dalla lattina 110. Se si volesse richiudere provvisoriamente il foro 120, basta reintrodurre il collo 142 del tappo 126 nel medesimo foro 120, ottenendo una chiusura soddisfacente perché il collo 142 si adatta con sufficiente precisione al foro 120 e i residui della lamina 150 che rimangono attaccati alla zona piena 146 dopo lo strappo non costituiscono un serio impedimento alla richiusura.
Un quarto esempio di realizzazione di chiusura apribile e richiudibile secondo la presente invenzione è illustrato nelle figure da 13 a 16.
Considerando le sopraddette figure, si vede che una lattina 160 è munita di un suo consueto coperchio 162 comprendente un orlo esterno 164, da aggraffare al restringimento a collo del fusto della lattina, un solco circolare di adattamento 166 ed una zona circolare sostanzialmente piana 168 nella quale è praticato per tranciatura un foro sostanzialmente triangolare 170 avente l’evidente compito di consentire l’estrazione o il versamento della bibita dalla medesima lattina 160. Il foro 170 è circondato da un orlo 172, ripiegato verso l’ interno e rialzato, di sezione semicircolare ottenuto per deformazione da stampo mentre si trancia il foro 170.
Il foro 170 è chiuso da un elemento di chiusura 174 formato da un tappo 176 di materiale plastico portante incorporata una leva 178 di materiale rigido, come metallo, munita all’estremo più distante dal tappo 176 di un foro 180 da essere impegnato da un dito del consumatore. Due rilievi 182 e 184, ottenuti per deformazione della zona sostanzialmente piana 168 del coperchio 162, servono da appoggio per la leva 178 per impedire un suo azionamento involontario in caso di cadute, urti o impilamenti di parecchie lattine.
La leva 178 dell<* >elemento di chiusura 174 è inoltre munita nella zona incorporata dal tappo 176 di fori 186a-d aventi il compito di favorire l’ incorporamento della leva nel medesimo tappo 176.
Per una migliore comprensione di questo quarto esempio di realizzazione dell’invenzione, si faccia ora riferimento in particolare alle figure 15 e 16 mostranti il particolare ingrandito del tappo 176, avente incorporato la leva 178, che presenta una testa superiore allargata 190 ed una zona inferiore di collo ristretto 192 munita di una cavità periferica 194 di alleggerimento e cedimento e di una zona piena 196 avente un compito di appoggio e ancoraggio qui avanti descritto in dettaglio. Il collo ristretto 192 è dimensionato per potersi introdurre leggermente forzato nel foro 170 circondato, dall’orlo arrotondato 172 ripiegato verso l’interno e l’altezza del collo 192 è tale da portarsi un poco al disotto della zona piana 168 del coperchio, una volta che il tappo 126 è stato introdotto nel foro 170 fino a che la testa 190 si appoggia sull’orlo arrotondato 172. A questo punto si applica una lamina flessibile 200 di sigillatura che si appoggia contro le superfìci inferiori della zona di collo 192 e della zona piena 196 con un suo fondo 202, venendo incollata con un qualsiasi mezzo noto, come termosaldatura o saldatura ad ultrasuoni.
La lamina flessibile 200 è anche munita di un orlo rialzato ed arrotondato 204 dimensionato in modo tale da inserirsi, con buona precisione, sotto l’orlo arrotondato 172 della zona piana 168 del coperchio 162 della lattina dove uno strato di collante 206 aspetta solo di essere attivato per procedere alla completa sigillatura del foro 170 da parte della lamina 200.
Il procedimento di apertura di questo elemento di chiusura 174 è il seguente:
quando, impegnando con un dito il foro 180, si solleva la leva 178, si trascina in sollevamento anche il tappo 176. Come conseguenza, la zona di collo 192 del tappo 176 viene pure sollevata risalendo lungo il foro 170 praticato nella zona piana 168 del coperchio 162. Pure la zona piena 196, collegata al collo 192 del tappo 176, si solleva, sollevando la lamina 200 ad essa fissata. Nel sollevarsi, il fondo 202, che è tenacemente saldato alla zona piena 196 del tappo 176, trascina la lamina 200 ad urtare un bordo interno 175 dell’ orlo ripiegato ed arrotondato 172, provocando la lacerazione della medesima lamina, perché, essendo la lamina stata scelta di un materiale opportuno, come alluminio ricotto, ed essendo il suo fondo 202 tenacemente unito alla zona piena 196 del tappo 176, è molto più facile che si laceri la medesima lamina 200 piuttosto che il suo fondo 202 si stacchi dalla zona piena 196. Anche in questo caso, la lamina 200 di alluminio ricotto si rompe in modo analogo alle lamine di alluminio formante parte dei “blister”, lacerandosi piuttosto che staccarsi dalla zona piena 196 del tappo 176.
Si comprende che pure questo quarto esempio di realizzazione dell’invenzione il tappo 176, una volta tolto, possa essere reinserito nel foro 170 per consentire una tappatura provvisoria e temporanea di una lattina la cui bibita non è stata completamente consumata in una sola volta.
La chiusura secondo il terzo ed il quarto esempio di realizzazione della presente invenzione si realizza nel seguente modo:
una volta che il tappo 126 o 176 è stato introdotto nel foro 120 o 170, un attrezzo, posto sotto il coperchio 112 o 162, solleva la lamina 150 o 200 e la obbliga ad unirsi alla zona piena 146 o 196 del tappo 126 o 176 e al collante 156 o 206 posto sotto l’orlo arrotondato e ripiegato 122 o 172.
Un’applicazione di calore o di ultrasuoni provvede alla saldatura della lamina ISO o 200 alla zona piena 146 o 196 e all’orlo arrotondato 122 o 172.
Quelli che sono stati qui sopra descritti ed esposti sono solo alcuni esempi di realizzazione dell’ invenzione ai quali si possono portare variazioni e cambiamenti logici da ritenersi tutti qui protetti nelle rivendicazioni formanti la parte conclusiva della presente descrizione.
Per esempio, invece di rilievi 32, 34, 82, 84, 132, 134 e 182, 184 sulla circolare sostanzialmente piana 18, 68, 118 e 168 del coperchio 12, 62, 112 e 162 per sostenere le leve 28, 78, 128 e 178, si potrebbero avere dei rilievi discendenti dalle medesime leve ed appoggiatesi sulle zone circolari sostanzialmente piane. Inoltre le forme dei fori 20, 70, 120 e 170 non sono limitate a quelle ovoidali e triangolari qui illustrate ma possono essere ben diverse, come forme triangolari a lati curvi, oppure a lati diritti collegati da archi di cerchio, oppure forme triangolari orientate inversamente rispetto a quelle illustrate, per esempio con il vertice verso il centro del coperchio e la base verso la circonferenza. Infine si potrebbero adottare forme a trifoglio a quadrifoglio e simili per i fori 20, 70, 120 e 170.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Chiusura, apribile e richiudibile, di coperchi di lattine per bibite, o simili comprendente un elemento di chiusura (24, 74, 124, 174) munito di un tappo (26, 76, 126, 176) da inserirsi in un foro (20, 70, 120, 170) del coperchio (12, 62, 112, 162) della lattina caratterizzata dal fatto che il mezzo di tappo (26, 76, 126, 176) comprende una parte di testa (40, 90, 140, 190) allargata contenente in essa incorporata una leva rigida (28, 78, 128, 178) ed una parte di collo (42, 92, 142, 192), dimensionato in modo da inserirsi leggermente forzato nel foro (20, 70, 120, 170), da ancorare e sigillare contro un orlo (22, 72, 122, 172) arrotondato e ripiegato verso Tintemo del foro (20, 70, 120, 170) del coperchio (12, 62, 112, 162).
  2. 2. Chiusura, apribile e richiudibile, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l’elemento di chiusura (24, 74) è munito di un tappo (26, 76) la cui parte di collo (42, 92), è munita di una cavità di alleggerimento e cedimento (44, 94), terminante con una faccia inferiore (46, 96), la parte di collo essendo deformabile a caldo in modo che la sua cavità (44, 94) si accorcia in una cavità minore (44a, 94a) e la parte di collo (42, 92) presenta due zone debordanti (48, 98) che si saldano all’intemo dell’orlo arrotondato e ripiegato (22, 72) del coperchio (12, 62) e presentano una zona assottigliata ed indebolita (50, 100) che viene facilmente tagliata da un bordo netto (25, 75) del detto orlo arrotondato e ripiegato (22, 72).
  3. 3. Chiusura, apribile e richiudibile, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l’elemento di chiusura (124, 174) è munito di un tappo (126, 176) la cui parte di collo (142, 192) è munita di una zona piena centrale (146, 196) contro la quale viene a saldarsi una lamina flessibile (150, 200) di sigillatura che si salda pure con un suo orlo rialzato ed arrotondato (154, 204) sotto Torlo arrotondato (122, 172) della zona piana (118, 168) del coperchio (112, 162) contro uno strato di collante (156, 206) applicato sotto il detto orlo arrotondato (122, 172).
  4. 4. Chiusura, apribile e richiudibile, come alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il foro (20) sul coperchio (12) della lattina è di forma ovoidale ed il tappo (26) dellelemento di chiusura (24) è munito di una parte di collo (42), pure essa ovoidale, che si inserisce forzatamente nel foro (20).
  5. 5. Chiusura, apribile e richiudibile, come alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il foro (70) sul coperchio (62) della lattina è di forma triangolare ed il tappo (76) dellelemento di chiusura (74) è munito di una parte di collo (92), pure essa triangolare, che si inserisce forzatamente nel foro (70).
  6. 6. Chiusura, apribile e richiudibile, come alla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il foro (70) sul coperchio (62) della lattina è di forma ovoidale ed il tappo (76) dellelemento di chiusura (74) è munito di una parte di collo (92), pure essa ovoidale, che si inserisce forzatamente nel foro (70).
  7. 7. Chiusura, apribile e richiudibile, come alla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il foro (170) sul coperchio (162) della lattina è di forma triangolare ed il tappo (176) dellelemento di chiusura (174) è munito di una parte di collo (192), pure essa triangolare, che si inserisce forzatamente nel foro (170).
  8. 8. Chiusura, apribile e richiudibile, come alle rivendicazioni 5 e 7 caratterizzata dal fatto che il foro (70, 170), di forma triangolare, è munito di vertici arrotondati.
  9. 9. Chiusura, apribile e richiudibile, come alla rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che il foro (70, 170), di forma triangolare, è munito di lati arcuati.
  10. 10. Chiusura, apribile e richiudibile, come alle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che il foro presente sul coperchio della lattina è di forma a trifoglio.
  11. 11. Chiusura, apribile e richiudibile, come alle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che il foro presente sul coperchio della lattina è di forma a quadrifoglio.
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