ITMI970890U1 - Struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue - Google Patents

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Geom Giuseppe Bernini
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I S E A S R L Societa Italiana
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Description

Descrizione del Modello di Utilità avente per titolo:
“STRUTTURA DI IMPIANTO PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE RE-FLUE.”
D E S C R I Z IO N E
Il presente trovato ha come oggetto una struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue.
Come è noto, gli impianti di depurazione delle acque reflue civili, sia di tipo anaerobico sia aerobico, sia i separatori di sabbie, olii e grassi sono generalmente composti da due contenitori.
Il primo dei suddetti contenitori è il contenitore principale e riceve le acque da trattare svolgendo, in funzione del tipo d’impianto, il ruolo di camera di ossidazione, di camera di digestione, oppure di camera di separazione.
Il secondo contenitore svolge il ruolo di camera di separazione gravimetrica, la quale è comunemente detta sedimentatore.
Negli impianti di piccole dimensioni il sedimentatore, per motivi di spazio disponibile e di manovrabilità dell’impianto prima della sua posa in opera, risulta posizionato all’interno del contenitore principale.
Il collegamento tra i due contenitori avviene attraverso un’apertura prevista nella parte inferiore del sedimentatore.
Gli impianti per il trattamento delle acque reflue noti che presentano questa soluzione sono generalmente realizzati in polietilene ed offrono una serie di vantaggi tra i quali: impermeabilità del contenitore esterno, poiché rimpianto stesso è realizzato in monoblocco senza saldature, leggerezza e facilità di trasporto dell’impianto, facilità di posa e costo contenuto.
Tuttavia, le suddette strutture di impianto per il trattamento delle acque reflue, presentano, per i produttori, la necessità di costruzione di due stampi, (uno per il contenitore esterno ed uno per il sedimentatore), per ogni dimensione nella quale l'impianto viene realizzato.
Il compito che si propone il trovato è quello realizzare una struttura di impianto per il trattamento delle acque reflue che consenta di eliminare la necessità di costruzione di due stampi per ogni dimensione di realizzazione dell’impianto, permettendo pertanto l’uso di uno stampo solo, con notevole risparmio sui costi delle attrezzature, senza per questo che le proprietà meccaniche del contenitore risultino alterate, né risulti diminuita la funzionalità dell’impianto stesso.
Nell’ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del trovato è quello di realizzare strutture di impianti per il trattamento delle acque reflue che consistono in manufatti a perfetta tenuta stagna, i quali possono essere utilizzati per diverse tipologie di impianti di trattamento delle acque reflue, quali ad esempio, impianti anaerobici, impianti separatori di olii, impianti a fanghi attivi.
Le strutture di impianto secondo il trovato, a causa della loro grande versatilità di impiego, possono pertanto essere prodotte prima di decidere quale tipo di impianto verrà realizzato in seguito, consentendo di spostare la decisione di quale tipo di impianto realizzare in fase di assemblaggio dell'impianto stesso.
Infine, la presente struttura di impianto risulta facilmente ottenibile, utilizzando elementi e materiali di comune reperibilità in commercio e, inoltre, è competitiva, da un punto di vista economico.
Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno evidenziati in seguito, vengono raggiunti da una struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, caratterizzata dal fatto di comprendere un serbatoio, in corpo unico, che presenta una porzione mediana, inclinata verso l'interno del suddetto serbatoio, ed inferiormente raccordata ad un tratto di parete verticale, dove il suddetto serbatoio è operativamente associato ad una lastra sostanzialmente piana per definire, al proprio interno, uno spazio superiore ed uno spazio inferiore, collegati da un passaggio delimitato dall’estremità della suddetta lastra e dalla suddetta porzione mediana.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenziati attraverso un esame della descrizione dettagliata di una struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, con l’ausilio dei disegni allegati, in cui:
la figura 1 rappresenta la struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo il trovato, secondo una vista frontale;
la figura 2 rappresenta la struttura di impianto, vista in pianta dall’alto; la figura 3 rappresenta la struttura di impianto, sezionata lungo un piano verticale, perpendicolare alla apertura di inserimento di una lastra che divide lo spazio interno in uno spazio superiore, avente funzione di sedimentatore, ed in uno spazio inferiore; e
la figura 4, in scala diversa, rappresenta il particolare di accoppiamento tra la parte superiore del contenitore principale e la lastra del sedimentatore, in sezione verticale.
Con particolare riferimento ai simboli numerici delle suddette figure, la struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo il trovato, la quale viene indicata nella sua globalità con il numero di riferimento 1 , comprende un serbatoio esterno 2, preferibilmente realizzato in polietilene, mediante stampaggio rotazionale.
Il serbatoio 2 nella propria parte superiore risulta dotato di una apertura 3, chiusa con un coperchio a vite 4.
Sempre nella parte superiore del serbatoio 2 è presente una canalina 5, avente sezione triangolare, aperta verso l’esterno del serbatoio 2.
Nella parte inferiore del serbatoio 2, le pareti laterali modificano, per una porzione della loro circonferenza, la loro forma geometrica che passa da rotonda a piana, creando in tale modo una parete piana 6, verticale e collegata con una parete mediana piana inclinata 7.
Le pareti laterali nella loro parte superiore risultano, in corrispondenza degli estremità verticali della parete 6, deformate verso l'interno del serbatoio 2, in modo da creare due nicchie 8, simmetriche rispetto all’asse verticale del serbatoio 2.
Le nicchie 8 presentano pareti piane verticali 9 che risultano parallele tra loro e perpendicolari rispetto alla parete 6.
Le nicchie 8 sono definite inoltre da pareti piane inclinate 10, le quali seguono un piano, inclinato rispetto all’asse del serbatoio 2, ed idealmente passante, nella parte superiore del serbatoio, attraverso la canalina 5.
Le zone di collegamento tra le estremità inferiori della parete 7, (porzione mediana inclinata 7), le estremità superiori della parete verticale 6 e le porzioni cilindriche della superficie esterna del serbatoio 2 sono, a loro volta, deformate verso l’interno per creare due incavi 11.
Tutto il corpo del serbatoio 2 descritto poc’anzi, viene preferibilmente realizzato senza saldature in una unica operazione di stampaggio rotazionale.
La canalina 5 risulta in tutta la sua lunghezza provvista di una apertura 12, realizzata in una fase successiva allo stampaggio.
Attraverso l’apertura 12 della canalina 5, è possibile inserire una lastra piana 13, la quale si appoggia all'interno delle pareti inclinate 10 delle nicchie 8 ed si incastra, con le proprie estremità laterali inferiori, contro gli incavi 11.
In questo modo, la lastra piana inclinata 13 divide il volume interno del serbatoio 2 in due porzioni 14 e 15, collegate nella parte inferiore tramite il passaggio 16 creato tra il bordo inferiore 17 della lastra 13 e la parte inferiore della parete 7.
In tale modo si definisce, all'interno del serbatoio 2, uno spazio superiore 15 ed uno spazio inferiore 14, collegati da un passaggio 16 delimitato dall'estremità 17 della lastra 13 e dalla porzione mediana della parete 7.
La lastra 13 risulta bloccata, nella propria parte superiore, dal coperchio 4 del serbatoio 2.
In funzione del tipo d’impianto che deve essere prodotto, la struttura creata dal serbatoio 2, dalla lastra 13 e dal coperchio 4, viene completata dai bocchettoni di entrata 18 e uscita 19, equipaggiati dalle guarnizioni 20, opportunamente posizionati sulle pareti 9 delle nicchie 8.
Si osservi come la forma delle nicchie 8 permette di proteggere i bocchettoni 18 e 19 e le relative guarnizioni 20, durante le operazioni di trasporto e di messa in opera dell'impianto.
Da quanto illustrato in precedenza si vede, quindi, come il trovato raggiunga gli scopi proposti, cioè come innanzitutto vengono creati due spazi distinti, spazio superiore 15 e spazio inferiore 14, all’interno di un solo manufatto, realizzato mediante stampaggio rotazionale.
In particolare, lo spazio 15, che costituisce il sedimentatore presenta la forma geometrica ottimale per il convogliamento delle parti solide sospese nei liquami verso lo spazio 14 che costituisce la camera di digestione, di ossidazione o di separazione, a seconda del tipo di impianto di depurazione in cui il serbatoio 2 viene impiegato.
Tale convogliamento è facilitato, in particolare, dalla inclinazione della porzione mediana inclinata 7.
Si noti inoltre come è possibile sfruttare il serbatoio 2 secondo il presente trovato, in modo estremamente versatile, per applicarlo ad impianti di tipo diverso dagli impianti anaerobici.
In particolare, l’entrata 18 delle acque reflue può essere fatta comunicare direttamente con lo spazio superiore, o sedimentatore 15, mentre l’uscita 19 comunica con lo spazio inferiore 14, mediante un prolungamento del condoto di uscita che attraversa un foro praticato nella lastra 13.
Con tale disposizione, l'impianto secondo il presente trovato può funzionare come separatore di olii.
Alternativamente, l’entrata 18 delle acque reflue può essere fatta comunicare direttamente con lo spazio inferiore 14, mediante un prolungamento del condotto di entrata che attraversa un foro praticato nella suddetta lastra, mentre l’uscita 19 delle acque reflue comunica con lo spazio superiore o sedimentatore 15.
Con tale disposizione alternativa, l'impianto secondo il presente trovato può funzionare come impianto a fanghi attivi.
Un'altra importante peculiarità del trovato è costituita dal fatto che con un'unica apertura di ispezione 3 si ottiene accesso ad ambedue le camere 14 e 15, accesso necessario per la manutenzione e per i periodici svuotamenti deirimpianto.
Questa caratteristica porta notevoli vantaggi economici nella fase di costruzione e della posa dell’impianto in quanto richiede un solo coperchio ed un solo pozzetto di ispezione.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, caratterizzata dal fatto di comprendere un serbatoio, in corpo unico, che presenta una porzione mediana, inclinata verso l'interno del suddetto serbatoio, ed inferiormente raccordata ad un tratto di parete verticale, dove il suddetto serbatoio è operativamente associato ad una lastra sostanzialmente piana per definire, al proprio interno, uno spazio superiore ed uno spazio inferiore, collegati da un passaggio delimitato dall’estremità della suddetta lastra e dalla suddetta porzione mediana.
  2. 2. Struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la suddetta lastra è infilata all'interno del suddetto serbatoio attraverso un’apertura ricavata in una canalina presente sulla porzione superiore del serbatoio.
  3. 3. Struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la suddetta lastra è posizionata all'interno del serbatoio principale, tramite incastri, e bloccata dal coperchio del suddetto serbatoio.
  4. 4. Struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'accesso ai suddetti spazi superiore ed inferiore all’interno del serbatoio avviene attraverso un'unica apertura nella parte superiore del serbatoio stesso.
  5. 5. Struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il suddetto serbatoio comprende una coppia di nicchie che ospitano i bocchettoni di entrata ed uscita delle suddette acque reflue e che sono ricavate ciascuna per deformazione delle pareti laterali del serbatoio.
  6. 6. Struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l’entrata e l'uscita delle suddette acque reflue comunicano direttamente con il suddetto spazio superiore.
  7. 7. Struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 5, caratterizzata dal fatto che l’entrata delle suddette acque reflue comunica direttamente con il suddetto spazio superiore, mentre l’uscita delle suddette acque reflue comunica con il suddetto spazio inferiore, mediante un prolungamento del condotto di uscita che attraversa un foro praticato nella suddetta lastra.
  8. 8. Struttura dì impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 5, caratterizzata dal fatto che l’entrata delle suddette acque reflue comunica direttamente con il suddetto spazio inferiore, mediante un prolungamento del condotto di entrata che attraversa un foro praticato nella suddetta lastra, mentre l’uscita delie suddette acque reflue comunica con il suddetto spazio superiore.
  9. 9. Struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il suddetto serbatoio è realizzato in polietilene.
  10. 10. Struttura di impianto per la depurazione delle acque reflue, secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che il suddetto ser batoio è realizzato mediante stampaggio rotazionale.
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