ITMI970098U1 - Impianto a fanghi attivi particolarmente studiato per la depurazione di acque reflue provenienti da scarichi di civile abitazione - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE del Modello di Utilità’ avente per titolo:
IMPIANTO FANGHI ATTIVI PARTICOLARMENTE STUDIATO PER LA DEPURAZIONE DI ACQUE REFLUE, PROVENIENTI DA SCARICHI DI CIVILE ABITAZIONE'
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un impianto a fanghi attivi, particolarmente studiato per la depurazione dì acque reflue provenienti da scarichi di civile abitazione o biologici in genere.
Come e’ noto, un problema attualmente molto sentito e’ quello relativo alla depurazione di acque reflue che provengono da scarichi di civile abitazione, in tutti quei casi in cui non si ha la possibilità di un allacciamento alla rete fognaria.
Infatti, le soluzioni di tipo noto, non sempre consentono di ottenere una depurazione dell’acqua a livelli tali da consentirne la libera adduzione in un corso idrico superficiale, in quanto i livelli di inquinanti sono sicuramente superiori a quelli imposti dalle normative.
Per cercare dì risolvere il problema, sono stati finora realizzati degli impianti, che sono estremamente complessi e costosi, e che creano notevoli problemi, in fase di installazione e di conduzione.
il compito che si propone il trovato e’ quello di eliminare gli inconvenienti precedentemente lamentati, realizzando un impianto a fanghi attivi, particolarmente per la depurazione dì acque reflue provennienti da scarichi di civile abitazione, che dia la possibilità’, con un insieme estremamente compatto e di rapida installazione, dì ottenere un livello di depurazione dei liquami .che ne consente l’adduzione in un corso idrico superficiale.
Il presente impianto a fanghi attivi risulta rapidamente installabile ed e’ facilmente ìspezìonabile, per la sua periodica manutenzione.
Tale impianto a fanghi attivi inoltre risulta installabile mediante alloggiamento nel terreno con diverse soluzioni che vanno dalla pedonabilita’ della superficie sovrastante, ottenuta ad esempio in terreno vegetale, alla realizzazione di una superficie carrabile, predisponendo uno strato in calcestruzzo armato sopra la zona in cui l’impianto viene collocato.
L’impianto a fanghi attivi in oggetto, per le sue peculiari caratteristiche reaiizzat ìve, e’ in grado di offrire le piu’ ampie garanzìe di affidabilità’ e di sicurezza nell’uso.
Il compito sopra esposto, nonché’ gli scopi accennati ed altri, che meglio appariranno evidenziati in seguito, vengono raggiunti da un impianto a fanghi attivi, particolarmente studiato per la depurazione di acque reflue provenienti da scarichi di civile abitazione, secondo il trovato, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo contenitore, in cui sfocia un condotto dì ingresso dei liquami ed in cui e' alloggiato un tubo diffusore collegato ad un diffusore per l’erogazione dì bolle d’aria; e’, inoltre, previsto un sedimentatore con una bocca inferiore che sfocia verso il fondo del suddetto contenitore ed un condotto dì scarico, che pesca nella porzione superiore del sedimentatore e che e’ dotato di un gruppo di clorazione del fluido in uscita.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulterano maggiormente evidenziati attraverso un esame della descrizione dettagliata dì un impianto a fanghi attivi, particolarmente studiato per la depurazione dì acque reflue provenienti da scarichi di civile abitazione, illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, con l’ausilio dei disegni allegati, in cui:
la figura 1 rappresenta l’impianto, visto in sezione;
la figura 2 rappresenta l’impianto, visto in pianta da sopra.
Con particolare riferimento ai simboli numerici delle suddette figure, l’impianto a fanghi attivi particolarmente studiato per la depurazione dì acque reflue provenienti da scarichi di civile abitazione, comprende un contenitore 1, che e’ vantaggiosamente realizzato con un monobloccco in polietilene, il quale e’ connesso ad un condotto 2 per l’ingresso dei liquami provenienti da scarichi di civile abitazione.
All’interno del contenitore 1, in prossimità’ della parte inferiore, risulta previsto un tubo diffusore 3, che e’ vantaggiosamente realizzato mediante una candela porosa, un tubo o altro elemento in grado di erogare aria con bolle medio-fini.
L’erogazione di bolle viene eseguita mediante un compressore soffiante 4, che e’ posto all’esterno del contenitore in un luogo asciutto e ad una quota superiore, rispetto al livello di uscita dei reflui.
L’immissione di aria in bolle medio-fini consente ai microorganismi aerobici di effettuare il processo di depurazione del materiale organico.
All’interno del contenitore 1, viene previsto un sedimentatore, indicato con 10, il quale e’ realizzato mediante un contenitore cilìndrico o prismatico 11, che termina inferiormente con una porzione 12 a tramoggia, e che e’ connesso ad una bocca inferiore 13; quest’ultima sfocia verso il fondo del contenitore 1.
All’interno del sedimentatore 10, che e’ superiormente chiuso da un coperchio a vite 20, risulta previsto un condotto di scarico 21, conformato a canale con profilo dentellato ed una luce centrale 21b che e’ connessa ad un tratto 22 dì uscita verso l’esterno; lo stesso e’ dotato di una porzione a sifone 25, che funge da sede di alloggiamento per una pastìglia di cloro, utilizzata per eseguire la clorazione dei residui ossigenati e chiarificati, che vengono convogliati all’esterno.
Sul tratto di uscita 22 e’ posta una bocca 26, per l’introduzione del cloro.
A completamento dell’insieme risulta previsto un coperchio di ispezione, indicato con 30, che consente l’accesso all’interno per le normali operazioni di manutenzione.
Da quanto in precedenza descritto, si vede quindi come il trovato raggiunga gli scopi proposti.
In particolare, sì sottolìnea che viene realizzato un impianto a fanghi attivi, che e’ particolai— mente compatto e che permette dì ottenere la sedimentazione dei solidi presenti nella corrente proveniente dalla zona di ossidazione, che avviene con opportuni tempi di residenza in una zona di quiete, la quale è ricavata all’interno del manufatto.
Il ricircolo del fango avviene, mediante richiamo dal sedimentatore, tramite il flusso d’aria in risalita.
E’ opportuno sottolineare, inoltre, che le acque trattate escono dal sedimentatore attraverso una tubatura dotata di un profilo dentellato allo scopo dì limitare il trascinamento dovuto alle correnti in uscita.
il ricircolo del fango avviene senza l’ausilio dì nessuna apparecchiatura, ma mediante il trascinamento provocato dalle correnti d’aria in risalita.
Inoltre, l’utilizzazione di un condotta di uscita, con possibilità’ di clorazione, permette di ottenere una completa depurazione dei liquami, con successiva adduzione in un corsa ìdrico superficiale.
In pratica, i materiali impiegati, purché’ compatibili con l’uso specifico, nonché’ le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.
Claims (12)
1. Impianto a fanghi attivi, particolarmente studiato per la depurazione dì acque reflue, provenienti da scarichi di civile abitazione, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo contenitore, in cui sfocia un condotto per l’ingresso di liquami ed in cui e’ alloggiato un tubo diffusore per l’erogazione dì bolle d’aria; e’, inoltre, previsto un sedimentatore con bocca inferiore sfociante verso il fondo del contenitore ed un condotto dì scarico, che pesca nella porzione superiore del sedimentatore, dotato dì gruppo dì clorazione del fluido in uscita.
2. Impianto a fanghi attivi, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il corpo contenitore e’ costituito da un monoblocco in polietilene.
3. Impianto a fanghi attivi, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il sedimentatore presenta un corpo cilindrico, superioi— mente chiuso da un coperchio a vite installato in modo tale che ne venga consentito il movimento verticale.
4. Impianto a fanghi attivi, secondo una o piu’ rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il contenitore cilindrico si connette inferioi— mente ad un tratto a tramoggia, connesso alla bocca inferiore.
5.Impianto a fanghi attivi, secondo una o piu’ rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tubo diffusore e’ collegato ad un diffusore d’aria poroso.
6. Impianto a fanghi attivi, secondo una o piu’ rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tubo diffusore e’ connesso ad un compressore, posto in un luogo asciutto, ad un livello superiore, rispetto al livello di uscita delle acque reflue.
7. Impianto a fanghi attivi, secondo una o piu’ rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il gruppo di clorazione e’ costituito da un sifone, realizzato sul condotto di scarico ed atto ad alloggiare una pastiglia di cloro.
8. Impianto a fanghi attivi, secondo una o piu’ rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un alloggiamento connesso al condotto dì scarico, per l’introduzione della pastiglia dì cloro.
9. Impianto a fanghi attivi, secondo una o piu’ rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere, sulla parte superiore del contenitore, un coperchio di ìspezione.
10. Impianto a fanghi attivi caratterizzato dal fatto che le acque trattate escono dal sedimentatore attraverso una tubatura dotata dì profilo dentellato al fine dì limitare il trascinamento dovuto alle coi— rentì in uscita.
11. Impianto a fanghi attivi caratterizzato dal fatto che il ricircolo del fango avviene senza l’ausìlio dì nessuna apparecchiatura, ma mediante il trascinamento dovuto alle correnti d’aria in risalita.
12. Impianto a fanghi attivi particolarmente studiato per la depurazione dì acque reflue provenienti da scarichi di civile abitazione, secondo una o piu’ rivendicazioni precedenti, il tutto come piu’ ampiamente descritto ed illustrato e per gli scopi specificati.
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