ITMI961569A1

ITMI961569A1 - Sistema e procedimento per trasferire un carico da una bettolina ad una sottostruttura

Info

Publication number: ITMI961569A1
Application number: IT96MI001569A
Authority: IT
Inventors: Roberto Faldini
Original assignee: Saipem Spa
Priority date: 1996-07-26
Filing date: 1996-07-26
Publication date: 1998-01-26
Also published as: AU2863797A; ITMI961569A0; US6027287A; AU709768B2; EP0821107B1; DE69715538D1; IT1283508B1; ES2181984T3; BR9704077A; EP0821107A1; CA2209966A1; DE69715538T2; PT821107E; NO973294L; NO973294D0; DK0821107T3

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un sistema ed un procedimento per trasferire un carico da una bettolina ad una sottostruttura.

Più in particolare, la presente invenzione riguarda un sistema ed un procedimento utili per trasferire, in mare, un carico sulle gambe fisse emergenti dall'acqua di una sottostruttura, detto carico preparato appositamente nel cantiere di costruzione e trasportato fino a detta sottostruttura tramite una adeguata bettolina.

Nello stato della tecnica sono già noti sistemi per il trasferimento di carichi in mare da bettoline alle sottostrutture di piattaforme. Detto trasferimento è stato effettuato, finora, mediante sollevamenti del carico da trasferire tramite pontoni o navi gru aventi dimensioni medio/grandi, suddividendo tali carichi in più moduli a seconda del peso del carico da sollevare. Questo metodo ben conosciuto, ha però sempre obbligato a mantenere i carichi da sollevare entro limiti prestabiliti a causa di molteplici problemi tra i quali, principalmente, la disponibilità di pontoni o navi gru aventi dimensioni medio/grandi associata con il loro costo elevato.

Molti altri metodi sono noti nell'arte. Uno dei più recenti, è quello riportato, ad esempio, da W.D. Martell e S.M. Beattie della Enercon Inc. in: "Integrated float-over deck design considerations", lavoro presentato alla conferenza della tecnologia in mare aperto, O.T.C. 8119, tenutasi ad Houston, Texas, dal 6 al 9 maggio 1996, dove gli autori hanno dettagliato l'installazione di due grossi moduli mediante trasferimento da una bettolina ad una sottostruttura nel mare della Cina meridionale (M-field) per conto della Shell Sarawak.

Detta installazione ha richiesto l'ormeggio di una adeguata bettolina, appositamente preparata con un modulo integrato ivi caricato, dentro l'apertura di una sottostruttura fissata al fondale marino, che fuoriusciva dal livello del mare con due torri di quattro gambe ciascuna; il successivo abbassamento della bettolina avveniva mediante zavorra pompata all'interno della barca da trasporto, in maniera tale da trasferire gradualmente il peso del carico dalla bettolina alla sottostruttura.

Questa esperienza ha mostrato, anche ai partecipanti all'installazione, la reale possibilità di trasferire in mare carichi elevati in qualsiasi parte del mondo, assumendo che l'altezza significativa delle onde ed il corrispondente valore dell'impatto tra le fiancate della bettolina e le gambe della sottostruttura, rientrino entro valori prestabiliti ed accettabili.

La Richiedente ha ora trovato un sistema ed un metodo semplici, rapidi e sicuri, che permettono di trasferire, in mare, un carico da una bettolina ad una sottostruttura che, a differenza del sistema sopra descritto, combinano l'azione attiva e passiva dei componenti della presente invenzione accelerando, in questo modo, i tempi di trasferimento.

Costituisce pertanto oggetto della presente invenzione un sistema per trasferire, in mare, un carico sulle gambe fisse emergenti dall’acqua di una sottostruttura, detto carico preparato appositamente nel cantiere di costruzione e trasportato fino a detta sottostruttura tramite una adeguata bettolina, detti carico e sottostruttura aventi un numero corrispondente di gambe, detto sistema comprendente:

(a) un sistema di ormeggio posato in anticipo di fronte alla sottostruttura emergente dall'acqua comprendente :

(a') una puleggia orizzontale apribile utile per spostare un cavo di ormeggio da una posizione ad un'altra;

(b) un sistema per accoppiare detto carico alla sottostruttura comprendente:

(b') un sistema di trasferimento principale o sistema di prolunghe, denominato ALS, installato sulle gambe del carico;

(b") un sistema di trasferimento secondario o sistema di rilascio della bettolina, denominato BRS, installato sulla bettolina;

(c) un sistema per proteggere le fiancate della bettolina e le gambe della sottostruttura;

(d) un sistema di arresto della bettolina.

Nella presente invenzione viene chiamato carico qualsiasi tipo di struttura, modulo integrato o ponte integrato, adeguatamente costruita in cantiere, mentre viene chiamata sottostruttura qualsiasi tipo di struttura, fissata od ancorata al fondale marino.

Nella presente invenzione viene indicato con il termine di bettolina qualsiasi mezzo galleggiante opportunamente equipaggiato al trasporto del suddetto carico. Detta bettolina è munita di un adeguato sistema di zavorramento ben noto agli esperti del settore.

Il sistema di trasferimento principale ALS (b') utile allo scopo della presente invenzione è caratterizzato dall'avere:

(b'1) un nodo speciale sulle gambe del carico; (b'2) una prolunga inserita all'interno delle gambe del carico avente un nodo speciale nella parte inferiore per l'accoppiamento con le gambe della sottostruttura;

(b'3) un numero variabile di martinetti idraulici, detti martinetti idraulici essendo presenti in numero proporzionale al peso del suddetto carico.

Il sistema di trasferimento secondario BRS (b") utile allo scopo della presente invenzione è caratterizzato dall'avere:

(b"1) due piastroni di supporto sui quali è sistemato il carico per il trasporto, detti piastroni essendo incernierati nella parte inferiore per la caduta automatica;

(b"2) uno smorzatore in gomma o materiale gommoso quale, ad esempio, poliuretano od elastomeri, sulla parte interna dei suddetti piastroni di supporto (b"1);

(b"3) un martinetto idraulico posto su un piastrone di supporto;

(b"4) una tramoggia a sabbia munita di una adeguata apertura con valvola per la fuoriuscita rapida della sabbia sulla cui sommità sono posti i suddetti martinetto idraulico e piastrone di supporto (b"3).

Il sistema (c) per proteggere, localmente o totalmente, le fiancate della bettolina e le gambe della sottostruttura, per smorzare l'impatto causato dalle onde tra la bettolina e le gambe della sottostruttura, è costituito da legno duro o da un qualsiasi altro materiale atto ad assorbire i carichi d'impatto.

Il sistema di arresto della bettolina (d) è costituito da legno duro o da un qualsiasi altro materiale atto ad assorbire i carichi d'impatto. I sistemi (c) e (d) permettono, insieme, l'allineamento automatico delle gambe del carico posto sulla bettolina con le gambe della sottostruttura (ormeggio di accoppiamento della bettolina).

Rientra nello spirito della presente invenzione un procedimento, basato sul sistema sopra descritto, per trasferire, in mare, un carico sulle gambe fisse emergenti dall'acqua di una sottostruttura, detto carico preparato appositamente nel cantiere di costruzione e trasportato fino alla sottostruttura tramite una adeguata bettolina, che comprende:

(1) manovrare la bettolina su cui, nel cantiere di costruzione, è stato trasferito e rizzato convenientemente nella posizione finale di trasporto, sulla intelaiatura pre-installata, il carico, dentro l'apertura della sottostruttura, in maniera tale che l'allineamento delle gambe del carico e delle gambe della sottostruttura sia automatico;

(2) attivare i martinetti idraulici (b'3) in modo che, la prolunga inserita all'interno delle gambe del carico (b'2), vada a scontrarsi sulle gambe della sottostruttura: chiudendo il circuito idraulico, il peso del carico sarà trasferito parzialmente alla sottostruttura;

(3) attivare il sistema di zavorramento presente sulla bettolina mentre, il martinetto idraulico posto sul piastrone di supporto (b"3) viene sollevato unitamente ai martinetti idraulici (b'3), in maniera tale da liberare i piastroni di supporto (b'1), sui quali è sistemato il carico, entrando nel punto di non ritorno dell'intera operazione;

(4) aprire la apertura con valvola di fuoriuscita della sabbia della tramoggia (b"4), unitamente all'innalzamento dei martinetti idraulici (b'3), in maniera da trasferire tutto il peso del carico sulle gambe della sottostruttura, avendo cura di mantenere il sistema di zavorramento presente sulla bettolina sempre funzionante in maniera tale da abbassare ulteriormente la bettolina per una uscita indenne dalla sottostruttura della piattaforma;

(5) abbassare totalmente, una volta che la bettolina è fuori dalla apertura della sottostruttura, i martinetti idraulici (b'3) sulle gambe della sottostruttura ;

(6) rimuovere i martinetti idraulici (b'3) unitamente al circuito idraulico e saldare i cianfrini delle gambe della piattaforma.

Al termine della fase (5) del suddetto procedimento, una volta che la bettolina è fuori dalla apertura della sottostruttura, detta bettolina viene disormeggiata e rimandata in cantiere mentre il sistema di ormeggio viene recuperato.

Nella fase (2), la corsa dei martinetti idraulici (b'3) sarà tale da garantire un trasferimento parziale del carico alla sottostruttura.

I vantaggi della presente invenzione sarannno meglio capiti riferendosi alla dettagliata descrizione del disegni allegati in cui le Figure da 1 a 12 rappresentano:

Figura 1: configurazione dell'ormeggio di attesa della bettolina;

Figura 2: configurazione dell’ormeggio di accoppiamento della bettolina;

Figura 3: puleggia orizzontale apribile;

Figura 4: vista di elevazione, soluzione A, con sottostruttura/carico nella configurazione di accoppiamento;

Figura 4/a: vista di elevazione, soluzione B, con sottostruttura/carico nella configurazione di accoppiamento;

Figura 5: prolunga nella configurazione da 4000 tonnellate in posizione tipica retratta (ALS);

Figura 5/a: prolunga nella configurazione da 4000 tonnellate in posizione tipica estesa (ALS);

Figura 5/b: prolunga, nella configurazione da 2000 tonnellate nella posizione tipica estesa (ALS);

Figura 5/c: prolunga, soluzione A (ALS);

Figura 5/d: prolunga, soluzione B (ALS);

Figura 5/e; prolunga soluzione C (ALS);

Figura 6: prolunga in dettaglio (ALS);

Figura 7 : sistema di rilascio della bettolina (BRS);

Figura 7/a: sistema di rilascio della bettolina in dettaglio (BRS);

Figura 8: insieme del sistema di rilascio della bettolina (BRS);

Figura 8/a: dettaglio del sistema di rilascio della bettolina (BRS);

Figura 9: sistema di rilascio della bettolina nella posizione chiusa di trasporto (BRS);

Figura 10: sistema di rilascio della bettolina nella posizione aperta di accoppiamento (BRS);

Figura 11: protezione laterale per l'allineamento di accoppiamento;

Figura 12: fermo e protezione per l'allineamento di accoppiamento.

Le Figure 1-12 si riferiscono ad una forma di attuazione preferita della presente invenzione: deve quindi essere inteso che l'invenzione non è limitata da dette Figure 1-12. Al contrario, si intende coprire tutte le alternative, modificazioni ed equivalenti, che potrebbero essere inclusi nello spirito e nello scopo della presente invenzione.

Riferendosi ora ai disegni più in dettaglio, la Figura 1 illustra la configurazione dell'ormeggio di attesa di una bettolina 1 con un carico 2 situato sull’asse longitudinale della bettolina, ormeggiata davanti ad una sottostruttura 3 per mezzo di una serie di cavi di ormeggio 8 ed ancore 9, di alcuni cavi di nylon 8a collegati alle gambe esterne della sottostruttura 3/A e di due cavi di acciaio (con terminale in nylon) 8b collegati alle gambe interne della sottostruttura 3/D.

I cavi di ormeggio d'acciaio 8 con le rispettive ancore 9, sono stati preparati in anticipo secondo la ben nota arte marinaresca e quindi collegati ai cavi d'acciaio di ormeggio provenienti dalla bettolina.

4 e 6 sono i rimorchiatori principali, che vengono impiegati durante l'intera operazione e che vengono considerati di riserva al sistema di ormeggio.

5 e 7 sono i rimorchiatori in assistenza, che vengono usati sia per il posizionamento dei cavi di ormeggio 8 e delle ancore 9, sia di riserva al sistema di ormeggio.

10 è una puleggia apribile incernierata orizzontale che sarà analizzata, in dettaglio, più avanti .

Gli esperti del settore riconosceranno che la bettolina 1 può essere qualsiasi mezzo galleggiante ed il carico 2 può essere sistemato lungo l'asse trasversale mentre, il sistema di ormeggio rappresentato dai dettagli 8, 8a, 8b e 9, e la distanza della bettolina 1 dalla sottostruttura 3, possono variare a seconda delle condizioni ambientali circostanti .

Analizzando ora la Figura 2, dove è illustrata la configurazione di ormeggio per l’accoppiamento, la bettolina 1 è stata manovrata dentro l'apertura della sottostruttura 3, in maniera tale che l’allineamento delle gambe del carico 2 e della sottostruttura 3, sia automatico. Detto allineamento automatico sarà analizzato, in dettaglio, più avanti.

Il lavo di ormeggio 8, che prima passava attraverso la puleggia orizzontale apribile 10, passa ora attraverso una normale puleggia orizzontale, ben nota agli esperti del settore.

La Figura 3 illustra la puleggia apribile orizzontale la cui parte incernierata 10 è appoggiata sulla parte fissa 13. Detta puleggia apribile permette lo spostamento istantaneo del cavo di ormeggio 8 dalla zona prodiera alla zona poppiera della bettolina 1.

Sarà evidente, agli esperti del settore, che la posizione della puleggia apribile orizzontale sopra descritta, può variare a seconda dei casi. Con la ben nota arte marinaresca, il cavo di ormeggio 8 è passato dentro la puleggia 15 della parte incernierata 10. Tutto l'assieme è saldato su una appropriata struttura 16 fissata sulla coperta della bettolina 1. Per il posizionamento di tutto l'assieme vengono usati due perni di sollevamento 18.

La parte incernierata 10 è fissata alla parte fissa 13 per mezzo di un perno estraibile 11 e due perni fissi 12.

Il perno estraibile 11 ha un golfare 17 dove viene collegato un cavo d'acciaio di tiro proveniente da un verricello o da un paranco a catena o da un "tirfor" o da un qualsiasi altro mezzo di tiro conosciuto agli esperti del settore.

Quando il cavo di ormeggio 8 è vicino alle gambe interne della sottostruttura, il cavo di tiro viene azionato in maniera tale da liberare il perno estraibile 11.

La parte incernierata 10 si solleverà automaticamente facendo in modo che il cavo d'ormeggio 8 passi nella posizione 10/a {vedi Figura 2) attraverso una puleggia orizzontale convenzionale.

Il dettaglio 14 è uno smorzatore rivestito di legno duro, fissato sulla coperta della bettolina 1, in maniera tale da evitare danni sia alla coperta della bettolina 1 sia alla parte incernierata 10.

Riferendosi ora alla Figura 4, essa illustra un carico su una bettolina 1 dentro un'apertura di una sottostruttura 3 fissata od ancorata al fondale marino, in cui si evidenziano le principali componenti della presente invenzione: 21 è il sistema di trasferimento principale (ALS) fissato nel mezzo del longherone principale del "celiar deck" 2a (soluzione A); 22 è il sistema di trasferimento secondario (BRS); 23 è il grigliato per il rizzaggio sulla bettolina 1; 24 è la piastra di supporto dentro la gamba della sottostruttura 3 fissata ad una altezza predeterminata; 25 è la centralina idraulica per i martinetti presenti nell'ALS, mentre 25a è la centralina idraulica per il martinetto idraulico presente nel BRS; 25b è l'accumulatore per l'ALS; 26 e 27 rappresentano il sistema locale di protezione sulle fiancate della bettolina mentre, 28 e 29, rappresentano il sistema di protezione sulle gambe estreme, interne ed esterne, delle gambe della sottostruttura.

La Figura 4/a mostra la soluzione costruttiva dell’ALS 21 fissato sotto il longherone principale del "celiar deck” 2a (soluzione B).

La Figura 5 mostra la tipica configurazione retratta da 4000 tonnellate dell'ALS 21, dove 2 e 3 sono, rispettivamente, le gambe del carico e della sottostruttura, 30 è la prolunga inserita dentro la gamba del carico, 31 è il nodo speciale che è parte della gamba del carico 2, dove la parte superiore 33 del martinetto idraulico 21a è collegata al doppio golfare 37 per mezzo del perno 34.

32 è il secondo nodo speciale che è parte integrale della prolunga 30, dove la parte inferiore 42 del martinetto idraulico 21b (vedi Figura 5/a) è collegata al doppio golfare 43 per mezzo del perno 40.

Le Figure 5/a e 5/b illustrano la configurazione tipica estesa da 4000 e da 2000 tonnellate, rispettivamente, dell'ALS 21 in cui la massima corsa è indicata dal dettaglio 21b.

24 è la piastra dì supporto fissata dentro la gamba della sottostruttura 3 ad una altezza predeterminata che riceve, parzialmente, il peso trasferito dalla prolunga 30.

Le Figure 5/c, 5/d e 5/e, illustrano le varie posizioni dell'ALS 21 che può essere fissato, rispettivamente, nel mezzo, sotto o sul longherone principale 2a del "celiar deck".

Sarà evidente agli esperti del settore che, come illustrato nelle Figure 5/a e 5/b a scopo illustrativo ma non in maniera limitativa, il numero dei martinetti idraulici 21a e la forma dei nodi speciali 31 e 32 possono variare caso per caso mentre, le Figure 5/c, 5/d e 5/e, sono soluzioni intese a coprire tutte le alternative e modifiche al sistema ma non limitative dello stesso.

Analizzando ora la Figura 6, che si riferisce all'ALS 21 illustrato in dettaglio, 2 è la gamba del carico con un nodo speciale 31, costruito con una serie di doppio golfare 37 nel quale è fissata la parte di collegamento 33, con il perno 34 e la rondella 35 della parte superiore del martinetto idraulico 21/a.

Il dettaglio 30 è la prolunga che scorre dentro la gamba del carico 2 con un secondo nodo speciale 32, costruito con una serie di doppio golfare 43 nel quale è fissata la parte di collegamento 42 con il perno 40 e la rondella 41 della parte inferiore del martinetto idraulico 21/b.

Il dettaglio 3 è la gamba della sottostruttura. Nessun riferimento viene fatto alle centraline idrauliche dei martinetti dell’ALS 25 (vedi Figure 4 e 4/a) e del BRS 25/a (vedi Figure 4 e 4/a), nonché all'acceleratore dei martinetti idraulici 25b (vedi Figure 4 e 4/a), poiché sarà evidente agli esperti del settore che centraline ed acceleratori sono componenti ben conosciuti all'arte.

Passando ora alle Figure 7, 7/a, 8, 8/a, 9 e 10, dove è illustrato il sistema di rilascio BRS 22, il dettaglio 1 è la bettolina con le sue normali vie di corsa sopra le quali è incorporato il sistema di rilascio BRS 22, il dettaglio 2 è il carico con il suo supporto inferiore 2/b, il dettaglio 44 è un martinetto idraulico situato sopra una piastra di supporto 45. L'insieme martinetto idraulico 44 e piastra di supporto 45, è messo in cima ad una adeguata tramoggia a sabbia 46 che termina con un tubo più piccolo 47 ed una apertura con valvola 48, conosciuta agli esperti del settore, per la fuoriuscita rapida della sabbia. Durante il trasporto, il martinetto idraulico è nella posizione retratta, ed il carico 2, con il suo supporto inferiore 2/b, poggia sui piastroni di supporto 53.

Quando la bettolina è nella configurazione di accoppiamento (vedi Figura 4), dopo che l'ALS 21 è stato attivato trasferendo, contemporaneamente con lo zavorramento della bettolina, la maggior parte del peso del carico 2 sulle gambe della sottostruttura 3, il martinetto idraulico 44 viene attivato in estensione per una corsa minima in maniera tale da liberare i piastroni di supporto 53, i quali ruoteranno sui perni incernierati 52 e quando le parti respingenti 50 si scontreranno con gli smorzatori d'urto in legno duro 49, il sistema di rilascio BRS è pronto nella configurazione di accoppiamento .

Il dettaglio 51 è uno smorzatore d'urto in gomma, o qualsiasi altro materiale gommoso conosciuto agli esperti del settore.

Riferendosi ora alle Figure 11 e 12, dove sono illustrate le protezioni laterali ed i fermi di allineamento, la bettolina 1 è stata ormeggiata automaticamente dentro l'apertura di una sottostruttura 3 ad otto gambe, con le gambe del carico 2 corrispondenti con le gambe della sottostruttura 3/a, 3/b, 3/c, 3/d.

Sulla bettolina l'assieme delle protezioni 54 e 58 sono su due differenti elevazioni per ottimizzare il sistema stesso di protezione, i quali con il loro legno duro 55 e 59 assorbiranno qualsiasi urto tra le fiancate della bettolina e le gambe della sottostruttura 3/a e 3/d nella configurazione d'accoppiamento, riducendo e/o eliminando i movimenti laterali, congiuntamente con l'assieme di protezione delle gambe della sottostruttura 56 e 60 con il loro legno duro 57 e 61.

Mentre la bettolina sta manovrando dentro l’apertura della sottostruttura 3, per mezzo del sistema di ormeggio 8, 8/a ed 8/b (vedi Figura 1) con l'assistenza dei rimorchiatori principali 4 e 6 (vedi Figura 1), essa concluderà automaticamente la manovra quando la protezione di legno duro 62 si scontrerà contro la protezione di legno duro 63 sulle gambe della sottostruttura 3/d riducendo e/o eliminando i movimenti longitudinali.

Sarà evidente agli esperti del settore che, come illustrato nelle Figure 11 e 12 a scopo illustrativo ma non limitativo, le protezioni 54, 58, 56 e 60, possono variare a seconda delle necessità del caso e la forma dei fermi 62 e 63 può variare In altri simili arrangiamenti che diano la configurazione automatica di accoppiamento mentre, le protezioni in legno duro 55, 57, 59, 61, 62 e 63, possono essere composti da altri materiali affidabili, ben conosciuti agli esperti del settore.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Sistema per trasferire, in mare, un carico sulle gambe fisse emergenti dall'acqua di una sottostruttura, detto carico preparato appositamente nel cantiere di costruzione e trasportato fino a detta sottostruttura tramite una adeguata bettolina, detti carico e sottostruttura aventi un numero corrispondente di gambe, detto sistema comprendente: (a) un sistema di ormeggio posato in anticipo di fronte alla sottostruttura emergente dall 'acqua comprendente: (a') una puleggia orizzontale apribile utile per spostare un cavo di ormeggio da una posizione ad un'altra; (b) un sistema per accoppiare detto carico alla sottostruttura comprendente: (b') un sistema di trasferimento principale o sistema di prolunghe, denominato ALS, installato sulle gambe del carico; (b") un sistema di trasferimento secondario o sistema di rilascio della bettolina, denominato BRS, installato sulla bettolina; (c) un sistema per proteggere le fiancate della bettolina e le gambe della sottostruttura; (d) un sistema di arresto della bettolina.
2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui il carico è qualsiasi tipo di struttura, modulo integrato o ponte integrato, adeguatamente costruita in cantiere, mentre la sottostruttura è qualsiasi tipo di struttura, fissata od ancorata al fondale marino.
3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la bettolina è un qualsiasi mezzo galleggiante opportunamente equipaggiato al trasporto del carico ed è munita di un adeguato sistema di zavorramento.
4. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il sistema di trasferimento principale ALS (b') è caratterizzato dall'avere: (b'1) un nodo speciale sulle gambe del carico; {b'2) una prolunga inserita all’interno delle gambe del carico avente un nodo speciale nella parte inferiore per l'accoppiamento con le gambe della sottostruttura; (b'3) un numero variabile di martinetti idraulici, detti martinetti idraulici essendo presenti in numero proporzionale al peso del suddetto carico.
5. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il sistema di trasferimento secondario BRS (b") è caratterizzato dall'avere: (b "1) due piastroni di supporto sui quali è sistemato il carico per il trasporto, detti piastroni essendo incernierati nella parte inferiore per la caduta automatica; (b"2) uno smorzatore in gomma o materiale gommoso sulla parte interna dei suddetti piastroni di supporto (b"1); (b"3) un martinetto idraulico posto su un piastrone di supporto; (b"4) una tramoggia a sabbia munita di una adeguata apertura con valvola per la fuoriuscita rapida della sabbia sulla cui sommità sono posti i suddetti martinetto idraulico e piastrone di supporto (b"3).
6. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il sistema (c) per proteggere, localmente o totalmente, le fiancate della bettolina e le gambe della sottostruttura, è costituito da legno duro o da un qualsiasi altro materiale atto ad assorbire i carichi d'impatto.
7. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il sistema di arresto della bettolina (d) è costituito da legno duro o da un qualsiasi altro materiale atto ad assorbire i carichi d’impatto.
8. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i sistemi (c) e (d) permettono, insieme, l'allineamento automatico delle gambe del carico posto sulla bettolina con le gambe della sottostruttura.
9. Procedimento, basato sul sistema di cui alle rivendicazioni da 1 ad 8, per trasferire, in mare, un carico sulle gambe fisse emergenti dall'acqua di una sottostruttura, detto carico preparato appositamente nel cantiere di costruzione e trasportato fino alla sottostruttura tramite una adeguata bettolina, che comprende: (1) manovrare la bettolina su cui, nel cantiere di costruzione, è stato trasferito e rizzato convenientemente nella posizione finale di trasporto, sulla intelaiatura pre-installata, il carico, dentro l'apertura della sottostruttura, in maniera tale che l'allineamento delle gambe del carico e delle gambe della sottostruttura sia automatico; (2) attivare i martinetti idraulici (b'3) in modo che, la prolunga inserita all'interno delle gambe del carico (b'2), vada a scontrarsi sulle gambe della sottostruttura: chiudendo il circuito idraulico, il peso del carico sarà trasferito parzialmente alla sottostruttura; (3) attivare il sistema di zavorramento presente sulla bettolina mentre, il martinetto idraulico posto sul piastrone di supporto (b"3) viene sollevato unitamente ai martinetti idraulici (b'3), in maniera tale da liberare i piastroni di supporto (b"1), sui quali è sistemato il carico, entrando nel punto di non ritorno dell'intera operazione; (4) aprire la apertura con valvola di fuoriuscita della sabbia della tramoggia (b"4), unitamente all'innalzamento dei martinetti idraulici (b'3), in maniera da trasferire tutto il peso del carico sulle gambe della sottostruttura, avendo cura di mantenere il sistema di zavorramento presente sulla bettolina sempre funzionante in maniera tale da abbassare ulteriormente la bettolina per una uscita indenne dalla sottostruttura della piattaforma; (5) abbassare totalmente, una volta che la bettolina è fuori dalla apertura della sottostruttura, i martinetti idraulici (b'3) sulle gambe della sottostruttura; (6) rimuovere i martinetti idraulici (b’3) unitamente al circuito idraulico e saldare i cianfrini delle gambe della piattaforma.
10. Procedimento secondo la rivendicazione 9, in cui al termine della fase (5), una volta che la bettolina è fuori dalla apertura della sottostruttura, detta bettolina viene disormeggiata e rimandata in cantiere mentre il sistema di ormeggio viene recuperato.
11. Procedimento secondo la rivendicazione 9, in cui nella fase (2), la corsa dei martinetti idraulici (b'3) è tale da garantire un trasferimento parziale del carico alla sottostruttura.