ITMI960726A1 - Elementi strutturali cooperanti per la fabbricazione di articoli di arredamento - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale
La presente invenzione riguarda elementi strutturali complementari per la realizzazione di articoli di arredamento quali tavoli, scaffali, librerie, armadi ed in generale mobili contenitori. Più specificamente la presente invenzione riguarda elementi strutturali del tipo sopra menzionato che siano idonei ad una produzione industriale in serie e non artigianale ed in particolare siano idonei all’utilizzazione dì materiali facilmente lavorabili come alluminio e sue leghe, materiali plastici e simili.
Nella descrizione che segue si farà specifico riferimento alla fabbricazione di tavoli restando inteso che ciò non intende avere titolo limitativo.
In generale un tavolo consta di un piano e di quattro gambe e di regola due sono i problemi funzionali da affrontare, vale a dire la connessione tra gambe e piano del tavolo e, quando il piano supera certi valori di lunghezza, la tendenza del piano stesso ad imbarcarsi ovvero perdere la condizione di planarità, tendenza che si riscontra anche con materiali rigidi come il vetro. Per quanto riguarda la connessione tra gambe e piano del tavolo, se si tralasciano articoli fabbricati in legno, il problema normalmente incontrato è quello della complessità degli elementi di giunzione che aumentano grandemente i costi di fabbricazione sia come materiali che come mano d’opera.
Poiché, per giunta, per quanto riguarda la tendenza ad imbarcarsi del piano del tavolo, la soluzione normalmente adottata è quella di rinforzare il piano stesso con profilati di sezione complicata, il problema della giunzione tra piano e gambe viene reso ancor più complicato.
Un ulteriore problema che si riscontra con gli articoli di arredamento secondo la tecnica nota è quello della sostanziale impossibilità di rendere la produzione flessibile in funzione delle esigenze dell' acquirente: in altri termini il fabbricante mette a disposizione dei clienti un certo numero di modelli di dimensioni unificate e se il cliente desidera un tavolo di dimensioni non contemplate nella gamma proposta dal fabbricante, la fabbricazione del tavolo in questione deve essere fatta (posto che il fabbricante sia d’accordo) appositamente, il che significa rinunciare ai vantaggi della produzione industriale.
Lo scopo principale della presente invenzione è quello di fornire elementi strutturali complementari con i quali sia possibile fabbricare articoli di arredamento quali quelli precedentemente citati:
(a) in cui le giunzioni tra elementi ortogonali siano semplici come costruzione e montaggio e di elevata resistenza meccanica e durata;
(b) nei quali i piani siano sostanzialmente esenti da imbarcamento;
(c) nei quali la lunghezza dei piani possa essere scelta al momento del montaggio, in base alla richiesta del cliente, senza alcuna modifica al processo industriale di produzione dell ’articolo di arredamento.
Tale scopo viene conseguito principalmente per il fatto di impiegare quale corrente orizzontale di delimitazione di ciascun piano un profilato scatolare cavo a sezione sostanzialmente quadrangolare in cui è individuato un elemento sagomato a T, preferibilmente montato in modo capovolto ossia con la parte orizzontale o testa della T che costituisce l’elemento orizzontale inferiore del corrente, mentre il piano è supportato almeno lungo i suoi bordi sull’estremità di stelo della detta T.
Nella forma di realizzazione preferita di tali correnti strutturali orizzontali, detta testa orizzontale di detta T è di spessore maggiore rispetto alle altre pareti di detto profilato scatolare ed in particolare rispetto alla parete che serve come appoggio del detto piano con un rapporto degli spessori scelto in funzione della lunghezza dei detti correnti e quindi della corrispondente estensione del piano.
Per quanto attiene agli elementi strutturali verticali da utilizzare in modo preferenziale in combinazione con i suddetti correnti orizzontali questi constano di un profilato cavo a sezione quadrangolare che presenta su almeno un lato una costolatura piena sporgente all’ interno della cavità dal profilato dal lato in corrispondenza del quale si deve realizzare la giunzione con un corrente orizzontale, detta costolatura estendendosi per l’intera lunghezza del profilato.
In sintesi, quindi, se si prende l’esempio già menzionato di un tavolo a quattro gambe, esso comprende quattro correnti orizzontali come sopra definiti che definiscono il telaio perimetrale sul quale appoggia ed è eventualmente fissato in modo tradizionale il piano del tavolo, e le estremità dei correnti confluiscono in corrispondenza dei quattro spigoli verticali e quindi delle quattro gambe in un rispettivo elemento strutturale verticale quale sopra definito che in questo caso deve presentare due delle dette costolatura in corrispondenza delle pareti affacciate verso i due correnti orizzontali che confluiscono nello spigolo, in modo che gli elementi di giunzione possano essere impegnati nel corpo delle dette costolature.
Ovviamente nel caso di una struttura a piani come ad esempio una scaffalatura che preveda montanti intermedi nei quali confluiscono ad ogni livello tre correnti orizzontali, l’elemento strutturale verticale presenterà in questo caso tre costolature ciascuna delle quali permetterà la giunzione al corrispondente corrente orizzontale.
Il caso del montante od elemento strutturale verticale con quattro costolature piene sporgenti all'interno della cavità del relativo profilato si riferisce come è ovvio al caso in cui il montante funga da colonna centrale di una struttura nella quale quattro correnti orizzontali confluiscono in uno stesso spigolo od asse verticale.
Tanto i correnti orizzontali quanto gli elementi strutturali verticali, grazie alla loro forma e funzionalità, possono essere ed in realtà sono realizzabili mediante tecniche di estrusione, ad esempio di alluminio, leghe non ferrose e materiali plastici, per cui si possono ottenere in lunghezze standardizzate molto rilevanti, dalle quali è possibile tagliare al momento dell’assemblaggio le lunghezze desiderate senza necessità di modifiche al processo di assemblaggio e/o al processo di fabbricazione.
Questi ed altri aspetti peculiari e vantaggi della presente invenzione appariranno più chiaramente dalla descrizione che segue delle strutture della presente invenzione, fatta con riferimento ai disegni allegati, in cui:
la fig. 1 è una rappresentazione assonometrica di un tavolo realizzato secondo la presente invenzione;
la fig. 2 è una vista schematica, parzialmente in sezione, della giunzione di un corrente orizzontale con una gamba o montante verticale;
le figg. 3 e 3A sono viste in sezione secondo il piano di traccia III-III di fig.
2;
la fig. 4 è una sezione secondo il piano di traccia IV-IV di fig. 2;
la fig. 5 è una vista in pianta dal basso di un elemento della giunzione rappresentata in fìg. 2;
le figg. 6, 7 e 8 sono viste in sezione di varianti dell’elemento strutturale verticale mostrato in fìg. 3.
Come già accennato la presente descrizione viene fatta in relazione ad un tavolo quale esempio caratteristico degli articoli di arredamento ai quali si applica la presente invenzione.
Nella illustrazione di fìg. 1, il tavolo mostrato comprende un piano 12 che si appoggia su correnti orizzontali 14 (mostrati nelle figure 2 e 4) formando un telaio perimetrale rettangolare sostenuto ai quattro spigoli da montanti o gambe verticali 16.
Come già menzionato là fìg. 2 mostra schematicamente in sezione una giunzione tra un corrente orizzontale 14 ed un montante verticale 16.
Nella forma di realizzazione preferita il corrente orizzontale presenta la forma in sezione illustrata in fig.4, in quanto questa forma di sezione unisce alla caratteristica fondamentale che permette di conseguire gli scopi dell’invenzione come precedentemente menzionati anche una realizzazione particolare della giunzione tra corrente stesso e gamba o montante 16.
Dalla figura 4 si osserva che il corrente orizzontale 14 presenta una forma scatolare cava a sezione sostanzialmente rettangolare, avente il lato o parete di base od inferiore 18 di spessore maggiore di quello delle altre pareti 20, 22 e 24.
Dalla parete di base 18 si diparte centralmente una nervatura 26 che divide la cavità interna del corrente 14 in due metà essendo unita all’altra estremità alla parete opposta 20.
Questa nervatura 26 presenta uno spessore sostanziale superiore a quello della parete di base 18, spessore nel quale sono ricavati due fori 30 e 32, aventi la funziona successivamente illustrata.
E’ degno di nota che i| corrente orizzontale 14 è realizzato per estrusione preferibilmente in alluminio od altra lega preferibilmente non ferrosa, in quanto ciò contribuisce alla leggerezza della struttura, senza tuttavia scapito per la resistenza meccanica.
A sua volta la gamba o montante verticale 16 consta di un elemento scatolare a sezione sostanzialmente quadrangolare e quindi a quattro pareti. Nella forma di realizzazione mostrata in fig. 3 da due pareti adiacenti 34 e 36 sporgono due costolature piene 38 e 40, il cui spessore è calcolato in relazione alla resistenza desiderata della giunzione ai correnti orizzontali 14. Anche in questo caso l’elemento scatolare 16 viene realizzato per estrusione in alluminio od altra lega preferibilmente non ferrosa od anche in adatto materiale plastico, ed è evidente che le costolature 38 e 40 vengono realizzate di pezzo con le pareti dalle quali sporgono nella cavità interna dell’elemento scatolare.
Ritornando ora alla figura 2, è mostrata la realizzazione preferita della giunzione tra un corrente orizzontale 14 ed una gamba o montante verticale 16. A tale scopo nella parete 34 dell’elemento scatolare 16 contro la quale si appoggia l’estremità tagliata del corrente orizzontale 14 vengono inseriti due perni 42 e 44 dei quali quello 42 è rappresentato in fig.5.
Il perno 42 presenta uno stelo cilindrico 46 che termina ad una estremità con una parte filettata 48. Nel corpo dello stelo 46 è ricavato almeno un incavo conico 50 di profondità non superiore ad una metà del diametro dello stelo stesso, atto a ricevere l’estremità di una vite di bloccaggio 52 e rispettivamente 54.
Ritornando quindi alla rappresentazione di fig.2, nella parete 34 del’elemento scatolare 16 vengono avvitate le estremità filettate 48 dei due perni 42 e 44 in corrispondenza della costolatura 38, per cui i perni 42 e 44, pur sporgendo a sbalzo dalla parete 34, sono saldamente e rigidamente bloccati. E’ ovvio che lo spessore della costolatura 38 e la lunghezza della parte filettata 48 vengono progettate in funzione della resistenza meccanica desiderata.
I due perni 42 e 44 vengono quindi introdotti, al momento in cui l’estremità tagliata del corrente orizzontale 14 viene accostata alla parete 34, nei corrispondenti fori 32 e 30 rispettivamente.
Si deve osservare che ovviamente il diametro dei perni 42 e 44 viene scelto in modo che l’accoppiamento con i fori 30 e 32 non presenti tolleranze eccessive, pur consentendo un agevole accoppiamento.
A questo punto con una semplice foratura praticata nella parete 18 del corrente 14 si inseriscono le viti di bloccaggio 52 e 54 che vanno rispettivamente a interferire con gli incavi conici 50 dei perni 42 e 44 bloccando la giunzione saldamente.
Naturalmente è importante che i due perni 42 e 44 abbiano lunghezze differenti in modo che le rispettive viti di bloccaggio non trovino impedimenti.
Dalla descrizione che precede appare chiaro che, una volta scelte le dimensioni del tavolo desiderato si procede al taglio a lunghezza dei quattro correnti orizzontali 14 e dei quattro profilati di sostegno 16.
A questo punto in ciascun montante verticale, in corrispondenza delle pareti 34 e 36 si avvitano le rispettive coppie di perni che impegnano il corpo delle rispettive costolature 38 e 40.
Prima di accostare i rispettivi correnti alle pareti 34 e 36 così predisposte si procede alle esecuzione delle forature per le viti di bloccaggio 32, dopo di che si completa Γ assemblaggio.
E’ evidente la semplicità e funzionalità del procedimento di montaggio come pure l’assoluta indipendenza dalle dimensioni del tavolo.
Venendo ora a considerare le altre figure dei disegni, la figura 3 A mostra una variante del montante verticale 16 rappresentato in fig. 3, nel quale gli elementi corrispondenti a quelli di fig. 3 sono indicati con gli stessi numeri di riferimento completati con la lettera A. In questo caso nelle due pareti prive delle costolature 38 A e 40 A sono previsti due elementi di guida 56, atti a ricevere ulteriori elementi di montaggio ed assemblaggio, quando ad esempio il montante anziché per un tavolo venga utilizzato per la realizzazione di una scaffalatura o libreria.
A riguardo del supporto a T, si deve rilevare che solitamente un supporto a T normale, ossia con la testa disposta in alto, ha trovato applicazione come corrente orizzontale di formazione del telaio perimetrale di piani di tavoli e simili in quanto la testa poteva essere impiegata come supporto del piano stesso, ma il piano e con esso la testa della T, per dimensioni rilevanti di piani supportati, era soggetto ad un imbarcamento inaccettabile.
Ad esempio per una lunghezza del corrente di 2 metri ed applicando un carico alla mezzeria di circa 20 kg. si riscontra un imbarcamento, ossia una spanciatura verso il basso, con una freccia massima di circa 6,5 mm.
Disponendo il supporto a T in posizione capovolta, questa freccia diminuisce a circa 5 min. il che rappresenta ancora un imbarcamento non accettabile.
Pertanto nel caso di piani di tavoli di grandi dimensioni l’impiego di un supporto a T era finora da escludere, ed altrettanto lo era un supporto scatolare cavo semplice a meno di utilizzare materiali ferrosi e/o spessori assolutamente non competitivi dal punto di vista industriale.
E’ stato quindi sorprendente rilevare che se lo stesso profilato a T viene inglobato in una struttura scatolare cava, preferibilmente con la testa della T disposta in posizione capovolta ed ancor più preferibilmente con la testa dlla T formante una delle pareti del profilato scatolare, Γ imbarcamento suddetto a parità di condizioni si riduce a non più di 0,5 mm.
Pertanto uno degli aspetti principali che caratterizzano la presente invenzione risiede proprio nel fatto che utilizzando una struttura scatolare, incorporante un profilato a T, preferibilmente in posizione capovolta ossia con la testa della T formante la base del corrente orizzontale perimetrale del telaio di supporto del piano, anche per dimensioni rilevanti del piano, vale a dire lunghezze che superano i due metri, non si osservano imbarcamenti percepibili del piano e quindi dei correnti orizzontali anche quando il piano sia di materiale pesante come ad esempio una lastra di cristallo.
In sostanza, quindi, il córrente orizzontale di fig. 4 costituisce l’elemento necessario e sufficiente per realizzare il telaio perimetrale di sostegno di piani sia di tavoli che di altri articoli di arredamento, telaio da accoppiare a montanti verticali.
Infatti con questo corrente orizzontale si assicura la sostanziale assenza di imbarcamento del piano supportato dal detto telaio.
Una variante possibile di questo tipo di corrente orizzontale consiste nel realizzare il profilato scatolare cavo a sezione quadrangolare autonomamente e completarlo con un profilato a T dello stesso materiale oppure di materiale differente leggermente forzato tra due pareti opposte della cavità interna del profilato stesso.
E’ importante rilevare che in ogni caso è possibile realizzare il profilato che costituisce il corrente mediante tecnologie di estrusione, ad esempio di alluminio, il che costituisce un vantaggio molto rimarchevole dal punto di vista della fabbricazione industriale
Passando infine a considerare le figure 6, 7 ed 8 sono mostrate varianti del profilato preferito come montante verticale 16 da utilizzare anche in questo caso preferenzialmente in unione con i correnti orizzontali 14 .
Nel caso della figura 6 si osserva che il profilato P presenta una sola costolatura C realizzata integralmente con la parete W, ed in questo caso si tratta di un montante utile ad esempio per la giunzione con una solo corrente orizzontale 14.
Nel caso invece delle figure 7 e 8, le costolature C sono rispettivamente tre e quattro e sporgono dalle rispettive pareti W del profilato P.
E’ anche evidente che le pareti prive di costolature possono essere completate con le guide 56 di fig. 3 A, o di altra forma idonea per altri scopi. In sostanza e riassmendo la presente invenzione prevede in primo luogo un corrente orizzontale 14, destinato a formare il telaio perimetrale di sostegno di un piano di un articolo di arredamento, corrente che nella sua essenza consiste in una struttura scatolare che ingloba un profilato a T da utilizzare in posizione capovolta, ossia con il piano sostenuto dal’estremità dello stelo della stessa T.
Con questo corrente orizzontale può cooperare un montante o gamba (nel caso di un tavolo) di forma tradizionale oppure, ed è questa la forma di realizzazione preferita dell’invenzione, un montante costituito da un profilato scatolare di sezione sostanzialmente quadrangolare, dalle cui pareti intern sporge almeno una costolatura piena dello stesso materiale formante il profilato e in cui fa presa la parte di stelo filettata di perni di accoppiamento con i correnti orizzontali, perni che impegnano rispettivi fori ricavati nello stelo della T capovolta dei correnti orizzontali stessi.
Resta anche inteso che modifiche e varianti concettualmente e meccanicamente equivalenti sono possibili e prevedibili senza uscire dall’ ambito della presente invenzione.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento strutturale per la fabbricazione di articoli di arredamento e destinato a formare un telaio perimetrale di sostegno di un piano, caratterizzato dal fatto di essere costituito da una struttura scatolare cava a sezione quadrangolare inglobante un profilato a T montato in modo che il detto piano appoggi su detta T.
  2. 2. Elemento strutturale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta struttura scatolare è montata in modo che detto profilato a T sia disposto in posizione capovolta.
  3. 3. Elemento strutturale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta struttura scatolare a sezione quadrangolare, in cui una delle pareti è costituita da detta testa di detta T e detto stelo di detta T costituisce una divisione che unisce detta testa con la parete immediatamente opposta, la detta parete costituita dà detta testa di detta T ha spessore superiore a quello delle altre pareti di detto profilato scatolare.
  4. 4. Elemento strutturale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in detta divisione costituita da detto stelo di detta T è realizzato almeno un foro il cui asse giace hel piano di detta parete divisoria, atto a ricevere un perno di accoppiamento.; 5. Elemento strutturale secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto almeno un foro consiste in due fori tra loro paralleli. 6. Elemento strutturale secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere realizzato in alluminio, leghe non ferrose o materiale plastico. 8. Elemento strutturale secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto di essere realizzato mediante estrusione. 9.Elemento strutturale per la fabbricazione di articoli di arredamento e destinato a formare un montante verticale cooperante con detto elemento strutturale o corrente orizzontale secondo ciascuna delle rivendicazioni da 1 a 5, singolarmente e in combinazione, caratterizzato dal fatto di consistere in un profilato cavo a sezione quadrangolare nel quale da almeno una parete interna sporge una costolatura formata di pezzo con la parete stessa ed avente spessore idoneo a ricevere la parte terminale filettata di un perno di giunzione. 10. Elemento strutturale a montante secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due di dette costolature sporgenti nella cavità interna del profilato da due pareti adiacenti. 11. Elemento strutturale a montante secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno tre o quattro di dette costolature sporgenti nella cavità interna del profilato da dette pareti . 12. Elemento strutturale a montante secondo le rivendicazioni 9-11, singolarmente ed in combinazione, caratterizzato dal fatto di essere realizzato in alluminio, leghe non ferrose o materiale plastico. 13. Elemento strutturale a montante secondo la rivendicazione 12, singolarmente ed in combinazione, caratterizzato dal fatto di essere realizzato mediante estrusione. 14. Articolo di arredamento caratterizzato dal comprendere almeno un piano sostenuto su di un telaio perimetrale costituito da correnti orizzontali formati dagli elementi strutturali secondo ciascuna delle rivendicazioni da 1 ad 8, uniti in modo di per se noto a montanti verticali. 15. Articolo di arredamento secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detti montanti verticali sono costituiti da elementi strutturali secondo le rivendicazioni da 9 a 13, la giunzione essendo costituita da almeno un perno orizzontale avente un’estremità filettata avvitata attraverso detta parete alla quale è associata di pezzo una detta costolatura, detto almeno un perno essendo accoppiato ad un corrispondente foro formato in detta parete divisoria costituita da detto stelo di detta T capovolta, detto perno essendo bloccato in detto foro da una vite di bloccaggio avvitata in detta parete divisoria ed in impegno con un incavo conico formato in detto perno.
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