ITMI960687U1 - Dispositivo di applicazione per masse pastose con un sacchetto per alloggiare la massa pastosa e un dispositivo per applicare la massa - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Il trovato riguarda un dispositivo di applicazione per masse pastose secondo la rivendicazione 1.
Come recipienti per alloggiare e conservare masse pastose vengono oggigiorno sempre più utilizzati sacchetti di tubolare soffiato al posto di cartucce. Il vantaggio di confezioni con sacchetti di tubolare soffiato consiste da un lato nel fatto che sono producibili a costi più contenuti e presentano una più lunga stabilità alla conservazione in magazzino. D'altro lato essi sono più leggeri e si possono piegare quando sono vuoti, cosicché si formano molto meno rifiuti.
La difficoltà nello svuotamento dei sacchetti di tubolare soffiato consiste tuttavia nel fatto che un sacchetto di tubolare soffiato - diversamente da una cartuccia - non è dimensionalmente stabile. Per poter svuotare nella maniera più completa possibile e quindi sicura il sacchetto di tubolare soffiato si devono utilizzare in generale dispendiosi dispositivi di espulsione. Tali dispositivi di espulsione sono costituiti normalmente da una pluralità di singole parti, il che rende costosa la sua fabbricazione e complicata la sua manipolazione. A causa degli elevati costi di fabbricazione tali dispositivi non sono adatti inoltre per essere utilizzati una sola volta. Inoltre lo smaltimento delle cartucce comporta una grande quantità di rifiuti.
Dall'EP 0592 741 è noto un adattatore per alloggiare sacchetti di tubolare soffiato, per mezzo del quale questi vengono applicati in una pistola d'espulsione del tipo in commercio e per mezzo di quest'ultima possono venire svuotati. L'adattatore è costituito da una cartuccia a forma di tubo che può essere chiusa sul lato posteriore da uno stantuffo di azionamento. Sul lato anteriore la cartuccia può essere chiusa da una cappa o un cappuccio munito di un ugello. Si comprende che un tale adattatore è costoso nella fabbricazione e complicato nell'impiego. Inoltre l'utente deve disporre di una pistola di espulsione.
Pertanto, lo scopo del trovato è di realizzare un dispositivo di applicazione compatto per masse pastose, che possa venire prodotto a costi contenuti e sia semplice da manipolare e inoltre permetta di ridurre al minimo i rifiuti che si formano.
Questo scopo viene raggiunto con un dispositivo di applicazione, che presenta le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1.
Sorprendentemente è risultato che una disposizione di ugello, eseguita secondo la rivendicazione 1 e infilata su un sacchetto di tubolare soffiato, durante la compressione del sacchetto di tubolare soffiato è accoppiata in maniera relativamente sicura su quest'ultimo e tende solo scarsamente a scivolare via da questo. Ciò deriva dal fatto che il sacchetto di tubolare soffiato durante la compressione si allarga sull'estremità tagliata e pertanto l'involucro del sacchetto di tubolare soffiato si appoggia a filo contro la parete della disposizione di ugello in corrispondenza di quel tratto di quest'ultima, il diametro interno del quale è minore del diametro esterno del sacchetto di tubolare soffiato durante l'espulsione. Mediante questo allargamento dell'involucro del sacchetto di tubolare soffiato si forma un collegamento ad accoppiamento per attrito tra la dìsposizione di ugello ed il sacchetto di tubolare soffiato.
In una forma di realizzazione preferita del dispositivo di applicazione è previsto di munire il prolungamento della disposizione di ugello di un tratto eseguito conico. Ciò ha il vantaggio che da un lato possono venire assorbite tolleranze riguardanti il diametro esterno del sacchetto di tubolare soffiato. Dall'altro lato una tale disposizione di ugello può venire impiegata assieme a sacchetti di tubolare soffiato di diametro differente. Inoltre è risultato che mediante un tratto conico può venire ulteriormente aumentato il coefficiente d'attrito del collegamento ad accoppiamento per attrito.
In un'altra forma di realizzazione preferita della disposizione di ugello è previsto che il prolungamento sia munito di un incavo a forma di cuneo, estendentesi ad anello, che delimita sul lato frontale il prolungamento sul lato non rivolto all'apertura di introduzione. Con un tale incavo a forma di cuneo si ottiene che l'involucro, tagliato all'estremità, del sacchetto di tubolare non si sposti davanti all'apertura vera e propria dell'ugello, ma piuttosto che l'involucro si innesti in quest'incavo. Inoltre mediante quest'incavo viene migliorata la tenuta tra l'involucro del sacchetto di tubolare soffiato ed il prolungamento.
Qui di seguito vengono spiegati dettagliatamente diversi esempi di realizzazione di disposizioni di ugello nonché il loro impiego e funzionamento in base a disegni. Nei disegni:
la figura 1 mostra una confezione costituita da un sacchetto di tubolare soffiato rappresentata schematicamente,
la figura 2 mostra un primo esempio di realizzazione di una disposizione di ugello nella sezione longitudinale,
la figura 3 mostra un secondo esempio di realizzazione di una disposizione di ugello nella sezione longitudinale,
la figura 4 mostra un terzo esempio di realizzazione di una disposizione di ugello nella sezione longitudinale,
la figura 5 mostra un quarto esempio di realizzazione di una disposizione di ugello nella sezione longitudinale,
la figura 6 mostra un quinto esempio di realizzazione di una disposizione di ugello nella sezione longitudinale,
la figura 7 mostra il sacchetto di tubolare soffiato tagliato con una disposizione di ugello applicata su di esso,
la figura 8 mostra il sacchetto di tubolare soffiato in parte svuotato con la disposizione di ugello applicata sopra,
la figura 8a mostra il sacchetto di tubolare soffiato completamente svuotato, alloggiato nella disposizione di ugello,
la figura 9 mostra una rappresentazione schematica di un primo dispositivo ausiliario per svuotare sacchetti di tubolare soffiato, in una vista laterale,
la figura 9a mostra il dispositivo ausiliario secondo la figura 9 in una vista frontale,
la figura 10 mostra una rappresentazione schematica di un secondo dispositivo ausiliario per svuotare sacchetti di tubolare soffiato, in una vista laterale,
la figura 10a mostra il dispositivo ausiliario secondo la figura 10 in una vista frontale,
la figura 10b mostra il secondo dispositivo ausiliario in un istante dello svuotamento di un sacchetto di tubolare soffiato.
La figura 1 mostra un tradizionale sacchetto di tubolare soffiato 1, che è riempito con una massa pastosa, per esempio un collante a un componente. Il sacchetto di tubolare soffiato 1 è chiuso sulle due estremità con una rispettiva graffa 2, 2a. Per poter svuotare il sacchetto di tubolare soffiato 1, questo deve essere tagliato nella zona di un'estremità, la qual cosa è indicata dalla linea A-A disegnata tratteggiata.
La figura 2 mostra nella sezione longitudinale un primo esempio di realizzazione di una disposizione di ugello 3. La disposizione di ugello 3 eseguita in pezzo unico è costituita da un ugello anteriore 4 e da un prolungamento posteriore 5. Il prolungamento 5, munito da un lato di un'apertura di introduzione M, presenta un tratto conico 6 nonché un tratto cilindrico 7. Questa disposizione di ugello 3 è configurata per essere infilata su un tratto, dal lato di estremità, del sacchetto di tubolare soffiato. Il prolungamento 5 è inoltre munito di un incavo 8 a forma di cuneo, che si estende ad anello e che delimita dal lato frontale il prolungamento 5 sul lato non rivolto all'apertura di introduzione M. Il prolungamento è munito di uno smusso 9 nella zona dell'apertura di introduzione M.
La parete del tratto conico 6 racchiude con l'asse mediano longitudinale M della disposizione di ugello un angolo a di 10 fino a 30‘. Grazie a questo fatto la disposizione di ugello 3 è adatta, pur avendo lunghezza compatta, per sacchetti di tubolare soffiato di diametri differenti. Di preferenza il massimo diametro del tratto conico corrisponde a circa il doppio del diametro minimo. In tutti i casi deve essere assicurato che il diametro interno minimo del tratto conico 6 sia minore del massimo diametro esterno del sacchetto di tubolare soffiato 1 durante lo svuotamento dello stesso. Con un angolo a, che non supera 30’, viene garantito un sicuro collegamento ad accoppiamento per attrito tra l'involucro del sacchetto di tubolare ed il prolungamento 5, come verrà dettagliatamente spiegato in seguito in base alla figura 7.
Per migliorare ulteriormente il fissaggio della disposizione di ugello 3 sul sacchetto di tubolare, la superficie interna del tratto conico 6 del prolungamento 5 può venire munita di una struttura meccanica. Come struttura vengono presi in considerazione i più diversi disegni e configurazioni, per esempio sono immaginabili nervature che si estendono a forma di anello e sono inclinate in avanti verso l'ugello 4, le quali trattengono il sacchetto di tubolare secondo il principio del controgancio.
Al posto o in aggiunta ad una struttura meccanica, la superficie interna del prolungamento 5 può venire munita anche di uno strato che aumenta l'adesione tra il sacchetto di tubolare ed il prolungamento 5.
La figura 3 mostra nella sezione longitudinale un secondo esempio di realizzazione di una disposizione di ugello 10 il cui prolungamento 12 è sostanzialmente eseguito come cilindrico cavo. Per poter più facilmente infilare la disposizione di ugello 10 sul sacchetto di tubolare soffiato, si può munire il prolungamento 12 di una zona di introduzione 12a che termina a cono, come è indicato dalle linee tratteggiate. Anche in questo esempio di realizzazione il prolungamento 12 è conformato in modo tale che il suo diametro interno minimo sia minore del diametro esterno massimo del sacchetto di tubolare all'atto dello svuotamento.
La figura 4 mostra in sezione longitudinale un terzo esempio di realizzazione di una disposizione di ugello 15, che oltre ad un primo prolungamento 16 dispone di un secondo prolungamento 17 eseguito almeno approssimativamente cilindrico cavo, che è di diametro maggiore rispetto al primo prolungamento 16. Una disposizione di ugello 15 eseguita in tal modo è adatta per lo svuotamento di sacchetti di tubolare soffiato eseguiti differenti come diametro.
La figura 5 mostra in sezione longitudinale una quarta variante di una disposizione di ugello 19, che è munita anch'essa di due prolungamenti differenti come diametro. In questo caso i due prolungamenti 20, 21 di diametro differente sono collegati tra loro tramite un tratto 22 che si estende a cono, il che facilita l'introduzione di un sacchetto di tubolare soffiato nel primo prolungamento 20.
La figura 6 mostra in sezione longitudinale una quinta variante di una disposizione di ugello 24 con due prolungamenti 25, 26 eseguiti differenti come diametro. I due prolungamenti 25, 26 presentano ognuno un incavo conico 27, 28 sul lato frontale, che si estende a forma di anello. Questi incavi 27, 28 delimitano i prolungamenti 25, 26 eseguiti almeno approssimativamente a forma di cilindro cavo in avanti verso l'ugello 24. L'azione di tali incavi 27, 28 verrà spiegata in seguito in base alla figura 7.
La figura 7 mostra un sacchetto in tubolare 1 tagliato sul lato di estremità con una disposizione di ugello 3 applicata sopra. Per svuotare il sacchetto di tubolare 1, questo viene compresso di preferenza manualmente. Le forze agenti sul sacchetto di tubolare sono rappresentate dalle frecce P1. A causa della pressione dinamica P2 che si genera all'espulsione della massa pastosa, il sacchetto di tubolare 1 si allarga sull'estremità tagliata e si appoggia a filo contro la parete del prolungamento 5, cosicché l'involucro del sacchetto di tubolare viene circondato ad accoppiamento di forma dal prolungamento 5. A causa della pressione dinamica P2, tra il prolungamento 5 ed il tratto di sacchetto di tubolare F racchiuso da quest'ultimo si instaura un collegamento ad accoppiamento per attrito, che impedisce che la disposizione di ugello 3 scivoli via dal sacchetto di tubolare soffiato 1. La disposizione di ugello 3, durante lo svuotamento manuale del sacchetto di tubolare 1, può venir inoltre fissata anche a mano spingendola contro il sacchetto di tubolare 1. Grazie all'incavo 8 conico (figura 2) si ottiene inoltre che l'involucro del sacchetto di tubolare tagliato sul lato d'estremità non si porti davanti all'apertura vera e propria dell'ugello A, ma piuttosto che l'involucro si innesti nella cavità. Questa cavità conica migliora ulteriormente la tenuta tra l'involucro del sacchetto di tubolare ed il prolungamento 5.
In figura 8 è rappresentato il sacchetto di tubolare soffiato 1a nello stato parzialmente svuotato. Per svuotare il più possibile completamente il sacchetto di tubolare 1a, esso può venir spinto dentro il prolungamento 5 dalla disposizione di ugello 3. Per questo scopo è adatto per esempio il pollice dell'utente. Il sacchetto di tubolare 1a svuotato rimane poi nel prolungamento della disposizione di ugello 3, come mostrato in figura 8a, e può successivamente venire smaltito assieme a quest'ultima. Pertanto si riduce ad un minimo la quantità di rifiuti.
Con una disposizione di ugello eseguita secondo il trovato viene realizzato un dispositivo di costo contenuto, facile da manipolare, che può essere utilizzato dall'utente senza particolari istruzioni. In particolare una tale disposizione di ugello è adatta anche per essere gettata dopo l 'uso.
Si deve inoltre menzionare che un sacchetto di tubolare soffiato può venire svuotato per mezzo delle disposizioni di ugello descritte in precedenza anche quando una parte del contenuto del sacchetto di tubolare si è già solidificata. In questo caso il sacchetto di tubolare viene tagliato dietro o davanti la massa solidificata e la disposizione di ugello viene poi infilata sul sacchetto di tubolare. Poi il sacchetto di tubolare soffiato può venir svuotato nella maniera descrìtta in precedenza.
La figura 9 mostra schematicamente una prima forma di realizzazione di un dispositivo ausiliario 31 per svuotare un sacchetto di tubolare soffiato, in una vista laterale, mentre la figura 9a mostra il dispositivo ausiliario 31 in una vista frontale. Il dispositivo ausiliario 31 è costituito da due metà 32, 33 collegate tra loro tramite un'articolazione 34, i cui lati interni sono eseguiti concavi. Sull'estremità posteriore il dispositivo ausiliario 31 è munito inoltre di una cavità 35 per alloggiare la graffa posteriore 2a (figura 1) dal lato di estremità del sacchetto di tubolare soffiato.
La figura 10 mostra in una rappresentazione schematica una seconda forma di realizzazione di un dispositivo ausiliario 31a per svuotare i sacchetti di tubolare, in una vista laterale, e la figura 10a in una vista frontale. Per poter fissare rispettivamente supportare la disposizione di ugello sul dispositivo ausiliario 31a, questo è inoltre munito di una sede 37 piegata ad angolo, applicata dal lato di estremità su una metà 33a. Nella parte piegata ad angolo della sede 37 è ricavata una cavità 38 a forma di U, in cui può venir alloggiata la parte ad ugello vera e propria della disposizione di ugello e la disposizione di ugello può venire sostenuta dal lato frontale in una direzione.
La figura 10b mostra il secondo dispositivo ausiliario 31a in un istante durante lo svuotamento di un sacchetto di tubolare soffiato. La forza agente sul dispositivo ausiliario 31a è indicata dalle frecce P3.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di applicazione per masse pastose, con un sacchetto di tubolare soffiato (1) per alloggiare la massa pastosa e con una disposizione di ugello (3) per applicare in maniera dosata la massa pastosa, ove la disposizione di ugello (3) è munita di un prolungamento (5) presentante un'apertura di introduzione (E), il quale è configurato per circondare ad accoppiamento di forma un tratto, verso il lato di estremità, del sacchetto di tubolare soffiato, in quanto il prolungamento (5) presenta un tratto (6), il cui diametro interno minimo è minore del massimo diametro esterno del sacchetto di tubolare soffiato (1) durante lo svuotamento dello stesso 2. Dispositivo di applicazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il prolungamento (5) della disposizione di ugello (3) è munito di un tratto eseguito conico (6). 3. Dispositivo di applicazione secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che, vista nella sezione longitudinale, la parete del tratto (6) eseguito conico forma con l'asse mediano longitudinale (M) della disposizione'di ugello (3) un angolo a di 10 fino a 30*. 4. Dispositivo di applicazione secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che il prolungamento nella zona dell'apertura di introduzione (E) è eseguito cilindrico cavo. 5. Dispositivo di applicazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il prolungamento o i prolungamenti (12; 16, 17; 20, 21; 25, 26) sono eseguiti almeno approssimativamente a forma di cilindri cavi. 6. Dispositivo di applicazione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il prolungamento (5; 25, 26) è munito di un incavo (8; 27, 28) a forma di cuneo, estendentesi ad anello, che delimita il prolungamento (5; 25, 26) sul lato frontale non rivolto all'apertura di introduzione (E). 7. Dispositivo di applicazione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la superficie interna del prolungamento rispettivamente dei prolungamenti (5; 12; 16, 17; 20, 21; 25, 26) è munita di una struttura meccanica, che è destinata a migliorare il fissaggio della disposizione di ugello (3) applicata sul sacchetto di tubolare soffiato (1). 8. Dispositivo di applicazione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la superficie interna del prolungamento o dei prolungamenti (5; 12; 16, 17; 20, 21; 25, 26) è munita di uno strato che aumenta l'adesione tra il sacchetto di tubolare soffiato (1) e la disposizione di ugello (3; 10; 15; 19; 24). 9. Dispositivo di applicazione secondo una delle rivendicazioni da 5 a 8, caratterizzato dal fatto che la disposizione di ugello (15; 19; 24) è munita di un secondo prolungamento (17; 21; 26) eseguito almeno approssimativamente a forma di cilindro cavo, che è eseguito con diametro maggiore rispettivo al primo prolungamento (16; 20; 25). 10. Dispositivo di applicazione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il prolungamento (5) è munito di uno smusso (9) nella zona di introduzione (E). 11. Dispositivo di applicazione secondo una delle rivendicazioni da 5 a 10, caratterizzato dal fatto che la lunghezza del tratto eseguito almeno approssimativamente cilindrico cavo del relativo prolungamento (12; 17; 20, 21; 25, 26) corrisponde all'incirca da 0,5 fino a 1 volta il diametro del sacchetto di tubolare soffiato da circondare. 12. Dispositivo di applicazione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è previsto inoltre un dispositivo ausiliario (31; 31a) costituito da due metà (32, 33; 32a, 33a) collegate a snodo tra loro, i cui lati interni sono eseguiti concavi. 13. Dispositivo di applicazione secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che una metà (33a) del dispositivo ausiliario (31a) è munita inoltre di un prolungamento sotto forma di una sede (37) piegata ad angolo sul lato di estremità, in cui è ricavata una cavità (38) a forma di fessura o a forma di U.
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