ITMI942622A1 - Dispositivo e metodo per la gestione di chiamate multicast per servizi di audio e video distributivi in un nodo locale di tipo atm - Google Patents

Dispositivo e metodo per la gestione di chiamate multicast per servizi di audio e video distributivi in un nodo locale di tipo atm Download PDF

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ITMI942622A1
ITMI942622A1 IT94MI002622A ITMI942622A ITMI942622A1 IT MI942622 A1 ITMI942622 A1 IT MI942622A1 IT 94MI002622 A IT94MI002622 A IT 94MI002622A IT MI942622 A ITMI942622 A IT MI942622A IT MI942622 A1 ITMI942622 A1 IT MI942622A1
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Alessandro Daolio
Michele Morganti
Antonella Daniele
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Abstract

Viene descritto un dispositivo ed un metodo per la gestione di chiamate multicast.Tale dispositivo comprende una unità di controllo collegata ad un bus di servizio e ad una unità di replicazione costituita da una pluralità di unità di replicazione (DM) tra loro uguali ciascuna comprendente:- un buffer centrale (CELL_ BUFFER) per la memorizzazione delle celle ATM delle quali deve essere eseguita almeno una copia;- una tabella di selezione (SEL_TAB) composta da un numero di locazioni pari al numero di utenti attestati al link ATM di uscita;- un blocco di servizio (SERVICE_BLOCK) contenente informazioni relative al numero delle copie delle celle ATM da inviare verso gli utenti attestati a detta sottounità di replicazione (DM);- mezzi (SYNC_OUT, CELL_COMPILING) per l'aggiunta di informazioni di percorso virtuale alle celle memorizzate in detto buffer centrale (CELL_BUFFER). (Fig. 6).

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda in generale sistemi per la fornitura di servizi di audio e video digitale mediante reti che impiegano la tecnica numerica denominata commutazione veloce di celle o ATM (Asynchronous Transfer Mode).
Più in particolare l'invenzione riguarda un dispositivo e un metodo per la gestione di chiamate multicast per servizi di audio e video distributivi in un nodo locale di tipo ATM.
Il problema della distribuzione di servizi audio e video digitali tramite reti di commutazione assume una sempre maggiore attualità ed importanza soprattutto in considerazione, da una parte degli attuali ben noti limiti della diffusione di suoni ed immagini analogiche via etere o via cavo, e dall'altra dalla rapida evoluzione delle tecnologie nel campo della comunicazione.
Infatti, le metodologie per trattamento dei segnali video (codifica, compressione, memorizzazione in forma digitale), le alte prestazioni in termini di capacità, flessibilità, efficienza e di affidabilità fornite dalla tecnica ATM di trasporto per le reti di comunicazione, sia infine ie nuove tecniche digitali di tipo DSL (Digital Subscriber Loop) con le quali è possibile trasmettere capacità di alcuni MBit/s sul doppino d' utente, permettono di sviluppare sistemi di telecomunicazioni per fornire servizi audio e video ad utenti residenziali.
In particolare I suddetti sistemi di commutazione possono consentire agli utenti di fruire di servizi audio e video digitali di tipo distributivo, quali TV Broadcast, etc.
Uno schema di massima di una possibile struttura di una rete per la fornitura di servizi audio e video digitali è illustrata in Fig. 1 dove la fornitura di nuovi servizi si integra con i servizi tradizionali, quali il servizio telefonico.
Con riferimento alla Fig. 1 , alcune reti o postazioni d'utente CPN1 . . CPNn (Customer Premises Network) sono connesse alla rete telefonica PSTN (Public Switching Telephone Network) nonché a fornitori di servizi distributivi, AUDIO_VIDEO_SERVER.
Tali fornitori di servizi distributivi possono essere attestati ad un nodo locale in tecnica ATM, A_NOD (ATM_NODE), direttamente oppure attraverso la rete backbone ATM.
Ciascuna rete di utente CPN comprende una pluralità di apparecchiature d'utente, quali apparecchi televisivi TV-SET, video registratori VCR-SET, apparecchi audio ad alta fedeltà HI-FI-SET.
Nella CPN possono essere presenti altre apparecchiature, quali apparecchi telefonici, fax, persona! computer, etc.
Le suddette apparecchiature d'utente sono attestate ad unità di collegamento SET-TOP che svolgono tutte le funzioni di conversione necessarie ad adattare i segnali trasportati dal nodo A_NOD in segnali compatibili con le varie apparecchiature della rete CPN.
Le unità di collegamento SET-TOP svolgono inoltre tutte le funzioni di conversione necessarie ad inviare verso il nodo locale A_NOD tutti i segnali di comando generati dagli utilizzatori delle apparecchiature collegate all'unità SET-TOP.
La rete CPN è fisicamente connessa alla rete PSTN e alla rete ATM con un doppino telefonico che trasmette segnali preferenzialmente in tecnica ADSL (Asymetric Digital Subscriber Loop). Il canale ADSL trasporta sia il segnale di tipo telefonico tradizionale sia l'informazione relativa ai nuovi servizi audio e video. Come precisato in seguito la tecnica ADSL permette la trasmissione di un flusso informativo di 6 Mbit/s dal nodo A_NOD verso le reti d'utente e fino a 400 Kbit/s in verso opposto.
In ciascuna rete d'utente, la multiplazione (e demultiplazione) dei flussi provenienti (e destinati) dall'apparecchiatura telefonica TELEPHONE e dai SET-TOP è effettuata dall'unità di terminazione d'utente CTRM (Customer TeRMination).
Dualmente l'unità CTRM è connessa, dal lato nodo A_NOD, ad una terminazione di nodo NTRM (Node TeRMination) che instrada i flussi dei servizi tradizionali (telefono, fax) provenienti dalla CPN verso la rete PSTN, e i flussi delle connessioni dei servizi multimediali distributivi verso la rete ATM. In direzione opposta, verso la rete CPN, la stessa unità NTRM provvede ad instradare verso la CPN i flussi provenienti dai fornitori di servizi distributivi.
Le suddette terminazioni NTRM sono collegate al nodo A_NOD per il tramite di reti di accesso A_NET (Access_NET). Le reti AJMET possono essere locali o remote rispetto al nodo locale A_NOD e provvedono a multipiare/demultiplare una pluralità di flussi informativi aventi, ad esempio, velocità di 6 MBit/s ed a creare un flusso informativo, presentante ad esempio velocità di 150 MBit/s, per fornire un'alta efficienza agli accessi del nodo locale A_NOD.
In prima approssimazione il nodo locale A_NOD fornisce, per quanto riguarda i servizi audio e video distributivi, due tipologie di canali di comunicazione tra le reti d'utente CPN ed i server AUDIO_VIDEO_SERVER. Il primo di tali canali, indicato con VAC (Video Audio Channel), è monodirezionale e trasporta i segnali audio e video dal AUDIO_VIDEO_SERVER alle reti CPN.
Il secondo di tali canali, indicato con NSC (Network Signalling Channel), è bidirezionale e trasporta le informazioni di servizio delal rete.
Nel caso di servizi distributivi le informazioni audio e video provenienti dagli AUDIO_VIDEO_SERVER vengono inviate (distribuite) dal nodo locale allo stesso modo verso tutti gli utenti.
il numero di canali di cui ciascuna rete d'utente CPN può contemporaneamente fruire dipende dalla capacità (in termini di banda passante) dei canale di collegamento.
Attualmente, nella grande maggioranza dei casi, le reti d'utente CPN sono collegate ai nodi di accesso AN, normalmente basati su tecnologie a fibre ottiche, attraverso collegamenti basati su semplici doppini telefonici.
Grazie a tecniche di tipo DSL (Digitai Subscriber Line) risulta possibile raggiungere velocità di trasmissione di alcuni MBit/s sul doppino d'utente.
In particolare con la tecnica ADSL (Asymmetrical DSL) è possibile trasmettere un flusso asimmetrico fino a 6 MBil/s da centrale ad utente e fino a 400 kbit/s nella direzione opposta.
Con tecnologie VDSL (Very high bit rate DSL) è possibile addirittura raggiungere 15 Mbit/s da centrale ad utente.
Grazie all'adozione di tali tecniche DSL risulta possibile trasmettere anche sul convenzionale doppino d'utente segnali ad elevatissimo bit rate quali i segnali video digitali, ad es. codificati attraverso standard di compressione .MPEG.
Come ben noto infatti il bit rate degli attuali standard di compressione MPEG varia da valori di 1 .5 Mbit/s (VHS), a valori di 5 Mbit/s (PAL da studio), fino ad arrivare a valori di 20 Mbit/s (Aita Definizione).
Nei servizi di audio e video distributivo il traffico informativo che attraversa il nodo di accesso AN è molto maggiore nella direzione che va dal distributori di servizi AUDIO_VIDEO_J5ERVER alle reti di utente CPN rispetto alia direzione che va dagli utenti ai distributori di servizi.
Infatti, mentre i distributori di servizi trasmettono segnali ad alta velocità verso gli utenti sui canale VAC (audio ad alta fedeltà e full motion video), gli utenti trasmettono verso i distributori di servizi solo brevi segnali di comando sul canale NSC (ad es. scelta dei canali).
Tipicamente la velocità dei segnali che transitano dal lato downstream è dell'ordine dei 6 M Bit/s, mentre la velocità dei segnali che transitano dal lato upstream è inferiore ai 400 KBit/s.
Poiché la fornitura di servizi audio e video digitali richiede la gestione di flussi di dati caratterizzati da banda diversa (da qualche kbit/s fino ad alcuni Mbit/s) e con stringenti requisiti in termini di ritardo di trasferimento e probabilità di errore, la tecnica ATM appare essere attualmente la più adatta per la realizzazione dei nodo di locale A_NOD.
Infatti, come è noto, la tecnica ATM assume un ruolo di importanza sempre maggiore proprio perchè permette di gestire la multiplazione e la commutazione integrata di flussi di segnali numerici appartenenti a servizi per la trasmissione di segnali vocali, video e dati, con requisiti di larghezza di banda diversi e caratteristiche di traffico differenziate.
La tecnica ATM prevede in particolare che le informazioni relative ai vari servizi siano organizzate in unità informative con una lunghezza fissa di 424 bit, denominate celle. Tali celle contengono, oltre ai dati veri e propri, un campo di intestazione (header) che porta tra l'altro le informazioni necessarie all'instradamento delal cella stessa attraverso la rete geografica.
Il fatto che le celle stesse contengano le informazioni necessarie a definire il percorso da compiere per il raggiungimento della loro destinazione, comporta numerosi vantaggi in termini di efficienza ed elasticità.
Pertanto, grazie a queste ed altre caratteristiche, le reti di comunicazione basate sulla tecnica ATM sono particolarmente adatte a fungere da supporto ai nuovi servizi a larga banda ed in particolare ai servizi audio e video digitali.
L'utilizzo di reti in tecnica ATM presenta tuttavia alcuni problemi collegati alla gestione di servizi video di tipo distributivo (TV Broadcast).
Un primo grave problema è dovuto al fatto che la trasmissione di canali audio e video in modalità broadcast richiede necessariamente che la rete di connessione ATM offra la possibilità di replicare e di reindirizzare celie appartenenti ad uno stesso canale verso tutti gli utenti interessati.
Per la rete di commutazione ATM tale operazione di moltiplicazione e di reindirizzamento di celle richiede la creazione di una molteplicità di celle replicate con lo stesso contenuto informativo (payload) di un'unica cella originale, ma con informazioni d'instradamento (header) tutte diverse (e une dalle altre.
Anche se tali funzioni di replicazione e di reindirizzamento sono sicuramente implementabili all'interno di una rete ATM, la loro esecuzione impegnerebbe in modo molto pesante sia le risorse della rete di commutazione, sia le risorse delle strutture di controllo ad essa correlate.
Ciò renderebbe molto onerosa non solo la gestione dei servizi di tipo distributivo.
Un secondo grave problema che insorge nella gestione delle richieste degli utenti è legato al cosiddetto fenomeno dello "zapping", al fenomeno cioè delle frequenti richieste di cambiamento di canale da parte degli utenti che fruiscono di un servizio audio o video di tipo distributivo.
Tale fenomeno, pur essendo apparentemente banale, possiede alcune caratteristiche in grado di mettere rapidamente in crisi il sistema di controllo di una convenzionale rete ATM.
Infatti il fenomeno dello "zapping", oltre ad essere molto frequente, presenta anche un notevole fattore di correlazione tra i segnali inviati dai diversi utenti, soprattutto in relazione alla trasmissione di programmi di particolare interesse.
Il contemporaneo cambiamento di canale di un gran numero di utenti obbliga le strutture di controllo delia rete di commutazione ATM a gravose operazioni di verifica sul fatto che la banda del canale richiesto sia o meno compatibile con la banda disponibile presso la rete dell'utente.
Tali operazioni di verifica, vista la velocità dei segnali in gioco, possono rallentare l'operazione di cambiamento di canale in maniera inaccettabile per l'utente.
Infatti, poiché una rete d'utente CPN permette normalmente la contemporanea presenza di una molteplicità di canali VAC, possono sorgere grossi problemi dovuti alla limitazione del bit rate globalmente disponibile presso la borchia d'utente CTRM.
Supponendo, ad esempio, che il bit rate disponibile presso una rete CPN sia di 6 MBit/s e che sia attiva una trasmissione televisiva a bassa risoluzione (1.5 MBit/s), non risulterebbe in alcun modo possibile soddisfare la richiesta di un'ulteriore trasmissione televisiva a più alta risoluzione (5 MBit/s).
Questa limitazione sul bit rate effettivamente disponibile alla borchia d'utente CTRM implica ulteriori complicate operazioni di verifica da parte delle strutture di controllo della rete di commutazione ATM.
In definitiva, per quanto una rete ATM sia strutturalmente adatta a supportare i! trasporto di servizi audio e video digitali di tipo distributivo, sorgono ugualmente notevoli problemi di gestione del traffico che richiedono, per essere risolti, onerosi interventi di potenziamento della rete di connessione e, soprattutto, della sua struttura di controllo.
Nella domanda di brevetto n° MI94A 001552, depositata il 22 luglio 1994 a nome della stessa richiedente, viene descritto un sistema ed un metodo per la gestione veloce delle connessioni in un nodo locale basato su tecnologie ATM per fornire servizi multimediali distributivi ed interattivi audio e video ad utenti residenziali.
Uno schema di massima di una possibile struttura di un nodo locale per la distribuzione di servizi audio e video basato sul sistema oggetto della citata domanda di brevetto è illustrato in Fig. 2 e comprende sostanzialmente:
una rete di commutazione ATM, indicata con ATM-SF (ATM Switching Fabrìc);
una rete di controllo e di supervisione del nodo locale, indicata con CMN (Control Message Network) che controlla mediante collegamenti complessivamente indicati con cmn tutte le unità del nodo;
uno o più moduli periferici PMS che svolgono funzioni di interfaccia con dispositivi server di servizi audio e video distributivi (non mostrati) per il tramite di collegamenti au_vi_se;
uno o più moduli periferici PMU che svolgono funzioni di interfaccia con dispositivi utilizzatori di servìzi audio e vìdeo distributivi (non mostrati) per il tramite di collegamenti complessivamente indicati con cpn;
uno o più moduli periferici PMT che svolgono funzioni di interfaccia con altri nodi (non mostrati) della rete ATM per il tramite di un collegamento indicato con trunk.
Lo schema funzionale di Fig. 3 mostra in maggiore dettaglio le parti del nodo locale interessate al trasporto di servizi audio e video distributivi.
La rete MC_S (Multicasting_Structure) rappresenta la parte della rete di commutazione ATM-SF interessata a servizi di natura prevalentemente distributiva.
Sempre con riferimento alla Fig. 3 si è indicata complessivamente con PMSy la parte del modulo periferico PMS che riceve i dati dai dispositivi server di servizi audio e video distributivi tramite il collegamento au_vi_se e li trasmette verso la rete MC_S tramite un collegamento pmsy.
Secondo il sistema oggetto della citata domanda di brevetto, la rete MC_S è una rete ottica passiva con struttura essenzialmente ad albero. All'interno della rete MC_S le celle ATM trasmesse su di un solo link fisico dal modulo PMSy vengono distribuite mediante ripartizione fisica dei segnali (splitter ottici) verso tutti i moduli periferici d'utente PMU.
Sempre con riferimento alla Fig. 3 si è indicata complessivamente con PMUy (a parte del modulo periferico PMU interessata al flusso upstream di dati e che riceve, dalle varie reti d'utente CPN, le richieste di cambiamento di canale dai singoli utenti.
Tutte le richieste provenienti dalle reti d'utente CPN attestate ad un singolo modulo periferico PMUy vengono gestite all'interno del modulo PMUy stesso (Fig. 3).
La parte dei modulo periferico PMU che riceve i dati dalla rete MC_S e li trasmette verso le varie reti d'utente CPN (flusso downstream) è stata complessivamente indicata con PMUy (Fig. 3).
Grazie alle caratteristiche della rete MC_S, lo stesso flusso di celle ATM in uscita dal modulo PMSy raggiunge tutti i moduli PMU (Fig. 3).
Secondo il sistema oggetto della citata domanda di brevetto ciascuno dei moduli PMU incorpora funzionalità di commutazione e di replicazione di celle ATM. Tali funzionalità, anche se limitate, sono comunque sufficienti a gestire la commutazione e la ripartizione dei flussi di celle ATM verso gli utenti attestati a quel singolo modulo PMU.
Per una più dettagliata spiegazione sulla struttura del modulo periferico PMU si rimanda alla già citata domanda di brevetto.
Tale sistema presenta numerosi vantaggi.
Mediante una simile architettura le caratteristiche della tecnica ATM sono sfruttate appieno e con grande efficienza.
Per i servizi di tipo distributivo, nei quali le funzioni di commutazione della rete di connessione hanno importanza relativa, la parte MC_S della rete ATM-SF crea una semplice e poco onerosa distribuzione a livello fisico dei segnali, demandando ai moduli periferici PMU le funzioni di controllo della commutazione in base alle richieste degli utenti.
Essendo i segnali trasportati dalla rete MCJ5 in forma di celle ATM, le funzioni di controllo di commutazione svolte dai moduli periferici PMU possono essere effettuate con tecniche ATM.
Grazie al fatto che, normalmente, tali moduli periferici PMU servono un numero limitato di utenti (solitamente non più di 4000 ciascuno), le funzioni di controllo di commutazione possono essere svolte con maggiore efficienza rispetto ad analoghe funzioni svolte in modo centralizzato.
Tale sistema richiede però che, all'interno del modulo periferico PMU, debbano essere svolte anche funzioni di replicazione di celle ATM.
Scopo della presenta invenzione è di fornire un dispositivo per la gestione di chiamate multicast per servizi di audio e video distributivi in un nodo locale di tipo ATM che permetta la replicazione delle celle ATM all'Interno di un modulo periferico d'utente PMU in funzione delle richieste di cambiamenti di canale ("zapping") da parte degli utenti.
Ulteriore scopo della presente invenzione è di fornire un metodo per la gestione di chiamate multicast che, all'interno di un modulo periferico d'utente, permetta di fornire un efficiente servizio di audio e video digitale di tipo distributivo anche in presenza di numerose e contemporanee richieste di cambiamenti di canale ("zapping") da parte degli utenti.
Questi e altri scopi vengono raggiunti mediante {'invenzione che consiste in un dispositivo per la gestione di chiamate multicast per servizi di audio e video distributivi in un nodo locale di tipo ATM, detto dispositivo essendo collocato all'interno di un modulo periferico d'interfaccia d'utente di detto nodo locale e collegato, mediante una pluralità di link ATM in ingresso, ad una rete di commutazione che trasporta dati relativi ad una pluralità di sessioni audio e video, e collegato inoltre, mediante una pluralità di link ATM in uscita, a dispositivi utilizzatori di servizi audio e video distributivi, e collegato altresì ad un bus di servizio sul quale transitano informazioni di servizio relative alle richieste di cambio di sessione da parte degli utenti,
detto dispositivo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere un'unità di controllo collegata a detto bus di servizio ed un'unità di replicazione costituita da una pluralità di sottounità di replicazione tra di loro uguali ciascuna comprendente:
un buffer centrale per la memorizzazione delle celle ATM delle quali deve essere eseguita almeno una copia, detto buffer centrale essendo collegato in ingresso a tutti i link ATM in ingresso ed essendo collegato ad un link ATM di uscita;
una tabella di selezione composta da un numero di locazioni pari al numero di utenti attestati a detto link ATM in uscita, ciascuna di dette locazioni contenendo un identificatore di sessione indicante la sessione correntemente richiesta da un utente ed informazioni di percorso virtuale relative al percorso delle celle per il raggiungimento dell'utente;
un blocco di servizio contenente informazioni relative al numero delle copie delle celle ATM memorizzate in detto buffer centrale da inviare verso gli utenti attestati a detta sottounità di replicazione di celle;
mezzi, collegati a detta tabella di selezione e a detto buffer centrale, per l'aggiunta di dette informazioni di percorso virtuale alle celle memorizzate in detto buffer centrale.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche dell'invenzione risulteranno evidenti dalle rivendicazioni dipendenti.
L'invenzione verrà ora descritta più dettagliatamente con riferimento ad una forma realizzativa preferita ma non limitativa, illustrata con l'aiuto delle allegate Figure in cui:
la Fig. 1 , già illustrata, mostra la struttura generale di una rete di comunicazione per la fornitura di servizi audio e video digitali;
la Fig. 2 mostra uno schema a blocchi del nodo di accesso A_NOD di Fig. 1 per la distribuzione di servizi audio e video;
la Fig. 3 mostra in maggiore dettaglio le parti del nodo di accesso di Fig. 2 interessate al trasporto di servizi audio e video di tipo distributivo;
la Fig. 4 mostra la struttura generale di un dispositivo per la gestione di chiamate muiticast secondo la presente invenzione;
la Fig. 5 mostra la struttura di una sottounità del dispositivo di Fig. 4; la Fig. 6 mostra la struttura delle tabelle di indirizzamento e di controllo della sottounità di Fig. 5;
Con riferimento all'allegata Fig. 4 verrà illustrata la struttura generate di un dispositivo per la gestione di chiamate muiticast secondo l'invenzione, complessivamente indicato con MCU (Multi Casting Unit).
I dispositivi MCU sono collocati all'interno dei moduli periferici PMU. II dispositivo MCU comprende un'unità di controllo MCC (MultiCasting Controller) ed un'unità di replicazione MUCH (MUlti Casting Handler).
L'unità di controllo MCC è collegata ad un bus SIGNALLING/ZAPPING LINK sul quale transitano le informazioni di servizio relative alle richieste di cambio di canale da parte degli utenti.
L'unità MUCH è collegata ad un certo numero di link ATM in ingresso, ad esempio quattro, indicati con ATM_NPUT_LINK.
I link ATM_INPUT_LINK trasportano dati in formato di celle ATM standard oppure di celle in un formato interno proprietario.
Ciascuna cella può appartenere ad una diversa sessione d'ingresso tra la totalità delie sessioni in ingresso disponibili ed è identificata da particolari valori dei campi VPI (Virtual Path Identifier) e VCI (Virtual Channel Identifier) dell'header della cella..
All'atto della configurazione della centrale a cui appartiene ciascun elemento MCU, viene definita un'associazione tra un certo set di valori degli identificativi di canale virtuale (ad es. 400) ed alcuni campi dell'HEADER della cella ATM di formato proprietario. Vantaggiosamente i valori dei suddetti campi possono coincidere con i valore di alcuni campi della cella ATM in formato standard, ad esempio i valori VCI e VPI. In seguito verrà fatto riferimento a questi campi con il termine Identificativo di sessione in ingresso ISI (Input Session Identifier).
L'unità MUCH è inoltre collegata ad un certo numero di link ATM in uscita, ad esempio sei, indicati con ATM_OUTPUT_LINK.
L'unità MUCH comprende una serie di sottounità identiche tra di loro e funzionalmente indipendenti, indicate con DM (Data Manager).
Le sottounità DM sono in numero pari al numero dei link ATM_OUTPUT_LINK, in questo caso sei.
Ciascuna sottounità DM è collegata in ingresso a tutti i link ATM_NPUT_LINK e presenta l'uscita collegata ad un rispettivo link ATM_OUTPUT_LINK.
Con riferimento all'allegata Fig. 5 verrà Illustrata in maggiore dettaglio la struttura generale di una sottounità DM.
La sottounità DM comprende un blocco sincronizzatore in ingresso SYNC_N con ingressi collegati ai link ATM_NPUT_LINK e con uscite ciascuna collegata ad un'unità di filtraggio INPUT_FILTER.
L'unità INPUT_FILTER comprende, per ciascun link ATM_NPUT_LINK, un rispettivo blocco di filtraggio.
in questo caso il numero di uscite del blocco sincronizzatore in ingresso SYNC_N, e conseguentemente il numero di blocchi FILTER, è pari a quattro.
L'unità INPUT_FILTER comprende anche una memoria di filtraggio IFM (Input Filter Memory) collegata alle uscite dei blocchi di filtraggio FILTER.
Ciascuna locazione della memoria IFM contiene un campo di tipo logico indicante se la corrispondente sessione d'ingresso sia o meno attiva. Una connessione viene considerata attiva se almeno un utente tra gli utenti attestati alla sottounità DM risulta collegato a tale sessione.
Il numero di locazioni delal memoria di filtraggio IFM è pari al numero massimo di sessioni trasportate dai link ATM_NPUT_LINK, in questo caso 400.
L'uscita dell'unità INPUT_FILTER è collegata anche agli ingressi di un buffer di celle denominato CELL_BUFFER.
L'uscita del buffer CELL_BUFFER è collegata ad un'unità di compilazione di celle CELL_COMPILING collegata all'unità di indirizzamento e di controllo (Addressing/Control Data Base) ADDR_CTRL_DB.
L'unità di indirizzamento e di controllo ADDR_CTRL_DB è collegata ai registri NCR (New Connection Registers) corrtentente gli identificatori del nuovo utente collegato e l'identificatore della sessione selezionata da tale utente, come risulterà più chiaro nel seguito con riferimento alla fig. 6.
L'unità di compilazione di celle CELL_COMPIUNG è infine collegata, tramite un blocco sincronizzatore in uscita SYNC_OUT, al link ATM_OUTPUT_LINK.
La scrittura e la lettura delle celle nel/dal buffer CELL_BUFFER viene svolta preferenzialmente con metodologia FIFO (First In First Out).
Tutte le operazioni di scrittura nel buffer CELL_BUFFER sono comandate dall'unità INPUT_FILTER.
Tutte le operazioni di lettura dal buffer CELL_BUFFER sono comandate dall'unità di indirizzamento e di controllo ADDR_CTRL_D B.
L'unità di indirizzamento e di controllo ADDR_CTRL_DB è anche collegata all'unità di compilazione di celle CELL_COMPILING.
L'unità di indirizzamento e di controllo ADDR_CTRL_DB comprende una tabella di selezione SEL_TAB illustrata nei dettaglio in fig. 6.
I! numero di locazioni (righe) della tabella SEL_TAB è pari al numero massimo di sessioni trasportate dal link ATM_OUTPUT_LJNK cioè è pari al numero di SET_TOP attestati alla specifica sottounità DM, in questo caso 100.
Ciascuna locazione della tabella SEL_TAB comprende tre campi indicati rispettivamente con ISI' (Input Session Identifier), con VC_D (Virtual Channel IDentifier) e con SR (Session Routing).
Il campo ISI' indica il numero deila sessione in ingresso richiesta dall'utente corrispondente alla riga della tabella SEL_TAB.
Il campo SR comprende informazioni indicanti il percorso virtuale che dovrà svolgere una cella destinata ad essere indirizzata verso l'utente corrispondente alla riga della tabella SEL_TAB.
Il campo VC_D comprende informazioni indicanti un identificativo di canale virtuale destinato ad essere inserito nell'intestazione (header) delle celle ATM appartenenti al canale virtuale dell'utente corrispondente alla riga della tabella SEL_TAB.
Le informazioni contenute nel campo VC_D sono destinate ad essere utilizzate da elementi di commutazione a valle del dispositivo MCU per indirizzare correttamente le celle verso gli utenti.
La tabella di selezione SEL_TAB viene indirizzata mediante un blocco d'indirizzamento dinamico, indicato complessivamente con SERVICE_BLOCK, costituito a sua volta da un numero di coppie di blocchi SERVICE_PAIR, pari al numero massimo di sessioni trasportate dai link ATM_NPUT_LINK, in questo caso 400.
Ciascuna coppia di blocchi SERVICE_PAIRi è costituita da una rispettiva struttura di schedulazione, indicata con SCHEDULING_STRUCT, e da una rispettiva struttura di compilazione, indicata con COMPILING_STRUCT.
Ciascuna locazione contenuta in una struttura di schedulazione o di compilazione del blocco SERVICE_BLOCK contiene un identificatore di uscita OSI (Output Session Identifier) atto ad identificare univocamente uno tra gli utenti attestati alia sottounità DM.
La struttura di schedulazione SCHEDULING_STRUCTi, tra le 400 appartenenti ai blocco SERVICE J3LOCK, viene selezionata dall'indicatore di sessione in ingresso ISI memorizzato nell'header della cella di volta in volta presente sulla testa HEAD della FIFO costituita dal buffer CELL_BUFFER.
La riga della tabella di selezione SEL_TAB viene selezionata tramite il valore OSI contenuto nell'elemento presente sulla testa della struttura di schedulazione così selezionata.
La struttura di compilazione COMPIUNG_STRUCTi, tra le 400 appartenenti al blocco SERV1CE_BL0CK, viene selezionata dall'indicatore di sessione in ingresso contenuto nei campo ISI' della riga della tabella SEL_TAB così selezionata.
Il dispositivo MCU funziona come segue.
L'unità MCC riceve costantemente sui bus ZAPPING_BUS le informazioni relative ai canali trasmissivi scelti di volta in volta dagli utenti serviti dai modulo periferico PMU che comprende il dispositivo MCU in esame.
Ciascuno di tali utenti può scegliere liberamente tra una o più delle 400 sessioni trasportate dai link ATM_NPUT_LINK.
I flussi di celle in ingresso sui link ATM_INPUT_LINK vengono sincronizzati, all'interno di ciascuna delle sei sottounità DM, dal blocco sincronizzatore in ingresso SYNC_N.
I quattro blocchi di filtraggio FILTER eliminano le celle che, in base alle informazioni memorizzate nella memoria di filtraggio IFM, corrispondono a sessioni non selezionate dalla sottounità DM alla quale essi appartengono.
La memoria di filtraggio IFM contiene, per ciascuna delle 400 sessioni in ingresso, un'indicazione logica relativa al fatto se la corrispondente sessione sia o meno selezionata da parte di almeno un utente tra gli utenti serviti dalla particolare sottounità DM.
Ad ogni selezione di utente l'unità MCC provvede ad aggiornare il contenuto della memoria di filtraggio IFM.
II numero n di copie che devono essere effettuate di una singola cella può variare tra il valore zero ed il valore massimo di sessioni trasportate dal link ATM_OUTPUT_LINK della specifica sottounità DM, in questo caso 100. Un numero n pari a 100 indicherebbe il caso limite in cui tutti gli utenti attestati al link ATM_OUTPUT_LINK della specifica sottounità DM desiderassero ricevere lo stesso canale trasmissivo.
Le celle sopravvissute all'azione di filtraggio operata dai blocchi FILTER vengono memorizzate all'interno del buffer CELL_BUFFER.
Per effetto dell'azione del blocco sincronizzatore in ingresso SYNC_N le celle appartenenti ad una stessa sessione vengono memorizzate all'interno del buffer CELL_BUFFER nel corretto ordine temporale di arrivo.
Il buffer CELL_BUFFER è preferenzialmente strutturato come una FIFO. Ad ogni tempo di cella viene esaminata la cella posizionata sulla testa (HEAD) del buffer CELL_BUFFER e, mediante il valore contenuto nell'identificatore ISI di tale cella, viene indirizzata la corrispondente struttura tra le 400 strutture di schedulazione del blocco SERVICE_BLOCK
In Fig. 6 l'identificatore contenuto in tale campo ISI è stato posto uguale ad i e la struttura di schedulazione da esso indirizzata è stata indicata con SCHEDULING_STRUCTi.
Dall'elemento posizionato sulla testa della struttura di schedulazione SCHEDUUNG_STRUCTi così selezionata, viene letto il corrispondente identificatore OSI in esso contenuto.
Mediante l'identificatore OSI viene indirizzata una riga della tabella SEL_TAB e, da tale riga, vengono letti i valori contenuti nei campi VC_D e SR che vengono forniti all'unità di compilazione di celle CELL_COMPILING.
L'unità CELL COMPILING crea una cella ATM partendo, per la creazione dell'header di tale cella, dai valori VC_D e SR letti dalla riga della tabella SEL_TAB così selezionata, e partendo, per la creazione del payload di tale cella, dalla cella presente sulla testa (HEAD) del buffer CELL_BUFFER.
La cella ATM creata dall'unità CELL_COMPILING viene inviata ai blocco sincronizzatore in uscita SYNC_OUT che provvede poi ad inoltrare la cella stessa verso il link d'uscita ATM_OUTPUT_LINK.
Dalla riga selezionata della tabella SEL_TAB viene ietto, contemporaneamente ai valori dei campi VC_ID e SR, anche il valore del campo ISI'.
Tale campo contiene l'identificatore della sessione correntemente selezionata dall'utente corrispondente a tale riga della tabella SEL_TAB.
Mediante tate identificatore viene indirizzata la corrispondente struttura tra le 400 strutture di compilazione dell'unità di indirizzamento e di controllo ADDR_CTRL_DB.
Nel caso in cui l'utente non abbia effettuato alcun cambio di canale l'indicatore letto nel campo ISI' corrisponde al precedente indicatore ISI letto nella cella e, conseguentemente, la struttura di compilazione da esso indirizzata appartiene alla stessa coppia di strutture SERVICE_PAIR alla quale appartiene la struttura di schedulazione SCHEDULING_STRUCTi precedentemente selezionata.
All'interno della struttura COMPILING_STRUCT così indirizzata viene scritto il corrispondente identificatore OSI ed il ciclo riprende con la lettura del nuovo identificatore OSI contenuto nel successivo elemento posizionato sulla testa HEAD della struttura SCHEDULI NG_STRUCTi.
Il ciclo continua fino a che non è stata raggiunta la fine dell'attuale struttura di schedulazione SCH EDULI NG_STRUCT}.
Secondo l'invenzione, una volta raggiunta la fine della struttura di schedulazione SCHEDUUNG_STRUCTi, la struttura di compilazione COMPILING_STRUCTi e la struttura di schedulazione SCHEDULI NG_STRUCTi vengono scambiate tra di loro.
Contemporaneamente la cella attualmente posizionata sulla testa HEAD del buffer CELL_BUFFER viene scartata e la cella successiva viene portata sulla testa HEAD del buffer stesso.
Vantaggiosamente, all'atto di una richiesta di cambio di canale (zapping) da parte di un utente già attivo, l'unità di controllo MCC, aggiorna il contenuto della memoria di filtraggio IFM.
Contemporaneamente l'unità di controllo MCC aggiorna il valore del campo ISI' della tabella SEL_TAB nella posizione corrispondente all'utente che ha effettuato la segnalazione di zapping.
In questo modo, quando tale riga della tabella SEL_TAB viene indirizzata da uno dei valori letti dalia struttura di schedulazione SCHEDULING_STRUCTi, viene letto dal campo ISP l'identificatore corrispondente alla nuova sessione j appena selezionata dall'utente. In figura 6 l 'identificativo contenuto nelcampo ISI' delia riga selezionata viene posto uguale a }.
Mediante tale valore j viene indirizzata una struttura di compilazione tra le 400 strutture di compilazione del blocco SERVICE_BLOCK non appartenente alla coppia SERVICE_PAIR alla quale appartiene lo stack di schedulazione precendemente selezionato.
In Fig. 6 la struttura di compilazione indirizzata dal valore j dopo il cambio di canale è stata indicata con COMPIUNG_STRUCTj.
Airinterno della struttura . COMPILING_STRUCTj viene scritto il corrispondente identificatore OSI ed il ciclo procede come nel caso precedente (cioè in assenza di zapping) con la lettura del nuovo identificatore OSI contenuto nel successivo elemento posizionato sulla testa HEAD della struttura SCHEDULING_STRUCTi indirizzata dal valore ISI della celle presente sulla testa HEAD del buffer CELL_BUFFER.
Il ciclo procede come nel caso precedente (in assenza di zapping) fino a che non è stata raggiunta la fine dell'attuale struttura di schedulazione SCHEDUUNG_STRUCTL
Come nel caso precedente, una volta raggiunta la fine della struttura di schedulazione SCHEDULING_STRUCTi, la struttura di compilazione COMPÌ UNG_STRUCTi e la struttura di schedulazione SCHEDUUNG_STRUCTi vengono scambiate tra di loro.
All'atto di una richiesta di connessione da parte di un utente non ancora attivo, l'unità di controllo MCC, aggiorna, in base alla sessione richiesta dall'utente all'atto della connessione, il contenuto della memoria di filtraggio IFM.
Contemporaneamete l'unità di controllo MCC aggiorna il valore del campo SEL_TAB_SI della tabella SEL_TAB nella posizione corrispondente all'utente che ha effettuato la richiesta di connessione.
Inoltre l'unità di controllo MCC inserisce, all'interno dei registri NCR un nuovo elemento contenente l'identificatore del nuovo utente e l'identificatore di sessione richiesta da tale nuovo utente.
Mediante tale nuovo elemento viene indirizzata la struttura di compilazione corrispondente COMPÌ LI NG_STRUCT nella quale viene scritto l'identificativo del nuovo utente.
Vantaggiosamente tutto il blocco SERVICE_BLOCK può venire implementato mediante un'unica unità di memoria RAM condivisa da tutte le strutture di schedulazione e di compilazione.
In questo modo risulta possibile ottenere una notevole riduzione della capacità di memoria complessivamente richiesta rispetto a quella teoricamente necessaria per realizzare il blocco SERVICE_BLOCK.
Si potrà apprezzare il fatto che II buffer CELL_BUFFER, in questo modo, permette di disaccoppiare le velocità dei flussi di dati transitanti sui link in ingresso ATM_NPUT_LINK dalla velocità dei flussi di dati trasmessi dai link in uscita ATM_OUTPUT_LINK indipendentemente dal bit rate di tali flussi.
Le strutture di compilazione e di schedulazione COMPILING_STRUCT e SCHEDULING_STRUCT possono essere implementate con una qualunque generica struttura dati. Vantaggiosamente, a titolo di esempio non limitativo, tali strutture possono essere implementate mediante strutture a stack funzionanti in modalità UFO (Last In First Out).
Alternativamente tali strutture possono essere implementate mediante strutture funzionanti in modalità FIFO (First In First Out).
E' evidente che quanto descritto è stato dato a titolo di esempio non limitativo. Varianti e modifiche sono possibili senza per questo uscire dal campo di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Dispositivo per la gestione di chiamate multicast per servizi di audio e video distributivi in un nodo locale di tipo ATM, detto dispositivo (MCU) essendo collocato all'interno di un modulo periferico d'interfaccia d'utente (PMU) di detto nodo locale (A_NOD) e collegato, mediante una pluralità di link ATM in ingresso (ATM_NPUT_LINK), ad una rete di commutazione ATM (ATM-SF) che trasporta dati relativi ad una pluralità di sessioni audio e video, e collegato inoltre, mediante una pluralità di link ATM in uscita (ATM_DUTPUT_LINK), a dispositivi utilizzatori di servizi audio e video distributivi, e collegato altresì ad un bus di servizio (ZAPPING_BUS) sul quale transitano informazioni di servizio relative alle richieste di cambio di sessione da parte degli utenti, detto dispositivo (MCU) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere un'unità di controllo (MCC) collegata a detto bus di servizio (ZAPPI NG_BUS) ed un'unità di replicazione (MUCH) costituita da una pluralità di sottounità di replicazione (DM) tra di toro uguali ciascuna comprendente: un buffer centrale (CELL_BUFFER) per la memorizzazione delel celle ATM delel quali deve essere eseguita almeno una copia, detto buffer centrale (CELL_BUFFER) essendo collegato in ingresso a tutti i link ATM in ingresso (ATM_NPUT_LINK) ed essendo collegato ad un link ATM di uscita (ATM_OUTP UT_LI NK) ; una tabella di selezione (SEL_TAB) composta da un numero di locazioni pari al numero di utenti attestati a detto link ATM in uscita, ciascuna di dette locazioni contenendo un identificatore di sessione (ISC) indicante la sessione correntemente richiesta da un utente ed informazioni di percorso virtuale (SR) relative al percorso delle celle per il raggiungimento dell'utente; un blocco di servizio (SERVICE_BLOCK) contenente informazioni (SCHEDUUNG_STRUCT, COMPÌ LI NG_STRUCT, OSI) relative al numero delle copie delle celle ATM memorizzate in detto buffer centrale (CELL_BUFFER) da inviare verso gli utenti attestati a detta sottounità di replicazione di celle (DM); mezzi (CELI^COMPILIIMG), collegati a detta tabella di selezione (SEL_TAB) e a detto buffer centrale (CELL_BUFFER), per raggiunta di dette informazioni di percorso virtuale (SR) alle celle memorizzate in detto buffer centrale (CELL_ 3UFFER).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto blocco di servizio (SERVICE_BLOCK) comprende un numero di strutture di schedulazione (SCHEDULI NG_STRUCT) pari al numero di sessioni trasportate da detti link ATM in ingresso (ATM_NPUT_LINK), ciascuna tra dette strutture di schedulazione (SCHEDULI NG_STRUCTi) essendo indirizzata da un identificatore di sessione (ISI) presente nella cella di volta in volta presente sulla testa (HEAD) di detto buffer centrale (CELL_BUFFER), ciascuna di dette strutture di schedulazione (SCHEDUUNG_STRUCTi) comprendendo identificatori d'utenti (OSI) ciascuno indicante univocamente un utente, tra gli utenti attestati a detta sottounità di replicazione (DM), verso il quale detta cella ATM di volta in volta presente sulla cima di detto buffer centrale (CELL_3UFFER) deve essere inviata, e che detto blocco di servizio (SERVICE_BLOCK) comprende mezzi per aggiornare il contenuto di detta struttura di schedulazione (SCHEDULING_STRUCTi) eliminando un identificatore d'utente (OSI) ogniqualvolta detta cella di volta in volta presente sulla tasta di detto buffar centrale (CELL_BUFFER) venga inviata verso l'utente.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto blocco di servizio (SERVI CE_BLOCK) comprende un numero di strutture di compilazione (COMPÌ LI NG_STRUCT) pari al numero di sessioni trasportate da detti link ATM in ingresso (ATM_NPUT_LINK), ciascuna tra dette strutture di compilazione (COMPILI NG_STRUCTì) essendo indirizzata da un identificatore di sessione (ISI') contenuto nella locazione di detta tabella di selezione (SEL_TAB) di volta in volta indirizzata dall'identificatore d'utente (OSI) presente nella struttura di schedulazione (SCHEDUUNG__STRUCTi) indirizzata da detto identificatore di sessione (ISI) presente in detta cella presente sulla testa di detto buffer centrale (CELL_BUFFER), e che detto blocco di servizio (SERVICE_BLOCK) comprende mezzi per aggiornare il contenuto di detta struttura di compilazione (COMPILING_STRUCTi) aggiungendo un identificatore d'utente (OSI) ogniqualvolta detta cella di volta in volta presente sulla testa di detto buffer centrale (CELL_BUFFER) viene inviata verso l'utente e mezzi per scambiare, ogniqualvolta detta struttura di schedulazione (SCHEDULJNG_STRUCTì) rimanga vuota, il contenuto di detta struttura di schedulazione (SCHEDULI NG_STRUC71) con il contenuto di detta struttura di compilazione (COMPILING_STRUCTi).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette strutture di schedulazione (SCHEDULI NG_STRUCT) sono strutture a stack funzionanti in modalità LIFO (Last In First Out).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dai fatto che dette strutture di compilazione (COMPILING_STRUCT) sono strutture a stack funzionanti in modalità LIFO (Last In First Out).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette strutture di schedulazione (SCHEDULING_STRIJCT) sono strutture funzionanti in modalità FIFO (First In First Out).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che dette strutture di compilazione (COMPILING_STRUCT) sono strutture funzionanti in modalità FIFO (First In First Out).
  8. 8. Dispositivo secondo le rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che dette strutture di schedulazione (SCHEDULING_STRUCT) e dette strutture di compilazione (COMPÌ LING_STRUCT) sono implementate utilizzando un'unica unità dì memoria RAM.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta sottounità di replicazione (DM) comprende un’unità di filtraggio in ingresso (INPUT_FILTER) che impedisce la memorizzazione all'interno di detto buffer centrale (CELL_ 3UFFER) di tutte le celle ATM transitanti su detti link ATM in ingresso (ATM_NPUT_LINK) appartenenti a sessioni non richieste da alcun utente tra gli utenti attestati a detta sottounità di replicazione (DM).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta unità di filtraggio in ingresso (INPUT_FILTER) comprende, per ciascun link tra detti link ATM in ingresso (ATM_NPUT_LINK) un rispettivo blocco di filtraggio (FILTER).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta unità di filtraggio in ingresso (INPUT_FILTER) comprende una memoria di filtraggio (IFM) composta da un numero di locazioni pari ai numero di sessioni trasportate da detti link ATM in ingresso (ATM_NPUT_LINK), ciascuna di dette locazioni contenendo informazioni relative al numero di utenti attestati a detta sottounità di replicazione (DM) che richiedono una particolare sessione tra le sessioni trasportate da detti link ATM in ingresso (ATM _l NPUT_LINK).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che dette informazioni contenute in ciascuna locazione di detta memoria di filtraggio (IFM) sono costituite da un singolo bit indicante il fatto che almeno uno tra gli utenti attestati a detta sottounità di replicazione (DM) richieda o meno una particolare sessione tra le sessioni trasportate da detti link ATM in ingresso (ATM _NPUTJJ NK).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sottounità di replicazione (DM) comprende un blocco sincronizzatore in ingresso (SYNC_N) che sincronizza i flussi di dati transitanti su detti link ATM in ingresso (ATM_NPUT_LINK).
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sottounità di replicazione (DM) comprende un blocco sincronizzatore in uscita (SYNC_OUT) che sincronizza i flussi di dati trasmessi su detto link ATM in uscita (ATM_OUTPUT_LINK).
  15. 15. Metodo per la gestione di chiamate multicast per servizi di audio e video distributivi in un nodo locale di tipo ATM all'interno di un modulo periferico d'interfaccia d'utente (PMU) di detto nodo locale (A_NOD), per la replicazione e l'indirizzamento di celle ATM appartenenti ad una pluralità di sessioni audio e video verso utilizzatori di servizi audio e video distributivi, dette celle ATM essendo trasportate (ATM _NPUT_LINK) mediante una rete di commutazione ATM (ATM-SF), caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di memorizzare le celle ATM provenienti da detta rete di commutazione ATM (ATM-SF) all'interno di un buffer centrale (CELL_BUFFER) funzionante in modalità FIFO; e dal fatto di comprendere le seguenti fasi, per ciascuna cella ATM presente sulla testa di detto buffer centrale (CELL_BUFFER): ricavare identificativi (OSI) degli utenti verso cui inviare detta cella ATM; ricavare informazioni sul percorso virtuale (SR) relative al percorso della cella per il raggiungimento di ciascun utente; per ciascun utente verso cui inviare detta cella ATM, creare (CELL_COMPILING) una copia di detta cella ATM aggiungendo l'informazione di percorso virtuale (SR) corrispondente a tale utente.
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di associare un set di valori di identificativi di canale virtuale (VC) ad un set di identificativi di sessione in ingresso ISI (Input Session Identifier) e di creare un numero di strutture di schedulazione (SCHEDULING_STRUCT) pari al numero di sessioni trasportate (ATM_NPUT_LINK) da detta rete di commutazione ATM (ATM-SF), e dal fatto di comprendere le seguenti fasi, per ciascuna cella ATM presente sulla testa di detto buffer centrale (CELL_BUFFER) : identificare, mediante un identificatore di sessione (ISI) ricavato a partire dalle informazioni di canale virutale (VC) presenti in detta cella ATM e a partire da detti set di valori di identificativi di canale virtuale (VC) e da detti set di identificativi di sessione in ingresso ISI (Input Session Identifier), una struttura di schedulazione (SCHEDUUNG_STRUCTi) tra dette strutture di schedulazione; per ciascun elemento di detta struttura di scheduiazione (SCHEDULI NG_STRUCTi), identificare, mediante un identificatore d'utente (OSI) contenuto in detto elemento, un utente verso il quale inviare detta cella ATM e ricavare (SEL_TAB) la corrispondente informazione di percorso virtuale (SR) relativa al percorso della cella per il raggiungimento di ciascun utente; aggiungere (CELL_COMPILING) detta informazione di percorso virtuale (SR) a detta cella ATM ed eliminare detto elemento da detta struttura di scheduiazione (SCHEDULlNG_STRUCTi).
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di creare un numero di strutture di compilazione (COMPÌ UNG_STRUCT) pari al numero di sessioni trasportate (ATM_NPUT_LINK) da detta rete di commutazione ATM (ATM-SF), e dal fatto di comprendere le seguenti fasi, per ciascuna cella ATM presente sulla testa di detto buffer centrale (CELL_BUFFER) e per ciascun identificatore d'utente (OSI) ricavato da detta struttura di scheduiazione (SCHEDULI NG_STRUCTi): identificare una struttura di compilazione (COMPlLING_STRUCT) tra dette strutture di compilazione mediante un identificatore di sessione (ISI') indirizzato da detto identificatore d'utente (OSI) ricavato da detta struttura di scheduiazione (SCHEDULING_STRUCTi); aggiungere un elemento, identificato da detto identificatore d'utente (OSI), a detta struttura di compilazione (COMPILING_STRUCT); e ogniqualvolta detta struttura di scheduiazione (SCHEDULING_STRUCTi) rimanga vuota, scambiare il contenuto di detta struttura di scheduiazione (SCHEDULING_STRUCTi) con il contenuto della struttura di compilazione (COMPÌ LI NG_STRUCTi) identificata dallo stesso identificatore di sessione (ISI).
  18. 18. Metodo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che allorché un utente emette una richiesta di cambio di canale prevede ulteriormente le fasi di: modificare l'identificatore di sessione (ISI') indirizzato dall'identificatore d'utente (OSI) corrispondente all'utente che ha emesso una richiesta di cambio di canale; in risposta all'estrazione di detto identificativo d'utente (OSI) da una struttura di schedulazione (SCHEDUUNG- STRUCT), indirizzare una struttura di compilazione (COMPILING_STRUCT) facendo uso dell'identificatore di sessione (ISI') letto dalla tabella di selezione (SELL_TAB) in corrispondenza della locazione di memoria corrispondente a detto identificatore d'utente (OSI); scrivere all'interno della struttura di compilazione (COMPIUNG_STRUCT) così indirizzato l'identificatore (OSI) dell'utente che ha emesso una richiesta di cambio di canale.
  19. 19. Metodo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che dette strutture di schedulazione (SCHEDULI NG_STRUCT) funzionano in modalità UFO (Last In First Out).
  20. 20. Metodo secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dai fatto che dette struture di compilazione (COMPIUNG_STRUCT) funzionano in modalità LIFO (Last In First Out).
  21. 21. Metodo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che dette strutture di schedulazione (SCH EDULI NG_STRUCT) funzionano in modalità FIFO (First In First Out).
  22. 22. Metodo secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che dette struture di compilazione (COMPÌ LI NG_STRUCT) funzionano in modalità FIFO (First In First Out).
  23. 23. Metodo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fato di comprendere la fase di eliminare in ingresso le celle ATM appartenenti a sessioni non richieste da alcun utente.
  24. 24. Metodo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fato di comprendere la fase di sincronizzare (SYNC_N) in ingresso le celle ATM provenienti da deta rete di commutazione ATM (ATM-SF).
  25. 25. Metodo secondo la rivendicazione 15, caraterizzato dal fato di comprendere la fase di sincronizzare in uscita (SYNC_OUT) le celle ATM trasmesse verso gli utenti.
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