ITMI942201A1 - Dispositivo di guida rapido degli attaccalicci in un telaio di tessitura - Google Patents

Description

"DISPOSITIVO DI GUIDA RAPIDO DEGLI ATTACCALICCI, IN UN TELAIO DI TESSITURA"

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di guida rapido per attaccalicci, ed in particolare ad un dispositivo di questo tipo atto a mantenere nella corretta posizione gli attaccalicci inutilizzati quando il telaio lavora con un numero di quadri dei licci inferiore a quello massimo previsto in sede di fabbricazione del telaio stesso.

Come è noto, i quadri dei licci sono telai rettangolari formati da una coppia di traverse orizzontali e da due fiancali verticali, ed in essi sono inseriti una pluralità di licci verticali, sottili astine metalliche con asola centrale, che servono a guidare il movimento alternato dei fili di ordito, ognuno dei quali passa appunto nell'asola di un rispettivo liccio. Il movimento alternato in senso verticale del quadro dei licci determina lo spostamento corrispondente di gruppi di fili di ordito, realizzando così l'apertura del passo secondo un disegno preordinato dal tessitore, per permettere l'inserimento delle trame. I quadri dei licci sono in numero variabile, da un minimo di due ad un massimo normalmente inferiore a venti, a seconda del particolare disegno che si desidera formare nel tessuto. E' evidente quindi che il fabbricante di telai vende le proprie apparecchiature predisposte per il funzionamento con un numero massimo di quadri, e poi il tessitore di volta in volta mantiene montato solamente quel numero di quadri che gli occorrono per la formazione di un particolare tessuto.

Lo spostamento verticale dei licci viene realizzato con particolari leverismi che, in una esecuzione particolarmente riuscita e diffusa sul mercato, impartiscono un movimento alternato in senso verticale ad una serie di aste, comunemente note come attaccalicci, che a loro volta trasmettono detto movimento ai quadri dei licci. Il dispositivo della presente invenzione si applica in modo particolare proprio a questo tipo di movimentazione dei quadri dei licci che, per maggiore chiarezza, viene ora illustrata in dettaglio con riferimento alle figg. 1, 2 e 3, in cui:

fig. 1 è una vista schematica frontale di un quadro dei licci e dei relativi organi di comando;

fig. 2 è una vista frontale a scala ingrandita e in sezione (sono rappresentati due possibili sezioni) di un'asta attaccalicci; e

fig. 3 è una vista frontale a scala ingrandita e in sezione ' del particolare di aggancio dell'asta attaccalicci al quadro dei licci.

Nella fig. 1 è rappresentato in modo schematico un solo quadro dei licci 1 che viene messo in movimento alternato in dirazione verticale dalla macchina di armatura (non rappresentata), tramite leverismi a ginocchio 2 che comandano il movimento delle aste attaccalicci 3, in numero di due per ogni quadro 1. Per realizzare l’accoppiamento meccanico tra quadro 1 ed attaccalicci 3, il quadro stesso è munito, ai suoi angoli superiori, di orecchie di attacco 4, atte ad impegnarsi con una loro bocca a gancio su una boccola 5 avvitata sulla estremità superiore dell'asta 3, che a questo scopo è opportunamente filettata. Variando la posizione 'della boccola 5 sull'asta attaccalicci 3, si può regolare nel modo voluto l'altezza del quadro 1 in funzione delle esigenze di tessitura.

il mantenimento della corretta posizione verticale delle aste attaccalicci 3 e conseguentemente dei quadri 1 ed il loro giusto distanziamento, viene garantito da due coppie di rastrelli 6, una coppia su ciascun lato dei quadri, ciascuno dei quali è munito di un numero di denti pari al numero massimo dei quadri. Ogni dente del rastrello contribuisce a mantenere in posizione, con il gioco necessario a permetterne il libero movimento assiale, un'asta attaccalicci 3 sul fondo di una cavità longitudinale di guida 8 prevista sui fiancali 7 dei quadri 1, come meglio visibile nella sez. A-A di fig- 3. I rastrelli 6 sono a loro volta solidali a supporti laterali 9, del telaio, normalmente fissi.

I supporti laterali 9, possono tuttavia oscillare verso l'esterno del telaio, attorno a fulcri Z, in modo da liberare i quadri 1 dai rastrelli 6 e dalle aste attaccalicci 3 e permettere così le necessarie sostituzioni o modifiche dei quadri stessi quando rotture o modifiche dell'articolo tessuto lo rendono necessario. Per ottenere questo risultato è però preventivamente necessario vincolare le aste attaccalicci 3 ai supporti 9, in modo che esse li seguano nel loro movimento oscillatorio, liberando sia i fiancali 7 che le orecchie di attacco 4 dei quadri 1. Normalmente, questo risultato lo si ottiene mediante una coppia di dime 10 munite di una pluralità di fori 11 in numero pari al numero di attaccalicci 3, ciascuna delle quali viene temporaneamente fissata ad uno rispettivo dei due supporti laterali 9 (fig. 3), per bloccare in posizione le aste attaccalicci 3. In questo modo si ottiene il risultato non solo di rendere le aste attaccalicci 3 solidali ai supporti 9, ma anche di garantire che le stesse rimangano nella esatta posizione di funzionamento, così da evitare ogni problema o perdita di tempo quando i quadri 1 devono essere rimontati.

L'operazione di montaggio e smontaggio dei quadri 1 sopra descritta, si può svolgere però con la necessaria velocità e precisione solo quando tutti i quadri del telaio sono in opera, il che avviene in effetti abbastanza raramente. Infatti, nei casi più frequenti in cui il telaio lavora solo con una parte dei quadri disponibili, sorge il problema di realizzare il fissaggio delle aste attaccalicci 3 non operative e cioè quelle sulle quali non sono montati quadri. Queste aste infatti, proprio per la loro costruzione e montaggio, non possono essere lasciate libere, visto che finirebbero per cadere all interno del telaio provocando danni ai fili di ordito od ostacolando il regolare funzionamento dei quadri attivi. E' d’uso pertanto che le aste attaccalicci non operative vengano temporaneamente fissate, con le modalità più svariate, ai supporti 9.

Questa soluzione presenta però due tipi di inconvenienti, la cui comune conseguenza è quella di rallentare l’operazione di sostituzione dei quadri e quindi prolungare il fermo di attività del telaio, che ogni giorno di più si rivela economicamente dannoso, tenendo conto da una parte degli alti costi di impianto e dall'altra delle rilevanti produttività raggiunte dai telai odierni.

Un primo inconveniente risiede dunque nel fatto che l'operazione di fissaggio deve essere fatta mediante elementi di serraggio bloccati in posizione con morsetti, spine od altri sistemi che prevedono comunque l'impiego di relativi attrezzi. Tali elementi di serraggio sono normalmente abbastanza numerosi, poiché essi vengono variati in funzione del numero totale di aste attaccalicci non operative da bloccare in posizione. Si tratta poi spesso di elementi di serraggio che non sono permanentemente a bordo del telaio o che comunque devono essere tolti dallo stesso quando si vogliono utilizzare tutti i quadri. In altre parole sono sistemi rudimentali, che prevedono l'impiego di una molteplicità di elementi, l'uso di attrezzi ed un notevole dispendio di tempo per la loro messa in opera.

Un secondo inconveniente discende invece dal fatto che tali elementi di serraggio utilizzati oggi nella tecnica, non sono in grado di mantenere con sicurezza le aste attaccalicci 3 nella loro esatta posizione di lavoro. Quando pertanto il tessitore deve operare sui quadri 1 e deve quindi mettere in opera preventivamente le dime 10, egli incontra non poche difficoltà a far entrare esattamente nei fori 11 le aste attaccalicci che non erano già guidate dai quadri 1 e cioè le aste attaccalicci 3 non operative. Poiché infatti il loro imperniamento sull'asse Z lascia un notevole grado di libertà, non solo nel piano del foglio di fig. 1 ma anche in un piano ad esso perpendicolare, è quasi inevitabile che tra una telaiata e quella successiva, a causa delle rilevanti vibrazioni del telaio, dette aste si allontanino dalla loro corretta posizione e creino quindi problemi quando si voglia effettuare un loro veloce inserimento nelle dime 10.

La presente invenzione si pone dunque lo scopo di superare gli inconvenienti sopra menzionati, offrendo un dispositivo di guida rapida per attaccalicci, che possa operare con la massima semplicità e velocità su tutti gli attaccalicci 3 non operativi, indipendentemente dal loro numero, e che mantenga perfettamente in posizione questi attaccalicci durante l'intera operazione di tessitura, così da non creare alcun problema quando l'operatore deve inserire le dime 10 sugli stessi attaccalicci.

Tale scopo viene raggiunto, secondo la presente invenzione, mediante un dispositivo di guida rapido degli attaccalicci di un telaio di tessitura, del tipo in cui detti attaccalicci sono costituiti da aste incernierate ad una loro estremità sullo stesso asse su cui sono incernierati supporti laterali del telaio cui dette aste attaccalicci devono essere fissate per alcune operazioni di tessitura, caratterizzato da ciò che comprende almeno un elemento a vite e madrevite, avente passo pari all'interasse tra detti attaccalicci, detta madrevite essendo solidale ad uno di detti supporti laterali e detta vite avendo filettatura costituita da una cavità idonea ad accoppiarsi a dette aste attaccalicci, per mantenere dette aste attaccalicci in posizione stabile tra detta vite e detto supporto laterale.

L'invenzione verrà comunque ora meglio descritta, con riferimento ad una preferita forma di esecuzione della stessa, illustrata nei disegni allegati che ne rappresentano una vista in alzato laterale (fig. 4) ed una in parziale (fig. 5). Il dispositivo dell'invenzione è stato anche rappresentato schematicamente a tratteggio nella vista frontale di fig. 1, per farne meglio comprendere la posizione all'interno del telaio, dove è indicato dalla lettera D.

La fig. 4 è una vista frontale, dall' "interno" del telaio, del dispositivo di guida rapido secondo la presente invenzione, la parte destra della figura essendo quella rivolta verso il pettine del telaio e cioè verso la zona di inserimento della trama. In questa figura il piano del foglio schematizza uno dei supporti laterali 9 del telaio, al quale sono solidali i rastrelli 6 ed al quale è reso solidale anche il dispositivo della presente invenzione. Questo è costituito da una lunga vite 12 e da una relativa madrevite 13 che viene resa solidale al supporto 9 con l'interposizione della piastra 14, fissa rispetto alla madrevite 13, mediante dadi di fissaggio alloggiati in asole 15. La vite 12 presenta un filetto costituito da una cavità elicoidale avente sezione tale da accoppiarsi col gioco necessario alla sezione delle aste attaccalicci 3. Nella forma di esecuzione illustrata tale cavità ha sezione rettangolare, mentre le aste attaccalicci hanno sezione circolare; altre sezioni sono comunque possibili, come illustrato per le aste attaccalicci 3 in fig. 2, senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.

Il passo P della filettatura della vite 12 è esattamente corrispondente all'interasse esistente tra le aste attaccalicci 3, così che disponendo detta vite adiacente alla fila di aste attaccalicci 3 queste vengono ad alloggiarsi tangenzialmente all'interno della filettatura della vite 12. In sede di messa a punto iniziale del dispositivo, la posizione della vite viene modificata assialmente facendo muovere la piastra 14 rispetto al supporto 9 grazie alle asole 15. Una volta determinata la posizione in cui l'accoppiamento attaccalicci 3/vite 12 avviene con la necessaria precisione, la piastra 14 viene bloccata in quella posizione e non più rimossa. A questo punto, tramite la rotazione della vite 12 rispetto alla madrevite 13, è possibile "agganciare" con la vite 12 il numero voluto di aste attaccalicci 3, a partire da quella più lontana dal pettine, fino ad arrivare a quella più vicina ad esso (a destra nel disegno), provvedendo quindi a bloccare perfettamente in posizione le aste attaccalicci non operative e lasciando invece perfettamente libere quelle che devono impegnarsi su corrispondenti quadri dei licci.

Si ricorda infatti a questo proposito che nella normale tecnica di tessitura, i quadri dei licci vengono attivati a partire da quelli più vicini al pettine, per arrivare via via fino a quelli più lontani. Il dispositivo secondo la presente invenzione consente dunque di attivare i quadri proprio in questo ordine, mantenendo contemporaneamente in posizione gli attaccalicci non attivati e raggiungendo così con la massima semplicità ed efficacia uno degli scopi dell'invenzione. La vite 12 è infatti permanentemente in opera sul telaio e non richiede alcun particolare attrezzo per essere fatta avanzare o retrocedere visto che, mediante un apposito volantino 16 di cui è dotata la sua testa, essa può essere facilmente azionata a mano.

Il dispositivo di guida degli attaccalicci sopra descritto raggiunge contemporaneamente anche il secondo scopo dell'invenzione. Infatti, come si è sopra visto, gli spostamenti assiali che la vite 12 compie ruotando su sè stessa per variare il numero di attaccalicci 3 bloccati in posizione, avvengono senza che sia mai abbandonata la presa sugli attaccalicci stessi che mantengono quindi permanentemente inalterata la loro posizione. Inoltre, gli eventuali attaccalicci che diventano inoparativi vengono, dopo che è stato rimosso il relativo quadro, immediatamente messi in posizione corretta col semplice avanzamento per rotazione della vite 12. In ogni momento della lavorazione quindi gli attaccalicci 3 sono in posizione perfettamente e costantemente centrata e quindi l'inserimento della dima 13 (la cui utilità permane comunque, dovendo essa realizzare il posizionamento ed il bloccaggio degli attaccalicci operativi prima dello smontaggio dei quadri e quindi prima che la vite 12 possa bloccarli in posizione) avviene con la massima facilità ed al limite può essere anche automatizzato, visto che viene a cadere la necessità presente fino ad oggi di un intervento manuale per far sì che ognuno degli attaccalicci 3 non operativi si inserisca esattamente nel corrispondente foro 11 delle dime 10.

Il funzionamento della madrevite 13 non è stato illustrato in dettaglio, dal momento che si tratta di una costruzione meccanica del tutto nota. Essa può essere del tipo a filetto, o del tipo a spina o di altri tipi ancora, senza che la funzionalità del dispositivo di guida rapido della presente invenzione ne venga alterata. Ai fini dell'invenzione è semplicemente necessario che la madrevite 13 garantisca una completa assenza di gioco assiale della vite 12 e nello stesso tempo preveda un dispositivo di fermo della vite 12 per bloccarla nella posizione voluta durante le fasi di lavorazione del telaio. Da questo punto di vista non ha importanza che la vite sia bloccata in modo rigido, visto che eventuali rotazioni della stessa non modificano affatto la posizione degli attaccalicci, ma è sufficente che i dispositivi di fermo impediscano una rotazione accentuata della vite che ne porterebbe la estremità anteriore ad interferire con l'ultimo quadro attivo.

Per migliorare l'accoppiamento tra il filetto della vite 12 e gli attaccalicci 3, è infine preferibile montare la vite sul supporto 9 inclinata di un angolo a pari all'angolo dell'elica della filettatura. In questo modo la filettatura, in corrispondenza alla zona di accoppiamento degli attaccalicci, si dispone parallela agli attaccalicci stessi e 1'accoppiamento risulta più morbido. Benché preferita, tale caratteristica non è comunque vincolante. Variando infatti opportunamente la forma della cavità che costituisce il filetto della vite 12 è possibile realizzare un buon accoppiamento vite/attaccalicci anche con giaciture della vite 12 diverse da quella rappresentata nel disegno.

Claims (7)

1. R I V E N D I C A Z IO N I 1) Dispositivo di guida rapido degli attaccalicci (3) di un telaio di tessitura, del tipo in cui detti attaccalicci (3) sono costituiti da aste incernierate ad una loro estremità sullo stesso asse (Z) su cui sono incernierati supporti laterali (9) del telaio cui dette aste attaccalicci (3) devono essere fissate per alcune operazioni di tessitura, caratterizzato da ciò che comprende almeno un elemento a vite (12) e madrevite (13), avente passo (P) pari all'interasse tra detti attaccalicci (3), detta madrevite (13) essendo solidale ad uno di detti supporti laterali (9) e detta vite (12) essendo disposta con asse parallelo al piano di detti attaccalicci (3) e ad essi adiacente, ed avendo filettatura costituita da una cavità ad elica idonea ad accoppiarsi a dette aste attaccalicci (3), per mantenere dette aste attaccalicci (3) in posizione stabile tra detta vite e detto rispettivo supporto laterale.
2. 2) Dispositivo di guida come in 1), in cui detta madrevite (13) è fissata a detto supporto laterale (9) con mezzi di fissaggio (15) che permettono di registrare la posizione assiale della vite (12).
3. 3) Dispositivo di guida come in 1), in cui detta madrevite (13) è del tipo a filetto interno cooperante con la cavità di detta vite (12).
4. 4) Dispositivo di guida come in 1), in cui detta madrevite (13) è del tipo a spina cooperante con detta cavità della vite (12).
5. 5) Dispositivo di guida come in 1), in cui detta madrevite (13) comprende inoltre mezzi di fissaggio per bloccare la rotazione della vite (12) in una posizione desiderata.
6. 6) Dispositivo di guida come in 1), in cui la sezione di dette aste attaccalicci (3) è circolare od ovale e la sezione di detta cavità della vite è quadrata o rettangolare.
7. 7) Dispositivo di guida come in 1), in cui l'asse di detta vite (12) è inclinato rispetto alla piano orizzontale del telaio di un angolo (a) pari all'inclinazione dell'elica del filetto.