ITMI941125A1 - Nuovi derivati chinolonici, sintesi ed impiego come farmaci antibatterici - Google Patents

Nuovi derivati chinolonici, sintesi ed impiego come farmaci antibatterici Download PDF

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ITMI941125A1
ITMI941125A1 IT001125A ITMI941125A ITMI941125A1 IT MI941125 A1 ITMI941125 A1 IT MI941125A1 IT 001125 A IT001125 A IT 001125A IT MI941125 A ITMI941125 A IT MI941125A IT MI941125 A1 ITMI941125 A1 IT MI941125A1
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cyclopropyl
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IT001125A
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Inventor
Violetta Cecchetti
Arnaldo Fravolini
Lucia Mairani
Pier Giuseppe Pagella
Oriana Tabarrini
Patrizia Terni
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Mediolanum Farmaceutici Spa
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Description

Domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
Nuovi derivati chinoionici , sintesi ed impiego come Farmaci antibatterici .
Tecnica anteriore
Sono noti da tempo i 6-fluorochinoloni, che sono impiegati come farmaci antibatterici.
Negli ultimi anni il loro impiego è andato crescendo al punto di indurre l'insorgenza di ceppi di microorganismi che appaiono resistenti al loro uso. Il principale impiego terapeutico dei 6-fluorochinoloni è nel trattamento delle infezioni dell'apparato urinario che sono sostenute prevalentemente dai microorganismi Gram-negativi. Essi vengono sovente usati anche nel trattamento delle infezioni dell'apparato respiratorio che sono sostenute prevalentemente da microorganismi Gram-positivi.
Tra gli effetti collaterali dei 6-fluorochinoloni particolarmente importanti sono gli effetti a carico del sistema nervoso centrale dovuti al fatto che essi sono in grado di oltrepassare la barriera ematoencefalica.
E’ quindi sentita l'esigenza di disporre di nuovi derivati chinoionici in grado di vincere la resistenza ai 6-fluorochinoloni ed aventi effetti collaterali ridotti.
Sommario
Noi abbiamo ora sorprendentemente trovato nuovi derivati chinoionici che consentono di superare gli inconvenienti della tecnica nota.
Detti derivati chinoionici hanno la seguente formula generale:
m cui:
dove R3, uguale o diverso da R4, è scelto fra H ed alchile da C1 a ed R4 è un alchile da a C4;
dove R5, uguale o diverso da R6, è scelto fra I, OH, alchile da C1 a ed idrossi alchile da C1 a C4 ed R6 è scelto fra OH, alchile da C1 a C4 ed idrossialchile da C1 a C4;
I composti di formula generale (I) possono essere salificati con acidi farmacologicamente accettabili scelti nel gruppo
comprendente HC1, HBr, H2SO4, H3PO4, HC1O4, CH3SO3H, acido ptoluensolfonico, acido citrico, acido tartarico, acido maleico, acido salicilico, acido fumarico, acido succinico, acido ossalico, ecc.
I derivati chinoionici aventi formula generale (1) esplicano ima attività antibatterica più elevata dei derivati chinoionici della tecnica nota specialmente nei confronti dei microorganismi grampositivi, non producono effetti collaterali a carico del sistema nervoso centrale in quanto non sono in grado di attraversare la barriera ematoencefalica ed inoltre sono in grado di vincere le resistenze indotte dai 6-fluorochinoloni impedendo così l'insorgere ed il progredire di superinfezioni.
La presente invenzione si riferisce, quindi, ai derivati aventi formula (1), ad un procedimento per la loro preparazione, alle composizioni farmaceutiche che li contengono come sostanze attive ed all'impiego terapeutico per trattare le infezioni batteriche. Descrizione dettagliata dell'invenzione
Le caratteristiche ed i vantaggi dei derivati chinoionici della presente invenzione ed il procedimento di preparazione saranno maggiormente illustrati nel corso della seguente descrizione dettagliata.
Detti derivati chinoionici hanno la seguente formula generale (1):
in cui :
dove R3,uguale o diverso da R4, è scelto fra H ed alchile da a C4 ed è un alchile da C1a C4;
dove R5, uguale o diverso da R6, è scelto fra H, OH, alchile da C1 a C4 ed idrossi alchile da C1 a C4 ed R6 è scelto fra OH,
alchile da a ed idrossi alchile da C1 a C4 ;
Noi abbiamo trovato un processo di applicazione generale che consente di preparare composti della presente invenzione con elevata resa ed è atto alla produzione industriale.
Detto processo, quando R1 = NH2, è realizzato secondo lo schema di reazione 1.
La reazione dello stadio a) è condotta mantenendo la miscela di reagenti a temperatura ambiente.
La reazione dello stadio b) è condotta in una miscela di acqua e diossano operando dapprima a temperatura compresa fra 0°C e 10°C e successivamente a temperatura ambiente.
La reazione dello stadio c) è condotta a temperatura ambiente con una miscela nitrante costituita da acido solforico al 38% ed acido nitrico al 65%·
La reazione dello stadio d) è condotta riscaldando la miscela dei reagenti a riflusso.
La reazione dello stadio e) è condotta in toluene anidro in presenza di trietilammina anidra riscaldando a temperatura compresa fra 85°C e 95°C.
La reazione dello stadio f) è condotta in una prima fase in una miscela di etanolo assoluto ed etere etilico a temperatura di 0°C, quindi in DMF ad una temperatura compresa fra 90-110°C in presenza di una base quale ad esempio K2CO3.
La reazione dello stadio g) viene condotta in differenti solventi quali piridina, acetonitrile e dimetilformammide in presenza di una base quale la stessa piridina, K2CO3 ed Et3N a temperatura tra 80 C e 100 C, a pressione atmosferica oppure in autoclave in dipendenza dal tipo di R2H impiegato.
La reazione dello stadio h) può essere condotta in alcoli quali etanolo, 2-metossietanolo, eteri pesanti quale diglyme solventi aprotici dipolari quali acetonitrile e dimetilformammide ad una temperatura compresa tra 20-40 C e pressione tra 1 e 3 atmosfere. La reazione dello stadio i) è condotta in alcool etilico mediante riscaldamento a riflusso.
Con opportune varianti al processo descritto vengono preparati i composti di formula (1) aventi R1 = OH oppure
A scopo illustrativo vengono riportati i seguenti esempi di preparazione dei composti secondo la presente invenzione.
ESEMPIO 1
a) Preparazione del composto
In un pallone munito di agitatore meccanico e valvola a calcio cloruro vengono posti 40 g (0.277 moli) di 2-cloro-6-fluoro toluene e 73-86 g (0.554 moli) di alluminio tricloruro. A questa miscela si aggiungono poche gocce di acetil cloruro e si scalda a 40°C fino ad innescare la reazione (si nota sviluppo di HC1). Si porta la miscela di reazione a temperatura ambiente e lentamente si termina l'aggiunta di acetil cloruro per un totale di 19-7 ml (0.277 moli). Si lascia reagire a questa temperatura per circa 2 ore seguendo mediante TLC (cicloesano/AcOEt 1/1) la scomparsa del prodotto di partenza e quindi si versa la miscela in una soluzione di acido cloridrico diluito e ghiaccio. Si estrae più volte con cloruro di metilene e l'estratto organico si lava con una soluzione acquosa basica e poi con acqua. Si anidrifica su Na2SO4 e si evapora il solvente ottenendo 48.22 g di 2'-cloro-4'-fluoro-3'-metil acetofenone come olio giallo con resa del 93%· 1H-NMR (CDCl3,ppm): 2.35 (3H. d, J=2.3 Hz, CH3), 2.60 (3H. s. C0CH3), 7.00 (IH. t, j=8.5 Hz, H-5), 7.35 (IH. dd, J=6 e J=8.5 Hz, H-6).
Il prodotto, contenente circa il 52 dell'isomero posizionale 4'-cloro-2'-fluoro-3'-metil acetofenone, viene impiegato come tale nella reazione successiva.
b) Preparazione di (2)
A 85.6 g (2.14 moli) di NaOH solubilizzati in 400 d milacqua si addizionano per gocciolamento 33 ml (0.642 moli) di bromo operando in modo che la temperatura non superi i 10°C. Finita l'aggiunta si porta la soluzione a 0°C e si aggiungono lentamente 40 g (0.214 moli) del chetone preparato nello stadio a) sciolti in 300 ml di diossano operando in modo che la temperatura non superi i 5°C. Si mantiene la miscela a temperatura ambiente per circa un'ora controllando l'andamento mediante TLC (cicloesano/AcOEt 1/1). Si versa la miscela in una soluzione acquosa di sodio iposolfito per eliminare l'eccesso di bromo e si acidifica con acido cloridrico concentrato. Il precipitato formatosi viene filtrato e lavato più volte con acqua.
Si ottengono 39-52 g di acido 2-cloro-4- fluoro- 3_metil benzoico (2) con resa del 97%.
1H-NMR (CDCl3,ppm): 2.4θ (3H, d, J=2.3 Hz, CH3), 7-05 (1H, t. J=8.5 Hz, H-5). 7-90 (IH. dd, J=6 e J=8.5 Hz, H-6).
c) Preparazione di (3)
20 g del composto (2) vengono addizionati alla miscela nitrante formata da 100 ml di acido solforico concentrato e 4.7 ml di acido nitrico concentrato. Si fa reagire la miscela a temperatura ambiente per un ' ora, si controlla il termine della reazione mediante TLC (cicloesano/AcOEt 1 / 1 ) e quindi si versa la soluzione in acqua ghiacciata. Si filtra il precipitato formatosi e lo si lava con acqua ottenendo 22.8 g di acido 2-cloro-4-fluoro-3_metil-5-nitro benzoico (3) con resa del 92% .
1H-NMR (CDCI3 , ppm) : 2.45 (3H. d, J=2.3 Hz, CH3) , 8. 60 ( 1H, d. J=7 o Hz , H-6) , 9 -25 ( IH , br s , C00H) .
Preparazione di (4) :
Una miscela costituita da 20 g del composto (3) e 60 ml di cloruro di tionile viene riscaldata a riflusso per 3 ore. Si concentra poi sotto vuoto e si lava più volte con benzene essiccato. Il cloruro dell' acido 2-cloro-4-Fluoro-3-metil-5-nitro benzoico (4) così ottenuto non viene purificato nè caratterizzato ma posto immediatamente a reagire. La resa viene considerata quantitativa,
e) Preparazione di (5) :
A 12.24 g (85-6 mmoli) di etil 3-dimetilamminoacrilato, ottenuto come descritto in J.Med.Chem. 18 44l, (1975). e 17-8 ml (127.7 mmoli) di trietilammina anidra sciolti in 60 ml di toluene anidro vengono addizionati 21.57 g (85-6 mmoli) del composto (4) sciolti in 40 ml di toluene anidro. La miscela viene riscaldata a 90°C per 2 ore e controllata mediante TLC (AcOEt/Benzene 7/3)· Al termine della reazione si filtra la trietilammina cloridrato precipitata e si evapora la soluzione. Il residuo addizionato con cicloesano fornisce un solido giallo scuro che viene purificato mediante cromatografia flash utilizzando come eluente cicloesano/etile acetato 7/3 -Si ottengono 18.4 g di etil 2-(2-cloro-4-fluoro-5-oitrobenzoil)-3-dimetilammino acrilato (5) pari ad una resa del 60%.
1H-NMR (CDCl3 ,ppm) : 0.95 (3H. t, CH2CH3) . 2.40 (3H, d. J=3 Hz . CH3) , 3 -05 (3H. br s . NCH3) , 3.4Ο (3H. br s . NCH3) t 3-55 (2H. q. CH2CH3 ) · 7 -90 ( IH. d, j=7.5 Hz , H-6) , 8.00 ( IH, s , =CH) .
f) Preparazione di (6)
Ad una soluzione costituita da 18 g (0.05 moli) del composto (5) sciolti in 250 ml di etanolo assoluto e IOO ml di etere etilico, mantenuta a 0 ° C , vengono aggiunti 3 “1 ( 0.075 moli ) di ciclopropilammina . Si lascia reagire per 20 minuti a 0 °C e quindi si evapora il solvente a pressione ridotta. Il residuo viene sciolto in 60 ml di DMF anidra ed addizionato con 13.8 g (0.1 moli) di K2C03 anidro. Si scalda a 100°C per 40 minuti e si versa in acqua. Il precipitato ottenuto viene filtrato e lavato con acqua. Dopo essiccamento si ottengono 16.2 g di etil 1-ciclopropil-7-fluoro-8-metil-6-nitro-1,4-diidro-4-0x0-3chinolincarbossilato (6) con resa del 97 %·
p.f.198-200"C,
1H-NMR (CDCl3.ppm): 1.00-1.35 (4H, m, CH2 ciclopropile), 1.45 (3H, t, CH2CH3), 2.80 (3H, d, J=3 Hz, CHg). 4.00 (IH, m, CH ciclopropile), 4.40 (2H. q, CH2CH3).8.65 (IH. s, H-2), 8.95 (IH, d, J=7-5 Hz,H-5).
g) Preparazione di (7)
Una miscela costituita da 0.7 g (2 mmoli) del composto (6) e 0.7 g (8 mmoli) di piperidina in 10 mdli piridina anidra viene scaldata a 100°C per 24 ore. Il solvente viene rimosso per distillazione in vuoto ed al residuo è addizionato EtOH. Il solido ottenuto viene filtrato e lavato più volte con acqua. Dopo essiccamento si ottengono 0.54 g di etil l-ciclopropil-8-metil-6-nitro-7-{1-piperidinil)-1,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilato (7) con resa del 67-72·
1H-NMR (CDCl3.ppm): 0.75-1·35 (4H, m, CH2 ciclopropile), 1.45 (3H, t. CH2CH3). 1.65-1-85 (6H, m, CH2 piperidina). 2.70 (3H, s, CH3), 2.90-3.20 (4H, m, NCH2 piperidina), 4.00 (IH, m, CH ciclopropile), 4.40 {2H, q, CH2CH3), 8.55 (1H. s, H-2), 8.60 (2H, s, H-5).
h) Preparazione di (8):
0-3 g (0.75 mmoli) del composto (7) vengono solubilizzati in 30 mi di 2-metossietanolo ed addizionati con 0.06 g di Nickel-Raney. La soluzione viene sottoposta ad idrogenazione per 40 minuti a temperatura e pressione ambiente; viene quindi filtrata su celite per eliminare il catalizzatore ed evaporata. Il residuo addizionato con EtOH fornisce un solido che viene filtrato ed essiccato. Si ottengono O. I65 g di etil 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7-(1-piperidinil)-1,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilato (8). Resa 60%.
1H-NMR (CDCl3,ppm): 0.75-l-25 (4H, m, CH2 ciclopropile), 1.45 (3H. t. C2CH3), 1.60-1.95 (6H, m, CH2 piperidina), 2.55 (3H, s CH3), 2.95-3-30 (4H. m, NCH2 piperidina). 3-70-4.10 (3H, m, CH ciclopropile e NH2), 4.40 (2H. q, CH2CH3. 7-55 (IH, s. H-5) 8.55 (IH. s, H-2).
i) Preparazione di (9)
0.15 g (0.4 mmoli)del composto (8) vengono solubilizzati in 2 ml di EtOH e 2 ml di 5 N HC1 e la miscela viene riscaldata a riflusso per circa due ore. Per raffreddamento si ottiene un precipitato che viene filtrato e lavato con EtOH. Dopo essiccamento si ottengono 0.06 g di acido 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7-(l-piperidinil)-l,4-diidro-4-oxo~3_chinolincarbossilico cloridrato (9) con resa del 40%.
p.f. 168-170°C.
1H-NMR (DMSO-dg.ppm): O.8O-I .3O (4H. m, CH2 ciclopropile), 1.45-l.90 (6H, m, CH2 piperidina), 2.60 (3H. s, CH3), 3-05-3.25 (4H. m, NCH2 piperidina), 4.40 (IH, m, CH ciclopropile), 7-70 (IH, s, H-5), 8.70 (IH, s.H-2).
ESEMPIO 2
Operando con le modalità descritte nell ' Esempio 1 a partire dall ' intermedio ( 6) ed utilizzando come ammina la 4-metilpiperidina è stato ottenuto l ' acido 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7- (4-metil-l-piperidinil) -1 ,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico cloridrato (10) .
p. f . 244-247°0,
1H-NMR (DMSO-dg.ppm) : 0.80-0. 90 (2H, m, CH2 ciclopropile) , 0.99 (3H, d, J=5 . 56 Hz, CHrj piperidina) , 1.12-1.22 (2H, m, CH2 ciclopropile), 1. 30-1. 80 (5H, m, CH2 e CH piperidina), 2.57 (3H, s, CH3), 3-01-3.23 (4H, m, NCH2 piperidina), 4.30 (IH, in, CH ciclopropile). 7-80 (IH, s, H-5), 8. 70 (IH, s, H-2) .
ESEMPIO 3
Operando con le modalità descritte nell'Esempio 1 a partire dall'intermedio (6) ed utilizzando come ammina la 3-metilpiperidina è stato ottenuto l'acido 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7- (3-metil-l-piperidinil) -1 , 4-diidro-4-oxo-3_ chinolincarbossilico cloridrato (11).
1H-NMR (DMS0-dg,ppm) : O.85-I.3O (7H, ra, CH2 ciclopropile e CH^ piperidina), 1.60-2.00 (5H, m, CH2 e CH piperidina), 2.6θ (3H, s, CH3), 2.95-3.25 (4H, m, NCH2 piperidina), 4.30 (IH, m, CH ciclopropile), 7-60 (IH, s, H-5), 8. 70 (IH, s, H-2).
ESEMPIO 4
Operando con le modalità descritte nell’Esempio 1 a partire dall'intermedio (6) ed utilizzando come ammina la omopiperidina è stato ottenuto l'acido 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7- ( 1-omopiperidinil) -1 ,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico cloridrato (12).
p.f. 165-167°C.
1H-NMR (DMSO-dg.ppm) : 0.80-1.30 (4H, m, CH2 ciclopropile), 1.60-l.90 (8H, m, CH2 omopiperidina) 2.65 (3H. s, CH3), 3-10-3.30 (4H, m, NCH2 omopiperidina), 4.30 (IH, m, CH ciclopropile), 7.65 (IH, s, H-5), 8.70 (IH. s, H-2).
ESEMPIO 5
Operando con le modalità descritte nell'Esempio 1 a partire dall'intermedio (6) ed utilizzando come ammina il 3“ azabiciclo[3.2.2]nonano è stato ottenuto l'acido 6-ammino-lciclopropil-8-metil-7-(3-aza-biciclo[3.2.2]nonan-l-il)-1,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico cloridrato (13)·
1H-NMR (DMSO-dg.ppm): 0.80-1.40 (4H, m, CH2 ciclopropile), I.65-2.10 (10H, m, CH2 e CH azabiciclononano), 2.70 (3H, s, CH^), 3.15-3-40 (4H, m, NCH2). 4.30 (IH, m. CH ciclopropile), 7-45 (IH, s, H-5). 8.65 (IH, s, H-2).
ESEMPIO 6
Operando con le modalità descritte nell'Esempio 1, a partire dall'intermedio (6) ed utilizzando come ammina l'azetidina è stato ottenuto l'etil 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7-(1-azetidinil)-l,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilato (14), che, per idrolisi con IN NaOH e successiva neutralizzazione con 2N HC1, fornisce l’acido 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7_(1-azetidinil)-1,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico (15).
1H-NMR (DMSO-dg.ppm): 0.85-1-30 (4H, m, CH2 ciclopropile), 2.10-2.30 (2H, m. CH2 azetidina), 2.40 (3H, s, CH3), 4.15-4.35 (5H. m. CH ciclopropile e NCH2 azetidina), 7-30 (IH, s, H-5), 8-55 (IH, s. H-2).
ESEMPIO 7
Una miscela costituita da 0.66 g (2 mmoli) dell'intermedio (6), 0.83 g (6 mmoli) di {±)-trans-peridroisochinolina e 0.28 g (2 mmoli) di K2CO-3 in 6 mdli DMF anidra viene riscaldata a 85-90’C per 9 ore. Dopo raffreddamento si versa in acqua e si estrae con CH2CI2. La fase organica dopo essiccamento su Na2SO4 viene evaporata ed il residuo cromatografato usando come eluente cicloesano/AcOEt 7/3· Si ottengono 0.45 g di etil 1-ciclopropil-8-metil-6-nitro-7-[l-(±)-trans-peridroisochinolinil]-l,4-diidro-4-oxo-3~chinolincarbossilato (16) con resa del 30%.
Dal composto (16) operando come descritto nell'Esempio 1h), i) è stato ottenuto l'acido 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7-[l-(±)-trans-peridroisochinolinil]-l,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico cloridrato (17).
p.f. 192-195'C,
1H-NMR (DMSO-dg.ppm): 0.95_1·90 (16Η, m, CH2 ciclopropile e H peridroisochinolina), 2.70 (3H, s, CH3), 2.90-3.45 (4H, m, NCH2 peridroisochinolina), 4.45 (IH, m, CH ciclopropile), 7.75 (IH, s, H-5). 8.80 (IH, s, H-2).
ESEMPIO 8
A 0.66 g (2 mmoli) dell'intermedio (6) sciolti in 30 di mlCH3CN vengono addizionati 0.85 ml(6 mmoli) di trietilammina anidra e 0.28 ml (2 mmoli) di 3.3-dimetilpiperidina. La miscela viene riscaldata a riflusso e fatta reagire per 24 ore. Il solvente viene rimosso per evaporazione ed il residuo trattato con EtOH fornisce 0.43 g di etil l-ciclopropil-8-metil-6-nitro-7-(3,3-dimetil-l-piperidinil)-1,4-diidro-4-oxo-3~chinolincarbossilato (18) con resa del 50%·
Dal composto (18) operando come descritto nell'Esempio 1h), i) è stato ottenuto l'acido 6-anunino-l-ciclopropil-8-metil-7“(3.3-dimetil-l-piperidinil)-l,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico cloridrato (19).
1H-NMR (DMSO-d6,ppm): 0.80-0.95 (2H, m, CH2 ciclopropile), 1.00 (3H, s, CH3), 1.10 (3H. s, CK3), 1.75-2.00 (4H, m, CH2 ciclopropile e CH2 piperidina), 2.60 (3H, s, CH3), 2.80-3-60 (6H, m, CH2 e NCH2 piperidina), 4.25 (IH, m, CH ciclopropile), 7-50 (IH, s, H-5), 8.65 UH, s, H-2).
ESEMPIO 9
Operando con le modalità descritte nell'Esempio 8 a partire dall'intermedio (6) ed utilizzando come ammina la 3.5“ dimetilpiperidina è stato ottenuto l'acido 6-ammino-lciclopropil-8-metil-7-(3.5“dimetil-l-piperidinil)-1,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico cloridrato (20).
1H-NMR (DMSO-dg,ppm): 1.60-1.90 (8H, m, CH2 ciclopropile e CH3 piperidina), 2.00-2.20 (2H, m, CH2 ciclopropile), 2,65-2.95 (4H, m, CH2 e CH piperidina), 3.45 (3H, s, CH3), 3.85-4.00 (4H, m, NCH2 piperidina), 5*20 (IH, m, CH ciclopropile), 8.50 (IH, s, H-5), 9-60 (IH, s, H-2). ;ESEMPIO 10 ;0.3 E (0.9 mmoli) dell'intermedio (6) vengono dissolti in 15 mi di CH3CN anidro ed addizionati con 0.28 g (2.7 mmoli) di trietilammina anidra e con 0.31 S (2.7 mmoli) di 2,6dimetilmorfolina. La soluzione viene posta in autoclave e riscaldata a 100°C per 36 ore; al termine della reazione il solvente viene rimosso per distillazione ed il residuo trattato con EtOH. Si filtra il solido precipitato ottenendo 0.14 g di etil l-ciclopropil-8-metil-6-nitro-7-(3,5-dimetil-4-morfolinil)-1.4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilato (21) con resa del 36%. Dal composto (21) operando come descritto nell'Esempio 1h), i) è stato ottenuto l'acido 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7-(3,5-dimetil-4-morfolinil)-1,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico cloridrato (22). ;p.f.293-295, ;1H-NMR (DMS0-dg,ppm): 0.85-0.95 (2H, m, CH2 ciclopropile), 1.00-1.30 (8H, m, CH2 ciclopropile e CH^ morfolina), 2.50 (3H, s, CH3), 2,80-3-00 (4Η, m, NCH2 morfolina), 3.80-4.00 (2H, m, CH morfolina), 4.30 (IH, m, CH ciclopropile), 7-60 (IH, s, H-5), 8.60 (IH, s, H-2). ;ESEMPIO 11 ;Operando come descritto nell'Esempio 10 ma utilizzando come ammina la cis-2,6-dimetilmorfolina è stato ottenuto l'acido 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7-(cis-3,5-dimetil-4-morfolinil)-1.4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico cloridrato (23). ;p.f. 293-295°C, ;;;1H-NMR (DMSO-dg.ppm) : 0.85-0.95 (2H, m, CH2 ciclopropile) , 1.00-1.30 (8H, m, CH2 ciclopropile e CH3 morfolina) , 2.50 (3H, s, CH3) , 2,80-3.00 (4H, m, NCH2 morfolina) , 3.80-4.00 (2H, m, CH morfolina) , 4.30 (IH, m, CH ciclopropile) , 7.60 (IH, s, H-5) , 8.60 (IH, s, H-2) . ;ESEMPIO' 12 ;a) Operando come descritto nell' Esempio 8 ed utilizzando come ammina la 1 ,2, 3,6-tetraidropiridina è stato ottenuto l 'etil 1-ciclopropil-8-metil-6-nitro-7“(l ,2,3.6-tetraidro-l-piridinil) -1,4-diidro-4-oxo-3_chinolincarbossilato (24) con resa del 42% dopo flash cromatografia (cicloesano/AcOEt 6/4). ;1H-NMR (CDCl3,ppm): 0.85-1.35 (4H, m, CH2 ciclopropile), 1.45 (3H, t, CH2CH3), 2.20-2.35 (2H, m, CH2 tetraidropiridina), 2.70 (3H, s, CH3), 3·15-3·75 (4H, m, NCH2 tetraidropiridina), 4.00 (IH,m, CH ciclopropile),4.40-(2H, q,CH2CH3), 5-75-6.00 (2H, m, =CH),8.65 (IH, s, H-2), 8.70 (IH, s,H-5) ;b) Ad una soluzione di 0-5 g (1.25 mmoli) del composto (24) sciolto in 15 mldi MeOH e mantenuta a 0°C vengono aggiunti 0.4 g (6.25 mmoli) di ammonio formiato e 0.5 g di Pd/C al 10%. Si fa reagire la miscela a questa temperatura per circa 30 minuti, si filtra il catalizzatore su celite e si evapora il solvente. Il residuo viene purificato tramite flash cromatografia utilizzando come eluente CHCl3/MeOH 98/2. Si ottengono 0.15 g di etil 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7-(1,2,3.6-tetraidro-l-piridinil)-1 ,4-diidro-4-oxo-3_chinolincarbossilato (25) con resa del 32.%. ;1H-NMR (CDCl3.ppm): 0.80-1.25 (4H, m, CH2 ciclopropile), 1.45 (3H, t, CH2CH3), 2.00-2.20 (4H, m, CH2 tetraidropiridina), 3.00 (3H, s, CH3), 3-10-3·20 (2H, m, CH2 tetraidropiridina), 4.05-(1H, m, CH ciclopropile), 4.20 (2H, brs, NH2), 4.45 (2H, q, CH2CH3), 4.50-4.60 (2H, m, -CH), 8-50 (IH, s, H-5), 8.70 (IH. s. H-2). ;c) Operando come descritto nell’Esempio 1 i) a partire dall'intermedio (25) è stato ottenuto l'acido 6-ammino-lciclopropil-8-metil-(1.2,3.6-tetraidropiridinil)-1,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico cloridrato (26). ;1H-NMR (DMSO-dg.ppm): 0.85-1-30 (4H, m, CH2 ciclopropile), 1.90-2.20 (4H, m,CH2 tetraidropiridina), 3·15 (3H, s, CH3), 3·25~3·35 (2H, m, CH2 tetraidropiridina), 4.50 (IH, m, CH ciclopropile), 4.65-4.80 (2H, m, -CH), 8.25 (IH, s, H-5),8.90 (IH, s, H-2). ESEMPIO 13 ;a) Preparazione di (27) ;;;;;0.72 g (1-9 nunoli) di etil 6-ammino-l-ciclopropil-8-metil-7-(4-metil-l-piperidinil)1,4-diidro-4-oxo-3_chinolincarbossilato, ottenuto come descritto nell'Esempio 2, vengono sospesi in 4 mi di acqua e 2ml di HC1 al 36%. La miscela viene raffreddata a 0°C, addizionata con 0.144 g {2.1 mmoli) di NaN02 sciolti in 0.25 mi di acqua e fatta reagire a questa temperatura per 30 minuti. Alla soluzione si aggiungono 0.35 g (3-24 mmoli) di sodio fluoborato disciolti in 1 mldi acqua e si agita per altri 30 minuti. Si filtra quindi il solido precipitato che viene lavato con acqua fredda e successivamente con etere etilico ed infine essiccato. Si ottengono 0.6 g di tetrafluoborato di diazonio (27) con resa del 66%. Il prodotto viene usato tal quale per la reazione successiva. ;b) Preparazione di (28): ;;;;;0.6 g (1.24 mmoli) di intermedio (27) vengono aggiunti a porzioni a 0.35 g (2.6 mmoli) di K2CO3 in 5 ni di acido trifluoroacetico mantenuti a 0°C. ;Terminata l'aggiunta si riscalda la miscela a riflusso fino a reazione negativa con β-naftolo, si aggiungono 9 ni di acqua e si mantiene in agitazione per 20 ore a temperatura ambiente. Il solido precipitato viene filtrato, lavato con acqua ed essiccato. Si ottengono 0.45 g di etil l-ciclopropil-6-idrossi-8-metil-7-(4-metil-l-piperidinil)-1,4-diidro-4-oxo-3_chinolincarbossilato (28) con resa del 94%. ;1H-NMR (CDCl3,ppm): 0.85-1.00 (2H, m, CH2 ciclopropile), 1.05~ 1.50 (10H, m,CH2 ciclopropile e CH2, CH3 piperidina e CH2CH3) , 1.75-1 -95 (2H. m, CH2 piperidina) . 2.65 (3H, s, CH3) . 2.90-3-40 (5H. m, NCH2 e CH piperidina) , 3-95 (IH. m, CH ciclopropile) , 4.40 (2H, q, CH2CH3) , 8.70 (IH, s , H-5) , 8.95 (IH, s. H-2) , 9.7Ο (IH, br s , OH) . ;c) Preparazione di (29) ;;;;;0.15 g di estere (28) si sospendono in 4 mldi NaOH al 4% e si pongono a riflusso per 40 minuti. La miscela di reazione viene neutralizzata con HC1 diluito ed il solido precipitato viene filtrato, lavato con EtOH ed essiccato. Si ottengono 0.1 g di acido l-ciclopropil-6-idrossi-8-metil-7-(4-oetil-l-piperidinil)-1,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico (29) con resa del 12% . p.f. 238-240°C, ;;;;1H-NMR (DMS0-dg,ppm): 0.75-0*95 (2H, m, CH2 ciclopropile). 1.00 (3H, d, CH3 piperidina), 1.15-1.80 (6H, m, CH2 ciclopropile e CH2 piperidina), 2.65 (3H, s, CH3), 2.90-3-30 (5H, m, NCH2 e CH piperidina), 4.25 (IH, m, CH ciclopropile), 5-30 (IH, br s, OH), 7- 35 (IH, s. H-5) , 8.60 (IH, s. H-2) .
ESEMPIO 14
a) Preparazione di (30):
0.80 g dell'amminoestere (8), preparato come descritto nell'Esempio 1, vengono sciolti in 12 ml di anidride trifluoroacetica e fatti reagire a temperatura ambiente per 30 minuti. La miscela viene versata in acqua, neutralizzata con Na2C03 fino a pH - 6 ed estratta con CHCl3. Gli estratti organici evaporati e ripresi con EtOH forniscono 0.70 g di etil 1-ciclopropil-8-metil-7~(1-piperidinil)-6-trifluoroacetilammino-1,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilato (30) come solido bianco con resa del 75?·
1H-NMR (CDCl3ppm) : 0.80-1.20 (4H, m, CH2 ciclopropile) , 1.40 (3H. t, CH2CH3), 1.60-2.05 (6Η, m, CH2 piperidina), 265 (3H, s. CH3) , 2.90-3 -40 (4Η, m, NCH2 piperidina) , 3 - 90 ( IH , m . CH ciclopropile), 4.40 (2H, q, CH2CH3), 8.60 (IH, s, H-5), 9.00 (IH, s. H-2), 9-70 (IH, br s. NH).
b) Preparazione di (31):
Una miscela costituita da 0.37 g (0.8 mmoli) di (30), 0.22 g (1.6 mmoli) di e 0.1ml (1.6 mmoli) di metile ioduro in 20ml di acetone anidro viene scaldata a riflusso per 1.5 ore. Si evapora il solvente, si aggiunge cloroformio e si filtra il solido insolubile (sali inorganici). La soluzione cloroformica viene evaporata, trattata con 2ml di EtOH e 2ml di NaOH al 20% e scaldata a riflusso per 2 ore. Dopo raffreddamento si diluisce con acqua e si neutralizza con HC12N. Il solido precipitato viene filtrato e cristallizzato da EtOH. Si ottengono 0.15 g di acido l-ciclopropil-8-metil-6-metilammino-7-(piperidinil)-1,4-diidro-4-oxo-3-chinolincarbossilico (31) con resa del 53%·
p.f. 247-251°c,
1H-NMR (DMSO-d6.ppm): 0.80-1-30 (4H, m, CH2 ciclopropile), 1-55-1.90 (6Η, m, CH2 piperidina), 2.60 (3H, s, CH3), 2.85 (3H, d, NHCH3). 2.95-3-25 (4H, m. NCH2 piperidina). 4.30 (IH, m, CH ciclopropile), 5-40 (IH, m, NHCH3). 7.00 (IH, s, H~5), 8.65 (IH, s. H-2).
Prove farmacologiche;
L'attività antibatterica dei composti della presente invenzione è stata valutata contro microorganismi gram+ e gram-, determinando la Minima Concentrazione Inibente (MIC), mentre la modalità di azione viene valutata in funzione di ima potenziale attività sulla girasi batterica (Cleavage concentration).
DETERMINAZIONE MIC
Microorganismi
Sono state utilizzate sospensioni dei microorganismi test (5 Gram-positivi e 15 Gram-negativi) a titolo noto, conservate mediante congelamento a -80°C e diluite al momento dell'uso in acqua peptonata sino alla concentrazione di 1-210-7 cfu/ml.
Prodotti
Sono stati pesati alcuni mg di prodotti dell'invenzione sufficienti per poter preparare soluzioni madre in DMSO NaOH 0.1 N di 2560 pg/ml (64 μg/ml/piastra).
Dalle soluzioni madre così preparate sono state allestite diluizioni seriali (1:2) sino alla concentrazione di 0.015 pg/ml. Preparazione delle piastre
0.5 delle varie diluizioni di ogni prodotto sono state distribuite in piastre contenenti 19.5 ml di terreno agarizzato (TSA) mantenuto fluido alla temperatura di 50°C. Dopo leggera agitazione, le piastre sono state poste a solidificare ed asciugare in cappa a flusso laminare.
Esecuzione delle MIC
Per l'esecuzione delle MIC è stato utilizzato un multiinoculatore di Steers a 36 pozzetti contenenti ciascuno 200 μl di sospensione batterica.
Dopo inoculo le piastre sono state poste in termostato e lette dopo 24 ore di incubazione a 35°C.
La MIC è definita come la più bassa concentrazione di prodotto (in μg/ml) che inibisce la crescita visibile dei microorganismi. In Tabella 1 vengono riportati I valori ottenuti per i composti sopra descritti in confronto con fluorochinoloni già in commercio quali Rufloxacina ed Ofloxacina. Tutti i composti si sono dimostrati più attivi dei prodotti di riferimento sui microorganismi gram-positivi ed alcuni si sono dimostrati più attivi di Rufloxacina sui microorganismi gram-negativi.
TEST SU DNA-GIRASI (Cleavage concentration)
Si è usata DNA girasi da Escherichia Coli e KDNA da Crithidia fasciculata entrambi fomiti da TopoGEN Ine.
Per ogni lotto di girasi si determina e si utilizza la quantità di enzima necessaria per decatenare 200 ng di KDNA.
I composti 9, 10 e 22 sono stati sciolti in DMF alla concentrazione di 2 mg/ml.
II composto di riferimento Rufloxacina è sciolto in acqua alla concentrazione di 2 mg/ml. Le soluzioni madre sono conservate a 4°C per 48 ore.
Al momento dell'uso si preparano diluizioni fresche seriali 1:2 in acqua a partire dalla concentrazione di 200 μg/ml. 10 μl di prodotto sono usati per una reazione in volume totale di 20 μl.
200 ng di KDNA sono incubati in presenza di girasi e composto in Tris-HCl pH 7-535 mM, KC120 mM, MgC1220 mM. DTT 4 mM, ATP 1.5 mM, Spermidina 2 mM, BSA 40 pg/ml, EDTA 0.1 mM, glicerolo 6.5 % per 1 ora a 37°C. Si aggiungono in seguito 2.5 μl di SDS 10% e 2.5 μΐ di Proteinasi K 1 mg/ml incubando per 30 minuti a 37°C e poi 5 ul di loading dye (glicerolo 30% e blu di bromofenolo 0.25%) .
Si estrae con uguale volume di fenolo/cloroformio/alcool isoamilico (25/24/1 ) e si carica la fase acquosa su gel d' agarosio 1% con EtBr 0.5 μg/ml in tampone TAE con EtBr 0.5 μg/ml .
Il gel è letto a 312 nm e la minima concentrazione di composto alla quale è visibile solo DNA lineare senza forme circolari è assunta come "cleavage concentration".
I risultati ottenuti indicano che i prodotti rivendicati nella presente invenzione, al pari dei chinoioni classici, hanno come target enzimatico la DNA girasi. L'inibizione di questo enzima da parte dei composti della presente invenzione conferma che essi sono in grado di esplicare una potente attività antibatterica. Come risulta dalle tabelle sopra riportate i composti dell'invenzione esercitano una elevata attività antibatterica particolarmente nei confronti dei microorganismi Gram-positivi. Questa attività risulta notevolmente più elevata rispetto a derivati chinoionici noti come la Rufloxacina e l'Ofloxacina.
Grazie alle nuove caratteristiche strutturali i composti dell'invenzione sono in grado di vincere le resistenze indotte dai 6-fluorochinoloni impedendo in tal modo l'insorgere ed il progredire delle superinfezioni.
Inoltre questi composti danno minori effetti collaterali a livello del sistema nervoso centrale rispetto ai derivati chinoionici della tecnica nota in quanto non attraversano la barriera eraatoencefalica.
Grazie alle loro caratteristiche i derivati chinoionici della presente invenzione possono essere impiegati con successo nella preparazione di composizioni farmaceutiche comprendenti una dose efficace di almeno uno di detti composti in miscela con eccipienti e diluenti farmacologicamente accettabili, per il trattamento delle affezioni batteriche.
Per la formulazione in composizioni farmaceutiche i composti di formula generale (I) possono essere salificati con acidi farmacologicamente accettabili scelti nel gruppo comprendente HC1, HBr,H2SO4, H3PO4, HClO4, CH3SO3H, acido p-toluensolfonico, acido citrico, acido tartarico, acido maleico, acido salicilico, acido fumarico, acido succinico, acido ossalico, ecc.
Dette composizioni possono essere somministrate per via orale o per via parenterale rispettivamente alla dose di 100-200-400

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Derivati chinoionici atti all'impiego come antibatterici, aventi la seguente formula generale: in cui: dove R3, uguale o diverso da R4, è scelto fra H ed alchile da a C4 ed R4 è un alchile da C1 a C4;
    dóve R5 , uguale o diverso da R6, è scelto fra H, OH, alchile da C1 a C4 ed idrossi alchile da C1 a C4 ed R6 è scelto fra OH, alchile da Ci a ed idrossi alchile da C1 a C4 ; e sali dei derivati (1) con acidi farmacologicamente accettabili .
  2. 2. Procedimento per la preparazione di derivati chinoionici secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che, quando R1 = NH2, è realizzato secondo i seguenti stadi di reazione:
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la reazione dello stadio a) è condotta mantenendo la miscela dei reagenti a temperatura ambiente.
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la reazione dello stadio b) è condotta una miscela di acqua e in diossano operando dapprima a temperatura compresa fra 0"c e 10°C e successivamente a temperatura ambiente.
  5. 5. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la reazione dello stadio c) è condotta a temperatura ambiente con una miscela nitrente costituita da acido solforico al 98% ed acido nitrico al 65%.
  6. 6. Procedimento secondo la rivendicazione 2. caratterizzato dal fatto che la reazione dello stadio d) è condotta riscaldando la miscela dei reagenti a riflusso.
  7. 7. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la reazione dello stadio e) è condotta in toluene anidro in presenza di trietilammina anidra riscaldando a temperatura compresa fra 85°C e 95*C.
  8. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la reazione dello stadio f) è condotta in una prima fase in una miscela di etanolo assoluto ed etere etilico a temperatura di 0°C, quindi in DMF ad una temperatura compresa tra 90-110°C in presenza di una base.
  9. 9· Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la reazione dello stadio g) è condotta in solvente scelto fra piridina, acetonitrile, e dimetilformammide in presenza di una base scelta fra piridina, K2CO3 ed Et3N a temperatura tra 80*C e 100°C.
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la reazione dello stadio h) è condotta in solventi scelti nel gruppo comprendente diglyme, acetonitrile e dimetilformammide a temperatura compresa tra 20-40°C e pressione compresa tra 1-3 atmosfere.
  11. 11. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la reazione dello stadio i) è condotta in etanolo mediante riscaldamento a riflusso.
  12. 12. Composizioni farmaceutiche comprendenti come sostanza attiva una quantità efficace di almeno uno dei composti secondo la rivendicazione 1, in miscela con eccipienti e diluenti farmacologicamente accettabili, atte al trattamento delle affezioni batteriche.
  13. 13· Composizioni secondo la rivendicazione 12 in forma atta alla somministrazione per via orale.
  14. 14. Composizioni secondo la rivendicazione 12, in forma atta alla somministrazione per via parenterale.
  15. 15. Impiego terapeutico dei derivati secondo la rivendicazione 1 consistente nella somministrazione di una quantità efficace di almeno uno dei detti derivati per il trattamento delle affezioni batteriche.
  16. 16. Impiego secondo la rivendicazione 15 caratterizzato dal fatto che detta somministrazione è effettuata per via orale alla dose di 100-200-400 mg/die.
  17. 17. Impiego secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detta somministrazione è effettuata per via parenterale alla dose di 50-100-200 mg/die.
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