ITMI940558A1 - Innesto rapido per impianti oleodinamici - Google Patents

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ITMI940558A1
ITMI940558A1 IT000558A ITMI940558A ITMI940558A1 IT MI940558 A1 ITMI940558 A1 IT MI940558A1 IT 000558 A IT000558 A IT 000558A IT MI940558 A ITMI940558 A IT MI940558A IT MI940558 A1 ITMI940558 A1 IT MI940558A1
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Massimo Arosio
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Description

spallamento di un elemento tubolare (107) fisso che concentricamente e all'interno del corpo tubolare (2) e del corpo tubolare (107) è supportato in modo scorrevole un corpo tubolare (3), munito di una scanalatura circonferenziale (7), con la quale si possono impegnare le sfere della corona a sfere (6) e che il corpo tubolare (3) accoglie una ulteriore corona a sfere (8), impegnabile con una scanalatura circonferenziale (9) praticata in un guidavalvole (4) scorrevole e collegato operativamente con un otturatore (12) che tra il corpo tubolare (3) ed il corpo tubolare (107) è previsto un cursore (26), sollecitato da una molla (27) e formante tra il corpo tubolare (3) ed il cursore (26) una camera circonferenziale (25) per accogliere le sfere (8) della corona a sfere e che il corpo tubolare (3) viene sollecitato da una molla (16) appoggiente contro uno spallamento (200) previsto all'interno dell'elemento tubolare (102) e che tra uno spallamento (200) del corpo tubolare (3) ed uno spallamento (201) del guidavalvola (4) è previsto un ulteriore mezzo a molla (31).
Descrizione del trovato
La presente invenzione si riferisce ad un innesto rapido per impianti oleodinamici.
Innesti rapidi di questo genere, del tipo push-pull, consentono di accoppiare un elemento costruttivo maschio, collegato ad esempio con un dispositivo supplementare, con un elemento costruttivo femmina, montato per esempio su una macchina operatrice.
Dato che le tubazioni per il fluido idraulico collegate con il gruppo supplementare e con la macchina operatrice risultano permanentemente sotto elevata pressione, è ovvio che l'accoppiamento dell'elemento maschio con l'elemento femmina dell'innesto rapido richiede l'applicazione di forze notevoli, che spesso non permettono un accoppiamento rispettivamente disaccoppiamento manuale.
Inoltre, nei dispositivi ad innesto rapido noti, si manifestano durante la fase di accoppiamento rispettivamente, di disaccoppiamento, indesiderate perdite di olio.
È pertanto scopo della presente invenzione di ovviare agli inconvenienti appartenenti allo stato anteriore della tecnica e di proporre un innesto rapido per impianti oledinamici in genere, che consenta in particolare un accoppiamento rispettivamente un disaccoppiamento con un minimo di forza, permettendo di eseguire queste operazioni manualmente.
Questi scopi vengono raggiunti con un innesto rapido per impianti oleodinamici, composto da un elemento tubolare femmina 100 munito di un otturatore 12 e da un elemento tubolare maschio 101, munito di un otturatore 10, accoppiabili reciprocamente, prevedendo che all'interno dell'elemento femmina 102 è previsto un corpo tubolare intermedio 2 traslabile contro l'effetto di una molla 33 che sul lato anteriore, il corpo intermedio 2 accoglie una corona di sfere 17, impegnabili con scanalature circonferenziali 18, 32 praticate nella parete interna del corpo tubolare 103, che anche all'estremità opposta del corpo tubolare 2 intermedio è prevista una corona di sfere 6, impegnabili con una scanalatura circonferenziale 19 praticata nella superficie interna di un cursore 20 tubolare, sollecitato da una molla 15, disposta tra il cursore tubolare 20 ed un corpo tubolare 120, sollecitato a sua volta da una molla 14, che il cursore 20 appoggia contro uno spallamento di un elemento tubolare 107 fisso che concentricamente e all'interno del corpo tubolare 2 e del corpo tubolare 107 è supportato in modo scorrevole un corpo tubolare 3, munito di una scanalatura circonferenziale 7, con la quale si possono impegnare le sfere della corona a sfere 6 e che il corpo tubolare 3 accoglie una ulteriore corona a sfere 8, impegnabile con una scanalatura circonferenziale 9 praticata in un guidavalvole 4 scorrevole e collegato operativamente con un otturatore 12 che tra il corpo tubolare 3 ed il corpo tubolare 107 è previsto un cursore 26, sollecitato da una molla 27 e formante tra il corpo tubolare 3 ed il cursore 26 una camera circonferenziale 25 per accogliere le sfere 8 della corona a sfere e che il corpo tubolare 3 viene sollecitato da una molla 16, appoggiente contro uno spallamento 200 previsto all'interno dell'elemento tubolare 102 e che tra uno spallamento 200 del corpo tubolare 3 ed uno spallamento 201 del guidavalvola 4 è previsto un ulteriore mezzo a molla 31.
L'oggetto, concepito secondo la presente invenzione, sarà ora descritto più dettagliatamente tramite una forma di esecuzione data solo a titolo di esempio, avvalendosi dei disegni allegati nei quali:
le figure da 1 a 6 mostrano parzialmente in vista parzialmente in sezione gli elementi costruttivi dell'innesto rapido illustrati in diverse posizioni di funzionamento .
Sostanzialmente, l'innesto rapido indicato complessivamente con 100 è composto da un elemento maschio indicato con 101 nonché da un elemento femmina indicato con 102.
L'elemento maschio 101 è eseguito vantaggiosamente in modo standardizzato, come previsto dalle norme IS07241.
L'elemento maschio 101 nonché l'elemento 102 risultano collegati, ad esempio, con una tubazione (non illustrata) per il flusso dell'olio idraulico.
L'elemento femmina 102 è costituito da un primo elemento tubolare 103 collegato tramite una filettatura 104 con un secondo elemento tubolare 105, il quale, tramite una filettatura 106 è collegato con un elemento tubolare 107 che termina in un raccordo di collegamento.
All'interno dell'elemento tubolare 103 è alloggiato un corpo tubolare 2 intermedio traslabile che accoglie un corpo tubolare traslabile interno, indicato con 3.
Il corpo tubolare intermedio 2 accoglie una corona di sfere 6, le quali sfere si possono impegnare con una gola anulare 7, praticata nel corpo tubolare 3 interno.
All'interno del corpo tubolare 3 è previsto un guidavalvola 4 che può essere collegato operativamente col corpo tubolare 3 tramite una corona di sfere 8, le cui sfere possono impegnarsi con una gola anulare 9, praticata nella circonferenza esterna del guidavalvola 4.
Una estremità del guidavalvola 4 è solidale con un corpo tubolare 108, presentante aperture 109 circonferenziali per il passaggio del fluido idraulico.
All'interno del corpo tubolare 108 è supportato in modo scorrevole uno stelo 112 di un otturatore 12, il cui spigolo di intercettazione si impegna con una sede di intercettazione 13 conica prevista all'interno dell'elemento tubolare 3.
All'interno dell'elemento 101 a maschio è montato un corpo tubolare 113 munito di passaggi 115 per il fluido idraulico. L'elemento 113 accoglie in modo scorrevole lo stelo 114 di un otturatore 10, che si impegna con una sede valvolare 11 formata all'interno dell'elemento a maschio 101.
In corrispondenza delle estremità reciprocamente affacciate, gli otturatori 10 e 12 presentano prolungamenti 10a e 12a, i quali, non appena l'elemento maschio 101 risulta inserito nell'elemento femmina 102, entrano in contatto reciproco tra di loro.
Tra il corpo tubolare 113 e l'otturatore 10 è prevista una molla 23, mentre tra il corpo tubolare 108 e l'otturatore 12 è prevista una molla 24.
Per effetto della pressione idraulica, presente sia nell'elemento maschio 101, sia nell'elemento femmina 102, gli otturatori 10 e 12 risultano premuti in modo noto contro le rispettive sedi 11 e 13 valvolari.
L'elemento tubolare 103 presenta internamente, in corrispondenza della sua estremità anteriore due gole 18 circonferenziali , con le quali possono impegnarsi le sfere di una corona di sfere 17, alloggiata nel corpo tubolare 2. All'interno del corpo 102 è alloggiato un cursore 120 tubolare, munito di gradini di battuta; il corpo 102 circonda un secondo cursore tubolare indicato con 20.
Tra il cursore 120 ed una battuta, formata sul corpo tubolare 107, è prevista una molla 14. Anche tra il cursore 120 formante una battuta ed il cursore 20, che appoggia contro l'elemento tubolare 107, è prevista una molla 15. Inoltre, una molla 16 è montata tra una battuta dell'elemento 102 femmina ed uno spallamento, sporgente radialmente verso l'interno dal corpo tubolare 3. Inoltre, si prevede una molla 31 tra uno spallamento 200 solidale con il corpo tubolare 3 ed una battuta 201, formata sul corpo del guidavalvola 4 tubolare.
L'elemento maschio 101 presenta uno spallamento circonferenziale indicato con 21, delimitante una gola 22 circonferenziale, ricavata nel corpo dell'elemento maschio 101.
Tra l'elemento tubolare 107 ed il corpo tubolare 3, è previsto un ulteriore cursore 26, che definisce tra l'elemento tubolare 3 ed il cursore 26 stesso una gola 25 libera.
Il cursore 26 è influenzato da una molla 27, disposta tra uno spallamento formato sul cursore 26 ed una battuta formata all'interno dell'elemento tubolare 107.
All'interno del corpo tubolare 103 è formata una camera che accoglie una molla 33 che appoggia sia contro l'estremità anteriore dell'elemento tubolare 105 sia contro uno spallamento del corpo tubolare intermedio indicato con 2. La molla 33 ha lo scopo di mantenere gli elementi costruttivi descritti in una posizione reciproca definita. Mentre durante l'introduzione dell'elemento maschio 101 nell'elemento femmina 102 il corpo tubolare 2, il corpo tubolare 3, il corpo tubolare 120, il guidavalvola 4 nonché il cursore 26 possono eseguire un libero movimento di traslazione contro l'effetto delle molle 14, 15, 16, 31, al termine dell'inserimento dell'elemento maschio 101, le sfere della corona a sfere 17 risultano penetrate nella scanalatura circonferenziale 22 dell'elemento maschio 101 ed in questa posizione vengono bloccati dalla parete interna dell'elemento tubolare 103 esterno.
Le sfere della corona a sfera 6 risultano penetrate nella scanalatura anulare 7 ed in questa posizione le sfere 6 risultano bloccate dalla parete interna del cursore 20 e la corona a sfere 8 risulta penetrata nella scanalatura circonferenziale 9 del guidavalvola 4 ed in questa posizione le sfere 8 risultano bloccate dal cursore 26. Questo fatto rende i diversi corpi tubolari nonché cursori saldamente bloccati tra di loro, situazione che rimane invariata finché l'elemento maschio 101 risulta inserito nell'elemento femmina 102.
Solo una estrazione dell'elemento maschio 101 consente di sbloccare questo vincolo rigido fra i singoli elementi tubolari permettendo una loro traslazione sotto l'effetto delle molle prima elencate.
È da notare che il percorso attraverso l'innesto rapido 100 è un percorso libero ed inostacolato, fatto che consente notevolmente di ridurre le perdite di flusso dell'olio idraulico attraversante gli elementi costruttivi 101 e 102.
11 funzionamento dell'innesto rapido 100, concepito secondo la presente invenzione, è il seguente:
In condizioni di riposo, (figura 1), all'interno dell'elemento femmina 102, il corpo interno 3 viene mantenuto in collegamento operativo con il corpo intermedio 2 tramite le sfere della corona 6 a sfere che si impegnano con la gola anulare 7 praticata nel corpo interno 3.
L'elemento fungente da guidavalvola 4 risulta collegato operativamente con il corpo tubolare interno 3 tramite la corona a sfere 8, che si impegnano con la gola anulare 9 praticata nel guidavalvola 4.
Come illustrato in figura 1, per effetto della pressione idraulica presente nel condotto tubolare sia dell'elemento maschio 101 che dell'elemento femmina 102, gli otturatori 10 e 12 appoggiano con i propri spigoli contro le rispettive sedi valvolari 11 e 13 evitando la fuoriuscita dell'olio.
Quando durante l'inserimento dell'elemento maschio 101 nell'elemento femmina 102, la sporgenza IOa dell'otturatore 10 entra in contatto con la sporgenza 12a dell'otturatore 12 dell'elemento femmina 102, durante l'ulteriore movimento di avanzamento dell'elemento maschio 101, questo provoca una traslazione del corpo guidavalvola 4, del corpo interno 3 nonché del corpo intermedio 2, dato che questi elementi costruttivi, come già detto prima, risultano collegati operativamente tra di loro.
La traslazione del guidavalvola 4, del corpo interno 3 e del corpo intermedio 2 avrà luogo fino a quando le sfere della corona 17 penetrano nella gola 18 circonferenziale, praticata nel corpo tubolare 103 esterno. Contemporaneamente, le sfere 6 penetrano nella gola 19 ricavata dal cursore 20, provocando cosi il disimpegno del corpo intermedio 2 dal corpo tubolare interno 3, realizzando un conseguente collegamento operativo tra il cursore 20 ed il corpo intermedio 2 (figura 2).
Un ulteriore avanzamento dell'elemento maschio 101 provoca l'arretramento del corpo interno 3 e del guidavalvola 4. Il corpo intermedio 2 risulta mantenuto fermo in posizione dalle sfere della corona a sfere 17 e dalla corona a sfere 6. Le sfere 17, rispettivamente 6 risultano alloggiate nelle corrispondenti sedi 18 e 19.
Pertanto le sfere 17 possono superare lo spallamento 21 circonferenziale dell'elemento maschio 101, per posizionarsi nella gola 22 ricavata nella circonferenza esterna dell'elemento maschio 101 (figura 3).
A questo punto è possibile rilasciare l'elemento maschio 101 inserito nell'elemento femmina 102 consentendo alla molla 14, compressa durante la traslazione precedente, di provocare una traslazione del corpo intermedio 2 fino a riportarlo nella sua posizione iniziale.
Contemporaneamente, il corpo intermedio 2 trascina in avanti il cursore 20, comprimendo la molla 15. In questa posizione, l'elemento maschio 101 è mantenuto solidale al corpo intermedio 2 tramite le sfere della corona 17 (figura 4) e quindi, risulta realizzato l'accoppiamento dell'elemento maschio 101 all'elemento femmina 102. Come si può rilevare dal disegno, in questa posizione è avvenuto si il collegamento tra l'elemento maschio 101 e l'elemento femmina 102 dell'innesto rapido. È da notare che in questa situazione non è ancora possibile il flusso dell'olio idraulico dato che l'otturatore 10 appoggia ancora con il proprio spigolo contro la sede 11 valvolare dell'elemento maschio 101 mentre lo spigolo dell'otturatore 12 appoggia ancora contro la sede valvolare 13 del corpo tubolare interno, indicato con 3.
Dopo l'accoppiamento tra l'elemento maschio 101 e l'elemento femmina 102 è necessario eliminare la pressione presente nella parte di circuito, collegata all'elemento femmina, per consentire così alla molla 16, compressa durante il movimento di introduzione dell'elemento maschio 101, di attivare una traslazione del corpo tubolare 3 interno e del guidavalvola 4 verso l'elemento maschio 101. La traslazione del corpo 3 interno e del guidavalvola 4, collegati operativamente mediante le sfere 8, provoca la compressione della molla 24 prevista tra il corpo tubolare 108 e l'otturatore 12.
Quando il gudiavalvola 4 entra in battuta con l'otturatore 12, il corpo tubolare 3 interno si disimpegna dal guidavalvola 4 dato che le sfere 8 della corona a sfere penetrano nella gola 25 ricavata nel cursore 26.
Quindi, il corpo tubolare interno 3 prosegue con il movimento di traslazione, comprimendo la molla 31 e trascinando, tramite le sfere 8, il cursore 26, il quale a sua volta comprime la molla 27. La traslazione ha termine quando il corpo interno 3 raggiunge il terminale anteriore dell'elemento maschio 101.
Quando il corpo interno 3 raggiunge questa posizione, le sfere 6 penetrano nella gola 7 liberando il cursore 20 il quale, spinto dalla molla 15 precedentemente compressa, ritorna nella posizione iniziale (figura 5).
In questa posizione, il corpo interno 3 è reso solidale al corpo intermedio 2 tramite le sfere 6 che si impegnano con la gola 7.
A questo punto si crea all'interno dell'elemento femmina 102 una contropressione che è in grado di bilanciare la pressione presente nell'elemento maschio 101 e si ottiene l'arretramento dell'otturatore 10 che entra in battuta con l'elemento maschio 101 ed il conseguente avanzamento del guidavalvola 4 sotto la spinta della molla 31 che precedentemente è stata compressa.
Il guidavalvola 4 avanza fino al raggiungimento della posizione che consente la caduta delle sfere 8 nella gola 9.
Ciò provoca lo sbloccaggio del cursore 26 che, spinto dalla molla 27 precedentemente compressa, ritorna nella posizione iniziale e si realizza l'aggancio del guidavalvola 4 al corpo interno 3 mediante le sfere 8 impegnate nella gola 9 (Figura 6).
In questa configurazione diventa possibile il passaggio del fluido idraulico da un elemento all'altro dell'innesto rapido 100.
Per eseguire il disaccoppiamento, è sufficiente esercitare un'azione di trazione sull'elemento maschio 101 in modo da provocare la caduta delle sfere 17 nella gola 32 ricavata nel corpo esterno 103, permettendo il conseguente sganciamento dell'elemento maschio 101 dal corpo intermedio 2.
Il corpo intermedio 2 è poi riportato nella posizione iniziale tramite azione della molla 33 che appoggia contro il corpo intermedio 2.

Claims (2)

  1. Rivendicazioni 1. Innesto rapido per impianti oleodinamici composto da un elemento tubolare femmina (100) munito di un otturatore (12) e da un elemento tubolare maschio (101), munito di un otturatore (10), accoppiabili reciprocamente, caratterizzato dal fatto che all'interno dell'elemento femmina (102) è previsto un corpo tubolare intermedio (2) traslabile contro l'effetto di una molla (33) che sul lato anteriore, il corpo intermedio (2) accoglie una corona di sfere (17), impegnatili con scanalature circonferenziali (18, 32) praticate nella parete interna del corpo tubolare (103), che anche all'estremità opposta del corpo tubolare (2) intermedio è prevista una corona di sfere (6), impegnabili con una scanalatura circonferenziale (19) praticata nella superficie interna di un cursore (20) tubolare, sollecitato da una molla (15), disposta tra il cursore tubolare (20) ed un corpo tubolare (120), sollecitato a sua volta da una molla (14), che il cursore (20) appoggia contro uno spallamento di un elemento tubolare (107) fisso che concentricamente e all'interno del corpo tubolare (2) e del corpo tubolare (107) è supportato in modo scorrevole un corpo tubolare (3), munito di una scanalatura circonferenziale (7), con la quale si possono impegnare le sfere della corona a sfere (6) e che il corpo tubolare (3) accoglie una ulteriore corona a sfere (8), impegnabile con una scanalatura circonferenziale (9) praticata in un guidavalvole (4) scorrevole e collegato operativamente con un otturatore (12) che tra il corpo tubolare (3) ed il corpo tubolare (107) è previsto un cursore (26), sollecitato da una molla (27) e formante tra il corpo tubolare (3) ed il cursore (26) una camera circonferenziale (25) per accogliere le sfere (8) della corona a sfere e che il corpo tubolare (3) viene sollecitato da una molla (16) appoggiante contro uno spallamento (200) previsto all'interno dell'elemento tubolare (102) e che tra uno spallamento (200) del corpo tubolare (3) ed uno spallamento (201) del guidavalvola (4) è previsto un ulteriore mezzo a molla (31).
  2. 2. Innesto rapido per impianti oleodinamici, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che quando l'elemento maschio (101) risulta inserito nell'elemento femmina (102) le sfere (17) introdotte nella scanalatura circonferenziale (22) dell'elemento maschio (101) risultano coperte dalla parete interna dell'elemento tubolare esterno (103) e le sfere (6) della corona a sfere penetrate nella scanalatura circonferenziale (7) dell'elemento tubolare (3) risultano coperte dalla parete interna del cursore (20) e che le sfere (8) della corona a sfere penetrate nella scanalatura circonferenziale (9) del guidavalvole (4) risultano coperte dalla parete interna del cursore (26).
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