ITMI940099U1

ITMI940099U1 - Scarpone da sci con guscio e gambale

Info

Publication number: ITMI940099U1
Application number: IT94MI000099U
Authority: IT
Inventors: Gilles Marmonier
Original assignee: Rossignol Sa
Priority date: 1993-03-12
Filing date: 1994-02-11
Publication date: 1995-08-11
Also published as: IT232751Y1; FR2702341A1; US5487227A; ITMI940099V0; FR2702341B1

Abstract

Scarpone comprendente una parte inferiore di guscio (1) su cui è articolato un gambale (5) a forma di collare, dotato di fibbie di serraggio (6, 7).Nella parte posteriore il gambale (5) è munito di una fenditura (9) sviluppantesi dal bordo superiore ed estesa per la maggior parte della sua altezza. Questa fenditura presenta sovraspessori (12, 13) con profili complementari che si incastrano fra loro per effetto di un cursore (20) il cui spostamento assicura la chiusura e l'apertura della fenditura a guisa di chiusura a cerniera. Questa costruzione permette una notevole apertura del gambale per mettere e togliere meglio lo scarpone.

Description

D E S C R I Z I O N E

Il presente trovato si riferisce ad uno scarpone da sci a guscio comprendente una parte inferiore del guscio destinata ad avvolgere il piede e il tallone e un gambale a forma di collare articolato sulla parte inferiore del guscio e dotato, nella parte anteriore, di almeno un dispositivo di chiusura e di serraggio. Questo tipo di scarpone è ben noto, in particolare dai brevetti EP 0086 908, 0 358 599 e 0 379 836. Esso è stato spesso realizzato con una parte inferiore del guscio di volume variabile sotto forma di una calzatura a quattro fibbie. Questi scarponi assicurano una tenuta molto buona del piede e quindi una buona guida dello sci e per questo motivo sono ancora molto apprezzati dagli sciatori, malgrado la loro calzata poco comoda. La ricerca di una maggiore comodità di calzata ha portato allo sviluppo dì scarponi detti con entrata posteriore il cui gambale è costituito da due semi-mani chette che vanno ad incastrarsi l'una nell'altra. Questa comodità di calzata tuttavia è stata realizzata a svantaggio dell'aggiustamento dello scarpone sul piede, in particolare all'altezza del collo del piede. Per ritrovare i vantaggi del collare, pur conservando la comodità degli scarponi con entrata posteriore, il richiedente ha sviluppato una calzatura il cui gambale comprende un collare aperto nella parte posteriore mediante una incavatura larga che permette l'introduzione del piede nello scarpone dalla parte posteriore, questa incavatura essendo poi chiusa con una copertura posteriore che va ad applicarsi sui bordi dell'incavatura a guisa di coperchio (brevetto FR 2 673 OSI).

D'altra parte, si conosce dal brevetto FR 1527 484 uno scarpone da sci ibrido in cuoio che presenta contemporaneamente una chiusura a cerniera, come si trova sugli stivali, e parai1el amente a questa chiusura a cerniera, una chiusura a cavo e tenditore, come si trovava già sullo scarpone da sci descritto nel brevetto CH 406 901. La chiusura a cerniera permette di aprire con allargamento lo scarpone e di avere una corsa debole della leva di serraggio.

Il presente trovato ha pure lo scopo di -facilitare la calzata di uno scarpone a collare, ma con mezzi più semplici, senza utilizzare una copertura posteriore di chiusura.

Lo scarpone secondo il trovato è caratteriz zato dal fatto che il gambale presenta, nella parte posteriore, <' >almeno una fenditura che si estende dal bordo superiore del gambale, per la maggior parte dell'altezza del gambale, in direzione del tallone, e i cui bordi presentano un sovraspessore, il sovraspessore di uno dei bordi presentando un protilo maschio e il sovraspessore dell'altro bordo un profilo -femmina complementare, in modo da garantire l'aggancio reciproco di questi bordi mediante l'impegno forzato del profilo maschio nel profilo femmina e dal fatto che il gambale comprende un cursore di chiusura montato scorrevole a cavallo di detti bordi e il cui spostamento lungo detta fenditura assicura la chiusura e l'apertura della fenditura a guisa di una chiusura a cerniera.

E' così possibile -aprire il gambale dello scarpone nella parte posteriore per facilitare la calzata, poi chiudere questo gambale dopo aver calzato lo scarpone, esercitando un'azione di trazione sul cursore di chiusura.

Tenuto conto degli sforzi, quando si pratica lo sci, sui bordi incastrati della fenditura, risulta sensato dotare questa di un cursore di sicurezza che si posiziona a metà altezza della fenditura. Questo cursore di sicurezza può essere portato automaticamente in posizione, grazie ad un collegamento flessibile con il cursore di chiusura. Al momento del1'apertura il cursore di sicurezza viene spinto verso il basso dal cursore di chiusura. Per mezzo di un altro collegamento flessibile, il cursore di chiusura può inoltre comandare un nottolino di bloccaggio del gambale in posizione di discesa .

Il disegno allegato rappresenta, titol o esemplificativo, un modo di esecuzione dello scarpone secondo il trovato. Sui disegni:

la figura 1 ne rappresenta una vista di 3/4 posteriore, in posizione chiusa;

- la figura 2 rappresenta una vista in esploso del collare, senza le sue fibbie;

la figura 3 è una vista parziale in sezione verticale nel piano di giunzione dei due bordi della fenditura del collare, nella stessa posizione di quella rappresentata in figura 1 e mostrante mezzi facoltativi di bloccaggio del collare sulla parte inferiore del guscio;

- la figura 4 è una vista analoga a quella della figura 3 che mastra il collare in posizione aperta e sbloccata.

Lo scarpone rappresentato comprende una parte inferiore del guscio a volume variabile 1 dotata di due fibbie di serraggio e 3 e sulla quale é articolato in 4 un collare sJ che costituisce il gambale dello scarpone e munito, nella parte anteriore, di due -fibbie 6 e 7 per la sua chiusura e il sua serraggio attorno alla gamba. Il guscio formato dalla parte inferiore di guscio 1 e dal collare 5 contiene una scarpetta 8, ad esempio una scarpetta come descritto e rappresentato nel brevetto EP 0 286 586.

Nella parte posteriore, il collare 5 presenta una fenditura 9 che si estende dal bordo superiore del collare in direzione del tallone 10 sulla maggior parte dell'altezza del collare. Come si può vedere in figura 2, la fenditura 9 è ottenuta realizzando il collare 5 a partire da due pezzi 5a e 5b che sono collegati assieme mediante la porzione inferiore della loro parte posteriore per mezzo di una vite 11. Questa unione potrebbe essere assicurata con altri me: zi.

I bordi della fenditura 9 presentano un sovraspessore 12, rispett ivamente 13, Il sovraspessore 12 comprende una scanalatura 14 aperta in direzione del bordo opposto della fenditura 9 e presentante un profilo femmina a forma di fungo. Il sovraspessore opposto 13 comprende una nervature 15 presentante un profilo maschio a forma di fungo complementare al profilo 14. La scanalatura 14 e la nervatura 15 si sviluppano per tutta l ' al terna del l a -Fendi tura 9. Vicino al1a sua estremità inferiore, il sovraspessore 12 presenta un •foro 16 per il passaggio della vite 11 che va ad avvitarsi in un foro filettato 17 previsto nella parte -inferiore del sovraspessor e 13. Sui loro lati opposti alla scanalatura 14 e alla nervatura 15, i sovraspessori 12 e 13 presentano una scanalatura 18, r ispettivamente 19, nelle quali va ad agganciarsi un cursore 20 munito di un tirante 21 per la chiusura della fenditura 9 mediante l'impegno forzato della nervatura 15 nella scanalatura 14 a guisa di chiusura a cerniera. A questo scopo, il cursore 20 presenta due scanalature sagomate 22 e 23 che convergono verso la parte inferiore del cursore. Il profilo della scanalatura 22 va ad agganciarsi nelle scanalature 14 e 18 del sovraspessor e 12 e il profilo della scanalatura 23 va ad avvolgere il profilo del sovraspessore 13.

I sovraspessori 12 e 13 presentano preferibi lmente una durezza inferiore a quella del resto del collare 5. Questi sovraspessor i possono essere realizzati in un sol pezzo di stampaggio con il collare oppure riportati e fissati mediante saldatura o rivettatura. Con la fenditura 9 aperta e il cursore 20 nella posizione abbassata rappresentata in figura 4, il cursore 20 chiude la -fenditura 9 mediante incastro forzato nella nervatura 15 nella scanalatura 14, quando si tira verso l'alto questo cursore per mezzo del suo tirante di appiglio 21., Al contraria, la scanalatura 14 e la nervatura 15 sono allontanate fra loro quando si fa ridiscendere il cursore 20.

Il collare 5 è dotato inoltre di un cursore ausiliario di sicurezza 24 che presenta una scanalatura 25 con profilo a T corrispondente al profilo dei sovraspessor i 12 e 13 assemblati. Quando la fenditura 9 è chiusa, questo cursore di sicurezza 24 è posto a metà altezza della fenditura 9 e impedisce qualsiasi apertura accidentale della fenditura 9 per effetto di sforzi notevoli che agiscono sul collare 5, in particolare al momento della chiusura delle fibbie di serraggio.

Il cursore di sicurezza 24 può essere spostato da solo a mano, ma può anche essere trascinato semplicemente e vantaggiosamente dal cursore 20. E' sufficiente infatti collegare i due cursori con un legame flessibile non estensibile di lunghezza tale per cui quando si fa risalire il cursore 20, questo, alla fine di una certa corsa, trascina il cursore 24 mediante il legame flessibile teso, la lunghezza di questo legame flessibile essendo tale per cui il cursore di sicurezza 24 viene automaticamente portato nella posizione intermedia desiderata, come rappresentata in figura 1. Al momento del1 'apertura della fenditura 9, il cursore 20 va semplicemente a trascinare il cursore di sicurezza 24 spingendolo nella posizione rappresentata in figura 4.

L'unione tra i cursori 20 e 24 potrebbe anche essere assicurata da mezzi rigidi e telescopici.

Il cursore di chiusura 20 può essere vantaggiosamente utilizzata per comandare un dispositivo di bloccaggio del collare sulla parte inferiore del guscio. Un esempio di esecuzione è rappresentato sulle figure 3 e 4. Il dispositivo di bloccaggio comprende una leva a bilanciere 26 articolata sul collare 5 trasversai mente alla fenditura 9 attorno ad un asse 27 al di· sopra della vite 11. Questa leva a bilanciere 26 presenta un braccio inferiore 26a che coopera con una battuta 28 formata sulla parte inferiore del guscio 1 e un braccio superiore 26b sul quale agisce una molla 29 che funziona a compressione tra il collare 5 e il braccio 26b. L'estremità del braccia 26b è collegata mediante un legame flessibile non estensibile 30 al cursore di chiusura 20. Il legame flessibile 30 è ad esempio un cavo una cui estremità è agganciata sulla leva a bilanciere 26.

mediante un blocchetto incastrato sul cavo.

La molla 29 tende quindi a mantenere il braccio interiore 26a contro il dorso del collare 5, cioè allontanato dalla battuta 28, al momento della rotazione del collare 5 attorno alla sua art icolazione 4 sulla parte interiore del guscio 1. Quando il cursore di chiusura 20 si trova nella sua posizione superiore, rappresentata sulle tigure 1 e 3, il legame tlessibile 30 è teso ed esercita una trazione sul braccia 26b della leva a bilanciere, perpendicolarmente a questo, comprimendo la molla 29. La leva a bilanciere 26 viene così mantenuta in posizione di bloccaggio, come rappresentato in tigura 3, l'estremità del suo braccia 26a andando in appoggio contro la battuta 28.

Quando si ta ridiscendere il cursore 20, la leva a bilanciere 26 viene liberata molto rapidamente grazie alla soppressione di tensione sul legame tlessibile 30 e questa leva a bilanciere prende la posizione di sbloccaggio rappresentata in tigura 4. E' cosi possibile interrompere la discesa del cursore 20, ad esempio alla posizione 20' rappresentata in tigura 4, per ottenere una posizione di marcia, cioè una posizione in cui il collare può essere raddrizzato e può oscillare attorno alla sua articolazione 4, pur mantenendo un buon collegamento tra la calzatura e il piede dello sciatore. Spostando il cursore 20 a partire da questa posizione 20', si può ottenere la massima comodità per la parte interiore della gamba quando si cammina.

Come variante, la molla 29 potrebbe agire sul braccio 26a mantenendo la leva a bilanciere in posizione di bloccaggio. Lo sbloccaggio potrebbe essere assicurato da uno spintare solidale al cursore 20 che, con la sua parte a -forma di cuneo, andrebbe ad allontanareil braccio 26b dal collare.

Claims

R I V E N D I C A Z I 0 N I 1) Scarpone da sci a guscio comprendente una parte in-feriore di guscio (1) destinata ad avvolgere il piede e il tallone e un gambale (5) a forma di col lare, articolato sulla parte inferiore del guscio e dotato sul davanti, di almeno un dispositivo di chiusura e di serraggio (ώ, 7)., caratterizzato dal fatto che il gambale presenta, nella parte posteriore, almeno una -fenditura (9) che si estende, a partire dal bordo superiore del gambale, per la maggior parte dell'altezza del gambale, in direzione del tal1one , i cui bordi presentano un sovraspessore (12, 13), il sovraspessore (13) di uno dei bordi presentando un profilo maschio (15) e il sovraspessore (12) dell'altro bordo un profilo complementare femmina (14), in modo da assicurare l'aggancio reciproco dei suoi bordi mediante l'impegno forzato del profilo maschia nel profilo femmina, e dal fatto che il gambale comprende un cursore di chiusura (20) montato scorrevole a cavallo su detti bordi e il cui spostamento lungo detta fenditura assicura la chiusura e l'apertura della fenditura a guisa di una chiusura a cerniera.
2) Scarpone da sci secondo la rivendicaz ione 1, caratterizzato dal fatto che i sovraspessor i (12, 13) dei bordi della -fenditura hanno una durezza inferiore a quella del gambale.
3) Scarpone da sci secondo la rivendicazione 1, caratteri zzato dal fatto che il gambale è costituita da due semiparti di collare <5a, 5b ) collegate mediante la porzione inferiore della loro parte posteriore da mezzi di collegamento permanenti (11).
4) Scarpone da sci secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto-. che comprende un cursore di sicurezza (Ξ4) disposto al di sotto del cursore di chiusura.
5) Scarpone da sci secondo la rivendicaz ione 4, caratter izzato dal fatto che comprende mezzi per limitare la corsa del cursore di sicurezza (24) in un punto situato circa a metà altezza della fenditura (9).
6) Scarpone da sci secondo la rivend icazione 5, caratterizzato dal fatto che i due cursori (20, 24) sono collegati da un organo di unione flessibile che costituisce contemporaneamente i mezzi di trascinamento del cursore di sicurezza (24) da parte del cursore di chiusura (20) e i mezzi di limitazione della corsa del cursore di sicurezza.
7) Scarpone da sci secondo la rivendicazione 5, caratteri zzato dal fatto che i due cursori sono collegati tra loro da mezzi di unione telescopici che cast ituiscono con temporaneamente i mezzi di trascinamento del cursore di sicurezza da parte del cursore di chiusura e i mezzi di limitazione della corsa del cursore di sicurezza.
8) Scarpone da sci secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, comprendente nella sua parte posteriore un dispositivo di bloccaggio (26) del gambale sul guscio, in posizione inclinata in avanti , caratter izzato dal -fatto che questo dispositivo (26) è collegato al cursore di chiusura (20) mediante un organo di unione (30) tale per cui il dispositivo è sbloccato quando il cursore occupa la sua posizione più alta sul gambale.
9) Scarpone da sci secondo la rivendicazione 8, in cui il dispositivo di bloccaggio è costituito da una leva a bilanciere (26) articolata sul gambale attorno ad un asse (27) trasversale alla fenditura e il cui braccio inferiore (26a) coopera con una battuta (28) solidale alla parte inferiore del guscio, e da una molla <(>29) che agisce sull'altro braccio della leva a bilanciere per mantenerlo in posizione allontanata dalla battuta, caratteri zzato dal fatto che il braccio superiore (26b) della leva a bilanciere à collegato al cursore di chiusura (20) da un legame -flessibile non estensibile (30) la cui lunghezza è tale che la leva a bilanciere viene allontanata dalla battuta mediante trazione sul legame -flessibile quando il cursore di chiusura (20) occupa la sua posizione più alta sul gambale,