ITMI20150534A1 - Ugello perfezionato per apparecchiature per la produzione artificiale di neve - Google Patents

Description

UGELLO PERFEZIONATO PER APPARECCHIATURE PER LA PRODUZIONE AR-TIFICIALE DI NEVE

DESCRIZIONE

CAMPO DELL?INVENZIONE

La presente invenzione riguarda un?apparecchiatura per la produzione artificiale di neve, cosiddetto ?cannone da neve? ed in particolare un ugello perfezionato per tale apparecchiatura. Con il termine ?cannone da neve? si intende indicare qui tutti quei dispositivi che vengono utilizzati per trasformare l?acqua in neve ed allo stesso tempo proiettarla sulle piste da sci, per realizzare il loro innevamento in caso di scarsit? di precipitazioni atmosferiche naturali.

STATO DELLA TECNICA ANTERIORE

E? noto che i cannoni da neve comprendono un corpo a cannone, cio? una struttura di forma essenzialmente tubolare, cilindrica, aperta ad entrambe le sue estremit?, all?interno della quale sono generalmente disposti, da un lato, un ventilatore motorizzato e, d?altro lato, un ugello principale, o pi? ugelli principali disposti in modo anulare, per la nebulizzazione di acqua.

Nei cannoni da neve di pi? recente costruzione sono anche previsti dei dispositivi ?nucleatori?, cio? degli ugelli secondari, disposti in prossimit? o attorno agli ugelli principali, in grado di spruzzare una miscela di acqua ed aria compressa, cos? da dare luogo alla rapida formazione di particelle di ghiaccio molto piccole, che hanno la funzione di nuclei per innescare la formazione di fiocchi di neve utilizzando l?acqua nebulizzata in goccioline di pi? grosse dimensioni proveniente dagli ugelli principali.

Grazie a questa struttura, gli attuali cannoni da neve riescono a realizzare un buon innevamento. Tuttavia questo dipende molto sia dalle caratteristiche fisiche della pista da innevare sia, soprattutto, dalle condizioni ambientali locali, in particolare umidit? e temperatura. In condizioni di bassa temperatura ed umidit?, infatti, la formazione di fiocchi di neve avviene con facilit? anche con portate elevate di acqua negli ugelli principali, mentre in condizioni di umidit? e temperature pi? elevate e vicine a 0?C, la portata agli ugelli deve essere mantenuta sui livelli minimi affinch? vi sia un tempo di contatto sufficiente tra goccioline di acqua, nuclei di ghiaccio ed aria ambiente per determinare una corretta formazione dei fiocchi di neve.

Per queste ragioni, gli ugelli principali dei cannoni da neve vengono attualmente costruiti in forme e dimensioni diverse, che dipendono dalla potenza di innevamento che si vuole ottenere. Poich? la sostituzione degli ugelli ? un?operazione che richiede un certo tempo e le condizioni ambientali in corrispondenza degli impianti dei cannoni da neve variano con anche con notevole rapidit?, i cannoni vengono attualmente equipaggiati con ugelli adatti alle condizioni ambientali medie di un certo periodo stagionale, accettando quindi un funzionamento non ottimale del cannone quando le condizioni effettive si discostino in misura significativa da quelle di previsione e quindi l?ugello debba essere fatto funzionare con portate di acqua diverse da quella per cui ? stato ottimizzato. In alternativa, ? noto di equipaggiare un cannone da neve con una pluralit? di ugelli, eventualmente a diversa portata nominale, e di dotare poi il cannone di un sistema di controllo che permetta di attivare uno o pi? degli ugelli presenti, per ottenere una portata adatta alle condizioni ambientali attuali. Naturalmente quest?ultima soluzione comporta costi pi? elevati di costruzione e di impianto del cannone da neve.

Per ovviare, almeno in parte, al problema di una nebulizzazione insufficiente o non ottimale quando gli ugelli principali vengono fatti funzionare a portate diverse da quella di progetto, ? inoltre noto di equipaggiare i cannoni da neve con gruppi a ventilatore, in grado di formare una corrente d?aria ad alta velocit? all?interno del cannone da neve, corrente d?aria che contribuisce a frammentare ulteriormente il getto d?acqua fuoriuscente dagli ugelli principali, permettendo cos? la formazione di neve anche in condizioni di portata e ambientali tra loro non compatibili. Tuttavia, l?uso dei ventilatori d?aria a questi scopo, comporta un elevato consumo energetico e rende quindi antieconomico l?uso dei cannoni da neve.

DESCRIZIONE SOMMARIA DELL?INVENZIONE

Scopo della presente invenzione ? pertanto di proporre un ugello perfezionato per cannoni da neve che superi l?inconveniente menzionato e che consenta, in particolare, di modificare le caratteristiche di portata del getto di acqua nebulizzata pur mantenendo una nebulizzazione ottimale in tutte le condizioni di portata, in modo semplice e senza richiedere laboriose operazioni di sostituzione degli ugelli principali o di attivazione in progressione di pi? o meno ugelli, in funzione delle esigenze dell?impianto sciistico e/o delle condizioni ambientali del momento, cos? da consentire un miglioramento di efficienza del cannone da neve ed una conseguente ridotta necessit? di ricorrere alla pi? costosa funzionalit? con ventilazione forzata del cannone.

Questo scopo viene raggiunto mediante un ugello per cannoni da neve avente le caratteristiche definite nella rivendicazione 1. Nelle rivendicazioni subordinate vengono definite altre caratteristiche preferite dell?invenzione.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite, date a puro titolo esemplificativo e non limitativo ed illustrate nei disegni allegati, nei quali:

fig. 1 ? una vista sezione longitudinale, molto schematica, della struttura generale di un cannone da neve che incorpora un ugello perfezionato secondo l?invenzione;

fig. 2 ? una vista prospettica, schematica del cannone di fig. 1; fig. 3 ? una vista in sezione parziale longitudinale dell?ugello principale del cannone da neve secondo l?invenzione, in condizioni operative; e fig. 4 ? una vista identica alla parte superiore di quella di fig. 3, ma in scala maggiore;

fig. 5 ? una vista del tutto simile a quella di fig. 3, ma in condizioni di arresto completo del funzionamento dell?ugello principale;

fig. 6 ? una vista in sezione longitudinale di una variante di realizzazione dell?ugello principale del cannone da neve secondo l?invenzione; di cui fig. 7 rappresenta una vista schematica frontale.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PREFERITA FORMA DI ATTUAZIONE

Come illustrato nei disegni, il cannone da neve secondo l?invenzione comprende un corpo principale 1, in forma di un tubo ? cilindrico, o preferibilmente leggermente conico ? aperto alle due estremit?, rispettivamente di entrata 1E e di uscita 1U.

All?interno del corpo 1, in prossimit? della sua imboccatura di entrata 1E, ? disposto un motore 2 che trascina in rotazione le pale 3 di un ventilatore: questo ? atto a creare un importante flusso d?aria di ventilazione all?interno del corpo 1, diretto dalla imboccatura d?entrata 1E verso l?imboccatura di uscita 1U.

Egualmente all?interno del corpo 1, in prossimit? dell?imboccatura d?uscita 1U, ? disposto un ugello principale 4, centrato sull?asse X-X del corpo 1 ed atto a formare un getto d?acqua, schematizzato dal profilo a cono G1 in fig. 1. La forma dell?ugello 4 e la pressione dell?acqua alimentata sono atti a formare, in modo per s? noto, un getto costituito da acqua nebulizzata.

In corrispondenza del bordo della imboccatura di uscita 1U del corpo 1 sono distribuiti dispositivi nucleatori 5 che, sotto alimentazione d?acqua ed aria compressa, sono atti a rilasciare dei pi? piccoli getti G2, egualmente a cono, di minute particelle di acqua, appunto chiamate nuclei, che gelano immediatamente a contatto dell?aria e sono atte a costituire, in modo egualmente per s? noto, elementi iniziatori della trasformazione dell?acqua nebulizzata del getto principale G1 in fiocchi di neve.

Secondo la caratteristica fondamentale della presente invenzione, detto ugello principale 4 ha la struttura rappresentata schematicamente in fig. 3 e, in maggiore dettaglio, in fig. 4. Si vede qui che questa struttura comprende una cassa 10, fissa, dotata di un?apertura 11 di entrata dell?acqua in pressione e di un?apertura di uscita 12 del getto d?acqua nebulizzata G1. L?acqua che entra attraverso l?apertura 11 si distribuisce in una camera inferiore 10a ed in una camera superiore 10b, tra le quali ? interposto un distributore 13.

Questo distributore 13 ? in forma di un corpo cilindrico, disposto mobile assialmente entro il corpo a cassa 10. La dimensione e conformazione del distributore 13 ? tale che almeno parte della sua superficie cilindrica forma sostanzialmente tenuta contro una corrispondente zona cilindrica della parete circolare interna della cassa 10, che delimita inferiormente la camera di distribuzione superiore 10b.

Pi? precisamente, detta superficie cilindrica del distributore 13 comprende una zona superiore, ove si attua un?effettiva tenuta all?acqua, questa zona essendo compresa tra il livello l1 ed il livello l2 (fig. 4) ed una zona inferiore, compresa tra il livello l0 ed il livello l1 che forma una fascia di presa dell?acqua, come meglio precisato qui di seguito.

In effetti, su detta superficie cilindrica esterna del distributore 13 ? formata una pluralit? di scanalature elicoidali 14, che guidano l?acqua da detta camera inferiore 10a verso la camera superiore 10b e quindi verso l?uscita 12 dell?ugello, imprimendo contemporaneamente all?acqua un forte movimento rotatorio in grado di determinare la formazione di un getto conico G1 avente forma e velocit? adeguate per un?efficace nebulizzazione dell?acqua.

Pi? precisamente, nella zona inferiore della superficie cilindrica del distributore 13, cio? appunto la citata fascia di presa, si collocano le estremit? inferiori delle scanalature ad elica, che cos? costituiscono punto d?entrata d?acqua; infatti, detta fascia di presa dell?acqua si trova libera nella camera 10a e l?acqua, per effetto della sua pressione, ? costretta a risalire lungo le scanalature ad elica 14.

Secondo un?importante caratteristica dell?invenzione, le scanalature 14 formate sulla parete cilindrica del distributore 13 hanno profili ad elica paralleli ed identici, salvo che per quanto riguarda il punto di partenza inferiore (rispetto al disegno di fig. 4) di ogni scanalatura. Si nota infatti chiaramente dal disegno che, mentre tutte le uscite delle scanalature 14 alla loro estremit? superiore sono allineate su di un unico piano circonferenziale Pu, le entrate di dette scanalature, alla loro estremit? inferiore, si trovano sfalsate in altezza sequenzialmente, a partire da un punto Pe1, che si trova al gi? citato livello l0, poi il punto Pe2 e cos? via fino al punto Pen, quest?ultimo trovandosi a livello l1 , come risulta evidente da fig. 4.

In altre parole, dette estremit? inferiori delle scanalature, costituenti la via di entrata d?acqua dalla camera inferiore 10a alla camera superiore 10b, sono distribuite a quote progressivamente crescenti rispetto all?altezza assiale di detta fascia di presa cilindrica del distributore 13.

Secondo un?ulteriore importante caratteristica dell?invenzione, detto distributore ? mobile secondo il suo asse X-X, per portare detta fascia di presa in progressivo occultamento, o viceversa, all?interno di detta zona cilindrica che delimita inferiormente la parete della camera superiore 10b.

Grazie a questa costruzione ? dunque possibile ottenere in modo estremamente semplice, attraverso uno spostamento del distributore 13 nel senso dell?asse X-X, una parzializzazione delle scanalature 14 effettivamente operative. Lo spostamento assiale del distributore 13 viene preferibilmente ottenuto mediante un motore elettrico M di piccole dimensioni del tipo passo-passo montato assialmente dietro l?ugello e collegato al distributore 13 mediante un sistema di vite/madrevite. In questo modo la posizione longitudinale del distributore 13 all?interno dell?ugello pu? essere facilmente regolata, anche da remoto, imponendo il numero di rotazioni desiderate al motore M. Qualsiasi altro sistema di comando, manuale o motorizzato, che consenta di ottenere uno spostamento assiale controllato del distributore 13 ? parimenti utilizzabile e compreso quindi nell?ambito di protezione del presente brevetto.

Nell?esempio mostrato in fig. 4 si vede che tutte le scanalature 14 sono operative, dato che anche la estremit? indicata con Pen, che ? la pi? distanziata dal livello l0, ? aperta verso la camera 10a; pertanto, tutte le scanalature portano acqua. A partire da questa posizione del distributore 13, si ottiene una parzializzazione della portata d?acqua facendo risalire il distributore 13 nella direzione della freccia F, cos? da portare una o pi? delle estremit? inferiori delle scanalature 14 in corrispondenza della zona cilindrica della camera superiore 10a distributore, ove l?effetto di tenuta con la superficie cilindrica della parte inferiore del distributore 13 priva di scanalature 14, impedisce che l?acqua raggiunga le estremit? inferiori di dette scanalature.

Secondo un?ulteriore importante caratteristica della presente invenzione, l?uscita anulare 12 dell?acqua dall?imboccatura superiore dell?ugello principale 4 ? formata tra il bordo interno di questa imboccatura e la superficie della estremit? superiore del distributore 13, la quale superficie comprende una fascia conica 13a, terminale, disposta a valle di una fascia cilindrica 13b, che costituisce quindi raccordo al corpo del distributore 13, per la funzione meglio descritta qui di seguito.

Grazie a questa disposizione ? infatti possibile ? attraverso la risalita del distributore 13 in direzione della freccia F ? provocare dapprima una graduale riduzione di larghezza dell?uscita 12, per effetto dell?avvicinamento della fascia a superficie conica 13a al bordo dell?imboccatura, e successivamente la chiusura completa dell?uscita 12 quando ? la fascia a superficie cilindrica 13b che si trova a contatto del bordo dell?imboccatura.

Questa posizione di chiusura ? evidenziata in fig. 5, dove si vede che la superficie della fascia a superficie cilindrica 13b si trova a contatto del bordo della imboccatura e, al tempo stesso, la porzione scanalata del distributore 13 ? quasi interamente al disopra del livello l0 ovvero con le estremit? inferiori di tutte le scanalature 14, tranne la prima Pe1, che si trovano in una zona di tenuta, e cio? non pi? in comunicazione con la camera inferiore 10a di entrata dell?acqua. In questa posizione di chiusura, attraverso l?unica scanalatura 14 attiva passa dunque ancora una portata minima che trafila dalla sottile luce libera 12 che si forma tra la fascia cilindrica 13b e il bordo interno dell?imboccatura dell?ugello, dove non ? infatti prevista a questo scopo alcuna guarnizione. Detta portata minima ? necessaria per mantenere l?ugello in condizione attiva, quando il funzionamento dello stesso ? per le ragioni pi? diverse ? debba essere fatto in modo non continuato.

Grazie a questa costruzione ? possibile ottenere contemporaneamente due effetti, e cio? da una parte regolare in modo ottimale e graduale la portata di acqua in uscita dall?ugello e, dall?altra parte, mantenere un flusso pieno all?interno delle scanalature 14 anche alle basse portate, dal momento che alla riduzione della portata determinata dalla riduzione di ampiezza dell?uscita 12 corrisponde una progressiva riduzione del numero di scanalature 14 in cui l?acqua pu? accedere. Questo fa s? che l?effetto di rotazione impresso dal distributore 13 mantenga la sua efficacia inalterata anche alle basse portate e quindi la formazione del getto a cono G1 e la corretta nebulizzazione dello stesso siano ottimali in ogni condizione di utilizzo. In sintesi, ? proprio la condizione intrinseca dell?ugello della presente invenzione, per cui ad una portata maggiore corrisponde un numero pi? elevato di scanalature 14 operative per alimentare correttamente la camera superiore 10b, che permette di rendere sempre ottimale l?effetto di nebulizzazione del getto d?acqua G1.

Nelle figure 6 e 7 ? rappresentata una seconda forma di esecuzione dell?ugello della presente invenzione nella quale, attorno all'ugello principale 4, lateralmente all?uscita anulare 12, ? inoltra disposta una corona di piccoli ugelli 15 di minima. Questi ugelli sono connessi, ciascuno attraverso un sottile condotto 16, alla camera inferiore 10a di alimentazione dell'acqua. Gli ugelli 15 hanno la funzione di mantenere un flusso d'acqua minimale di portata ben definita, dunque un minimo effetto di spruzzatura, quando l'ugello principale 4 ? chiuso.

Come gi? sopra detto, infatti, pu? essere opportuno mantenere un?attivit? minima del cannone, da un lato, per consentire la formazione continua di uno strato di neve di finitura della superficie sciabile e, d'altro lato, per mantenere un flusso d'acqua nell'ugello, atto ad evitare la formazione locale di ghiaccio e quindi a mantenere l?ugello in condizione attiva per un eventuale successivo periodo di funzionamento a portata piena.

Nella fig. 7 ? stata rappresentata una disposizione in cui una pluralit? di ugelli 15 ? disposta regolarmente distribuita attorno all'ugello principale 4; il numero di questi ugelli ? tuttavia ovviamente modificabile a seconda delle esigenze dell'utilizzatore.

In questa forma di esecuzione, la portata minima viene controllata in modo preciso dal numero e dalla sezione di apertura degli ugelli 15 e non ? pi? quindi necessario mantenere una portata minima attraverso l?uscita 12 dell?ugello principale, come sopra descritto; a questo scopo nella fascia cilindrica 13b ? prevista una cava 17 per l?alloggiamento di una guarnizione ad O-ring che permette di ottenere una chiusura a tenuta dell?ugello principale quando tale guarnizione viene a contatto con il bordo di uscita della camera superiore 10a dell?ugello.

In una terza forma di esecuzione dell?ugello della presente invenzione (non illustrata), la fascia a superficie conica (13a) presenta una conicit? maggiore, e cio? una pi? elevata inclinazione della parete conica, in corrispondenza della semicirconferenza dell?ugello che, in condizioni operative, ? rivolta verso l?alto. Questo accorgimento determina un?uscita 12 avente una maggiore ampiezza nella zona superiore del getto G1 rispetto a quella inferiore, e questo in misura tanto maggiore quanto pi? ? arretrato il distributore 13 e quindi quanto maggiore ? la portata d?acqua. Questa conicit? modificata determina dunque una distribuzione differenziata della portata nel getto d?acqua G1, la cui porzione superiore risulta pi? carica di acqua rispetto a quella inferiore. In alcune condizioni operative questo accorgimento pu? risultare vantaggioso per aumentare il tempo di contatto delle particelle d?acqua con i nuclei e quindi favorire una migliore formazione dei fiocchi di neve.

Si comprende facilmente che, attraverso la struttura sopra descritta si realizza un ugello perfezionato per cannone da neve, la cui portata d'acqua pu? facilmente adattarsi a condizioni ambientali tra loro anche molto diverse, cosicch? non ? pi? necessario prevedere forme di esecuzione diverse del cannone per neve, adatte a rispondere ad esigenze diverse dell?utilizzatore e neppure dotare il cannone di una pluralit? di ugelli da attivare in modo progressivo, raggiungendo cos? pienamente il primo scopo dell?invenzione.

Si ? riscontrato in pratica che, attraverso questa struttura dell?ugello di spruzzatura si realizza un controllo molto pi? preciso ed accurato del cono di spruzzatura G1. Grazie a ci?, diventa possibile anche utilizzare un unico ugello principale montato in posizione assiale mentre i nucleatori rimangono distribuiti sul bordo di uscita del corpo tubolare del cannone, come illustrato disegno di fig. 2; la miscelazione tra i due flussi G1 e G2 risulta dunque pi? efficace e la struttura del cannone da neve risulta notevolmente semplificata e quindi di minor costo.

La possibilit? di regolare la portata dell?ugello in modo preciso, pur mantenendo un?elevata qualit? del getto a cono G1, consente di rendere rapidamente flessibile il cannone da neve a mutate condizioni ambientali, riducendo ? anche in modo automatico ? la portata del cannone quando le condizioni ambientali sono meno favorevoli alla formazione di neve ed aumentandola in caso contrario. Ci? consente di ridurre drasticamente i periodi di tempo in cui ? necessario azionare il motore 2 e il ventilatore 3, raggiungendo cos? anche il secondo scopo della presente invenzione.

S?intende comunque che l?invenzione non deve considerarsi limitata alla particolare disposizione illustrata sopra, che costituisce soltanto una forma di esecuzione esemplificativa di essa, ma che diverse varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall?ambito di protezione dell?invenzione stessa, come definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1) Ugello di nebulizzazione d?acqua per un cannone da neve, del tipo comprendente un distributore (13), alloggiato tra una camera inferiore (10a) di alimentazione d?acqua ed una camera superiore (10b) di distribuzione d?acqua terminante in un?uscita anulare (12), detto distributore (13) presentando una superficie cilindrica, almeno parte della quale (fascia l1-l2) fa tenuta contro una corrispondente zona cilindrica della parete della camera superiore (10b), su detta superficie cilindrica del distributore essendo formata un pluralit? di scanalature ad elica (14), che accolgono l?acqua proveniente dalla camera inferiore (10a) e la guidano nella camera superiore (10b) e verso l?uscita anulare (12) dell?ugello imprimendo contemporaneamente alla stessa un moto rotatorio, caratterizzato da ci? che le estremit? di dette scanalature ad elica (14) in collegamento con la camera inferiore (10a) sono formate a quote assialmente differenziate sulla circonferenza del distributore (13) e da ci? che detto distributore (13) ? assialmente mobile per mettere in collegamento con la camera inferiore (10a) un numero variabile di dette scanalature ad elica (14).
2. 2) Ugello di nebulizzazione d?acqua come in 1, caratterizzato da ci? che detto distributore (13) ? conformato, alla sua estremit? rivolta verso l?uscita anulare (12) dell?ugello, con una fascia a superficie conica (13a) atta a cooperare con il bordo di uscita della camera superiore (10b), per determinare una variazione di ampiezza di detta uscita anulare (12) al variare della posizione assiale di detto distributore (13).
3. 3) Ugello di nebulizzazione d?acqua come in 2, caratterizzato da ci? che detto distributore (13) prevede inoltre, alla sua estremit? rivolta verso l?uscita anulare (12) dell?ugello, una fascia a superficie cilindrica (13b) a monte di detta fascia a superficie conica (13a), atta a cooperare con il bordo di uscita della camera superiore (10b), per determinare una posizione di chiusura dell?ugello.
4. 4) Ugello di nebulizzazione d?acqua come in 3, in cui in detta posizione di chiusura dell?ugello rimane una sottile luce libera tra detta fascia a superficie cilindrica (13b) e il bordo di uscita della camera superiore (10b) per il passaggio di una portata minima di acqua.
5. 5) Ugello di nebulizzazione d?acqua come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il movimento assiale del distributore (13), tra le posizioni di portata minima e di portata massima ? determinato da un motore elettrico passo-passo (M) coassiale al distributore e ad esso collegato mediante un sistema di vite/madrevite.
6. 6) Ugello di nebulizzazione d?acqua come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato da ci? che comprende inoltre, disposti a corona attorno a detta bocca di uscita anulare (12), uno o pi? ugelli di minima (15) connessi a detta camera inferiore (10a) attraverso sottili condotti (16) di alimentazione d'acqua.
7. 7) Ugello di nebulizzazione d?acqua come in 4 e 6, comprendente inoltre una guarnizione alloggiata in una cava (17) di detta fascia a superficie cilindrica (13b), per chiudere a tenuta la sottile luce libera tra detta fascia a superficie cilindrica (13b) e il bordo di uscita della camera superiore (10b).
8. 8) Ugello di nebulizzazione d?acqua come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta fascia a superficie conica (13a) presenta una conicit? maggiore nella semicirconferenza dell?ugello che, in condizioni operative, ? rivolto verso l?alto.
9. 9) Cannone da neve, del tipo costituito da un corpo tubolare (1), cilindrico o leggermente conico, all?interno del quale sono disposti: un ventilatore (3) operante ad un?estremit? di entrata (1E) per generare un flusso d?aria di ventilazione, almeno un ugello di nebulizzazione d?acqua (4) alla contrapposta estremit? di uscita (1U), ed una serie di dispositivi nucleatori (5) che circondano detto ugello di nebulizzazione d?acqua (4), caratterizzato da ci? che detto ugello di nebulizzazione d?acqua (4) ? realizzato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
10. 10) Cannone da neve come in 9, in cui detti dispositivi nucleatori (5) sono posizionati sul bordo di uscita del corpo tubolare (1) del cannone e detto ugello di nebulizzazione d?acqua ? in posizione assiale.