ITMI20140212U1 - Serratura per generatori da campo - Google Patents
Serratura per generatori da campoInfo
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- E05—LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
- E05B—LOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
- E05B63/00—Locks or fastenings with special structural characteristics
- E05B63/0056—Locks with adjustable or exchangeable lock parts
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- E—FIXED CONSTRUCTIONS
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- E05B15/0053—Other details of locks; Parts for engagement by bolts of fastening devices means providing a stable, i.e. indexed, position of lock parts
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Description
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di BREVETTO PER MODELLO DI UTILITÀ avente per titolo
“Serratura per generatori da campo”
Il presente trovato concerne una serratura, adatta ad essere utilizzata nell’ambito di generatori da campo.
Attualmente le serrature per la chiusura di pannelli di accesso a impianti utilizzati in particolare nell’ambito di generatori di campo, o a parti di tali impianti, presentano una leva che può ruotare in direzione sostanzialmente ortogonale alla superficie di giacitura di un primo pannello sul quale la serratura è montata. Tale leva si sviluppa preferibilmente in direzione perpendicolare a tale asse di rotazione, così da potersi andare ad impegnare in una sede di impegno solidale ad un secondo pannello a cui si vuole bloccare tale primo pannello.
In tali serrature è consentito cambiare il posizionamento della leva lungo tale asse di rotazione per adattare la serratura al variare della profondità della sede di impegno della leva stessa, in particolare rispetto al primo pannello sul quale è montata la serratura. Considerato che l’asse di sviluppo della leva è trasversale all’asse di rotazione della stessa, per poter cambiare la sua profondità si utilizza un manicotto che si sviluppa lungo tale asse di rotazione, e rispetto al quale detta leva può essere traslata.
La traslazione di quest’ultima avviene, nei sistemi attualmente noti, tramite una struttura portante della leva stessa che trasla in una scanalatura solidale a tale manicotto, e può essere posizionata in corrispondenza di una porzione di accoppiamento del manicotto lungo l’asse di sviluppo dello stesso.
Inoltre, giacendo l’asse di sviluppo della leva sostanzialmente su un piano comprendente la sezione media della porzione di accoppiamento, la massima profondità della sede di impegno di tale leva risulta limitata più o meno strettamente dalla profondità o lunghezza del manicotto.
Scopo del presente trovato è quello di mettere a punto una serratura adatta ad essere utilizzata in strutture di contenimento relative ad impianti inerenti preferibilmente a generatori da campo, tale per cui sia consentito all’utilizzatore di regolare la profondità della leva di chiusura lungo l’asse attorno al quale avviene la rotazione della stessa per la chiusura della serratura, e tramite la quale tale leva può impegnarsi in sedi di impegno situate più in profondità rispetto all’estremità libera del manicotto di scorrimento della leva stessa.
Tale scopo è raggiunto tramite una serratura adatta ad essere utilizzata in almeno una struttura di contenimento relativa ad impianti preferibilmente inerenti a generatori da campo, detta serratura comprendendo una struttura di base, una leva di chiusura solidale ad una struttura portante, un manicotto, una maniglia, e mezzi di fissaggio fra detti struttura portante e manicotto,
in cui il manicotto è vincolato alla struttura di base e alla maniglia mediante mezzi di vincolo tali per cui il manicotto è rotabile intorno ad un primo asse parallelo ad un asse di sviluppo del manicotto e rispetto alla struttura di base;
in cui la rotazione intorno al primo asse del manicotto può avvenire per effetto di una rotazione della maniglia intorno al primo asse e rispetto alla struttura di base;
in cui la struttura portante è vincolata al manicotto in modo da essere traslabile rigidamente rispetto ad esso lungo il primo asse, e da poter posizionarsi in corrispondenza almeno di una porzione di accoppiamento del manicotto;
in cui i mezzi di fissaggio sono adatti a fare in modo che la leva segua la rotazione di del manicotto intorno a tale primo asse e rispetto alla struttura di base;
in cui la maniglia è rotabile rigidamente, mediante i mezzi di vincolo e rispetto al manicotto e alla struttura di base, intorno ad un secondo asse (Y) perpendicolare a detto primo asse;
in cui la maniglia può assumere almeno una prima posizione di chiusura e una seconda posizione operativa corrispondenti rispettivamente ad almeno due posizioni angolari della maniglia, intorno al secondo asse e rispetto alla struttura di base;
caratterizzata dal fatto che la leva comprende una porzione di impegno adatta ad impegnarsi in una sede di impegno di tale struttura di contenimento, detta struttura portante essendo configurata per disporre detta porzione di impegno in maniera sfalsata lungo detto primo asse rispetto a detta porzione di accoppiamento di detto manicotto.
In questo modo si ottiene una serratura che comprende una leva di chiusura della quale si può variare la profondità, e che permette di collocare la porzione di impegno della leva di chiusura anche oltre l’estremità libera del manicotto sul quale può scorrere.
Una possibile realizzazione del presente trovato può presentare almeno uno dei seguenti aspetti tecnici.
Preferibilmente la struttura portante è smontabile rispetto al manicotto. In questo modo è possibile svincolare tale struttura portante, insieme alla leva stessa, da tale manicotto per disporre la porzione di impegno della leva in modo che la leva possa essere posizionata sia dal lato della struttura portante rivolto verso la struttura di base, sia dall’altro. Tale caratteristica permette che la leva, pur potendo posizionarsi lungo il primo asse oltre l’estremità libera del manicotto, possa comunque raggiungere profondità molto vicine alla struttura di base.
Preferibilmente il manicotto e la maniglia sono collocati rispettivamente da parti opposte della struttura di base. In questo modo l’apertura della serratura può avvenire dall’esterno quando la leva di chiusura è collocata dalla parte interna rispetto al pannello su cui è montata la serratura. Preferibilmente la struttura portante è adatta a posizionarsi almeno parzialmente intorno alla porzione di accoppiamento.
In questo modo la struttura portante della leva è facilmente sfilabile, insieme alla leva stessa, dal manicotto, e vantaggiosamente è ri-inseribile sul manicotto in modo da orientare la porzione di impegno secondo sfalsamenti in due possibili semipiani opposti rispetto alla struttura portante stessa.
Preferibilmente i mezzi di fissaggio sono adatti a stringere la struttura portante intorno alla porzione di accoppiamento e/o a mantenere ferma la struttura portante rispetto al manicotto e lungo il primo asse in corrispondenza della porzione di accoppiamento.
Preferibilmente la maniglia comprende un braccio ed un impugnatura. Preferibilmente i mezzi di vincolo sono adatti a fare in modo che la maniglia possa liberamente ruotare rispetto al manicotto e intorno al secondo asse, almeno fra la posizione di chiusura e la posizione operativa.
Preferibilmente i mezzi di vincolo comprendono un elemento di collegamento allungato e vincolato a ruotare insieme al manicotto intorno al primo asse, e un perno adatto ad inserirsi in almeno un’apertura ricavata nell’elemento allungato e in almeno un’apertura ricavata nel braccio della maniglia, tali per cui detto perno è adatto a rimanere inserito in tali aperture con un suo asse di sviluppo coincidente con il secondo asse.
Preferibilmente la struttura di base e i mezzi di vincolo sono adatti a fare in modo che ad una rotazione della maniglia intorno al secondo asse e rispetto alla struttura di base, corrisponda una traslazione dello stesso manicotto lungo il primo asse e rispetto alla struttura di base, mediante almeno mezzi di interazione fra la maniglia e la struttura di base.
Preferibilmente i mezzi di interazione sono configurati in modo che la maniglia eserciti una spinta contro la struttura di base mentre ruota intorno al secondo asse e rispetto alla struttura di base stessa.
Preferibilmente la struttura di base comprende una prominenza alla quale è vincolato il manicotto in maniera traslabile lungo il primo asse.
Preferibilmente la serratura comprende mezzi di guida interposti fra la prominenza e il manicotto e adatti a guidare il manicotto durante la traslazione dello stesso rispetto alla prominenza.
Preferibilmente i mezzi di guida comprendono almeno una parte della prominenza o del manicotto adatta a scorrere in almeno una cavità ricavata rispettivamente nel manicotto o nella prominenza.
Preferibilmente la serratura comprende mezzi di arresto configurati in modo che, almeno quando la maniglia si trova in una terza posizione intermedia fra la posizione di chiusura e la posizione operativa, la rotazione del manicotto intorno al primo asse e rispetto alla struttura di base, sia maggiormente limitata rispetto almeno a quando la maniglia si trova nella posizione operativa.
Preferibilmente i mezzi di arresto comprendono almeno una superficie solidale al manicotto e almeno una superficie associata alla struttura di base, di preferenza parallele ed entrambe inclinate rispetto alla perpendicolare al primo asse.
In questo modo, per poter ruotare la leva intorno al primo asse di un angolo sufficiente affinché si possa aprire la serratura, è necessario ruotare in un primo tempo la maniglia intorno al secondo asse fino alla posizione operativa. Infatti, i mezzi di arresto e i mezzi di vincolo sono preferibilmente configurati in modo che, quando la maniglia ha raggiunto la posizione operativa intorno al secondo asse, i mezzi di arresto si trovino in una condizione tale per cui non possono più limitare la rotazione del manicotto, e quindi anche della leva, intorno al primo asse e rispetto alla struttura di base, almeno fino al punto in cui la serratura è completamente aperta.
Preferibilmente la serratura comprende mezzi di stabilizzazione adatti a stabilizzare la posizione angolare della maniglia intorno al primo asse, e in particolare rispetto alla struttura di base.
In questo modo la rotazione della maniglia intorno al primo asse rispetto alla struttura di base può essere controllata da tali mezzi di stabilizzazione che consentono di fermare la rotazione della maniglia attorno al primo asse, ad esempio quando la stessa si trova in una posizione angolare di apertura della leva e/o quando si trova in una posizione angolare di chiusura della leva stessa.
Preferibilmente i mezzi di stabilizzazione comprendono almeno un sistema a molla e sfera.
Preferibilmente la serratura comprende primi mezzi di bloccaggio adatti a fare in modo che la maniglia, quando si trova nella posizione di chiusura, rimanga bloccata alla struttura di base e non possa ruotare intorno al secondo asse, rispetto alla struttura di base.
Preferibilmente la serratura comprende secondi mezzi di bloccaggio che sono adatti a fare in modo che la maniglia, quando si trova nella posizione di chiusura, non possa ruotare intorno al primo asse, rispetto alla struttura di base.
Preferibilmente i primi mezzi di bloccaggio comprendono almeno un’asola solidale alla maniglia e almeno un’asola solidale alla struttura di base, dette asole solidali rispettivamente alla maniglia e alla struttura di base essendo adatte ad allinearsi reciprocamente quando la maniglia si trova nella posizione di chiusura, e detta asola solidale alla struttura di base essendo almeno parzialmente ricavata in una porzione removibile della struttura di base.
In questo modo si può bloccare la maniglia alla struttura di base con un lucchetto passante attraverso almeno entrambe le asole.
Il fatto che l’asola solidale alla struttura di base sia situata in una porzione removibile della struttura di base stessa, rende più semplice la produzione della serratura, poiché l’asola viene creata in un componente che può essere indipendente rispetto alla porzione della struttura di base interessata dai movimenti di maniglia e manicotto.
Preferibilmente i primi mezzi di bloccaggio comprendono una superficie di blocco in grado di essere posizionata in modo da interferire con la rotazione della maniglia intorno al secondo asse e rispetto alla struttura di base.
Preferibilmente la superficie di blocco è attivabile mediante una chiave adatta ad inserirsi in un cilindro, il quale è estraibile dalla struttura di base e sostituibile.
La possibilità di sostituzione del cilindro permette di spostare lo stesso da una serratura all’altra di uno stesso impianto e rende più agevoli le riparazioni del cilindro stesso.
Preferibilmente i secondi mezzi di bloccaggio comprendono almeno parte delle superfici laterali di un alloggiamento almeno in parte situato nella struttura di base e adatto ad alloggiare la maniglia quando la stessa si trova nella posizione di chiusura.
La presenza delle superfici laterali dell’alloggiamento ricavato nella struttura di base impedisce che la stessa maniglia possa ruotare intorno al primo asse quando si trova nella posizione di chiusura.
Le caratteristiche del presente trovato saranno chiarite nella descrizione dettagliata seguente offerta a titolo esemplificativo e non limitativo dei più generali concetti rivendicati.
La descrizione dettagliata seguente si riferisce alle tavole allegate, in cui: - la figura 1 è una vista in prospettiva della realizzazione preferita del presente trovato, con la maniglia in posizione operativa;
- la figura 2a è una vista in prospettiva di tale realizzazione con la maniglia in posizione di chiusura;
- la figura 2b è una vista in prospettiva di tale realizzazione, parzialmente sezionata e con la leva ruotata in sequenza intorno a due assi, rispetto alla posizione di figura 2a;
- le figure 3a e 3b sono viste laterali che mostrano due diverse modalità di montaggio della leva di chiusura sul manicotto;
- la figura 4 mostra frontalmente tale realizzazione con la maniglia in posizione operativa;
- la figura 4a mostra la sezione C-C di figura 4;
- la figura 5 mostra frontalmente tale realizzazione con la maniglia in posizione di chiusura;
- le figure 5a e 5b mostrano rispettivamente la sezione A-A e la sezione B-B di figura 5;
- la figura 6 mostra una vista parzialmente sezionata di tale realizzazione, in cui la serratura è bloccata con un lucchetto;
- la figura 7 è una vista in prospettiva della realizzazione preferita del presente trovato, con la maniglia non visibile in posizione di chiusura e senza manicotto e leva.
Con riferimento alle figure allegate, in esse è mostrata una serratura 1 che presenta una struttura di base 2, una leva di chiusura 3 e una maniglia 4. La leva di chiusura 3 comprende una porzione di impegno 3a adatta ad impegnarsi in una sede di impegno della struttura di contenimento, non illustrata, su cui la serratura 1 è montata.
Un manicotto 5 è vincolato alla struttura di base 2 e alla maniglia 4 mediante mezzi di vincolo 6, indicati nella figura 2b e mostrati più nel dettaglio nelle figure 4a, 5a e 5b. Tali mezzi di vincolo 6 permettono che il manicotto 5 possa ruotare rispetto alla struttura di base 2, secondo la freccia r1 di figura 1, per effetto di una corrispondente rotazione della maniglia 4 intorno al primo asse X stesso.
Tale rotazione secondo la freccia r1 avviene intorno ad un primo asse X parallelo ad un asse di sviluppo del manicotto stesso 5, e indicato nelle figure 1, 2b, 3a, 3b, 5, 5a, 5b e 6. Le figure 1, 2a, 3a, 3b, 4, 4a, 5, 5a, 5b, e 6 mostrano la maniglia 4 in una posizione angolare intorno all’asse X, tale per cui la leva di chiusura 3 si trova posizionata nella sede di impegno della struttura di contenimento, che nelle figure allegate non è mostrata. Tali mezzi di vincolo 6 sono adatti a fare in modo che la maniglia 4 sia anche rotabile rigidamente rispetto al manicotto 5 e alla struttura di base 2 secondo la freccia r2 di figura 1. Con riferimento anche alle figure 2b e 5b, tale rotazione secondo la freccia r2 di figura 1 avviene intorno ad un secondo asse Y, che si può considerare idealmente solidale alla maniglia e perpendicolare al primo asse X.
In particolare, la maniglia 4 può assumere almeno una prima posizione di chiusura e una seconda posizione operativa, le quali sono associate rispettivamente ad almeno due posizioni angolari della maniglia 4 intorno al secondo asse Y. La maniglia 4 si trova nella posizione di chiusura nelle figure 2a, 3a, 3b, 5, 5a, 5b e 6. Nelle altre figure la maniglia 4 è nella posizione operativa.
I mezzi di vincolo 6 fra manicotto 5 e maniglia 4 sono adatti a fare in modo che la maniglia 4 possa liberamente ruotare rispetto al manicotto e intorno al secondo asse Y, almeno fra la posizione di chiusura e la posizione operativa. In particolare tali mezzi di vincolo 6 sono mostrati nelle figure 4a e 5a, le quali mostrano rispettivamente la sezione C-C della figura 4 e la sezione A-A della figura 5.
Inoltre, la maniglia 4 comprende vantaggiosamente una impugnatura 4a e un braccio 4b, che sono indicati nelle figure 1, 2a, 2b, 4, 4a, 5, 5a, 5b, 6 e 7.
In questa realizzazione il manicotto 5 e la maniglia 3 sono collocati rispettivamente da parti opposte della struttura di base 2, così che l’apertura della serratura 1 possa avvenire dall’esterno nel caso la leva di chiusura 3 sia collocata dalla parte interna rispetto al pannello su cui è montata la serratura 1.
La leva di chiusura 3 è solidale ad una struttura portante 7, che è vincolata al manicotto 5 in modo da essere traslabile rigidamente lungo il primo asse X per posizionarsi in corrispondenza almeno di una porzione di accoppiamento 5a del manicotto 5 stesso, indicata nelle figure 1, 3a, 3b, 4a, 5a e 5b.
In questo modo la leva 3 segue la rotazione del manicotto 5 intorno al primo asse X secondo la freccia r1 di figura 1, preferibilmente grazie a mezzi di fissaggio 8. La leva 3 stessa può traslare rispetto al manicotto 5 lungo tale primo asse X, secondo le frecce f1 delle figure 3a e 3b, quando i mezzi di fissaggio 8 non sono operativi.
La struttura portante 7 è configurata per disporre la porzione di impegno 3a in maniera sfalsata lungo detto primo asse X rispetto alla porzione di accoppiamento 5a del manicotto 5, come ben visibile nelle figure 3a e 3b. In questa realizzazione la struttura portante 7 è smontabile rispetto al manicotto 5, per consentire di poter disporre la leva 3 come mostrato in figura 3a o come mostrato in figura 3b, a seconda che l’utilizzatore desideri utilizzare la porzione di impegno 3a della leva 3 fino ad oltre l’estremità libera del manicotto 5, o nelle immediate vicinanze della struttura di base 2. Si fa presente comunque che tale porzione di impegno 3a può posizionarsi in una fascia intermedia, con entrambe le configurazioni di montaggio della leva 3 mostrate rispettivamente nelle figure 3a e 3b.
In altre parole, secondo il presente trovato la leva 3 è smontabile/separabile e ri-inseribile (o ri-infilabile a seguito dello smontaggio/separazione) sul manicotto 5, in modo da poter orientare la porzione di impegno 3a secondo sfalsamenti in due possibili semipiani opposti rispetto alla struttura portante 7 stessa.
Come detto sopra, preferibilmente la struttura portante 7 è associata a mezzi di fissaggio, che permettono di fissare la stessa struttura portante 7 alla porzione di accoppiamento 5a del manicotto 5, affinché rimanga ad una profondità impostata dall’utilizzatore. Inoltre tale struttura portante 7 è vantaggiosamente adatta a posizionarsi almeno parzialmente intorno alla porzione di accoppiamento 5a, come visibile nelle figure 1, 3a e 3b, in modo che sia facilmente sfilabile dal manicotto 5 pur mantenendosi ben ferma rispetto ad esso.
Nella realizzazione mostrata la struttura portante 7 è conformata almeno parzialmente ad anello. I mezzi di fissaggio 8, indicati soltanto in figura 5a, comprendono preferibilmente un grano filettato 8a che si inserisce nella struttura portante 7 e permette di stringerla, intorno alla porzione di accoppiamento 5a selezionata dall’utilizzatore.
In qualunque posizione angolare si trovi la maniglia rispetto all’asse Y, la stessa maniglia 4, e quindi anche il manicotto 5, potrebbero teoricamente assumere una qualunque posizione angolare intorno al primo asse X, in quanto, se non impediti, possono ruotare insieme intorno a tale primo asse X grazie alla configurazione dei mezzi di vincolo 6.
Affinché la serratura 1 possa essere aperta soltanto una volta che si trova nella posizione operativa, principalmente per limitare l’usura ed evitare aperture accidentali, la realizzazione mostrata comprende vantaggiosamente mezzi di arresto configurati in modo che, almeno quando la maniglia 4 si trova in una terza posizione intermedia fra la posizione di chiusura e la posizione operativa, la rotazione del manicotto 5 intorno al primo asse X rispetto alla struttura di base 2 sia maggiormente limitata rispetto almeno a quando la maniglia 4 si trova nella posizione operativa.
Con riferimento alla figura 7, che mostra la struttura di base 2 senza né manicotto né leva di chiusura, i mezzi di arresto sono almeno in parte situati su una prominenza 9 della struttura di base 2, alla quale è vincolato il manicotto in maniera traslabile lungo il primo asse X.
Con riferimento anche alla figura 1, per agevolare la traslazione del manicotto 5 lungo la prominenza 9 la serratura 1 comprende mezzi di guida 10 interposti fra prominenza 9 e manicotto 5, e adatti a guidare il manicotto 5 durante la traslazione dello stesso rispetto alla prominenza 9 e lungo il primo asse X. Preferibilmente i mezzi di guida 10, che sono indicati nelle figure 1, 3a e 3b, comprendono almeno una parte della prominenza 9 o del manicotto 5 adatta a scorrere in almeno una cavità ricavata rispettivamente nel manicotto 5 o nella prominenza 9. La prominenza 9 nelle figure 3a, 3b e 6 non risulta visibile in quanto coperta dal manicotto 5.
I mezzi di arresto comprendono, nella realizzazione preferita, almeno una superficie solidale al manicotto 5, non visibile nelle figure perché collocata all’interno dello stesso, e almeno una superficie 9a associata alla struttura di base 2 e indicata in figura 7. Tali superfici sono di preferenza parallele ed entrambe inclinate rispetto alla perpendicolare al primo asse X, al fine che il loro reciproco contatto possa almeno parzialmente limitare la rotazione del manicotto e della maniglia intorno al primo asse X. Con il termine “inclinate” si comprende anche la possibilità di un inclinazione a novanta gradi.
L’orientazione di tali superfici fa in modo che, nel caso si incontrino mentre il manicotto 5 tende a ruotare rispetto alla prominenza 9 intorno al primo asse X, e la maniglia 4 non si trovi ancora nella posizione operativa, le stesse superfici possono scorrere reciprocamente in modo da limitare la rotazione stessa.
A tal fine, i mezzi di arresto e i mezzi di vincolo 6 sono infatti di preferenza configurati in maniera tale che la posizione del manicotto 5 lungo il primo asse X e rispetto alla prominenza 9, tale per cui i mezzi di arresto non possono più limitare la rotazione relativa degli stessi intorno all’asse X, è associata alla posizione operativa della maniglia 4 intorno al secondo asse Y, mostrata ad esempio in figura 4a.
A tal fine, con riferimento alle figure 4a e 5a, la struttura di base 2 e i mezzi di vincolo 6 fra manicotto 5 e maniglia 4 sono adatti a fare in modo che ad una rotazione della maniglia 4 intorno a tale secondo asse e rispetto alla struttura di base 2, corrisponda una traslazione del manicotto 5 lungo il primo asse X e rispetto alla struttura di base 2. Tale traslazione del manicotto lungo il primo asse X avviene mediante almeno mezzi di interazione fra maniglia 4 e struttura di base 2.
Si fa presente che il secondo asse non è indicato nelle figure 4a e 5a in quanto è ortogonale al piano delle stesse.
Preferibilmente i mezzi di interazione sono configurati in modo che la maniglia 4 eserciti una spinta contro la struttura di base 2 stessa mentre ruota intorno al secondo asse. Nel caso mostrato i mezzi di interazione comprendono, nella zona di estremità del braccio 4b della maniglia 4, una camma 4c che, durante la rotazione della maniglia 4 per passare dalla posizione di chiusura di figura 5a a quella operativa di figura 4a, rimane a contatto e preme su una superficie S solidale, almeno per quanto riguarda la traslazione lungo il primo asse X, alla struttura di base 2.
Tale superficie S in questa realizzazione è relativa ad una bussola 11 anch’essa rotabile intorno al primo asse X rispetto alla struttura di base 2. La sezione della bussola 11 è indicata nelle figure 4a, 5a e 5b, mentre la stessa bussola 11 è visibile parzialmente sezionata anche in figura 2b. A partire dalla posizione di chiusura della maniglia 4 mostrata in figura 2a o 5a, ruotando in un primo tempo la maniglia 4 intorno al secondo asse Y fino alla posizione operativa, si raggiunge la situazione di figura 1 o 4a. Mediante l’ulteriore rotazione della stessa maniglia 4 intorno al primo asse X, al fine di ruotare la leva di chiusura e disimpegnarla dalla sua sede di impegno, si raggiunge la situazione di figura 2b, in cui la leva non è mostrata.
In quest’ultima figura la struttura di base 2, il manicotto 5 e la maniglia 4 risultano parzialmente sezionati per mostrare ulteriori componenti che verranno descritti successivamente.
Le figure 4a e 5a mostrano più nel dettaglio i mezzi di vincolo 6 parzialmente sezionati, quando la maniglia 3 è disposta rispettivamente in posizione operativa e in posizione di chiusura.
Preferibilmente i mezzi di vincolo 6 fra manicotto 5 e maniglia 4 comprendono un elemento di collegamento 6a allungato e vincolato a ruotare insieme al manicotto 5 intorno al primo asse X, e un perno 6b adatto ad inserirsi in almeno una prima apertura 6c ricavata nell’elemento allungato 6a e in almeno una seconda apertura 6d ricavata nella maniglia 4. Tali aperture 6c e 6d, distinguibili e indicate nelle figure 2b e 5b, sono disposte in modo tale che tale perno 6b sia adatto a rimanere inserito nelle stesse con il suo asse di sviluppo coincidente con il secondo asse Y, come si nota in maniera evidente in figura 5b.
I mezzi di vincolo 6 comprendono vantaggiosamente anche una molla K adatta a spingere il manicotto 5 verso l’esterno rispetto alla struttura di base 2, in modo da mantenere premuta la maniglia 4, in particolare in corrispondenza della camma 6c, contro la superficie S solidale alla struttura di base 2. Tale molla K, quando la maniglia 4 si trova nella posizione di chiusura, si trova compressa rispetto alla sua condizione di equilibrio.
Con riferimento alle figure 2b, 4a e 5a, in questa realizzazione la serratura 1 comprende mezzi di stabilizzazione 12 adatti a stabilizzare la posizione angolare della maniglia 4 intorno al primo asse X, e in particolare rispetto alla struttura di base 2.
In particolare nella figura 5b si nota che i mezzi di stabilizzazione 12 comprendono preferibilmente almeno un sistema a molla 12a e sfera 12b, in cui la molla 12a in questa realizzazione è interna alla bussola 11, e può inserirsi a scatto in almeno una opportuna cavità 12c ricavata nella struttura di base 2. Preferibilmente sono ricavate almeno due cavità 12c nella struttura di base 2, in corrispondenza almeno delle due posizioni angolari della maniglia 4 intorno all’asse X, che sono associate rispettivamente all’apertura e alla chiusura della serratura 1.
Si noti che la bussola 11 si può considerare come solidale alla struttura di base 2, per quanto riguarda la traslazione lungo l’asse X, da cui l’effetto di spinta della camma 4c contro la superficie S, mentre la maniglia 4 ruota intorno al secondo asse Y. Tale bussola 11 non è solidale alla struttura di base 2 per quanto riguarda la rotazione intorno al primo asse X, per permettere alla maniglia 4, al manicotto 5, e quindi alla leva 3 di ruotare intorno al primo asse X rispetto alla struttura di base 2.
Preferibilmente la serratura comprende primi mezzi di bloccaggio adatti a fare in modo che la maniglia 4, quando si trova nella posizione di chiusura, rimanga bloccata alla struttura di base 2 e non possa ruotare intorno al secondo asse rispetto alla struttura di base 2.
Preferibilmente la serratura comprende secondi mezzi di bloccaggio che sono adatti a fare in modo che la maniglia 4, quando si trova nella posizione di chiusura, non possa ruotare intorno al primo asse X.
Con riferimento alle figure 1, 2a, 2b, 4a, 5a e 6, i primi mezzi di bloccaggio comprendono vantaggiosamente almeno un’asola 13a solidale alla maniglia 4 e almeno un’asola 13b solidale alla struttura di base 2.
Preferibilmente le asole 13a e 13b, solidali rispettivamente alla maniglia 4 e alla struttura di base 2, sono adatte ad allinearsi reciprocamente quando la maniglia 4 si trova nella posizione di chiusura.
In questo modo si può bloccare la maniglia 4 alla struttura di base 2 con un lucchetto L passante attraverso almeno entrambe le asole 13a e 13b, come mostrato in figura 6.
Preferibilmente l’asola 13b solidale alla struttura di base 2 è ricavata almeno parzialmente in una porzione removibile 2’ della struttura di base 2, indicata anche in figura 7.
In figura 2b è ben visibile che nella realizzazione mostrata le asole 13a solidali alla maniglia 4 sono due. Queste ultime, come si nota in figura 2a, sono adatte ad allinearsi all’asola 13b solidale alla struttura di base 2, da parti opposte di tale asola 13b e quando la maniglia 4 è in posizione di chiusura.
In questa realizzazione i primi mezzi di bloccaggio comprendono anche una superficie di blocco 14 in grado di essere posizionata in modo da interferire con la rotazione della maniglia 4 rispetto al manicotto 5 e intorno al secondo asse, quando la stessa maniglia 4 si trova nella posizione di chiusura. Tale effetto della superficie di blocco 14 si evince nella figura 5a. Con riferimento alle figure 4, 5, 5a e 6, preferibilmente la superficie di blocco 14 è attivabile mediante una chiave C, indicata soltanto in figura 3b e adatta ad inserirsi in un cilindro 15 che è vantaggiosamente estraibile dalla struttura di base 2 e sostituibile. Il cilindro 15 in questa realizzazione è situato in corrispondenza della porzione removibile 2’ della struttura di base 2.
Con riferimento alle figure 2a, 2b, 5a e 6, i secondi mezzi di bloccaggio comprendono vantaggiosamente almeno parte delle superfici laterali di un alloggiamento 16 almeno in parte situato nella struttura di base 2, e adatto ad alloggiare la maniglia 4 nella posizione di chiusura. La presenza delle superfici laterali dell’alloggiamento 16 ricavato nella struttura di base 2, impedisce che la stessa maniglia 4 possa ruotare intorno al primo asse X quando si trova nella posizione di chiusura.
Claims (23)
- RIVENDICAZIONI 1. Serratura (1) adatta ad essere utilizzata in almeno una struttura di contenimento relativa ad impianti preferibilmente inerenti a generatori da campo, detta serratura comprendendo una struttura di base (2), una leva di chiusura (3) solidale ad una struttura portante (7), un manicotto (5), una maniglia (4), e mezzi di fissaggio (8) fra detti struttura portante (7) e manicotto (5), in cui detto manicotto (5) è vincolato a detta struttura di base (2) e a detta maniglia (4) mediante mezzi di vincolo (6) tali per cui detto manicotto (5) è rotabile intorno ad un primo asse (X) parallelo ad un asse di sviluppo di detto manicotto (5) e rispetto a detta struttura di base (2); in cui detta rotazione intorno a detto primo asse (X) del manicotto (5) può avvenire per effetto di una rotazione di tale maniglia (3) intorno a detto primo asse (X) e rispetto a detta struttura di base (2); in cui detta struttura portante (7) è vincolata a detto manicotto (5) in modo da essere traslabile rigidamente rispetto ad esso lungo detto primo asse (X), e da poter posizionarsi in corrispondenza almeno di una porzione di accoppiamento (5a) di detto manicotto (5); in cui detti mezzi di fissaggio (8) sono adatti a fare in modo che detta leva (3) segua la rotazione di detto manicotto (5) intorno a tale primo asse (X) e rispetto a detta struttura di base (2); in cui detta maniglia (4) è rotabile rigidamente, mediante detti mezzi di vincolo (6) e rispetto a detto manicotto (5) e a detta struttura di base (2), intorno ad un secondo asse (Y) perpendicolare a detto primo asse (X); in cui detta maniglia (4) può assumere almeno una prima posizione di chiusura e una seconda posizione operativa corrispondenti rispettivamente ad almeno due posizioni angolari di detta maniglia (4), intorno a detto secondo asse (Y) e rispetto a detta struttura di base (2); caratterizzata dal fatto che detta leva (3) comprende una porzione di impegno (3a) adatta ad impegnarsi in una sede di impegno di tale struttura di contenimento, detta struttura portante (7) essendo configurata per disporre detta porzione di impegno (3a) in maniera sfalsata lungo detto primo asse (X) rispetto a detta porzione di accoppiamento (5a) di detto manicotto (5).
- 2. Serratura (1) secondo la rivendicazione precedente 1, in cui detta struttura portante (7) è smontabile rispetto a detto manicotto (5) ed è preferibilmente ri-inseribile sul manicotto (5) in modo da orientare la porzione di impegno (3a) secondo sfalsamenti in due possibili semipiani opposti rispetto alla struttura portante (7).
- 3. Serratura secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto manicotto (5) e detta maniglia (4) sono collocati rispettivamente da parti opposte di detta struttura di base (2).
- 4. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura portante (7) è adatta a posizionarsi almeno parzialmente intorno a detta porzione di accoppiamento (5a).
- 5. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di fissaggio (8) sono adatti a stringere detta struttura portante (7) intorno a detta porzione di accoppiamento (5a) e/o a mantenere ferma detta struttura portante (7) rispetto a detto manicotto (5) e lungo detto primo asse (X) in corrispondenza di detta porzione di accoppiamento (5a).
- 6. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta maniglia (4) comprende un braccio (4b) ed un impugnatura (4a).
- 7. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di vincolo (6) sono adatti a fare in modo che detta maniglia (4) possa liberamente ruotare rispetto a detto manicotto (5) e intorno a detto secondo asse (Y), almeno fra detta posizione di chiusura e detta posizione operativa.
- 8. Serratura (1) secondo la rivendicazione precedente 7, in cui detti i mezzi di vincolo (6) comprendono un elemento di collegamento allungato (6a) e vincolato a ruotare insieme a detto manicotto (5) intorno a detto primo asse (X), e un perno (6b) adatto ad inserirsi in almeno un’apertura (6c) ricavata in detto elemento allungato (6b) e in almeno un’apertura (6d) ricavata in detto braccio (6b) di detta maniglia (4), tali per cui detto perno (6b) è adatto a rimanere inserito in tali aperture (6c, 6d) con un suo asse di sviluppo coincidente con detto secondo asse (Y).
- 9. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura di base (2) e detti mezzi di vincolo (6) sono adatti a fare in modo che ad una rotazione di detta maniglia (4) intorno a detto secondo asse (Y) e rispetto a detta struttura di base (2), corrisponda una traslazione dello stesso manicotto (5) lungo detto primo asse (X) e rispetto a detta struttura di base (2), mediante almeno mezzi di interazione (4c, S) fra dette maniglia (4) e struttura di base (2).
- 10. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di interazione (4c, S) sono configurati in modo che detta maniglia (4) eserciti una spinta contro detta struttura di base (2) mentre ruota intorno a detto secondo asse (X) e rispetto a detta struttura di base stessa (2).
- 11. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura di base (2) comprende una prominenza (9) alla quale è vincolato detto manicotto (5) in maniera traslabile lungo detto primo asse (X).
- 12. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di guida (10) interposti fra detti prominenza (9) e manicotto (5) e adatti a guidare detto manicotto (5) durante la traslazione dello stesso rispetto a detta prominenza (9).
- 13. Serratura (1) secondo la rivendicazione 12, in cui detti mezzi di guida (10) comprendono almeno una parte di detta prominenza (9) o di detto manicotto (5) adatta a scorrere in almeno una cavità ricavata rispettivamente in detto manicotto (5) o in detta prominenza (9).
- 14. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di arresto configurati in modo che, almeno quando detta maniglia (4) si trova in una terza posizione intermedia fra dette posizione di chiusura e posizione operativa, la rotazione di detto manicotto (5) intorno al primo asse (X) e rispetto a detta struttura di base (2), sia maggiormente limitata rispetto almeno a quando detta maniglia (4) si trova in tale posizione operativa.
- 15. Serratura (1) secondo la rivendicazione 14, in cui detti mezzi di arresto comprendono almeno una superficie solidale a detto manicotto (5) e almeno una superficie (9a) associata a detta struttura di base 2, di preferenza parallele ed entrambe inclinate rispetto alla perpendicolare a detto primo asse (X).
- 16. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di stabilizzazione (12) adatti a stabilizzare la posizione angolare di detta maniglia (4) intorno a detto primo asse (X), e in particolare rispetto a detta struttura di base (2).
- 17. Serratura (1) secondo la rivendicazione precedente 16, in cui detti mezzi di stabilizzazione (12) comprendono almeno un sistema a molla e sfera (12a, 12b, 12c).
- 18. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente primi mezzi di bloccaggio adatti a fare in modo che detta maniglia (4), quando si trova in detta posizione di chiusura, rimanga bloccata a detta struttura di base (2) e non possa ruotare intorno a detto secondo asse (Y), rispetto a detta struttura di base (2).
- 19. Serratura (1) secondo la rivendicazione 18, in cui detti primi mezzi di bloccaggio comprendono almeno un’asola (13a) solidale a detta maniglia (4) e almeno un’asola (13b) solidale a detta struttura di base (2), dette asole (13a, 13b) solidali rispettivamente a detta maniglia (4) e a detta struttura di base (2) essendo adatte ad allinearsi reciprocamente quando detta maniglia (4) si trova in detta posizione di chiusura, e detta asola (13b) solidale a detta struttura di base (2) essendo almeno parzialmente ricavata in una porzione removibile (2’) di detta struttura di base (2).
- 20. Serratura (1) secondo la rivendicazione 18 o 19, in cui detti primi mezzi di bloccaggio comprendono una superficie di blocco (14) in grado di essere posizionata in modo da interferire con la rotazione di detta maniglia (4) intorno a detto secondo asse (Y) e rispetto a detta struttura di base (2).
- 21. Serratura secondo la rivendicazione precedente 20, in cui detta superficie di blocco (14) è attivabile mediante una chiave adatta ad inserirsi in un cilindro (15), il quale è estraibile da detta struttura di base (2) e sostituibile.
- 22. Serratura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente secondi mezzi di bloccaggio che sono adatti a fare in modo che detta maniglia (4), quando si trova in detta posizione di chiusura, non possa ruotare intorno a detto primo asse (X), rispetto a detta struttura di base (2).
- 23. Serratura (1) secondo la rivendicazione 22, in cui detti secondi mezzi di bloccaggio comprendono almeno parte delle superfici laterali di un alloggiamento (16) almeno in parte situato in detta struttura di base (2) e adatto ad alloggiare detta maniglia (4) quando la stessa si trova nella posizione di chiusura.
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