ITMI20140191U1 - Pallettizzatore perfezionato e relativa testa di avvolgimento. - Google Patents

Description

PALLETTIZZATORE PERFEZIONATO E RELATIVA TESTA DI AVVOLGIMENTO

Campo del trovato

Il presente modello d’utilità riguarda un pallettizzatore perfezionato, in particolare un pallettizzatore idoneo a consolidare i pallet per il successivo imballaggio.

Stato della tecnica anteriore

Come noto, un pallettizzatore è un’apparecchiatura che serve a impilare su pallet, o bancale, una serie di prodotti per il successivo imballaggio.

L’operazione di trasferimento di una pluralità di prodotti da una linea di produzione ad un pallet, con un impilamento accurato ed ordinato, può essere molto faticosa e onerosa condotta a mano. Infatti ciascun prodotto – per esempio una scatola contenente una pluralità di piastrelle di formato standard - deve essere prelevato singolarmente e trasferito su uno di una pluralità di pallet di carico, pallet che viene scelto ad esempio in base al lotto o alle dimensioni del prodotto. Tra l’altro, per non intralciare le operazioni, i vari pallet in attesa di essere caricati sono distribuiti linearmente in una certa area intorno al terminale della linea di lavorazione, ciò che implica spostamenti non trascurabili.

Un pallettizzatore è dunque un sistema complesso ed esteso, che prevede una o più teste di presa mobili su opportune guide sopraelevate, atte a prelevare i singoli prodotti e trasferirli rapidamente sui pallet da caricare, deponendo i singoli prodotti nella appropriata posizione (nelle tre coordinate cartesiane) sulla pila sul bancale.

Una volta che un certo bancale sia stato completamente caricato -condizione che il pallettizzatore può determinare in base alle logiche di controllo che ne movimentano la testa di presa – il sistema fornisce un segnale appropriato (sonoro e/o visivo) all’operatore, che può dunque asportare il pallet carico, sostituendolo con uno vuoto, ed avviarlo alla fase successiva di imballaggio (tipicamente eseguita mediante pellicola plastica termoretraibile o estensibile). Il pallet carico viene tipicamente prelevato con un muletto od un transpallet e trasferito per diversi metri all’interno dei luoghi di lavorazione, per trasferirlo ad una stazione di imballaggio.

In questa fase di prelievo e trasferimento il bancale può subire una deformazione, una inclinazione o movimenti bruschi, che possono mettere a repentaglio la stabilità del carico, specie se costituito da una pluralità di oggetti accostati ed impilati (tipicamente scatole più o meno pesanti). Per ovviare a questo inconveniente, prima di prelevare il carico col muletto, solitamente l’operatore applica al carico mezzi di consolidamento provvisori, quali scotch, corde elastiche, telaietti angolari, e così via. Questa operazione è tuttavia scomoda, rallenta le operazioni (spesso con fermo macchina del pallettizzatore, per evitare incidenti agli operatori) e non sempre avviene correttamente, col rischio che il bancale caricato perda il suo carico.

Descrizione sommaria del trovato

Problema alla base del modello è pertanto di proporre una apparecchiatura che risolva gli inconvenienti suesposti, ossia di fornire un pallettizzatore che sia in grado di consolidare il carico prima di consegnarlo alla successiva lavorazione, onde evitare l’intervento manuale dell’operatore e quindi rallentamenti della produttività e/o inconvenienti nel traporto dei carichi.

Questi scopi vengono raggiunti attraverso le caratteristiche menzionate nella rivendicazione 1. Le rivendicazioni subordinate descrivono caratteristiche preferenziali dell’invenzione.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del modello risulteranno comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo ed illustrata nei disegni allegati, nei quali: fig. 1 è una vista in pianta dall’alto dell’apparecchiatura secondo il modello;

fig. 2 è una vista in alzato laterale dell’apparecchiatura di fig. 1; fig. 3 è una vista in alzato ingrandita di un particolare di fig. 2, che illustra una prima fase di lavoro del modello;

fig. 4 è una vista in alzato ingrandita di un altro particolare di fig. 2, che illustra una seconda fase di lavoro del modello; e

fig. 5 è una vista prospettica del carico una volta terminato l’intervento dell’apparecchiatura secondo il modello.

Descrizione dettagliata

In fig. 1 è illustrato schematicamente un pallettizzatore, di per sé noto nel settore dell’imballaggio e delle apparecchiature di immagazzinamento. Esso è disposto in corrispondenza di un fine linea di produzione, ossia intorno al tratto terminale di una linea di trasporto T, quale una rulliera o un nastro trasportatore, lungo la quale giungono in successione una serie di prodotti P (in figura illustrati come scatole parallelepipedi) pronti per il successivo imballaggio su bancale.

Il pallettizzatore illustrato si compone di un telaio di supporto 1, sul quale è montata una coppia di rotaie 1a e 1b lungo le quali è mobile almeno un carro ponte 2 (asse di movimento X). Su quest’ultimo è montata una testa di presa 3 che, a sua volta, può traslare trasversalmente (asse di movimento Y) al carro ponte 2 e può essere sollevata/abbassata in altezza (asse di movimento Z).

Lungo l’estensione delle rotaie 1a e 1b del carro ponte 2 è previsto un certo numero di postazioni di scarico (solitamente una decina), sulle quali viene deposto un pallet o bancale B destinato ad essere caricato con i vari prodotti impilati. Le postazione di scarico in fig. 1 sono illustrate parallele e parzialmente affiancate alla linea di trasporto T. Tutte le postazioni sono disposte per essere raggiunte dalla testa di presa 3 per deporre in sequenza, secondo la logica impostata in una centralina di controllo dell’apparecchiatura, i prodotti P sui bancali B, impilandoli adeguatamente.

Le postazioni dei bancali B sono disposte in modo da essere accessibili anche da muletti, transpallet S1o veicoli automatici (AGV) S2, così da poter asportare i bancali caricati e trasferirli ad altra stazione di imballaggio. Il caricamento dei bancali B vuoti può avvenire tramite la stessa modalità – in senso inverso – oppure tramite prelievo automatico della testa di presa da uno o più magazzini di bancali (come i due illustrati all’estremità di sinistra in fig. 2).

Sebbene la configurazione del pallettizzatore possa cambiare anche significativamente, per esempio può comprendere una pluralità di bracci robotizzati, ciò che accomuna varie soluzioni è la presenza di una testa di presa, che viene comandata in movimento nello spazio cartesiano, per preleva re i prodotti P dalla linea T e trasferirli ordinatamente su una pluralità di bancali posizionati opportunamente in postazioni prestabilite.

Secondo il modello, il pallettizzatore presenta un secondo percorso o linea di movimentazione per una testa di avvolgimento 10, indipendente dalla testa di presa 3.

In particolare, nella versione illustrata nelle figg. 1 e 2, la linea di movimentazione secondaria comprende una rotaia 11, che corre a fianco e lungo le varie postazioni dei bancali B, sulla quale è montato traslabile un carrello 12 che porta la testa di avvolgimento 10.

La testa di avvolgimento 10 potrebbe prevedere un certo movimento trasversale alla rotaia o linea di movimentazione secondaria 11 – per esempio per aggiustamenti della posizione – anche se ciò non è strettamente necessario, essendo sufficiente un movimento nel piano verticale. La testa di avvolgimento 10 deve infatti muoversi (si vedano frecce in fig. 3) lungo la rotaia 11 (asse di movimento X), per potersi spostare da postazione a postazione, e deve potersi sollevare/abbassare (asse di movimento Z) per completare il suo intervento su ciascun carico, come si illustrerà meglio più avanti in relazione al funzionamento.

Secondo una caratteristica peculiare del modello, la testa di avvolgimento 10 è predisposta per avvolgere un anello orizzontale di materiale di imballaggio intorno al carico poggiato su bancale B. Più precisamente, il compito della testa di avvolgimento non è quello di effettuare un vero e proprio imballaggio – che richiedere tempo ed intralcerebbe l’operatività del pallettizzatore – ma è quello di distribuire velocemente almeno una spira di materiale di imballaggio sull’ultimo strato della pila di prodotti caricati sul bancale B. Questa spira di imballaggio ha lo scopo di consolidare fra di loro i prodotti dell’ultimo strato (ossia, sulla sommità) del carico, che così si comportano come un corpo unico e solidale che, col proprio peso e il relativo attrito, è sufficiente a mantenere insieme anche i sottostanti prodotti, nonostante eventuali sobbalzi o deformazioni del bancale durante il prelievo e il trasporto verso la stazione di imballaggio.

Preferibilmente, la testa di avvolgimento 10 è in forma di una reggiatrice. In questo caso, come rappresentato meglio in fig. 3, il carrello 12, montato scorrevole sulla rotaia 11, porta un braccio verticale 13 traslabile verso l’alto e verso il basso, alla cui estremità inferiore è disposta una testa di reggiatura 14 provvista di una relativa pista di guida della reggia 15.

La testa di reggiatura 14 può essere di un qualsiasi tipo noto, ad esempio una testa di reggiatura modello R10, TR14, TR100, TR200 o SX600 prodotta da OMS Group. La pista di guida 15 della reggia è configurata secondo un percorso anulare di ampiezza sufficiente a circondare un carico da avvolgere, quindi di ampiezza superiore ad un bancale standard (per esempio europallet di 1,0x1,2 m). Come visibile nelle figure, la pista di guida 15 è disposta sul piano orizzontale, così che il nastro di reggia venga lanciato e poi strozzato intorno al carico dalla testa di reggiatura secondo un anello adagiato sul piano orizzontale.

Il funzionamento della testa di avvolgimento 10 prevede che essa si porti al di sopra del carico e poi scenda su di esso, sino a portare la pista di guida 15 – o altro piano di lavoro – all’altezza dell’ultimo strato o schiera di prodotti impilati. In questa posizione, la pista di guida anulare 15 cinge esternamente il carico impilato sul bancale. In tempi rapidi viene così deposta una spira di reggia R – o di altro materiale di avvolgimento – che va a consolidare fra loro i prodotti dell’ultima schiera del carico (si veda fig. 4). Il successivo sfilamento verso l’alto della pista anulare 15, libera il carico che può così essere trasferito ad altra stazione di imballaggio.

Nel funzionamento complessivo del pallettizzatore, l’intervento della testa di avvolgimento viene comandato nel momento in cui venga rilevato che un bancale è completamento carico e pronto per l’imballaggio. Preferibilmente, la testa di avvolgimento 10 viene trasferita sulla postazione del carico completo prima ancora di deporre l’ultimo prodotto. Il sistema di controllo del pallettizzatore, infatti, conosce in anticipo quale sarà la postazione presso la quale andrà a deporre il prodotto che completa un carico: dunque, mentre la testa di presa P va a recuperare l’ultimo prodotto, la testa di avvolgimento viene portata sulla relativa postazione e porta la pista di guida 15 ad un livello di altezza inferiore a quello dell’ultima schiera. Così facendo non vi è il rischio di intralcio, quando la testa di presa sopraggiunge alla medesima postazione per deporre l’ultimo prodotto nella schiera superiore.

Una volta completato il carico, la testa di avvolgimento viene sollevata all’altezza dell’ultima schiera, viene completata la reggiatura o altro avvolgimento di prodotto da imballaggio, così da consolidare l’ultima schiera, e poi la testa di avvolgimento viene sfilata verso l’alto e riportata in una posizione di risposo. Con questa modalità si ottiene la massima efficienza in termini di tempo.

Al termine del consolidamento, il sistema prevede l’emissione di un avviso acustico e/o visivo per segnalare all’operatore od al veicolo automati-<co S>2<qual’ è il carico pronto per essere prelevato e trasferito.>

Come si evince dalla descrizione sopra riportata, il pallettizzatore perfezionato e la relativa testa di avvolgimento secondo il modello raggiungono perfettamente gli scopi esposti nelle premesse.

La testa di avvolgimento, preferibilmente la testa di reggiatura, si associa infatti al funzionamento del pallettizzatore, costituendone accessorio sinergico, per completare il processo di formazione del carico, evitando ogni ulteriore inconveniente durante il trasferimento del carico alla stazione di imballaggio.

L’impiego della testa di avvolgimento, nella sua semplicità, non introduce complessità di gestione, riduce i tempi di evacuazione dei carichi e riduce il costo di manodopera.

La testa di avvolgimento associata al pallettizzatore, inoltre, può essere vantaggiosamente utilizzata anche per altri scopi, per esempio per ottenere un imballaggio molto particolare per prodotti in lastre, secondo il processo innovativo descritto nella domanda italiana MI2011A002172.

S'intende comunque che la protezione del modello descritto sopra non è limitata alla particolare configurazione illustrata, ma si estende ad ogni altra variante costruttiva che consegue pari utilità.

Ad esempio, benchè sia stato sempre descritto che l’anello di reggia viene applicato sulla schiera di sommità dei prodotti, non si esclude che l’anello di consolidamento possa essere applicato su uno strato o schiera inferiore oppure su più schiere di prodotti a diverse altezze, dipendentemente anche dal tempo a disposizione per tale operazione.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1) Pallettizzatore comprendente almeno una testa di presa (3) comandata in movimento nello spazio cartesiano lungo un primo percorso di distribuzione per prelevare una pluralità di prodotti (P) da una linea di trasporto (T) e trasferirli e depositarli ordinatamente su una pluralità di bancali (B) posizionati opportunamente in postazioni prestabilite, caratterizzato da ciò che comprende inoltre una testa di avvolgimento (10) montata mobile lungo un secondo percorso (11), che passa in prossimità o in corrispondenza di dette postazioni prestabilite, configurata per avvolgere almeno un anello orizzontale di materiale di imballaggio almeno intorno ad una schiera di detti prodotti deposti su detti bancali (B).
2. 2) Pallettizzatore come in 1, in cui detta testa di avvolgimento (10) è montata mobile in traslazione lungo detto secondo percorso (11) e sollevabile/abbassabile in altezza.
3. 3) Pallettizzatore come in 1 o 2, in cui detta testa di avvolgimento (10) comprende una testa di reggiatura (14) ed una relativa pista di guida (15) di reggia disposta secondo un piano orizzontale.
4. 4) Pallettizzatore come in 1, 2 o 3, in cui detto secondo percorso (11) è rettilineo ed è definito da una rotaia (11) lungo la quale trasla detta testa di avvolgimento (10).
5. 5) Pallettizzatore come in 2, 3 o 4, in cui detta testa di avvolgimento (10) è montata all’estremità inferiore di un braccio verticale (13) scorrevole verticalmente su un carrello di supporto (12).